Essere felice: 5 direttive obbligatorie
La felicità è lo scopo ultimo della vita. Pensaci e ti accorgerai che è così: ogni tua azione deriva dalla ricerca della felicità. Guardi il Gran Premio perché ti piace, bevi birra perché ti piace, doni tutto agli orfani e vai a vivere in Tibet perché ti rende felice.
Se qualcuno scrivesse la mia biografia la intitolerebbe qualcosa come “un tizio che ha fatto molte cose diverse senza un filo logico” (non sono bravo a scrivere titoli). In realtà ogni mia scelta degli ultimi anni deriva dal bilanciamento di:
- Quello che mi rendeva felice in quel momento.
- Quello che mi garantiva la felicità a lungo termine.
In ogni momento, ho cercato di fare quello che massimizzava almeno uno di questi due fattori. Così riesco a vivere bene ogni giorno, con la bella sensazione di avere anche posto le basi per il mio futuro.
In questo articolo ti insegnerò 5 lezioni che ho imparato su come raggiungere la felicità.
1 – Fai esercizio fisico
Iniziamo dalla scienza, una delle 5 competenze fondamentali.
L’ossigeno viaggia attraverso il corpo nei globuli rossi all’interno del sangue: dalle arterie passa ai capillari, dove l’ossigeno viene scambiato con le cellule. Poi torna nei polmoni tramite le vene. Fin qui, tutto bello.
Ma lo scambio di ossigeno non è indolore: le pareti dei capillari sono così sottili che un po’ di liquido (plasma) esce dal sistema circolatorio e stagna nel corpo. Più o meno vengono persi 3 litri di liquidi ogni giorno. Se lasciato lì, il plasma si accumulerebbe e causerebbe danni al corpo.
Per fortuna esiste il sistema linfatico, che fra le altre cose ha il compito di catturare il plasma e riportarlo nel sangue. Ma per quanto sia bello e utile, il sistema linfatico ha un grave difetto: non ha un sistema di propulsione attivo. Questo apparato è solo una serie di tubi, non c’è un cuore che pompa i liquidi dove necessario.
Quindi come fa a riportare il plasma nel sangue? Prende in prestito l’energia dei muscoli: le contrazioni muscolari spremono i vasi del sistema linfatico e ripuliscono il corpo dai liquidi in eccesso.
Se non fai abbastanza movimento, i muscoli non si muovono abbastanza per far funzionare il sistema linfatico. Risultato: i liquidi si accumulano nei muscoli. Quando poi vai a dormire, la gravità porta il liquido nel collo e può causare apnea notturna.
Il punto fondamentale: il corpo umano si è evoluto per fare movimento fisico. Hai bisogno dell’esercizio come hai bisogno di respirare e di mangiare. Gli effetti sono più lenti e difficili da notare, ma a lungo termine una vita sedentaria è pericolosa quanto la denutrizione. Uno a uno gli apparati del tuo corpo smetteranno di funzionare.
Sarò tradizionalista, ma sono ancora convinto che un requisito fondamentale per la felicità sia di essere vivo e in buona salute. Non hai scuse per non tenerti in forma, soprattutto quando i benefici sono così evidenti e i costi così piccoli: mettiti le scarpe da ginnastica e vai a correre 30 minuti al giorno per 3 volte a settimana.
Come come? Dici di non avere tempo? Prima di tutto, ti suggerisco di semplificare la tua vita con questi consigli. Secondo, pensaci bene: sicuro di non avere tempo? Perché ci scommetto, in realtà ne stai solo sprecando molto. Io ho due lavori e riesco a infilarci il tempo per 50 kilometri di corsa a settimana, e la mia giornata è di 24 ore come la tua.
Puoi dire di non trovare il tempo per una cosa superflua, come guardare la televisione. Se invece di guardare il TG facessi un po’ di attività, vivresti meglio. Se non corri, a 50 anni inizierai ad avere problemi di salute seri. Sicuro di voler correre il rischio?
2 – Lavora a un grande progetto
La felicità non è una condizione, è un percorso interiore. Se cambiano le tue condizioni ma non il tuo modo di pensare e di vivere, la tua felicità non cambierà. Ecco perché chi vince alla lotteria non diventa più felice (fonte).
La felicità deriva dal migliorare: avere qualcosa di nuovo, fare un passo avanti. Continui a comprare nuovi oggetti nel mercato consumistico perché ti rende felice, anche se dopo un po’ la contentezza svanisce. Quando ti abitui alla novità, torni nella tua condizione iniziale. Continui a comprare, continui a saltare da un momento di effimera contentezza all’altro.
Oppure puoi avere un grande progetto.
Un progetto che ti stimola, che ti rende una persona migliore. Un progetto che puoi spezzettare (con questa tecnica) e realizzare a piccoli passi. O in altre parole: un sogno.
Un progetto deve anche essere misurabile: devi essere in grado di definire quando l’hai raggiunto. “Voglio essere più forte” non è un obiettivo, è una traccia. “Voglio riuscire a sollevare 120kg” è un obiettivo, perché puoi valutare i progressi.
