4 modi stupidi di sprecare il tuo tempo quest’estate (e 4 alternative sagge)
Se pensi che ti lasci riposare almeno quest’estate, hai sbagliato tutto. La crescita personale non si ferma mai. 😉
Molti pensano che estate significhi staccare il cervello e mettere in pausa la propria vita sotto un’ombrellone da tre settimane a tre mesi, ma io la vedo in modo diverso: è un’opportunità perfetta per investire tutto il tempo libero che non ti è concesso durante l’anno in qualcosa che ti darà la felicità a lungo termine.
Piuttosto che bramare ogni giorno la vacanza per andartene dal lavoro che odi, pensa quanto sarebbe bello non aver bisogno di andare in vacanza perché stai già facendo quello che ti piace fare. O avere la possibilità di farti una pausa quando ti aggrada, senza dover aspettare le ferie.
Sfruttando bene il tempo estivo, puoi lavorare verso questi obiettivi. Ma devi prima di tutto evitare questi quattro errori che ti fanno sprecare inutilmente tempo.
1 – Spiaggia
Che a me non è mai piaciuta: gente, caldo, altra gente. Se voglio sfuggire alla canicola estiva, piuttosto prendo e vado al lago. Tanti sassi che fanno male ai piedi, ma meno gente.
Se le persone che si lamentano di avere poco tempo sfruttassero agosto per portarsi avanti con i loro progetti invece che spegnere il cervello per tre settimane, non avrebbero più di che lamentarsi.
Dirai: ma l’estate è fatta per rilassarsi!
Non ricordo bene il catechismo, ma non lo vedo scritto in nessuno dei comandamenti. Se vuoi rilassarti d’estate è una tua scelta, non un obbligo morale. Puoi farlo, ma se durante il resto dell’anno non hai tempo di portare avanti il tuo grande sogno, non lamentarti.
Sono d’accordo che hai bisogno dei tuoi momenti di svago. Io per primo me ne invento sempre una per non lavorare, ma questo non significa che batto la fiacca.
Io preferisco la montagna: natura, silenzio, relax. Tanta attività fisica che fa tanto bene. Il casino di Rimini non mi piace.
Anche se preferisci le spiagge, fai qualcosa di diverso. Fai sport, conosci nuova gente, partecipa ad attività varie. Non stare sdraiato a rosolare sotto il sole tutto il giorno: quello non è relax, è apatia. Per rilassarti devi portare la mente su qualcos’altro: finché non fai niente, la tua mente resterà sui problemi quotidiani.
Oppure fai come me, che sono andato a lavorare in fattoria per 5 settimane (e mi è piaciuto così tanto che sono ancora qui).
2 – Rave
Sì okay, anche qui una volta ogni tanto ci sta. Ma non tutti i giorni.
Per molti giovani, estate significa devasto quotidiano. Io non sono la mamma di nessuno, ma andiamoci piano.
Magari sono io quello messo male, ma il giorno dopo una serata potente non sono mai riuscito a dare il massimo per vari motivi: dagli effetti dell’alcol, alla compromissione del ciclo circadiano.
Quindi il tempo che usi uscendo non si limita a quello dell’uscita effettiva, ma comprende anche buona parte del giorno dopo. Tienilo in mente.
3 – Compiti
La scuola dà un sacco di compiti d’estate: da una parte è giusto, dall’altra è sbagliato.
Se hai già in ballo altri progetti, piuttosto pensa a quelli. Il principio è: se quello che vuoi fare ha benefici a lungo termine maggiori rispetto allo studiare, fallo.
Penso che i compiti estivi esistano per evitare che il cervello degli studenti rimanga fermo tre mesi. Con questo principio, sono d’accordo. Ma se sei intelligente, puoi sfruttare il tempo bonus per altre cose.
Ad esempio, perché non usi una di queste risorse per imparare un’abilità che ti servirà per la carriera lavorativa?
La scuola dà una buona base di partenza per costruire una vita piena di soddisfazioni, per questo ti consiglio di fare l’università (e non ascoltare chi ti dice che Bill Gates non è laureato), ma da sola non basta. Se aspetti la fine degli studi per iniziare a pensare al lavoro, sei già in ritardo.
Visto che durante l’anno hai poco tempo da dedicare ad altre attività di apprendimento, soprattutto quando sei all’università , dedica almeno qualche ora a settimana alla tua formazione alternativa. Arriverai alla laurea con un curriculum anni luce migliore di quello dei tuoi ex colleghi.
