Gestione del tempo: uno schema pratico per studenti e lavoratori
Le tue giornate passano veloci e tu resti fermo? Hai un progetto che non riesci a completare, o non sai nemmeno cosa fare nella vita?
- Se stressato.
- Sei un procrastinatore e rimandi sempre a domani.
- Rincorri gli eventi.
- Non ti senti padrone della tua vita.
- Ti manca un percorso da seguire.
- Il futuro è un’incognita.
- Sei vittima della procrastinazione e lasci tutto all’ultimo minuto.
- Sai di essere pigro, ma non sai come risolvere.
In tutte queste situazioni, il tuo problema potrebbe essere la gestione del tempo: non sai come organizzare la tua giornata per fare tutto quello che devi senza stress. Non sai programmare il tuo cervello verso l’azione, ma non un’azione qualsiasi: vuoi ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, senza stress e con i tuoi giusti momenti di relax.
Vuoi trovare un giusto bilanciamento fra lavoro e relax, vuoi battere la procrastinazione in modo semplice. Se sei in una di queste situazioni, imparare a gestire il tempo ti aiuterà a darti una mossa.
3 aree di azione
Tutte le cose che fai si possono dividere in una matrice 2×2:
Ogni tuo attimo di tempo si divide in attività:
- Urgenti e importanti
- Urgenti e non importanti
- Non urgenti e importanti
- Non urgenti e non importanti.
A seconda del tempo che dedichi nella tua giornata alle diverse fasce, rientri in una categoria di persone.
La peggiore è la prima fase, quella delle attività non importanti e non urgenti. Stai sprecando il tuo tempo in attività inutili, senza pensare ad altro. Lo svago è importante per una vita equilibrata, ma se non lo limiti puoi dire addio alla tua crescita personale. Lo svago serve a recuperare le energie dopo una giornata di lavoro, non a tappare i buchi della noia. Se sei in questa fascia, non hai ancora un piano per gestire i tuoi giorni né degli obiettivi da raggiungere.
Parliamo di chi passa il giorno a inseguire attività urgenti ma non importanti. Può essere:
- Il super-attivo: una vita sociale frenetica non ti permette di concentrarti su quello che è veramente importante, vivi alla giornata ma con un senso di insoddisfazione che non riesci a colmare. Hai l’agenda piena e ti chiedi come fa certa gente a trovare il tempo di lavorare seriamente a un progetto a lungo termine.
- Il sì-a-tutto, la persona che non sa dire di no quando qualcuno gli chiede qualcosa. Fai favori agli altri, esci anche quando sai che sei occupato, lasci il controllo del tuo tempo agli eventi esterni. Non sai regolare la tua giornata e ti perdi nel rumore di fondo.
- Lo svogliato: non hai voglia di faticare, quindi cerchi di sentirti meno in colpa facendo altri compiti urgenti ma che non sono così importanti da richiedere impegno. È la situazione dello studente che dovrebbe stare sui libri, ma invece si mette a pulire camera sua come scusa per continuare ad essere pigro.
- L’impreparato: non ha ben chiaro cosa vuole dalla vita, quindi lavora sodo pensando che basti questo per ottenere risultati importanti e la felicità. Poi vede persone che con meno lavoro e meno stress fanno di meglio, danno la colpa al talento (che non esiste), alla fortuna, a Zeus. In realtà queste persone pensano di fare cose importanti e urgenti, ma sono nella fascia delle cose inutili e urgenti: sprecano il loro tempo senza saperlo.
In tutti questi casi, hai la volontà ma poco altro: sai che devi fare qualcosa, ma non sai come o non hai voglia. La tua gestione del tempo è così scarsa che non trovi il tempo per fare quello che veramente ti serve.
Quando trovi un lavoro o entri in un’università impegnativa, cominci a capire che 24 ore sono poche. Sei schiacciato dagli impegni ed entri nella terza fase di gestione del tempo: lo stressato cronico che non ha tempo per godersi la vita, perché ha più impegni di quelli che riesce a gestire. Passi la giornata in attività importanti e urgenti. Un esempio è lo studente di medicina che si trova con l’acqua alla gola prima di ogni esame, con 200 pagine da studiare in un giorno (per il quale consiglio questo articolo di Efficacemente.com, o questa tecnica fenomenale).
Sei già a un livello più evoluto rispetto ai primi due: hai in mente un obiettivo e più o meno sai come raggiungerlo, ma non hai un piano per gestire al meglio i tuoi impegni. Così aumenta lo stress, diminuisce la concentrazione e i risultati non si fanno vedere. Otterrai di meno e vivrai male. Ricorda che lo scopo della vita è essere felice, non diventare “una persona di successo” secondo gli standard limitanti della società!
