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11 Novembre 2012

Vuoi imparare l’inglese? Questa ti piacerà…

Stefano studio

Se vuoi imparare l’inglese, leggi questo articolo con attenzione. Se pensi di essere negato per le lingue straniere, leggilo ancora più attentamente.

Sto creando un corso di inglese che ti insegnerà la lingua in maniera semplice, diretta, pratica e divertente.

Ancora meglio.

Non sarà un corso come tutti gli altri: lezioni teoriche, spiegazioni, esercizi pratici. No, è qualcosa di totalmente rivoluzionario. Un metodo inventato da me sulla base della mia esperienza.

Io ho iniziato a imparare l’inglese a 14 anni per conto mio, non sapevo niente della lingua e pensavo di essere negato. Avevo l’insufficienza alle medie. Insufficienza alle medie, insomma, è più facile essere promossi che bocciati. Ero un caso disperato.

Avanti veloce: a 21 anni prendo e vado a studiare per 6 mesi all’università in inglese, all’estero. Adesso sono negli Stati Uniti e lavoro a contatto con le persone ogni giorno.

In mezzo c’è il mio metodo: l’Inglese Dinamico.

Ora voglio insegnarlo anche a te.

Lo farò con lo stile di Mindcheats: fresco, innovativo, efficace.

Ecco cosa ti prometto:

  • Un metodo che non hai mai visto prima;
  • Un sistema divertente, imparare l’inglese non sarà un peso e non lo vedrai come uno studio;
  • Anzi, non dovrai studiare per niente. Una regola base è: se studi, non stai seguendo bene il metodo;
  • Zero lezioni teoriche, zero grammatica, zero verbi da memorizzare, zero sintassi della frase;
  • Un metodo che si adatta al tuo livello: parti da zero? Hai già qualche nozione? Vuoi solo perfezionarti? L’Inglese Dinamico fa per te.

E quanto mi viene a costare?

Puoi scaricare i principi dell’inglese dinamico gratis. Ti basta inserire l’email nel box qui sotto per scaricare la prima lezione, poi ti arriverà un’email a settimana con le lezioni successive sempre gratuitamente. Potrai cancellarti dal corso in ogni momento

Per averlo ti basta inserisci qui la tua email:

P.S. La tua privacy è al sicuro, niente spam o schifezze simili.

7 Novembre 2012

Cosa puoi imparare dalla natura sulla crescita personale

Stefano Crescita personale

Se Dio esiste, è un grande fan della crescita personale.

Il miglioramento costante permea il mondo e l’universo. Non in modo metafisico e filosofico, è qualcosa di concreto che è stato dimostrato più volte dagli scienziati.

In un certo modo si può dire che tu sei nato per migliorare, è scritto nel tuo DNA fin dalla nascita e fa parte di te sempre. Non  ci credi? Adesso ti do la prova.

 

Perché la crescita personale è così importante?

Ma prima facciamo un passo indietro.

Se ancora non l’hai capito, la crescita personale è l’unica vera strada verso il tuo successo. Per questo non puoi permetterti di ignorarla se vuoi realizzare il tuo grande sogno. Chi vuoi essere?

  1. Uno qualsiasi con un lavoro noioso, una pensione per campare e una vita normale;
  2. Quella persona che ha realizzato il suo più grande obiettivo nella vita e continua a migliorarsi giorno per giorno.

Quando vedo la prima categoria non so come facciano a vivere. Veramente, è da  così tanti anni che miglioro costantemente che per me la vita senza crescita personale non ha senso.

È la differenza che c’è fra correre in tondo e correre verso una meta. La differenza fra un labirinto e una strada segnalata.

Tu di quale categoria vuoi fare parte? Se hai qualche dubbio sull’efficacia della crescita personale, sappi che se la natura non l’avesse adottata miliardi di anni fa tu non esisteresti.

Perché la natura fa crescita personale

Se hai mai seguito una lezione di biologia fra una briscola e un riposino, avrai sentito il nome di Darwin. Sai, quel tizio che ha scoperto la teoria dell’evoluzionismo e ha contrastato la chiesa e il suo creazionismo.

La sai la storia: ogni nuova generazione ha dei piccoli cambiamenti genetici rispetto alla precedente, quelli che sono più adatti per la sopravvivenza verranno mantenuti, gli altri moriranno.

È la classica selezione naturale, niente di nuovo sotto il sole.

Ma pensaci bene. Quali sono i tratti caratteristici dell’evoluzionismo?

  • Piccoli cambiamenti costanti;
  • Prove continue per vedere quello che funziona;
  • I cambiamenti positivi vengono mantenuti, quelli negativi scartati;
  • Ad ogni nuova generazione si fa un piccolo passo in avanti, che messi insieme garantiscono la sopravvivenza della specie.

Non ti suona familiare? Sono gli stessi concetti base della crescita personale, del miglioramento passo passo. Continui a provare cose nuove, vedi cosa funziona, adotti delle abitudini potenzianti ed elimini gradualmente quelle che ti danneggiano.

Cosa puoi imparare dalla natura

Dalla natura puoi imparare che la crescita personale funziona.

È il sistema usato da miliardi di anni per mandare avanti la vita sulla terra, il sistema usato dalla natura per adattarsi all’ambiente mutevole. Senza l’evoluzione, l’uomo non esisterebbe. Con buona probabilità nemmeno la vita su questo pianeta esisterebbe.

Non credo possa esistere una prova più schiacciante di questa per dimostrare l’importanza della crescita personale. È alle fondamenta della vita, è un meccanismo scritto nel nostro DNA. Anche tu fai parte di questa catena evolutiva, anche tu sei un piccolo passo della natura verso la crescita personale.

Quindi inconsapevolmente stai facendo crescita personale. È scritto nei tuoi geni, non puoi farci niente. Quindi prendi esempio dalla natura e segui anche tu la crescita personale naturale:

  1. Continua a sperimentare soluzioni nuove, non fermarti mai, non accontentarti mai, vai sempre oltre;
  2. Crea abitudini potenzianti e migliora quelle che già hai;
  3. Vivi in un ambiente mutevole, adatta le tue abitudini ai cambiamenti del mondo.

Questo terzo punto è fondamentale, ma molti guru della crescita personale non ne parlano: il mondo cambia, le tue esigenze cambiano, tutto cambia.

Se trovi una soluzione che funziona adesso, non è detto che funzionerà anche domani. Io avevo creato un piano alimentare eccellente in Italia, ma quando sono venuto negli Stati Uniti non sono riuscito a trovare molti dei cibi che mangiavo regolarmente. Così mi sono dovuto adattare, ho dovuto trovare nuove soluzioni.

Avevo annunciato qualche mese fa che stavo creando la nuova abitudine di andare a correre appena sveglio alle 7 di mattina, adesso inizia a far freddo anche in Florida e ho spostato la corsa alla tarda mattinata o metà pomeriggio.

Se non mantieni un certo grado di flessibilità, la crescita personale potrebbe essere un ostacolo invece che una soluzione. Se pensi di poter trovare pian piano la soluzione a tutti i tuoi problemi, ti sbagli.

La chiave dell’evoluzione è l’adattamento alle mutazioni dell’ambiente. Non è la specie migliore a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio ai cambiamenti.

Anche tu, se vuoi sopravvivere all’ambiente, devi adattarti velocemente. Tieni sempre d’occhio i cambiamenti del mondo che ti circondano e capisci quando è il momento di lasciare andare le vecchie abitudini.

31 Ottobre 2012

Scriverò un romanzo in un mese: la tecnica della motivazione-lampo

Stefano Crescita personale

Se un obiettivo non rasenta l’impossibile, non mi piace.

Quindi ho deciso: scriverò un romanzo in un mese. Almeno 50.000 parole, ossia più di 1500 parole al giorno in media. Un articolo di Mindcheats ne contiene 1200 quando è lungo, fai tu il conto. 😛 È un’ora e mezza, forse due al giorno.

Questo mi ha dato l’idea per l’articolo di oggi: come raggiungere obiettivi incredibili in pochissimo tempo. Tipo scrivere un romanzo in un mese, ecco.

Per farlo ho teorizzato una nuova tecnica: la motivazione-lampo (o obiettivi-lampo).

 

Il velocista e il maratoneta della motivazione

Tutti gli articoli sulla motivazione, sul raggiungere gli obiettivi e sul creare una buona abitudine si basano sulla motivazione-maratona: trovi il tuo ritmo e lo mantieni per anni, finchè non realizzi il tuo sogno.

Per questo lo sforzo richiesta non deve mai essere troppo elevato, altrimenti cederai dopo poco. Un maratoneta che corre al massimo si sdraierà sull’asfalto dopo due chilometri, quando ne mancano altri 40 all’arrivo.

Se cerchi di creare un’abitudine potenziante che ti spreme di tutte le energie, dopo un paio di settimane manderai tutto a cagare e abbandonerai i buoni propositi (che è quello che fa la maggior parte delle persone).

La motivazione-maratona non è inutile, anzi è un passo fondamentale per la tua crescita personale. Un velocista quei 42 chilometri non li farà mai in un colpo solo.

Questo però non significa che non devi sviluppare anche l’altra faccia della motivazione: la motivazione-sprint.

Questo tipo di motivazione ti brucia dentro, scalda il tuo cuore e il tuo animo. È un grande obiettivo che non verrà completato fra dieci anni, ma fra dieci giorni.

Non vuol dire che dovrai lavorare poco, ma che dovrai lavorare diversamente. Se nella maratona l’ostacolo è la distanza, nello sprint è la velocità. Se non sei veloce, non otterrai grandi risultati. Del lungo termine non te ne frega niente: vai al massimo per un certo periodo di tempo, tanto sai che a breve potrai fermarti e tirare il fiato.

Come nella corsa, anche nella crescita personale gli obiettivi-lampo (raggiungibili con 4 settimane di sforzi intensi) richiedono delle competenze diverse dagli obiettivi-maratona (raggiungibili in anni di sforzi costanti). Visto che dei secondi ne parlano tutti, oggi voglio spiegarti come raggiungere un obiettivo-lampo.