4 – Staccare nel modo sbagliato
Ci sono diversi modi per staccare dallo stress che non implichino lo staccare il cervello. Ti è mai successo di avere una settimana di vacanza, stare a casa tutto il tempo, e tornare al lavoro/scuola ancora più stanco di prima?
È perché non ti sei veramente rilassato. Lavoro escluso, hai mantenuto la stessa routine: stessa casa, stesse persone, stessi luoghi, stesse serate negli stessi posti. La differenza è minima.
Stare inerti sul divano è il modo peggiore di passare le proprie ferie: piuttosto commetti gli errori 1 o 2, almeno significa che hai fatto veramente qualcosa.
Fai qualcosa di diverso, cambia aria. Prendi l’aereo per una località che hai sempre voluto visitare, allora il cervello si rilasserà completamente. Il tuo obiettivo è tornare a casa triste e felice allo stesso tempo: triste per aver finito la vacanza, felice per averla fatta.
Se la tua vacanza è stata il divano di fronte alla TV con qualche sprazzo di Facebook, continuerai la solita routine. Sarà come non essere andato in ferie affatto.
Finché stai facendo quello che ti piace, il tempo speso a lavorare non ti pesa. Questo è qualcosa che in pochi capiscono: non fare niente non è l’unico modo per rilassarsi. Anzi, è il peggiore. Vai a letto ogni giorno stanco ma felice.
Niki
18 Giugno 2014 @ 13:35
Stefano ti seguo da sempre e sono un tuo grande appassionato..rispetto la tua opinione ma assolutamente il punto 1 non lo condivido..
Vuoi dire che io, che sono fortunato ad abitare a 50 metri dal mare, non ci devo andare 2 orette al giorno perchè è uno spreco di tempo? Non sono assolutamente d’accordo..se ti organizzi la giornata e riesci a fare tutte le altre cose, la spiaggia non è una perdita di tempo, ma una benedizione!!
E te lo dice da uno che pratica meditazione, passeggiate tra la natura, e sperimenta ogni tipo di tecnica per star bene con se stesso..
Ovviamente è solo la mia modesta opinione..però generalizzare dicendo “la spiaggia è una perdita di tempo” secondo me non è assolutamente giusto 😉
Buona giornata e ricordati che sei un grande!! 😀
Niki
Stefano
18 Giugno 2014 @ 16:46
Per “andare in spiaggia” l’accento cade sulle persone che sprecano i giorni di ferie per andare nel caos circondati da bambini e ombrelloni. Se trai rilassamento dal mare ben venga, ma non mettere in ombra tante attività alternative che potrebbero dare più benefici. Se preferirai rimanere in spiaggia, almeno utilizza un buon filtro solare 😛
Anonimo
18 Giugno 2014 @ 13:47
Ci sono spiagge molto meno affollate di località montane e viceversa certo.. ma non è che se a te non piace non deve piacere a nessuno.. bah.. poi se uno si spacca tutto l’anno e poi vuole rilassarsi due settimane ne ha tutto il diritto.. dipende da un sacco di cose e non si può generalizzare
Stefano
18 Giugno 2014 @ 16:51
La risposta è simile a quella per Niki, aggiungo che, per quanto Cortina o l’Altopiano di Asiago siano località montane molto frequentate, basta allontanarsi qualche km per ritrovarsi nella natura 🙂 Sicuramente dipende da un sacco di cose ma il rumore della “folla” montana non sarà mai equiparabile al chiasso di una spiaggia ad agosto. 😛
rita
21 Giugno 2014 @ 16:55
Hai ragione Stefano .
I tuoi sono dei buoni consigli, ma il tono di condanna di certe abitudini non va mai bene.
Se tu ami certe cose piuttosto che altre, non è detto che nelle ultime risieda il male assoluto.
