Il manifesto della vita sana
3 giorni fa ho corso la mia prima mezza maratona: 21 chilometri e spicci. L’anno prossimo faccio quella completa. Quando ho iniziato due anni fa a mala pena correvo 4 chilometri trascinandomi per strada, e tutti mi dicevano: lascia stare, non sei portato.
La cosa triste è sapere che la maggior parte delle persone considerano 21 chilometri di corsa un grande traguardo, qualcosa di epico; in realtà basta un filo di allenamento. Lo standard della salute si è talmente abbassato che fare fatica è un con alieno per uomo comune. Prendi una decisione adesso: la salute. In questo articolo ti spiego come vivere una vita sana dal punto di vista fisico e mentale. E lo farò senza riciclare i consigli che leggi ovunque. Ti parlerò di:
- Alimentazione.
- Esercizio fisico.
Il sottotitolo di Mindcheats è “Trucchi per sfruttare la mente”. Ma la mente è una parte del corpo, e se non ti prendi cura del corpo la mente è la prima ad andare a quel paese. Non mi credi?
Secondo diversi studi, nel Paesi sviluppati l’indice di obesità è inversamente proporzionale alla ricchezza. In altre parole: le persone più grasse sono anche le più povere (fonte). E dato ancora più indicativo: il peso è inversamente proporzionale all’intelligenza. In altre parole: più bassi è il QI, più una persona è grassa (fonte).
Se pensi che essere grasso si ripercuota solo sulla tua salute fisica, sbagli.
I rischi di una vita non sana
Possiamo dividere i rischi di una vita non sana in due categorie:
- Rischi per la salute fisica.
- Rischi per la salute mentale.
Partiamo dai primi, perché sono più semplici.
Rischi fisici
Una vita poco sana a livello fisico significa due cose:
- Sovrappeso.
- Niente attività fisica.
A sua volta, il sovrappeso è causato da troppo cibo ma soprattutto cibo scadente. Ora, io non sono il vegano crudista radicale che mangia solo l’insalata del suo orto, a volte mi trovi al McDonald o a mangiare lo spiedo bresciano. Puoi mangiare tutto quello che vuoi finché tieni in mente una regola: l’unica fonte di nutrimento per il tuo corpo è il cibo che mangi. Banale?
Significa che il tuo cervello, il tuo cuore, i denti, gli occhi, ogni parte del tuo corpo è sintetizzata a partire dal cibo. Se la materia prima è scadente, il prodotto finito sarà scadente.
Pensa di dover costruire un tavolo. Se parti da un legno di qualità e lo dai a un bravo falegname, ti farà un tavolo della madonna. Ma se parti da un legno marcio e pieno di tarme, il bravo falegname ti farà un tavolo marcio e pieno di tarme. Che per carità, sarà sempre un tavolo, ma io non lo vorrei in casa.
Il tuo corpo è un ottimo falegname: la sua capacità di trasformare il cibo è maestosa. Ma se il materiale di partenza non è buono, non può dare il massimo. Certo riesce a farti sopravvivere, ma non vuoi vivere in un corpo tirato su da cibo scadente così come non vuoi in casa un tavolo tarmato. In entrambi i casi, è una questione di tempo prima che si spezzi.
E non parlo solo di problemi gravi:
- Raffreddori.
- Brufoli.
- Malanni di stagione.
- Allergie (in parte).
- Piccoli dolori.
- Tosse.
- Mal di testa.
- Carie.
Sono tutti peggiorati da un’alimentazione non sana. Il raffreddore e tutte le malattie minori ti colpiscono se il sistema immunitario ha problemi: con un’alimentazione sana avrai le difese al massimo e addio malattie. Io avevo mal di testa frequenti, pensavo fosse normale finché non ho perso peso.
Se sei sovrappeso e non fai attività fisica, ti basta risolvere questi due problemi per liberarti da ogni malessere fisico minore. Dopo un anno negli Stati Uniti una cosa ho imparato: gli americani fra poco sono allergici all’aria che respirano. Sospetto il McDonald sia una causa scatenante.
