Le profezie auto-avveranti ti stanno segretamente rovinando la vita?
Due ragazze stanno camminando in un giardino. Di fronte a loro, la statua di un angelo che piange. Un rumore improvviso, le ragazze si girano, non è niente. Tornano a guardare la statua, ma c’è qualcosa che non va: si è spostata, ora è più vicina.
Le ragazze non ci fanno caso e proseguono oltre, dentro a una piccola stanza illuminata da una lampadina. Fanno per uscire, si girano e vedono la stessa statua dell’angelo che blocca la porta. Spaventate, fanno un passo indietro. La luce si indebolisce fino a spegnersi, ora la stanza è buia. La luce si riaccende e la statua è a pochi centimetri dalle ragazze:
Questa è una scena presa da Doctor Who, una serie TV britannica di fantascienza. Secondo me la puntata più paurosa in 6 stagioni. Queste statue sono in realtà delle creature che si trasformano in pietra quando qualcuno le guarda, e possono vivere e muoversi liberamente solo quando non sono osservate.
Immagina la stessa scena, ma con la statua che si muove sotto gli occhi delle ragazze. La vedono avvicinarsi, scappano, entrano nella stanza. Non avrebbe la stessa carica emotiva, perché la mente ha paura di quello che non conosce.
È un istinto di sopravvivenza: se non so cos’è non so come combatterlo, la paura mi prepara alla fuga. Questa reazione ha tenuto in vita la specie umana nella storia, quindi non dovresti sottovalutarlo.
Le profezie auto-avveranti sono delle meccaniche nel tuo inconscio che segretamente stabiliscono il tuo futuro e il tuo destino, senza che tu te ne renda conto. Sono il navigatore GPS che la tua mente segue quando deve prendere una decisione. Agiscono nell’ombra, quando tu non stai guardando. Come le statue di Doctor Who, possono diventare il tuo più grande nemico. Ma se accendi la luce e impari a conoscerle, diventano delle statue innocue. Anzi, puoi usare le profezie auto-avveranti a tuo vantaggio.
Cos’è una profezia auto-avverante?
Nel mio mega-articolo Come Trovare Lavoro, i commenti si dividono in due categorie:
- Quelli che mi danno ragione.
- Quelli che mi danno del pazzo e continuano a dire che trovare lavoro è impossibile perché “c’è la crisi.”
Tu le hai sempre chiamate opinioni, ma dalle opinioni nascono le profezie auto-avveranti.
Guarda meglio i commenti. I primi sono persone che non hanno un lavoro, ma credono di poterlo trovare con il giusto impegno e determinazione. Lavoreranno sodo, si impegneranno, si faranno un mazzo tanto per applicare i miei consigli e diventare unici ed esperti nel loro settore. Alla fine, verranno assunti con un ottimo stipendio a tempo indeterminato. Avevano ragione: si sono impegnati e hanno trovato un buon lavoro.
Il secondo gruppo crede che sia impossibile trovare qualcosa nel 2013, il lavoro non c’è e al massimo puoi sperare in un contratto part-time precario per 400 euro al mese. Visto che comunque se mi va di lusso trovo un lavoro da schifo, perché dovrei impegnarmi e spendere soldi per una formazione professionale decente? Cerco qualsiasi lavoro generico senza troppo sforzo, mando giusto un curriculum ogni tanto. Non riuscirò a fare niente comunque. Anche loro avevano ragione: in questo gruppo, tutti sono disoccupati o con lavori pietosi.
Se credi in qualcosa, l’inconscio adatterà i tuoi pensieri per agire secondo la credenza fondamentale. In altre parole, metterà il pilota automatico che ti porterà all’obiettivo predeterminato.
Perché potrebbe rovinarmi la vita?
Una delle funzioni principali dell’inconscio è quella di semplificare i pensieri. Se la mente conscia elaborasse tutti gli input, andrebbe in tilt nel giro di mezzo secondo. Se il tuo inconscio crede che trovare un buon lavoro sia impossibile, eliminerà tutti gli input non conformi. Non è qualcosa che puoi decidere, è così e basta.
Allo stesso modo, il tuo inconscio prende le decisioni. Secondo uno studio, l’inconscio prende una decisione fino a 10 secondi prima che entri nella mente conscia. In altre parole, il libero arbitrio non esiste: le decisioni che pensi di prendere consciamente sono in realtà una razionalizzazione di quello che il tuo inconscio ha già deciso (fonte).
