Altri 5 video sulla crescita personale
Per le prossime settimane, il mercoledì sarà il giorno in cui pubblicherò tramite video le domande dei lettori. Vuoi anche tu fare una domanda? Nessun problema, inviami un’email a info@mincheats.net. 😉
Per le prossime settimane, il mercoledì sarà il giorno in cui pubblicherò tramite video le domande dei lettori. Vuoi anche tu fare una domanda? Nessun problema, inviami un’email a info@mincheats.net. 😉
Cambiare la vita non è una cosa che puoi fare in 2 minuti. Ma puoi farlo in 2 minuti al giorno.
Basta avere la costanza. di perserverare, giorno dopo giorno. Sono le abitudini che contano, non le eccezioni.
Immagine di vincere al lotto. Okay, non giochi al lotto, trovi il biglietto vincente per terra. Se non hai idea di come gestire i tuoi risparmi, fidati che li spenderai tutti senza ricavarci granché.
Io ho perso 25 kg in 6 mesi mangiando pizze, torte, bevendo coca cola e altre cose che farebbero inorridire un salutista.
Perché non lo facevo tutti i giorni. E allora l’eccezione non conta più.
È così difficile instaurare una nuova abitudine che porta al successo? Abbastanza, sì. Non ti dirò bugie. Per questo oggi non ti parlerò di epiche strategie per ribaltare la tua esistenza e farti fare grandi cose. Ti parlerò di 10 semplici abitudini che renderanno la tua vita un po’ migliore, 2 minuti alla volta.
2 minuti al giorno sono lo 0,1389% della tua giornata, pensi di riuscire a trovare il tempo nel tuo calendario super pieno?
No? Allora questo articolo fa per te. 😉
Ci sono dei giorni in cui non hai voglia di fare niente. Stai seduto sul divano in attesa dell’ispirazione, e intanto le ore passano. E il tuo grande progetto fa la muffa.
Fai un patto con te stesso: lavora per 2 minuti. Non di più. Cronometrati, e torna sulla tua poltrona quando scade il tempo.
Ma un attimo, fermi tutti, cosa succede? Ti è improvvisamente venuta voglia di continuare?
È in questo momento che ti accorgi che la parte più difficile è iniziare. Il tuo cervello fa resistenza, perché non vuole abbandonare quella sensazione di benessere apparente associata al non fare nulla.
Per superare la difficoltà, devi lanciare una sfida alla tua mente: lavora per 2 minuti. Visto che sei una persona orgogliosa, e vuoi provare a te stesso che la tua forza di volontà non è messa così male, accetterai la sfida.
Passati 2 minuti, capirai che lavorare per diventare una persona migliore è bello. Ti appassiona, ti stimola, ti fa sentire bene. E non vorrai più smettere.
Passerà un’ora, ne passeranno due. E alla fine ti sentirai felice. Questa sera non avrai la sensazione di aver sprecato la giornata.
Questa stessa tecnica la puoi applicare anche per rendere gli obiettivi più raggiungibili.
Se non hai ancora letto il manuale del riposo perfetto (che fa pure rima), ci metti più di 5 minuti ad addormentarti.
Se sei una persona produttiva che sa come ottimizzare la giornata, perché sprecare il tempo che passi ad aspettare il sonno?
Non ci metterai molto a ripensare a quello che hai fatto oggi, e a fare un bilancio della giornata. Chiediti se sei riuscito a migliorare, a fare un passo avanti nella tua crescita personale. Poi chiediti cosa puoi fare per fare ancora di più. E il giorno dopo, implementa il miglioramento.
Puoi fare questo riassunto a voce, o con carta e penna. In questo caso, diventa un diario.
Il cervello si abitua alla situazione presente, e la associa ad uno stato “neutro”. In altre parole, non riese a provare emozioni per quello che vivi tutti i giorni.
Ma la felicità sta nelle piccole cose.
Guardati intorno, e renditi conto che sei una persona fortunata. Già il fatto che puoi leggere questo articolo significa che sei fra le persone più ricche al mondo. La tua mente tende a scordare questo “piccolo” dettaglio.
Così come ti dimentichi di godere di una bella giornata, del semaforo verde, di una pizza ben riuscita.
Riporta il focus sulle piccole cose di ogni giorno, soffermati sulle sensazioni positive che ti danno. E scoprirai che una giornata normale non è noiosa, ma fatta da piccoli momenti di felicità.
Bastano 2 minuti per cambiare il tuo stato d’animo.
Se senti di non farcela più, quando hai bisogno di un attimo di pausa, prenditi quello 0,1389% del tuo tempo per chiudere gli occhi e rilassarti.
