Scriverò un romanzo in un mese: la tecnica della motivazione-lampo
Se un obiettivo non rasenta l’impossibile, non mi piace.
Quindi ho deciso: scriverò un romanzo in un mese. Almeno 50.000 parole, ossia più di 1500 parole al giorno in media. Un articolo di Mindcheats ne contiene 1200 quando è lungo, fai tu il conto. 😛 È un’ora e mezza, forse due al giorno.
Questo mi ha dato l’idea per l’articolo di oggi: come raggiungere obiettivi incredibili in pochissimo tempo. Tipo scrivere un romanzo in un mese, ecco.
Per farlo ho teorizzato una nuova tecnica: la motivazione-lampo (o obiettivi-lampo).
Il velocista e il maratoneta della motivazione
Tutti gli articoli sulla motivazione, sul raggiungere gli obiettivi e sul creare una buona abitudine si basano sulla motivazione-maratona: trovi il tuo ritmo e lo mantieni per anni, finchè non realizzi il tuo sogno.
Per questo lo sforzo richiesta non deve mai essere troppo elevato, altrimenti cederai dopo poco. Un maratoneta che corre al massimo si sdraierà sull’asfalto dopo due chilometri, quando ne mancano altri 40 all’arrivo.
Se cerchi di creare un’abitudine potenziante che ti spreme di tutte le energie, dopo un paio di settimane manderai tutto a cagare e abbandonerai i buoni propositi (che è quello che fa la maggior parte delle persone).
La motivazione-maratona non è inutile, anzi è un passo fondamentale per la tua crescita personale. Un velocista quei 42 chilometri non li farà mai in un colpo solo.
Questo però non significa che non devi sviluppare anche l’altra faccia della motivazione: la motivazione-sprint.
Questo tipo di motivazione ti brucia dentro, scalda il tuo cuore e il tuo animo. È un grande obiettivo che non verrà completato fra dieci anni, ma fra dieci giorni.
Non vuol dire che dovrai lavorare poco, ma che dovrai lavorare diversamente. Se nella maratona l’ostacolo è la distanza, nello sprint è la velocità. Se non sei veloce, non otterrai grandi risultati. Del lungo termine non te ne frega niente: vai al massimo per un certo periodo di tempo, tanto sai che a breve potrai fermarti e tirare il fiato.
Come nella corsa, anche nella crescita personale gli obiettivi-lampo (raggiungibili con 4 settimane di sforzi intensi) richiedono delle competenze diverse dagli obiettivi-maratona (raggiungibili in anni di sforzi costanti). Visto che dei secondi ne parlano tutti, oggi voglio spiegarti come raggiungere un obiettivo-lampo.
I 5 pilatri della motivazione-lampo
1 – La velocità
Come ti ho detto, il fatto che questi obiettivi si completano in meno di un mese non significa che sono semplici. Sono difficili, ma sotto un altro punto di vista: la velocità.
Se in un obiettivo normale devi porti un traguardo molto in là negli anni che richiede uno sforzo costante, negli obiettivi-lampo devi darti un traguardo imponente ma che può essere realizzato in poco tempo con il massimo sforzo. Te lo spiego meglio:
- Con un obiettivo a lungo termine devi lavorare per 30 minuti al giorno, 5 giorni a settimana per 3 anni;
- Con un obiettivo-lampo devi lavorare per 2 ore al giorno, tutti i giorni per un mese.
Vedi la differenza?
2 – La forza di volontà istantanea
Negli obiettivi a lungo termine la forza di volontà viene da una buona abitudine: dopo un mese il cervello fa entrare qualsiasi cosa nella sua quotidianità, quindi farai molta meno fatica a trovare la motivazione. La mente è già programmata a fare quella corsetta di 30 minuti al giorno, o di sacrificare regolarmente il dolce ai pasti.
Il primo mese è il più duro, ma nessun problema: lo sforzo richiesto non è estremo, lo puoi sopportare per un po’ finché la mente non si abitua.
In un obiettivo-lampo questo meccanismo non si attiva. Completerai il tuo progetto in meno di un mese, la mente non farà in tempo ad abituarsi. Peggio, ti servirà una volontà di ferro per non abbandonare: al contrario degli obiettivi-maratona qui lo sforzo richiesto è oggettivamente massiccio, il tempo da investire è tanto, la voglia di buttare tutto alle ortiche è più forte.