Se ci pensi, la tua vita è fatta da questi due elementi:
- Input: ricevi degli stimoli dall’esterno che vengono raccolti ed elaborati dalla mente;
- Decisioni: gli input elaborati producono output, ossia decisioni (decido di andare in bici, di cucinare la pasta, di credere che non troverò un lavoro). A loro volta, output e decisioni sono degli input che la mente elaborerà per produrre nuove decisioni (non troverò un lavoro, quindi decido di non impegnarmi a cercarlo).
Entrambi gli elementi sono gestiti dall’inconscio, che si basa sulle tue credenze. La profezia auto-avverante si chiama così perché se credi in qualcosa, l’inconscio ti guiderà in quella direzione. Modificherà i tuoi output e le tue decisioni perché è la cosa più semplice da fare: modificare una credenza richiede energie e fatiche.
Come posso usare le profezie auto-avveranti a mio vantaggio?
Se hai una credenza, l’inconscio scarterà qualsiasi cosa che non sia in linea con essa. Da una parte è un’idea terrificante, dall’altra è una grassa opportunità.
- Io avevo la convinzione di poter lavorare all’estero, infatti sono andato negli Stati Uniti per un anno e forse a breve partirò per l’Inghilterra.
- Quando mi sono convinto che dimagrire era possibile, ho perso 25 kg in 6 mesi.
La risposta è semplice: se credi in un futuro straordinario, avrai un futuro straordinario. Suona molto figlio dei fiori no? La tua convinzione cambierà le tue abitudini e le tue decisioni: ricorda che la mente farà di tutto per confermare quello in cui crede.
Da questa prospettiva capisci perché l’ottimismo è la via più sicura per il successo. Le tecniche, lo studio, la pratica sono tutte cose che vengono dopo: se non ci credi, non ha senso.
La tua vita può essere meravigliosa, devi solo convincerti che è così. Inizio io con questo articolo: 5 buone ragioni per credere in un futuro straordinario.
L’unico ostacolo per il tuo successo sei tu, le tue credenze limitanti, i pregiudizi del tuo inconscio.
Anonimo
15 Maggio 2013 @ 15:15
Continuo a seguirti ..continua così 🙂 ..adesso rimane solo da applicare …che è un po’ diverso ,comunque approvo !
Stefano
15 Maggio 2013 @ 23:57
Ma sì che applicare è la parte divertente. 🙂
WILMA
9 Settembre 2013 @ 14:59
ciao, Stefano!! Ammetto che in questa giornata particolare, mi stai facendo da
terapeuta!! Non scherzo!! Però adesso sto già meglio!
Io non lo so se è perchè con l’età si cambia e ho smesso di lamentarmi, ma anch’io mi ero puntata di voler andare all’estero e ci sono riuscita 2 volte!
Per carità, uno è perchè era un bando della Toscana e la mia regione aveva priorità, l’altro era un Leonardo circoscritto a poche regioni, non totalmente nazionale… ma alla selezione volevo esser presa, ma soprattutto, ero CONVINTA che mi avrebbero preso!
Con questo voglio dire che sì, conta l’atteggiamento (essere brillanti, inglese fluido, test sufficente), MA SONO STATE LE CIRCOSTANZE, CHE MI HANNO AVVANTAGGIATO, ANCHE SE, QUANTO LA MIA PERSONALITA’… facciamo 50/50!!!
Ti avevo scritto che ero giù di morale… beh, mi ha chiamato una grossa ditta farmaceutica per giunta dietro casa, per uno stage in ufficio (se non avessi fatto il Leonardo non mi avrebbero chiamato, visto che è un’esperienza analoga)… mi sono detta che voglio fare al colloquio, spero vada bene anche stavolta!!!
WILMA
9 Settembre 2013 @ 15:01
*voglio fare bella impressione
Stefano
10 Settembre 2013 @ 07:49
Le “circostanze” avvantaggiano solo chi le sa cogliere, un’abilità che non tutti possiedono. 😉
Filippo
15 Maggio 2013 @ 15:25
Argomento a dir poco particolare. Non sono il tipo che si mette a scrivere in continuazione su forum, blog, etc ma quando lo faccio significa che sono preso al 100% dall’argomento. Anch’io ci credo tanto a queste affermazioni e se ci pensiamo un attimo e pura logica matematica. Quando stiamo per prenderei decisioni su qualcosa, la nostra mente (calcolatore) starà già elaborando gli input e in base a quello in cui crediamo sceglie l’equazione in grado di darci l’output.
