Come ho ridotto il dolore grazia all’autoconvinzione – parte 2

Questo articolo è una continuazione naturale di quello di ieri, dove ho parlato di un metodo da me scoperto (ok, forse non solo da me) per ridurre il dolore. Avevo promesso un altro articolo sullo stesso argomento a breve, quindi eccomi qui!

ridurre il  dolore

Invece di fare un post lungo come quello di ieri, questa sera mi limiterò ad un intervento più breve e sintetico: la tecnica più grossa e importante l’ho spiegata nell’ultimo articolo, e già solo quella vi sarà di aiuto (così come è stata di aiuto a me). 

Ad ogni modo, nella mia (dolorosa) esperienza ho trovato un altro piccolo stratagemma che, personalmente, vorrei consigliare a tutti: è semplice e immediato, un po’ come tutto quello che trovate su queste pagine (concedetemi un po’ di auto-promozione, suvvia)!

Il metodo è quello di tenersi occupati. In mancanza di qualcos’altro da fare il cervello si concentrerà su quella che ritiene la priorità più pressante: il dolore. La mente non è stupida, sa che il dolore è un allarme del corpo, quindi si focalizza automaticamente su di quello.

Non è una bella cosa, ma l’evoluzione ha voluto così e non possiamo farci niente! Quello che invece possiamo fare è concentrare l’attenzione su qualche tipo di svago che tenga la mente occupata.

Personalmente, mi sono trovato molto bene guardando telefilm (che hanno meno momenti morti dei film) e giocando a videogiochi frenetici (che stimolano intensamente la corteccia celebrale).

Al contrario non mi sono trovato particolarmente bene con attività che richiedono più concentrazione, come leggere un libro o studiare: non è difatti un segreto che il dolore abbassi l’attenzione, ed è quindi più vantaggioso spostarsi verso attività di più semplice fruizione.

Non potendo prestare attenzione a più cose simultaneamente, ti dimenticherai almeno parzialmente del male che stai provando. Questo funziona in special modo con i dolori di intensità non troppo elevata, a seconda della tua soglia del dolore.

Ti interessa sapere dell’altro? Bene, allora leggi la terza parte di questa mini-serie sul dolore: come auto-indurre l’effetto placebo.