Per questo ti serve una forza di volontà molto maggiore rispetto a quella necessaria per un obiettivo a lungo termine.
Fortunatamente ci sono alcune peculiarità della tecnica della motivazione-lampo che ti aiuteranno a superare gli ostacoli, come ti spiegherò nei prossimi punti. Se però non sei carico fin da ora, non hai speranze.
Devi trovare un obiettivo difficile, che però ti darà grandissime soddisfazioni una volta raggiunto. Guarda me: inseguo il sogno del romanzo da una vita, ma non ho mai trovato la motivazione giusta per farlo. C’era sempre qualcosa di mezzo, qualcosa che dirottava la mia energia (puoi leggere di più sull’energia e su come può bloccare la tua crescita personale in questo articolo su strategievincenti.net).
Non più. Ora non ho più scuse, ora voglio provare questo esperimento su di me: voglio vedere se gli obiettivi-lampo mi daranno la carica necessaria.
Inizierò a scrivere domani, primo novembre. Puoi immaginare come mi sento? Come Alonso sulla griglia di partenza nell’ultima gara del campionato. Teso, spaventato, ma carico. So di potercela fare, so che la vittoria è a portata di mano, so che qui mi metto veramente in gioco.
Gli obiettivi difficili mi piacciono. Mi danno uno scossone, mi fanno sentire Vivo. Mi destano dalla noiosa quotidianità e mi danno un traguardo ambizioso.
È lì, lo vedo, fra un mese potrò dire di aver scritto il mio romanzo. Posso quasi toccarlo.
Se anche il tuo obiettivo-lampo ti fa provare queste emozioni, sei pronto per passare al prossimo passo.
3 – La prova sociale
- La prima settimana di un obiettivo-lampo è semplice. Sei fresco, ancora carico e pieno di energie;
- La terza settimana è quando iniziano a svilupparsi i primi segni di abitudine: sta diventando normale per la tua mente lavorare 2 ore al giorno. E sei già a più di metà!
- Nella quarta settimana sai di essere alla fine. Vedi il tuo obiettivo prendere corpo, la linea del traguardo è vicina. Sai che non puoi fermarti adesso, non vuoi rendere vani gli sforzi che hai fatto finora.
Nel mezzo si colloca la settimana bastarda, la seconda.
Non sei ancora a metà strada, la carica iniziale sta scomparendo, non vedi l’obiettivo così vicino come negli ultimi giorni, la mente non dà segno di voler instaurare la buona abitudine.
Ma devi comunque spendere le due o tre ore al giorno a lavorare sul tuo progetto, senza mai fermarti.
Qui è il punto critico del tuo obiettivo-lampo di un mese, qui è quando la maggior parte abbandonano. L’unica cosa che può tenerti a galla è la prova sociale, che può essere di due tipi;
- Persone che ti seguono;
- Persone che ti controllano.
Le persone che ti seguono sono dei pazzi scatenati come te e me, che decidono di intraprendere il tuo stesso obiettivo-lampo. Se siete almeno in due vi farete forza a vicenda, tu non vorrai lasciare l’altro vincere e vice versa. Sarete più motivati.
Le persone che ti controllano sono più facili da trovare, perché non devono essere dei pazzi. 😉
Poco prima di iniziare la tua avventura, quando l’energia positiva è al massimo, dì a tutti quelli che conosci cosa vuoi fare. Dì loro che vuoi completare questo grande sogno in un mese. Se ti sei posto un obiettivo abbastanza ambizioso, ti guarderanno male e ti diranno che sei matto. Magari è quello che stai pensando di me adesso.
Ti sorridi e digli “ci aggiorniamo fra un mese”.
Tu dillo a tutti, ma proprio tutti. Anche al tuo criceto e all’amico immaginario.
A questo punto sei fregato: non puoi abbandonare, o perderai la faccia. Dovrai andare dai tuoi amici e dirgli che avevano ragione loro, che non ce l’hai fatta. Dovrai dichiarare il tuo fallimento. Nel mio caso, dovrò dire ai miei migliaia di lettori che la tecnica degli obiettivi-lampo non funziona, mi sono sbagliato. 😉
Questi pensieri ti saranno d’aiuto nella seconda settimana: vorrai essere coerente con te stesso e dimostrare di essere in grado di fare quello che hai dichiarato. Non per te stesso, ma per non fare una brutta figura con gli altri.