Rischi mentali
Ne ho fatto un punto separato solo per cortesia, ma la mente non è che una parte del corpo. Tutto quello che ho detto sopra vale anche qui.
La coscienze non è un’entità astratta e immateriale, non è un’anima divina o uno spirito immortale. Su Mindcheats parlo della mente come un’entità separata per semplificare la spiegazione, ma non c’è niente di separato: il cervello è fatto di impulsi elettrochimici, proteine, acqua, lipidi. cellule. È un organo come gli altri.
Solo perché la scienza ancora non è arrivata a capire come funziona in dettaglio, non significa che è un’entità sovrannaturale. Per provare una teoria devi portare delle prove a supporto, non puntare ai difetti minori di un’altra teoria scientificamente più valida.
Con una benzina scadente il cervello non è in grado di funzionare al 100% e sarai:
- Più stanco.
- Meno attento.
- Meno reattivo.
- A tutti gli effetti più stupido.
Nella ricerca citata a inizio articolo, gli studiosi hanno ipotizzato che il cibo scadente durante l’infanzia sia la causa di un basso QI. Anche se hai qualche anno in più non ti preoccupare: le cellule celebrali continuano a nascere e morire, il corpo continua a rigenerarsi, quindi puoi fare molto se decidi di cambiare alimentazione adesso.
Perché i consigli regolari sono inutili
Mentre facevo ricerche per questo e altri articoli, ho letto centinaia di articoli-clone su come mangiare bene. E sì lo ammetto, sono colpevole anch’io (in parte).
Questi post si riconoscono da una serie di principi per vivere meglio ed essere in pace con te stesso, ma hanno un difetto comune: cercano di curare un male diffuso con dei rimedi pratici (ne ho già parlato in questo articolo). Ti dicono mangia questo, fai attività fisica. Tutto vero, ma non stanno risolvendo il problema.
Prendiamo l’esempio del mangiare bene: chi cerca consigli per migliorare la sua dieta? Non chi è nel suo peso forma, ma chi ha problemi di sovrappeso. La maggior parte di queste persone non ha un problema di disinformazione, non è sovrappeso perché non sa cosa mangiare: chiunque sa che se vuoi dimagrire devi mangiare frutta e verdura, ridurre i fast food e tagliare sugli zuccheri. Non è una novità. Il loro problema è la forza di volontà: vedono il panino e non resistono, vedono la fetta di carne avanzata e la prendono, escono a cena e mangiano come disgraziati.
Non lo dico con disprezzo. Sono il primo ad essere passato per quella fase. Vuoi sapere il mio peso massimo? 114 chili, intorno ai 16 anni. Non raccontarmi balle sul perché sei sovrappeso, ci sono passato anch’io e so che la “costituzione grossa” è una balla per farti sentire bene. 😉
E so che se ti serve perdere peso, sentirti dire per la millesima volta che il polpettone della nonna non è il piatto più light del mondo non ti aiuterà.
E che mi dici dello sport?
Stessa storia. Non ci vuole una laurea a capire che se hai il fiatone dopo due piani di scale, il tuo corpo ti sta dicendo che è pronto a cadere a pezzi. Siamo nel mondo dell’informazione, i TG ti bombardano di notizie 24 ore al giorno, a volte dicono anche cose sensate del tipo “se non fai sport ti stai scavando la fossa.” Forse con termini più rassicuranti, ma il principio è quello.
Ho il sospetto che a molti sfugga l’importanza di vivere una vita sana, per questo in giro ci sono così tante persone sovrappeso. È difficile riassumere l’importanza di un corpo sano in una frase, ma ci provo lo stesso:
Il tuo corpo è l’unica cosa che ti tiene in vita.
Vedi, non stiamo parlando di dettagli. Non stiamo parlando del rigore in fuorigioco dato alla Juve, o del comune che vuole rendere edificabile la tua pineta preferita. Stiamo parlando di mantenere in funziona la macchina che ti tiene in vita. E se questa non è una motivazione sufficiente, mi arrendo.
