Attenzione: stai sprecando il tuo tempo in cose inutili?
Mio cugino suona in un gruppo. Ed è pure bravo, lo capisco anche solo guardando la sua batteria professionale.
Questi gruppi minori di solito fanno tutti la stessa fine: qualche cover, concerti di provincia, producono un album di qualità discutibile e dopo qualche anno spariscono. Ma il gruppo di mio cucino, gli (Echo), hanno scelto la via alternativa, quella più difficile: la qualità senza compromessi.
Dopo mesi di studio modifiche, sono andati in Inghilterra con tutto il loro equipaggiamento (non voglio immaginare i costi) per registrare il loro primo album in uno studio professionale con l’aiuto di un esperto del settore.
Visto che suonano il mio genere di musica preferito (metal), ho deciso di ascoltarli senza troppe pretese. Grande sorpresa: cavolo, sono bravi. Tanto bravi. Il loro album è andato dritto sul mio lettore MP3.
Per curiosità vado a leggere le recensione dei siti del settore: pare che gli (Echo) si siano già fatti un buon nome a suon di giudizi positivi. Nel genere metal, anche le recensioni internazionali considerano questo gruppo una grande promessa per il futuro.
Gli (Echo) sono ancora un gruppo poco conosciuto, ma stanno già facendo le loro prime esperienze internazionali.
(Se anche tu sei un fan del metal, fatti un favore e acquista il loro album. Non solo potrai ascoltare un album di qualità, ma avrai anche supportato un gruppo italiano: clicca qui)
Così mentre ascoltavo una delle loro canzoni e penso al loro successo, mi è venuta in mente l’idea che ha dato origine a questo articolo:
Il successo è direttamente proporzionale alla qualità del tuo lavoro
L’hanno dimostrato gli (Echo), me ne sono accorto con Mindcheats e sto applicando questo principio a tutto quello che faccio: se vuoi fare qualcosa fallo bene, o non farlo affatto.
Pensaci: hai mai visto qualcosa di mediocre avere successo? No. La mediocrità significa fallimento, l’eccellenza è successo. Ti faccio alcuni esempi:
- Apple ha creato un design superbo e una campagna marketing perfetta.
- Amazon ha investito milioni di dollari per diventare la libreria più famosa al mondo. Il loro Kindle è un prodotto rivoluzionario.
- Ferrari produce auto di qualità, e nel 2011 ha fatto incassi record (oltre 2 miliardi) nonostante la crisi.
Ecco, dicevamo della crisi? In tempo di recessione, quelli che soffrono sono i mediocri. Ferrari, Apple e Amazon hanno fatto incassi da record mentre tutti si lamentano che non ci sono soldi.
Questo ti dimostra che i soldi ci sono, ma vengono investiti in modo diverso. Quando l’economia cala, le persone sono più attente a come spendono il loro denaro. La gente continua a comprare, ma guarda il rapporto qualità/prezzo più di prima perché può permettersi meno sprechi. Quando un datore deve assumere personale in tempo di crisi cerca un ottimo rapporto qualità/prezzo in due modi:
- Assume meno dipendenti generici e li paga di meno (cala il prezzo).
- Cerca professionisti qualificati (aumenta la qualità).
Se sei nella prima fascia, quella della mediocrità, se ti va bene avrai una paga da fame. Ma se fai leva sulla qualità, la crisi la sentirai poco.
Esempio: il mio corso d’inglese ha richiesto anni di preparazione, esperimenti e correzioni prima di diventare un libro. L’ho pubblicato il 6 marzo 2013, quando secondo tutti “c’è crisi”, e a breve raggiungerà i 200 download. Non è un bestseller, ma è un risultato di tutto rispetto.
Perché?
Ho puntato sulla qualità senza compromessi. Ho investito tempo e soldi per creare un manuale che valesse molto più del prezzo a cui lo propongo. Questa è stata la mia scommessa sulla qualità, e l’ho vinta.
Perché la qualità è la carta vincente?
I sociologi lo sanno: un bene ha un valore maggiore tanto più è scarso. Ecco perché il petrolio è arrivato a prezzi esorbitanti quando si sono accorti che le riserve sono limitate (nel 1970 il petrolio costava 10 dollari al barile), ecco perché l’oro costa così tanto.
Per questo i materassi Eminflex sono scontati “solo per oggi”: è un’occasione limitata nel tempo, è una scarsità.