4 – La precisione spazio-temporale
Tutti ti hanno detto che un obiettivo deve essere ben definito sia nello spazio che nel tempo:
- Nello spazio, perché devi sapere cosa vuoi in dettaglio (“guadagnare 1 milione di euro” e non “guadagnare un mucchio di soldi”);
- Nel tempo, perché devi darti un limite temporale che non ti fa procrastinare (“guadagnare 1 milione di euro entro il 2020”).
Negli obiettivi-lampo questo è ancora più importante. Gli spazi e i tempi sono così ristretti che anche solo un giorno fa la differenza fra vittoria e sconfitta.
Puoi arrivare a 1 milione di euro il primo dicembre 2021, ma puoi dire comunque di aver raggiunto il tuo obiettivo.
Qui no. Se ritardi di un giorno hai fallito, non sei riuscito a raggiungere il tuo obiettivo.
Se ti dai queste concessioni di uno o due giorni, se ne va il primo punto che ti ho spiegato: la velocità. Puoi andare un po’ più piano, tanto sai che puoi essere in ritardo di un paio di giorni.
Quel giorno la porchetta con gli amici, il giorno dopo hai la porchetta sullo stomaco quindi sei senza energie, quello ancora dopo digerisci il pranzo di due giorni prima e non ti schiodi dal bagno.
Sono già tre giorni nei quali non fai niente, quindi a catena se ne va pure il secondo punto fondamentale: la forza di volontà istantanea. Non vedrai più il tuo obiettivo avvicinarsi giorno dopo giorno ad una velocità straordinaria.
Vedrai un avanzamento qui, un po’ di pausa, qualche altro avanzamento forse domani, forse chissà. È una cosa un po’ diversa.
Per questo non puoi permetterti nessuna pausa, nessun ripensamento, nessun ritardo. Un giorno di pausa può ben significare il fallimento di tutto il tuo progetto, gli sforzi che hai fatto finora saranno vani.
Pensaci, quando torni a casa con la pancia piena di porchetta.
5 – La soddisfazione
Raggiungere un traguardo è una soddisfazione.
Raggiungere un traguardo per il quale hai sputato sangue per un mese, hai maledetto il giorno in cui ti sei posto l’obiettivo, sei stato tredici volte lì vicino per bruciare tutto è una soddisfazione molto più grande.
Per raggiungere l’obiettivo non devi aspettare anni, solo qualche altro istante. Puoi contarli i giorni, puoi contarli sul calendario. Anzi fai così: stampati un calendario dei prossimi 30 giorni da internet, appendilo in camera da letto e segna il giorno in cui completerai l’obiettivo. Poi fai delle X rosse ogni giorno che passa.
Vedere il traguardo sempre più vicino ti darà quella motivazione in più. Fidati, ti servirà! In più vedere che mancano sempre meno giorni ti darà quel senso di ansia che ti spronerà a dare tutto te stesso ogni giorno.
Vuoi scrivere anche tu un romanzo?
Non sono il solo pazzo a voler scrivere un romanzo in 30 giorni. È una sfida ricorrente che si ripresenta ormai da molti anni e coinvolge migliaia di aspiranti scrittori: è il National Novel Writing Month.
È una sfida di pura scrittura: non rileggere, non correggere, non pensare, non creare schede dettagliate per ogni personaggio. Semplicemente scrivi, continua a scrivere per un mese. Avrai tempo di correggere le imperfezioni e migliorare i personaggi in dicembre.
Anche i migliori scrittori non pubblicano la prima copia del loro romanzo. All’inizio fanno una prima versione, poi la migliorano nei mesi a venire. Se non inizi a scrivere, non avrai niente da poter migliorare.
Le regole sono semplici: inizia un nuovo romanzo, non qualcosa che hai già iniziato e abbandonato, scrivi dal 1 novembre fino al 30 novembre almeno 50.000 parole e finiscilo.
Io ammetto che barerò un po’: continuerò dall’incipit che ho già scritto di 13.631 parole in tutto. È una trama che ho già bene in mente, ho i personaggi e un finale da urlo. Ce l’ho in testa da tipo 6 anni in cui ho continuato a sviluppare l’idea originale, finire finalmente il romanzo è la mia più grande motivazione!
