Come divertirsi, fare soldi, crescere e imparare tutto allo stesso tempo
Me ne stavo qui con le dita sulla tastiera, in attesa di una buona idea per l’incipit del nuovo articolo. Avevo anche il titolo: “5 trucchi per gestire meglio il tuo tempo”. Articolo che arriverà, ma non oggi. Forse settimana prossima.
A un certo punto, l’ispirazione. Guardo fuori dalla finestra, e illuminata da un lampione vedo una palma.
“Dalle mie parti non se ne vedono” penso. Dalle mie parti esistono ulivi, pini marittimi e castagni. Qui in Florida ci sono palme ovunque.
Poi i miei occhi si abbassano e tornano sul foglio bianco, fanno tappa sull’orologio: quasi le 10 di sera, fra poco è ora di andare a letto che domani mi alzo alle 6 per andare al lavoro.
Anche se non pratico più il sonno polifasico mi ricordo ancora come si fa a dormire bene, addormentarsi non è un problema.
Ripenso ad un mio articolo, come avere una vita piena di occasioni, e mi accorgo di quanto sia vero.
Ora che il treno di pensieri è partito, basta poco per ripensare con (quasi) nostalgia a un paio di anni fa, a quanto sono cambiato. Ma quello che interessa a te non è il sapere quanto, ma il come.
Come, nel senso del percorso che puoi intraprendere anche tu per avere una vita che ti soddisfa. In generale sono contento di quello che ho fatto in questi ultimi 22 anni, sono uno di quelli che non cambierebbe il proprio passato se potessi tornare indietro nel tempo.
Ora, dopo questa introduzione, riformulo il titolo in maniera più corretta:
Come vivere una vita degna di essere vissuta
C’è gente che muore senza aver mai vissuto.
Come ho fatto io per scongiurare questo pericolo? Mi sono messo a viaggiare. E tanto.
Prima ho fatto 6 mesi di studio all’estero, fra luglio 2010 e gennaio 2011. Nel 2011 sono stato in Turchia (2 volte), Bulgaria, Polonia (2 volte), Germania e Lituania.
Ognuno di questi viaggi mi ha dato qualcosa. Anche se andavo solo in vacanza per qualche giorno, ogni volta che riatterravo in Italia ero più ricco di prima. Me lo sentivo.
I turisti hanno capito tutto della crescita personale. Veramente.
E ora sono qui. A Orlando mi diverto (chissà perché), faccio soldi (qui gli stipendi non sono come in Italia), cresco (come ho appena detto) e imparo di tutto mentre parlo con gente che viene da tutto il mondo.
E’ così che mi piace arricchirmi (in senso figurato), parlando con le persone. Se pensi di diventare un esperto di crescita personale studiando mattoni su mattoni (libri, intendo), ti stai sbagliando.
Se vuoi essere un esperto di crescita personale devi crescere, se vuoi crescere devi parlare con gli altri.
E se questi altri sono molto diversi da te, tanto meglio. Io convivo con due norvegesi e un cinese, e già solo questo aiuta.
Oggi voglio lanciarti un appello: viaggia. Non restare in Italia. Anche se vuoi viverci per il resto dei tuoi giorni, vai e impara cosa c’è oltre le alpi e il mediterraneo.
Il viaggio e la crescita personale
Perché viaggiare?
Perché è la massima espressione della crescita personale. Non esiste niente di meglio per ampiliare i propri orizzonti, uscire dalla zona di comfort, sperimentare cose nuove, magari anche imparare l’inglese (che male non fa).
Sì, ma, però…
- Non ho i soldi
- Ho la ragazza che se parto mi mena
- Ho gli esami il mese prossimo
La tua mente creerà delle scuse. E’ normale, la stai spingendo fuori dalla zona di comfort. Non ci è abituata, vuole resistere al cambiamento.
Anche io ero senza soldi, anche io dovevo laurearmi in tempo, non avevo la ragazza ma so che sarei partito lo stesso (sarà per questo che sono single, mah).
Se vuoi veramente farlo, troverai una soluzione. Come ho fatto io.
Hai idea di quante persone vanno ogni anno a lavorare all’estero? Io ho perso il conto di quanti conoscenti sono andati a lavorare in Australia per un anno. E se ce l’hanno fatta tutti, ce la puoi fare anche tu (soprattutto perché conosci Mindcheats 😛 ).