Alla fine di questo articolo sarai nella quarta categoria: le persone che svolgono in anticipo i compiti importanti prima che diventino urgenti. È così lo studente furbo che studia con largo anticipo, così che l’ultima settimana deve solo ripassare 30-60 minuti al giorno e può andare a Gardaland il giorno prima dell’esame, perché ha già fatto tutto. A proposito: se hai appena iniziato l’ultimo anno di superiori, questo è il momento giusto per imparare come superare la maturità senza stress.
Puoi raggiungere questo risultato solo quando sai cosa fare, sai come farlo e hai un piano dettagliato del percorso. Non solo: invece che aspettare i problemi e affrontarli quando si verificano, sei proattivo e li anticipi. Riesci a combinare il successo e la felicità, anche se hai tanti impegni non sei stressato. Questo è il modo migliore per vivere, perché non sacrifichi nessun aspetto della tua vita.
Quindi quello che vuoi fare è massimizzare il tempo che spendi nelle attività importanti ma non urgenti, minimizzare le attività urgenti che sono la causa dello stresso (importanti e non) e dare alle attività ricreative (non importanti e non urgenti) lo spazio giusto.
Pianificazione a lungo e breve termine: una differenza importante
Una volta che conosci le quattro aree di azione e sai dove concentrare i tuoi sforzi, una volta che hai capito la differenza fra importanza e urgenza, puoi entrare in campo e creare un piano efficace per la gestione del tempo.
Devi farlo secondo due direttrici diverse, con la seconda che deriva dalla la prima:
- Lungo termine.
- Breve termine.
La pianificazione a lungo termine è quella che riguarda i tuoi sogni, gli obiettivi che vuoi completare fra uno o dieci anni. Gli obiettivi a breve termine sono invece le tappe intermedie che compongono il tuo percorso di crescita personale, che ti porterà alla felicità e al raggiungimento degli obiettivi.
Questi tipi di pianificazione seguono principi diversi e devi usare strategie differenti per definirli.
Come gestire la pianificazione a lungo termine
Pianificazione a lungo termine significa sapere dove ti porteranno le azioni che compi ogni giorno. Se agisci al momento, se hai una personalità reattiva che non sa pianificare al di là della giornata, passerai troppo tempo nell’area dello stress: attività urgenti. La tua efficienza calerà, ti sentirai troppo preso dagli impegni e senza tempo da dedicare a te stesso.
La soluzione sta nel creare una mappa mentale dove metti al centro il tuo obiettivo, quello che vuoi arrivare a fare fra anni, e fai partire vari rami con obiettivi minori e più immediati. Usa questa tecnica:
- In un foglio banco, scrivi al centro il tuo grande obiettivo.
- Chiediti: “come faccio a realizzarlo?” e scrivi intorno tutte le risposte che vengono in mente.
- Per ogni punti continua a chiederti il “come” finché non arrivi ad azioni semplici e immediate che puoi fare oggi.
- Sfrutta questi mini-obiettivi per organizzare le tua giornata in maniera efficace.
Questo è un processo che spiego in dettaglio nel mio manuale anti-confusione che puoi scaricare a questo indirizzo.
Ad esempio, nel nuovo manuale che sto scrivendo ho creato un foglio Excel con un piano per tutte le cose che devo fare da qui alla pubblicazione, poi ho usato una mappa mentale per definire meglio i compiti più complessi.
Come gestire la pianificazione a breve termine
Una volta che hai capito cosa vuoi fare nella vita, è il momento di creare un piano che ti permetta di ottenere la massima efficienza e il minimo stress, tenendoti lontano dai problemi urgenti e farti dedicare più tempo alle cose importanti che non ti mettono ansia, perché non sono ancora urgenti.
L’unico modo per trovare le attività importanti ma non urgenti è attraverso la pianificazione: visto che non sono sotto gli occhi, se vivi alla giornata non te ne accorgerai prima che sia troppo tardi. Se lasciate a loro stesse, le attività importanti con il tempo diventano urgenti: se sei uno studente sai che è importante studiare, ma senza un piano arriverai all’ultimo minuto con un mattone di 500 pagine da memorizzare (situazione urgente e stressante).
Puoi creare un piano solo dopo aver superato un limite dell’inconscio: la mente non sa pianificare a lungo termine. Cerca il piacere immediato e si mette in azione su compiti poco gratificanti solo quando il dolore dell’urgenza supera il piacere dell’ozio. In altre parole, l’inconscio ti dà una spinta motivazionale solo quando sei con l’acqua alla gola. Prima se ne frega e aspetta che le attività importanti diventino urgenti, perché una puntata di Spartacus è più divertente che studiare.
Anche se non puoi cambiare l’inconscio, puoi aggirarlo mettendo il pilota automatico della pianificazione giorno per giorno. È una tecnica semplice che ti prende 5 minuti, ma dà benefici immediati.