In compenso quello che scriverò per Mindcheats in questi mesi sarà superiore alle 13.631 parole, quindi non batterò la fiacca (già questo articolo sono 2000 parole).
Magari pubblicherò qui su Mindcheats il romanzo finito, se il risultato sarà accettabile.
Ora voglio lanciare anche a te questa sfida: vuoi scrivere un romanzo in un mese? Si inizia domani!
Sara
31 Ottobre 2012 @ 18:34
Bellissimo articolo, il mio preferito! E sai perché? Perché proprio un mese fa ho fatto una scommessa con mia madre che consisteva nell’imparare tutto il mio libro di latino (materia che non ho mai studiato 🙂 ), del primo anno (adesso sono al secondo ma usiamo ancora il primo 😉 ), in un mese e ci riuscivo mi dava dieci euro!
Quando l’ho detto ad una mia amica non ci credeva e invece eccomi adesso con i miei dieci euro in mano! hahahahaha
p.s. confermo tutto quello che hai detto nell’articolo.
Stefano
31 Ottobre 2012 @ 18:48
Grazie per la conferma Sara! Per me questo è un esperimento che faccio partire domani, “sulla carta” funziona ma non l’ho mai provato di persona. Ora sono ancora più carico. 😉
stefano
31 Ottobre 2012 @ 23:24
guarda stefano, oggi come te mi hai messo di fronte ad un bivio!
Ho deciso di scaricarmi il calendario da 30 giorni e ne ho fatto 2 copie!
I due miei obbiettivi sono finire di studiare contabilità e economia aziendale.
in caso di successo riesco a finire di studiare tutte i due libri in tempo, per poi potermi dedicare a diritto e matematica.
Quindi che dire, ti informerò anche io di questo mio futuro successo!
ciao e grazie!
Stefano
1 Novembre 2012 @ 13:21
Ma… Come fai ad essere motivato con un obiettivo del genere? Buon per te! 😛
stefano
1 Novembre 2012 @ 20:14
è proprio questo il problema!
fino ad ora ho sempre rimandato lo studio, proprio per mancanza di motivazione!
non credere che sia felice a studiare, ma quello che voglio è riuscire a passare gli esami e rimettermi a posto con lo studio.
Stefano
1 Novembre 2012 @ 23:03
Non hai la motivazione perché “passare gli esami” non è un obiettivo, è un mezzo. L’obiettivo è qualcosa che ti rende felice in sé, qualcosa che vuoi veramente e non qualcosa che ti impone la società. Ad esempio, nel tuo caso può essere fare il lavoro dei tuoi sogni per il quale è richiesto un certo percorso di studi.
Davide
31 Ottobre 2012 @ 19:50
Io faccio l’editore, se dopo lo vuoi pubblicare siamo sempre alla ricerca di nuovi autori competenti e motivati: http://www.epubblica.com Ciao!
Stefano
31 Ottobre 2012 @ 20:19
Dubito che lo pubblicherò, se cambio idea ti faccio un fischio. 😛
mattia
31 Ottobre 2012 @ 21:40
Ottimo articolo pure io adoro r amo gli obbiettivi che hanno un che di irrealizzabile. 🙂 😉
Io nn voglio scrivere un libro ma credo che questo sia davvero un articolo per sfruttare la mente che mi spronera’ a compiere ciò che ho sempre sperato si realizzasse.
Davvero complimenti e grazie. 🙂 😉 XD
Stefano
1 Novembre 2012 @ 13:21
Sono curioso Mattia, qual è il tuo obiettivo quasi irrealizzabile? 🙂
nevrotico
31 Ottobre 2012 @ 23:28
Ciao Stefano, bell’articolo !
A me succede una cosa strana, quando parlo alle altre persone di qualcosa che sto per fare sono meno risoluto, è un po’ come se dicendolo lo abbia già in parte fatto, mentre se me lo tengo per me (sempreché io sia veramente motivato) ho il pensiero fisso in testa ed è più probabile che riesca a fare ciò che mi sono prefissato; riesci a trovare una spiegazione logica per questo?
Inoltre ciò che tu dici al punto 3 è sicuramente sensato, ma in caso di fallimento, alla propria delusione per il nostro insuccesso si aggiungono anche i commenti degli altri: se il nostro obiettivo era qualcosa a cui tenevamo parecchio la nostra autostima rischia di uscirne distrutta, non credi?
