Il cervello e le scelte
Le scelte fanno male? A sentire il parere degli esperti, sì: il cervello viene bloccato dalle scelte, e più sono e più questo blocco è imponente e difficile da smuovere.
Ho imparato questo concetto durante i miei studi di economia, quando in un libro ho detto che presentare ad un consumatore una scelta troppo ampia di prodotti è dannoso e porta ad una bassa percentuale di acquisti. Tuttavia qui non voglio parlare di economia (non sarebbe il caso), ma voglio prendere questo dato per fare una riflessione sulla libertà di scegliere e di come la mente non riesca a farlo nel migliore dei modi.
Se ci pensi, il ragionamento è molto poco intuitivo: in teoria, se ci sono più scelte allora dovrebbe essere più facile trovare l’alternativa migliore per noi. E invece succede esattamente il contrario: perché? Tutto si riconduce ad un elemento semplice: il cervello vuole evitare il dolore. Ma come si ricollega tutto ciò con la difficoltà a scegliere in una situazione di ampia offerta?
Scelte e dolori
Prova ad immaginare di essere al supermercato, e devi comprare della nuova marmellata per fare colazione domani mattina. Arrivi allo scaffale e ti si presentano di fronte due scelte: marmellata di fragole e marmellata di albicocche, entrambe della stessa marca e allo stesso prezzo. Scegliere qui non è un problema: prendi il gusto che ti piace di più fra fragola e albicocca, e hai già finito. Tutto contento te ne torni a casa con la tua nuova marmellata, sapendo di aver fatto la scelta giusta.
Ora vediamo il caso opposto: al supermercato non hai più due marmellate, ma duecento. Decine di gusti diversi che non avevi mai sentito prima, venti marche differenti ad un prezzo diverso e che offrono benefici diversi: con o senza pezzi, naturale o con con aggiunta di vitamine, liquida o densa, confezione grande o piccola, produzione locale o importata, combinazione varie di sapori, valore nutrizionale diverso e via di questo passo. Leggi le etichette e ti accorgi che tutte le marmellate hanno pregi e difetti diversi, quindi il tuo cervello pensa automaticamente a una cosa: qualsiasi scelta faccia, perderò comunque il piacere che offrono tutti gli altri concorrenti.
Perdere il piacere equivale al dolore, e questo il cervello non lo vuole. Fa quindi un altro ragionamento di per sé logico: l’unico modo per evitare questo dolore è quello di non scegliere. E così rimani bloccato nella scelta, decidi di non comprare niente, e te ne torni a casa senza marmellata.
Spesso però la scelta non si presenta in una maniera così plateale, ed è quindi più difficile da riconoscere. L’esempio che ti ho appena fatto è in realtà il caso più semplice che ti possa capitare: prima di tutto è ovvio che ti trovi di fronte ad una scelta (hai finito la marmellata e devi scegliere come rimpiazzarla), secondo hai una scelta limitata (le marmellate presenti al supermercato). Questi due elementi non sono così comuni:
- Non è detto che la scelta ti si pari di fronte. Nella maggior parte dei casi la via più semplice e naturale sembra quella dell’inattività, mentre in realtà dovresti scegliere l’azione. Chi te lo fa fare di andare a quel convegno quando puoi startene a casa in pantofole?
- La scelta è spesso molto complessa. Devi decidere dove andare in vacanza, come investire i tuoi soldi in borsa (e quanti) e via così. In questi ed altri casi non sono gli altri a darti dei limiti che tu devi semplicemente rispettare, ma tu in prima persona devi decidere cosa fare e come farlo.
Qui ti ho fatto un esempio simpatico, ma non è detto che tutte le scelte siano così semplici e innocue. Pensa alle scelte importanti che hai compiuto solo nel mese scorso. Anzi, pensa alle scelte che NON hai compiuto nel mese scorso perché non sei riuscito a prendere una decisione. E già che ci sei, scrivine una nei commenti! 🙂
Come si fa a scegliere?
- Spesso ti basta levare il freno mentale: non scegli perché il cervello sa che non fare niente è un’opzione valida. Puoi usare la tecnica della moneta magica;
- A volte la scelta è effettivamente molto vasta, tanto che rischiare di scegliere male è un pericolo effettivo e non solo una trappola mentale. Qui non andare a caso, fai un ragionamento logico: prenditi il tuo tempo e inizia ad escludere man mano le scelte peggiori, una a una e senza fretta (meglio se scrivendo prima tutte le opzioni su carta, e poi cancellandole). Dopo pochi secondi la lista da cui scegliere si sarà notevolmente ridotta, e passare all’azione ti risulterà molto più facile (magari aiutandoti con la sopracitata tecnica della moneta magica).
Imparando a ridurre la scelta e costringerti all’azione, non rischierai più di lasciarti scappare le occasioni della vita. E naturalmente, avrai sempre la tua marmellata in frigo. 😉
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