Questo ci insegna qualcosa sulla psicologia umana: non importa quanto il cervello razionale sappia che è una cosa stupida (l’offerta solo per oggi durerà per sempre), l’inconscio viene comunque stimolato a cercare quello che considera raro. E visto che la parte razionale del cervello non ha nessun potere quando l’inconscio vuole qualcosa (te lo spiego in questo articolo), Eminflex ancora propone i suoi finti sconti.
Fare leva sulla qualità è la carta vincente per il tuo successo perché in pochi la usano. Il 90% delle persone rimangono nella mediocrità: voto mediocre a scuola (anche se quello non è così importante), impegno mediocre, lavoro mediocre, vita mediocre. L’alta qualità è rara.
Non sto parlando solo della tua carriera, ma di tutta la tua vita. Parlo del tuo sogno, di quello che ami fare. Parlo dei tuoi obiettivi profondi, della tua felicità.
Risplendere di luce propria nel mondo moderno è facile se ti impegni, perché l’impegno è cosa rara. La passione è un bene prezioso, il focus e la concentrazione sono difficili da trovare. In un mare di persone che non fanno più del necessario per sopravvivere, puoi raggiungere qualsiasi obiettivo se ti impegni come si deve.
Troppe persone vivono senza un piano, senza un obiettivo. Giorno per giorno decidono cosa fare senza un grande disegno, senza sapere quello che in realtà vogliono. Seneca disse:
Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa a quale porto vuole approdare.
Cosa significa?
Se non hai stabilito la tua meta, non la raggiungerai mai. Se non sai dove vuoi andare, anche tutta la fortuna di questo mondo non ti aiuterà. Sei tu che decidi il tuo destino, l’universo non ti porterà magicamente alla felicità se sei una brava persona e lo speri tanto tanto (te lo spiego in questo articolo).
Per andare al di là della mediocrità ti serve un piano. Per questo la qualità è un bene raro: in pochi hanno la lungimiranza di pianificare il futuro. Ma questi pochi sono quelli che avranno successo, perché si concentreranno sugli obiettivi.
Come fare leva sulla qualità in 4 passi
Se puntare sulla qualità fosse facile, lo farebbero tutti. Per andare oltre il livello della mediocrità dovrai impegnarti, dovrai avere un piano. Ecco come farlo in 4 passi.
1 – Decidi quello che vuoi fare
Ricorda Seneca: il primo passo è sapere quello che vuoi fare. Devi avere un obiettivo, una meta da raggiungere. Pensa a quello che vuoi fare.
Te lo ripeto, non deve essere qualcosa legato al lavoro, ai soldi, al successo professionale. Ti faccio alcuni esempi:
- Voglio suonare bene la chitarra.
- Voglio giocare bene a tennis.
- Voglio imparare a usare un computer.
Da qui il principio: se vuoi fare qualcosa fallo bene, altrimenti non farlo. Fare qualcosa male significa rimanere nella mediocrità, e la mediocrità è inutile: stai sprecando il tuo tempo. Fermati, fai un piano, focalizzati.
La maggior parte delle persone dicono di non avere tempo per concentrarsi su qualcosa, in realtà stanno solo sprecando le loro giornate in attività inutili. Piuttosto che fare cinque cose male, fanne una bene. Non è la quantità che conta, è la qualità. Smettila di correre come un pollo senza testa e rifletti su come ottenere quello che veramente vuoi.
Io ho deciso di pubblicare un articolo a settimana su Mindcheats: fino a qualche mese fa ne pubblicavo due, anni fa anche tre o quattro. Poi ho capito che la qualità è più importante della quantità, e piuttosto che scrivere due pezzi mediocri a settimana ne scrivo uno ma eccellente.
Ti consiglio di avere due obiettivi primari in un dato momento: uno professionale e uno personale. Quando l’hai portato a termine, puoi passare a quello successivo. Con solo due obiettivi non rischi di stressarti (te lo spiego fra poco).
È stata una scommessa per me, ed è una scommessa che ho vinto: adesso Mindcheats è uno dei punti di riferimento della crescita personale in Italia.
2 – Fai un piano
Seneca direbbe: anche quando sai dove andare, se non fai un piano di navigazione il vento ti porterà da tutt’altra parte.
Avere un obiettivo non basta, devi anche sapere come raggiungerlo in maniera efficace. Se adesso sai di voler diventare bravo a suonare la chitarra, non puoi iniziare a pizzicare corde a caso finché non esce una nota. Non è un metodo efficace perché non hai sviluppato un piano che ti porterà al successo.
Prima di tutto, informati. Leggi libri, parla con gli esperti, prendi lezioni, trova un blog su internet. Più cose sai e più ti sarà facile creare un piano per raggiungere il tuo obiettivo efficacemente. Diventa un esperto.