Con un grande progetto sarai più felice perché potrai vedere e toccare con mano i tuoi progressi. Ogni giorno avrai qualcosa in più, sarai una persona migliore. Avrai la sensazione di non aver sfruttato a pieno la tua giornata, ed è quello che a lungo termine ti renderà felice.
Lo so è difficile, lo so ti devi impegnare. Ma ricorda: il tuo inconscio non è capace a fare scelte che ti rendano felice a lungo termine. Non fare affidamento sul tuo istinto, non cedere alle tentazioni. Non barattare dieci secondi di contentezza per la tua felicità.
Ora, per par condicio, è anche vero che esiste una seconda categoria di persone felici: quelli che si accontentano. Non lo dico in senso negativo (come in questo articolo): se non ti interessa avere niente di nuovo sei a posto, sei in pace con te stesso. Ma tu sei su Mindcheats perché ti interessa la crescita personale, stai leggendo questo articolo perché senti che qualcosa manca nella tua vita. Accontentarti per te non è una soluzione.
3 – Leggi più libri
Ammetto che io non sono mai stato un grande lettore, nella mia vita ho letto meno libri di quello che mi piacerebbe ammettere. Ero un fan dell’informazione in pillole: mi informavo con notizie brevi e articoli, senza mai andare troppo nello specifico.
Pochi mesi fa ho scoperto Kindle, il lettore di ebook di Amazon. Da lì ho iniziato a leggere molto di più e mi sento più felice, perché un libro ti dà molto di più di un articolo. Quando finisco di leggere un articolo mi sento uguale a prima, quando finisco di leggere un libro sono contento. Mi sento più ricco.
Se anche tu non sei un gran lettore, fatti un favore e acquista un Kindle sul sito ufficiale: non te ne pentirai.
4 – Mangia bene
Le considerazioni che ho fatto sull’esercizio fisico valgono anche per l’alimentazione: se non mangi bene, il tuo corpo sarà sprovvisto degli elementi necessari per la sopravvivenza. Alcuni effetti poco simpatici
- Ti ammalerai più spesso (dal raffreddore alle infezioni).
- Accorcerai la tua vita.
- Non riuscirai a fare sforzi intensi o prolungati.
- Ti sentirai sempre stanco e senza energie.
Anche se il tuo corpo è bravo a metabolizzare tutte le peggio schifezze che ci butti dentro, ha un limite: i nutrienti essenziali, ossia i nutrienti indispensabili per la sopravvivenza che il tuo corpo non riesce a fabbricare da solo. Se non li introduci con l’alimentazione, vai incontro a malattie anche serie. Giusto per farti capire, fra i nutrienti essenziali troviamo:
- 2 acidi grassi.
- 9 amminoacidi.
- 14 vitamine.
- 15 minerali.
Sono un totale di 40 elementi che devi introdurre con la dieta. Non ti serve un dietologo per introdurre tutti questi nutrienti in maniera ottimale, ti basta seguire i 10 principi di un’alimentazione sana.
Sei quello che mangi: se mangi bene, ti sentirai bene.
5 – Dormi meglio
Non smetterò mai di sottolineare l’importanza di un buon riposo nella tua vita, perché è l’attività che ti garantisce i migliori risultati con il minor sforzo: l’unica cosa che devi fare è dormire.
Un’attività così semplice e naturale è diventata un problema perché le comodità del mondo moderno distruggono il buon riposo. Addirittura il 62% degli americani ha problemi di sonno almeno una volta a settimana (fonte).
La ragione principale è la luce: illuminazione artificiale (lampadine) e buio artificiale (tende e tapparelle) interferiscono con il tuo normale ciclo circadiano: se il tuo corpo non sa più che ore sono, non riesce a rilasciare gli ormoni necessari per un corretto riposo quando serve. Il risultato è che sei stanco durante il giorno e pieno di energie di notte. Ti suona familiare?
Altre due cause comuni le ho già citate:
- La cattiva alimentazione.
- Poca attività fisica.
Per risolvere il problema, ho scritto un manuale apposta: il manuale del riposo perfetto. È gratis è puoi scaricarlo a questo indirizzo.
Tu stai seguendo almeno uno di questi 5 consigli? Fammelo sapere nei commenti!
Lorenzo Ruffino
10 Luglio 2013 @ 16:30
Rinnovati. Scrivi sempre le stesse identiche cose. Sempre con l’inglese, la dieta, il dormire, ecc.
Stefano
10 Luglio 2013 @ 17:54
Ciao Lorenzo. Sono sempre disponibile a valutare nuove richieste, secondo te di cosa dovrei parlare?
Ricorda però che Mincheats è nato con l’obiettivo di parlare di crescita personale, benessere, tecniche per dormire bene e studio. Per quanto possa essere un argomento interessante, dubito che un articolo sulla fusione degli atomi d’elio in una supernova sarebbe granché apprezzato. 😉
Roberta
10 Luglio 2013 @ 19:22
Ciao Stefano,
se vuoi te lo propongo io un nuovo argomento che mi pare tu non abbia mai toccato…
La religione.
Secondo me è molto legata alla crescita personale…
A mio parere, alla maggior parte delle persone condiziona in senso negativo l’esistenza, mentre per una piccolissima minoranza è fonte di grandissima pace e ottimismo.
