5 parole che devi eliminare (e 3 che dovresti iniziare a usare)
Le parole che usi influenzano le tue azioni e le tue opinioni.
Ci sono interi corsi che parlano di come modificare il tuo linguaggio per avere più successo nella vita (alcuni legittimi, altri truffe), o di come ipnotizzare gli altri usando le parole giuste.
Ma iniziamo a ipnotizzare te stesso: ogni giorno usi parole negative che limitano il tuo potenziale e nascondono i problemi che dovresti affrontare. Ecco una lista di 5 parole che fanno male alla tua crescita personale ogni volta che le usi (e 3 parole che invece dovresti usare più spesso).
1 – Ma
Non mi ricordo dove ho sentito questo consiglio: quando vuoi rispondere a qualcuno, usa “e” invece che “ma”. Non solo ti rende più gentile, ma ti obbliga a riflettere su quello che stai dicendo senza parlare per partito preso.
Nota la differenza:
- A te piace il gelato al cioccolato, ma la panna è più buona.
- A te piace il gelato al cioccolato, e l’ho provato prima di concludere che preferisco la panna.
È un passaggio logico in più: non è un muro contro muro, ma stai elaborando quello che ha detto e fornisci una ragione per la tua opinione diversa.
Quando si parla di gelati è facile, ma prova con argomenti più scottanti come politica o religione: riusciresti a spiegare perché la tua idea è diversa da quella dell’altro senza usare “ma” nemmeno una volta?
2 – Altri
“Se lo fanno gli altri…”
Lavorando in fattoria, ho capito che gli animali sono fatti per stare in branco e seguire un leader.
Quindi sì, è nell’inconscio umano cercare degli esempi, dei leader a cui uniformarsi.
Questi leader possono essere politici, correnti di pensiero, squadre di calcio, guru di crescita personale.
Da una parte seguire gli esempi di successo è una strada rapida per la crescita, dall’altra devi imparare a farlo con giudizio. Che significa: senza copiare tutto.
Mantieni una certa individualità e non credere che, solo perché gli altri fanno qualcosa, sia la cosa giusta.
Quando confronti la tua situazione con quella degli altri, puoi fare uno fra due errori:
- Sopravvalutarti.
- Sottovalutarti.
Il primo è commesso dalle persone sicure di sé, che vedono i loro pregi prima dei difetti. Ti consideri migliore degli altri a prescindere, tu fai tutto giusto e gli altri sono dei pirla.
Da questo atteggiamento parte l’ignoranza: visto che gli altri non hanno niente da insegnarti, non li ascolti. Ti chiudi nel tuo mondo di presunta perfezione, ti rifiuti di provare cose nuove con la paura inconscia di essere smentito.
Il secondo errore è comune ai timidi, gli introversi, chi non crede in sé stesso. O a chi ha ambizioni troppo grandi: se ti paragoni a Cristiano Ronaldo, sarai sempre una pippa a giocare a calcio.
Da qui nasce la frustrazione: non sono mai bravo come gli altri, fallisco in tutto, bla bla.
Molte persone si sopravvalutano in alcuni campi, e si sottovalutano in altri.
Ma pochi capiscono che non sono né migliori né peggiori, sono semplicemente diversi.
Nel linguaggio politico, “diverso” ha preso un significato negativo: io non la vedo così. Diverso significa diverso, non è né un bene né un male. Hai i tuoi pregi e i tuoi difetti, impara a sfruttare i primi e correggere i secondi. Lavora per migliorare te stesso e raggiungere quello che per te significa felicità (che potrebbe avere un significato diverso da quello degli altri), non per imitare o paragonarti alle altre persone.
3 – Fortuna
La “fortuna” può esistere su piccola scala, ma a lungo termine si bilancia con la sfortuna e viene fuori la verità.
Non esistono singoli eventi fortunati che cambiano la vita alle persone. O meglio, sono così rari che non dovresti nemmeno pensarci: vincere la lotteria, salvare Bill Gates dall’annegamento e altre evenienze meno probabili di essere morsi da Suarez (statisticamente 1 su 2000).
Non lasciare che la fortuna influenzi le tue decisioni o il tuo umore: una volta sei sfortunato, quella dopo sei fortunato.
Non esistono persone fortunate o sfortunate: dipende da come scegli di interpretare gli eventi. Non è il mondo che cambia, ma la tua visione.
Smetti di attribuire alla sfortuna la tua situazione negativa, è un modo per il cervello di scaricare la colpa (un atteggiamento inconscio comune a tutti). Trova il vero problema e lavora per risolverlo.
4 – Odio
Odiare le persone è una brutta cosa. Lo so, perché io odio un sacco di gente.
Dalla mia lunga esperienza ho imparato una cosa: l’indifferenza è meglio.
Nessuno ti obbliga a frequentare persone che ti stanno sullo scatolame (anche al lavoro), o a fare cose che non ti piacciono. Sono scelte tue.