Quando ti sei informato abbastanza, devi passare all’azione seguendo i principi della Regola Aurea: per ogni due ore che spendi a informarti, fai un’ora di pratica. L’esperienza diretta è parte del tuo apprendimento: con la sola teoria non farai molti passi avanti, devi metterti in gioco direttamente.
Come si costruisce un piano?
Quando sei esperto in un argomento, questa è la parte facile. Esempio: se vuoi diventare bravo a suonare la chitarra, avrai già letto diversi manuali e avrai iniziato a fare pratica. Avrai conosciuto altre persone con la tua stessa passione con cui hai scambiato opinioni e consigli. Adesso sai cosa devi fare per passare al livello successivo, perché ti sei informato abbastanza.
Ma anche quando sai cosa fare e come farlo, il cervello umano non è in grado di pensare in maniera logica e razionale. Peccato che la logica e il pensiero razionale siano le fondamenta del successo. Cosa fare?
Prendi carta e penna e scrivi, in un elenco numerato, la sequenza di passi che devi fare. Metti una data, comprati un calendario e suddividi la tua giornata. Sii preciso. Quando definisci qualcosa in maniera precisa, il tuo cervello si focalizzerà automaticamente sull’obiettivo: metterà il pilota automatico e ti aiuterà a mantenere alta la motivazione (te lo spiego in questo articolo).
3 – Concentrati ed elimina il rumore di fondo
Come spiego in un articolo bonus del Libro di Mindcheats, sono due le risorse limitate della tua vita:
- Il tempo.
- L’energia.
Del tempo te ne ho già parlato. L’energia mentale è quella che ti dà la motivazione e la carica per lavorare su qualcosa di difficile.
Pensa a quando sei stanco dopo una lunga giornata di lavoro, un esame impegnativo o una simulazione di terza prova. Torni a casa e senti che non hai l’energia per fare niente: è quella l’energia di cui sto parlando, e ne hai una riserva limitata. Anche se hai tempo a disposizione, se non hai energia non sarai produttivo: è per questo che nella tua giornata devi anche rilassarti e prenderti delle pause.
Se lavori troppo cadrai nel problema opposto: lo stress. Quando hai una carenza cronica di energia, il tuo cervello comincia ad avere problemi e vivi male. Per questo non devi prendere il mio articolo come un invito a lavorare il più possibile: non è quello lo scopo della vita.
Non devi lavorare tanto, devi lavorare intelligentemente. Elimina tutte le attività che ti portano via tempo ed energie senza darti un beneficio concreto: sono quelle attività in cui sei mediocre. Sostituiscile tutte con quelle poche cose che vuoi fare in maniera eccellente, così avrai più successo senza sacrificare la tua pace interiore.
4 – Tieni un diario
Una delle cose più motivanti a questo mondo è vedere il tuo obiettivo avvicinarsi sempre di più, e costruire il tuo successo mattone su mattone.
Per questo devi definire un obiettivo qualitativamente, ossia devi essere in grado di dire quando l’hai raggiunto. Diventare più bravo a tennis non è definito, arrivare alle semifinali del campionato regionale sì.
Tieni un diario in cui segni i progressi giorno dopo giorno. Quando hai un calo di motivazione, vai a rileggere cosa hai scritto un mese fa e ti accorgerai di quanto sei riuscito a portare a termine in così poco tempo.
Un diario è anche il modo migliore per focalizzarti: scrivere aiuta il cervello a prendere quelle idee volatili e formalizzarle su un pezzo di carta. Scrivere ti aiuta a definire esattamente il tuo pensiero, lo concretizza nel mondo materiale.
Quando non sai cosa fare, apri il diario e scrivi. Non importa cosa, inizia a scrivere e non fermarti. I tuoi pensieri assumeranno una loro logica, perché il linguaggio scritto è più strutturato dei pensieri sparsi. Troverai la soluzione ai tuoi problemi.
Stai sprecando il tuo tempo?
Fermati adesso e rifletti: in che modo stai sprecando il tuo tempo? Stai suonando la batteria senza un piano, o stai creando un album di qualità che ti porterà al successo?
Prendi un foglio e scrivi quello che hai fatto oggi: come hai sprecato il tuo tempo? Ora pensa a tutto quello che potresti fare se invece che correre da una parte all’altra a inseguire la mediocrità, decidessi di puntare su una cosa e farla bene.
Fare una cosa bene è più importante di farne cento male.