Perché la salute è un pilastro della crescita personale
La motivazione è alla base dello sviluppo personale. Sai un’altra cosa che è legata alla motivazione? La tua salute.
Correre è faticoso, rinunciare alla sbrisolona di Zia Pina è faticoso. Raggiungere e mantenere il benessere fisico richiede motivazione e forza di volontà, due aspetti imprescindibili di una vita piena e felice. Il mondo ti tirerà addosso tanta melma, a volte ti sembrerà di affogare nella melma, e se non hai sviluppato la resilienza per restare a galla sei fregato.
Motivazione e forza di volontà sono come due muscoli: per svilupparli, devi allenarli. Inizia dall’esercizio pratico più semplice che ti porterà i benefici maggiori: pensa alla tua salute. Poi allargati al resto:
- Il lavoro.
- Lo studio.
- Il tuo grande obiettivo.
Datti una scossa.
Decidi oggi che così non puoi andare avanti, decidi di riappropriarti del tuo corpo. Scegli di vivere come Dio comanda, da adesso in poi. Quando avrai la forza di volontà di prenderti cura del tuo corpo potremo tornare a parlare di crescita personale, prima è una perdita di tempo: è come portare un bambino di 6 anni al liceo.
Ti stai avvelenando senza saperlo?
Il mio amico Emanuele, un lettore di vecchia data di Mindcheats, è un vegano vecchio stile che si auto-impone restrizioni alimentari che a me fanno inorridire (ma complimenti per la forza di volontà). O la strategia del digiuno intermittente di Alessandro, altra strategia estrema che richiede autotreni di motivazione.
Non ti serve arrivare a questi estremi: mangiare bene significa eliminare il cibo velenoso per il tuo corpo e seguire questi 10 principi.
L’anno scorso ho visto Super Size Me, che documenta l’esperimento di un giornalista americano: 30 giorni a mangiare solo McDonald. Il risultato: a momenti ci rimaneva secco.
È vero, 30 giorni di fast food sono estremi. È vero, ci sono veleni che ti uccidono prima. Ma fa riflettere, se consideri che puoi sopravvivere 30 giorni senza mangiare niente (Thomas McElwee è durato 73 giorni): esistono cibi in grado potenzialmente di ucciderti, e non credere che sia limitato al solo fast food. Rileggi l’esempio del tavolo: se il legno è scadente, anche il miglior falegname del mondo non può creare un tavolo di qualità.
Rinunciare al cibo malsano non significa rinunciare al piacere di mangiare, anzi: con una cultura alimentare riesci ad apprezzare i sapori semplici, naturali, quella delicatezza che esalta ogni aroma. Con vagonate di sale, zucchero e oli vegetali, ogni sapore viene coperto. Negli Stati Uniti tutto aveva lo stesso sapore: sale, zucchero e carta. In Italia non siamo a questo livello, ma ho imparato a riconoscere e odiare il cibo industriale di scarsa qualità, quello fatto con prodotti scadenti e che ti avvelena senza che te ne renda conto. Fanno schifo e ti fanno male, perché continui a mangiarli?
Se tieni a mente la regola genera, ogni tanto l’eccezione scappa e va bene così. Il tuo corpo sa eliminare le tossine, finché sono in quantità limitata.
Come essere più felice con lo sport
Mi ci sono voluti 2 anni di allenamento per capirlo: avere il controllo del proprio corpo è una sensazione inebriante. Me ne sono accorto durante un allenamento di resistenza, poche settimane fa. A un certo punto mi concentro sul mio corpo: sento ogni muscolo, ogni movimento, ogni respiro. A momenti il battito del cuore.
E lì mi dico: capperi, che bella sensazione.
Poter correre senza avere il fiatone, sentire che il corpo si muove come vuoi tu, sapere di avere le potenzialità di fare quello che vuoi. Ti senti in controllo, senti di avere potere.