I 5 pilatri della motivazione-lampo

1 – La velocità

Come ti ho detto, il fatto che questi obiettivi si completano in meno di un mese non significa che sono semplici. Sono difficili, ma sotto un altro punto di vista: la velocità.

Se in un obiettivo normale devi porti un traguardo molto in là negli anni che richiede uno sforzo costante, negli obiettivi-lampo devi darti un traguardo imponente ma che può essere realizzato in poco tempo con il massimo sforzo. Te lo spiego meglio:

  • Con un obiettivo a lungo termine devi lavorare per 30 minuti al giorno, 5 giorni a settimana per 3 anni;
  • Con un obiettivo-lampo devi lavorare per 2 ore al giorno, tutti i giorni per un mese.

Vedi la differenza?

2 – La forza di volontà istantanea

Negli obiettivi a lungo termine la forza di volontà viene da una buona abitudine: dopo un mese il cervello fa entrare qualsiasi cosa nella sua quotidianità, quindi farai molta meno fatica a trovare la motivazione. La mente è già programmata a fare quella corsetta di 30 minuti al giorno, o di sacrificare regolarmente il dolce ai pasti.

Il primo mese è il più duro, ma nessun problema: lo sforzo richiesto non è estremo, lo puoi sopportare per un po’ finché la mente non si abitua.

In un obiettivo-lampo questo meccanismo non si attiva. Completerai il tuo progetto in meno di un mese, la mente non farà in tempo ad abituarsi. Peggio, ti servirà una volontà di ferro per non abbandonare: al contrario degli obiettivi-maratona qui lo sforzo richiesto è oggettivamente massiccio, il tempo da investire è tanto, la voglia di buttare tutto alle ortiche è più forte.

Per questo ti serve una forza di volontà molto maggiore rispetto a quella necessaria per un obiettivo a lungo termine.

Fortunatamente ci sono alcune peculiarità della tecnica della motivazione-lampo che ti aiuteranno a superare gli ostacoli, come ti spiegherò nei prossimi punti. Se però non sei carico fin da ora, non hai speranze.

Devi trovare un obiettivo difficile, che però ti darà grandissime soddisfazioni una volta raggiunto. Guarda me: inseguo il sogno del romanzo da una vita, ma non ho mai trovato la motivazione giusta per farlo. C’era sempre qualcosa di mezzo, qualcosa che dirottava la mia energia (puoi leggere di più sull’energia e su come può bloccare la tua crescita personale in questo articolo su strategievincenti.net).

Non più. Ora non ho più scuse, ora voglio provare questo esperimento su di me: voglio vedere se gli obiettivi-lampo mi daranno la carica necessaria.

Inizierò a scrivere domani, primo novembre. Puoi immaginare come mi sento? Come Alonso sulla griglia di partenza nell’ultima gara del campionato. Teso, spaventato, ma carico. So di potercela fare, so che la vittoria è a portata di mano, so che qui mi metto veramente in gioco.

Gli obiettivi difficili mi piacciono. Mi danno uno scossone, mi fanno sentire Vivo. Mi destano dalla noiosa quotidianità e mi danno un traguardo ambizioso.

È lì, lo vedo, fra un mese potrò dire di aver scritto il mio romanzo. Posso quasi toccarlo.

Se anche il tuo obiettivo-lampo ti fa provare queste emozioni, sei pronto per passare al prossimo passo.

3 – La prova sociale

  • La prima settimana di un obiettivo-lampo è semplice. Sei fresco, ancora carico e pieno di energie;
  • La terza settimana è quando iniziano a svilupparsi i primi segni di abitudine: sta diventando normale per la tua mente lavorare 2 ore al giorno. E sei già a più di metà!
  • Nella quarta settimana sai di essere alla fine. Vedi il tuo obiettivo prendere corpo, la linea del traguardo è vicina. Sai che non puoi fermarti adesso, non vuoi rendere vani gli sforzi che hai fatto finora.

Nel mezzo si colloca la settimana bastarda, la seconda.

Non sei ancora a metà strada, la carica iniziale sta scomparendo, non vedi l’obiettivo così vicino come negli ultimi giorni, la mente non dà segno di voler instaurare la buona abitudine.

Ma devi comunque spendere le due o tre ore al giorno a lavorare sul tuo progetto, senza mai fermarti.

Qui è il punto critico del tuo obiettivo-lampo di un mese, qui è quando la maggior parte abbandonano. L’unica cosa che può tenerti a galla è la prova sociale, che può essere di due tipi;

  • Persone che ti seguono;
  • Persone che ti controllano.

Le persone che ti seguono sono dei pazzi scatenati come te e me, che decidono di intraprendere il tuo stesso obiettivo-lampo. Se siete almeno in due vi farete forza a vicenda, tu non vorrai lasciare l’altro vincere e vice versa. Sarete più motivati.

Le persone che ti controllano sono più facili da trovare, perché non devono essere dei pazzi. 😉

Poco prima di iniziare la tua avventura, quando l’energia positiva è al massimo, dì a tutti quelli che conosci cosa vuoi fare. Dì loro che vuoi completare questo grande sogno in un mese. Se ti sei posto un obiettivo abbastanza ambizioso, ti guarderanno male e ti diranno che sei matto. Magari è quello che stai pensando di me adesso.

Ti sorridi e digli “ci aggiorniamo fra un mese”.

Tu dillo a tutti, ma proprio tutti. Anche al tuo criceto e all’amico immaginario.

A questo punto sei fregato: non puoi abbandonare, o perderai la faccia. Dovrai andare dai tuoi amici e dirgli che avevano ragione loro, che non ce l’hai fatta. Dovrai dichiarare il tuo fallimento. Nel mio caso, dovrò dire ai miei migliaia di lettori che la tecnica degli obiettivi-lampo non funziona, mi sono sbagliato. 😉

Questi pensieri ti saranno d’aiuto nella seconda settimana: vorrai essere coerente con te stesso e dimostrare di essere in grado di fare quello che hai dichiarato. Non per te stesso, ma per non fare una brutta figura con gli altri.

4 – La precisione spazio-temporale

Tutti ti hanno detto che un obiettivo deve essere ben definito sia nello spazio che nel tempo:

  • Nello spazio, perché devi sapere cosa vuoi in dettaglio (“guadagnare 1 milione di euro” e non “guadagnare un mucchio di soldi”);
  • Nel tempo, perché devi darti un limite temporale che non ti fa procrastinare (“guadagnare 1 milione di euro entro il 2020”).

Negli obiettivi-lampo questo è ancora più importante. Gli spazi e i tempi sono così ristretti che anche solo un giorno fa la differenza fra vittoria e sconfitta.

Puoi arrivare a 1 milione di euro il primo dicembre 2021, ma puoi dire comunque di aver raggiunto il tuo obiettivo.

Qui no. Se ritardi di un giorno hai fallito, non sei riuscito a raggiungere il tuo obiettivo.

Se ti dai queste concessioni di uno o due giorni, se ne va il primo punto che ti ho spiegato: la velocità. Puoi andare un po’ più piano, tanto sai che puoi essere in ritardo di un paio di giorni.

Quel giorno la porchetta con gli amici, il giorno dopo hai la porchetta sullo stomaco quindi sei senza energie, quello ancora dopo digerisci il pranzo di due giorni prima e non ti schiodi dal bagno.

Sono già tre giorni nei quali non fai niente, quindi a catena se ne va pure il secondo punto fondamentale: la forza di volontà istantanea. Non vedrai più il tuo obiettivo avvicinarsi giorno dopo giorno ad una velocità straordinaria.

Vedrai un avanzamento qui, un po’ di pausa, qualche altro avanzamento forse domani, forse chissà. È una cosa un po’ diversa.

Per questo non puoi permetterti nessuna pausa, nessun ripensamento, nessun ritardo. Un giorno di pausa può ben significare il fallimento di tutto il tuo progetto, gli sforzi che hai fatto finora saranno vani.

Pensaci, quando torni a casa con la pancia piena di porchetta.

5 – La soddisfazione

Raggiungere un traguardo è una soddisfazione.

Raggiungere un traguardo per il quale hai sputato sangue per un mese, hai maledetto il giorno in cui ti sei posto l’obiettivo, sei stato tredici volte lì vicino per bruciare tutto è una soddisfazione molto più grande.

Per raggiungere l’obiettivo non devi aspettare anni, solo qualche altro istante. Puoi contarli i giorni, puoi contarli sul calendario. Anzi fai così: stampati un calendario dei prossimi 30 giorni da internet, appendilo in camera da letto e segna il giorno in cui completerai l’obiettivo. Poi fai delle X rosse ogni giorno che passa.

Vedere il traguardo sempre più vicino ti darà quella motivazione in più. Fidati, ti servirà! In più vedere che mancano sempre meno giorni ti darà quel senso di ansia che ti spronerà a dare tutto te stesso ogni giorno.

Vuoi scrivere anche tu un romanzo?

Non sono il solo pazzo a voler scrivere un romanzo in 30 giorni. È una sfida ricorrente che si ripresenta ormai da molti anni e coinvolge migliaia di aspiranti scrittori: è il National Novel Writing Month.

È una sfida di pura scrittura: non rileggere, non correggere, non pensare, non creare schede dettagliate per ogni personaggio. Semplicemente scrivi, continua a scrivere per un mese. Avrai tempo di correggere le imperfezioni e migliorare i personaggi in dicembre.

Anche i migliori scrittori non pubblicano la prima copia del loro romanzo. All’inizio fanno una prima versione, poi la migliorano nei mesi a venire. Se non inizi a scrivere, non avrai niente da poter migliorare.

Le regole sono semplici: inizia un nuovo romanzo, non qualcosa che hai già iniziato e abbandonato, scrivi dal 1 novembre fino al 30 novembre almeno 50.000 parole e finiscilo.