Io concordo con te…e infatti non capisco come facciano moltissime persone a scegliere certi tipi di “vacanza”. E il relax è un concetto molto soggettivo. Io sono stata in barca a vela a censire i delfini e la ricordo come una delle “vacanze” (…in realtà mi sono fatta un gran mazzo!) più belle ed emozionanti della mia vita! Questa è una cosa che mi sento umilmente di consigliare: condividere un piccolo spazio in un oceano di acqua…senza confini , ma estremamente confinata. E vedere a pochi metri da te una balena più lunga della barca che solca appena il pelo dell’acqua in tutta la sua maestà . E in quel momento comprendi quanto meraviglioso ci sia intorno a noi e non ne siamo consapevoli.
ps : sconsigliato solo a chi soffre il mal di mare…o ama la solitudine.
cloe
18 Giugno 2014 @ 13:47
Ci sono spiagge molto meno affollate di località montane e viceversa certo.. ma non è che se a te non piace non deve piacere a nessuno.. bah.. poi se uno si spacca tutto l’anno e poi vuole rilassarsi due settimane ne ha tutto il diritto.. dipende da un sacco di cose e non si può generalizzare
frank
18 Giugno 2014 @ 14:25
L’ho sempre detto… articoli ripetitivi e senza senso
Anonimo
19 Giugno 2014 @ 12:39
Potresti smettela? Sei fastidioso.
Frank
19 Giugno 2014 @ 14:43
Se non ti interessa potresti andartene senza lamentarti?
Comunque Stefano, grande articolo come al solito 😀 Già mi sento pronto ad abbattere la mia solita routine estiva con qualcosa di mirato al futuro 😀
Frank
19 Giugno 2014 @ 14:45
(Io sono un altro Frank…che coincidenza… 😀 )
Alessandro
20 Giugno 2014 @ 09:51
Mai come i tuoi commenti, ripetitivi e senza senso. Stefano fa un buon lavoro, può piacere o no, ma denigrare gratuitamente il lavoro altrui è ridicolo. Troppo buono Stefano che non ti banna. Se la critica è costruttiva ben venga, altrimenti….
Rob
18 Giugno 2014 @ 15:15
Grande
Giulia.S.
18 Giugno 2014 @ 15:16
Ciao Stefano!
Per alcuni versi è impossibile darti torto, in estate ci si comporta come a natale : si mangia senza fare attenzione, si interrompe lo sport, le letture, pensando poi che “da settembre” tutto avrà una marcia diversa, proprio come per i propositi dell’anno nuovo.
Probabilmente è vero, chi ha un sogno prova piacere nel perseguirlo e non sente la necessita di staccare la spina. Eppure è la frase “tempo sprecato” a non essermi piaciuta, forse l’ho interpretata male. Penso che sia importante non essere pigri e allo stesso tempo non essere sempre e comunque concentrati sul “migliorare”.
Sono cresciuta tantissimo sotto molti aspetti grazie alla crescita personale, per esempio nello sport, ma bisogna ricordarsi di andare bene esattamente così, come sì è, per non sottoporre noi stessi a inutili ansie, continuando però a cambiare e crescere.
Ciao
Stefano
18 Giugno 2014 @ 16:56
Ciao Giulia! Come scritto nell’articolo tutti meritano di staccare la spina di tanto in tanto, ma quando il recupero diventa ciondolamento immotivato si inizia a sprecare tempo 🙂
Giulia.S.
18 Giugno 2014 @ 16:44
Vorrei sapere quali sono le grandi cose che scrivi tu Marco, semplicemente dovresti interessarti ad altro, perché è chiaro che questo blog ormai non ti interessa più.
Sono insopportabili le persone come te: tante critiche gratuite che non hanno né capo né coda, e che soprattutto non meritano di essere considerate critiche, visto che non vedo consigli utili al miglioramento della suddetta pagina.
ilaria
18 Giugno 2014 @ 17:16
Scusate, se leggete bene Stefano non ha detto di non andare in spiaggia e di non rilassarvi. Ha solo consigliato di non perdere tutta giornata sotto il sole, se avete dei progetti nel cassetto. Ma anche per chi non ne ha, stare fermi sulla sdraio o sul divano senza far nulla di nuovo, non aiuta davvero a rilassarsi, ma a sprecare tempo e ritrovarsi alla fine delle ferie ancora più frustrati. Questo mi sembrava il senso.
Niki
19 Giugno 2014 @ 11:37
In questo caso siamo d’accordissimo Ilaria!! 😉
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:02
Esattamente 🙂
ENRICO84
18 Giugno 2014 @ 17:17
Credo che per chi abbia voglia di migliorare se stesso, l’estate sia una splendida opportunità per dedicarsi alla crescita personale in maniera diversa dal quotidiano. Per esempio permettersi di svegliarsi a mezzogiorno perchè la sera prima sei rimasto ore a parlare con una bellissima ragazza inglese su una spiaggia deserta, sotto un cielo di stelle 😉
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:03
Le ferie ci danno tempo per dedicarci alle nostre passioni e alla crescita personale, il sole e il bel tempo facilitano il buonumore e il raggiungimento degli obiettivi. Meglio di così!