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi.
Stefano
10 Luglio 2013 @ 19:31
Ciao Roberta, ottima idea la tua. Stavo pensando settimana scorsa a un mega-articolo sulla religione, ma visto l’argomento so che dovrò impegnarmi molto. Insomma, le solite 1000-1500 parole non bastano. Tengo la tua idea nel cassetto.
Se ti interessa, ho accennato alla religione in questo articolo: http://www.mindcheats.net/2012/09/universo.html
sara
13 Luglio 2013 @ 15:41
lorenzo ha ragione…sei diventato palloso!! parli sempre di mangiare dormire ecc….ho capito che parla di crescita personale ma viene il latte alle ginocchia! e poi appena si finisce di leggere l’articolo ci sembra che è utile…ma poi capiamo di no! tu sei come tutti…faccio l’esempio dell’inglese…promettevi un corso gratuito alla fine del quale avremmo saputo parlare l’inglese…io mi sono iscritta e sappi che mi hai solo confuso!! tu dici solo belle parole come lavorare in un progetto grande,per conoscere l’inglese questi sono i pilastri principali ecc…ma alla fine non agisci…non servono queste parole!! non so se mi sono spiegata ma non sapevo come scrivere quello che pensavo e scusa stefano per quello che ho detto e scusate “fan” di mindcheats…ma questa era la mia opinione ^.^
Stefano
14 Luglio 2013 @ 09:27
Ciao Sara, ti riassumo i miei ultimi 5 articoli:
– Come essere felice (questo).
– Più ti impegni a fare qualcosa, più hai successo.
– 5 lezioni di vita che ho imparato vivendo all’estero (quindi consigli per vivere da solo).
– 5 competenze per sopravvivere nella società moderna.
– Un principio utile per studiare più efficacemente.
Sono l’unico a vedere una certa varietà? 😉
sara
14 Luglio 2013 @ 19:28
si anche se sono articoli diversi alla fine parli sempre delle stesse cose!!!
ah un’altra cosa…tu dici che non avere un sogno è una tragedia….che dobbiamo pensare in grande ma non è vero! a tutti piacerebbe essere famosi e importanti…ma molti si accontentano di vivere una vita normale con i propri figli…e amarsi tra loro…questa è la cosa piu importante
Stefano
15 Luglio 2013 @ 09:48
Continuo a non capire come faccio a parlare di argomenti diversi, e allo stesso tempo parlare delle stesse cose. A me sembra una contraddizione. Puoi spiegarti meglio per favore?
Dario
14 Luglio 2013 @ 21:01
Io credo che ripetere alcuni concetti sia molto importante. Non basta ripeterli una volta, ma ancora e ancora, per assimilarli sempre di più e capire tutte le sfumature.
Comunque bravo, bel sito.
sara
20 Luglio 2013 @ 13:44
allora….nuovi argomenti potrebbero essere la religione,scuola,l’integrarsi in un gruppo di amici,il bullismo…esistono tanti!! e poi il blog è suo…
Domino
15 Luglio 2013 @ 13:47
Per quanto riguarda l’inglese, lo ripeto, io trovo che i consigli di Stefano siano stati davvero utili per me. Guardare film in lingua originale sottotitolati (in inglese o in italiano, dipende dal livello in cui si è), leggere libri e siti web in inglese, partecipare a community in inglese, usare Lang-8, eccetera… Io ho seguito questi consigli tutti i giorni e sono davvero migliorata in modo impressionante e velocemente, oltretutto. E sono partita quasi da zero (nel senso che ho dovuto anche passare del tempo a ri-studiare da capo tutta la grammatica, anche se l’avevo già studiata a scuola).
Molte persone sperano in qualcosa alla “Matrix” (arriva Stefano, inserisce la sua chiavetta USB nel cranio, e zacchete che si impara l’inglese ed a pilotare un elicottero https://www.youtube.com/watch?v=N5b4_5hvOog ). Molti venditori usano il trucco dello “schiocco di dita magico” per acchiappare gli allocchi (televendite di pillole dimagranti per gente che non vuole faticare fisicamente, libri di “segreti” per gente che non vuole agire e faticare, audio di “messaggi subliminali” per gente che non vuole nemmeno provare a studiare in stato di veglia, ecc).
Poi, “avere un grande sogno” non è sinonimo di “voler diventare ricchi, famosi e importanti”. Forse la TV ti ha ristretto il campo visivo, ma la ricchezza e la fama sono “effetti collaterali” (a volte persino indesiderati) del raggiungere un “grande sogno”. Ovvio che non tutti i sogni portano a questi risultati. Se un ragazzino si dice “il mio sogno è quello di imparare a suonare bene la chitarra ma non lo faccio perchè non tutti possono diventare ricchi, famosi e importanti”… bè, si vede che il suo fine sono gli effetti collaterali e non gli effetti principali…
@ Sara: potresti provare a suggerire qualche idea a Stefano per rendere il suo blog (ancora) più vario.
Roberto
11 Luglio 2013 @ 14:45
Io dico che ripetere ogni tanto le stesse cose ma in articoli diversi aiuta ad assimilare meglio i concetti.