Stefano
15 Maggio 2013 @ 23:57
Magari la mente fosse un calcolatore, se così fosse ragionerebbe in maniera razionale. Invece l’inconscio è irrazionale e basato sulle emozioni: è quello che ci rende umani, ma a volte è una bella rottura.
fra
15 Maggio 2013 @ 17:50
..l’ottimismo è la via più sicura per il successo.
Non solo quello, l’ambiente che ti circonda e’ importante pure, x questo suggerisco di andare all ‘estero ..lol
…Alla fine, verranno assunti con un ottimo stipendio a tempo indeterminato.
beati loro, speriamo che il datore di lavore sia puntuale con i pagamenti degli stipendi..lol
Roberta
15 Maggio 2013 @ 17:53
Verissimo: tutte le volte che faccio qualcosa con convinzione ottengo i risultati che volevo! 🙂
mi è successo lo stesso per il lavoro: all’inizio è dura ma poi, impegnandosi e senza abbattersi per le avversità, si raggiungono le mete sperate! le avversità non sempre sono negative, anzi possono essere uno stimolo e fornire nuove opportunità!
è un ottimo articolo che ci stimola a migliorarci e ad agire, come sempre!!
Stefano
16 Maggio 2013 @ 00:03
Grazie Roberta. 🙂
Daniele
15 Maggio 2013 @ 18:40
Secondo me c’è un controsenso: se il libero arbitrio non esiste e non possiamo accedere al nostro inconscio, come possiamo diventare ottimisti con l’aiuto della razionalità? E’ questo che non mi è chiaro: dove si collocano le credenze, nel conscio o nell’inconscio? Se sono nel conscio con esse non possiamo modificare l’inconscio, e se si trovano nell’insconscio non possiamo modificarle comunque! Cioè, per diventare ottimista dovrei ripetere a me stesso: “Sii ottimista, sii ottimista, sii ottimista…” come un mantra? Spero di essermi spiegato XD
Stefano
16 Maggio 2013 @ 00:05
I mantra funzionano in parte, perché vanno dritti nell’inconscio. Le credenze sono anche quelle nell’inconscio, ma con un po’ di buon lavoro possono essere cambiate. L’inconscio lo puoi influenzare, è quello che fanno gli psicologi in tutto il mondo. Qui il discorso può andare sul molto complicato, il principio è: quando sai dov’è il problema, è più facile risolverlo.
Luca
17 Maggio 2013 @ 11:49
Secondo alcuni, l’inconscio è soltanto memoria: memoria di tutto ciò che hai vissuto fino ad oggi. La fregatura è che il condizionamento maggiore arriva dal vissuto più lontano, dall’infanzia, quindi da cose che non ti ricordi o ti ricordi molto superficialmente, per questo l’inconscio è difficile da trattare. C’è chi dice che però la ripetizione sistematica di un comportamento, una credenza, delle parole, possano entrare nell’inconscio e sostituirsi ai banchi di memoria “vecchi”: in sostanza si potrebbe agire sull’inconscio tramite la ripetizione sistematica. Speriamo sia vero.
Resta il fatto che, per esempio, i “talenti” non si spiegano: come mai uno ha una certa passione o predisposizione per qualcosa fin dalla tenera età e senza che gli sia stato inculcato dai genitori? Io per esempio ho un orecchio musicale molto sviluppato, suono meglio di gente che ha studiato musica molto più di me e sono cresciuto in una famiglia dove nessuno suonava o ascoltava musica. Da dove arriva il mio talento? Boh!
Stefano
17 Maggio 2013 @ 15:27
Mi sa che questi “alcuni” che menzioni sono rimasti indietro di 200 anni nel campo della psicologia. 😛
Luca
20 Maggio 2013 @ 12:28
Cioè tu pensi che si possa agire sull’inconscio, ma in che modo? Ripetizione sistematica? E la questione “talenti”, come te la spieghi?
Antonio
15 Maggio 2013 @ 19:26
Anche io penso che non ci si debba fidare troppo dei segnali pessimistici che arrivano dall’inconscio. Ma Stefano, a questo punto che valore hanno per te tutte le esperienze (negative) di vita acquisite negli anni se poi non dobbiamo dare loro importanza?