Una volta che hai spezzettato abbastanza un obiettivo a lungo termine, sai quello che devi fare e come. Diciamo che hai quattro esami che hai pianificato di passare nella prossima sessione, cosa fare? Se ti fermi qui, l’inconscio stimolerà l’azione quando dovrai stare 12 ore al giorno sui libri per avere speranza di passare.
Invece prendi ciascuno di questi esami e decidi in anticipo quante pagine devi studiare ogni giorno. Analisi 2 è 600 pagine, so che posso studiare 10 pagine all’ora, quindi 30 pagine in una mattina standard. A questo ritmo, ci vogliono 20 giorni di studio. Sabato e domenica non studio analisi, quindi 4 settimane. Aggiungo una settimana di ripasso e 5 giorni per eventuali dubbi e relax pre-esame, più altri 4 giorni per imprevisti. Sono 44 giorni, quindi inizierò a studiare 44 giorni prima dell’esame e da lunedì a venerdì dovrò studiare 30 pagine al giorno entro pranzo.
Pianifica in questo modo anche le altre attività, non solo gli esami: cinema con gli amici, corsetta quotidiana, relax, cucinare, pause durante lo studio.
Quando ti svegli la mattina, dopo aver fatto una buona colazione, prendi carta e penna e scrivi il tuo piano della giornata ora per ora: focalizza la mente su un piano preciso e l’inconscio metterà il pilota automatico fino a sera: il dolore di fallire un obiettivo auto-imposto è superiore al piacere di non fare niente tutto il giorno. L’inconscio segue una logica di piacere-dolore, se sai come incanalarla la tua mente sarà un alleato per il successo.
Più pianifichi i tuoi giorni e mesi nel dettaglio, più raggiungerai un obiettivo in modo facile e senza stress. Se non pianifichi affatto, sarai sempre nel pallone a rincorrere gli eventi urgenti piuttosto che focalizzarti sulle cose importanti.
E tu in che quadrante sei?
Pensa alla tua ultima settimana e fai una bozza in cui dividi il tuo tempo nelle quattro aree: dove hai passato più tempo? Che tipo di persona sei? Fammelo sapere nei commenti. 🙂
Alessandra
18 Settembre 2013 @ 14:17
Ciao Stefano, articolo molto utile e bello, hai ragione.
Ma un’ obiettivo a lungo termine o di vita è più difficile da stabilire, magari poi nel frattempo si capisce che non è realizzabile o si cambia.. Ad esempio: il lavoro è necessario, ma non sai quale farai, dipende da tante cose, e poi ora è tutto a termine…O il matrimonio, dipende anche da un’ altra persona e non solo da te…Anche se segui una pianificazione, come fai a sapere se le cose rimangono sempre così? Di solito mutano, e x il lungo termine non è bello nè semplice. Cosa ne pensi?
Ciao!
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:56
Ti consiglio il mio manuale anti-confusione, è il cima a questa pagina. 😉
Tikkei
18 Settembre 2013 @ 14:59
Io rientro nell’importante non urgente. Va bene?
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:56
Cosa vuoi dire?
laura
18 Settembre 2013 @ 15:22
Ciao Stefano. Grazie a tante letture, tra cui le tue che ogni tanto riprendo, e a un grande lavoro su di me, i progressi ci sono in tutte le aree della mia vita. A TUTTI COLORO CHE LEGGONO QUESTO : il foglio bianco e la biro per iniziare a scrivere sembra una roba impossibile. Ma i risultati arrivano. Gestione del tempo => organizzazione => capire meglio sé stessi => orine mentale => identificare meglio i VERI obiettivi => adattare l’organizzazione, o anche buttare per aria e ripianificare da capo ma stavolta in modo giusto verso la giusta meta !!!! Delle soddisfazioni. Alla meta non ci sono ancora. Ma il fondo del tunnel è molto vicino 🙂
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:57
Grazie del commento Laura. 🙂
Matteo
18 Settembre 2013 @ 16:20
Ciao Stefano!
L’immagine con la mappa mentale è minuscola, potresti fare in modo di cambiarle le dimensioni?
Grazie mille per l’articolo, è utilissimo!
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:57
È un’immagine messa a caso, non devi leggerci niente. 😉
mario
18 Settembre 2013 @ 16:55
ottimo articolo Stefano, io lavoro sempre per micro-obiettivi ed ho aumentato la mia efficacia personale a dismisura da quando faccio così. anni fa prendevo in giro chi aveva una agenda “ma non riesce a ricordarsi quello che deve fare senza usarla?” oggi invece uso agende digitali in continuazione e reminder di tempi per sfruttare al massimo ogni ora, sennò è facile lasciar passare un ora senza aver fatto nulla di produttivo (quando invece bisognava farlo e non era tempo libero)
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:58
Grazie del commento Mario. 😉
Andrea
18 Settembre 2013 @ 18:27
Ciao stefano.. ma sei sicuro che pianificare tutti i giorni le giornate,appena ti alzi dal letto…non è stressante?A me pare strano,perchè tutte le volte a sempre il mente che pianificare..e se per un giorno non puoi farlo vai nei casini e salta tutto.