Ti ho fatto l’esempio della corsa, ma puoi fare qualsiasi sport: io faccio tennis da una vita e gioco a calcetto, tu puoi fare basket, nuoto o bici. Finché fai fatica, è uno sport salutare (le bocce non valgono). All’inizio sarai impacciato, se non hai mai fatto attività fisica i primi mesi farai fatica a muoverti. Non sei abituato a controllare il tuo corpo, i movimenti complessi e veloci ti sono estranei. Non avere fretta: migliorerà. Quando avrai il completo controllo su ogni parte del tuo fisico te ne accorgerai, e scoprirai una sensazione mai sentita prima.
Conclusione
Se sei sovrappeso e ti immagini la tua vita da magro, non pensare che sarai la stessa persona con 20 chili in meno. Sarai un’altra persona, con convinzioni diverse, più ottimista e pronta ad affrontare le sfide della vita. Se non hai la forza di volontà di metterti in forma non avrai mai la forza di volontà per timonare la tua vita, né per reagire ai cambiamenti. In questo, la tua salute è la cartina tornasole del tuo percorso di crescita.
La tua prima sfida è condurre una vita che non sia una caduta libera verso la tomba. C’è tanto da fare su questo pianeta, vedi di restarci abbastanza da non avere rimpianti.
Domino
16 Ottobre 2013 @ 13:39
Ottimo articolo Stefano 🙂 Mi sto accorgendo sempre di più di come l’alimentazione e l’attività fisica influenzino i livelli di attenzione ed energia mentale. Adesso mi è venuta voglia di spiedo bresciano. :/
PS. Non hai più risposto alla mia email…
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:20
Capperi, mi sa che la tua mail è andata in spam, controllo subito!
Giacomo
16 Ottobre 2013 @ 14:50
Il fatto stesso di portare avanti con tanto fervore la tua “campagna” a favore di sport e corretta alimentazione la dice lunga sulla tua intelligenza (rispetto ai mille blogger venditori di aria fritta).
Il non illudere e l’avere un rigore scientifico assoluto la dice lunga sulla tua intelligenza.
Continua così 😉
Posso sapere il tuo tempo sulla mezza? Hai seguito programmi specifici?
giacomo
17 Ottobre 2013 @ 01:15
Bhe visto che è diventata la riunione degli (ex) obesi anonimi mi ci metto anche io
novembre 2011 – 173cm x 122kg – inizio dieta
marzo 2012 – 173cm x 110 kg- inizio ciclismo
settembre 2012 inizio running
novembre 2012 – 173 cm x 84 kg
aprile 2012 prima 21km
oggi 173 cm x75 kg, circa 2500km di running 1 anno dopo aver iniziato
obiettivo marzo 2014: 61kg e 360km runnning/mese
una parte del merito è sicuramente di mindcheats 😉
non mollate ragazzi, non mollate mai!
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:57
Complimenti Giacomo!
Ju
17 Ottobre 2013 @ 09:16
Grande!!!
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:32
Sono un fanatico di numeri e statistica, purtroppo alcune cose sono difficili da misurare!
Ho finito in 1h 47′ 20″ su percorso leggermente collinare, per essere la prima sono soddisfatto. Ho seguito il programma su albanesi.it, che è molto completo. L’anno prossimo si migliora. 😀
zio Hack
16 Ottobre 2013 @ 14:51
Ciao Stefano,
complimenti per il blog è tra i pochi blog Italiani che seguo.
Riguardo a “SuperSize Me” ci sono alcuni dubbi sull'”autenticità” e anche dei “controesempi” come puoi leggere qui sotto
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2011/04/22/is-supersize-documentary-really-accurate.aspx
Purtroppo l’alimentazione è la “nuova religione” del nostro secolo.
