Come avere una vita piena di occasioni
Ogni tanto mi capita di pensare a come molti avvenimenti siano collegati, e come esperienze anche importanti nella mia vita abbiano radici che affondano in piccoli avvenimenti insignificanti.
La mia esperienza
Faccio un esempio personale? Ma sì, visto che i blog sono nati principalmente per parlare della propria vita, faccio un esempio personale. Se vi annoiate saltate pure alla seconda parte, dove parlerò invece di quello che il titolo promette: come avere una vita piena di occasioni.
Ad oggi ho accumulato un discreto numero di esperienze all’estero in giro per l’Europa, e sono più che sicuro che il mio futuro non si trova in Italia. Per farlo ho però dovuto conoscere l’inglese, lingua che però ho sempre odiato. E come l’ho imparato l’inglese? Grazie a internet, andando su siti inglesi (esperienza che ho descritto in questo articolo). A sua volta, la scintilla che mi ha portato su siti internazionali è nata addirittura quando facevo le medie, dove per spezzare la noia delle lezioni facevo sfide con il mio compagno di banco con quiz su tecnologia e cinema: per reperire le informazioni necessarie per la vittoria, mi avvalevo di siti inglesi.
Che storia complicata, non è vero? Una serie incatenata di eventi che all’apparenza non hanno nessun nesso logico, eppure se messi insieme portano alla mia situazione attuale. Di certo quando avevo 13 anni non avevo idea della serie di cambiamenti che quei semplici quiz avrebbero innescato. E chissà quanti altri ne porterà!
Così come questo potrei fare altri esempi, ma mi fermo qui per non annoiarvi troppo. 😉 Cose che, qualcuno potrebbe obiettare, alla fine non sono altro che una serie di coincidenze. E su questo potrei anche essere d’accordo: visto che non si sa quale sarà il risultato finale, e che naturalmente non possiamo controllare il mondo che ci circonda, la casualità e la coincidenza rivestono un ruolo di primo piano in tutto il processo.
Allo stesso modo, a vedere che cosa hanno scaturito tutte le mie scelte passate, non posso fare a meno di pensare a quante altre occasioni ho perso, e a dove sarei ora se anche solo un piccolo dettaglio del mio passato fosse cambiato.
Magari Mindcheats nemmeno esisterebbe! Lo so, raramente mi lascio andare a ragionamenti filosofici e ancora di meno lo faccio su questo blog, ma devo dire che questo punto mi intriga parecchio. Pensateci anche voi, anche solo per curiosità: prendete un particolare che in seguito ha cambiato la vostra vita, cancellatelo (o modificatelo) e provate ad immaginare cosa sarebbe potuto succedere. Sono sicuro che vi troverete di fronte a situazioni molto interessanti!
Come trovare le occasioni della vita
E allora, se tutto si basa sul caso, che cosa potrei mai consigliare? Per quanto è vero che la fortuna giochi un ruolo determinante, non è detto che essa non possa essere aiutata.
La mia esperienza mi ha portato a capire che tutti gli avvenimenti, anche i più insignificanti, possono portare a bellissime conseguenze. Ed è proprio qui che possiamo agire: non fermatevi di fronte all’ignoto e non restate inerti di fronte al mondo, provate nuove esperienze!
Non potete mai sapere dove una strada vi condurrà, quindi la cosa migliore da fare è semplice: prendetele tutte! Il bello della vita è che non si è limitati ad una sola cosa da fare, si possono coltivare interessi molteplici, imparare sempre cose nuove e seguire idee e progetti sempre differenti.
Questo è quello che ho iniziato a fare da un po’ di tempo a questa parte, con risultati positivi: oltre ad avere una vita molto interessante, so che prima o poi almeno una di queste cose si rivelerà importante per il mio futuro.
Al contrario, una persona sedentaria (in senso mentale, non fisico) che non si mette mai in gioco, avrà poche possibilità di migliorare la propria esistenza: mancheranno difatti i mattoni necessari per costruire un futuro all’insegna del cambiamento.
