La scienza della pratica: come impara il cervello?
Quando impari qualcosa di nuovo, qualsiasi cosa (programmare in PHP, una nuova lingua, pelare le patate), il tuo cervello cambia forma. La scienza ha dimostrato che il cervello è incredibilmente plastico e non solo fino a 20-25 anni, come alcuni credono, ma per tutta la vita. Anche se alcune cose sono più facili da apprendere da bambini, il tuo cervello rimane in grado di imparare per sempre.
Ma come funziona, questo apprendimento?
Per eseguire un compito il cervello deve attivare diverse aree cognitive: deve coordinare una serie di azioni complesse come il movimento e il processare informazioni visive, articolare parole e così via. Se fai qualcosa per la prima volta, ti senti impacciato e fuori luogo; col tempo e la pratica (la pratica rende perfetti) migliorerai. Pensa alla prima volta che sei salito in bicicletta. A livello neuronale, la pratica aiuta il cervello a ottimizzare la sua struttura per una particolare serie di attività coordinate, attraverso un processo chiamato mielinazione.
Come funzionano i neuroni?
Neuroscienza per negati: i neuroni sono i mattoni costituenti del cervello. Sono fatti di tre componenti:
- Dendriti, che ricevono i segnali dagli altri neuroni.
- Il nucleo cellulare, che processa questi segnali.
- L’assone, un lungo cavo che interagisce con i dendriti degli altri neuroni.
Quando diverse parti del cervello comunicano fra di loro inviano impulsi neuronali attraverso questa rete di neuroni, impulsi elettrici che viaggiano dall’assone verso i dendriti di altre cellule.
In questo modo, i neuroni formano una catena che può trasmettere un segnale elettrico da un punto all’altro del cervello.
E la mielinazione?
Secondo la legge che “una parola sconosciuta deve significare qualcosa di importante”, la mielinazione entra in gioco qui.
Il cervello viene definito “materia grigia” perché da fuori, il corpo cellulare dei neuroni è grigio. Ma c’è anche tanta “materia bianca”, circa metà del cervello, che occupa tutto il centro. Per la serie “diamo nomi creativi alle parti del corpo.” Il bianco è dato dalla mielina, una sostanza adiposa che ricopre l’assone. Le ricerche hanno dimostrato che la mielina aumenta la velocità e intensità degli impulsi neuronali, creando un ponte per ridurre le distanze.
Il processo che fa il cervello quando ricopre gli assoni di mielina si chiama, anche qui con fantasia, mielinazione.
Come aumentare la mielinazione
Okay, quindi la mielina è una bella cosa. Ma come facciamo a stimolare la sua produzione?
La maggior parte della mielinazione avviene naturalmente, in buona parte quando sei piccolo: i bambini generano secchiate di mielina, è per questo che imparano così velocemente. Più sali di età più la produzione rallenta, ma non si ferma mai. Ci sono due tipi di cellule che stimolano la produzione di mielina:
- Gli astrociti, che monitorano l’attività degli assoni. Quando notano che un particolare neurone è molto attivo passano l’informazione al secondo gruppo di cellule.
- Gli oligodendrociti (eh?), che producono la mielina che si deposita sull’assone in questione.
Quindi qualsiasi tipo di pratica stimola la mielinazione che rafforza il segnale e lo trasmette più velocemente fra i neuroni.
Come fa la mielina a farmi migliorare?
Ultimo punto: come sappiamo che la mielina è responsabile del perfezionamento tramite la pratica?
Bella domanda, non è facile dimostrarlo. Sappiamo con certezza che aumenta la velocità e intensità degli impulsi: suona bene, ma non è una prova certa. Purtroppo però, gli scienziati non possono aprire la testa di qualcuno ed estrarre il cervello senza ucciderlo, il che rende osservare la mielinazione un tantino complesso.
Una prova interessante viene dall’analisi del cervello dei musicisti professionisti. La risonanza magnetica a diffusione, che ci dà informazioni sui tessuti interni del cervello, dimostra che più un pianista si è esercitato da bambino e adolescente, tanta più mielina è presente nella parte del cervello che regola il movimento delle dita e nell’udito.
Un altro punto a favore della mielina è l’effetto che suscita la sua mancanza. La demielinazione è un fattore presente in molti tipi di sclerosi multipla e sindrome di Alzheimer. Quindi per importante è importante, anche se esattamente non sappiamo in che modo.
Attenzione: gli effetti negativi della mielina
Capire come funziona l’apprendimento significa capire non solo come la quantità di pratica di renda perfetto, ma anche la qualità. Se fai pratica nel modo sbagliato, il tuo cervello non ha modo di capirlo e butterà secchiate di mielina sui neuroni sbagliati. Conseguenza pratica: imparerò qualcosa di errato. Quindi la pratica non rende perfetti, ma la pratica perfetta rende perfetti.
È per questo che molte persone credono ancora nel talento, che in realtà non esiste: loro hanno fatto tanta pratica nel modo sbagliato, e non hanno ottenuto risultati. Poi vedono persone che con la metà del tempo li superano, e danno la colpa a un misterioso “talento”. In realtà, la loro pratica sbagliata ha stimolato la mielinazione dei neuroni sbagliati. Per questo, se vuoi diventare bravo in qualsiasi cosa, ti serve esercitarti nella pratica deliberata.