Un abbraccio,
zio Hack
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:40
Grazie zio! 🙂
Che Super size me sia estremo è palese, già solo il fatto di mangiare Mcdonald’s per un mese la dice lunga. Poi ha preso il menù super size spesso, e partiva da una dieta vegana che di sicuro qualcosa al suo corpo l’aveva fatta. L’esperimento citato nel tuo articolo è stato fatto senza soda (che da sola tira su di 1000 kcal) e patatine (altre 800). Sono 1800 calorie al giorno in più già solo di quello, che fanno la differenza. Insomma secondo me, i due esperimenti sono molto diversi.
Ho vissuto in USA e lì il potere delle lobby è immenso, soprattutto quella dell’industria alimentare (le lobby in America sono legali). Quindi quando c’è un’area grigia, è meglio vedere il grigio più scuro. Con ricerche che discordano sul fast food, verosimilmente la ricerca che li condanna di più è quella più vicina alla verità.
Fermo restando che il tuo articolo dice un mucchio di cose sensate, come l’inutile paura verso carne rossa, uova, latte e affini.
Andrea
16 Ottobre 2013 @ 15:43
Bell’articolo Stefano..Anche se io sono in forma come peso,mi alleno lo stesso,e sto pensando anche di andare a correre…
Su L’ultima frase è vero,però il discorso secondo me è sempre quello,ci vuole volontà di provare a fare tutte le cose,soldi e tempo..
Ultima cosa.. quali sarebbero gli elementi che fanno male?
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:42
Soldi per correre non ce ne vogliono, al massimo le scarpe. 😀 E anche il tempo non è un problema: 5 ore alla settimana le possono trovare tutti. Quindi rimane solo la voglia. 😉
Ti consiglio di iniziare, veramente, la differenza che sentirai sarà immensa! 🙂
Andrea
17 Ottobre 2013 @ 16:19
Si vorrei iniziare,solo che non mi piace correre per strada,quindi c’era un posto dove potevo andare a correre,si chiama percorso della salute circa.. ed lì sarebbe perfetto,solo che per andarci in autobus ci metto 1 ora,perchè anche se è abbastanza vicino casa,l’autobus fa un giro strano..
Per quanto i soldi,mi riferivo a vari sport,non solo nella corsa..
Per esempio per imparare il paracadutismo,ci vogliono dei corsi ed costano..
Delayer
19 Ottobre 2013 @ 14:16
Naaaaaaaa, quanti problemi, dici che è abbastanza vicino a casa, allora inizia a correre da casa e completa con il “percorso della salute”…
Per me stai entrando nel girone del “Non esco perchè ho fame/esiste il sole/la terra è bagnata/sta pioviccicando/mi si rovinano i capelli/ecc….”
isabella
16 Ottobre 2013 @ 16:01
Bravo Stefano!!! Questo articolo lo leggerò tutti i giorni per ricordarmi quanto l’alimentazione e la mente sana è la prima fonte per vivere una vita serena!!!
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:42
Grazie Isabella. 🙂
Emanuele
16 Ottobre 2013 @ 16:37
Ehi stefano, mi hai citato!!! Grandissimo!!!!
Vedi, amico per un vegano, mangiare senza proteine animali e’ la normalita’, carne, latticini e uova non ti danno piu nessuna voglia dopo qualche mese, per cui non si parla piu’ di rinuncia e di forza di volonta’!
Lasciando stare il discorso di una salute mentale e fisica eccellente grazie all’alimentazione vegana, ci tenevo a fare una precisazione: per dimagrire non basta solo la volonta’, ma bisogna cambiare l’immagine di se nel proprio subconscio! Se dentro di noi ci sentiamo ancora grassi, e’ finita, la nostra mente finira per sabotarci qualsiasi tentativo di dimagrimento!
Salutoni!!!
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:46
Questo è vero e l’ho notato anch’io: dopo qualche settimana diventa la normalità, è il potere della plasticità mentale oltre che della fine della dipendenza fisica (nel caso dei carboidrati). 🙂
A me ha aiutato molto cambiare la definizione: passare da “voler perdere qualche chilo” a vera e propria dieta, perché dieta implica ammettere di avere un problema di peso e voler cambiare radicalmente. Da qui una cosa che dico sempre: prima di risolvere un problema, devi ammettere di averlo.