Ermelynda
3 Luglio 2013 @ 14:04
tuo cugino ti ringrazierà tantissimo per questa enorme pubblicità che gli hai fatto. Vorrò avere anche io un cugino con un blog così famoso quando inciderò il mio primo album.
Io penso che se un gruppo merita un po’ di successo lo avrà per forza, magari non diventerà come i metallica, ma un po’ di successo (quanto basta per fare serate in tutta Italia e fuori) sicuramente lo avrà.
Ah, dato che non compro album a scatola chiusa, sai dirmi almeno che genere metal fa tuo cugino?
Stefano
3 Luglio 2013 @ 17:03
Non è perché si tratta di mio cugino: sono convinto che chi fa un lavoro di qualità merita di essere premiato almeno con una menzione. O come un questo caso, perché mi hanno dato l’idea per un articolo. 😛
Suonano un insieme di vari sottogeneri, ma si avvicinano di più al doom metal. Qui un brano: http://www.youtube.com/watch?v=w_v3b1KL0Ok
Elena
3 Luglio 2013 @ 17:00
Bei tempi quando arrivava la mail con l’articolo nuovo di questo blog e lo leggevo dal browser dello smartphone, perchè non avevo la pazienza di arrivare fino a casa per leggerlo su uno schermo decente. Ora arrivo al massimo alla fine del primo paragrafo e sbatto contro il solito link in cui vendi un corso di inglese\un metodo di studio\l’album di tuo cugino. E rinuncio a leggere. Il link a fine articolo con “scopri il meglio di mindcheats” è sufficiente, senza fare questa fastidiosissima pubblicità in mezzo a ogni articolo:( Torna a scrivere come prima per favore.. per noi, non per vendere… e magari venderai di conseguenza..
Elena
Stefano
3 Luglio 2013 @ 17:08
Ciao Elana. Mindcheats è il mio lavoro, se non vendessi niente nemmeno i post gratuiti esisterebbero. Sei benvenuta a leggere gli articoli se non ti interessa il corso d’inglese, nulla di sbagliato, accetto volentieri anche un “grazie”. Ci mancherebbe. Ma se pensi che sia un mio “dovere” passare 15-20 ore alla settimana su Mindcheats senza chiedere niente in cambio, forse ti conviene cercare un altro blog.
Fra l’altro, non vedo cosa ci sia di male nel promuovere un album che mi piace e che mi ha dato lo spunto per un nuovo articolo. Tu non hai mai consigliato a un amico il tuo album, film o libro preferito? È un esempio concreto di quello che spiego nell’articolo: se fai un ottimo lavoro, avrai successo. Se l’album di mio cugino facesse schifo, col piffero che lo linkavo in un articolo. 😛
Elena
3 Luglio 2013 @ 17:13
Non mi permetterei mai di dire che è un tuo dovere e nemmeno l’ho detto. Ho espresso solo la mia personale opinione sul fatto che nei vecchi articoli la pubblicità c’era ma non era tra le righe dell’articolo stesso. Dico solo che io sono un po’ irritata da questa cosa, cioè dal dove e come metti la pubblicità, non dal fatto che tu ne faccia.. ne facevi anche prima a era più discreta, e leggere i tuoi articoli era più piacevole. Ripeto che ora come prima, io ho espresso una mia opinione, e non ho scritto da nessuna parte che tu debba fare “volontariato”.
Stefano
3 Luglio 2013 @ 17:22
Capisco il tuo punto di vista Elena, e per questo penso che forse hai frainteso la mia intenzione: non voglio fare pubblicità a mio cucino in questo articolo, io non ci guadagno niente. Voglio essere fedele al mio principio e premiare chi fa un lavoro di qualità, sono un fan disinteressato.
Sembra che tu mi segui da diverso tempo: avrai quindi notato che gli articoli sono di un altro livello rispetto a quelli dell’anno scorso. Più parole, più informazioni, più struttura. Se confronti uno degli ultimi articoli con uno a caso del 2012, ti accorgerai della differenza. Perché? Sempre per rispettare il mio principio: è con la qualità che si ottiene il successo.
Elena
3 Luglio 2013 @ 17:26
Si ti seguo da diverso tempo, 3 anni circa…
Il problema non è tuo cugino, figurati..il fatto
Phivirino
3 Luglio 2013 @ 17:22
Potrei mettere il tuo articolo sul mio blog? Naturalmente specificherò che è un tuo articolo (così ti faccio pure pubblicità 😉 )
Stefano
3 Luglio 2013 @ 17:27
Ciao Phivirino (complimenti per la creatività). Io non ho nulla in contrario alla diffusione delle idee che esprimo, se metti un link mi fai un grande piacere. 🙂
Se posso però, ti avverto che Google non vede di buon occhi i copia-incolla da sito all’altro, anche se c’è un link alla fonte. Se non ti interessa ricevere tanti visitatori nessun problema, ma se vuoi piazzarti bene su Google la scelta più saggia è quella di mettere un estratto o un elaborato, e citare l’articolo originale con un link.
