Creatività e psicologia: quale relazione?

Ti consideri una persona creativa? Perché? Quali sono secondo tei parametri che nella psicologia la influenzano? Il concetto di creatività può apparire scontato, ma basta cercare di dare una risposta a queste domande per accorgersi che in realtà il campo è molto più insidioso.

La stessa definizione di creatività, a dire il vero, non ha radici profonde: questa parola è stata usata per la prima volta nel 1951, mentre il termine “creativo” ha dovuto aspettare addirittura il 1971. Da allora ci sono stati numerosi passi in avanti nello studio di questo fattore, tanto che ad oggi le ricerche scientifiche in proposito non si contano più.

La relazione fra creatività e psicologia è balzata subito all’occhio degli esperti, e si è notato che la creatività è molto spesso accompagnata da tratti psicologici peculiari. Ugualmente, ci sono alcune caratteristiche comportamentali che sono tendenzialmente assenti nei geni creativi. Da queste osservazioni sempre più precise sono nati dei modelli valutativi, in grado di misurare con discreta efficacia il livello creativo di ciascuna persona.

Utilizzando questi parametri sarai in grado di valutare quanto sei creativo basandoti sui tratti psicologici più facilmente misurabili. Tramite la tabella che riporto qui sotto puoi facilmente capire se la tua mente è predisposta per la creatività oppure no, ma attenzione: sii onesto con te stesso e rifletti prima di auto-valutarti, ricorda che non c’è nessuno a darti il voto!

Relazioni positive

Per relazioni positive si intende quei parametri che sono tanto più presenti quanto una persona è creativa. L’elenco è in ordine decrescente: questo significa che i primi elementi hanno dimostrato una fortissima relazione con la creatività, mentre gli ultimi sono meno importanti.

  • Pensa in modo non convenzionale, fai associazioni insolite. Lo stereotipo del genio un po’ pazzo trova conferma nelle osservazioni scientifiche, le quali hanno dimostrato che tendenzialmente una persona creativa non ragiona come gli altri, e tende a vedere relazioni quando invece le altre persone non ne vedono.
  • Ha una personalità interessante, che cattura l’attenzione. Anche qui si riprende uno stereotipo, ma questa volta per sfatarlo: un creativo non è riservato e silenzioso, ma interagisce senza problemi con le altre persone ed è anzi spesso al centro dell’attenzione, l’anima di una festa o un fantastico relatore.
  • Tende alla ribellione, non è conformista. Nonostante la personalità interessante, ciò non significa che un creativo si attenga perfettamente alle regole: anzi succede il contrario, e questo porta alla definizione tipica di anticonformista. Attenzione però, perché la relazione non è bidirezionale: in altre parole, non è assolutamente detto che un ribelle sia più creativo di un conformista.
  • Ha una notevole capacità intellettuale. Non è difficile immaginare che vi sia una relazione positiva fra creatività e intelligenza, piuttosto è strano vedere questo parametro solamente al quarto posto. Ciò significa che l’intelligenza vera e propria è sì importante, ma non così fondamentale come gli attributi qui sopra elencati.
  • Ha frequenti sbalzi di umore: così come tutti i geni che si rispettino, anche i creativi hanno una personalità e soprattutto un umore molto più instabile rispetto alla gente comune.

Relazioni negative

Le relazioni negative sono quei parametri inversamente collegati fra loro: in altre parole qui di sotto vengono elencati quei tratti psicologici che, se presenti, indicano una persona poco creativa. Anche qui utilizzerò una scala decrescente, quindi i primi elementi sono quelli che presentano una relazione negativa più marcata, via via a scendere sempre di più d’importanza.

  • Giudica sé stesso e gli altri in modo convenzionale. Per fare un esempio, un creativo raramente definisce i concetti di giusto, sbagliato, importante o inutile così come farebbero la maggior parte delle persone. Sceglie invece delle definizioni personali e innovative, e poi le utilizza per giudicare sé stesso e le altre persone in maniera originale.
  • E’ una persona affidabile e responsabile. I creativi sono tali perché spezzano sempre gli schemi, non pensano in maniera lineare e si adattano a fatica alle regole preimpostate della società e dei compiti meccanici. Per questo tendono sempre a personalizzare e avere nuove idee anche quando, in realtà, non dovrebbero fare altro che eseguire compiti relativamente semplici. Inoltre hanno spesso una mente attiva che non si concentra su una cosa sola, il che li rende poco affidabili.
  • Segue le buone maniere. Così come tutti gli aspetti standardizzati e prefissati della società, anche le buone maniere vanno molto strette ad un creativo.
  • E’ conservatore in campi diversi. Qui in realtà c’è molto poco da dire: il concetto stesso di creatività impone una forte rottura con il passato e il pensiero comune, e quindi conservare qualcosa dal passato avviene molto raramente.
  • E’ moralista. La morale assume un significato molto diverso a seconda della persona che la definisce, e ancora di più per un creativo. Anzi egli si spinge oltre: la morale non è che un ostacolo per la creatività, un freno dal quale bisogna cercare di  liberarsi il prima possibile.

Conclusione

Questi sono tutti i parametri più importanti che sono stati finora individuati dagli scienziati che hanno studiato la connessione fra creatività e psicologia: tu come ti valuti dopo aver preso visione di questo schema?

In ogni caso, non temere: ci sono metodi per migliorare la propria creatività, come ho spiegato già in questo articolo.