Paolo
16 Ottobre 2013 @ 16:45
Complimenti per il bell’articolo.
Io ho cominciato a correre senza un perchè, dopo un po’ ho preso un libro per vedere come ci si allena per una maratona. Ne ho corso 3 e la sensazione che dà l’allenamento di resistenza è incredibile: corri 30 km, torni a casa sfatto, dopo due ore hai già recuperato tutto e sei fresco come una rosa.
Poi sono nate le bambine: difficilissimo conciliare lavoro famiglia e 4 allenamenti a settimana, qualche infortunio di mezzo e…. passati 6 anni non sono ancora riuscito a riprendermi. Una volta mi alzavo alle 5 meno un quarto per andare a correre, ma ora non sento più la spinta….
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:49
Ma tu sei una persona seria. 😀 Da quello che scrivi, mi sembra di capire che tu corri per il risultato. La corsa è prima di tutto benessere, il resto è una conseguenza. Certo correre la mezza o la maratona con un buon tempo aiuta, ma io ho corso per anni senza aver mai pensato di passare alle gare. Anche senza super-allenamenti 15 km a settimana fanno miracoli per il fisico.
Roberto
16 Ottobre 2013 @ 17:02
Bell’articolo..grande stefano..
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:49
Grazie Roberto. 🙂
delayer
16 Ottobre 2013 @ 20:19
E infatti è vero. 17 anni. A 15 anni ero 1.68x95kg. Ora 1.74x68kg.
Merito della corsa e della mia forza di volontà sul cibo(ad esempio prima mangiare 3 panini al giorno era normale).
Per chi è obeso , dimagrire E’ POSSIBILE! Non sono l’unico a esserci riuscito, si può passare anche da situazioni peggiori a fisici palestrati.
E aggiungo che cambia tutto, il modo con cui la gente si relaziona con te, tu come ti relazioni con il mondo e cosa più importante gli effetti sul fisico sono incredibili, riesci a fare più cose, la tua vita sociale si allunga anche perche non diventa più un problema staccarti dal PC per uscire a “via del corso”.
Volevo solo dare il mio piccolo contributo =)
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:49
Grazie del commento Delayer. 🙂
Delayer
19 Ottobre 2013 @ 14:17
So di essere offtopic, ma ho letto che a te piacciono le tecniche di pnl.
Conosci qualche libro(anche in inglese) che tratta bene l’argomento?
Stefano
19 Ottobre 2013 @ 15:52
Parti da Gennaro Romagnoli, che ha una visione scientifica dell’argomento.
Domino
20 Ottobre 2013 @ 13:47
Ecco, una cosa che mi incuriosisce è la PNL.
Purtroppo non ho ancora ben capito come funziona ed a cosa serve (a un po’ di tutto?).
In molti siti si cerca di sare una definizione di PNL, per esempio Wikipedia ci dice: “è un approccio alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia”. Un po’ vago… che tipo di approccio?
Ed a cosa serve? “Per raggiungere specifici obiettivi nella vita” (Wiki). Sempre un po’ vago…
Ho letto inoltre le solite esagerazioni, come “con la PNL puoi imparare a pilotare un elicottero in una settimana”. Oppure “NLP can treat problems such as phobias, depression, habit disorder, psychosomatic illnesses, myopia,[8] allergy, common cold[9] and learning disorders” (Wiki).
Il risultato è che sono molto confusa sull’argomento. Se qualcuno mi può consigliare un libro che spieghi “l’ABC della PNL”, insomma una sorta di “PNL For Dummies”… è benvenuto 🙂
Stefano
24 Ottobre 2013 @ 09:24
Bella domanda, la definizione di PNL è difficile perché ognuno la interpreta come preferisce. Puoi iniziare da Bandler: http://www.amazon.com/Ultimate-Introduction-NLP-successful-ebook/dp/B008IX5UY2/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1382599397&sr=1-1
Davide
16 Ottobre 2013 @ 20:24
In due anni da sedentario sei riuscito a correre la mezza maratona, io sono 5 anni che sto cercando di barcamenarmi tra infortuni vari e ancora non riesco a superare il test del moribondo.. veramente a volte ti viene voglia di mollare tutto e lasciarti andare allo sconforto: sembra che per quanto ti sforzi le cose non cambieranno mai.