Il consiglio che mi sento di dare a tutti è quello di iniziare a mettere in moto i meccanismi che portano ad un cambiamento positivo duraturo partendo dalle piccole cose, quei piccoli avvenimenti che potrebbero avere grandi conseguenze. Imparare a dire di sì alle occasioni della vita, per quanto possano sembrare a prima insignificanti, è la base del nostro futuro e senza dubbio della nostra crescita personale.
24 Maggio 2011 @ 07:07
Il problema Stefano è che siamo abituati a dire di sì alle cose sbagliate e a dire di no alle cose giuste.
Classico esempio del lavoro: ti chiedono di sacrificarti, di dare il 100%, di mangiare in 10 minuti, di non parlare, di rispettare gli orari di entrata e di uscita, di fare straordinari se l’azienda ha bisogno, di lavorare nei weekend, e via dicendo.
Tu per non perdere il posto di lavoro spesso dirai di sì.
La tua mentalità si atrofizzerà a tal punto che le opportunità di cui parla Stefano non le vedrai nemmeno, ecco perché dirai di no; magari ti passeranno davanti al naso, ma non ti accorgerai che quelle potrebbero cambiarti la vita per sempre, ormai la tua testa è orientata soltanto verso un certo tipo di cose e ignora tutte le altre.
Non concordo tanto sul fatto di prendere tutte le strade; ok provare nuove esperienze e seguire sentieri mai battuti prima, però c’è un limite a tutto secondo me, e l’eccesso non è una cosa positiva in nessun caso.
Se dovessi prendere tutte le strade che ti si prospettano davanti, correresti il rischio di andare in tilt, di fare confusione totale nella tua mente e di perdere di vista quelli che sono in realtà i tuoi obiettivi e sogni.
25 Maggio 2011 @ 08:59
Hai ragione Umberto: la mente tende spesso e volentieri a compiere errori di valutazione nella vita, perché l’evoluzione si sa che non tende alla perfezione. Ma penso che con un po’ di sano esercizio si possa arrivare a correggere molti di questi errori.
Per quanto riguarda il prendere tutte le strade, naturalmente bisogna sottintendere almeno un po’ di buon senso quando si fanno le cose: non stressarsi troppo, e non fare cose senza senso come buttarsi da un ponte! Io vivo meglio da quando prendo al volo tutte le occasioni che mi capitano a tiro, quindi come tecnica non è del tutto sbagliata e merita di essere menzionata. 🙂
25 Maggio 2011 @ 18:02
Ciao Stefano,
mi è piaciuto molto questo articolo!
Proprio l’altro giorno pensavo a quanto rischiare ti porta lontano, pensa un po’ che io mi sono trasferito a Madrid senza esserci mai stato e senza conoscene nessuno…se non avessi fatto questo “grande passo” adesso la mia vita sarebbe quella di prima e non
* Conoscerei lo spagnolo
* Non avrei conosciuto così tante persone interessanti
* Il mio inglese non sarebbe migliorato (ho una coinquilina americana)
e tante tante altre belle cose 🙂
Proprio per questo riflettevo se non è il caso di “istituzionalizzare il rischio” e con questo intendo cercare fare qualcosa di più “pazzerello” almeno una volta a settimana per esempio…chissà se questo non ci porterebbe ancora più lontano (ne sono sicuro)
Un caro saluto
Marcello
25 Maggio 2011 @ 21:26
E quindi a Madrid ti ci sei proprio trasferito? Ottimo, sono felice per te! Per istituzionalizzare il rischio, non saprei: io semplicemente lo faccio tutte le volte che posso, limitarsi ad una volta a settimana mi starebbe stretto. Dall’altro lato però è ormai assodato che dare delle scadenze temporali al cervello sia di grandissimo aiuto, quindi per “darsi una mossa” la tecnica da te suggerita è sicuramente molto utile. 🙂
6 Dicembre 2011 @ 21:22