Respira profondamente, non pensare a niente, fai un po’ di meditazione se vuoi. Ti sentirai immediatamente meglio, e pronto ad affrontare i problemi.
Sei una persona che pensa al passato? A tutti i ricordi belli che ormai non ci sono più, e che rivivi con nostalgia. A tutti i ricordi brutti che ancora bruciano.
O sei una persona che pensa al futuro? A quell’esame con quel professore che li boccia tutti, a quell’incontro noioso che non puoi evitare.
Per 2 minuti al giorno, riporta la tua mente al presente, a quello che stai facendo adesso. Respira, e lascia che tutti i tuoi sensi si concentrino in questo esatto momento.
Guarda il sole e le nuvole fuori dalla finestra, ascolta il rumore delle auto che passano e del vento fra gli alberi, assapora l’odore del vicino che sta cucinando una bistecca.
Non cercare un significato in quello che senti, vivi il momento con tutti i tuoi sensi per 2 minuti. Questo calmerà la tua mente, e vivrai meglio il resto della giornata.
Quando senti di voler giudicare negativamente qualcuno, cambia schema di pensiero e chiediti:
Cerca di capire, invece che giudicare. Scoprirai che forse il tuo punto di vista non è l’unico corretto.
Inoltre, se la tua mente è abituata a giudicare gli altri, farà la stessa cosa anche con te. Ti giudicherai negativamente, e non riuscirai a raggiungere la felicità. Se impari a capire gli altri, imparerai a capire te stesso.
Passa un minuto della tua giornata a pensare a una caratteristica che veramente apprezzi in una delle persone che ti circonda. Un amico, un collega, uno che conosci appena.
Poi spendi il secondo minuto a fare un sincero complimento.
Farai sentire meglio qualcuno, e ti sentirai meglio anche tu. Costruirai anche una relazione più solida e positiva con quella persona.
Qui negli Stati Uniti la mentalità verso il cibo è diversa. Mangiare è qualcosa che devi fare per forza, e se sbrighi questa pratica in mezzo minuto è meglio.
Ecco perché è la patria dei fast food, e i supermercati sono pieni di cibi surgelati, precotti o in scatola.
Per quanto ogni tanto ceda alla tentazione di queste comodità, io preferisco cucinare da zero. Ci metto molto più tempo, ma la soddisfazione è molto maggiore. Per non parlare della salute.
Anche senza arrivare al mio livello, non ci vuole molto a fare un sugo decente per gli spaghetti. Ci vogliono meno di 2 minuti a mettere quattro spezie sulla carne.
Non fare come gli americani, continua a considerare il cibo un piacere. E mettici quei due minuti per renderlo un piacere ancora maggiore.
Quando parli con qualcuno, dedicagli due minuti della tua attenzione. Non stare ad ascoltarlo solo in attesa del tuo momento per parlare.
Se dai attenzione, riceverai attenzione. Questo è l’unico modo per costruire delle relazioni durature, un rapporto con le altre persone più saldo che non sia solo superficiale e di cortesia.
Per 2 minuti al giorno, fai qualcosa che non hai mai fatto prima in vita tua.
Aggiungi qualche novità alla tua esistenza, mangia un cibo che non hai mai provato, prendi una strada diversa per andare al lavoro, ascolta della musica nuova. Dì di sì quando ti viene fatta una proposta, invece che continuare con la tua routine.
Prendi l’abitudine di mescolare le cose per creare situazioni nuove ogni giorno, scoprirai che prendersi dei rischi è il modo migliore per migliorare.
Inizia ad applicare solo uno di questi consigli ogni giorno. Stampati questa lista, e decidi cosa fare di volta in volta. Cerca di non essere troppo ripetitivo, e applica tutte queste tecniche almeno una volta al mese!
E tu cosa hai fatto oggi per cambiare la tua vita? Fammelo sapere nei commenti!
La crescita personale non si ferma di fronte alle barriere del testo scritto, e sbarca su Youtube con il botto: 5 video a settimana tutti dedicati agli argomenti cari ai lettori di Mindcheats.
Infatti questi video rispondono tutti a delle domande che mi sono state inviate direttamente. Tramite la newsletter (a cui ti puoi iscrivere scaricando il manuale del riposo perfetto qui) ho chiesto a tutti gli amici che mi seguono di farmi una domanda, che avrei risposto con un articolo dedicato.
Ma le domande sono diventate troppe, e qui mi è venuta l’idea: perché non una serie di video?
Detto fatto, ecco le prime 5 risposte. Sono sicuro che ti piaceranno, perché sono questioni sollevate da lettori come te. 🙂
La passione è ciò che ti fa iniziare, l’abitudine è ciò che ti fa continuare.