Oltre a questo.. il tempo è di 24 ore.. 8 ore per dormire,8 ore per andare a lavorare.. e se facciamo uno torna alle 6 di sera.. dalla mattina alle 8..Dove trova il tempo per svagarsi..? che arrivato a casa è stanco morto e in teoria avrebbe meno di 6 ore per rilassarsi e fare le sue cose,(anche per uscire)..
Il lavoro toglie troppo tempo..non riesci a far niente..
Andrea
18 Settembre 2013 @ 18:28
*A me pare strano,perchè tutte devi avere sempre in mente che devi pianificare.se per un giorno non puoi farlo vai nei casini e salta tutto.
Giesse
19 Settembre 2013 @ 07:10
Andrea, l’obiettivo potrebbe essere proprio quello di trovare (creare?) un lavoro che ti soddisfi e ti dia il tempo libero che desideri.
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:59
Se lavori 8 ore e ne dormi altre 8, senza avere tempo per il resto, allora hai un problema di gestione del tempo così grande che pianificare non può farti che bene.
Se poi vai in palla perché non riesci a pianificare, i tuoi problemi vanno ben oltre. 😉
Andrea
18 Settembre 2013 @ 18:42
Ah un’altra cosa importante.. secondo il lavoro dovrei cercarlo da solo,i vari siti come specifici in quel articolo per chi deve trovare lavoro.. oppure è meglio andare nelle agenzie o centri dell’impiego?Anche se su questi ultimi ho aspetti non tanto belli,siccome che secondo me darlo a loro è una perdita di tempo,è meglio trovarselo da solo.. tu come la pensi Stefano?
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:59
Fai tutto, semplice. 😉
ninfa
18 Settembre 2013 @ 19:02
Ciao Stefano!
Complimenti per l’articolo.
Che tipo di persona sono?
Rientro un po’ in ognuna delle categorie elencate, anche se il mio forte è ridurmi all’ultimissimo minuto per poi arrabbiarmi come una matta perché il tempo è troppo poco e non riesco a fare tutto con calma. Comportamento assurdo… il mio.
L’articolo mi ha chiarito tanti punti deboli del mio modo di gestire il tempo, e il modo in cui lo organizzo. Proverò a sperimentare tutti i tuoi consigli… Partendo proprio dai micro-obiettivi!
Stefano
20 Settembre 2013 @ 18:59
Grazie del commento. 🙂
Carmen
18 Settembre 2013 @ 19:06
Grazie Stefano. Io sono una vittima del troppo da fare ogni giorno. Sono tra “Il-sì-a-tutto” e “Lo svogliato”. Proverò questo sistema!
Gnala
18 Settembre 2013 @ 22:41
Grazie Stefano, questo articolo mi è piaciuto così tanto, che mi sono trovata una contraddizione…
io non so ancora distinguere cosa vorrei IO fare, da quello che gli altri vorrebbero che io facessi, per gli altri intendo soprattutto Dio, che vuole la sua lode. Ho paura di sentirmi in colpa se mi impegnerò a fare ciò che vorrò.
Grazie per il tuo sforzo nel leggermi ed eventualmente rispondermi 😉
p.s. riprendendo il bello dell’articolo, io sono all’ultimo anno del liceo e so che per non arrivare stressattissima alla fine di questa tappa importante ( scuola obbligatoria)una possibilità è seguire i tuoi consigli.
Stefano
20 Settembre 2013 @ 19:01
Grazie del commento, mi sa che ti tornerà utile il mio manuale anti-confusione, lo trovi in cima alla pagina. 😉
Shin
19 Settembre 2013 @ 00:33
Io passo le giornate a far cose importanti e non urgenti, stressandomi come un pazzo per la paura di non arrivare dove voglio. Aiuto : P
francesco
19 Settembre 2013 @ 01:41
Quindi il consiglio del giorno è: pianificate tutto con largo anticipo… wow non c’ero mai arrivato… basta pianificare per avere la vita in pugno… il problema non è pianificare… spezzettare un esame in tot pagine in tot giorni sulla carta lo sa fare anche un criceto. Il VERO problema è che la mente NON FA quello che la tua adorabile corteccia prefrontale pianifica. Perchè la mente non è un robot in grado di studiare con regolarità, a comando e ai ritmi che ti sei dato; capiterà il giorno in cui anche leggere 10 pagine ti sembrerà un impresa, capiterà il giorno in cui sarai scazzato , il giorno col calo di umore, il giorno che litighi con la fidanzata, il giorno che passi ore alla posta a pagare le bollette e così via… senza contare l’intrinseca difficoltà a concentrarsi con materie che non c’interesserebbero nemmeno se venissimo pagati, materie tipo analisi 2 o diritto amministrativo. Insomma il problema non è fare lo schemino… il problema è quello che c’è in mezzo tra il pianificare ed il fare ossia la vita (non il mare). Se bastasse buttare giù 4 programmi su un foglio saremmo tutti dei geni laureati o diplomati con anni di anticipo.
