Ti stai accontentando? 5 segnali per capirlo adesso

Questo articolo è stato scritto da Jacopo di Zencode.it.

“Lampadina? Questa candela è più che sufficiente!”

– Thomas Alva Edison, se si fosse accontentato

“Bisogna sapersi accontentare!” L’avrai sentito anche tu almeno una volta nella vita, da un genitore, un amico, un professore.

Io invece oggi ti dirò il contrario. Non devi mai accontantarti!

Prima di definirmi un frignone vanitoso che non si accontenta mai di nulla, facciamo un po di chiarezza.

Cosa significa “accontentarsi”?

Accontentarsi significa accettare di vivere una situazione insoddisfacente, umiliante, non appagante invece che mettersi in gioco per aspirare a una condizione migliore. Intorno a me vedo persone che nella vita, nel lavoro, nelle relazioni rinunciano a ciò che davvero meriterebbero.

Ogni volta che ti ritrovi a dire a te stesso frasi come:

  “Non si può avere tutto dalla vita…”

        “Odio il mio lavoro, ma è sempre meglio di niente…”

        “Non ho mai perso questi 5 chili di troppo, quindi perché riprovare? ”

        “Questa relazione è peggiorata, ma è meglio che essere soli…”

stai limitando il tuo vero potenziale scegliendo di rinunciare a ciò che ti farebbe davvero felice.

Prova a chiederti adesso “Mi sto accontentando di quello che ho?”

Ecco 5 segnali per capirlo.

Sei facilmente irritabile

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Se ti basta un nulla per scattare, se ti infastidiscono anche i problemi più semplici allora può essere il segnale che c’è qualcosa nella tua vita che non va.

Immagina di essere in macchina, immerso nel traffico e stai andando al lavoro.

Un signore, senza troppi complimenti, ti taglia la strada costringendoti ad inchiodare.

Invece che archiviare questo episodio e dimenticarlo ti ritrovi a pensarci continuamente, dedicandogli più attenzione di quella che meriterebbe e permettendogli di rovinarti la giornata.

Prendersela troppo per delle piccole cose può essere il segno che la tua vita non sta andando come vorresti. Tensione e irritabilità sono i segnali di un insoddisfazione di fondo che ti spinge a reagire con esagerazione anche ai problemi più piccoli e comuni.

Quando sei soddisfatto della tua vita, non permetti che delle sciocchezze possano intaccare la tua tranquillità e la tua serenità. Capita a tutti di avere una giornata storta e non è sempre facile alzarsi ed essere subito al 100%, ma se ti ritrovi troppo frequentemente in questo atteggiamento chiediti dove stai sbagliando e dove vorresti di più dalla tua vita.

Alzarsi la mattina è una fatica

E sì che la soluzione sarebbe semplice.
E sì che la soluzione sarebbe semplice.

Quando insegui i tuoi sogni, alzarsi la mattina è sempre più semplice. Sai che la giornata che ti si presenta è ricca di opportunità e stimoli. Quando la tua vita è sui giusti binari riesci sempre a partire con energia perché sai che il sogno che stai rincorrendo è sempre più vicino.

Se invece ti ritrovi a premere il tasto “snooze” sulla sveglia del tuo smartphone e l’unica cosa vorresti è rimetterti al letto e dimenticarti di tutto, le ragioni sono due:

  • hai avuto una gran bella nottata.
  • la vita che stai vivendo non è quella che ti aspettavi.

Nel primo caso, continua cosi 🙂 Magari può esserti utile una guida dettagliata su come dormire meglio.

Se invece ciò che ti trattiene al letto è il terrore di una nuova giornata d’inferno al lavoro, la stressante vita da pendolare, i 40 minuti di traffico da affrontare allora forse ti sei lasciato andare in passato e ti sei accontentato di ciò che avevi.

Sognavi una vita diversa

Tipo l'annusatore di ascelle.
Tipo l’annusatore di ascelle.