Mi pare che è un po’ come guardare 20 film comici diversi ma tutti legati per esempio al tema degli studi universitari in America. Son sempre gli stessi discorsi di base ma qualcuno non si stanca mai di vedere gli stessi temi trattati da registi diversi.
asul
10 Luglio 2013 @ 17:17
Bè hai detto niente.. è cmq un articolo interessante..
Complimenti ……..
stefano perchè non fai un articolo su come superare il giudizio degli altri?
saluti
Stefano
10 Luglio 2013 @ 17:55
Ciao Asul, cosa intendi con “superare il giudizio degli altri”?
Alex
10 Luglio 2013 @ 22:32
Penso intenda sul come non farsi condizionare dal giudizio altrui.
Credo sarebbe un articolo davvero interessante, sempre che tu sappia come non farsi tanti problemi riguardo il giudizio altrui 🙂
hook
16 Luglio 2013 @ 18:26
Penso che Stefano se la cavi bene da questo punto di vista. Se leggi nei commenti, compreso in questo articolo, puntualmente arriva una carrellata di scherni, insulti, etc… e lui sembra andare avanti nel produrre articoli di qualità. Mentre a me sarebbe bastato solo uno di questi per infilare la testa sotto il cuscino a piangere per un pomeriggio, chiudere il bog, e covare per il resto della vita un progetto nell’ombra per diventare così ricco, potente e indiscutibile, da poter mettere le palle in testa a tutta la beneamata comunità umana senza doverne subire il dannatissimo giudizio: penso che Asul si riferisca a questo tipo di reazioni da scompensati 🙂
Stefano
16 Luglio 2013 @ 18:44
E fidati che una buona metà dei commenti li cancello, perché Mindcheats non è un porcile. 😉
“Se quello che hai detto non ha offeso nessuno, significa che non hai detto niente.”
sara
20 Luglio 2013 @ 13:50
per me stefano non deve cancellare i commenti negativi solo perchè sono “contro” il suo blog…ognuno ha diritto di dire cioò che pensa su una certa cosa e non è giusto che la maggior parte delle critiche le cancelli!! così sembra che mindcheats è perfetto e a tutti piace ma non è così!!
Stefano
22 Luglio 2013 @ 08:15
Sara, se qualcuno viene qui a insultare e poi invoca il suo “diritto di parola”, ha sbagliato blog. Non nascondo il fatto che cancello i commenti maleducati che non aggiungono niente alla conversazione, perché voglio mantenere Mindcheats un posto di discussione civile. Il ragazzino arrabbiato che si sente tanto figo a insultare gli altri può andare su un altro blog. 😉
fab
10 Luglio 2013 @ 20:16
ottimo articolo. anche se può sembrare per qualcuno che scriva qualcosa di simile, io penso che questo tipo di articoli servano molto per “mettere ordine” in testa, infatti sappiamo che il cervello umano non riesce a tenere a bada centinaia di informazioni insieme, quindi una specie di mappa mentale (in questo caso sulla crescita personale), fa sempre comodo.
domanda che non centra niente: io sono una di quelle persone “anti facebook”, odio più che altro l’uso che se ne fa, ed il fatto che inneschi inconsciamente nelle persone dei meccanismi di “piccole invidie”, così da far buttare un sacco di tempo a guardare profili di altri, o a mettere foto personali (molte volte ormai inguardabili). allo stesso tempo non sono un disadattato di computer, anzi, sono ad un buon livello di conoscenza e di uso (un 7 su 10 sulla scala di giudizio sulla conoscenza del pc secondo un tuo articolo, a volte ho offerto piccole assistenze tecniche); come social network uso google plus (di cui sono un grosso sostenitore). però sappiamo che il paragone in termini di “uso” non regge, ed ormai fb è il metodo preferito di comunicazione.
arrivo alla domanda, essendo un lettore di mindcheats, credo nella crescita personale, e sto cercando di combattere i miei “paletti mentali”; sono un musicista jazz, e molta gente (ormai la media di una persona al giorno) mi dice che in questo lavoro facebook è indispensabile. io do per scontato che fino a qualche anno fa i musicisti si facevano strada senza fb, però allo stesso tempo mi rendo conto che questa può essere una di quelle “auto-scuse/convincimenti” di chi non vuole ammettere qualcosa. in piccole occasioni mi viene dunque una piccola debolezza di iscrivermi (così facendo però violerei i miei “principi”, nonchè apparirei un incoerente verso la mia partner, che mi ha visto per anni insultare questo social network). non riesco dunque a capire se ho ragione io pensando che se personalmente mi impegno e studio ogni giorno, un domani sarò così bravo da non aver bisogno di creare allacci tramite fb, oppure se tutto ciò è soltanto un mio blocco mentale. scusa le troppe parole!
ps, proposte per nuovi post: facebook, blocchi mentali (anche se ne hai già parlato)
stefano
10 Luglio 2013 @ 23:26
Perchè incoerente?
Semplicemente sei “costretto” ad usarlo per semplificarti la vita… tutto qua!
Non è che se lo usi, allora lo devi amare
Stefano
11 Luglio 2013 @ 08:59
Ciao Fab. Nemmeno a me piace Facebook, lo uso perché è il metodo più semplice per restare in contatto con i miei amici. In più se lo usi intelligentemente, è anche un’ottima fonte di informazioni e cultura “in pillole”.
