I piccoli cambiamenti che influenzano la nostra vita

stalattiti
Una stalattite si forma in migliaia di anni.

Avete mai letto la metafora della rana che finì cotta senza accorgersene?

 

Questa storia, per quanto romanzata, si può applicare pienamente alla nostra vita e alla nostra mente: il cervello non riesce a registrare piccoli cambiamenti graduali quanto uno solo molto grosso.

 

Ciò avviene perché il cervello non è in grado di prendere decisioni a livello assoluto e si basa su esperienze passate, abitudini e confronti. E non solo quando si parla di mente: pensate quando passate da un ambiente caldo ad un freddo o vice versa, come ad esempio quando d’estate entrate in un locale climatizzato. All’inizio sentite fresco, ma entro pochi minuti la temperatura vi sembrerà normale. Al contrario, quando uscite di nuovo sotto il sole, l’ambiente vi sembrerà molto più caldo.

 

E così bisogna fare molta attenzione a quei piccoli cambiamenti che non notiamo ma che in realtà, se accumulati nel tempo, hanno un effetto dirompente sulla nostra vita. A questo si aggiunge il fatto che molto spesso diciamo “ma sì, alla fine per così poco non importa”. Quindi anche quando notiamo questi cambiamenti non siamo affatto propensi a dar loro il peso che si meritano. E così finiamo anche noi cotti nella pentola, proprio come la rana.

 

Questo può avere anche degli importanti risvolti finanziari, come ho detto nell’articolo di ieri: si spendono cinque ero qua e là senza accorgersene, ma a fine mese queste piccole sviste vengono a pesare anche molto sul bilancio.

 

Questo modo di pensare viene da sempre utilizzato dal cervello, in quanto sottolinea la capacità che ha reso l’uomo la specie più evoluta del pianeta: l’adattamento. Adattarsi alle situazioni più disparate e imparare da esse ha garantito all’uomo di sopravvivere per centinaia di migliaia di anni, e anche adesso gioca un ruolo importante nella società. Ma purtroppo niente è perfetto, e anche questa abilità ha i suoi punti deboli.

 

Per annullare il problema, dovete concentrarvi e pensare attentamente ad ogni piccola variazione nella vostra vita che fino a questo momento vi è sembrata insignificante. Fate così: moltiplicate quello scostamento per cento, e immaginate cosa succederebbe se si verificasse. Bene, adesso valutate se è il caso di continuare su questa strada o se è meglio cambiare atteggiamento.

 

Fortunatamente non tutto il male viene per nuocere, e questa stessa abitudine del nostro cervello può essere usata per assumere gradualmente un comportamento positivo, che però richiede uno sforzo nel breve periodo. Mettiamo ad esempio il caso che vogliate alzarvi prima la mattina, ma portare indietro di un’ora la sveglia non è certo una prospettiva che vi alletta: se invece anticipate di soli due minuti al giorno, in un mese avrete raggiunto il vostro obiettivo senza nemmeno pensarci.

 

O in alternativa volete andare a correre per dimagrire, ma fare un’ora di fila vi sembra troppo. Potete iniziare con soli venti minuti, e aumentare la durata dell’allenamento man mano che mente e corpo si abituano ai nuovi ritmi: il segreto è crescere lentamente ma in maniera costante per raggiungere anche gli obiettivi più ambiziosi.

 

E visto che siamo in tema di obiettivi ambiziosi, potrebbe interessarti sapere come farli sembrare più semplici. 🙂