Dove vuoi essere alle prossime olimpiadi?
*NOTA* Questo è un mini-articolo: troppo lungo per essere relegato a un post sulla pagina Facebook, ma troppo corto per essere un vero e proprio articolo completo. Se questo nuovo formato riscuote successo nei commenti, ne farò altri così. È interessante perché mi prende pochi minuti, quindi ne potrei scrivere di più.
Ora che le olimpiadi di Rio sono agli sgoccioli, un ottimo esercizio da fare per porsi degli obiettivi è di chiedersi:
Dove voglio essere alle prossime olimpiadi?
Nell’estate 2012 ero negli Stati Uniti a lavorare da dipendente. Mindcheats era un hobby, avevo un bel traffico ma non ci guadagnavo niente. Quella che adesso è la mia fonte di reddito, Inglese Dinamico, non esisteva e non l’avevo neppure pensato. Non avevo scoperto il mondo dei cani da slitta e non avevo la minima intenzione di trasferirmi in Alaska. E queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente.
In altre parole, un mondo completamente diverso. In 4 anni, la mia vita è cambiata più volte in maniera così drastica che non sarei riuscito mai a prevederlo.
C’è un detto che gira nella crescita personale, ed è uno dei miei preferiti: “le persone sopravvalutano quello che possono fare in un anno, ma sottovalutano quello che possono fare in dieci”.
È vero: dieci anni sono un sacco di tempo, e se in questo periodo non hai fatto nessun balzo in avanti ciclopico nella tua vita, non hai raggiunto nessun obiettivo straordinario, allora secondo me stai sbagliando qualcosa.
Anzi, dieci anni sono anche troppi. Quattro anni, la distanza fra due olimpiadi, è un lasso di tempo adeguato: è abbastanza per completare quasi qualsiasi progetto, non importa quanto ambizioso. Basta che ci lavori duramente.
Quindi sfrutta quest’occasione per chiederti dove vuoi arrivare prima delle prossime olimpiadi. Poniti un obiettivo particolarmente ambizioso, e cerca di raggiungerlo.
Consiglio: prendi il tuo più grande sogno, e poniti quello come traguardo. Una cosa che ho notato più e più volte negli anni, in me e negli altri, è che se smetti di lamentarti e muovi le chiappe raggiungere gli obiettivi non è lontanamente difficile come potrebbe sembrare all’inizio.