Pizzo
11 Novembre 2013 @ 18:56
Ottimo punto di vista, condivido.
Pizzo
11 Novembre 2013 @ 18:58
Cioè, non per screditare l’articolo, ci mancherebbe! Ma sicuramente condivido ciò che è stato scritto in quel commento, cioè non sono cose da ignorare o sottovalutare.
stefano
19 Settembre 2013 @ 11:06
beh per questo si pianifica ogni mattina, in modo che se il giorno prima non hai fatto un cavolo, recuperi il giorno seguente che sarai più in forma.
Poi l’ultima frase che hai detto è semplicemente una scusa, ormai la sento ovunque. Il punto è che pochi pianificano la propria vita se non nessuno.
Invece di prendere esempi negativi, perchè non prendi il fatto che Stefano ce l’ha fatta? se ce la fa lui non vedo perchè non possiamo farcela anche noi!?
E poi scusa tutti i problemi che hai elencato(umori negativi, problemi con la fidanzata, etc etc, non sei mica l’unico ad avercele, eppure alcuni riescono ed altri no)
ti trovo anche la soluzione:
Puoi benissimo invece di studiare 44 giorni prima, farlo 60 giorni prima.(compreso però il sabato e la domenica)
Indovina quanto devi studiare??
mettiamo sono 600 pagine: sono 10 pagine al giorno. nemmeno 1 ora al giorno che puoi facilmente dedicare: la mattina appena sveglio, oppure dopo mangiato invece di riposarti, oppure la sera prima di andare a dormire.
Per nemmeno 1 ora al giorno non puoi trovare scuse! a meno che non perdi tempo
stefano
19 Settembre 2013 @ 15:05
te lo dico perchè molte volte ci cado anche io in questi scherzetti della mente 🙂
Francesco
20 Settembre 2013 @ 11:29
Faccio sempre molta fatica a operare una distinzione netta fra urgente/non urgente, importante/non importante … faccio fatica a mettermi in un quadrante preciso…. Però devo dire che sotto scadenze è sempre e solo urgente/importante.. lontano dalle scadenze oscillo come un pendolo dall’importante/non urgente al non importante/non urgente (come questo commento che sto scrivendo? 🙂 ). Curiosità, per te, scrivere mindcheats, in che categoria è? In ogni caso, complimenti per il blog, molto bello. Ciao
Stefano
20 Settembre 2013 @ 19:09
Importante non urgente, scrivo gli articoli con 10 giorni di anticipo. 😉
valentina
20 Settembre 2013 @ 11:39
ciao Stefano!è sempre bello leggere ciò che scrivi..sono una studentessa e il mio problema non é tanto la gestione del tempo ma il tempo che metto a memorizzare, mi sento lenta e il giorno dopo non ricordo tutto..sto provando il sistema che hai postato qualche giorno fa, della memorizzazione dopo una settimana e poi un mese, ma se nel ripasso del giorno dopo ci sono cose che non ho asimilato quanto può servirmi?grazie..
Anonimo
20 Settembre 2013 @ 14:09
assimilato sorry.
Stefano
20 Settembre 2013 @ 19:09
Se ripassi con il libro sotto stai facendo un mezzo-studio, quindi impari cose che prima non sapevi. Ma non è un ripasso puro quello.
Gianfranco
20 Settembre 2013 @ 13:01
Ottimo articolo, e che condivido in pieno e che utilizzerò come spunto per il mio blog. Non pensi, tuttavia, che ci siano dei momenti in cui la pianificazione sia controproducente ? Parlo di quando si ha necessità di abbandonarsi, di perdere il controllo e di vivere la giornata ome viene? Salvo ovviamente ricominciare a pianificare, chiaro.
Stefano
20 Settembre 2013 @ 19:11
In Inghilterra lavoravo tanto 6 giorni a settimana e pianificavo la domenica: colazione al bar, mare, videogiochi nelle ore calde per non ustionarmi, pranzo fuori, mare, cena fuori, film. Semplice, e mi son goduto ogni domenica che non ne hai idea. Se non lo fai, passi il giorno davanti alla TV e sei più stressato di prima.
Andrea
20 Settembre 2013 @ 17:40
Stefano.. ho letto il tuo ebook sul fatto come creare un curriculum,Il fatto che lo sto scrivendo e però l’inizio è sempre la parte più difficile,volevo prendere uno spunto dal tuo anche se è meglio di no,ma giusto per iniziare..