Conclusione
Questo lungo articolo solo per darti un consiglio: viaggia. Viaggia più che puoi.
Se resti in italia non correrai mai nel tuo percorso di crescita personale, al massimo ci zoppicherai.
Scopri il mondo e le persone che lo abitano, magari ti toglierai anche qualche pregiudizio tanto caro alla politica italica.
E’ la via migliore per crecere.
Umberto Brenzone
6 Maggio 2012 @ 15:01
Mah…sono perplesso Stefano…
Oggi giorno in Italia c’è talmente tanta promiscuità che restare tra le Alpi è come viaggiare 🙂
Comunque credo che il viaggio più grande che possiamo fare sia quello dentro di noi, nei labirinti infiniti della nostra mente.
Non è necessario vivere con la valigia in mano, vedere posti nuovi e imparare a conoscere culture diverse dalla nostra.
Si certo, come dici giustamente tu, queste sono esperienze che ti arriscono, ma penso che ci si possa arricchire anche in altri mille modi, restando nel nostro bel Paese.
Ebbene sì, sono fiero di essere italiano e amo il made in Italy 🙂
Stefano
6 Maggio 2012 @ 19:51
Allora su questo abbiamo opinioni completamente diverse. L’Italia può dare la parvenza di essere un bel Paese finché non si esce, e allora ti accorgi di quanto sia rimasta indietro rispetto alla parte del mondo veramente evoluta. 🙂
Flavio Troisi
7 Maggio 2012 @ 11:14
How true! Quello che dici è verissimo, Stefano. Basta con questa retorica del bel paese. L’Italia è messa male ed è ora di ammetterlo, per cominciare a rimetterla in sesto! O almeno provarci!
Stefano
7 Maggio 2012 @ 14:45
Il primo passo per risolvere un problema è riconoscerlo, giusto?
alessandro maggi
27 Settembre 2012 @ 04:41
Non voglio fare quello che crea problemi, però ti voglio dire una cosa.
Io viaggio molto anche se ho solo 23 anni, l’ultimo viaggio che ho fatto (Turchia a parte per vacanze) è stato in Honduras.
Ho fatto tre mesi di volontariato in un centro di tossicodipendenti.
Non avevamo acqua corrente, dormivo per terra nel sacco a pelo, elettricità solo in alcuni giorni…il cibo…beh….non mancava, questo è vero, ma ti assicuro che dopo il ventesimo giorno di riso e fagioli inizi a non sopportarlo più.
Detto questo non so come e perchè, te lo giuro, ma 3 mesi in Honduras in queste condizioni mi hanno dato di più che gli ultimi 15 anni che ho passato in Italia.
Sarà stato il posto…il cibo scarso…non so…
In realtà credo che il fatto di non avere nessuna comodità mi abbia permesso di costruire, anche solo per tre mesi, relazioni VERE con le persone che conoscevo.
Libere da tutto e da tutti.
Viaggia caro amico, non dico di metterti nelle stesse condizioni in cui ho vissuto io (anche se potrebbe aiutarti a rivedere la tua vita e rivalutarla), ma il VIAGGIO e l’unica cosa che ci fa trascendere dalla nostra inutile staticità.
E’ ciò che ci fa conoscere di più noi stessi mettendoci alla prova con culture e persone diverse.
Buon viaggio amico mio.
Spero che tu possa fare della tua vita una cosa magnifica.
Claudio
6 Maggio 2012 @ 16:51
Bellissimo articolo Stefano, l’atmosfera della palma mi ha trtasmesso il gusto dell’insolito.
Benchè amo i viaggi interiori e penso che l’Italia sia forse il paese piu bello del mondo concordo co te, Stefano. Viaggiare ti arricchisce in un modo unico e divertente.
Vivere certe esperienze è bellissimo e quando torni nel tuo mondo (sia inteso come interiore che come italia) godi due volte: 1 nello riscoprire il tuo mondo e ne sentire ancora i gusti dell’esperienza appena vissuta,
è come se Stefano parlasse di un momento ricco perche attivo ed Umberto altrettanto ricco perche elaborativo. Se non ci fosse l’elaborazione, l’esperienza sarebbe crescita a metà..
ergo: sono daccordo con entrambi 🙂
Claudio
6 Maggio 2012 @ 16:53
mo sono perso il punto 2 🙂 😉
era il fatto che quando torni a casa dopo essere uscito casa tua è piu bella! pensa essere costretti a stare dentro troppo a lungo!!!