Spero di aver risposto alla tua domanda in maniera esauriente. 🙂
Phivirino
8 Luglio 2013 @ 23:34
Ok, ricevuto 🙂
Elena
3 Luglio 2013 @ 17:33
Si ti seguo da diverso tempo, 3 anni circa…
Il problema non è tuo cugino, figurati..il fatto è che dopo 2 minuti che leggi vai a sbattere in “Se anche tu sei un fan del metal, fatti un favore e acquista il loro album.” Dico solo che potevi scrivere un riferimento a fine articolo invece di metterlo nel bel mezzo, o anche nei commenti..così per i corsi, per i suoni, per inglese..
Ti dirò la verità il corso di inglese stavo per comprarlo, mi ispirava parecchio… dopo la decima mail con la pubblicità per acquistarlo mi sono scocciata e non l’ho più preso.
Quello che dico è che se i tuoi prodotti sono validi, e lo sono, sono la prima a dirlo, allora i tuoi articoli sono la tua pubblicità(i tuoi articoli mi avevano convinta a prendere il corso di inglese) .. fidati… non le fantomatiche frasi di corsi in offerta speciale ripetute in continuazione (che mi hanno fatta desistere)…
totti
4 Luglio 2013 @ 14:10
anche a me ha dato particolarmente fastidio che mi si ordinasse quasi di comprare un album, bastava citarlo all’inizio e non continuare a ripeterlo. Io avrei proprio evitato di dire COMPRA. Se mi incuriosisci vado IO a vedere NON DEVI ESSERE TU A DIRMI COSA FARE (legge fondamentale dei bravi venditori) tienilo presente quando cerchi di propinare le tue guide 😀 (comunque complimenti per le ottime vendite)
Poi per la pubblicità in mezzo all’articolo… beh ti dirò che un paio di anni fa ho letto qualche articolo di sul blog lapersonagiusta ma dopo il 5° articolo ho cestinato il sito perché ogni articolo aveva 30 righe in cui invitata a scaricare la guida gratuita bla bla bla per poi inviarti il classico spam di comprare la guida ecc ecc. Basta dirlo UNA volta. poi la persona legge un po’ di articoli e magari gli viene voglia di prendere la guida, magari arriva in fondo all’articolo vede le guide e dice: dai che mi prendo questa!
Sarò io fatto così ma vivendo in un mondo pieno di pubblicità se vengo indotto a comprare lo faccio volentieri ma se mi si chiede di comprare mi da fastidio e spesso desisto per principio (tipo i commessi assillanti di footloocker)
Spero che mindcheats non diventi questo, che ogni articolo abbia come scopo principale di vendere la guida. O forse é già questo lo scopo?
Personalmente sono contro le guide online anche se ne ho acquistata qualcuna (una da seduzioneattrazione che ho trovato deludente avendo già letto i libri cartacei da cui erano state prese le informazioni 30€ di guida contro 30€ per 4 libri cartacei. Ma magari alcuni che l’hanno acquistata sono rimasti soddisfatti e io sono l’unico per carità!) per cui ormai sono contro le guide digitali, perché se un corso/libro/guida é davvero valido allora chi lo scrive dovrebbe impegnarsi a farlo pubblicare invece di rifugiarsi nel mercato online dove anche se vende poco non succede niente non avendo investito soldi ma solo tempo. Per me, chi non lo fa, non crede veramente nel suo prodotto e vuole prendere una scorciatoia dove si prende gran parte del guadagno e non ti da niente in mano che abbia un valore commerciale (poterlo regalare, rivendere) ma é solo una vendita di informazioni che sembra che abbia solo quella persona.
Secondo me se vuoi fare un salto di qualità dovresti valutare la possibilità di rendere la tua guida cartacea e presenti nei negozi.
Alessia
3 Luglio 2013 @ 19:21
Ciao Stefano, vorrei chiederti come coniughi il contenuto del post di oggi con quello che trattava del principio di Pareto. In particolare vorrei dei chiarimenti sui concetti di eccellenza e di perfezione. Come si stabilisce quale è l’una e quale è l’altra? Forse l’eccellenza è in relazione ad uno standard e la perfezione invece è assoluta? In altre parole, come fermarsi al momento giusto? Ti ringrazio per la risposta. Ciao!