Te ne avevo parlato un po’ di tempo,Comunque io ho 19 anni e sono qualificato in metalmeccanica,e diciamo che ho esperienza come stagista grazie alla scuola,il fatto è che non mi piace questo lavoro e non voglio andare in azienda,come posso scrivere che voglio fare anche altri lavori?Oppure scrivo lo stesso in base alla mia qualifica e poi se facciamo voglio mandarlo in un posto che non c’entra con la metalmeccanica,potrebbe andar bene lo stesso?
Andrea
20 Settembre 2013 @ 18:05
Ah ecco,volevo chiederti,se sono qualificato in metalmeccanica,posso andare a far in barista(tipo come hai fatto tu o cassiere o magazziniere in una Coop ecc.)
E’ vero che cercano esperienza e le cose sono 2,o come tu dici in un articolo,ti mandare lo stesso i curriculum anche se non hai esperienza,oppure lavorare gratis per 1 mese in un bar o altro per far esperienza.. te cosa mi consigli?
Stefano
20 Settembre 2013 @ 19:13
Fra poco faccio uscire una serie di video che spiegano anche questo fra le altre cose, aspetta ancora qualche giorno. 😉
Andrea
23 Settembre 2013 @ 18:14
Stefano parlando di corsa.. Mi ricordo che all’età di 13 anni.. feci 80 metri in 8 secondi.. Secondo te è una buona prestazione..?
Stefano
24 Settembre 2013 @ 14:25
Secondo me il cronometro era rotto. Con quel tempo vai alle olimpiadi. 😛
Andrea
25 Settembre 2013 @ 13:50
Boh strano..perchè era la Prof,di educazione fisica e stavamo facendo la campestre,e quindi ha cronometrato 20 ragazzi.. mi pare strano che era rotto o non andava bene.. D:
Mario Palmieri
23 Settembre 2013 @ 23:31
Attualmente mi trovo nella situazione in cui il lavoro dei miei sogni deve diventare il mio lavoro principale. Potrebbe sembrare un obiettivo a lungo termine, ma una serie di fattori mi impongono di realizzare questo obiettivo a breve termine e lasciare il mio lavoro attuale.
Il fatto è che se il tuo lavoro attuale ti prende 12 ore al giorno e devi anche dormire, diventa un po’ difficile riuscire a pianificare una gestione del tempo, considerando il tempo che necessariamente va sprecato per dormire. Ci sono attività urgenti e importanti per le quali è necessario più tempo di quello che ho a disposizione. Come fare in questa situazione?
Stefano
24 Settembre 2013 @ 14:26
Se lavori 12 ore al giorno è il momento di cambiare lavoro, non ha senso rimetterci in salute per un lavoro che magari nemmeno ti soddisfa.
Anonimus
24 Settembre 2013 @ 18:56
Ciao Stefano, che consigli daresti ad un ragazzo come me, ti spiego la mia situazione, ho 27 anni, ho un diploma di perito tecnico ma del computer conosco ben poco ( a parte il minimo indispensabile, word, facebook, yotube, posta elettronica etc), access, excel già non so cosa siano….. anche l inglese lo so così così, non ho mai lavorato a parte una breve esperienza 7 anni fa con dei miei parenti, che non andò a buon fine. Sono molto depresso perchè so di poter dare molto a me stesso e alla società, non ho assolutamente intenzione di fare il lavapiatti in una locanda o il commesso in un negozio… con il massimo rispetto per questi lavori, so di poter puntare più in alto, però come ben dici tu, sono confuso, non so cosa voglio da me stesso, che cosa fare nello specifico, se necessario che studi fare ( soprattutto perchè non so se sia oramai troppo tardi ( iniziare a 27 anni non è come iniziare a 19), ho sofferto di depressione per parecchi anni e questo mi ha “rubato” parecchio tempo prezioso in una fase nodale della vita, ora mi ritrovo con una “smania” di protagonismo, come sveglio da un lungo letargo e con poco tempo a disposizione…. mille pensieri diversi in testa e alla fine non combino niente ( come disse ironicamente de Crescenzo , le fasi della vita sono 3: rivoluzione, riflessione, televisione: si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali 🙂 …. be diciamo che sto in una situazione simile.
Io vorrei impiegare bene il mio tempo ma non perderlo, per questo ti chiedo, vale la pena intraprendere ad esempio degli studi o mi conviene farmi le ossa nel lavoro ? magari qualche corso formativo ( se ce ne sono) che mi possa un pò insegnare le basi almeno dell uso del pc e dell inglese, o magari corsi triennali , minilauree, per lavori al giorno d’ oggi richiesti ( perchè il problema è proprio questo…. se non si vuole vanificare tempo e energie spese bisogna scegliere ambiti richiesti oggi dal mercato, che danni sbocchi lavorativi più abbondanti, pena l essersi fatti solo una cultura generale quasi inutile per scopi lavorativi: il caso di un mio cugino cade a pennello, ha 25 anni si è appena laureato in lettere classiche e adesso ha intenzione di laurearsi in filosofia….. penso che si ritroverà a 30- 32 e passa anni con 2 lauree e con ben pochi requisiti per lavorare oggi in questa giungla tecnologica e automatizzata che è il mondo. ( se non avrà la fortuna di trovare un posto da insegnante di lettere o filosofia non so davvero cosa possa fare)……
Ecco il mio dissidio, voglio mettermi anche di impegno, ma sapere che almeno sarà ripagato dopo, e che la fatica dia i suoi frutti.