Detto questo no, Facebook non è indispensabile per suonare in un gruppo. È il sistema più elementare e per questo tutti dicono che devi usarlo, ma non è nemmeno lontanamente il più efficace. Se non hai nemmeno una minima nozione di marketing, allora sì con Facebook puoi creare in tuo profilo in dieci secondi e avere diecimila visite senza sforzo, ma quello non conta. Se piuttosto crei un sito web fatto bene e promuovi quello, avrai molte più soddisfazioni. Ma richiede molto più lavoro.
stefano
10 Luglio 2013 @ 23:25
Visto che siamo in tema di proposte…
-Secondo me sarebbe molto utile ri-fare i video su youtube in cui rispondevi ad alcuni di noi, ampliando poi il discorso a 360°. (ero rimasto molto colpito quando te decisi di farli)
-Qualcosa riguardante: l’inner game (tipo, autostima, coraggio, paure etc etc)
-aggiungere altre tecniche varie da utilizzare nella vita di tutti i giorni, che velocizzino le nostre operazioni, boh….
Infine, anche se non so quanto sia efficace… una challenge!
Che intendo con challenge?? Intendo sfidarci, sfidare noi lettori a fare certi esercizi per un tot di giorni. (l’idea mi pare carina, il problema forse è che non ci può essere un controllo.)
Esempio: Giorno 1: fai questo
Giorno 2: fai Y e parla con Z
Giorno 3: fai 10 min di attività fisica etc etc etc
Forse ho detto un mucchio di cavolate, ma spero che ti diano uno spunto per il futuro.
Stefano
11 Luglio 2013 @ 09:02
Rifare qualche video mi ronza in testa da un po’ di tempo e ultimamente mi sto muovendo in questa direzione. Il problema è che mi prende molto più tempo rispetto a un articolo paragonabile, perché non ho esperienza. Prima o poi qualche nuovo video lo farò perché ho visto che quelli che ho fatto sono piaciuti, ma devo trovare un sistema che non vada a sovrapporsi agli articoli settimanali.
Le sfide sono un’ottima idea, me la scrivo e la sviluppo nei prossimi mesi. Grazie del suggerimento! 🙂
Stefano
11 Luglio 2013 @ 11:19
Felice di essere d’aiuto 😀
Sesededwsxs
11 Luglio 2013 @ 17:25
Ok… io sto abbastanza bene con me stesso, e infatti mi sono reso conto di seguire già queste 5 regole (più o meno…)
Ora, io ho un grandissimo obiettivo: mi piacerebbe diventare un grandissimo scrittore, un premio Nobel. È uno di quegli obiettivi talmente alti che al 999,99999999999999999999999999 per mille falliscono, però è questo il mio sogno, è questo quello che voglio. Immagino che se non raggiungerò l’obiettivo, anche se la mia vita resterà tranquilla e felice, mi sentirò sempre di più un fallito.
Come “suddivideresti” questo grande obiettivo?
Mi rendo conto che per vendere un Nobel bisogna innanzitutto scrivere almeno un libro che abbia successo in tutto il mondo, ed è necessario che i contenuti di questo libro siano rimarchevoli.
Quindi per sperare di raggiungere il mio obiettivo devo svolgere due lavori paralleli: da un lato devo ampliare la mia cultura letteraria e filosofica, aggiornarmi sulle più moderne correnti di pensiero e non perdere mai la mia originalità dialettica, e dall’altro devo scrivere best seller internazionali senza piegarmi alle logiche di mercato, ma solo alle mie esigenze artistiche (quando mai si è visto un narratore qualsiasi, per quanto bestseller, vincere un nobel?).
La mia naturale curiosità mi spinge ad apprendere sempre di più, a leggere, a vedere film e opere teatrali, a pensare, farmi delle domande e darmi delle risposte, quindi diciamo che il primo punto lo rispetto già. Si tratta solo di rispettarlo per una cinquantina d’anni ancora.
Ma quanto ai best seller internazionali… è già difficile avere successo solo in Italia, è già fantascienza anche solo pubblicarlo, un libro. Figuriamoci!
E anche se come obiettivo preliminare mi ponessi di riuscire a pubblicare un libro, che non è nemmeno un milionesimo del percorso totale che devo portare a termine per raggiungere il premio Nobel, si tratterebbe di un obiettivo irraggiungibile in tempi brevi, che dovrei ulteriormente suddividere. Qui casca l’asino. Come suddivideresti l’obiettivo di pubblicare un libro?
Non basta scriverlo, bisogna che sia di qualità. E non basta che sia di qualità, bisogna che piaccia agli editori. Non posso limitarmi a scrivere dieci pagine al giorno, perché rischierei di non arrivare a nulla. Certe volte le 10 pagine al giorno le scrivo pure, ma mi scoraggio lo stesso perché probabilmente non mi porteranno a nulla. E allora?