Stefano
1 Novembre 2012 @ 13:23
Non trovo una spiegazione logica no, ma se per te è così allora non dirlo a nessuno.
Se per distruggerti l’autostima ti basta un amico che ti da una pacca sulla spalla e ti dice con un sorriso “visto? te l’avevo detto che era impossibile” allora tale autostima era già barcollante di suo. 😀
nevrotico
1 Novembre 2012 @ 20:46
è probabile…! comunque un conto è dirlo solo ad una persona, un conto è dirlo a tutti! 🙂
Adriano
1 Novembre 2012 @ 14:43
Sei un vero motivatore, non c’è che dire. Ce la farò ad imparare l’algebra in un mese…? 🙂
Stefano
1 Novembre 2012 @ 23:01
Prova!
Daniele
1 Novembre 2012 @ 21:01
Scusa ma così parti molto avvantaggiato! Hai già scritto più del 25% del libro, hai già in mente tutta la trama…così non vale!
Stefano
1 Novembre 2012 @ 23:04
Fidati che quel 25% lo ritorno con gli interessi con Mindcheats. 😛 Avere in mente la trama poi è permesso, così come avere delle schede dei personaggi e delle ambientazioni.
Erika
1 Novembre 2012 @ 22:14
Ok, bene. Ecco il mio obiettivo……perdere 4 kg in un mese.
Ho già un programma in mente.
E adesso me lo scrivo bene bene con tanto di orari ^^
Ecco l’ho detto anche a te adesso =D avanti il prossimo xD
Stefano
1 Novembre 2012 @ 23:05
4kg in un mese sono più che fattibili! Anzi è il ritmo ideale per una dieta salutare. Ci sono persone che si “vantano” di aver perso 20kg in un mese e mezzo, senza saper che ci sono andate a rimettere in salute.
Erika
2 Novembre 2012 @ 14:54
Sono gli ultimi 4 da perdere, quindi sarà piuttosto dura comunque =P
Sono daccordo con te sui 20kg in un mese e mezzo….
Stefano
2 Novembre 2012 @ 18:49
Ahia, gli ultimi 4, allora faccio il tifo per te! 😛 Vai a correre 5 volte a settimana e ce la farai.
Elisa
2 Novembre 2012 @ 02:29
Ecco il mio obiettivo.
Promuovere il mo sito nel piu’ breve tempo possibile!
Stefano
2 Novembre 2012 @ 02:42
Ciao Elisa, come obiettivo ti consiglio di aver qualcosa di più misurabile. Ad esempio, raggiungere i 1000 visitatori al giorno entro 6 mesi. 😉
LUIGI
2 Novembre 2012 @ 15:46
Ciao,come faccio ad affrontare la paura del cambiamento?parlo di sviluppo personale,come fare quando c’è il tuo vecchio “io” che ti impedisce di voler cambiare?:)
Elisa
2 Novembre 2012 @ 18:25
Caro Luigi, la tua frase mi ha colpito molto, forse perchè anch’io sto vivendo la tua stessa situazione. La paura è naturale, ma aver già la coscienza che il cambiamento è necessario è già qualcosa, il primo passo è già fatto.
Pensa che “il tuo vecchio io” è anche il risultato di credenze che ti sono state imposte, poi se è solo ” il tuo vecchio io ” che ti impedisce di cambiare, allora forse questo cambiamento non lo desideri veramente!