Stefano
16 Maggio 2013 @ 00:07
Dal passato devi imparare, altrimenti commetterai sempre gli stessi errori. Ma non devi lasciare che ti abbattano lo spirito, è lì il pericolo.
Roberta
15 Maggio 2013 @ 21:03
Bello, bellissimo articolo. Sono perfettamente d’accordo col tuo pensiero, condivido ogni virgola.
Se non l’avessi già letto, ti consiglio il libro di Rhonda Byrne, “The Secret”.
Ciao Stefano e grazie ancora!
PS: Inghilterra? Wow! Dove andrai esattamente (se vai)?
Stefano
16 Maggio 2013 @ 00:08
The Secret… Non l’ho letto, ma ho visto così tante opinioni e recensioni che è come se l’avessi fatto. È in pratica una rielaborazione della stravecchia legge d’attrazione: funziona, ma non è questo grande segreto dopotutto. 😛
Etadaga
16 Maggio 2013 @ 06:51
Ciao! Sono estremamente d’accordo. Quando ho creduto di poter dare 5 esami in 4 mesi, seguendo contemporaneamente altre lezioni, ce l’ho fatta e li ho portati tutti a casa col massimo dei voti. Quando ho smesso di aver fiducia ho impiegato 5 mesi per preparare un solo esame facile. Grazie per avermelo ricordato!
Polly
16 Maggio 2013 @ 21:55
Il difficile è quello che sta tra il mettersi in testa di fare qualcosa e l’ottenerlo ; un mese fa ho raggiunto lo scopo di tutta la mia vita dalla terza elementare a oggi , ovvero laurearmi in medicina veterinaria e per tempo. Ho ottenuto quello che volevo e nei tempi giusti , ma sono esaurita, stanca e svuotata.
Ovviamente molto fa come si vive l’esperienza , una persona tranquilla e ottimista che non si lascia abbattere dalle difficoltà sicuramente la vive meglio.
Io sono ansiosa e piuttosto pessimista , quindi non è impossibile per chi è come me ottenere qualcosa , se ne esce solo mooolto peggio 🙂
I risultati si ottengono con la costanza e forza di volontà , poi è l’ottimismo che determina come si è vissuto il percorso e come ci si prepara all’obiettivo successivo.
Stefano
17 Maggio 2013 @ 09:41
Bravissima Polly, ottimo lavoro! 🙂 Hai già iniziato a lavorare?
Polly
17 Maggio 2013 @ 13:08
sto preparando l’ Esame di Stato , senza il quale non ho l’ abilitazione alla professione e non posso esercitare legalmente . Quanta burocrazia e cose pro-forma.
lorenzo89
16 Maggio 2013 @ 23:59
Grazie Stefano che ci sei per rimettermi sulla giusta via…
Mario Palmieri
17 Maggio 2013 @ 00:42
Anche tu Dr. Who? LOL
Stefano
17 Maggio 2013 @ 09:42
Sempre! 😀
Sara
18 Maggio 2013 @ 16:09
Ciao Stefano! Prima di commentare questo articolo vorrei fare una premessa: sono approdata sul tuo blog solo oggi e devo dire che la prima cosa che mi ha colpito è il fatto che nonostante tu abbia poco più della mia età, hai già fatto esperienze gratificanti e appari una persona davvero informata e soprattutto intelligente. Io ho 20 anni, sono una ragazza che fino ad ora ha sempre avuto paura di sbagliare, di deludere se stessa e gli altri, in poche parole di vivere davvero. Per queste ragioni, in concreto nella mia vita ho combinato poco o nulla. Da circa un paio di anni a questa parte, nella testa ha iniziato a frullarmi l’idea di dover, ma soprattutto di VOLER cambiare perchè a volte sento il bisogno di agire diversamente e fare letteralmente esplodere la ” bolla” nella quale ho sempre voluto rinchiudermi da quando sono nata. Ma è arrivato il momento di smettere di pensare ed iniziare ad agire! Proprio per questo motivo, credo di essere finita qui, voglio dare una svolta alla mia vita. Ho letto qua e là altri tuoi articoli e li trovo davvero ricchi di spunti per riflettere. Questo però, non significa che prenderò ogni tua singola parola come verità assoluta e incontestabile, perchè credo sempre nel fatto che lo spirito critico sia una delle cose più importanti 😉 Di certo, quello che farò sarà mettermi alla prova nella vita quotidiana, una delle cose che tu reputi più importanti se non ho capito male 🙂 E proprio in questo mio percorso, come nel percorso di chiunque praticamente, credo che c’entri moltissimo questo articolo! Spesso le nostre credenze ” tacite”, quelle che per noi sono scontate ( inconsce), controllano la nostra vita senza che ce ne accorgiamo, ci fanno credere di non essere all’altezza di niente e di nessuno. Bisogna avere il coraggio e la costanza per uscirne e credere che esistano altri percorsi possibili, quelli che portano a realizzare i propri sogni 🙂 Buona giornata 😉
Stefano
18 Maggio 2013 @ 18:21
Ciao Sara, grazie per il lungo commento!