Stefano
3 Luglio 2013 @ 21:56
Ciao Alessia. La tua è un’ottima domanda, grazie per aver menzionato Pareto. La risposta non è facile, perché non esiste una formula matematica che ti dice quando il tanto diventa troppo.
Più ti impegni a fare qualcosa, più la qualità è alta. Su questo nessun dubbio. Ma oltre un certo livello l’efficienza cala, perché un incremento minimo della qualità richiede grandi sforzi: investiresti meglio il tuo tempo a portare avanti un altro progetto correlato.
L’argomento è molto complesso e mi servirebbe almeno un articolo completo per parlarne, qui cerco di riassumere il concetto in due punti:
1) Applica Pareto quando devi passare dalla teoria alla pratica. Esempi: voglio pubblicare il mio primo libro, ma non è ancora perfetto; voglio aprire il mio blog, ma non mi sento bravo a scrivere; voglio andare a correre, ma fa un po’ freddo; voglio superare l’esame, ma non ho una preparazione da 30 e lode. In questi casi il principio di Pareto si traduce in: fare qualcosa di imperfetto è sempre meglio che non fare niente affatto. Attenzione, questo non significa che devi battere la fiacca.
2) Applica il concetto della qualità senza compromessi quando si tratta di uno sforzo continuato, o quando si tratta di un obiettivo molto ampio. Esempi: voglio diventare un grande disegnatore; voglio essere bravo a scrivere; voglio studiare la matematica; voglio mangiare sano. Non è un obiettivo singolo, qualcosa che continui a ritardare perché non ti senti sicura.
Come puoi vedere dagli esempi, Parato è perfetto quando sei focalizzata su un obiettivo e ti aiuta a raggiungerlo senza procrastinare. La qualità senza compromessi, invece, si applica quando vuoi cambiare quello che sei. Un’altra interpretazione è che Pareto è il diploma, il concetto di qualità è la laurea: prima devi imparare a portare a termine i progetti singoli, poi puoi iniziare a pensare a come metterli insieme. Esempio: con Pareto scrivo un articolo, poi un altro, poi un saggio breve, una storia, il prologo del romanzo e così via; poi penso alla strategia più ampia, mi impegno per diventare uno scrittore abbastanza bravo da scalare le classifiche.
Un commento è veramente troppo poco per spiegare bene la differenza fra Pareto e il concetto di qualità, la puoi interpretare in modi troppo diversi. Spero comunque di averti dato delle linee guida da seguire. 🙂
Ermelynda
3 Luglio 2013 @ 23:03
Argomento interessante 🙂
ci farai un articolo su prima o poi?
Stefano
4 Luglio 2013 @ 09:43
Me lo metto in lista di sicuro, come hai detto tu è un argomento interessante. Di solito le mie bozze devono stare a lievitare per un po’ di tempo prima che ne venga fuori un articolo decente. 🙂
federica
3 Luglio 2013 @ 20:19
Ciao Stefano, ti volevo chiedere un parere.
Sono appassionata di chitarra classica, ma purtroppo l’ho scoperto tardi, ho iniziato a suonarla a 18 anni, a quell’età di solito si fa l’ottavo di conservatorio. Non sono mai entrata in conservatorio, sono troppo grande per il vecchio ordinamento (c’era un limite à) e per il nuovo dovrei suonare molto meglio, perchè è una specie di università, si fa dopo aver già studiato seriamente in privato.
Quante possibilità ho di diventare una concertista? (mica per forza tra i migliori in italia, vorrei solo poter vivere di quel poco che ti danno per un concerto se non sei famoso, aggiungendoci anche lezioni di strumento)
Stefano
3 Luglio 2013 @ 22:04
Ciao Federica. Da quanto mi dici, parti da una posizione svantaggiata se vuoi entrare in diretta competizione con concertisti che suonano da sempre e hanno fatto il conservatorio. Applicando i consigli degli economisti (che di competizione ne capiscono), ti suggerisco di non competere con chi ha un oggettivo vantaggio su di te.
Non fraintendermi: se ti impegni veramente tanto, 5 ore al giorno di pratica deliberata, puoi recuperare lo svantaggio e diventare concertista. Non importa il tuo livello di partenza, quello che conta sono le ore di pratica e la loro qualità. Tuttavia, non so quanto tempo e voglia hai di investire in questo.
