Perché la crescita personale “all’americana” con te non funzionerà (per fortuna)
Questo articolo risolverà tutti i tuoi problemi e ti darà la vita perfetta che hai sempre sognato!
A partire da oggi e senza fatica, puoi migliorare la tua condizione personale, sociale e lavorativa. Ti sto per svelare l’unico vero SEGRETO della crescita personale.
Perché tu hai già le risorse per essere chi vuoi. Devi solo crederci. Sei a solo un passo dal realizzare i tuoi sogni.
Oggi ti spiegherò passo-passo il segreto del successo.
America Vs Italia
Se Mindcheats fosse scritto in inglese, ogni articolo inizierebbe più o meno così.
E non sto esagerando. Negli Stati Uniti la pubblicità ha sempre questi toni, tutto fumo e niente arrosto. Tutti che ti danno il segreto per avere risultati senza fare fatica. È divertente guardare le pubblicità americane, e notare quanto siano diverse dalle nostre.
Gli italiani vanno sul concreto: “stai zitto e dammi qualcosa di utile“. Se cerco di venderti il segreto del giorno, tu te ne vai perché non mi credi.
La differenza è qui: gli americani si fidano, gli italiani no. E non solo della pubblicità, ma di tutti. Se vai al supermercato e vedi un’offerta 2×1, cosa pensi?
- Italiano: ok, dov’è la fregatura?
- Americano: wow, ne pago uno e l’altro è gratis!
L’americano si fida, perché sa che può fidarsi. Non me ne volere, ma da quello che ho visto l’americano medio fa meno il “furbo” dell’italiano medio. Rispetta le regole, rispetta il sistema. E non cerca di fregare il prossimo.
Oltre a questo, l’americano medio è più legato alle emozioni di un italiano. La patria, la religione, la squadra di football. Negli Stati Uniti le emozioni sono più importanti dei fatti concreti.
In Italia non si vedono molte case con appesa la bandiera nazionale, in America è la normalità.
E così anche la crescita personale va a parare sulle emozioni. I consigli pratici sono una nota a parte, l’importante è evocare le giuste sensazioni.
Se hai mai letto qualche libro di Tony Robbins, o i primi libri di Giacomo Bruno, sai di cosa parlo. Vai a confrontare anche solo i titoli miei e degli autori americani:
- Tony: “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario”
- Stefano: “Il manuale del riposo perfetto“
Da una parte il libro che ti promette tutto, un percorso di crescita che ti renderà una persona migliore in ogni campo. In quelle poche pagine (200 o giù di lì), si propone di cambiare la tua vita.
Il manuale del riposo perfetto, invece, si attiene più ai fatti: non voglio cambiare la tua vita, voglio “solo” farti dormire bene. Poi sì, questo cambierà tutta la tua vita in meglio, ma te lo lascio scoprire da solo.
Senza fumo negli occhi, senza discorsi motivazionali, mi attengo ai fatti.
La crescita personale americana funziona?
Attenzione: non significa che la crescita personale all’americana è per buffoni. Funziona, ma solo se ci credi.
È la cosiddetta profezia auto-avverante, un errore logico: se credi di poter fare qualcosa, allora lo farai.
Tu vuoi veramente cambiare la tua vita in meglio, ma la tua mente è convinta di non avere le risorse per farlo. Pensa di non essere in grado di raggiungere l’obiettivo. Quindi non ci proverai nemmeno, e se lo farai saprai già che fallirai. Con un atteggiamento simile, non andrai da nessuna parte.
Poi senti di tale autore, e i tuoi amici ti dicono di quanto quest’uomo sia un genio della crescita personale. Di come ha cambiato la loro vita eccetera eccetera.
Allora compri il libro, e i discorsi stile “dai che ce la puoi fare” fanno breccia. Inizi a credere a quello che c’è scritto, inizi a credere in te stesso.
Adesso pensi veramente di poter cambiare la tua vita, ci riprovi con più convinzione e raggiungi il tuo obiettivo. Anche se non hai nessuno strumento pratico in più rispetto a prima, hai fiducia in te stesso. E visto che la convinzione è tutto, il risultato cambia.
Ora la domanda: quel libro è veramente efficace, anche se concretamente non ti lascia niente di utile?
È una questione di opinioni. Forse sì, forse no. Io mi attengo ai fatti: prima di quel libro hai fallito, dopo averlo letto hai avuto successo. Non importa quello che l’autore di turno scrive, l’importante è che funzioni.