Io ammetto che barerò un po’: continuerò dall’incipit che ho già scritto di 13.631 parole in tutto. È una trama che ho già bene in mente, ho i personaggi e un finale da urlo. Ce l’ho in testa da tipo 6 anni in cui ho continuato a sviluppare l’idea originale, finire finalmente il romanzo è la mia più grande motivazione!

In compenso quello che scriverò per Mindcheats in questi mesi sarà superiore alle 13.631 parole, quindi non batterò la fiacca (già questo articolo sono 2000 parole).

Magari pubblicherò qui su Mindcheats il romanzo finito, se il risultato sarà accettabile.

Ora voglio lanciare anche a te questa sfida: vuoi scrivere un romanzo in un mese? Si inizia domani!

24 Ottobre 2012

5 buoni motivi per credere in un futuro straordinario

Stefano Crescita personale

Cos’è tutto questo pessimismo?

Io è da metà 2010 che quasi non seguo nessun TG. Non mi informo sulla politica, sull’attualità, sulla cronaca. Non credo e non seguo le balle dei giornalisti sulla crisi. Così vivo meglio, non mi preoccupo per il futuro del mondo.

Ho scelto di essere felice, ho scelto di emozionarmi e sorridere ogni volta che guardo al mio futuro. Nel mondo odierno, sembra che questa sia la nuova frontiera del ragazzo ribelle e alternativo. 😛

Non sono un irrimediabile ottimista, sono realista. I giornalisti ci tengono a dipingere il mondo come un inferno terrestre, perché il pessimismo fa audience. La tragedia aumenta gli ascolti, la crisi va sempre di moda, gli scandali politici sono da prima pagina.

Oggi ti voglio dare 5 buoni motivi per farti capire che devi guardare il futuro con emozione, non con terrore.

1 – Viviamo in un mondo di abbondanza

Anche con la “crisi”, questo è il periodo della storia umana più prosperoso di sempre. I grandi nobili e imperatori del passato non avevano a disposizione gli strumenti che possiede un operaio Fiat qualsiasi.

Non te ne rendi conto perché la società ha imposto standard sempre più alti per la soglia di povertà, la soglia psicologica fra lo stare bene e lo stare male. Vuoi alcuni esempi di come siamo andati avanti come popolo?

Negli ultimi 100 anni, nel mondo:

  • La durata media della vita è raddoppiata;
  • Il PIL pro capite è triplicato (aggiustato all’inflazione);
  • La mortalità infantile è diminuita di dieci volte;
  • Il costo del cibo è diminuito di dieci volte, quello dell’elettricità di venti volte, del trasporto di cento volte e della comunicazione di mille volte;
  • Steve Pinker (psicologo alla Harvard University) ha dimostrato che quello in cui viviamo è il periodo con meno guerre e omicidi nella storia umana;
  • L’alfabetizzazione è passata dal 25% al 80%.

Questi non sono i dati dei Paesi che si sono sviluppati maggiormente, è una statistica che prende in esame tutto il mondo.

Non è la qualità della vita ad essersi abbassata, sono le nostre pretese ad essersi alzate. Lo sviluppo dell’uomo non riesce a tenere il passo.

Negli Stati Uniti il 99% delle persone sotto la soglia di povertà hanno acqua potabile, elettricità e un frigorifero. Il 70% hanno addirittura un’auto e l’aria condizionata. Tutti gli imperatori, i re e i nobili del passato nemmeno immaginavano tutte queste cose. Adesso ce le hanno anche quelli che chiamiamo “poveri”.

Ti ricordo che gli ultimi 100 anni non sono stati i più fortunati per il mondo. Abbiamo avuto due guerre mondiali, genocidi, dittature, bombe atomiche, guerre d’indipendenza nel terzo mondo, olocausti.

La qualità di vita del mondo è crescita ad un ritmo mai visto nella storia umana in queste condizioni, e secondo te la “crisi” frenerà questa tendenza? No, l’umanità è destinata a prosperare.

2 – Il tuo futuro te lo costruisci tu

Non credo nel destino, e guardo male quelli che lo fanno.

Per me è solo una scusa per dire “non ci posso fare niente”. Se non sono quello che ho sempre voluto essere non è colpa mia, è questa strana entità metafisica che ha deciso per me. Io me ne lavo le mani.

No mi dispiace, con me non attacca. Se io fallisco me ne prendo la responsabilità, se ho successo me ne prendo il merito. Chi si abbandona al destino non si prende la colpa dei fallimenti, così di successi non ne avrà mai.

E tu ci credi nel destino?

Fatti un piacere, evita.

All’universo, di te, non gliene frega niente

Credi in te stesso, non nel destino. Tu sei qui, adesso, in questo mondo. Tu puoi decidere cosa fare e cosa diventare. C’è un tizio che ha rovesciato l’impero più vasto della storia armato di un paio di sandali e tanta non violenza, pensi che il tuo percorso sia più difficile? 😉

Quando pensi al tuo futuro devi emozionarti. Se il tuo futuro non ti toglie il fiato, trovatene un altro. 😛

3 – La legge di Moore

“Il numero dei transistor in una CPU raddoppia ogni due anni.”

– Gordon Moore

A prima vista questa frase è vagamente interessante solo per un esperto di informatica. In realtà è la cosa più straordinaria dell’epoca in cui viviamo. Ed è il motivo per il quale viviamo in un mondo di abbondanza.

La direttrice dello sviluppo della nostra società è la tecnologia. I computer sono la più grande rivoluzione della storia dell’uomo e tutte le innovazioni degli ultimi decenni (e dei prossimi) si basano sull’informatica.

La legge di Moore è la ragione per cui il tuo iPhone è un milione di volte più economico e mille volte più potente dei supercomputer degli anni ’70.

Guarda una rappresentazione grafica della legge di Moore:

La precisione della legge di Moore è sbalorditiva.

Da quando è stata formulata negli anni ’60, non ha mai fallito. Progresso, crisi, guerra, pace, scoperte tecnologiche, recessioni. La legge di Moore è una costante in ogni situazione.

Ti invito a notare che questa non è una scala lineare, ma esponenziale. Il numero di transistor raddoppia ogni due anni, è come dire che la velocità alla quale i computer si evolvono raddoppia ogni due anni. Oggi abbiamo 100 milioni di transistor in un processore, fra due anni 200 milioni, fra quattro anni 400 milioni, fra sei anni 800 milioni e così via.

Stiamo usando computer sempre più veloci per costruire computer ancora più veloci.

Non posso sottolineare abbastanza l’importanza di questo punto. Nella storia umana c’è sempre stato un fattore limitante del progresso: l’uomo. È l’uomo che costruisce le tecnologie e il progresso, arrivati ad un certo punto diventa la limitazione. La tecnologia si evolve, il mezzo di sviluppo e produzione (l’uomo) no.

Con la nuova tecnologia non è così. I computer appena inventati vengono usati per inventare computer ancora più evoluti e sofisticati. Mai nella storia umana si ha avuto tanto potenziale in così poco tempo.

Tu stai per assistere a un progresso tecnologico che nemmeno i tuoi sogni più sfrenati possono lontanamente concepire.

Vuoi un esempio di come la legge di Moore rivoluzionerà il mondo?

L’energia.

A metà del 1700 Napoleone III invitò a cena l’imperatore del Siam. Per ostentare la ricchezza della Francia, Napoleone fece mangiare tutti i suoi soldati con posate d’argento, e lui mangiò con posate d’oro.

L’imperatore, di contro, dimostrò la sua ricchezza spropositata con posate del metallo più raro e prezioso esistente al mondo in quell’epoca: alluminio.

Sì, lo stesso alluminio che viene usato per le lattine di Coca Cola.

Anche se l’alluminio rappresenta più dell’8% della massa della Terra, è raro trovarlo puro. È chimicamente mescolato con altre sostanze come il silicio, e fino a poco tempo fa era difficile da separare per averlo puro.

Poi è arrivata la tecnologia.

La tecnologia che ha trovato il modo di utilizzare una risorsa abbondante, resa scarsa solo per la difficoltà di estrazione.

Ti ricorda qualcosa?

Il mondo è pieno di energia. Questo pianeta ha così tanta energia potenziale che non può essere spiegata con un numero. Il sole, nonostante la distanza, ci manda energia più che sufficiente per soddisfare i bisogni dell’uomo per i secoli futuri.

Ma questa energia non può essere ancora sfruttata, è presente ma non abbiamo la tecnologia per utilizzarla nella forma in cui ci viene data dalla natura.

Con un progresso tecnologico che segue la legge di Moore, è solo una questione di pochi anni prima che qualcuno inventi il modo per sfruttare tutta l’energia di questo pianeta in maniera economica.

4 – Tu sei ricco

E non dico in senso astratto, parlo di soldoni e benessere. Non ci credi?

  • Hai l’acqua potabile sempre a disposizione;
  • Non muori di freddo d’inverno;
  • Puoi parlare con un tizio a caso dall’altra parte del mondo gratuitamente;
  • Sai di avere abbastanza cibo per non soffrire la fame.

Se puoi leggere questo articolo dal tuo computer, sei già fra le persone più ricche del mondo.

Ancora una volta non sei tu ad essere povero, sei la società in cui vivi che ti vuole dare standard sempre più elevati. È il consumismo che vuole renderti insoddisfatto della tua vita per farti comprare, comprare, comprare.

Ma tu sei ricco. Su questo pianeta esistono poche persone più fortunate di te. Sei partito in una posizione di vantaggio rispetto al resto del mondo, sei nato nel Paese giusto nell’epoca giusta. Se nascevi più a sud di 5000 km, o più indietro di 200 anni, le condizioni di benessere in cui vivi adesso nemmeno te le sognavi.

5 – Quel sogno di sempre

Il migliore l’ho lasciato per ultimo.

La cosa che più mi eccita del mio futuro, la cosa che ogni giorno mi spinge a dare sempre il meglio di me, a vivere una vita piena e significativa, è il mio grande sogno.