Stefano
11 Luglio 2013 @ 18:32
Ciao. Più che leggere, per scrivere bene devi iniziare a scrivere! Quindi apri un blog, o inizia con i racconti brevi che sono più facili. Ti aiuterà anche sapere la teoria che sta dietro a un bel romanzo, ti consiglio Story Engineering di Larry Brooks (non credo sia stato tradotto in italiano). Secondo me hai possibilità maggiori se scrivi romanzi in inglese. D’altra parte, non credo che scrivere un best seller ti aiuti a prendere il nobel. Lì lo sai meglio tu, l’aiuto che ti posso dare è limitato. 😉
Silvana
11 Luglio 2013 @ 20:03
Ciao Stefano,
mi piacerebbe che tu affrontassi oltre al tema della religione, che anche io trovo interessante, quello della cosidetta “paura di sbagliare”. Sono in una fase di stallo che aimè si prolunga da mesi proprio per questo motivo e mi piacerebbe ricevere qualche consiglio.
Grazie!
Stefano
12 Luglio 2013 @ 08:37
Ciao Silvana. Ho accennato a quello che dici in passato, ad esempio in questo articolo: http://www.mindcheats.net/2012/05/4-errori-che-bloccano-la-tua-crescita-personale.html
Però non l’ho mai trattato in maniera più approfondita, quindi lo metto in coda. Grazie del suggerimento. 🙂
Manuela
12 Luglio 2013 @ 00:31
Sei il primo uomo non medico che sento parlare di cellulite in maniera così specifica, finalmente! A parte tutto, il paragrafo sulla ritenzione è semplice e diretto, quindi rende perfettamente l’idea. E poi noi siamo quello che mangiamo, quindi Mens Sana in Corpore Sano!
Stefano
12 Luglio 2013 @ 08:38
Ho parlato di cellulite? 😛
Lanfranco
12 Luglio 2013 @ 14:00
Forse l’articolo non conterrà novità eclatanti, ma spesso ci dimentichiamo dell’ovvio e poi anche l’ovvio messo sotto una certa forma può assumere una valenza, una forza maggiori.
Questo preambolo per dire che l’articolo mi è piaciuto e credo che mi sarà d’aiuto.
Quanto al suggerimento di parlare di religione io penso che se <>, forse è meglio non toccare un tema così delicato, ampio e personale.
Io adoro il teatro e lo trovo molto importante per la vita di una persona, ma non mi aspetto di trovare qui articoli sul teatro… Ogni cosa ha il suo posto.
Stefano
12 Luglio 2013 @ 17:52
Con internet il problema è l’opposto: non avere poche informazioni, ma averne troppe. Spesso mi trovo nella situazione di essere così sommerso di dati e voci contrastanti da fare fatica a trovare la soluzione a quello che sto cercando. È come nella vita: meglio concentrarsi su poche cose buone, piuttosto che essere travolti dal rumore di fondo.
Domino
12 Luglio 2013 @ 18:09
Per me MindCheats è molto utile.
Grazie a questo blog sto imparando l’inglese (Lang-8 è fenomenale, grazie per il consiglio)… ho iniziato a fare attività fisica (per la precisione il Metodo Lafay e corsa) ed a dimagrire… seguirò anche questi ultimi consigli… inizierò a leggere di più…
Riesco ad avere tanti obbiettivi (il mio prossimo goal sarà smettere di fumare… mi han parlato bene di ReSAP, che è gratis e online… tu hai mai scritto qualcosa sul fumo? Può essere considerato un argomento da “crescita personale”?)… ma non riesco ad avere una visione complessiva della mia vita che mi faccia dire “ok, vado in quella direzione, mi specializzo in questo campo, questo è il mio scopo, il mio mondo”… ma invece vago un po’ senza meta… e dopo che ho letto un centinaio di commenti ad un articolo ( http://www.studenti.it/psicologo/lavoro/saperechesivuole.php ) c’ho veramente il morale a terra… e la crisi e la miseria e la tristezza e spariamoci un colpo…
Inoltre… c’è qualcuno che mi consiglia dei libri di crescita personale? (Visto che si consiglia di leggere di più…). Ho letto “Il Segreto della Libertà e del Successo” di Napoleon Hill (mi sono rispecchiata nella descrizione della “persona abulica” che c’è nel libro D:), ma mi sembra molto leggedellattrazionoso… pensa positivo, ringrazia, ecc… poi conosco anche Robert Jhonson, Anthony Robbins… ma mi sembra tutta fuffa… pensavo di provare a leggere “Padre Ricco Padre Povero”… consigli? D:
stefano
12 Luglio 2013 @ 20:25
Ciao senti mi potresti dare la tua e-mail mi piacerebbe fare 2 chiacchiere con te… scs nn ho tempo per dilungarmi ciao
Domino
15 Luglio 2013 @ 12:00
Ochei, domino_domini[at]ymail[dot]com
Stefano
14 Luglio 2013 @ 09:22
Iniziamo dalle cose importanti: i commenti su Studenti.it sono fra le cose più tristi e patetiche che ho mai visto in vita mia. Il Pulcino Pio dice cose più sensate. 😛
Smettere di fumare sarebbe un argomento interessante, ma non ne parlo perché non ho esperienza diretta e quindi non so quali tecniche possono funzionare. So che questo ha avuto molto successo: http://www.ibs.it/code/9788890123306/carr-allen/e-facile-smettere.html
Io ormai leggo solo in inglese, e tutti i miei testi preferiti non esistono in italiano: tu come te la cavi con la lingua? Robbins (e il suo equivalente italiano, Giacomo Bruno) lasciali perdere. 😉 Roberto Re è già meglio.