Ci mancherebbe, non voglio nemmeno che tu sia sempre d’accordo con me! I miei articoli devono essere un punto di partenza: tu sperimenta e trova la tua strada. Il bello della crescita personale è quello di essere, appunto, personale. A me piace una cosa, a te ne piace un’altra. E va bene così. 😉
Anonimo
19 Maggio 2013 @ 19:28
Lo penso anch’io Stefano 🙂 Grazie a te, proponi argomentazioni sempre molto interessanti! Continuerò a seguirti 😉
Damiano
19 Maggio 2013 @ 00:19
Ciao Stefano. Riguardo a questo articolo, se per esempio io mi ripeto per 100 volte al giorno che credo in me stesso e che posso diventare qualcuno di importante per gli altri, automaticamente comincerò a comportarmi così?
Stefano
19 Maggio 2013 @ 07:08
Mentre te lo dici ci credi veramente? Ma soprattutto, cosa stai facendo concretamente per supportare la credenza?
Damiano
19 Maggio 2013 @ 15:25
No, dicevo per fare un esempio di profezia autoavverante, sulla base del concetto che una bugia ripetuta tante volte diventa verità, e mi chiedevo se questo concetto potesse essere applicato in maniera costruttiva.
Stefano
20 Maggio 2013 @ 10:10
Certo, una profezia autoavverante può essere positiva. Io le uso sempre per dirigere la mia mente verso il successo. 😉
Piero
20 Maggio 2013 @ 00:05
Bell’articolo Stefano!
Sono perfettamente d’accordo con la tesi generale del tuo discorso: l’ottimismo è un atteggiamento potenziante. Molto chiaro il “cosa” fare, forse un po’ meno il “come”: magari ti chiederei qualche piccolo cenno sulle tecniche di autopersuasione (a tal proposito ho letto del dialogo interiore su un manuale di PNL, ma certamente tu ne sai di più).
Non posso concordare sul piccolo excursus “il libero arbitrio non esiste”: ho capito cosa intendi e mi sta bene, ma metterla in questi termini diventa fuorviante e contraddittorio 😉
Continua così!
Stefano
20 Maggio 2013 @ 10:14
Grazie Piero. Già il concetto stesso di “libero arbitrio” è aleatorio, la sua esistenza non è così scontata come puoi pensare. Se lo definiamo come la capacità di prendere decisioni razionali e consce, la scienza sta dimostrando che non è così.
Piero
20 Maggio 2013 @ 14:38
Ma certo! Ponevo la questione sui termini… “Libero arbitrio” si riferisce convenzionalmente alla possibilità dell’individuo di operare scelte indipendenti e libere: l’individuo -secondo me- va considerato nella sua complessa identità (conscio, subconscio e inconscio) libera soltanto da fattori “esterni”, ma forse mi sbaglio.
In fondo, usiamo terminologie diverse per dire la stessa cosa! 😉
Luca
3 Giugno 2013 @ 23:07
Ciao Stefano,
condivido pienamente ciò che tu esponi in questo articolo molto chiaro. Vorrei portare alla tua attenzione 2 letture: una in merito alle credenze e il titolo è: Convinzioi di R. Dilts.
Sicuramente conoscerai e avrai scritto articoli rigiardanti tecniche e metodi per smontare e rimodellare le credenze/convinzioni limitanti per crearne di nuove che siano potenzianti per noi. La seconda lettura che ti vorrei portare all’attenzione è: Il codice segreto del successo di Noah St. Jhon un libro che sto leggendo ora. Lo ritengo molto valido e vorrei un opinione da te a riguardo.