È un obiettivo che mi dà la carica, il motivo per cui mi sveglio ogni giorno determinato a dare il meglio di me. È un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, per il quale ho creato dei piccoli passi su cui lavorare ogni giorno.

Ci ho guadagnato in salute, in denaro e in felicità.

Anche il tuo obiettivo è così?

Se non hai un sogno da realizzare, stai vivendo a metà. Tiri avanti giorno per giorno, cerchi qualcosa che ti faccia sopravvivere, ma non hai la motivazione per fare più dello stretto necessario.

Non stai facendo leva sulla legge d’attrazione. Se vuoi veramente qualcosa farai di tutto per raggiungerlo, metterai in moto quei cambiamenti che ti renderanno una persona più ricca (in tutti i sensi).

Non ci credo che non hai un sogno. Tutti desiderano qualcosa, anche tu. Devi metterti in gioco, mettere in discussione le tue credenze e abbandonare la zona di comfort. Il tuo sogno può sembrarti impossibile, ma non lo è. Lo fai diventare impossibile tu nel momento in cui lo abbandoni, non fai nulla per raggiungerlo.

Io lo so bene: il mio sogno è considerato impossibile dal 99% della popolazione mondiale, in molti ci hanno provato e la maggior parte ha fallito. Ma io so che ce la farò. 😉

Devi credere nel tuo sogno con ogni fibra del tuo corpo, non devi “provarci”, devi “farlo”.

Un consiglio pratico: non dire “non posso”, “è impossibile”, “non ho tempo” o cose simili. Dì invece “non ho voglia” o “non è fra le mie priorità”. Sai che è vero, ma dirtelo senza mezzi termini o fantasie inventate dalla mente ti farà bene.

Ti deprimerà, ma ti darà anche la carica.

Io ho tempo di correre 10km ogni mattina appena sveglio, ma oggi non ho voglia. Non ho voglia di investire il tempo che passerei su Facebook a fare un passo verso il mio grande sogno.

E tu quale scusa ti sei inventato per restare nella tua zona di comfort?

17 Ottobre 2012

I 7 vizi capitali della crescita personale

Stefano Crescita personale

Mi sai elencare i 7 vizi capitali? Dai, li hai sentiti da qualche parte, lo so che lo sai. Pronti? E…

No, va bene, anche io non li sapevo fino a ieri. Ma quando mi ci sono imbattuto, li ho letti e ho pensato: mica scemo il tizio che li ha inventati.

Scemo no, visto che è stato Aristotele. Un uomo che ha iniziato a parlare di crescita personale duemila anni prima che andasse di moda. E questa sua idea è stata tramandata per tutti questi anni, fino ad arrivare a noi attraverso i gironi dell’inferno di Dante.

Mica scemo Aristotele, perché in 7 parole ha definito le basi della crescita personale. Senza perdere il lettore in milioni di parole inutili, va dritto al sodo e gli dice cosa NON deve fare se vuole crescere come persona giorno dopo giorno.

I vizi capitali sono:

  • Superbia;
  • Avarizia;
  • Lussuria;
  • Invidia;
  • Gola;
  • Ira;
  • Accidia.

Ognuno di questi peccati è un grave errore di crescita personale che probabilmente stai commettendo.

Cosa sono (e come frenare) i 7 peccati

Superbia

Il superbo è quel compagno di classe (o collega), generalmente un po’ stronzo, che pensa di essere il migliore di tutti in qualsiasi cosa. Si comporta come se sapesse già tutto, non avesse nulla da imparare, fosse naturalmente superiore.

Ma nessuno nasce imparato, se vuoi crescere devi impegnarti. I fortunati imparano più velocemente e più efficacemente degli altri, ma anche loro devono fare la loro parte di fatica.

Se pensi di essere il migliore, non avrai nessuno stimolo per migliorare ulteriormente. Smetterai di vedere la tua vita come un percorso di crescita, e questo è uno dei più grandi errori che puoi fare in vita tua. Rimarrai fermo, e in un mondo pieno di persone che continuano a migliorare, essere fermo significa tornare indietro.

Metti anche caso che sei il migliore. Bravo, ora che fai? Se ti adagi e smetti di migliorare ancora di più, verrai surclassato. E allora cosa farai? Continuerai a non fare niente.

Vedi, il brutto è che l’inconscio reagisce male agli eventi negativi, soprattutto quando sono colpa tua. Una delle cose più difficili da accettare per la tua mente è la colpa. Non è mai colpa tua, è una circostanza esterna che ti ha fatto fallire, tu non potevi fare di meglio.

Continui a cullarti nella tua illusione, mentre continui a perdere terreno.

La soluzione

Se vuoi essere il migliore, impegnati a migliorare. E quando sarai il migliore… No, cancella, non sarai mai il migliore, avrai sempre dei margini per fare di più. Vivi la vita come un turista, impara tutto di qualsiasi cosa.

Non diventerai il migliore, ma sarai migliore di quello che eri ieri. La maggior parte delle persone non possono vantare nemmeno questo traguardo.

Avarizia

L’avaro è quel parente, generalmente un po’ stronzo, che ti regala uno yogurt scaduto al matrimonio.

Da non confondere avarizia e avidità:

  1. L’avaro ha l’ossessione di conservare quello che già possiede, non vuole dar via nulla, mette al primo posto il proprio benessere e ignora quello degli altri;
  2. L’avido vuole accrescere il suo patrimonio in tutti i modi possibili. È quel commerciante che va nei posti terremotati e vende beni di prima necessità a peso d’oro.

Tu devi pensare solo a te stesso. Devi pensare a essere più felice, non agli altri.

Ironico, perché secondo gli studi gli altruisti sono anche i più felici. Impara a donare tempo, denaro e beni materiali a chi è meno fortunato di te, ti sentirai meglio. E non dico quella potetica sensazione che ti scalda il cuore a breve termine, intendo la vera e propria felicità.

Sentirai che la tua vita avrà uno scopo più grande, ti sentirai realizzato, ti sentirai una persona giusta. Sono tutte emozioni che ti danno serenità e ti aiutano a vivere una vita positiva.

Se sei più positivo sei più ottimista, se sei più ottimista imparerai a sfruttare meglio le occasioni della vita. Tutto questo parte da un semplice gesto di altruismo.

La soluzione

Impara le virtù di una vita Zen. Non ti serve molto per vivere, ti basta lo stretto necessario e qualche sfizio ogni tanto. È la pubblicità che ti dà il desiderio, molto consumistico, di continuare a comprare ciò che non ti serve.

Impara a vivere con meno. Regala o butta quello che non ti serve, quello che non usi da almeno 6 mesi per fare spazio a… Niente. Un armadio vuoto è molto più rilassante di uno pieno di roba che non usi. Come pretendi di riuscire a far pulizia nella tua mente se non riesci a fare pulizia nel tuo guardaroba?

Il mio armadio è molto zen: più della metà dello spazio è vuoto. Io lo guardo spesso, ogni volta mi ci soffermo per qualche secondo e sorrido. Vivere in uno spazio semplice mi semplifica la vita.

Allenati su questo punto, perché è molto importante. Non è facile smettere di comprare: quel souvenir all’isola di Malta può sembrare una buona idea all’inizio, ma sai già che andrà a fare polvere in qualche posto dimenticato in mezzo a un milione di altri oggetti inutili.

Risparmiati la fatica e i soldi, lascia stare.

Non sarà facile imparare a gestire i tuoi impulsi da acquirente compulsivo. Per farcela, prendi la buona abitudine di fare pulizia una volta al mese. Prendi quello che non ti serve, buttalo senza pietà. Con il tempo imparerai a riconoscere istintivamente l’utile dall’inutile e ti comporterai di conseguenza.

Noterai anche che avrai risparmiato un sacco di soldi nel processo. Non spenderli tutti per una vacanza, prendi la metà di questi risparmi extra e donali in beneficenza.

All’inizio ti sembrerà strano, sarai riluttante a farlo. All’inizio ti verrà da dire “tutto qui?” Ma aspetta qualche settimana, solo con il tempo capirai il vero significato del tuo gesto.

Allora ti sentirai felice.

Lussuria

Il lussurioso è quel tizio palestrato in discoteca, generalmente un po’ stronzo, che pare più eccitato di un criceto nella stagione degli amori.

La seduzione non è affar mio e ho scelto di non parlarne su Mindcheats, sono consapevole che le preferenze personali di ognuno non si discutono. La mia teoria è: tu puoi fare quello che più ti aggrada, finché non vieni a rompere le balle a me.

Il problema non è pensare al sesso opposto, ma pensare SOLO al sesso opposto.

Il mondo è grande, vario e pieno di cose da fare e da scoprire. È un peccato avere meno di un secolo di vita utile per imparare e vivere appieno le meraviglie che la Terra ha da offrire. Cedere agli istinti primordiali, non solo alla lussuria, può essere uno spreco di tempo se portato all’eccesso.

Gli istinti primordiali dell’uomo si sono sviluppati come meccanismo di sopravvivenza: riguardano beni indispensabili per la sopravvivenza, ma scarsi in natura. Almeno fino all’evoluzione della società industriale. Gli istinti però non si sono adattati a questo cambiamento, tanto che ora sono controproducenti:

  • L’istinto della fame, in un mondo con abbondanza di cibo, porta all’obesità;
  • L’istinto del sonno, se non hai niente da fare ti porta a dormire troppo e a dormire male;
  • L’istinto del piacere immediato di porta a ignorare i tuoi obiettivi a lungo termine facendoti vivere male.

Così come gli altri, anche l’istinto del sesso deve essere tenuto sotto controllo per evitare che la mente razionale venga sopraffatta. Se non lo fai diventerai come un animale.

La soluzione

Qui non parlo solo del sesso, ma di tutti gli istinti primordiali. Devi imparare a controllarli. E mi dispiace ma non è una cosa che ti posso insegnare in “4 semplici passi”. Devi impegnarti tu, giorno per giorno, a migliorare costantemente.