Elena
18 Giugno 2014 @ 17:28
@Frank, articoli senza senso e ripetitivi dici? Allora spiegami una cosa, che io sono davvero curiosa eh.
Perchè accidenti sei qui dentro, in questo blog, a leggere i numerosi articoli quando è palese che li disprezzi?
Mah, non capirò mai certa gente.
chiara
18 Giugno 2014 @ 19:08
Ahi ahi ahi, con questo punto della spiaggia mi sa che te la sei cercata. No, a parte gli scherzi, capisco lo stress di Rimini ma io sono calabrese e quando vado a mare e vedo chilometri di spiaggia libera tutti per me mi sento un po’ nell’ambiente che tu hai descritto legato alla montagna. Questione di punti di vista. Certo, andare a mare tutto il tempo e passarci tutto il santo giorno perché devi arrostirti- dicesi abbronzatura perfetta- forse non è l’ideale, ma ogni tanto ti rigenera e ti aiuta a fare qualcosa di più. Almeno parlo per quanto mi riguarda, essendo una persona che regge lo stress davvero malissimo. Anche due tre giorni di mare mi fanno sentire molto più energica e positiva. Sugli altri punti non posso che essere d’accordo, in particolar modo sul far festa la sera e restare rincretiniti per tutto il giorno successivo (è il motivo per cui ho deciso di fare una forte selezione di feste anche d’inverno; è un’autodistruzione!) Per il resto, ti scrivo anche per proporti un tema per gli articoli (a meno che non l’hai già fatto e mi è sfuggito) sulle relazioni con gli altri. A me interesserebbe davvero molto perché noto che gran parte del mio benessere/malessere deriva poi da questo e che avere delle relazioni che mi soddisfano mi fa anche essere più produttiva e ben disposta con gli obiettivi che mi sono preposta. Se scrivi qualcosa a tal proposito, sarei davvero curiosa!
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:06
Sei fortunata ad avere chilometri di spiaggia immacolata, purtroppo la maggior parte dei balneari va in località affollate e, sinceramente, a questo punto meglio scegliere altro 😛
Le relazioni umane sono una componente molto forte della nostra vita e del nostro benessere, ci rifletterò 🙂
Matteo
19 Giugno 2014 @ 08:08
Stefano la penso esattamente come te! Anch’io odio la spiaggia,mi annoio e penso che sia una perdita di tempo; penso anche che la maggior parte dei compiti che danno.a scuola siqno inutili, per esempio gli esercizi dei libri delle vacanze che si possono fare a occhi chiusi e che ci siano modi migliori di passare il tempo, come imparare l’inglese con l’Inglese Dinamico
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:09
La noia dei compiti delle vacanze.. Me la ricordo ancora adesso 😛
Mario
19 Giugno 2014 @ 08:49
C’è gente che lavora 6 giorni alle settimana spaccandosi la schiena. Lasciagli in pace fagli fare due settimane di relax completo!!!
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:10
Non sempre il relax è associato a una spiaggia affollata. L’articolo vuole stimolare a pensare a vacanze alternative che magari potrebbero portare maggiori benefici.
Ari
19 Giugno 2014 @ 11:07
Io non sono una tipa da spiaggia (non riuscirei mai a passarci la giornata, e anche volendo mi verrebbe l’eritema solare), ma sottolineo anch’io che “spiaggia” non vuol dire per forza affollamento, ombrelloni e bambini urlanti, ma anche scogli, un buon libro (che mi rifiuto di pensare sia uno spreco di tempo), nuotate (= una delle attività fisiche più complete), natura, silenzio…un po’ come la montagna, in fondo. So che con questo articolo non volevi demonizzare il mare (vedi penultimo paragrafo del punto 1 :D), lo dico più che altro per te, che sembri conoscere solo spiagge tipo quelle di Cesenatico: se non hai mai girato per spiagge che non fossero quelle adriatiche non sai cosa ti perdi. Quindi Stefano, fila subito in Sardegna e poi dimmi se la spiaggia ti fa ancora schifo 😀 Vietati gli stabilimenti balneari superaccessoriati però, se no non vale!
Ognuno poi ha interessi diversi: per te girare per musei e guardare film può essere una perdita di tempo, perché magari l’arte non ti appassiona, per altri invece può essere rigenerante quanto lo è per te una passeggiata in montagna.