Di trovare lavoretti così da fare a tempo “quasi” perso penso non sia il mio caso, passerebbero solo altri preziosi anni di vita ” e nn sono più un teen-ager”, per trovarmi barcamenato a destra e a manca in questi pseudo impieghi a tempo indeterminato-progetto etc. sottopagati e precari a vita…( sempre se riesca a trovarli) al giorno d’oggi anche per questi lavoretti vogliono tutti gente già con esperienza, e con diversi requisiti che adesso a me mancano, i curriculum semi vuoti come il mio lo scarterebbero a primo sguardo. Vado praticamente tutti i giorni su subito.it ed altri siti di offerte lavoro e mi deprimo sempre più, anche su un giornale che trovai a casa offrivano un posto nel settore vendite di un “nota azienda automobilistica”, anche prima esperienza, non ho avuto il coraggio di chiamare per paura che se anche fossi stato preso, mi avrebbero chiesto cose da fare al pc o altro che io non so fare. Che tristezza!!!!
Bene la mia situazione bene o male l ho esposta, ( scusa se sono stato prolisso)…….. come sciogliere questo nodo? Grazie in anticipo
Ener xç
24 Settembre 2013 @ 19:09
Quasi mi ci rileggo..Temo di non poteri aiutare però. Scusa l’intrusione, ti auguro le migliori fortune!
Anonimus
24 Settembre 2013 @ 20:30
Ti ringrazio per il commento Ener, cerchiamo di non demordere mai.
Comunque nei prossimi giorni di sicuro Stefano risponderà, ti invito a dare qualche occhiata al sito anche nei prossimi giorni, se sei in una situazione simile alla mia, troverai anche tu una risposta adeguata alla tua situazione, che forse potrà ridarti uno spiraglio di ottimismo, buona fortuna 😉
Ener xç
30 Settembre 2013 @ 19:57
A quanto pare tutto tace..
Ener xç
24 Settembre 2013 @ 19:07
Ciao Stefano! Ti leggo spesso e volevo esporti la mia situazione. Mi sono diplomato con qualche anno di ritardo (ho 21 anni) ed il punto è che ora non ho la minima idea di cosa fare della mia vita. Ho concluso la scuola solo perchè praticamente è obbligatorio farlo, ho fatto solo poche attività nella vita che mi sono piaciute e non ho raggiunto praticamente nessun obiettivo in queste. Il problema più grave che è sorto però in questo ultimo periodo (3 anni) sono dei problemi di salute che in aggiunta a tutto questo mi rendono estremamente instabile sia psicologicamente che fisicamente…Ci sono giorni che vorrei fare tutto ed altri che penso che la mia vita non abbia senso. Mi sto distruggendo piano piano, e i giorni passano senza senso. Non mi sono nemmeno iscritto all’università, e temo di star iniziando a pentirmi. Ma ho preferito non buttare soldi e tempo in qualcosa in cui avrei probabilmente fallito, senza contare che ne sarei uscito a 26 anni senza NESSUNA esperienza lavorativa. Niente. Nada. Nothing. Inoccupazione inoltrata e paura e nervosismo che si accumulano. Questo sono io. Ti ringrazio in anticipo nel caso mi rispondessi, continuerò a leggere il tuo blog anche se temo mi scoraggerà sempre di più…
Ener xç
27 Settembre 2013 @ 23:12
🙁 …Nessuno ?
Pizzo
11 Novembre 2013 @ 19:32
Ciao, io vorrei dare un suggerimento sia a te che al metalmeccanico “anonimus” di 27 anni..
Intanto, secondo me non è troppo corretto che vi relazioniate al blogger Stefano con domande che quasi si fanno ad un genitore.
Sia perché non è “suo compito”, sia perché potrebbe non avere delle risposte.
E in generale, chi può dire di avere le risposte “giuste”?
E giuste per chi? Per coloro che fanno domanda, o per colui che le dice?
Detto questo, prendete con cautela anche ciò che sto per dirvi.
Intanto, qual è l’obiettivo principale? Stare bene. Essere felici. Vivere.. …sereni. Giusto? Se non è questo, pensate voi a quale sia, per voi.
Nel caso si tratti proprio di voler vivere sereni, pensate a cosa vi turba… Ad esempio, ho letto che entrambi avete passato un po’ di tempo in depressione… Potreste trarre beneficio da dei colloqui psicologici! E se vi informate, se avete l’USL/ASL/ULSS vicino a dove vivete, con una impegnativa del medico di base paghereste una sciocchezza in termini economici per ottenere un serio aiuto psicologico. Secondo me, molte delle persone depresse nemmeno sanno quanto sia facile contattare uno psicologo o trovare aiuto psicologico. Ricordatevi di questa possibilità, la prossima volta che sarete troppo depressi.