Oggi è il tuo primo passo: la consapevolezza. Pensa a quello che fai e al perché lo fai: sei guidato dall’istinto o dalla ragione?

Ti ripeto, se ancora non è chiaro, che gli istinti non sono il male. Come qualsiasi cosa, diventano malefici se cancellano tutto il resto nella tua vita. Impara a fare un po’ di tutto, a creare un programma giornaliero e a rispettarlo al minuto.

24 ore sono sufficienti per fare tutto, soprattutto se impari a dormire poco. Sfrutta appieno il tempo che ti è concesso.

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10 Ottobre 2012

Perché il rumore è così pericoloso per il tuo riposo (e come rimediare)

Stefano sonno

Se dormi tanto ma ti senti comunque stanco tutto il giorno senza sapere il motivo, la ragione può essere il rumore. Anche se pensi di stare riposando bene, i rumori anche deboli possono causare dei micro-risvegli che spezzano la tua fase REM.

Io purtroppo ho questo problema con il mio compagno di stanza, che potrebbe vincere a mani basse la coppa del mondo del russare. Per fortuna ho trovato un modo per sopravvivere lo stesso, come ho spiegato in questo articolo.

Ma non tutti hanno la “fortuna” di avere un problema così evidente come un trattore nel letto accanto. Magari è il cane che inizia ad abbaiare alle 3 di notte, magari la stazione dei treni lì vicino. Questi rumori ti svegliano, ma non completamente. Stanno in mezzo a quella fascia che il cervello mette fra il “lo ignoro bellamente” e “attivo tutto che sento puzza di bruciato”. È la fascia del “accendo il motore ma non del tutto, che forse è un falso allarme”.

La fase REM, quella più riposante, viene interrotta. Rientri nella fase del sonno leggero fase 1 o del pre-sonno, quelle che non danno nessun beneficio. Poi gradualmente il sonno si fa più pesante, e un’ora dopo riprendi la fase REM. Ma proprio in quel momento passa un altro treno, e si ricomincia da capo.

Quando ti svegli la mattina dopo non ti rendi conto di niente perché non ti sei mai svegliato del tutto, ma sei stanco perché la tua fase REM non è stata abbastanza lunga.

Le basi scientifiche

Secondo uno studio di Barbara Griefahn e Mathias Basner del 2009 spiega come le varie interferenze rumorose possono causare problemi di sonno. I risultati sono molto interessanti.

Lo studio si è concentrato sulla fonte di rumori molesti più comune del mondo: il traffico (non il cane del vicino), sia automobilistico che ferroviario e aereo. Nell’ultimo ventennio il traffico aereo è aumentato del 60% per gli aerei cargo, e del 40% per il trasporto passeggeri.

Una bella rottura per chi vive vicino ad un aereoporto. Ma anche io che in Italia ho sempre vissuto non lontano da una strada parecchio trafficata, ho notato l’incremento dei camion negli anni.

Non tutti i rumori sono creati uguali

Alcuni rumori disturbano il sonno più di altri:

Clicca per ingrandire.

Secondo la ricerca il traffico ferroviario è più cattivo di quello aereo, che a sua volta è peggio del trasporto su gomma. Con un rumore di 70 decibel il 22% delle persone si svegliano se il rumore viene da un treno, ma solo il 16% se viene da un’auto.

Ti faccio notare anche un’altra cosa: la curva si inclina sempre più in verticale mano a mano che il rumore aumenta. Passare da 60 a 65 decibel aumenta la possibilità di svegliarsi più che passare da 40 a 45 decibel.

Ora chiediti: qual è la differenza fra questi suoni? Perché il treno è peggio dell’auto?

La risposta è la frequenza. Un treno ha un rumore più acuto, che stimola maggiormente l’orecchio.

La seconda risposta è lo spostamento d’aria: molto del rumore del treno è dovuto all’attrito dell’aria che viene violentemente spostata. Questo spostamento viene percepito dal corpo da più sensi contemporaneamente, per questo è più pericoloso per il tuo riposo. Un aereo sposta ancora più aria, ma è così distante che l’effetto si sente di meno.

Come reagisce il corpo?

Che cosa succede al tuo organismo quando sente un rumore?

Se è debole lo ignora, se è forte si sveglia.

Questa è la risposta semplice, ma la realtà è meno immediata.

Clicca per ingrandire.

Quando il timpano manda al cervello un impulso, la prima reazione è sempre quella di aumentare il battito cardiaco. Quando dormi il battito è molto basso, poco adatto ad una situazione di pericolo. Per evitare problemi, il cervello dice di prepararsi aumentando la frequenza di 5-10 battiti al minuto.

È solo dopo dieci secondi che il cervello  decide cosa fare. Se considera il rumore pericoloso aumenta di 30 battiti al minuto la frequenza cardiaca, accelera il metabolismo e tu ti svegli. Se pensa che non sia così preoccupante, fa crollare il battito per poi riassestarsi ai livelli ideali.

Da questo puoi capire che qualsiasi suono, anche minimo, non fa bene al riposo. Il cervello viene distratto dal rumore e induce dei cambiamenti fisiologici che lo allontanano dalla situazione ideale per rigenerarsi.

Quali sono gli effetti il giorno dopo?

Tante belle parole, ma in soldoni che influenza hanno questi rumori sul buon riposo?

Clicca per ingrandire.

Già a partire da 39 decibel (una persona che ti sussurra nell’orecchio) la qualità del sonno diminuisce e la stanchezza di giorno aumenta. A 50 decibel (poco meno di una conversazione normale) la stanchezza è molto superiore.

Questo prova quello che ti ho detto a inizio articolo: anche se non ti svegli, la fase REM viene disturbata irrimediabilmente.

Come prevenire i danni del rumore ambientale sul riposo

E io cosa ci posso fare? Per dormire bene anche quando c’è rumore hai 2 possibilità:

  1. I tappi per le orecchie;
  2. Il rumore bianco.

I tappi per le orecchie

Semplici, economici, così conosciuti che non ti vengono nemmeno in mente quando devi dormire in condizioni non ottimali.  Eppure sono efficaci, comodi e una risorsa validissima in queste situazioni.

Ne esistono di diversi modelli, quelli che ti consiglio io sono gli usa e getta da 31-33 decibel a seconda della tua sensibilità al rumore e all’intensità dello stesso. Un paio ti dura da 3 a 5 giorni prima che cominci a perdere efficacia.

In Italia non li ho mai usati, quindi non ti so dire esattamente il costo. Immagino che si possano trovare in farmacia, oppure online, a pochi spicci. Io ne ho comprati 50 paia (100 in tutto) su Amazon a 10$ (circa 8€), per dire.

Il rumore bianco

Una ricerca della Michigan University del 2008 dimostra che il rumore bianco alza quella che viene definita “arousal threshold”: ascoltare un suono costante annulla gli effetti negativi dei rumori improvvisi.

Partiamo dal perché il cervello si sveglia quando sente un rumore: è un segnale di pericolo e prepara il corpo alla fuga. Se dormi non puoi scappare da una tigre che ti salta addosso.

I rumori improvvisi sono quelli che fanno scattare questo meccanismo, quelli costanti (detti “rumore bianco”) no. La pioggia può fare anche un rumore forte, ma non fa scattare nessun meccanismo di autodifesa.

Un rumore forte ne copre uno più debole, quindi se ascolti un rumore bianco ad alto volume maschererai i suoni improvvisi efficacemente senza disturbare il tuo sonno.

Per questo il rumore bianco è un’alternativa molto valida quando vuoi dormire bene con del rumore ambientale. Puoi usare sia gli auricolari che le casse, a seconda di come ti trovi meglio. Puoi anche far partire il phon e metterlo a qualche metro di distanza, anche quello è un rumore bianco. 😛 Cerca solo di posizionare l’emettotore di rumore bianco fra di te e la fonte del rumore molesto, con le casse rivolte verso di te.

Come scelgo un rumore bianco?

Tutti i rumori bianchi sono efficaci, almeno nel loro compito di schermare quelli improvvisi. Non sono efficaci le “melodie rilassanti”, perché la maggior parte sono fatte per essere ascoltate nel silenzio. Alcuni rumori bianchi danno l’effetto addizionale di rilassare il corpo e la mente, perché sono associati a situazioni di relax a livello inconscio. È il famoso ancoraggio.

I rumori naturali sono i più efficaci, perché sono così antichi da essere scritti nel DNA. La pioggia è un rumore bianco molto rilassante, perché è associata allo stare a casa e al relax. Per questo come rumore bianco è molto efficace, soprattutto in pieno giorno (perché quando piove di solito c’è buio).

Di sera è invece il fuoco del camino ad essere rilassante, perché il fuoco è sinonimo di protezione.

Questo tipo di suoni agiscono quindi su due livelli: da una parte il rumore bianco scherma il rumore ambientale che ti fa dormire male, dall’altra il suono rilassante ti fa addormentare prima e meglio.

Ok, un casino. Per semplificarti la vita ho creato dei rumori bianchi fatti apposta per ottenere un riposo fantastico, puoi scaricarli a questo indirizzo. 😉

3 Ottobre 2012

La migliore soluzione al mondo per dormire bene

Stefano sonno

Cosa stai facendo?

Stai leggendo questo articolo, e sei arrivato qui in uno di questi quattro modi:

  1. Con il Feed RSS;
  2. Tramite la newsletter;
  3. Con un social network: Facebook, Twitter o Google Plus;
  4. Girando su Google.

In ogni caso, stavi procrastinando qualcosa, lo stai facendo anche adesso. Devi studiare per gli esami, realizzare il tuo grande progetto, andare a correre. Ma non lo stai facendo. Sei qui davanti al computer, a leggere un altro articolo. Non è il primo che leggi, e non sarà l’ultimo.