La soluzione è accettare questo svantaggio e andare a coprire un settore dove non sei in concorrenza con chi ha fatto il conservatorio. Ti faccio un esempio: su Youtube ci sono video di gente che suona con milioni di visualizzazioni, ma l’artista non è granché. Perché? I comuni mortali non percepiscono granché la differenza fra un chitarrista bravo e uno da conservatorio, quello che interessa a loro è avere qualcosa che “piace”. Per esempio inizia a fare remix con la chitarra classica di brani death metal, o colonne sonore di videogiochi. Un esempio: http://www.youtube.com/watch?v=gyCFuP3rM2w
Federica
3 Luglio 2013 @ 22:52
ma cinque ore di pratica le fa anche chi suona da quando ha 7 anni, quindi non so se mi basteranno per recuperare.
Comunque per ora 5 ore al giorno da dedicare alla chitarra le ho giusto nei mesi estivi.
La voglia c’è, non mi stufo del mio strumento. E non ho intenzione di farci cover di videogiochi.
Dato che non ci credo molto a questa strada come sbocco lavorativo, me la tengo stretta come passione, e intanto faccio l’università. Mi tengo tutte le strade aperte
Stefano
4 Luglio 2013 @ 09:36
Capisco. Ho sparato 5 ore senza pensarci, diciamo “molto tempo”. 😉
Se non vuoi lavorare come concertista ma continui perché ti piace, allora è un altro discorso: continua a fare quello che ti piace, come ti piace e quanto ti piace. Devi focalizzarti e impegnarti se vuoi perseguire un obiettivo più grande come una carriera, un grande sogno o un cambiamento importante nella tua vita. Il tempo libero è un tuo sacrosanto diritto e non ti sto dicendo che è tempo sprecato.
Quindi prima di decidere un piano chiediti: lo faccio perché mi piace, o perché ho un obiettivo ulteriore e più grande? Se la risposta è la seconda, dovrai fare dei sacrifici. Nel tuo caso: se suoni perché vuoi farci una carriera, potresti cercare di essere più flessibile su cosa suoni e i mezzi di promozione.
Federica
4 Luglio 2013 @ 18:45
Lo faccio perchè mi piace, ma mi piacerebbe molto anche lavorarci. Se lo facessi come lavoro probabilmente sarebbe come non lavorare affatto 🙂
Ovviamente questo finchè suono quello che mi piace, altrimenti diventa un lavoro come un altro e allora preferisco fare altro. Non posso tenerla come passione e poi sperare di trasformarla in un secondo lavoro? o devo decidere per forza se sarà passione o lavoro?
alberto
3 Luglio 2013 @ 21:43
fabri fibra, emis killa, fedez fanno schifo,
però han fatto successo.
Federica
3 Luglio 2013 @ 22:59
e chi è che vorrebbe fare successo facendo schifo? non certo io 🙂
Mario
4 Luglio 2013 @ 10:35
Ciao! Bellissimo articolo…ho notato il salto di qualitá da qualche tempo a questa parte…nella forma e nei contenuti. Grande Stefano!
Mario Russo
SZALAy
4 Luglio 2013 @ 18:00
-Apple ha creato un design superbo e una campagna marketing perfetta.
-Amazon ha investito milioni di dollari per diventare la libreria più famosa al mondo. Il loro Kindle è un prodotto rivoluzionario.
-Ferrari produce auto di qualità, e nel 2011 ha fatto incassi record (oltre 2 miliardi) nonostante la crisi.
Posso aggiungere che
-Moccia scrive libri e dirige film ai limiti del demenziale e ha una fortuna immensa, mentre gli scrittori italiani veramente bravi (se ce ne sono), con ogni probabilità verranno scoperti fa 50 anni come è successo a Pasolini. Non sempre il prodotto di qualità premia l’investimento.
Stefano
4 Luglio 2013 @ 18:48
Ciao, ammetto che un po’ questo commento me lo aspettavo ed è stata colpa mia non includere un paragrafo per spiegare meglio questo concetto di “qualità”.
Premesso che in questo momento stiamo parlando di successo economico (e quindi di marketing), quello che conta non è la qualità intrinseca del prodotto: l’unica cosa che conta è la qualità percepita. In altre parole: più un libro piace, più viene comprato indipendentemente dai premi letterari. Non solo: più un libro è conosciuto, più viene comprato. Nel caso di Moccia: sappiamo che i suoi libri e film non sono eccellenti, ma piacciono a molte persone ed è molto conosciuto grazie a uno sforzo di marketing impressionante. Nel suo caso il concetto di qualità significa questo.