Domino
15 Luglio 2013 @ 12:16
Studenti.it è al livello di Y! Answers per l’esattezza 😀 A mia parziale discolpa, ci sono finita casualmente.
Grazie per il libro 😀 Adesso che ci penso, mio padre ce l’ha da qualche parte, proverò a leggerlo (con lui non ha funzionato, ma credo che sia un problema suo e non del libro).
Per quanto riguarda l’inglese… nella comprensione vado parecchio bene, sia del parlato che dello scritto. Il problema è che quando ascolto o parlo in inglese per molto tempo il mio cervello comincia a fondere… sarà che non sono abituata. E poi c’è la pronuncia, in cui faccio cacare.
Stefano
15 Luglio 2013 @ 18:22
Paragone che più azzeccato non si può. 😀
È sicuramente colpa della poca pratica, anche con la pronuncia. Io non parlo italiano da maggio, ormai anche i miei sogni sono parzialmente in inglese, e mai mezo problema. Anzi, preferisco così. 😛
Hunting
13 Luglio 2013 @ 03:46
Ciao Stefano,premetto che quello che sto per dire non riguarda affatto l’articolo in questione ma riguarda l’Inglese 😀
Mi sapresti dire come hai migliorato e perfezionato le tue “listening skills” , mi sarebbe di grande aiuto! 😀
Comunque ottimo articolo.
Stefano
14 Luglio 2013 @ 09:22
Ti consiglio http://www.ted.com, che contiene centinaia di video sottotitolati. 🙂
Anonimo
13 Luglio 2013 @ 16:13
Una piccola curiosità… qual è il tuo “grande sogno” di cui parli sempre?
Stefano
14 Luglio 2013 @ 09:28
Iditarod Trail Invitational: http://www.alaskaultrasport.com/alaska_ultra_home_page.html
O in italiano: http://iditarod.it/?p=p_23&sName=presentazione
Andrea
13 Luglio 2013 @ 23:16
Amo questo tipo di articoli! Mi motivano un sacco. Se molti miei desideri oscuri hanno visto la luce del sole (o del monitor) è solo grazie a te.
Mi piacerebbe commentare brevemente punto per punto le “5 direttive obbligatorie” 😀
1- L’esercizio fisico per me è vitale. Anche una semplice serie di flessioni e un minuto di corsa sul posto sono capaci di resuscitare le mie membra assopite. Se manca questo, manca l’energia necessaria per abbattere gli ostacoli della giornata.
2- Ne avessi uno! In questo momento è tornata la voglia di scrittura (che non abbandonerò mai più), e con essa la necessità fisica e spirituale di approfondire alcuni aspetti della botanica. Ma non sono ancora così sicuro dei miei desideri. Sono instabili come le molecole che tempo fa volevo tanto ardentemente studiare…
3- Niente da dire: il giorno in cui non leggerò nemmeno una paginetta sarà lo stesso in cui i miei cari mi daranno l’ultimo saluto.
4- Odio le frasi fatte e i modi di dire abusati oltre ogni limite fisico e immateriale, ma concordo pienamente su “siamo ciò che mangiamo”. Un libro o una guida gratuita sull’alimentazione e si è capaci di affrontare ogni situazione col pasto adatto. Molto importante!
5- Su questo punto avrei da ridire. Avrei preferito leggere “svegliati meglio”, poiché, se non seguo la mia routine mattutina, non c’è everyman, dormita normale o estrema che tenga: ai miei turpiloqui e imprecazioni non sfugge nessuno. Oltretutto “dormire più di cinque ore” posso tranquillamente sostituirlo con la parola “sofferenza” a causa di un serio problema alla contrattura che mi trascino dietro da anni. Insomma, una scusa in più per svegliarsi all’alba!
Stefano
14 Luglio 2013 @ 09:32
Continuare a cambiare obiettivi e sogni di vita non è un male, perché col tempo troverai quello che ti piace. L’unica vera tragedia è non avere obiettivi. 🙂
Andrea
14 Luglio 2013 @ 11:04
L’ho capito poco tempo fa. Rimanere con le mani in mano pensando “FORSE questa non è la via giusta” è controproducente. Inoltre anche gli sforzi sfociati in fallimento si rivelano essere vitali per crescere, benché sia necessario sviluppare nuovi punti di vista per non farsi abbattere e basta.
Dopo duecento esercizi di matematica e 30 problemi di fisica ho capito che a me i numeri e le formule non sono mai piaciuti. Mi sono un attimo lasciato andare alla tristezza, e questo è naturale. Tuttavia ho riflettuto su ciò che avevo appreso: anche i problemi più ostici si risolvono facilmente. Basta la pazienza.
