Ecco come ho superato la maturità senza problemi né stress
Cavolo, mi sento vecchio. Sembrava ieri che entravo in quell’oscura struttura infernale chiamata liceo scientifico, e adesso mi trovo a dare consigli su come passare la maturità. Ho già parlato in passato di argomenti relativi allo studio e per questo ti consiglio di leggere la sezione studio, c’è tanto tanto materiale che ti aiuterà a scuola e non solo.
Oggi ti illustrerò quello che ho fatto io al fatidico esame, e come mi sono preparato per la maturità senza stress né problemi vari. Insomma, qualcosa di tranquillo e indolore. Certo ci sono interi siti dedicati, come ad esempio questo, oppure portali con risorse vastissime come studenti.it, ma io voglio fare qualcosa di diverso e cercare di offrire agli studenti qualcosa che anche questi colossi non danno. Un’esperienza diretta che, spero, possa dare degli spunti interessanti per i lettori che si apprestano a fare questo passo.
Io mi sono stufato di leggere i soliti professoroni che parlano tutti uguale e danno i soliti consigli. Interessante la prima volta, okay la seconda, poi basta!
Il mio approccio all’esame
Allora, iniziamo dal principi0: io ho fatto il liceo scientifico, e non sono mai stato uno studente troppo brillante. Considerato che il sistema italiano sembra strutturato apposta per rendere nulla la differenza fra un 6 e un 10 in pagella, soprattutto per uno studente già intenzionato a fare l’università, preferivo dedicarmi ad altro piuttosto che stare a studiare.
Ho studiato giusto il necessario per essere promosso senza problemi, e tanto mi bastava: non ho mai cercato l’eccellenza a scuola, perché sapevo che non mi sarebbe servita a niente. C’è chi può obiettare che è importante formarsi un metodo di studio adeguato, e io rispondo: sì, il metodo di studio lo troverò quando mi servirà (e così ho fatto). Il metodo di studio mi è servito all’esame di stato e alla maturità, e lì ho pensato a trovarne uno che mi piacesse.
Alla fine, ve lo anticipo fin da subito, sono uscito dal liceo con un discreto 72: un voto che ben rispecchia il mio andamento scolastico (anzi, è pure un po’ troppo alto se devo essere sincero).
Dopo questa premessa, ecco quello che ho fatto io.
Mi sono semplicemente organizzato in anticipo, e intendo dire molto in anticipo. Così tanto che in pratica ho finito di studiare una settimana prima dell’inizio degli scritti, compreso l’immancabile ripasso. Ho calcolato con una tabella quanti giorni ci avrei messo per studiare tutto e che ritmo avrei dovuto utilizzare, e me la sono presa molto con calma.
Senza la pressione di una scadenza vicina nel tempo, sono riuscito a driblare con agilità tutti i problemi di stress legati alla mancanza di tempo che invece pare caratterizzi moltissimi studenti. Già questo, da solo, è stato un aiuto non da poco alla mia psiche. Un aiuto importante, che ha avuto a catena altri vantaggi.
Anzitutto, la preparazione stessa: con un così ampio margine di tempo disponibile ho potuto ripassare più e più volte gli stessi argomenti. Naturalmente ripassare non è pensante come studiare per la prima volta, e per questo il periodo pre-esame è stato per me quasi rilassante.
Legato a ciò, anche la sicurezza è aumentata a dismisura. Molti studenti infatti si sentono costantemente impreparati e per questo hanno l’ansia a livelli poco invidiabili: con il tempo necessario per ripassare tutti gli argomenti che potrebbero capitare sia agli scritti che all’orale, anche sotto questo aspetto i miglioramenti saranno notevoli.
A proposito: lo sapevi che lo stress blocca i neuroni che hanno il compito di richiamare le informazioni dalla memoria? È questa la ragione della classica scena muta che si fa in alcune interrogazioni.
L’atteggiamento verso l’esame
Soprattutto in questo periodo rimbalzano per la rete, in tutti i siti studenteschi, le solite parole trite e ritrite, così vecchie che probabilmente anche i nostri nonni se le sono sentite dire all’epoca: dopo l’esame si cambia vita, si inizia a fare sul serio, finisce il periodo del gioco e bisogna impegnarsi al massimo.
Segreto dei segreti: non è vero per niente. Anzi, adesso che sono all’università io mi diverto molto di più di quando ero al liceo. Poi certo, se uno vuole andare a studiare nelle università più prestigiose d’Italia ed uscire con 110 e lode è un altro conto, ma in atenei normali la situazione non è così drammatica. Anche andando a lavorare non c’è da aspettarsi la fine del mondo: certo l’orario è più pesante, ma l’entrata economica a fine mese è ben in grado di ovviare a questo difetto.
Quindi basta con queste frasi fatte, basta con quest’idea che l’esame di stato è il confine fra il divertimento e una vita di sacrifici, perché non è vero: ormai con Facebook ci si tiene in contatto con tutti gli amici, quindi nemmeno quello è più un problema come invece poteva esserlo solo un decennio fa.
Eppure questa mentalità viene trasmessa di generazione in generazione, e con tali premesse non mi è difficile pensare che la maggior parte degli studenti si dichiara sotto stress nelle settimane precedenti all’esame. Puoi anche andare a chiedere ad un qualsiasi neodiplomato, e con tutta probabilità ti dirà la stessa cosa.
E secondo, basta col dire che l’esame di diploma è difficile: non è vero. Può essere rischioso se hai l’insufficienza in diverse materie e rischi la bocciatura, ma altrimenti l’unica cosa alla quale può servire l’esame è alzare o abbassare di qualche punto la media matematica dei voti sulla pagella.
Consigli finali
Per riassumere il tutto, qual è il consiglio che mi sento di dare a tutti quegli studenti che si apprestano a fare l’esame di maturità? Semplice: non aspettare l’ultimo minuto. Tanto prima o poi quel libro lo dovrai studiare, quindi meglio iniziare adesso per togliersi il pensiero e tutto lo stress connesso alla mancanza di tempo.
Semplicemente preparandomi con un anticipo non dico spropositato, ma quanto meno decente, ho sradicato sul nascere tutte le paure. Certo un po’ di timore è naturale, come ancora mi accade durante gli esami universitari, ma nulla che possa pregiudicare il mio stato d’animo ottimista e spensierato.
Se vuoi sapere altro, allora non fermarti qui: leggi il mio metodo di studio in 3 passi! 😉