Ciao sono Davide, e per quanto la mia eta possa farmi dire poco (ho 17 anni), posso confermare tutto quello di cui parli tu qui. Perchè io mi sento la prova vivente di questo:
da quando avevo 4 o 5 anni il mio sogno più grande è sempre stato volare, gli aeroplani e il mondo del cielo, ma mi sono sempre sentito una persona un po’ chiusa e avevo paura di buttarmi su cose nuove, ero uno di quei tipi k segue la massa xk pensa k sia la cosa migliore da fare non riuscendo a prendere decisioni, finchè ho dovuto scegliere la mia scuola superiore e ho deciso di tentare a cambiare, ho scelto il Tecnico Aeronautico di Treviso che tuttora frequento al 4° anno, quello che studio mi piace e mi sento a mio agio, la scuola mia ha dato la possibilità frequentare un Aeroclub (sempre a Treviso), così 12 giorni dopo aver compiuto 17 anni avevo già conseguito la mia prima licenza di Allievo Pilota e ora studio per diventare Pilota privato. Ho tenuto uno dei miei ultimi esami 4 giorni fa (radiofonia inglese aeronautica), l’ho superato brillantemente e ora studio per diventare forse un giorno controllore di volo. Ma ho altri sogni impolverati nel mio cassetto ed aspetto solo la giusta occasione per portarli alla luce; gente, persone, ragazzi, ragazze, bambine e bambini, non smettete mai di sognare perchè per far diventare un sogno realtà si deve solo prendere la giusta occasione al momento giusto 😀
7 Dicembre 2011 @ 08:45
Ciao Davide, grazie per aver scritto la tua esperienza! 🙂 Avere dei sogni e cercare di realizzarli non solo è un prerequisito per il successo, ma aiuta anche nei momenti difficili: se si è come una banderuola al vento, ci si deprime subito alla prima difficoltà. E senza stimoli per il miglioramento, è difficile andare da qualche parte.
Il mio nuovo obiettivo, ad esempio, è completare entro 10 anni la Iditarod Trail Invitational: la gara di sopravvivenza più estrema del mondo.
P.S. Se devi fare delle ore di volo per qualche brevetto e sei di Brescia o dintorni, fammelo sapere che vengo con te! 😀
7 Dicembre 2011 @ 19:36
Grazie per l’imminente risposta, e ti dirò, hai tutta la mia stima per il tuo grande progetto 😀 Se un giorno farò qualche volo dalle tue parti di certo non mencherò di fartelo sapere, sono sicuro che la tua compagnia tra le nuovole sarebbe a dir poco magica perchè (in tutta sincerità) il tuo sito mi piace veramente tantissimo e sono d’accordo su moltissime idee che esponi qui 😀 Hai veramente la mia stima come persona particolare 😀
Come non pentirsi mai delle proprie scelte » Tempo Di Agire
10 Febbraio 2012 @ 23:32
[…] Tieniti sempre occupato. Gli errori cominciano a pesarti solo quando la tua mente non ha niente di meglio da fare: il cervello qui è un po’ incoerente, perché si infligge del dolore andando a ripensare ai propri errori e alle opportunità mancate. Se non fai niente da mattina a sera non c’è storia: continuerai a rivivere l’errore nella tua testa. Continuerà ad ingrandirsi, cibandosi degli altri pensieri positivi. Per evitare questa brutta situazione, la soluzione è solo una: tieniti impegnato! Costringi il cervello a pensare ad altro affrontando sfide sempre nuove: non solo distrarsi è la cosa migliore per non farsi prendere dal rimorso, ma un progetto ambizioso ti regalerà nuovi successi che faranno passare in secondo piano lo scivolone commesso. […]
9 Marzo 2012 @ 19:57
Sai che il tuo invito a prendere tutte le strade mi ricorda un po’ l’esortazione di Pessoa ad arrivare ad essere tutto in tutte le maniere, a provare tutto (nei limiti del buon senso ovviamente!) senza disdegnare nulla?