A fine giornata, guardati indietro: cos’hai fatto? Come hai sprecato il tuo tempo?

Tu leggi articoli di crescita personale, impari tutte le tecniche per essere un uomo di successo, ma guardati: sei sempre lo stesso di prima. Eh ma non avevo tempo, eh ma sono sfortunato, eh ma guarda che domani sicuro inizio ho la motivazione a mille.

Balle.

Sai già che è così, non ti sto dicendo niente di nuovo. Ti ricordi quando hai detto la stessa cosa due settimane fa? Un mese fa? Se mesi fa? Il momento migliore per iniziare è sempre domani, ma il domani non arriverà mai.

Non è colpa tua, è colpa del tuo inconscio. Per il tuo cervello “domani” significa che tutte le preoccupazioni di oggi non ci saranno più, che sarà il momento migliore per iniziare. Il Paese dei balocchi. 😛

 

Il problema di fondo di tutti gli articoli, ebook e cose così

Uno degli obiettivi principali di Mindcheats è di farti dormire bene. C’è un’intera sezione sonno dedicata a questo.

Se dormi male, vivi male.

Voglio farti crescere come persona, voglio farti vivere una vita degna di essere vissuta, ma non posso fare niente se passi le notti insonni e di giorno sei sempre stanco. Conosci i problemi che ti porti dietro da un cattivo riposo?

  • Sei più pessimista;
  • Non riesci a ragionare efficacemente;
  • Hai problemi a memorizzare;
  • La tua creatività è al minimo.
  • Qualsiasi effetto negativo tu possa concepire.

Se stai leggendo con tanto interesse queste righe e non vedi l’ora che arrivi al succo dell’articolo, immagino che ancora non sei riuscito a dormire bene. Eppure se conosci Mindcheats dovresti avere tutte le informazioni per avere un riposo soddisfacente.

Il problema è la procrastinazione: sai quello che devi fare, ma non lo fai.

Andrea di Efficacemente.com ha pubblicato un articolo a proposito, dove ha introdotto il concetto di procrastinazione statica: iniziare una nuova abitudine è molto più difficile che continuarne una già acquisita.

A livello scientifico, questa è una conseguenza della plasticità celebrale: la mente si adatta facilmente ad ogni situazione. Tu sforzati a fare qualcosa ogni giorno alla stessa ora, e il tuo cervello dopo un mese metterà il pilota automatico. È così che si crea una nuova abitudine.

Tu non hai ancora applicato i miei consigli per dormire bene, perché iniziare queste nuove abitudini è troppo difficile. Richiede uno sforzo che il tuo inconscio non vuole fare.

Per questo i libri, gli articoli su come dormire bene sono inutili senza quella scintilla che mette in moto il cambiamento. E quella non te la posso dare io impacchettata e pronta per l’utilizzo, devi averla dentro di te.

Ma c’è una soluzione, qualcosa che azzera la procrastinazione statica e ti dà quello spunto per iniziare. Da lì, è tutta una discesa.

La tecnica più efficace per dormire bene

Il grande limite dei libri e degli articoli, compresi i miei (e compreso questo) è che sono solo un passaggio intermedio.

Tu non puoi “decidere” di dormire bene, devi condizionare il tuo inconscio a dormire bene.

In altre parole l’articolo agisce sulla tua mente razionale, la quale poi dovrà andare a condizionare l’inconscio. E questo secondo passaggio lo devi fare tu, io non posso entrare nella tua mente.

Per questo l’unico metodo che funziona al 100% è quello che agisce direttamente sull’inconscio, senza passare dalla mente razionale. In questo modo salterai il passaggio sul quale il 90% delle persone si arenano.

Per farlo utilizzerò uno strumento diverso dal testo scritto, uno strumento che fa leva direttamente sull’inconscio: la musica.

La musica viene elaborata dal cervello primordiale, a differenza delle parole che stimolano la corteccia prefrontale. Gli impulsi vanno nell’ippotalamo, che regola gli ormoni. Gli ormoni sono i messaggeri del cervello, servono a fare un po’ di tutto. Compreso dormire.

Ti ho già parlato del rumore bianco, utile per bloccare i rumori ambientali fastidiosi e farti dormire bene. Ora voglio andare oltre: un intero set di suoni studiati scientificamente per dormire bene.

L’efficacia della musica: le prove scientifiche

Questa non è una mia idea campata in aria.

“Se sei un po’ agitato quando vai a dormire, qualsiasi aiuto per rilassarsi è benvenuto”

– Jim Horne, Loughborough University

Così il caro Jim introduce una sua ricerca nella quale spiega come la giusta musica sia fondamentale per rilassarsi. 45 minuti di musica rilassante prima di andare a dormire migliorano gli effetti del sonno del 35%. Un’altra ricerca del Journal of Advanced Nursing riporta risultati simili nei pazienti degli ospedali.

E ora la cosa più bella se sei a scuola: uno studio della Semmelweis University dimostra che la musica aiuta i giovani (18-26 anni nella ricerca) a dormire meglio e rende lo studio più efficace nel 99,9% dei casi (approssimato per difetto).

Ma non tutti i tipi di musica sono uguali: a seconda di cosa ascolti, gli effetti cambiano. Osserva questo grafico pubblicato dalla Kingston University:

Cosa significa? Questo è il ritmo cardiaco di un gruppo di persone quando ascoltano un certo tipo di musica (il primo è il battito cardiaco medio senza nessuna musica).

Come previsto ascoltare heavy metal aumenta il battito cardiaco (ho già parlato di come puoi sfruttare questo effetto per restare sveglio senza caffeina in un altro articolo), il jazz e la musica zen hanno un effetto limitato, mentre i risultati migliori sono ottenuti dalla New Age e dalla musica classica.

Infine, i brani scientificamente ottimizzati per dormire bene ottengono il risultato migliore. Questo significa che sì, la scienza può farti dormire bene con la musica.

La costante che caratterizza i brani utili per il rilassamento è un ritmo basso: se la musica è compresa fra i 50 e i 60 battiti al minuto, il cervello si farà ipnotizzare dal ritmo e adatterà la sua fisiologia: il battito cardiaco cercherà di sincronizzarsi ai battiti della musica.

Se la musica è lenta, il battito cardiaco rallenterà. Se è veloce, si velocizzerà. Un battito lento abbassa la pressione sanguigna e facilita il relax, permettendoti di addormentarti più velocemente. È per questo che la heavy metal, per quanto bella, non è efficace. 🙂

Se vuoi dormire bene, oltre che rilassarti, devi anche tenere conto del volume: sia a livello assoluto che relativo. Con volume relativo intendo le differenze che ci sono fra un punto e l’altro della melodia, i picchi e i momenti di calma.

Ecco una rappresentazione della variazione nel volume relativo di un brano classico: Pachelbel Canon.

E ora un po’ di power metal tanto per gradire: Replica dei Sonata Arctica.

Visto che bella differenza? I Sonata Arctica non solo fanno molto più casino di Pachelbel, ma alternano momenti di calma ad altri di forte rumore.

Come dimostra una ricerca di Barbara Griefhan e Mathias Basner, i suoni improvvisi disturbano il sonno molto di più di quelli continui. Un rumore forte e improvviso viene interpretato dal cervello come un segnale di pericolo, e per questo ti sveglierai.

Un rumore constante non viene avvertito come pericoloso dall’inconscio, che quindi ti farà dormire beatamente. È questa la funzione del rumore bianco: copre i rumori secchi con uno costante (e possibilmente rilassante).

Ok, e in soldoni?

In soldoni, con la giusta musica puoi ottenere l’effetto fisiologico che vuoi. Puoi svegliarti, rilassarti, addormentarti, coprire altri rumori e tanto altro. La scienza che sta dietro alla psicologia dei suoni si sta evolvendo rapidamente.

Se vuoi addormentarti devi rilassare il corpo nella maniera giusta, abbassare il ritmo cardiaco ed evitare quei suoni che aumentano l’allerta. Per questo la musica classica è ideale, ma occhio: non è stata creata per farti dormire bene.

Per questo non puoi usare tutta la musica classica a questo scopo. Se provi ad ascoltare una musica troppo veloce o con una frequenza sbagliata, otterrai l’effetto opposto. Molte melodie hanno accelerazioni e varaiazioni che ti sveglieranno invece che addormentarti. Sperimenta varie melodie e osserva quali funzionano meglio su di te, e da lì trova il tuo gruppo di brani ideale.

Un consiglio già te l’ho dato: Pachelbel Canon. 🙂

E non ho finito.

È da quasi 6 mesi che sto lavorando ad un progetto per Mindcheats. Qualcosa di inedito, qualcosa che ancora non esiste in Italia, qualcosa che va oltre i soliti articoli che trovi su internet.

Voglio presentarti il mio primo, vero prodotto professionale.

La musica per dormire bene (clicca il titolo per sapere di più)

Una serie di file audio nei quali ho racchiuso tutta la mia esperienza con il sonno.  Anni di ricerche e di esperimenti sul mio corpo mi hanno fatto arrivare ad una conclusione: il potere dell’inconscio è immenso.

Sono il tuo punto di arrivo se vuoi dormire bene, qualcosa che va oltre i soliti consigli che si trovano da anni su internet. Clicca qui per leggere di cosa si tratta!

26 Settembre 2012

Come andare negli Stati Uniti ti farà risparmiare

Stefano risparmiare

Pensi che gli Stati Uniti abbiano una cultura diversa da quella italiana ed europea?

No.

“Diverso” nemmeno lontanamente descrive quanto siano enormi le differenze fra il vecchio e il nuovo continente. Io ho girato molti Paesi europei nell’ultimo paio d’anni, e ho visto molte culture diverse. Tradizioni, comportamenti, approcci alla vita diversi. Ma niente in confronto alle differenze con gli Stati Uniti.

Quando entro in una caffetteria qualsiasi, mi sembra di essere in Happy Days.