“Ero davvero bravo come [calciatore,ballerino, cantante, attore, scrittore] e tutti continuavano a ripetermelo, tanto che avevo pensato anche di fare sul serio! Poi sai com’è…ho trovato un lavoro come [impiegato, operaio, tassista, commesso, cameriere] che anche se non è il massimo mi fa guadagnare, poi la famiglia, i bambini, gli amici…a pensarci bene dalla vita non si può avere tutto!”.

Questa è una storia inventata ma è piuttosto comune e anche a te sarà capitato di sentirla raccontare almeno una volta.

Il mondo è pieno di mancati attori, mancanti artisti, mancati calciatori.

Persone animate da un sogno, un desiderio, un talento che ad un certo punto della propria vita hanno preferito scegliere la via più comoda piuttosto che impegnarsi a fondo in ciò che volevano.

Ti faccio una domanda:

Ti capita mai di immaginarti una vita completamente diversa da quella che stai vivendo oggi?

In che posto ti immagini? Con quale lavoro? Con quali amicizie e quali compagnie?

Se ciò che ti appare è diverso dalla tua realtà, è il momento di riflettere.

Per alcuni è soltanto un pensiero insignificante da non prendere troppo sul serio. Tutti sognano, ma si sa, “dalla vita non si può avere tutto ed è bene accontentarsi di ciò che sia ha.”

Per altri, invece, è un chiaro messaggio del nostro inconscio più profondo che vuole spingerci a osare e a non accontentarci di ciò che abbiamo. E la tua testa che urla “Non è ciò che volevi! Ma sei ancora in tempo per ricominciare”

A chi preferisci credere? 🙂

Hai il continuo bisogno di evadere

Ogni forma di fuga è una forma di insoddisfazione.

C’è chi fugge dalla società, dalla monotonia della propria città, da un lavoro che non apprezza o da un partner che non ama. Questo è il tipo di fuga che ti rende l’unico ed assoluto padrone del tuo destino. Stai prendendo in mano la tua vita  per cercare di cambiare in meglio una situazione che non tolleri.

E poi c’è chi decide di fuggire dalla propria vita attraverso i videogame, la tv spazzatura, siti web e social network inutili ma anche alcool, droghe, abitudini sbagliate. Questo è il tipo di fuga che ti rende schiavo.

Queste attività sono il rifugio per chi vive una vita al di sotto delle proprie aspettative, ma badate bene, non sto giudicando queste singole attività come giuste o sbagliate.

Ritrovarsi a compiere ripetutamente, giorno dopo giorno, una o più di queste attività può essere il segno che c’è qualcosa che stai evitando, qualcosa da cui stai fuggendo e con cui non vuoi fare i conti.

Stai spegnendo la tua mente per non focalizzarti sulle tue delusioni.

Ti lamenti troppo e diventi facilmente geloso

"Il sole è troppo luminoso! Odio questo posto!"
“Il sole è troppo luminoso! Odio questo posto!”

Ammetto che anche io in passato mi sono ritrovato a fare questo tipo di pensieri.

Lamentarmi era un modo semplice per non ammettere i miei insuccessi e allo stesso tempo giustificare o screditare i successi altrui.

“Se avessi avuto [i soldi, la fortuna, la famiglia,] che ha avuto quello…”

“Facile la vita, quando si ha una famiglia cosi!”

“Suo padre gli compra sempre tutto!”

I miei pensieri cominciavano tutti cosi. Per un ragazzino appena adolescente, che non lavora e che dipende dai genitori, è difficile trovare un modo per riscattarsi e per ottenere ciò che vuole davvero.

Crescendo però ho imparato a prendere coscienza dei miei mezzi e delle mie possibilità, ho capito che lamentarsi serve a ben poco e che ciò che accade nella nostra vita dipende totalmente da noi.

Insabbiare le proprie insicurezze criticando e sparlando delle vite, delle fortuna e dei successi altrui è solo un modo per evitare di assumersi le proprie responsabilità. Spesso abbiamo soltanto paura di metterci in gioco o il timore di ammettere i nostri errori e lamentandoci non facciamo che mostrare ancora di più questa nostra insoddisfazione.

Impara a identificare e bloccare questi pensieri e a focalizzarti su te stesso e sulle tue potenzialità ricordandoti che “qualsiasi cosa accada, devi assumertene la responsabilità”.