Gio
2 Novembre 2012 @ 18:40
Il dilemma è capire se è un bene non volere un cambiamento o se è bene effettuarlo non per scelta ma per necessità…
Scusate se le mie parole suonano vaghe, ma ho avuto l’ispirazione 😀
Stefano
2 Novembre 2012 @ 18:55
Scusa Giò ma non ho ben capito cosa intendi. 🙂
Gio
2 Novembre 2012 @ 20:17
Intendo più semplicemente che spesso è il conformismo che ci impone di fare dei cambiamenti, o almeno questo è il mio punto di vista…
Stefano
2 Novembre 2012 @ 18:54
Mi hai anticipato Elisa. 🙂
Io aggiungo alcuni link agli articoli migliori su Mindcheats che, sono sicuro, ti daranno una mano:
All’universo, di te, non gliene frega niente: http://www.mindcheats.net/2012/09/universo.html
Ecco come il senso di colpa può aiutarti a migliorare: http://www.mindcheats.net/2012/07/ecco-come-il-senso-di-colpa-puo-aiutarti-a-migliorare.html
10 tecniche per cambiare la tua vita, 2 minuti al giorno: http://www.mindcheats.net/2012/07/cambiare-la-vita.html
5 modi scientificamente provati per mantenere la motivazione: http://www.mindcheats.net/2012/05/mantenere-la-motivazione.html
Gio
2 Novembre 2012 @ 17:30
Sto facendo un tentativo anch’io, ma mi accontenterò di 1000 parole al giorno, i testi più lunghi che ho scritto sono i temi da 2 facciate massimo e ho solo 17 anni… Spero tanto che lo pubblicherai comunque vada 😉
Stefano
2 Novembre 2012 @ 18:55
Pubblicare un romanzo è un casino, per il momento mi basta la soddisfazione di scriverlo! 🙂
Mattia
3 Novembre 2012 @ 13:52
Beh Stefano,
Non ce n’e uno in particolare, ma dicevo che questo articolo mi aiuterà molto a realizzare tutto ciò che mi venga in mente in ogni istante. Quindi grazie. E ancora complimenti. XD
Stefano
4 Novembre 2012 @ 06:11
Grazie Mattia! Prova anche tu a porti un grande obiettivo a breve termine, con me sta funzionando alla grande. 🙂
Marco
3 Novembre 2012 @ 16:44
Peccato, se decidevi di scriverlo in 1 giorno ti avrebbe pubblicato Mondadori.
gianni
5 Novembre 2012 @ 19:38
Bell’ articolo Stefano.ci conosciamo, sono titolare di una società di consulenza finanziaria a brescia ( dromica srl )
In questo momento sto pianificando una nuova attività nel campo finanziario e il tuo articolo mi pare fantastico!
ti farò sapere !
complimenti
Stefano
6 Novembre 2012 @ 14:46
Tienimi aggiornato, compaesano! 🙂
Riccardo
6 Novembre 2012 @ 12:27
Vorrei unire questa tecnica per il raggiungimento degli obiettivi a quella per apprendere l’inglese, solo che non credo sia possibile a livello di tempo raggiungere l’apprendimento dell’inglese in un mese, per caso lei ha consigli su come potrei unire questo all’inglese?
Perche’ non credo che un mese di inglese per due ore e mezza possa darmi un traguardo, al massimo dei risultati.
Stefano
6 Novembre 2012 @ 14:52
L’inglese è troppo vasto per essere imparato in così poco tempo, mi dispiace! Potresti darti un obiettivo simile come leggere un libro che ti piace in inglese però.
l'uomo senza testa
8 Novembre 2012 @ 08:33
Una critica! Lasciamo l’arte fuori dalla maledetta fretta che ci mette il mondo . L’economia a lungo andare rende schifoso tutto. Almeno l’arte lasciamola scorrere. Il tuo discorso va bene per il settore economico, perchè caro, tutto questo blog è finalizzato indirirettamente ad un miglioramento economico della persona. Più cose in minor tempo, tecniche per dormire di meno per fare di più …. bè , questa è economia. E se l’economia esce al di fuori della sua funzione iniziale , diventa tutto molto molto molto triste!
Stefano
8 Novembre 2012 @ 14:18
Libero di pensarla come vuoi. C’è chi, come me, si sente bene a vivere una vita piena e attiva. Tu potresti sentirti bene a vivere al minimo, fare quello che devi fare e poi rilassarti. Ma c’è chi vuole di più. Chi ha un sogno e vuole realizzarlo, chi si sente inutile a non fare niente tutto il giorno. Io sono fra questi.
È una questione di preferenze e opinioni, non di verità assolute. 😉
Elisa Pepe
8 Novembre 2012 @ 14:55
Caro stefano,
il discorso dell’uomo senza testa, secondo me non riguarda il vivere il vivere al minimo o il non far niente, ma riguarda l’arte!
Gli ebook sono utili all’economia e alla crescita, ma non si puo’ certo parlare di arte!