Eri arrivato a 114 kg e ora corri la mezza maratona! Stefano, a quanto dici eri timido, grasso… cos’è che ad un certo punto ti ha fatto cambiare la vita? Cos’è che ti ha spinto a voler cambiare e a voler migliorare? Soprattutto sapresti dire le caratteristiche essenziali che portano a questo “successo” ? Come hai fatto a non perdere la voglia di andare avanti quando c’erano i fallimenti (e immagino ci siano stati) ?
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:52
Due cose, Davide:
1) Ho detto basta, mi sono rotto le balle di essere grasso.
2) Ho deciso di correre la Iditarod Trail Invitational entro il 2021: http://iditarod.it/?p=p_23&sName=presentazione
Così un giorno ho smesso di mangiare porcherie e da lì non ho mai avuto ripensamenti.
Consiglio: se hai infortuni vari significa che stai sbagliando qualcosa nel tuo allenamento, vacci piano e informati sulle metodologie migliori. 😉
Vincenzo
16 Ottobre 2013 @ 21:16
Articolo magnifico! Concordo su tutto. Parlo da ex Obeso 🙂
Ho trasformato il mio corpo in anni di allenamento e dieta ma
la soddisfazione va oltre l’aspetto fisico!
E’ qualcosa d’indescrivile.. una sensazione di benessere generale,
Aumento di AUTOSTIMA soprattutto!
Aumento della Consapevolezza dei propri mezzi e di poter raggiungere
Traguarti sognati da molti 🙂
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:52
Grazie del commento Vincenzo, hai ragione su tutta la linea. 🙂
danilo
16 Ottobre 2013 @ 21:17
Ciao Stefano, complimenti sempre per i tuoi articoli, ma ti volevo chiedere una cosa che non centra adesso, mi consigli dei film sulla motivazione.
Se non l’hai fatto ancora, ti chiedo di fare un articolo per noi su questo, thanks 😉
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:53
Il primo che mi viene in mente: Yes Man. Ha nascosta una grande verità. 😉
Fabio
16 Ottobre 2013 @ 21:42
Fenomenale. Questo articolo secondo me è il più bello che io abbia mai letto del tuo magnifico capolavoro di MindCheats. Non posso che essere pienamente e completamente d’accordo con te.
Io ho quasi la tua età, da sempre ho fatto tanto sport, poi all’inizio dell’università ho smesso. Grave errore. Non capivo perchè non riuscissi a dare il meglio di me, eppure studiavo tanto, ma il rendimento non era elevato. Ho capito che tornare a fare sport fosse la mossa vincente per innalzare il mio rendimento mentale e fisico, allora ho deciso di iniziare arti marziali cinesi in una accademia davvero seria. Risultato? Felicità, autostima e studio molto ma molto meglio. Tutto ciò nonostante io consideri la mia alimentazione migliorabile, e questo articolo mi fa riflettere sull’importanza del cibo per la mente e non solo. Fortunatamente vivo ancora con mia mamma che cucina molto sano 😉
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:55
Mia mamma invece non cucina sano granché, per fortuna che adesso mangio quasi sempre da solo. 😉
Anonimo
17 Ottobre 2013 @ 00:02
ti seguo sempre volentieri,
e questa volta ho una domanda?
come pensi si possa coniugare la buona alimentazione e lo sport con un’attività lavorativa allo stremo delle forze fisiche? la stessa che, oltre ad essere responsabile della minor frequenza con cui riesci ad andare in palestra rispetto ad un tempo, presumibilmente ti fa passare ogni residuo di voglia di trascorrere del tempo (prezioso) ai fornelli?
