Il controllo è solo un’illusione?
Durante la mia quotidiana lettura dei nuovi articoli dei siti di crescita personale che segue, mi sono imbattuto in un post di Efficacemente.com sull’illusione del controllo, nel quale l’amministratore traduce e riprende da un articolo di Leo Babauta.
In sostanza l’autore sostiene che la vita non può essere controllata perché troppo imprevedibile, e quindi i siti di crescita personale che incitano i lettori a pianificare e programmare la loro vita sono inutili. L’autore continua dicendo che piuttosto bisogna agire senza rimanere attaccati alla convinzione di poter regolare ogni aspetto della vita, liberarsi dalla teoria e invece fare subito quello che ci rende felici.
Beh, qui su Mindcheats.net ho affrontato più volte questi temi di crescita personale, fra cui:
- Come raggiungere gli obiettivi spezzettandoli
- Ampliare la zona ci comfort per vincere la vergogna
- Risolvere i problemi con il metodo dei sei cappelli di De Bono
E così molti altri. Quindi non posso fare a meno che rispondere alla teoria di Leo per spiegare il mio punto di vista e difendere le mie tesi.
Controllo e azione
Qui, in sostanza, ci sono due teorie a contrapporsi:
- Ad ogni azione corrisponde una reazione prevedibile e pianificabile.
- Le azioni portano a conseguenze impreviste.
Io voglio collocarmi a metà fra questi due punti, e proporre invece una terza teoria: le conseguenze di un’azione si possono sì prevedere, ma solo in linea generale e sempre con un margine di errore. Infatti non dico mai (e non inizierò certo adesso) che tutto può essere controllato, e se leggete il mio blog da un po’ di tempo avrete sicuramente capito come la penso sull’argomento.
Avere degli obiettivi chiari in mente ci permetterà, prima o poi, di realizzarli. Non dimentichiamo che la focalizzazione mentale è uno strumento estremamente potente che permette al cervello di selezionare e processare solo le informazioni rilevanti: gli stimoli che riceviamo ogni giorno sono troppi per poter essere tutti immagazzinati correttamente dalla nostra mente, ed è qui che la focalizzazione entra in gioco.
Lo fa scartando ciò che ritiene inutile e mantenendo solo quello che pensa avere un’utilità maggiore. Puntando la focalizzazione dove vogliamo, potremo decidere quali stimoli il cervello dovrà automaticamente tenere in considerazione. La conseguenza diretta è che non perderemo nemmeno un’occasione per migliorare il nostro futuro.
Tuttavia, la potenza della focalizzazione non significa affatto che siamo in grado di controllare ogni singolo aspetto della nostra esistenza. La vita è e sempre rimarrà in buona sostanza una scommessa dove si può vincere e si può perdere. Quindi anche con una focalizzazione allo stato dell’arte e una convinzione che più non si può, si andrà sempre incontro a dei fallimenti. Tuttavia, perdere la battaglia non significa aver perso la guerra.
Una sconfitta è assolutamente normale e non bisogna farsi scoraggiare: basta avere la forza di volontà necessaria e si riusciranno a superare tutti gli ostacoli. Non sappiamo in che modo raggiungeremo un obiettivo e i singoli passi possono spesso essere imprevedibili, ma se lavoriamo con costanza ad un grande obiettivo, possiamo stare certi che prima o poi lo raggiungeremo.
Quindi ribadisco con forza l’importanza degli obiettivi e della componente psicologica nella crescita personale, in opposizione ad un semplice “vai e fai quello che ti piace”. Certo divertirsi è fondamentale (e io stesso l’ho ribadito più volte in passato), ma vedere un vostro grande progetto realizzato porta una soddisfazione molto molto superiore, senza contare che vi aiuta a crescere come persona.
Non potendo avere il diretto controllo su tutto bisogna però, e questo è vero, smettere di rimandare qualsiasi cosa in attesa dell’occasione perfetta dove siete sicuri di avere tutto sotto controllo: non succederà mai. Questo l’ho anche sottolineato in alcuni dei miei post, fra cui:
Conclusioni
Per chi non ha voglia di leggere tutto l’articolo, come potrei riassumere il mio punto di vista? Semplicemente dicendo che la verità sta nel mezzo: non si deve cadere nell’illusione che con la giusta tecnica si può controllare qualsiasi aspetto della propria vita, ma allo stesso tempo questo non significa che dovete buttare via tutto quello che sapete sulla crescita personale. Utilizzare questi strumenti con intelligenza per supportare le vostre scelte, non per bloccarle.
Quindi sì agli obiettivi di lungo termine e ai progetti per la crescita personale, ma no al tentativo di controllare ogni singolo passo per realizzarli.
Aggiornamento: il mio articolo ha dato l’idea anche a Meabetter di dire la sua sull’argomento, potete leggere il post a questo indirizzo.