3 lezioni per aumentare la produttività che avrei voluto sapere 10 anni fa

Sei uno di quelli che sogna di voler fare di tutto, ma giorno dopo giorno non ottiene nulla?

Hai un progetto nel cassetto che fa polvere da anni?

Tranquillo, non metterti sulla difensiva. Succede alla maggior parte delle persone.

Ecco tre semplici consigli per aumentare la tua produttività personale giorno dopo giorno.

1 – Il perfezionismo non paga

Perfect-score

L’idea comune è credere che, prima di fare qualcosa, servano le condizioni ideali. Da qui nasce la procrastinazione: c’è sempre un imprevisto che ti blocca.

O per meglio dire: stai cercando una scusa per la tua fiacca. Dire “vorrei farlo, ma non ci sono le condizioni adatte” suona meglio di “dovrei farlo, ma non ho voglia.” L’inconscio si convince di essere nel giusto e crea scuse dal nulla.

Quando sei realmente motivato, non ti interessa se le condizioni non sono ideali: te ne freghi e lo fai lo stesso. Me ne sono accorto quando ho iniziato a correre, all’inizio della mia dieta. Cercavo delle scuse per non andare: mi fa male il ginocchio, è troppo tardi, fa troppo freddo, piove.

Poi correre ha iniziato a piacermi. E da allora non c’è diluvio che tiene, vado a correre. Le scuse non esistevano più.

Quando ti accorgi che stai cercando delle scuse per non fare qualcosa che dovresti fare, ma non hai la motivazione al massimo, fermati lì: blocca il tuo monologo interiore, e renditi conto che sono tutte scuse.

Ma perfezionismo significa anche essere motivati, ma non fare niente comunque perché sai di poter far meglio. È un’altra causa comune della procrastinazione.

Per migliorare devi fare, devi sbagliare. Quando ho aperto Mindcheats nel 2010, non ero granché bravo a scrivere. Se vai a rileggere gli articoli più vecchi, sono brutti tanto. Ora, dopo 4 anni, 278 articoli e 5 libri, sono uno scrittore decente. Non bravo, decente. Fra altri 4 anni, magari sarò anche bravo. Ma se non avessi iniziato quando ero incapace, adesso sarei ancora incapace.

Fra questi 278 articoli, ce ne sono di belli e meno belli. Ma anche quelli che non mi sono riusciti al meglio mi hanno aiutato a crescere, mi hanno insegnato qualcosa.

Questo vale per ogni aspetto della tua vita: personale e professionale. Anche nel lavoro, fare qualcosa è più importante dell’aspettare finché non raggiungi la perfezione: è per questo che l’esperienza pratica è più importante degli studi.

Questo principio è alla base della Regola Aurea, che spiega come la pratica sia il pilastro fondamentale di ogni cosa.

Attenzione: questo non significa che devi dimenticarti della qualità. Fai le cose al massimo delle tue possibilità, ma falle. Anche se il tuo massimo non equivale alla perfezione, accontentati: la prossima volta farai meglio.

2 – Prevenire è meglio che curare (no, veramente)

Detto anche: fai manutenzione.

Nonostante il proverbio sia diffuso, in pochi lo applicano: aspetti fino all’ultimo momento per correggere un problema latente, quando ormai è troppo tardi per prevenirlo. Questo è uno spreco di risorse enorme. Aspettare il mal di denti per andare dal dentista, non andare dal meccanico finché si rompe l’auto, non iniziare a studiare fino all’insufficienza, non mettersi a dieta prima del primo infarto. Sono tutti esempi di come un po’ di manutenzione e pianificazione ti risparmierebbero un sacco di problemi.

La manutenzione richiede un investimento adesso per prevenire un possibile danno futuro. L’inconscio non capisce né le cose astratte (un possibile danno) né che il futuro prima o poi arriverà. Quindi, senza un esercizio costante, fare manutenzione non ti sembra naturale.

La manutenzione è un compito semplice, ripetitivo e che prende poco tempo alla volta: è perfetto per diventare una buona abitudine. Dedica un po’ di tempo, ogni giorno, a contrastare la naturale usura delle cose: tutto quello che ti circonda ha bisogno di manutenzione. Ogni volta che usi un oggetto o fai qualcosa, chiediti:

  • Quali strumenti ho usato?
  • Come posso evitare che fra 10 anni siano a pezzi?

Gli strumenti possono essere qualsiasi cosa: oggetti, parti del tuo corpo (occhi, lingua, piedi), relazioni sociali. Sì, anche quelle hanno bisogno di manutenzione e, oltre ad essere un ottimo modo per aumentare la produttività, ti aiuteranno ad avere successo e a essere produttivo: è il principio del networking.

3 – Il processo conta più del risultato

Concentrarsi sui risultati porta via focus da quello che veramente conta: quello che fai giorno dopo giorno. Certo spezzettare funziona, ma fino a un certo punto.

C’è un indicatore semplice per capire se avrai successo: chiediti se ti piace il processo. Se ti piace scrivere diventerai un bravo scrittore, se ti piace sognare di avere un libro pubblicato no.

Ecco, prendiamo questo esempio. A chi non piacerebbe essere uno scrittore famoso? Sono sicuro che è un sogno comune. Eppure, quelli che si mettono a scrivere seriamente sono pochi. Tanti iniziano, pochi finiscono. Già arrivare al manoscritto completo è un’impresa non da poco, e se questo viene rifiutato, la motivazione crolla.

Chi vuole pubblicare un libro ma non ama scrivere, abbandonerà l’impresa dopo poco. Soprattutto se si tratta di un romanzo, che richiede un sacco di pianificazione. Cercherà di fare tutto velocemente, di arrivare alla conclusione il prima possibile: la qualità finale ne risentirà.

Chi invece ama scrivere e gli interessa poco se viene pubblicato o meno, continuerà a esercitarsi giorno dopo giorno. Gli interessa fare un buon lavoro, indipendentemente da quanto ci mette. Col il tempo diventerà bravo, e allora sì che potrà scrivere un romanzo che viene pubblicato.

Il risultato è sopravvalutato, quello non è che una conseguenza del processo. Va bene sognare in grande per mantenere alta la motivazione, io lo faccio tutti i giorni, ma il tuo obiettivo più importante è un altro: muovere le chiappe adesso, e fare quanto è in tuo potere per avvicinarti all’obiettivo.

Tutto il resto sono sogni e pianificazione. Nessuno dei quali ti aiuterà.

Non sto dicendo che la pianificazione non serve. Io sono un pianificatore, e anzi ti consiglio di pensarci bene prima di intraprendere qualche impresa: un giorno di pianificazione può farti risparmiare una settimana buttata via per errori banali. Ma quella è solo la seconda cosa più importante: puoi raggiungere qualsiasi obiettivo, per quanto inefficacemente, se ti concentri sul processo senza pianificare; ma senza azione, tutta la pianificazione del mondo non ti porterà da nessuna parte.