Stefano
9 Novembre 2012 @ 00:12
Gli ebook sono libri in un altro formato. Esistono ebook di libri che sono considerati arte, quindi un ebook può essere arte. 😛
joelaskee
12 Novembre 2012 @ 12:51
Grande Stefano!
Io sono un matto e pigrone, ma faccio esattamente così per motivarmi e poter dare il massimo.
Quando dici “dì a tutti quelli che conosci cosa vuoi fare” è perfettamente quello che faccio io, perchè sapendo che la mia mente subdola reagisce forse troppo quando in gioco c’è il mantenere le aspettative altrui lo uso come motore motivazionale…
spero un giorno non debba più usare trucchetti del genere per comandare la mia mente da caprone 🙂
Stefano
12 Novembre 2012 @ 15:36
Non è un male usare questi trucchetti, fidati che lo faccio anche io per motivarmi. 😉
Andrea
18 Novembre 2012 @ 13:53
Il mio obiettivo? Riuscire a capire l’inglese parlato senza difficoltà e leggerlo facilmente. Tutto ciò entro gennaio. Oltretutto, per pura coincidenza (o forse no? Mi spii?), sei anche arrivato tu con il tuo fantastico (spero) corso d’inglese. Come si suol dire: ho avuto “culo”!
Comunque sia, come va il romanzo?
Stefano
18 Novembre 2012 @ 20:05
Il corso di inglese dinamico durerà più di un mese, ma già nei primi 30 giorni vedrai un miglioramento notevole se ti applichi ogni giorno.
Pietro
1 Dicembre 2012 @ 17:54
Ciao Stefano,sono davvero curioso di cosa parlerà il tuo romanzo e se sarà autobiografico o meno.Vorrei dirti che secondo me si può considerare anche un obbiettivo sfidante preparsi a degli esami in un certo periodo di tempo,specie per non è riusciuti mai a fare tale cosa in precendeza,può rappresentare una rottura col passato e quindi una sfida.
Stefano
1 Dicembre 2012 @ 18:08
È un dark fantasy, quindi non autobiografico. Ho completato l’obiettivo delle 50.000 parole in un mese, ma la fine è ancora lontana! Quindi non verrà “pubblicato” a breve.
Preparare un esame in poco tempo non è un obiettivo sfidante, è un suicidio. Devi porti un obiettivo di questo tipo in modo che se lo raggiungi sara felice, ma se fallisci sarai comunque più avanti rispetto a quando hai iniziato. Se non fosse arrivato a 50.000, sarei comunque quelle 30.000 parole più vicino alla conclusione del romanzo. Ma se non passi un esame le conseguenze possono essere gravi.
Come essere felici: 28 abitudini che ti aiuteranno | Mindcheats
14 Ottobre 2013 @ 08:40
[…] Approfondimento: La tecnica della motivazione-lampo: come scrivere un romanzo in un mese […]
giovanni
18 Novembre 2013 @ 13:16
Semplice curiosità…dopo più di un anno: l’hai scritto il romanzo?
Stefano
21 Novembre 2013 @ 14:14
Quello no, però ho scritto altri 2 libri e in arrivo un terzo. 🙂
Angio
25 Luglio 2014 @ 08:31
Buongiorno Stefano.
Dopo due giorni lontana da casa e dalle tue “notizie”, eccomi sempre curiosa e attenta.
Questo articolo mi piace come tutti quei 3 che ho letto (sono agli inizi nel seguirti) e sicoramente tutti i prossimi mi piaceranno.
Ddunque, il prossimo articolo non lo leggerò subito, riprenderò questo perché mi occorre per il mio libro iniziato un anno fa e messo a dormire per alcune informazioni che mi vengono negate e insisto a cercarle. Proprio adesso mi si è accesa la lampadina e le informazioni saprò dove andare a cercarle, abbandonerò i timorosi che si sono ritiratti per attingere ad una fote più potente. me ne bastano tre o quattro, poiché questo libro non sarà un librone di 400 pagine. Ovviamente mi piacerebbe avere qualche informazione da chi cercavo.
Pazienza.
GRAZIE!
Alla prossima.
Stefano
25 Luglio 2014 @ 23:24
Angio, ultimamente ti leggo spesso sotto i commenti, mi fa piacere vedere che ti piacciono gli articoli di mindcheats, prenditi tutto il tempo che vuoi per leggerli, e soprattutto buona scrittura 🙂