Stefano
14 Luglio 2013 @ 17:29
Hai ragione. La matematica è importante e consiglio sempre di imparare le fondamenta della statistica, ma non devi per forza imparare le equazioni astruse. Ci sono tante altre cose da sapere a questo mondo. 😉
Gabriele
17 Luglio 2013 @ 17:33
Domanda pratica, già che ne parli nel post: se volessi correre al mattino, conviene farlo subito prima o subito dopo colazione?
Stefano
18 Luglio 2013 @ 10:25
Subito prima: se fai troppa fatica dopo aver mangiato, rischi che ti si blocchi la digestione. Inoltre ci sono alcuni studi che suggeriscono come correre al mattino prima di colazione sia più benefico per il corpo (anche se non credo sia stato dimostrato senza ombra di dubbio).
Gabriele
18 Luglio 2013 @ 10:45
Ok, grazie! Ero in dubbio per il fatto che al mattino si è teoricamente senza molte energie, dato che non si mangia da un sacco. O di fatto la cena durante la notte non viene consumata?
Stefano
18 Luglio 2013 @ 11:30
Anche se sei magro, hai abbastanza grasso in corpo per correre tre maratone di fila. Il problema non è avere energia, ma insegnare al corpo come utilizzarla. 😉
Gabriele
18 Luglio 2013 @ 11:36
Perfetto allora!
Pietro
26 Luglio 2013 @ 21:16
La questione ebook è una delle motivazioni per cui mi sono opposto al tuo corso di inglese dinamico,soprattutto dopo averlo comprato ed esserne rimasto insoddisfatto.Io ho un ipad e leggerci sopra mi fa male agli occhi,essendoci anche internet,esso può essere una fonte di distrazione,come del resto un normale pc da cui una persona scarica le tue guide.Detto sinteticamente: se comprate un ebook,stampatelo,soprattutto le guide dove ci sono dei consigli da tenere a mente se volete bene alla vostra vista.Riguardo al corso d’inglese dinamico rimango dell’opinione che è adatto a persone che desiderano imparare solo l’inglese,concentrarsi su quello per alcuni anni,non hanno problemi di scegliere l’inglese americano(perchè non viene chiesto loro di imparare il britannico,i blog inglesi sono pochi rispetto a quelli americani) e che siano principianti.Questa è la mia opinione poi ognuno faccia quello che crede migliore per sè stesso(acquistare o no il corso),detto questo nel corso online e a pagamento c’è anche qualche consiglio utile.
Esse.K
1 Agosto 2013 @ 19:40
Ciao Stefano, ti leggo sempre con interesse.
Io aggiungerei anche che per ” essere felici ” bisogna anche sapere chi si è come persona. Non so se riguarda anche altri, probabilmente sì suppongo.
– Perché non riesco ad avere un comportamento lineare?
Ora, sarò io che tendo a pensare troppo, ma purtroppo ancora non ho capito CHI SONO in primis.
So che è normale comportarsi in maniera diversa a seconda dei casi/ delle persone, però non riesco a valutarmi da solo.
Io vorrei essere quella persona che, ad un invito a qualche evento particolare risponda impulsivamente – Sì, figata! -, quella persona propositiva, pronta a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
Mi affascina il solo pensiero.
Però, sono spesso l’opposto, VORREI nuove cose, ma devo forzare determinati atteggiamenti, non li sento naturali, è come se io fossi qualcosa che non vorrei essere.
Vorrei cogliere tutte le opportunità che mi si parano innanzi, essere meno riflessivo e farmi meno domande.
Spensierato, insomma.
Odio l’etichetta dell’introverso, la vedo come un dannato limite.
E’ frustrante vedere quelle persone che magari non conoscono nemmeno la propria lingua in modo più o meno corretto, avere quella vita sociale piena che vorrei tanto avere anche io ( occhio, non è un insulto a determinati soggetti, solo ciò che vedo ).
Adoro disquisire di problemi filosofici, ma al tempo stesso ho bisogno di cose concrete, tangibili.
– Perché c’è questa sorta di dualismo interno? A cosa è dovuto?
Scusami per la prolissità, magari non è nemmeno giusto farti domande così ” psicotiche “; comunque spero di esser stato abbastanza chiaro.
Un saluto. .V.
Stefano
2 Agosto 2013 @ 08:56
Ogni comportamento può essere appreso se fai abbastanza pratica, anche quello di essere uno che dice “si figata” agli inviti. 😉 Ma se non esci, forse non hai trovato degli amici con cui valga la pena uscire?
Ricorda che una serata a giocare a Risiko non significa che sei più introverso da chi si ubriaca in discoteca.
Esse.K
3 Agosto 2013 @ 01:43
Grazie per la risposta.
“Ogni comportamento può essere appreso se fai abbastanza pratica”
In che senso? puoi approfondire?
Stefano
3 Agosto 2013 @ 10:04
Puoi imparare a giocare a tennis, a lanciare una palla, a leggere e scrivere… E puoi anche imparare a essere ottimista, se fai abbastanza pratica. Il principio è lo stesso.
Anonimo
6 Marzo 2014 @ 15:29
Interessante… ma penso che tu abbia dimenticato un punto: le relazioni sociali. Sono fondamentali per la felicità
Stefano
7 Marzo 2014 @ 08:18
Ottimo spunto, grazie del commento. 🙂