Una tendenza comune alle persone infelici è quella di complicarsi le cose: devo, non posso, ma poi succede quello, ho delle responsabilità, non è moralmente corretto. Al contrario, chi vive senza problemi, ha imparato una semplice regola: se non ti piace farlo, non farlo. E se c’è qualcosa che ti impedisce di non farlo, elimina il problema.
Credo che molti manuali di crescita personale possano essere riassunti così.
Infatti…
5 – Occupato
Da un po’ di anni mi prendo la libertà di mandare a quel paese la gente che non sopporto, e di smettere di fare ciò che non mi piace fare.
Così ho più tempo libero per le persone e le cose che mi piacciono: il “non ho tempo” e il relativo stress non sono più un problema, quando impari a eliminare il marcio dalla tua vita.
Rifletti su questo: quando dici “non ho tempo”, in realtà stai dicendo “non è fra le mie priorità”. Il tempo libero è una bufala.
24 ore al giorno bastano per fare tutto. Mettine in conto anch 7-8 per dormire, e te ne rimangono 16. Dovrebbero bastarti per lavorare, divertirti, avere un hobby e fare tante altre cose.
Se sei stressato, non sai gestire la tua giornata nel modo giusto. Prova ad applicare questi consigli.
Queste le parole che dovresti smettere di usare perché sono una scusa per mascherare i tuoi difetti ed errori. Ecco invece tre parole che probabilmente non usi abbastanza.
1 – No
Si ricollega al punto sopra, “occupato”: se non sai dire di no, non avrai mai il tempo da dedicare a te stesso.
Molte persone, per scrupolo o timidezza, non dicono mai di no agli altri. Ti ho già detto che dovresti sperimentare tutto nella vita, ma una cosa alla volta e facendo la lista delle priorità.
Significa che dovresti prendertela con comodo, trovare un ritmo che ti piace: né troppo scansafatiche, né troppo intenso.
Io sono una persona che ha più idee di quelle che riuscirà mai fisicamente a realizzare: romanzi da scrivere, viaggi da intraprendere, cose da imparare, esperimenti da tentare.
Ma ho fatto una lista delle priorità nella quale, abbastanza in alto, trovo lo svago: non importa quante cose ho da fare, ogni tanto mi piace prendermi un giorno di pausa. O prendere un aereo e partire per qualche giorno, in barba agli impegni.
In molti hanno dei problemi a decidere le loro priorità, come gestire il loro tempo e a cosa dire no (o sì): e se mi perdessi un’opportunità irripetibile? E se avessi sbagliato a rifiutare? O ad accettare? Se ti sei mai fatto queste domande, il manuale anti-confusione ti aiuterà.
2 – Proviamo
Un bernoccolo sulla fronte da quando ho 4 anni mi ricorda ogni giorno che prima di provare bisogna pensare: provare ad andare contro un muro di cemento in bicicletta non è stata la migliore idea della mia vita.
Ma almeno il concetto di base c’era: se non sai qualcosa, provalo. Provare qualcosa sulla tua pelle è più efficace che leggerlo sul libro: la mente crea ricordi per associazione, e ti ricorderai meglio quello che hai imparato se lo vivi in prima persona perché coinvolgi tutti i tuoi sensi.
Ma per provare, prima devi dire un’altra parolina magica…
3 – Forse
Nella vita devi avere tante certezze e tanti dubbi:
- Certezze su te stesso: chi sei, cosa vuoi, il tuo futuro.
- Dubbi sul mondo che ti circonda.
La certezza delle proprie opinioni è il peggior blocco al miglioramento e alla conoscenza, perché se sei sicuro di sapere qualcosa non ti informerai mai. Non solo per presunzione, ma per una para inconscia della mente di aver sbagliato. Quindi quando non hai la matematica certezza di qualcosa, usa una di queste parole:
- Forse
- Probabilmente
- Credo
- Penso
Tutte meglio di “sono sicuro”.
E rinuncia alla presunzione di poter sapere tutto: gli altri non sono stupidi (è da qui che nascono molte assurde teorie del complotto). Anzi, ogni persona su questo pianeta ha qualcosa da insegnarti: mettiti ad ascoltarla (non è difficile: basta che stai zitto) e scopri cosa puoi imparare.
P.S. Nelle ultime settimane mi sono arrivate lamentele che i miei articoli sono poco originali e noiosi. Se la pensi così, chiedo scusa: stando in fattoria ho a mala pena il tempo di scrivere articoli, figuriamoci fare ricerca, quindi ho un’idea: se ti piacerebbe sapere il mio punto di vista su qualcosa che riguarda la crescita personale scrivi un commento qui sotto, potresti darmi uno spunto fresco per il prossimo articolo.
O se vuoi pubblicare tu un articolo su Mindcheats mandami un’email con la tua idea, e ne parliamo. 🙂