– Jim Ryan
Quando hai una passione, non c’è nulla che ti può fermare.
Ma una passione dura un istante, svanice in fretta. È per questo le che persone non sono in grado di sfruttare i propositi di inizio anno.
Dopo i primi giorni nei quali hai voglia di fare, ti impegni, ce la metti tutta, abbandoni.
Ti riconosci in questa situazione?
So che anche tu hai abbandonato un tuo grande sogno in passato, dopo aver speso i primi tempi a lavorarci sodo. Lo so, perché l’ho fatto anche io.
Ma sai cosa succede ogni volta che ripeti il processo?
Il grande errore è che stai continuando una serie di cattive abitudini che portano al fallimento.
Sono le abitudini che hai sviluppato in anni a vagare senza uno scopo, un obiettivo. Abitudini che ti fanno vivere alla giornata senza un vero obiettivo a lungo termine.
Con la sola passione non andrai da nessuna parte.
La passione è perfetta per iniziare, ti dà quella scintilla necessaria per metterti in moto. Quella è la parte più difficile, ma non l’unica.
Sei già a più di metà strada quando hai lavorato con passione per una settimana, perché buttare via tutto questo lavoro?
Le abitudini servono a evitare che anche il tuo prossimo progetto, iniziato con tanto entusiasmo, finisca dimenticato per sempre. E ricorda sempre:
Un successo è meglio di dieci fallimenti.
Oggi ti propongo dieci abitudini che caratterizzano le persone di successo, quelle che si pongono un obiettivo e lo raggiungono nonostante le difficoltà.
Il sole non si è mai alzato prima di me in 50 anni.
– Thomas Jefferson.
Chi ha una vera passione, e la continua giorno dopo giorno, si alza di mattino presto.
Te lo ripeterò sempre. Se vuoi avere successo, DEVI alzarti prima del resto del mondo. La pace che accompagna l’alba è il periodo più produttivo della tua giornata. Se aspetti l’ultimo momento per svegliarti, o non punti la sveglia nei fine settimana, stai perdendo la parte più preziosa della tua vita.
Pensi di non potercela fare? Sono pronto a farti cambiare idea. Leggi il mio manuale del riposo perfetto, e poi dimmi se ti sembra ancora così impossibile svegliarti alle 6 di mattina.
Se sostitiusci un po’ del tempo che passi di fronte alla TV con la lettura di un libro, probabilmente sarai il più colto fra i tuoi amici. E avrai più successo nella vita.
La conosceza, qualsiasi conoscenza, vale oro. I libri sono il modo migliore per informarsi, perché le informazioni che leggi restano più impresse nella mente di quelle che vedi alla televisione.
Non limitarti a studiare in maniera accademica. Anzi, non farlo proprio. Per stimolare la creatività ti serve sapere di tutto, perché più cose sai più la tua mente avrà libertà di fare collegamenti fra una cosa e l’altra.
Che è proprio la definizione di creatività: mettere insieme due o più idee diverse per farne una nuova.
Io oggi ho finito di leggere “1001 fatti che ti faranno cagare addosso”, una raccolta sulle cose più strane, misteriose e preoccupanti del nostro pianeta. No so se sapere che ogni anno nel mondo cadono 500 meteoriti mi tornerà utile, ma se non lo sapessi la risposta sarebbe sicuramente no.
Secondo Earl Nightingale, se studi una qualsiasi materia per un’ora al giorno, sarai un esperto a livello mondiale fra 5 anni.
Questa è facile.
Se elimini il rumore di fondo, le cose inutili nella tua vita, riuscirai a fare spazio per ciò che è veramente importante.
Una cosa è inutile se non ti dà alcun beneficio in una di queste aree:
Ogni volta che fai qualcosa, chiediti se rispetta lo schema qui sopra.
Prendiamo il guardare la TV. Non ti fa rilassare, perché ti alzi che sei senza energie. Non fa parte del tuo grande progetto di crescita personale, almeno spero. Non ti fa sentire felice, anzi se guardi il telegiornale ti senti pure male. E di sicuro non sei obbligato a farlo.
Io la TV la sto usando in questo periodo per seguire l’Italia agli europei, poi resterà spenta per mesi.
Impara a semplificare per dare maggior risalto alle reali priorità della tua vita.
La vita moderna è frenetica. La tua mente non è abituata a tenere questo ritmo.
Quando senti che la tua vita va troppo velocemente, semplicemente rallenta. Fermati, chiudi gli occhi, prendi una boccata d’aria fresca. Metti il mondo in pausa per qualche minuto.