Un abbraccio
Luca
Stefano
4 Giugno 2013 @ 10:14
Il libro di Dilts lo conosco, ben fatto, merita la sua popolarità. Il secondo lo metto in lista delle cose da leggere, grazie del suggerimento. 😉
Francesca
10 Giugno 2013 @ 14:28
Ho un’amica psicoterapeuta che lavora molto sulle profezie auto-avveranti che condizionano molto là nostra esistenza. Tutto vero. Ciao Stefano
Stefano
10 Giugno 2013 @ 21:35
Grazie della conferma Francesca. 🙂
3 pericolose trappole mentali che condizionano la tua vita | Mindcheats
18 Agosto 2013 @ 11:39
[…] Il ragionamento non fa una piega a livello economico, ma a noi interessa l’aspetto psicologico: come si riflette questa trappola mentale nella vita di tutti i giorni? Risposta: credi di avere delle certezze, quando il realtà hai solo delle opinioni spesso basate su aria fritta. Da queste finte certezze costruisci il tuo sistema di idee, la tua vita e le tue decisioni. L’influenza delle opinioni sulla tua vita è più grande di quello che pensi, come spiego in questo articolo. […]
otto
31 Ottobre 2013 @ 18:12
La vita è strana..sembra tutto cosi chiaro…invece spesso giriamo in tondo. Ma infondo questo non ci preoccupa.. siamo contenti cosi…alla fine che senso ha impegnarsi per qualcosa? probabilmente nulla.. va bene cosi…tanto prima o poi sarà tutto finito…ora, che siano giuste o sbagliate, ognuno prende le proprie decisioni, come scrivere qualcosa, o credere su qualcosa. Ma la verità è che ognuno ha.le sue credenze, e può scegliere come buttare la propria vita. Penso che bisognerebbe sfruttatla al meglio , senza timore di sbagliare…tanto se tutto finisce…che senso ha avere paura? Rischiare… fare il massimo. .che si sbagli o si perda…prima o poi tutto ha una fine..meglio cogliere l’attimo…e buttarsi…
http://www./
5 Novembre 2016 @ 03:50
Ascoltando un breve frammento di registrazione mi sono accorto che chi stava facendo le domande ha sostenuto di misurare l’umidità con un barometro…teoria interessante…peccato mi sia accorto solo adesso della perla. ^_^
http://www./
17 Gennaio 2017 @ 18:07
Heia. Herlig at det våres. Vi var akkurat på tur ut så begynte det piskadø å SNØ igjen. Håper det letter straks for det er både hunder og unger som vil ut å fyre bål.. Flott at du koser deg og at dagene flyr. Det er som om tiden kommer raskere når det blir lysere dager. Godt ja. Ha en deilig søndagRandi
Sonia
30 Gennaio 2014 @ 01:07
Grazie per avermi ridato un po’ di carica…a volte mi sento spenta, a 32 anni mi chiedo se troverò mai un lavoro che mi piace, ma dentro di me ho sempre saputo il da farsi, dovrei solo avere più coraggio!
Giovanni
8 Marzo 2014 @ 08:01
Caro Stefano, qui hai ragione da vendere in tutto l’universo.
Conoscevo già quest’argomento e ogni tanto lo postavo su facebook, nel tentativo di “svegliare” qualche amico.
Se la gente si fermasse qualche volta a ragionare, anzichè seguire il gregge.
Danilo
1 Maggio 2014 @ 11:28
Verissimo, “ognuno vive la storia che si racconta” ecco perchè è fondamentale fare attenzione a come si usa il nostro dialogo interno(come parliamo con noi stessi) e alle metafore che utilizziamo…invece di dire:”sono con le spalle al muro” di” ho una situazione da risolvere”; ripetiti che sei un vulcano di energia, che tutto ciò di cui hai bisogno è già dentro di te e quando ci crederai le cose iniziano ad accadere…infatti come disse il grande Muhammed Alì ““È la ripetizione delle affermazioni che porta a credere. E quando il credere diventa una convinzione profonda le cosa iniziano ad accadere.”
Perché la tua mentalità è fondamentale per trovare lavoro - Mindcheats.net
13 Ottobre 2014 @ 06:35
[…] PNL questo fenomeno si chiama “profezia auto-avverante”, e ne ho già parlato in questo articolo. Lo so che suona molto new age, ma ci sono decenni di studi scientifici che lo dimostrano. Io di […]