Ma questo percorso di motivazione pura è sia un vantaggio che uno svantaggio: se non attacca, è carta straccia. Se quando finisci l’ultima pagina non sei motivato al 100%, hai sprecato il tuo tempo. Non ti rimane niente in mano, perché il libro non ti ha dato nessun consiglio pratico da applicare.
La crescita personale all’italiana
In Italia le cose funzionano in modo diverso.
L’italiano è concreto, non vuole sentire discorsi motivazionali, vuole qualcosa da applicare.
Riuscire a fare crescita personale in Italia è molto più difficile: per definizione lo sviluppo mentale non può avvenire senza motivazione, ma un italiano vede la motivazione come aria fritta. Posso dare tutti i consigli pratici che voglio, ma se tu non credi in te stesso non posso fare miracoli.
La crescita personale non è matematica, non puoi stabilire un rapporto di causa-effetto sicuro. 2+2 fa 4, anche se ti sei svegliato con la luna storta. Ma le tecniche che trovi su Mindcheats, come imparare a godere delle piccole cose o le 5 tecniche per battere la timidezza, non possono funzionare se non hai un po’ fiducia in te stess.
Ma ecco la differenza: se in America la motivazione è fine a sé stessa, in Italia serve per applicare delle tecniche oggettivamente efficaci. Per questo preferisco gli autori nostrani, che parlano a livello concreto, piuttosto che quelli americani.
Sarà che io mi sono sempre attenuto ai fatti, ma i discorsi fumosi e spirituali mi convincono poco. Non riesco a farmi piacere la motivazione pura, io voglio consigli pratici. Per questo mi piace molto Psicologia Neurolinguistica, un blog che parla di fatti concreti.
Tu cosa ne pensi?
Qui sopra ho espresso la mia opinione.
Sono in America ormai da 4 mesi, e ho voluto parlarti della mia esperienza con la realtà statunitense.
Beninteso, gli americani mi stanno simpatici. Ci vado daccordo, mi trovo bene qui. Hanno uno stile diverso, dove “diverso” non significa né migliore né peggiore.
Tu hai mai letto un libro di crescita personale all’americana? Cosa ne pensi di questa differenza? Fammelo sapere nei commenti! 🙂
Mc128k
19 Agosto 2012 @ 16:48
Mai letto niente a riguardo; a dire il vero non ho mai letto niente. Mai chiesto a nessuno.
Però osservo i fatti, e vedo che coincidono perfettamente con quello che hai scritto. Secondo me è innato nel nostro comportamento, nella nostra morale. La mafia e la corruzione sono così ben saldate nell’italiano medio che non se ne rende conto che ci sono. Fa finta di combatterli ma poi è il primo a metterli in pratica appena può.
Chi si fa furbo diffida e cerca i fatti. Perché manca la fiducia reciproca. E lo vedo ovunque. Se tra di noi non c’è fiducia allora niente può funzionare. Se tutti tentiamo di “fottere il prossimo” allora è normale che in politica ci siano persone che vogliono fottere noi.
Una domanda che mi sono posto anni fa: “Perchè devo avere fiducia in qualcosa che non posso controllare?”
E ancora: “Che cosa è il controllo? Una illusione.” Se solo chi ha potere può controllare allora io non posso fare nulla, se non posso controllare nulla non mi posso fidare di nessuno.
Stefano
21 Agosto 2012 @ 14:15
Toh, io ho fatto proprio un articolo che si intitola “Il controllo è un’illusione”, parla di argomenti diversi ma il concetto è quello.
È brutto arrivare a dire che non ci si può fidare delle persone, ma in Italia è così. Ed è una delle ragioni per cui mi sono spostato negli Stati Uniti per un po’.
Enrico
19 Agosto 2012 @ 22:51
Ciao Stefano,
Sono totalmente d’accordo. Secondo me ci sono dei comportamenti talmente radicati nella cultura di qualsiasi popolo che è da sciocchi sottovalutare. E purtroppo molte persone prendono alla lettera quello che hanno imparato negli Stati Uniti ( dalla crescita personale al web marketing passando alla gestione del personale ecc ecc) e le importano pari pari in Italia.
Anche le macchine quando si importano hanno bisogno di essere “adattate”, perché non si dovrebbe fare anche con la crescita personale?
A presto
Stefano
21 Agosto 2012 @ 14:19
Il marketing all’americana… Fantastico! C’è da dire che con la pubblicità qui sono anni luce avanti, io che ho studiato queste cose posso vedere la differenza abissale. Ma i tentativi di importarlo in Italia sono maldestri.