La tecnologia è malefica, perché non ti permette di rilassarti nemmeno quando dovresti. Se sei uno di quelli che si porta l’iPhone quando va in bagno, sai bene di cosa sto parlando. 😛
Con gli smartphone puoi essere sempre informato, raggiungere ed essere raggiunto da chiunque sempre. Ma quanto ti costa in termini di tranquillità?
Concediti dello spazio per te stesso, uno spazio dove ti puoi rilassare.
Per almeno un’ora al giorno, prendi l’abitudine di staccare tutti i mezzi di informazione: Facebook, posta elettronica, televisione, telefono, iPad. All’inizio proverai una sensazione strana, come se una parte di te ti fosse tolta, ma ti abituerai.
Quando avrai instaurato questa nuova buona abitudine, ti accorgerai che ti fa sentire bene. Passerai da una a due ore al giorno, e a un certo punto deciderai di controllare le tue email giusto ogni tanto.
se qualcuno è in pericolo di vita non chiama te comunque.
Non solo ti aiuterà a mantenerti in forma e a perdere peso (se ne hai bisogno), della sana attività fisica è fondamentale per il benessere della mente.
Durante l’attività fisica il tuo sistema circolatorio manda più ossigeno ai muscoli, ma anche il cervello riceve una maggiore ossigenazione. Se hai le idee confuse, una buona corsa ti aiuterà a chiarirle. Con più ossigeno il cervello lavora meglio, ti vengono più idee, riesci ad essere più creativo.
Molti degli articoli che scrivo per Mindcheats mi vengono in mente mentre corro!
In più il cervello riceve più ossigeno anche quando sei a riposo. Un sistema circolatorio efficiente fa scorrere il sangue meglio anche quando stai seduto sul divano, con ovvi vantaggi sia fisici che mentali.
Non sei ancora convinto? Ecco altri vantaggi che potrebbero portarti a fare l’abbonamento in piscina:
Fortuna è quando la pratica incontra la giusta opportunità.
O come disse Jerry Barber:
Più faccio pratica, più divento fortunato.
Contrariamente a quanto i guru della crescita personale vorrebbero farti credere, il cambiamento istantaneo esiste solo nei film e nelle pubblicità.
Migliori giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, con pratica e dedizione. Se ti aspetti il grosso salto in avanti solo perché lo desideri veramente tanto, ho una brutta notizia: non succederà.
Purtroppo il miglioramento progressivo non è così emozionante. Il tuo cervello non se ne accorge nemmeno, perché è così flessibile da non notare i piccoli cambiamenti della tua vita.
Quindi tu stai migliorando, ma non te ne accorgi.
Cosa puoi fare?
Tieni traccia giorno per giorno dei cambiamenti. Scrivi da qualche parte tutto quello che fai e come lo fai. Quando ti senti demotivato, fra un mese o due, vai a rileggere quello che hai scritto. Se hai ben seguito i primi 5 consigli, ti accogerai che il miglioramento è stato immenso!
Io lo faccio con Mindcheats, quando ho una giornata con pochi visitatori. Guardo le statistiche di 6 mesi fa, e vedo che c’erano la metà delle visite. Questo significa che, se mi va bene, fra 6 mesi ne avrò il doppio. Mica male! 😀
Conoscere nuova gente è un passo fondamentale nella crescita personale. Da solo, non migliorerai mai. Non ti confronterai con altri punti di vista, altre idee.
Lo so, è più facile restare fra il prorpio gruppo di amici. Fai meno fatica, non rischi di conoscere gente che ti sta sulle scatole, non devi pensare a come fare la prima impressione.
Ma devi imparare ad uscire dalla tua zona di comfort e fare qualcosa di nuovo.
Un consiglio per costringerti a farlo?
O meglio, viaggia da solo.
Quando sei in un Paese straniero senza nessuno a cui appoggiarti, dovrai interagire con altre persone. E scoprirai che non è poi così male come pensavi. Potrebbe addirittura piacerti. 😉
Scrivere un diario è utile per la crescitga personale, ma un diario della gratitudine ti aiuterà ancora di più nel raggiungere gli obiettivi.
Invece che lamentarti sempre per quello che non hai, gioisci per quello che hai. Scrivi ogni giorno per cosa sei grato, cosa ti è andato bene durante la giornata, le tue speranze e i tuoi progressi.
Questo ti aiuterà a mantere il focus sull’ottimismo, e si sa che gli ottimisti sono i più fortunati.
Io me ne sono reso conto quando ho notato come le mie emozioni cambiavano quando scrivevo pagine di diario diverse. Così ho imparato a essere sempre positivo e ottimista, e i benefici sono stati immediati.