Ad ogni modo, sono d’accordo sul succo del discorso: è importante non dedicare tutta l’estate all’ozio, mettendo nel cassetto fino a settembre tutta la produttività .
Andrea
19 Giugno 2014 @ 18:07
Voglio commentare punto per punto così come sono abituato a fare.
Prima però un cappelletto introduttivo: anch’io a volte dico: “uff, sempre i soliti post”. Tuttavia credo di avere torto: il successo si coltiva giorno per giorno, ora per ora, e questi post non sono che un rimando a questa idea. Mi verrebbe da dire che il successo è un’abitudine. Il successo istantaneo non esiste o è rarissimo, lo so bene io che ho sfiorato la depressione e che adesso invece me la passo alla grande.
Comunque sia.
1. Spiagge: l’aria marina fa bene, a volte è persino consigliata per la cura di alcune patologie, e lo iodio fa diventare intelligenti blablabla, ma se una spiaggia non viene sfruttata al meglio allora non serve a nulla. Mi chiedo cosa passi per la testa a quelli che stanno ore e ore seduti a non fare un diavolo di nulla, cotti dal sole come pietanze da servire. Magari durante il viaggio di ritorno si lamentano del loro poco tempo libero, dei pochi soldi che hanno, e tutte quelle cose che hanno in comune i falliti coi miei. Io in spiaggia c’andrei per muovermi, divertirmi con gli amici, scopare (non siamo ipocriti), imparare a nuotare, o semplicemente andare in mindfulness osservando in pace lo sciabordio del mare e immaginando la storia di ogni singola conchiglia e onda marina. Provatelo, la sensazione è mozzafiato.
2. Rave: sono ottimi se il tuo più grande sogno è di essere un alcolizzato.
3. Compiti: purtroppo mi hanno dato solo 3 libri da leggere durante quest’estate, robetta che riesco a fare fuori in una settimana. Per essere più avanti rispetto ai miei amici ho letto un po’ in generale tutti i filosofi che dovremo fare l’anno prossimo, e attualmente sto leggendo Il Secolo Breve, che copre, come dice il titolo, tutto il Novecento. In storia sono scarso, in questo modo trasformo una mancanza in risorsa. Potrei benissimo vincere un viaggio fuori Italia, l’anno prossimo, grazie alle mie conoscenze. Che è meglio di dire “ho passato tre mesi a contare i granelli di sabbia”. Questo, però, non è che un esempio.
4. Le mie vacanze preferisco passarle in un modo un po’ diverso: facendo quel che voglio quando voglio come voglio, fissandomi però delle generalissime linee guida. Non mi piacciono le imposizioni, né mi sono mai piaciute, nemmeno da parte mia. Mi capita spesso di poltrire, vuoi per la mole del Secolo Breve, vuoi perché il gatto mi abbraccia come un essere umano. Ma appena sveglio recupero. Senza dannarmi e senza ripetermi di aver fatto uno sbaglio enorme, perché non serve a nulla.
La costante di ogni giorno di vita tuttavia dovrebbe essere la felicità . Fa’ solo cose che ti piacciono, qualunque sia il periodo dell’anno, a meno che non si stia parlando di studio o lavoro.
Madonna quant’ho scritto.
Stefano
19 Giugno 2014 @ 22:17
Andrea, grazie per il commento esauriente. Il tuo punto 2 mi ha strappato una mezza risata 🙂 Buone vacanze!
rita
21 Giugno 2014 @ 17:07
Che forza sei Andrea!
Tu e il tuo gatto abbracciati, poi…che tenerezza…e che nostalgia…
Sono in linea con il tuo pensiero…anche l’abbandonarsi all’osservazione di una conchiglia è vivere…ammirare il vivere di un’altra creatura… non è mai poltrire!
Lorenzo
24 Giugno 2014 @ 21:07
Com’è il “Secolo breve”? Interessante? Tanto pesante?
Anche se dopo “Guerra e pace”, credo che posso leggere qualsiasi cosa…
Richard
20 Giugno 2014 @ 11:45
Ciao Stefano, bell’articolo.
Se posso dare un consiglio aggiuntivo per le vacanze, mi é capitato di fare un viaggio organizzato in modo diverso da come ero abituato: Cambiando posto/albergo ogni massimo due giorni. Il risultato?