Federica
19 Agosto 2012 @ 23:29
Non ho mai letto niente di crescita personale americana (per quanto su internet si trovino molte cose interessanti in inglese, per quanto riguarda la crescita personale, preferisco la mia lingua madre), però di articoli “all’americana” ne ho letti e come! (sono articoli, non compro libri che mi promettono di trasformare la roccia in oro o che mi dicono che posso controllare le vibrazioni cosmiche con la mente).
Questo tipo di articoli mi fanno sentire come se fossi davanti ad una maga che mi promette che mi leverà il malocchio. Magari se credessi di non avere più il malocchio vedrei le cose in modo più positivo e mi sembrerebbe di essere meno sfortunato. Il mio pessimismo si attenuerebbe e forse la mia vita sarebbe migliore. Funziona! Non per questo vado dalla maga.
Stefano
21 Agosto 2012 @ 14:23
Grazie del commento Federica, e ottimo paragone con la magia e il malocchio! Calza a pennello. 🙂
Debora
23 Agosto 2012 @ 18:35
Ciao Stefano,
io ho letto The Secret e in italiano un libro intitolato “L’inconscio per amico”. The Secret lo rileggo spesso perché mi fa stare bene, l’altro non ce l’ho a portata di mano e non me lo ricordo benissimo, quindi non saprei dire se effettivamente c’è questa differenza.
Concordo su quello che dici sulla profezia auto-avverante, un modo più realistico e concreto di chiamare la legge di attrazione.
Stefano
24 Agosto 2012 @ 14:07
Ciao Debora, non ho mai nemmeno pensato di accostare legge d’attrazione e profezia auto-avverante, le ho sempre considerate distinte.
Ma in effetti nella profezia auto-avverante qualcosa accade perché sono sicuro che accadrà (e adotto i comportamenti necessari per farla avverare inconsciamente), nella legge di attrazione attraggo pesone simili a me e avvenimenti coerenti con il mio modo di pormi nel mondo.
I punti in comune non sono pochi!
Oscar
24 Agosto 2012 @ 22:44
Complimenti Stefano articolo interessantissimo! Condivido a pieno! per studio passo diverso tempo negli USA, non potevi descrivere meglio il divario fra le due culture che oltre alla crescita personale va applicato ad ogni cosa, leggevo sopra auto, pubblicità ecc
Stefano
25 Agosto 2012 @ 14:30
Grazie Oscar, come mai passi tanto tempo in America per studio?
pasqualefoglia
28 Agosto 2012 @ 16:58
Ciao Stefano,
penso che per raggiungere un obiettivo sia sempre necessaria una forte motivazione (crescita personale all’americana) per superare le inevitabili difficoltà; ma proprio per superare le immancabili difficoltà, è necessario apprendere le giuste strategie (crescita personale al’italiana). Quindi soltanto l’integrazione delle due modalità assicura la riuscita.
Stefano
29 Agosto 2012 @ 00:07
Ciao Pasquale, quindi tu leggi sia un Tony Robbins che un Gennaro Romagnoli? Non sono in molti quelli che apprezzano entrambi gli stili.
Però è vero, la motivazione è indispensabile. Io stesso cerco di alternare articoli di pura motivazione ad altri più tecnici, perché le tecniche conosciute solo in teoria non servono a nessuno.
kosta
22 Settembre 2012 @ 18:31
mamma è vero comunque senza un motivo è difficile fare qualcosa di “grande” e poi la crescita personale (come dice la parola stessa) cambia di persona in persona e c’è chi, come noi italiani vuole avere la praticità in ciò che sta facendo e chi, come gli americani, vuole emozionarsi con quella scelta.
Stefano
23 Settembre 2012 @ 05:41
E il bello è che non c’è una risposta giusta. Tutte le strade vanno bene finché conducono alla felicità personale. 😉
Paola
13 Luglio 2013 @ 15:34
Io leggo molti libri di crescita personale, ma non mi riferisco alla crescita personale “semplificata” e americaneggiante, quella commerciale che va tanto di moda. Io leggo libri per lo sviluppo, quello individuale e profondo, di stampo europeo anche se scritti da americani. L’Europa ha una cultura millenaria cui poter attingere, non dimentichiamolo. Il livello filosofico e stilistico è multistratificato, ricco, complesso. L’America può insegnarci la semplicità, la velocità, l’opportunità, ma non ci insegnerà mai la profondità di vedute poiché non si appoggia a nessuna lunga tradizione da poter celebrare o confutare. E così nel settore della crescita personale. Tempo fa comprai (ahimé) “Psicocibernetica”: un libro che definirlo ridicolo è dire poco. Non si tratta di fidarsi o no, di lasciarsi suggestionare o no: si tratta di capire se si è di fronte a reali contenuti o a squallidi luoghi comuni.
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