Mi sono reso conto di essere in una situazione che va ben oltre le mie più ottimistiche aspettative di due anni fa, e oso ancora lamentarmi? Ma non sia mai! Devo essere grato per dove sono ora, perché mi è andata veramente di lusso.
E se ci pensi, ti accorgerai che in fondo anche a te sarebbe potuta andare peggio. 😉
Oltre 300 banche hanno rifiutato un prestito a Walt Disney per costruire Disney Land.
Edison ha fallito oltre 1000 tentativi prima di arrivare a inventare la lampadina.
Nella sua vita, Van Gogh ha ha venduto solo un dipinto a poco prezzo.
Non sono il primo che ti dice che incontrerai difficoltà nel tuo progetto. Non sono nemmeno il primo che ti dice di fregartene e di tirare dritto.
Ma sono il primo a NON dirti come fare. Perché non ci sono parole per descrivere quali immensi benefici riceverai a proseguire un progetto anche quando arrivano le difficoltà.
Se avessi abbandonato Mindcheats quando mi sono trasferito all’estero, e il sito pareva una landa desolata, adesso non avrei quasi 1000 lettori al giorno.
Se avessi abbandonato il mio piano di andare negli Stati Uniti solo perché non mi ero ancora laureato, adesso non potrei fare il bagno nel Golfo del Messico.
Se mi fossi demoralizzato a vedere le richieste dell’editore, non avrei mai pubblicato un libro.
Eppure io sono una persona normale, come te. Non ho i superpoteri (non ancora). Sono solo un tizio qualsiasi che non si ferma di fronte alla difficoltà. E sto iniziando a raccoglierne i frutti.
Il potere della rete è immenso.
Sempre più persone usano internet. Molti per Facebook, molti altri per divulgare l’informazione libera.
Il mondo degli editori e delle testate giornalistiche che controllano tutto sta per finire, sul web tutti possono diventare scrittori. Nella storia, nessun uomo ha mai avuto la possibilità di raggiungere così tante persone così facilmente.
Vuoi farti scivolare questa possibilità che ti accarezza la punta delle dita?
Puoi usare il tuo blog come diario, come piattaforma giornalistica, per creare il tuo curriculum e farti assumere. Le possibilità sono infinite.
Provaci, ci metterai due minuti.
E qual è l’abitudine che in passato ti ha regalato un grande successo? Fammelo sapere nei fantastici commenti!
Stefano sonno sonno polifasico
Ti ho già parlato di come dormire 2 ore al giorno, o se non vuoi essere così estremista, 4 ore al giorno.
Puoi farlo grazie al sonno polifasico: dormire più volte al giorno ti permette di dormire di meno.
Tutto bello, tutto perfetto. Ma quali sono i rischi?
Molti lettori mi hanno chiesto, tramite commenti o email, quali siano i rischi che si possono correre quando si pratica il sonno polifasico. Finora, la mia risposta è stata: nessuno.
Ci sono delle teorie non confermate riguardo al metodo Uberman, quello che ti fa dormire 2 ore al giorno, e delle ipotesi sui rischi per la salute ad esso connessi. Ma non ci sono finora prove certe, solo insinuazioni.
E visto che a me non piace parlare giusto per rinfrescarmi la bocca, se non ho prove concrete mi baso sulla mia esperienza: il sonno polifasico mi ha fatto passare degli esami all’università, e tanto mi basta per dire che può essere una valida risorsa per studiare efficacemente.
Ma ci sono dei nuovi studi sul sonno, che mi hanno spinto a creare questo articolo.
Una premessa: nessuno sa perché dormiamo. Il metodo scientifico è arrivato a spiegare come dormiamo, cosa succede nel cervello, ma non il perché. Il fenomeno è ancora avvolto nel mistero.
Il bello è che ogni qualche mese escono delle nuove pubblicazioni, che costringono a rivedere tutte le teorie precedenti.
Così in questo caso. Dei nuovi studi potrebbero mettere in discussione l’efficacia del sonno polifasico.
La tua sicurezza è la mia priorità. Molte persone hanno deciso di provare questa tecnica dopo averla letta su Mindcheats, perché si fidano di me. Per questo mi sento in dovere di dire alt, aspetta, prima pensaci.
In questo articolo ti spiego come queste nuove ricerche possono rendere il sonno polifasico una cattiva idea per te.
Ti ho già spiegato in un altro articolo perché dormiamo. Prima di vedere i rischi, ti voglio spiegare cosa succede nel cervello quando riposi.