è ancora una volta la sperimentazione ad essere il motore del cambiamento in positivo!
Quanto al viaggiare, penso sia un’ottima occasione di crescita e maturazione. Non sono stati molti i miei viaggi fin’ora, ma posso dire che il contatto con altre culture mi ha aperto orizzonti inaspettati!
Anche io vedo il mio futuro lontano dall’Italia.. Per una serie di coincidenze, diversi anni ho fatto un incontro letterario che ha segnato tutto il corso della mia vita, ho conosciuto attraverso le sue opere Jostein Gaarder lo scrittore del Mondo di Sofia. Sin dalla prima lettura è nato il desiderio di conoscere il norvegese e di andare a vivere in Norvegia!
Spero proprio che questo sogno si realizzi!
10 Marzo 2012 @ 10:08
Ricordo di aver studiato quel passo a scuola, magari inconsciamente l’ho ripreso per questo articolo!
9 Marzo 2012 @ 19:59
ho dimenticato il fa! hehe le solite sviste!
Cosa possono insegnarti i turisti sulla crescita personale | Mindcheats
11 Marzo 2012 @ 13:01
[…] futuro. Perché dovresti seguire anche tu questa strada?Sarai più felice;Riuscirai a sfruttare le opportunità della vita;Sarai più dinamico, più attivo, procrastinerai di meno;Non rischierai mai di annoiarti;Ti farai […]
21 Marzo 2012 @ 14:43
Cambiare, cambiare, cambiare…
è il sale della vita, l’unica cosa che ci permette di sfuggire alla noia e all’intorpidimento.
Leggere, interessarsi a cose nuove, uscire spesso, conoscere quella persona che volevano presentarti, organizzare quel viaggio che avevi in mente di fare…
Mi ha fatto pensare alla poesia Lentamente Muore di Martha Medeiros (spesso erroneamente attribuita a Neruda)… ce l’ho appesa in camera, e di tanto in tanto la rileggo, quando ‘perdo di vista’ questa consapevolezza e sprofondo in qualche periodo di apatia (e a chi non capita, ogni tanto?).
Bell’intervento 🙂 Essere aperti alle nuove esperienze ci arricchisce, ci rende persone più interessanti e ci ricorda che siamo vivi, e che abbiamo a disposizione un numero pressapoco infinito di opzioni e possibilità 🙂
21 Marzo 2012 @ 15:12
Grazie Dema, e bellissima poesia! Anzi, mi sa che la pubblico su Facebook e Twitter nei prossimi giorni. 🙂
26 Giugno 2012 @ 16:48
Prendere tutte le strade…sì…ma a che prezzo?! Non si può mica usare il proprio tempo per fare tutto…va a finire che alla fine non si fa nulla per bene.
27 Giugno 2012 @ 18:40
Hai più tempo libero di quello che credi Michelangelo, puoi fare veramente tante cose se sai come sfruttarlo.
Per sapere come, inizia da questo articolo: http://www.mindcheats.net/2012/06/la-grande-bugia-del-tempo-libero.html
Buona lettura. 🙂
30 Gennaio 2013 @ 23:20
Yes Man!:)
http://www.youtube.com/watch?v=FVI78YxlWGw&playnext=1&list=PLA8CE0079134F42E1&feature=results_video
31 Gennaio 2013 @ 06:00
Un film che dovrebbero guardare tutti! Anzi, lo pubblico pure su Facebook. 😛
31 Gennaio 2013 @ 19:36
Grande! Comunque complimenti per gli articoli, molto utili!
Continua così;)
Lei mi ha lasciato: la mia vita non è più la stessa cosa fare per riprenderla
21 Luglio 2017 @ 09:18
[…] vivendo appieno la tua vita potrà accadere il meglio e potrai cogliere le opportunità… Stando rinchiuso in te stesso a pensare che la tua ex ti ha lasciato, di certo non ti porterà […]