Gli scrittori bravi ma sconosciuti o non avevano intenzione di vendere, o scrivono cose che piacciono a poche persone, o non hanno investito in marketing.
Più di affermare che un prodotto di qualità non è detto che faccia successo, io direi che il concetto stesso di “qualità” può essere interpretato in modi molto diversi. 🙂
Greta
4 Luglio 2013 @ 20:39
ciao Stefano, sono in una fase pessima in cui le mie energie sono molto al limite, vorrei chiederti un consiglio. Avevo il sogno di vivere con una persona, ma da quando mi è scaduto il contratto di lavoro, che ho cercato in ogni modo di mantenere ma non è stato possibile x l’ azienda, sono andata giù di morale sempre più, perchè è crollato ciò che avevo costruito. Ora questa persona se n’ è andata da me x sempre, ha deciso che non vuole più stare con me, ed io mi sento completamente persa, ho spesso l’ ansia e non ho più la carica, il mio obiettivo non è più realizzabile ed ho una gran paura, non sò veramente che fare, non riesco a visualizzarmi nulla di bello, mi sento fragile, temo la solitudine. Inoltre ho una laurea in cui il lavoro è difficile da trovare e nn mi appassiona, da tempo mi pesa perchè sarà sempre così, non c’è una soluzione, e prima o poi salta sempre fuori rendendomi insicura e creandomi confusione mentale. Sono quasi senza speranza e a volte cado nella disperazione, ogni giorno quando mi sveglio è dura, per l’ ansia che mi prende. Scusa il pessimismo, volevo chiederti se secondo te si può fare qualcosa per uscire da questa confusione, senza speranza non stò tranquilla e non riesco a ragionare bene. Quando un piano viene stravolto cosa bisogna fare? Per me la cosa più importante sono gli affetti. Grazie Stefano, ciao.
Stefano
4 Luglio 2013 @ 22:41
Ciao Greta, da quello che vedo hai preso un brutto colpo poco tempo fa. La tua reazione è normale, così come è normale che passi con il tempo (come cantavano gli 883). 🙂
L’unico consiglio che ti posso dare è di creare una vita modulare: non fare troppo affidamento su niente. Se un pezzo della tua vita crolla, devi essere in grado di colmare il vuoto. Lo so che mettere in pratica questo consiglio è molto difficile e ti auguro in bocca al lupo, perché una vita equilibrata passa anche dal non basare la tua felicità su elementi esterni mutevoli.
Huntinf
6 Luglio 2013 @ 22:53
200 download non significano (a priori) che il tuo prodotto è di qualità, perchè nessuno può leggere il corso prima di comprarlo,no?
Stefano
8 Luglio 2013 @ 09:15
Ciao, ottima domanda, ti rispondo in due punti:
1 – Il passaparola è lo strumento più importante: fidati che quando il tuo prodotto fa schifo, la voce fa presto a diffondersi. Così come si diffonde la voce di un ottimo prodotto.
2 – Ho creato apposta un corso gratis di inglese via email, che riprende alcuni punti del libro completo: puoi provare il corso prima di comprarlo.
asul
7 Luglio 2013 @ 18:47
Stefano perchè non fai un articolo su come superare l’opinione degli altri…
molte volte non seguiamo noi stessi, perchè per (esempio in famiglia…)
c’è sempre qualche opinione limitante che ci impedisce la crescita personale
(chi ti dice che sei pazzo…, che hai problemi…, e che quello che pensi è irrealizzabile o impossibile :-x)
saluti
Ago
9 Luglio 2013 @ 09:07
Grande articolo Stefano!
La frase del tuo post che mi da più caria e che riassume il tutto per me è “In un mare di persone che non fanno più del necessario per sopravvivere, puoi raggiungere qualsiasi obiettivo se ti impegni come si deve.”
Aggiungerei che dedicare la prima ora del mattino ( l’ora “sacra” di cui parla Andrea in efficacemente oggi) a fare ció che siamo prefissati aiuta a realizzare i propri obiettivi senza affannarsi!
Reni
11 Settembre 2013 @ 17:02
Sei un fenomeno!
Devo dirti che sono mediocre (purtroppo)
Quando voglio fare una cosa, parto a 100 all’ora e poi crolla tutto come un castello di carta………..mi chiedo il perché???
Spero tu abbia la risposta.
Ciao da Renate
Attenzione: stai sprecando il tuo tempo in cose...
15 Maggio 2014 @ 10:08
[…] "Stai sprecando tempo a rincorrere cose inutili o stai investendo in qualcosa che ti servirà in futuro?" […]