Il sonno è come una deframmentazione del disco in Windows: le informazioni vengono rielaborate e sistemate per una memorizzazione più efficace e per prepararsi al giorno dopo. Questo avviene nella fase REM, che si verifica principalmente nella parte finale della notte.
Se non pratichi il sonno polifasico, dormire bene è quindi essenziale per le operazioni di manutenzione del cervello.
C’è anche un’altra fase del sonno, che avviene principalmente nella prima parte della notte, che è tutto l’opposto. Sonno profondo, scarsa attività celebrale, pressione bassa. Uno stato che ricorda il coma.
Prima di arrivare al sonno profondo, ci sono altri due stadi intermedi:
Durante una buona notte di sonno, questi stadi si ripetono in cicli da 90 minuti: pre-sonno, sonno leggero, sonno pesante e fase REM si susseguono in quest’ordine più volte a notte.
Anche se la distribuzione è leggermente diversa (sonno profondo nelle prime ore di sonno, fase REM nelle ultime), la somma è sempre un’ora e mezza a ciclo.
Un consiglio pratico? Se dormi monofasico, punta la sveglia in modo da dormire multipli di 90 minuti. Dormire 6 ore è meglio che dormire 7 ore, perché ti svegli quando hai appena completato un ciclo.
La ragione per la quale il sonno polifasico ti permette di dormire così poco è che riduce il sonno leggero e pesante, lasciando inalterata la fase REM.
Se il tuo cervello sa di poter dormire solo mezz’ora alla volta, ottimizzerà i tempi e ti farà entrare in fase REM dal primo minuto.
Ti sei mai addormentato sul bus? Io sì, lo faccio sempre per ottimizzare i tempi.
Spesso mi capita di sognare, anche quando mi appisolo per 10 minuti: significa che sono entrato il fase REM (l’unica dove avvengono i sogni). È il cervello che cerca di sfruttare al massimo i pochi minuti di sonno.
Ma di tipologie di sonno polifasico ce ne sono molte:
La fase REM totale, in tutti i tipi di sonno polifasico, è di 2 ore: la stessa che avresti con un riposo da 8 ore normale.
E visto che è nella fase REM che il cervello svolge i compiti di pulizia e ottimizzazione, a livello celebrale non hai nessun problema, nessun rischio.
Ma più il sonno polifasico diventa estremo, e più riduci le altre fasi del sonno.
Fasi che sono inutili per il cervello, ma il tuo corpo cosa dice? Le nuove ricerche hanno mostrato tre operazioni connesse con il sonno profondo, che possono causare dei rischi durante il sonno polifasico.
Eccoli.
Gli studiosi hanno recentemente osservato che durante il sonno profondo il corpo rigenera i tessuti muscolari più velocemente, se sono lesi da qualche trauma.
Questi traumi non sono solo infortuni, strappi muscolari e altri eventi dolorosi, ma anche dei semplici allenamenti.
Sai quando torni a casa da una partita di calcio, e senti i muscoli tutti doloranti fino al giorno dopo?
Quello non è acido lattico, è il muscolo che che ha tutta una serie di micro-strappi dovuti allo sforzo.
Nulla di preoccupante, anzi è meglio così: sforzare i muscoli li aiuta a mantenersi in forma, aumenta la tua resistenza e ti tiene in salute.
Il processo di guarigione di queste lesioni avviene principalmente durante il sonno pesante. È per questo che dopo una notte di riposo, in seguito alla sopra citata partita di calcio, ti senti molto meglio.
La conclusione pratica: se pratichi tanto sport, il sonno polifasico non fa per te.
Per esperimento, la squadra di basket della Stanford University ha dormito per 10 ore prima di una partita. Le prestazioni sono aumentate fra il 5 e il 10 percento!
Questo non è un problema se non sei un agonista. Anche senza la fase di sonno pesante, se fai una partitella con gli amici due volte a settimana il muscolo non ha bisogno di riparare grossi traumi.
Il discorso vale solo per gli atleti professionisti, agonisti che cercano la massima prestazione.
Se fai sport per divertirti e vuoi provare il sonno polifasico, nessun problema: non noterai nemmeno il cambiamento!
Sei stato bravo, con lo sport di cui sopra e un po’ di rigore mentale hai perso 25 chili in 6 mesi.
È stata recentemente dimostrata la forte relazione che intercorre fra il sonno e la fame, quindi se sei a dieta faresti meglio a leggere questo punto.
La fame è regolata da due ormoni:
Il bilanciamento di questi due ormoni è quello che ti fa rifiutare una torta al cioccolato o mangiare le peggio schifezze di questo mondo.
Quando dormi, il tuo corpo produce leptina e blocca la grelina.