Simone Pederzolli
6 Maggio 2012 @ 17:56
d’accordissimo con te. fa sempre piacere i tuoi articoli, ci sono sempre cose che ti fanno riflettere e a volte anche imparare qualcosa di nuovo!
Stefano
6 Maggio 2012 @ 19:52
Grazie Simone. 🙂
Enrico
7 Maggio 2012 @ 14:04
Concordo anch’io in tutto. Anche se secondo me serve anche viaggiare in Italia. Conosco persone che hanno visto mezzo mondo ma non sanno neanche com’è fatto il Colosseo, o la torre di Pisa, solo per citare due esempi. Per conoscere culture e gente diverse basta spostarsi di qualche centinaio di chilometri ma, purtroppo, hai ragione nel dire che per vedere quanto indietro siamo rimasti bisogna andare all’estero. E lì sì che si capiscono molte cose…
Simo
7 Maggio 2012 @ 14:20
Vabbè ognuno ha le sue ragioni ma… come la mettiamo se uno vorrebbe partire ma è frenato dalla paura?? Non fraintendetemi può sembrare il solito commento banale ma il coraggio di andare non è da tutti… c’è chi ci pensa e ripensa e intanto il tempo passa, i progetti si accumulano e in concreto non si combina nulla…
Stefano
7 Maggio 2012 @ 14:49
Per questo c’è l’intera sezione di crescita personale a tua disposizione. 😛
Oppure consiglio il manuale di Efficacemente.com, Start: http://www.efficacemente.com/procrastinazione/
Simo
7 Maggio 2012 @ 18:10
Ok sicuramente mi andrò a ripassare qualche blog che parla di quanto sia dannosa la procrastinazione, ma il problema è molto più profondo… voglio dire, a nessuno è mai capitato di arrivare a chiudersi in un labirinto fatto dalle proprie paure? Intendo a viaggiare da solo, ad andare da solo in un paese in cui non conosci bene la lingua, a fare insomma un pò tutto da solo… io non ho fatto quasi niente di tutto ciò e a sentire queste esperienze mi sembra un’impresa titanica, non mi sento in grado e all’altezza, trovo mille scuse, ho paura di fallire pertanto rimando sempre, insomma… sono solo le paure che mi creano questo caos? Ho forse paura della paura? 🙁
Walter
8 Maggio 2012 @ 13:24
Come ha detto Stefano e da come mi sembra di capire abbia capito pure tu, la mente trova mille scuse per evitare di affrontare le nostre paure. E’ possibile che tu abbia la “paura della paura”, dell’argomento se ne parla molto nell’ansia, fobie ed attacchi di panico! Credimi quando ti dico che l’unico modo per sconfiggere le tue paure è agire, affrontarle guardandole in faccia! Devi conoscerle e raggiungere la consapevolezza che fanno parte di te, e quando te ne renderai conto non le alimenterai più e svaniranno da sole! Certo mi rendo conto che non è facile e che il primo passo sarà il più difficile, ma fallo! Non pensarci, FALLO! Scusa per l’intromissione Stefano ma quando si parla di paure me la prendo a cuore…:)
Stefano
8 Maggio 2012 @ 13:24
Sono tutte emozioni normali, che tutti provano (pure io). Devi uscire pian piano dalla zona di comfort, spingerti un passo alla volta sempre più in là finché non ti sentirai pronto per qualcosa di più grande. Io non è che sono passato dallo stare sempre in casa agli Stati Uniti! 😛
La sezione crescita personale, qui, è la tua più grande amica: http://www.mindcheats.net/category/crescita-personale
Giuseppe
16 Giugno 2012 @ 20:45
Hai detto bene , soldi e finire l’università in tempo . Soldi non ne ho , lavoro non si trova facilmente . Se caso mai lo trovassi il mio tempo diminuirebbe esponenzialmente , e la laurea in ingegneria informatica la prendo tra 10 anni 😀 E mi sentirei in colpa visto che continua a campare a spese dei miei . Un circolo vizioso , qualche consiglio ? 😉 Ciao Giuseppe
Stefano
17 Giugno 2012 @ 15:11
La mia filosofia è che l’università la si deve togliere dalle scatole il prima possibile. Laureati appena puoi, accettando tutti i voti. Uscire con 5 punti in meno, ma senza andare fuori corso di 6 mesi, ti permetterà di lavorare 6 mesi in più. Oltre ai soldi, 6 mesi di esperienza fatta bena valgono più di 5 punti all’università!