E ho capito cosa significa consumismo. Non significa buttare vagonate di soldi per comprare roba inutile, significa avere uno stile di vita che in Europa non ci possiamo permettere.

In America le persone sono piene di soldi (altro che crisi), piene di spazio e piene di risorse naturali: sono le tre componenti necessarie per un’economia fondata sul consumismo. E sono tre cose che in Europa mancano.

Perché un americano deve prendersi l’utilitaria quando ha i soldi per un SUV, le strade e i parcheggi sono enormi, e la benzina sta a 70 centesimi al litro?

Questo tipo di economia ha portato ad un’interessante conseguenza:

La pubblicità

Come ti ho già detto quando ho parlato della differenza fra la crescita personale americana e italiana, gli americani si fidano del prossimo. E si fidano della pubblicità.

Qui in America le leggi sulla pubblicità sono meno stringenti che da noi, dove puoi essere denunciato per qualsiasi cosa: finché non racconti balle e specifichi tutto con l’apposita sovraimpressione, puoi dire quello che vuoi.

In Italia puoi raccontare balle, ma non puoi offendere nessuno di importante. 😛 In piena campagna elettorale (le elezioni saranno a novembre) Obama e Romney si stanno insultando a vicenda a suon di statistiche, ricerche e analisi degli esperti.

La pubblicità si è “evoluta” a tal punto che siamo arrivato a questi livelli:

http://www.youtube.com/watch?v=o0B5vuAYk94

La prima volta che l’ho vista sono rimasto perplesso.

Perplesso, perché esiste un uomo in grado di concepire una pubblicità del genere. Perplesso, perché qui funziona.

Immagina di mandare questa pubblicità in Italia, un Paese che censura un spot con Rocco Siffredi che fa un’allusione di troppo. Prova ad immaginare la reazione delle persone. Io sono rimasto perplesso, e sono negli Stati Uniti da aprile. Chi non ha mai messo piede fuori dall’Italia la considererebbe una schifezza.

Anzi, sono piuttosto sicuro che anche tu la consideri una schifezza. Ti strappa un sorriso la prima volta che la vedi, ma non è una pubblicità. Ridicolizza il prodotto e il produttore, al massimo ti invoglia a NON comprare.

Come puoi fidarti di un’azienda che, in una pubblicità, mette dei castori a ballare musica rap? E stiamo parlando di automobili, non noccioline.

La maggior parte delle tecniche pubblicitarie americane, in Italia, sarebbero un fallimento disastroso. Perché la cultura è diversa, perché l’italiano non è abituato ad essere bombardato dalla pubblicità, perché in Italia la pubblicità non si è evoluta ancora fino a questo punto.

Ma lo farà.

Perché andare negli Stati Uniti ti farà risparmiare

In Italia siamo decenni indietro con le tecniche pubblicitarie. Alcune cose vengono importate immediatamente, altre ancora non esistono dopo mezzo secolo (vedi i coupon, che solo adesso si stanno diffondendo dalle nostre parti).

Il risultato pratico: ti saltano all’occhio. Per un americano è normale vedere alla TV dei criceti che viaggiano nell’iperspazio alla Star Trek, per un italiano no. Ti sembra fuori luogo, non ha effetto su di te.

Ma soprattutto, te ne ricorderai.

Quando tornerai in Italia, ti ricorderai di tutte quelle tecniche pubblicitarie estreme che hai visto in America. Ti ricorderai di quella sensazione di sgomento che hai provato nel notare che gli americani ancora credono alla “offerta incredibile, questo prodotto renderà la tua vita fantastica, ma se non lo compri sarai un barbone per il resto dei tuoi giorni, perderai il lavoro, la casa, la salute, gli amici”. Anche se la pubblicità promuove dei fiammiferi…

Sei in Italia, passa qualche anno, raggiungi i tuoi obiettivi, sei tranquillo in pantofole quando.. Toh, guarda lì, in TV c’è la tecnica di vendita che hai visto negli Stati Uniti anni fa.

Se non fossi stato in America, quella pubblicità ti invoglierebbe a comprare il prodotto. Lezione numero 1 del marketing: i pubblicitari sono persone intelligenti. Se importano una strategia di marketing in Italia, significa che nel nostro mercato funzionerà.

Ma tu hai una buona memoria, e ti ricordi della strana sensazione che hai provato all’epoca. Ti ricordi quanto consideravi stupidi gli americani per credere a tante banalità, e non cadrai nella trappola.

È così che risparmierai: non ti farai influenzare dalle strategie di marketing che verranno importate in Italia, perché avrai già fatto gli anticorpi negli Stati Uniti.

Un vantaggio bonus

C’è un secondo vantaggio che ti voglio svelare: sarai più attento ai trucchi di tutte le pubblicità, non solo quelle così evidenti che arriveranno fra anni in Italia.

Osserva con un occhio attento quello che succede oltre oceano, capirai che il potere della pubblicità è enorme.

Lo sapevi che la metà degli incassi delle grandi multinazionali se ne vanno in marketing e pubblicità? La ragione è che questi investimenti sono dannatamente efficaci. Più fai pubblicità e più vendi, punto.

Per un italiano negli Stati Uniti, questo è evidente. Non sei abituato alla massa di aziende che fanno a botte per avere dieci secondi della tua attenzione, quindi ci farai più caso. Il cervello si adatta alle condizioni mutevoli dell’ambiente, e considera la sua situazione “normale”.

Per te è normale avere relativamente poca pubblicità, per un americano è normale essere bombardato da spot giorno e notte. Il suo cervello conscio non ci fa più caso, e lascia l’inconscio alla mercé degli esperti di marketing. Questo è male.

È male perché l’inconscio può essere manipolato più facilmente della ragione, la psicologia si è evoluta a tal punto che tutte le pubblicità sanno fare leva sulle debolezze della mente. Senza una parte razionale che le tampona, non hai difese.

Una vacanza negli USA renderà più forte questa parte razionale: anche tu vivi in una situazione dove la pubblicità è normale, anche se non al livello degli Stati Uniti. Vedere questo estremo ti farà aprire gli occhi.

Conclusione

Vai in America, se puoi. Non solo è una vacanza straordinaria, non solo i turisti hanno capito tutto della crescita personale, ma imparerai anche a difenderti dal marketing presente e futuro.

E tu sei mai stato in America? Come ti è sembrata? Fammelo sapere nei commenti!

21 Settembre 2012

Ti sei già iscritto alla nuova newsletter?

Stefano Comunicazioni di servizio

Ti piace Mindcheats?

Allora quello che sto per dirti ti interessa.

Per dare la possibilità agli utenti di seguire tutti gli articoli che scrivo, è da più di un anno che offro un’iscrizione alla newsletter. È di gran lunga il modo più semplice per ricevere gli aggiornamenti: è gratis, veloce e ti mando un’email direttamente al tuo indirizzo di posta. Così sei sicuro di leggerlo.

E non solo, se ti iscrivi alla newsletter hai pure il manuale del riposo perfetto gratis.

Ho iniziato a gestire la newsletter quando Mindcheats era giusto un blog di periferia: qualche utente, un commento ogni tanto, una email al giorno quando mi andava bene. Ora il sito è cresciuto: fra poco saremo a 2000 visitatori al giorno, con decine di commenti ad ogni articolo.

Il programma che utilizzo da sempre per gestire la newsletter non basta più. Poveretto, non riesce a reggere il massiccio traffico di Mindcheats.

Così ho deciso di cambiare.

Passo ad un programma professionale, che mi darà la possibilità di sviluppare un paio di interessanti progetti che ho in mente… Progetti che, lo so, ti piaceranno da morire. 🙂

Se sei già iscritto alla newsletter, questa notizia forse non ti è nuova. Ti ho già mandato un’email con tutti i dettagli.

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19 Settembre 2012

3 consigli per dormire bene

Stefano sonno

Pensa a ieri notte, a quando sei andato a dormire.

Quanto ci hai messo ad addormentarti?

Se sei oltre i 15 minuti, allora stai dormendo male. Da qualche parte nel tuo ciclo circadiano stai facendo un errore, e questo peggiora la qualità della tua vita.

Pensi che l’unico scopo del sonno sia non farti crollare addormentato sulla scrivania, magari con l’aiuto di qualche caffè? Allora non hai capito la sua importanza chiave. Dormire bene significa:

  • essere sempre al 100%;
  • addormentarsi velocemente;
  • non avere problemi a svegliarsi la mattina;
  • essere più felici;
  • avere un corpo più performante.

E molto altro. I benefici del sonno sono infiniti, e si estendono in qualsiasi ambito della tua vita.

 

Secondo le ricerche di Ellenbogen JM per l’università di Stanford e di Melinda Smith, le varie fasi del sonno aiutano il corpo e il cervello a mantenersi in perfetta condizione da mattina a sera.

Il sonno si divide in più fasi: va dal sonno leggero, che è una specie di semi-veglia, al sonno pesante, fino alla fase REM. Per dirlo in poche parole:

  • il sonno pesante ripara i muscoli e i tessuti corporei danneggiati, mantenendo il fisico in grado di funzionare;
  • la fase REM elimina le scorie prodotte dall’attività della mente e crea nuove sinapsi, facendoti memorizzare e ricordare meglio le informazioni.

Anche se in buona parte le funzioni del sonno restano un mistero, una cosa è certa: dormire bene è fondamentale per avere una buona vita.

Forse tu pensi già di dormire bene, in realtà molte persone vivono in uno stato di mancanza cronica di sonno e considerano i sintomi come normali.

Per te è normale crollare sul divano dopo pranzo? Per te è normale aver bisogno di tre caffè al giorno per lavorare efficacemente? Per te è normale metterci più di un quarto d’ora per addormentarti di notte? Allora hai un problema di sonno.

Ma non lo sai.