Risultato: quando dormi non hai fame, e quando ti svegli ne hai di meno. Di contro, quando pratichi il sonno polifasico fai più fatica a resistere alla tentazioni.
Da un lato è vero, stare svegli ti fa bruciare più calorie. Ma un panino te ne fa assumere molte di più!
Se sei a dieta, assumi già meno calorie di quelle che bruci. Quindi hai fame, c’è poco da fare. Puoi fare tutto lo sport che vuoi, ma una dieta ipocalorica devi seguirla.
Con il sonno polifasico, avrai ancora più fame. Quindi se devi perdere peso, fatti un favore e dormi monofasico!
Il discorso non vale sei il peso forma già l’hai raggiunto, e vuoi solo mantenerlo. Qui puoi permetterti di mangiare di più, e finché mangi bene non avrai problemi di fame. Puoi addirittura concederti qualche lusso ogni tanto: io ieri ho mangiato un torta al cioccolato che dire epica è dire poco.
Quando hai un’infezione, anche un semplice raffreddore, dormire monofasico ti aiuterà a guarire prima.
Durante il sonno, compresa la fase di sonno profondo, il corpo ha più energia per combattere le malattie. Il livello di anticorpi e globuli bianchi sale, tanto che ti senti meglio anche durante il giorno.
Quando sei malato fai fatica a dormire. Sono sicuro che dopo una pessima notte ti senti ancora peggio! La ragione è che il tuo corpo non ha potuto sfruttare il sonno per dare il colpo di grazia all’infezione in corso.
Se sei già malato, cerca di dormire bene piuttosto che dormire poco. Il giorno dopo ti sentirai meglio.
Questo consiglio non vale per chi è già in salute. Se applichi il sonno polifasico come si deve, dormire così poco non ti farà ammalare di più.
La prevenzione va fatta il altro modo: fai sport, mangia sano, non fumare.
Non avere la fobia delle malattie, e non lasciare che questo ultimo punto ti scoraggi dal provare il sonno polifasico. Io l’ho usato per mesi, e non mi sono mai beccato niente!
Per riassumere, non dovresti provare il sonno polifasico se:
In tutti gli altri casi, puoi provare la bellissima esperienza del sonno polifasico.
Non te ne pentirai.
Un aiuto per il sonno polifasico
Sei convinto a dormire di meno con il sonno polifasico? Bene! Visto che l’ho provato anch’io e so quanto è difficile iniziare, ho una sorpresa per te. Qualcosa che avrei voluto avere quando ho iniziato a dormire polifasico, perché mi avrebbe risparmiato un sacco di fatica, problemi e sonno arretrato.
Una serie di tracce audio per dormire bene. Le ho create con in mente un solo obiettivo: farti dormire bene. Anche se non ti interessa il sonno polifasico, sono sicuro che ne troverai almeno una interessante.
Dormire male significa vivere male, questo è il mio motto.
Un cattivo riposo ha gravi ripercussioni sul tuo fisico e la tua mente:
Se vuoi passare al livello successivo, se vuoi veramente ottimizzare il tuo sonno, sei nel posto giusto: clicca qui per saperne di più.
Vuoi dormire bene? Per scoprire subito quali sono le migliori azioni che puoi fare per dormire bene ogni notte, scarica gratuitamente il mio manuale del riposo perfetto: inserisci nel box qui sotto il tuo nome e indirizzo email, potrai leggere il report gratuito fra un minuto. Scoprirai:
Inserisci il tuo nome, indirizzo email e fai click su “Scaricalo ora” nel box qui sotto per ottenere subito il tuo report: niente spam, niente pagamenti nascosti, niente trucchetti. Garantisco io. 😉
Per questo articolo voglio ringraziare Toussaint, lettore di Mindcheats, che in un commento ad un articolo precedente mi ha dato lo spunto per questo post. Grazie mille! 🙂
Sei una bestia della crescita personale.
Sono le 3 del pomeriggio e… Adesso cosa faccio?
Qual è stata l’ultima volta che ti sei annoiato?
Oggi, ieri, due giorni fa. Sicuramente questa settimana.
Sei di fronte al PC, e senza un obiettivo preciso giri su Facebook a guardare quelle immagini divertenti tutte uguali. Poi passi sul divano, guardi distrattamente il telegiornale (anche se non dovresti), sbuffi un po’.
Poi torni su Facebook.
Ti riconosci in questa situazione? È la noia che incombe. Le giornate non passano più, il tempo pare andare al contrario. E tu sei lì, che non hai niente da fare.
Sai cosa significa?
Che non stai ottimizzando il tuo tempo.
Sai facendo i tuoi doveri velocemente, ma senza una ragione.