Prima si pensa a curare la depressione (dalla quale se ne esce), poi si pensa a tutto il resto.
Per “anonimus”:
tu scrivi: “Ecco il mio dissidio, voglio mettermi anche di impegno, ma sapere che almeno sarà ripagato dopo, e che la fatica dia i suoi frutti.”
Io ti dico cosa ne penso io: la fatica per qualcosa in cui hai voluto lavorare, ti darà SEMPRE dei frutti! OGNI fatica dà dei frutti!
E un’altra cosa: tutti quelli che vedi là fuori HANNO DOVUTO FATICARE. Molti non lo ammettono, molti altri si danno arie, e molti altri ancora invece lo ammettono. Ma è così! Tutti ci dobbiamo passare, per la fatica! E secondo me ciò che ci dimentichiamo è che tutti noi abbiamo dovuto passare le stesse fatiche! Non esistono scorciatoie!
Imparerai che valeva la pena faticare in quell’occasione e sarai più motivato a continuare a farlo. Oppure, dall’altro lato, vedrai che non ne valeva la pena, e cambierai strada. E’ quasi come una dimostrazione matematica: un matematico si pone un problema, si chiede come dimostrare un teorema. Prova e riprova in tutti i modi finché… dimostra il contrario di quello che voleva lui. Lui voleva dimostrare che la terra è piatta, ma gli è venuto fuori che la terra è tonda. Ma se la vediamo in un’altra ottica, diciamo “Caspita!” oppure “Pazienza”, perché “questo matematico ha dimostrato che la terra è tonda!”, che è stata una grande scoperta per l’uomo. Quindi ricorda che provare e metterci la fatica iniziale, dà dei frutti.
Una cosa su cui anche io avrei dei dubbi (però non lo so perché non ho la tua età) è il fatto di iniziare l’università a 27 anni. Però se sei sicuro, perché ad esempio sei informato di com’è l’università e pensi di farcela, allora che aspetti! 😀 (sotto c’è altro)
Per “ener”:
tu scrivi “Non mi sono nemmeno iscritto all’università, e temo di star iniziando a pentirmi.”
Le cose sono due, secondo me: o studi all’università, o lavori. Quindi se pensi di non voler andare all’università perché non ne vale la pena, devi lavorare, accumulare esperienza lavorativa, ed eventualmente cercare di scalare le posizioni, se puoi.
Inoltre, scrivi: “Ma ho preferito non buttare soldi e tempo in qualcosa in cui avrei probabilmente fallito, senza contare che ne sarei uscito a 26 anni senza NESSUNA esperienza lavorativa. ”
Ti voglio far presente una cosa. Siamo tutti uguali, dopo l’università, sia tu, sia quelli che la stanno facendo: anche LORO ne usciranno senza alcuna esperienza lavorativa. Allora nessuno dovrebbe più poter trovare lavoro. Ma come potrebbe mai essere così? Allora, secondo me, non è questo ciò che conta. E secondo me c’è lo stesso discorso dell’aver speso fatica che dicevo anche ad “anonimus”, sopra. E ripeto anche a te una cosa che ho detto a lui: tutti quelli che vedi là fuori HANNO DOVUTO FATICARE. Molti non lo ammettono, molti altri si danno arie, e molti altri ancora invece lo ammettono. Ma è così! Tutti ci dobbiamo passare, per la fatica! E secondo me ciò che ci dimentichiamo è che tutti noi abbiamo dovuto passare le stesse fatiche! Non esistono scorciatoie!
******
Per entrambi
Forza, coraggio (che significa “vivere di tutto cuore”, “con tutto il cuore”) e non arrendetevi mai!!!!!!!! MAI!!!!! E un giorno capirete, quanto siamo fortunati.
Stefano
12 Novembre 2013 @ 14:36
Tanta stima. 🙂
5 comportamenti comuni che ti rendono mediocre | Mindcheats
7 Maggio 2014 @ 13:00
[…] Hai un pessimo sistema di gestire il tempo. […]
5 parole che devi eliminare (e 3 che dovresti iniziare a usare) | Mindcheats
2 Luglio 2014 @ 14:01
[…] Se sei stressato, non sai gestire la tua giornata nel modo giusto. Prova ad applicare questi consigli. […]
Anonimo
5 Febbraio 2015 @ 18:57
usi bene il tempo godendoti la vita
Anonimo
5 Febbraio 2015 @ 19:00
è vero
Anonimo
5 Febbraio 2015 @ 18:59
vivi mangiando patatine
voltas
5 Febbraio 2015 @ 19:01
hai ancora ragione