Molti potrebbero pensare “che stress!”… In realtà é stato davvero molto stimolante e l’incontrare persone diverse ogni giorno in posti diversi mi ha portato ad avere un sacco di ricordi piacevoli per ogni luogo. Son tornato a casa con la mente rilassata e soprattutto di buon’umore, anche se non ho mai dormito più di sei ore e non son mai stato fermo stagnante da qualche parte per troppo tempo.
Stefano
21 Giugno 2014 @ 16:55
E’ stata un’ottima idea secondo me! Confrontarsi con persone diverse non può che aiutare la crescita personale.
Anonimo
20 Giugno 2014 @ 14:21
Mmh, a me sembra più un’opinione del tipo “la montagna mi piace e il mare no, quindi la montagna è il meglio”. Ad esempio a me la montagna non piace perché sono aracnofobica e perché ho una pressione bassissima che appena cammino un po’ troppo perdo ogni forma di energia e vitalità …oddio, e adesso come farò?!? 😀 Allo stesso tempo, però, odio le spiagge superaffollate, le famiglie urlanti, il casino perenne solo perché “siamo in spiaggia”. Io amo il mare per il suo odore, per il connubio dei quattro elementi, per la sensazione che mi dà , per i ricordi personali ad esso collegati. E per me stare sdraiata a prendere il sole non significa per forza apatia: posso ascoltare la musica, PENSARE e RIFLETTERE, leggere qualche libro, parlare con le persone che sono insieme a me, osservare i tipi umani che ho intorno.
Rimango dell’idea che non sia importante solo COSA si fa, ma soprattutto COME lo si fa.
Stefano
21 Giugno 2014 @ 17:00
Nonostante ami la montagna (ovviamente non tutti la pensano così) il mio è un consiglio spassionato, perché la montagna rilassa e ricarica. L’ho detto solo per il vostro bene. Se non fossi in buona fede vi avrei detto di andare tutti al mare per poi andarmene da solo in montagna nella calma e nel silenzio più totale 😛
Leonardo
21 Giugno 2014 @ 13:45
A me piace moltissimo la spiaggia, però cerco di andarci nei periodi meno affollati e non troppo caldi, mi rilassa moltissimo, però non mi piace stare sdraiato sotto l’ombrellone, amo muovermi, passeggiare, esplorare spiagge mai viste prima, non sono mai stanziale, é davvero difficile che metta piede in posto piu di una volta, l’esplorazione di spiagge mai viste prima mi rilassa.
Lorenzo
23 Giugno 2014 @ 16:23
Ottimo articolo. Ultimamente ero in disaccordo, ma questo è davvero buono.
Stefano
23 Giugno 2014 @ 22:46
Grazie, Lorenzo 🙂
Lorenzo
24 Giugno 2014 @ 21:06
Con la pausa dalla scuola ho una serie di buoni propositi, tra cui la dieta, imparare l’inglese, andare a correre, leggere quello che non riesco durante l’anno etc. Una serie di cose, tra cui la dieta sono già in cantiere.
Stefano
24 Giugno 2014 @ 22:20
Avrai una estate piena. Giusto così 😛
Lorenzo
25 Giugno 2014 @ 17:34
È già piena così, il problema è che mi vengono in mente nuove idee, come il sonno polifasico (metodo dymaxion), che può essere una buona idea per trovare il tempo per tutto. Ora passerò una settimana a Londra, ma poi tenterò di dormire due ore al giorno. Chissà se ci riuscirò.
Mattia
24 Giugno 2014 @ 05:15
In realtà caro Stefano i compiti delle vacanze sarebbero facoltativi…
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Gigi
24 Agosto 2014 @ 14:52
Devo proprio intervenire; forse nell’articolo ho visto qualcosa di diverso da molti, qualcosa di evidente, qualcosa da interpretare.
Insomma, io leggendo non ho compreso “…vai in spiaggia = sei uno sfigato”. L”articolo dice semplicemente trova un modo reale per rilassarti, un modo veramente efficace. Quando eravamo più piccoli non volevamo fare il ” riposino pomeridiano “, quello non ci interessava, non ci ricaricava; quello che ci ricaricata veramente era correre, lanciare sassi, giocare ma non certo riposare. Credo che l’ esempio sia applicabile anche al periodo estivo, fare qualcosa che ci diverta e ricarichi veramente seguendo il nostro ” grande progetto” e non, come spesso capita, le mode.
Con il più grande rispetto per i commenti altrui, buone vacanze a tutti.