Per trovare lavoro, devi cambiare schema mentale. Se ti auto-convinci che il lavoro non c’è, non lo troverai mai. Non so se è solo a Brescia, ma io di offerte ne ho trovate più di una. Rifiutate tutte, perché ho accettato un lavoro all’estero. Quindi basta cercare, e il lavoro si trova. Bisogna sapersi accontentare, ma fai un piano di sviluppo professionale e accetta lavori che ti migliorino in CV.
Un’altra precisazione: di lavoro ce n’è poco, vero, ma solo in Italia. Appena metti il naso fuori dai confini nazionali, trovi offerte su offerte. 🙂
Giuseppe
17 Giugno 2012 @ 18:34
E siamo sempre li , all’estero ci devo campare in qualche modo 🙂 Quindi richiedi soldi ai genitori e poi l’università all’estero ? In verità , sono anche uno che vuol fare tante cose , io amo suonare , studiare musica , scrivere , leggere , fare sport , aggiungi lo studio e non so come fare , a volte impazzisco 🙂
Stefano
17 Giugno 2012 @ 19:43
All’estero lavorare non è un problema, appena esci dall’Italia ti accorgi che il mercato del lavoro è molto più dinamico: questo significa che il contratto a tempo indeterminato è un sogno, ma in una settimana riesci a trovare un’occupazione decente.
La sezione studio ti tornerà molto utile! http://www.mindcheats.net/category/studio
Ma prima di tutto devi finire l’università, quindi per prima cosa ti consiglio di toglierti di mezzo questo impiccio. Una volta laureato potrai viaggaire quanto vuoi! L’università all’estero è il massimo, se sai l’inglese. I Paesi dell’est hanno delle università anche migliori delle nostre, e il costo della vita è inferiore. Io infatti sto pensando di fare la laurea specialistica a Varsavia. 😉
Andrea M.
17 Agosto 2012 @ 19:41
Mentre leggevo questo bellissimo articolo mi sembrava di riascoltare parole dette e ridette (per anni) ai miei amici.
Siamo coetanei, anch’io ho lasciato l’Italia presto e da allora non mi sono più fermato. Vivo in Inghilterra da quattro anni ormai ed avuto la fortuna (la chiamo fortuna anche se in realtà è stata solo forza di volontà e determinazione) di passare periodi di qualche mese in altri Paesi Euorpei.
Viaggio ininterrottamente da allora, in media una volta al mese. Ogni spostamento è accompagnato da un bagaglio di esperienze ed emozioni che si ingrandisce sempre di più. Ed è cio che auguro a tutti quelli che leggeranno questo commento.
In quanto a te, Stefano, ti invito a scrivermi una mail (dovresti riuscire a recuperarla dal tuo cms); sembri una persona interessante, mi piacerebbe sentirci ogni tanto, credo avremmo abbastanza su cui discutere 🙂
Buon viaggio a tutti!
Paolo
31 Agosto 2012 @ 17:22
Davvero ottimo argomento, Stefano,terrò conto di tutto ciò che hai voluto esprimere, in questo bellissimo articolo 😀
Alessandra
28 Ottobre 2012 @ 23:42
Piu’ leggo i tuoi articoli piu’ mi viene voglia di leggerne ancora e ancora. Sei veramente una persona ricca di gioia e tutto questo bagaglio che hai lo regali a tutti senza chiedere niente in cambio. Ed e’ proprio questo che ti rende ancora piu’ Grande pur essendo cosi giovane. Ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio, Grazie Stefano.
Stefano
29 Ottobre 2012 @ 02:57
E grazie a te per il commento Alessandra, spero che riuscirò a darti la carica giusta per raggiungere i tuoi sogni. 🙂
Come ho trovato lavoro negli Stati Uniti | Mindcheats
12 Luglio 2013 @ 11:09
[…] Viaggia. Scopri posti nuovi, incontra persone fantastiche, migliora la tua conoscenza della lingua straniera. […]