🙂
bell’articolo, ma un po’ utopico per i carrieristi.
(mai stata in sovrappeso per fortuna)
Stefano
17 Ottobre 2013 @ 08:56
Cucinare bene è un piacere, non un dovere! 😉
Se inizi a fare sport il fisico si adatterà, e il lavoro pesante diventerà una passeggiata. Gli allenamenti servono anche a questo. 🙂
Ninfa
17 Ottobre 2013 @ 11:10
Ciao Stefano,
sai dal mio punto di vista non credo sia una questione di volontà.
Nella mia famiglia c’è una persona gravemente obesa, ma che se ha in mente di fare qualcosa la fa a costo di rischiare anche la vita!!
Ma quando si tratta della sua salute, sia mentale sia fisica, si riduce ad una persona fuori controllo, ”debole”.
Io credo che sia questione di POCO amore per se stessi, verso la vita.
Si può ”non vivere” anche essendo in vita.
E poi penso che ”nascere” belli, sentirselo ripetere milioni di volte sia musica per le orecchie di chi ascolta, ma metti che ci si sente brutti… e gli altri te lo fanno anche ” gentilmente ” notare, come fai a dire -No, io penso solo a me stesso e alla mia salute, non mi interessa di voi!”.
Questa è un’affermazione che può darti solo una persona che ama se stessa. Ma credo che in questo caso, sarebbe una persone con uno stile di vita sano ed equilibrato; non una persona gravemente obesa.
Cosa ne pensi?
Andrea
17 Ottobre 2013 @ 16:30
Come disse un medico (non il mio ovviamente) non è importante quello che mangi, ma ciò che assorbi.
laura gay
18 Ottobre 2013 @ 19:23
Complimenti Stefano, un eccellente manifesto !!! Ti condivido su fb super-volentieri.
Stefano
19 Ottobre 2013 @ 07:49
Grazie Laura. 🙂
Giorgio
20 Ottobre 2013 @ 13:59
Ricordo le prime volte che si andava a correre insieme, la tua grande forza di volontà ti ha portato ad essere oggi uno Stefano migliore, sei un runner anche nella testa! PS drago! 🙂
Stefano
24 Ottobre 2013 @ 09:25
Ma a correre, quando ci torniamo? 😉
Matteo
23 Ottobre 2013 @ 17:25
Ciao Stefano, una domada:
come ti comporti quando mangi fuori casa per lavoro o altri motivi?
Sei solito prepararti le cose a casa e portartele dietro o mangiare fuori, con sapienza?
Stefano
24 Ottobre 2013 @ 09:39
Se è sistematico mi preparo qualcosa, se è una volta ogni tanto me ne frego perché il cibo è anche e soprattutto un piacere. 😉
5 illusioni ottiche estreme (con spiegazione scientifica) | Mindcheats
11 Novembre 2013 @ 08:53
[…] Il manifesto della vita sana […]
Zeichnengami
13 Luglio 2015 @ 23:58
Per l’alimentazione ho tutte le informazioni necessarie, ma vorrei chiederti riguardo alla tua esperienza con la corsa: come hai cominciato?
Più precisamente, hai avuto un impatto “traumatico” o hai cominciato gradualmente (corsa intervallata da camminata a passo sostenuto)?
Se hai cominciato gradualmente, qual’era il tuo ritmo iniziale?
Spero di ricevere una risposta in quanto temo che praticare solamente pattinaggio a livello amatoriale non possa aiutarmi quanto la corsa…
Stefano
15 Luglio 2015 @ 22:34
Premettendo che ho sempre fatto sport a giovane (soprattutto tennis) ho iniziato a correre con un ritmo medio. (il passo i primi tempi non lo guardavo quindi purtroppo non so dirtelo). Se non hai mai fatto sport ti consiglio di intervallare corsa e camminata VELOCE, misurali sulla distanza e man mano aumenta con la corsa 🙂