Secondo una ricerca di Melinda Smith, Lawrence Robinson, e Robert Segal, gli effetti di un cattivo sonno sono:

  • Fatica;
  • Mancanza di motivazione;
  • Irritabilità;
  • Riduzione della creatività e dell’abilità di risolvere problemi;
  • Stress;
  • Indebolimento del sistema immunitario;
  • Problemi di concentrazione e di memoria;
  • Aumento di peso e obesità;
  • Scarsa precisione nei movimenti e coordinazione;
  • Difficoltà a prendere decisioni;
  • Aumento del rischio di diabete, infarto, ictus e altre patologie mediche.

Come vedi, la lista è molto lunga e contiene sia i classici sintomi di un brutto riposo (irritabilità, incapacità a concentrarsi) che altri più sorprendenti e pericolosi (aumento del rischio di diabete e obesità).

Nella società moderna, in pochi sono ancora capaci a dormire bene.

Perché le comodità che hai a casa hanno un costo in termini di qualità del sonno, l’aria che respiri e il cibo che mangi contribuiscono a cambiare in meglio o in peggio la tua vita.

Quindi voglio darti tre consigli per dormire finalmente come si deve. Prova ad applicarli, e scoprirai che non hai bisogno di caffè per tirare avanti fino a sera.

1 – Regola il tuo ciclo circadiano

Secondo quanto riporta il National Sleep Foundation, la mente ha un orologio interno che si occupa di stabilire se è notte o giorno (l’orologio biologico). Questo meccanismo attiva e disattiva a sua volta una serie di ormoni che regolano il funzionamento del tuo corpo, e ti preparano per la veglia o per il giorno. È anche quello che causa il jet lag.

Questo è il famoso ciclo circadiano, così chiamato perché si ripete ogni circa 24 ore.

Per essere sempre sicura che il ritmo circadiano è regolato correttamente, la mente deve avere un feedback dall’ambiente esterno per capire che momento della giornata è. Lo fa grazie agli occhi.

Più precisamente, l’illuminazione. Se l’occhio cattura tanta luce la mente pensa che è giorno, se non ne cattura pensa che è notte.

E a seconda del tipo di luce che cattura, le reazioni saranno diverse. La luce dell’alba attiva il corpo, quella del tramonto lo prepara a dormire.

Ma la vita moderna ha reso questo meccanismo obsoleto e inefficace. Con le ante alle finestre puoi simulare il buio, con le lampadine puoi simulare la luce.

Il tuo cervello non lo sa, e continuerà a produrre ormoni in base al livello di illuminazione percepito dall’occhio.

Quando dormi fino a mezzogiorno nell’oscurità completa, il cervello penserà che l’alba inizia nel momento in cui apri le tende. Da lì inizierà a contare il tempo, e non si preparerà a dormire almeno per le prossime 14 ore.

Ecco perché se ti svegli tardi fai fatica ad andare a letto la notte dopo. Hai ingannato il tuo stesso cervello e ora non sa più che ore sono.

Ma non è l’unico svantaggio. Se ti alzi all’ora di pranzo ti senti stanco tutta la giornata, dico bene?

La ragione è che, come ho detto, differenti tipi di luce solare hanno diversi effetti sul corpo. La luce dell’alba attiva il metabolismo e i muscoli, la luce di mezzogiorno no. Quindi sarai sveglio, ma i tuoi muscoli faranno fatica ad attivarsi.

Se vuoi riposare sempre bene, devi prima di tutto dare una regolata al ciclo circadiano.

Devi svegliarti di mattina presto tutti i giorni, anche quando non lavori (scopri come fare in questo articolo). Non dico proprio all’alba, ma vedi di non alzarti mai dopo le 8 massimo 9 di mattina. Io mi sveglio sempre alle 7, e non mi sono mai sentito meglio!

Tranquillo, non rischi di andare in carenza di sonno. E il test del cucchiaino te lo dimostrerà

E già che ci sei, esci presto o fai colazione all’aria aperta. Se stai in casa il tuo corpo non sarà in grando di assorbire tutta la luce di cui ha bisogno, e il metabolismo farà fatica ad attivarsi. Vai sul balcone senza occhiali da sole, bastano pochi minuti per far capire al tuo orologio biologico che è mattina.

Se lo fai, di sera sarai stanco proprio quando è il momento di dormire. L’orologio biologico sa adattarsi da sé, se tu gli dai i punti di riferimento.

Di sera il ritmo circadiano prevede il rilascio di melatonina e adenosina, due ormoni che stimolano il sonno. Ma la produzione di questi ormoni è bloccata dalla luce.

Nessun problema per l’uomo delle caverne, che non ha mezzi per illuminare l’ambiente circostante.

È un problema per te, che hai tutta l’energia che vuoi a disposizione. Puoi illuminare l’ambiente a giorno, e ostacolare melatonina e adenosina.

Sarai stanco perché hai attivato il corpo di prima mattina, ma non riuscirai a dormire perché ti mancano gli ormoni necessari per attivare il sonno.

Quindi sostituisci le lampadine con alternative a bassa intensità, e tieni le luci spente quanto puoi. Nell’ultima ora prima di dormire spegni televisione, computer, smartphone e iPad: gli schermi LCD sono in sostanza grossi pannelli illuminati con un filtro che scherma alcuni colori.

È come guardare direttamente una lampadina.

Leggi un libro, coltiva la tua passione, fai yoga. Ma evita la tecnologia.

2 – Mangia (e bevi) sano

Mi sono reso conto di quanto fosse importante una dieta sana quando mi sono dato una regolata.

Prima ero sovrappeso, e non mi curavo della qualità del cibo. Tenevo sotto controllo l’obesità solo perché facevo tanto sport.

Poi ho deciso di mangiare sano, e la mia vita è migliorata immediatamente.

Questo consiglio è molto importante non solo perché ti permetterà di dormire meglio, ma perché migliorerà la tua vita sotto tutti i punti di vista.

Sovrappeso, alta pressione e difficoltà respiratorie sono tutti effetti di un’alimentazione sbagliata, e guarda caso ostacolano anche il tuo buon riposo.

Se sei sovrappeso, il grasso che si accumula nel collo stringerà le vie respiratorie. Di notte la laringe collasserà, e causerà apnea notturna e risvegli improvvisi. Sono risvegli di pochi secondi che nemmeno ti ricorderai la mattina dopo, ma ti sentirai stanco.

Puoi dormire 8 o 10 ore, se soffri di apnea notturna non sarai mai riposato.

Soprattutto di sera, controlla la tua dieta. Non mangiare come un bufalo ed evita i cibi troppo speziati, che aumentano il metabolismo. L’ideale è una combinazioni di triptofano, una molecola contenuta nelle proteine che è la base della melatonina, e di carboidrati, che servono a trasformare il triptofano in melatonina.

Un alimento ricco di triptofano è il latte, che è quindi perfetto come spuntino prima di dormire. Anche pane e prosciutto cotto fanno bene sotto questo punto di vista!

3 – Impara a dormire di giorno

Più dell’85% dei mammiferi usano qualche tipo di sonno polifasico, ossia dormono due o più volte al giorno. L’uomo è una delle poche specie che suddivide la giornata in due atti, sveglio di giorno e addormentato di notte.

Questo schema è dettato dai ritmi artificiali della vita moderna, piuttosto che da un naturale adattamento del corpo. I bambini e gli anziani, che non hanno restrizioni dovute al lavoro, dormono più volte al giorno.

Dormire di giorno non è un’alternativa al dormire bene: se fai fatica ad addormentarti, ti svegli di notte e hai un sonno di bassa qualità, l’aiuto del riposino pomeridiano è molto limitato. Ma quei 20-30 minuti dopo pranzo possono ricaricare le tue batterie e darti l’energia per arrivare a fine giornata al 100%.

Se vuoi provare il sonno polifasico, sappi che sei in buona compagnia: Winston Churchill, John F. Kennedy, Ronald Reagan, Napoleone, Albert Einstein e Thomas Edison erano tutti dei grandi fan della siesta.

Ma se vuoi dormire di giorno, devi seguire alcuni semplici consigli. Se semplicemente ti butti sul divano e ti addormenti, rischi di peggiorare le cose!

  • Dormi per poco tempo: dai 10 ai 20 minuti, che è la durata massima della fase REM. Secondo le ricerche di Claudio Stampi, quando il cervello sa di dover dormire poco entrerà subito in fase REM per ottimizzare il tempo;
  • Ricrea la situazione ideale per dormire, quindi cerca il massimo buio, silenzio e comodità. Dormire nel tuo letto è l’ideale!
  • Dormi nel primo pomeriggio. Se ti addormendo quando sta già calando la sera, potresti avere difficoltà a dormire di notte. Inoltre se quando ti svegli è già il tramonto, il tuo cervello non si sveglierà completamente e cadrai nella “inerzia del sonno”: è quella brutta sensazione di stanchezza che provi quando dormi fino a mezzogiorno.

Secondo una ricerca della NASA, dormire per un breve periodo dopo pranzo aumenta le prestazioni fisiche del 34% e l’attenzione del 100%.

Pensi ancora che sia una mezz’ora buttata? Ricorda che se dormi di giorno, dovrai dormire meno di notte. Potresti stare nel letto per 6 ore, e con una piccola spinta a metà giornata arriverai a sera senza problemi.

Il ritmo circadiano dell’uomo è settato per seguire un ritmo bifasico naturale, ma la società moderna ha cambiato questa predisposizione. È per questo che ti senti assonnato dopo pranzo.

Come dormire bene

Segui questi tre consigli per un paio di settimane, e capirai che ci sono ancora molte cose che non sai sul sonno.

Anche io mi sono reso conto di non sapere niente, e sì che ho fatto anche qualche esperimento estremo.

Dormire è semplice, lo fanno tutti. Dormire bene no.

La scienza ha creato delle tecniche per migliorare le prestazioni del corpo e della mente in qualsiasi ambito: segui un programma in palestra per migliorare la forza o la tonicità dei tuoi muscoli, segui una dieta per rimanere in salute e nel peso forma, e devi anche seguire un programma del sonno per essere sempre attivo durante la giornata.

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