Scoperta la molecola dell’ottimismo
Soprattutto nell’ultimo periodo, la scienza ha fatto passi da gigante per quanto riguarda la psicologia e la neurologia, che ormai si stanno sempre più avvicinando ad altre materie come la chimica. È una cosa che io in effetti dico già da diversi anni: per quanto rimanga tutto avvolto sotto un fitto strato di nebbia, alla fine anche la neurologia e la psicologia vanno ricondotti a processi chimici che si sviluppano all’interno del cervello. A loro volta questi processi chimici sono regolati dal DNA, diverso per ogni persona.
In questa direzione si muove anche l’ultima scoperta dell’università del Michigan: l’ottimismo è strettamente legato alla presenza di una molecola chiamata neuropeptide Y, come dimostra l’esperimento che hanno eseguito. Quando messi di fronte a parole con significato negativo (come schiavitù o morte), i soggetti con una quantità inferiore del neuropeptide attivavano maggiormente l’area della corteccia prefrontale, l’area che processa le emozioni.
In altre parole, sembra che la presenza di questa molecola inibisca le emozioni negative, rendendo di fatto più ottimisti. In futuro questa scoperta potrebbe portare a importanti sviluppi sia nel campo della medicina che in quello della psichiatria, soprattutto nella cura di malattie quali la depressione.
Ma attenzione a non prendere questa scoperta come una condanna: per quanto sia adesso dimostrato che il pessimismo ha una base chimica, non è affatto detto che non ci si possa fare proprio niente a riguardo. Tutti gli studi effettuati nell’ultimo trentennio, che illustrano come sia possibile ribaltare il pessimismo in ottimismo, restano assolutamente validi. La mente è e resterà sempre l’aggregato di cellule più complesso esistente su questo pianeta, ed un qualsiasi effetto ha un numero sterminato di concause che vanno analizzate e sulle quali si può spesso intervenire.
Ricordo infine che, nonostante scoperte del genere si susseguano praticamente ogni giorno, la maggior parte del cervello e dei suoi processi restano comunque un mistero. La sperimentazione su base empirica fa quindi ancora la parte del leone, seguendo l’adagio del “se dimostro che funziona e come funziona, non devo per forza sapere il perché”.
giulioz
19 Febbraio 2011 @ 23:48
tra qualche anno, se è davvero così, avremo le “trasfusioni” di ottimismo.. D:
piccolo OT: posso chiederti una cosa? cosa ne pensi dell’EFT??
su youtube puoi trovare parecchi video che ne parlano; mi piacerebbe sentire un tuo parere al riguardo dato che ho apprezzato molto gli altri articoli e reputo che EFT potrebbe essere argomento di un nuovo articolo.
fammi sapere cosa ne pensi
Mindcheats
20 Febbraio 2011 @ 01:29
Ciao giulioz, ammetto di non aver mai sentito parlare dell’EFT prima d’ora. Appena ho un po’ di tempo mi informo e, se cattura il mio interesse, di sicuro gli dedicherò un articolo.
Grazie per la segnalazione! 😉
Mens sana in corpore sano: i benefici dell'attività fisica per il cervello | PsycHomer
28 Marzo 2011 @ 06:14
[…] leggere altre ricerche scientifiche sul cervello? Allora possono interessarti gli articoli sulla molecola dell’ottimismo e sulle illusioni […]
La migliore soluzione al mondo per dormire bene | Mindcheats
3 Ottobre 2012 @ 13:01
[…] Sei più pessimista; […]