Io la noia non ricordo nemmeno cos’è. Lavoro a tempo pieno, gestisco Mindcheats, faccio attività fisica quotidiana. Ogni minuto ha un significato.
Che stress!
– Lettore
Potresti pensare che essere sempre impegnato, in ogni momento della giornata, sia uno stress. Troppo. Anche con una motivazione epica, non ce la fai.
Ma non hai capito la filosofia della giornata piena.
Non annoiarsi mai non significa fare sempre qualcosa di impegnativo, che non vuoi fare.
La filosofia della giornata piena dice che devi trovare un giusto equilibrio fra le occupazioni pesanti e le occupazioni leggere. Vediamo cosa significa.
Le occupazioni pesanti sono quelle che fanno aumentare il livello di stress e di fatica. Sono quelle che devi per forza fare, o che vuoi fare per raggiungere un risultato futuro (il famoso investimento di tempo).
Le occupazioni leggere fanno calare il livello di stress, ti rilassano, ti ricaricano le batterie. Tre esempi sono quelli che ho fatto qui sopra: lo sport, gli amici, un libro (o film).
Nella filosofia della giornata piena, devi usare la tua batteria di energie per le attività pesanti. Poi ricaricala con le attività leggere.
In questo modo manterrai la massima efficienza. Trova il giusto equlibrio fra dovere e piacere, e raggiungerai il tuo equlibrio interiore.
Ti sentirai meglio, perché farai tutto quello che vuoi fare e non sarai mai troppo stanco. Non avrai mai rimpianti.
Io vado a letto sempre soddisfatto.
Hai mai la sensazione di aver buttato via la tua giornata? Non ti addormenti mai con il brutto pensiero che hai sprecato un giorno della tua vita?
Io sì. Ora non più, perché ho imparato a vivere secondo la filosofia della giornata piena.
Sì, una parola, ma in soldoni cosa devi fare?
Ora sai perché devi seguire la filosofia della giornata piena. Vediamo come fare.
Il primo passo è capire cosa migliorare.
Se non hai un punto di partenza, non puoi avere un arrivo.
Non aspettare che arrivi il tuo angelo custode a infilarti nella zucca il tuo prossimo obiettivo, magari con la speranza che ti dia la giusta motivazione per raggiungerlo. Non arriverà.
Sei tu che devi definire cosa vuoi. Il metodo più semplice è quello di partire dai tuoi problemi.
Il cervello umano è programmato per sfuggire dal dolore. Lo vuole evitare a ogni costo.
Se ti rendi conto che la tua situazione attuale è uno stato di dolore costante, avrai lo stimolo per iniziare e instaurare una buona abitudine.
Anche tu hai dei problemi, dei margini di miglioramento. Prenditi qualche minuto per calire quali sono. Con la filosofia della giornata piena, li supererai.
Ora che sei motivato e hai la situazione di partenza, trova un punto di arrivo. Un obiettivo deve essere misurabile, altrimenti la mente non si focalizzerà.
Tieni sempre traccia dei tuoi progressi, pensa ogni giorno a quanto ti sei avvicinato al tuo obiettivo.
Avere un obiettivo vago è il metodo migliore per fallire miseramente.
Hai trovato il tuo obiettivo? Conosci il tuo vero sogno nascosto? Ora viene la fase difficile: implementarlo nella tua giornata.
Scrivi, scrivi, e alla fine scrivi ancora.
Fare un piano di quello che vuoi fare il giorno dopo è uno dei 12 segreti del successo.
Ora hai tutta una serie di passi per raggiungere il grande obiettivo. Ma non ti serviranno a niente se restano lì a prendere il sole, senza che tu riesca a metterli in pratica.
La tua mente non è in grado di ragionare in maniera matematica. La suddivisione del tempo è matematica (secondi, minuti, ore), quindi il tuo cervello non è capace di suddividere il tempo.
Ma tu sì.
Prendi la decisione conscia e razionale di come sfruttare al massimo le tue giornate. La sera prima o la mattina stessa, scivi cosa vuoi fare quel giorno.
Crea uno schema generale con i tuoi impegni, professioanli e personali:
Poi piazza i punti che hai trovato in momenti definiti della giornata, possibilmente separati l’uno dall’altro.
Ti saranno avanzati dei momenti vuoti, dove non hai niente in programma.
Usa quegli attimi di tempo libero per distrarti, per divertirti, per ricaricare le batterie. Così arriverai carico alla fase impegnativa successiva.
Qual è il giusto rapporto fra lavoro e divertimento?
Dipende da te, dalla tua motivazione, da come vivi la vita. In generale:
Prova, fai esperimenti, trova il ritmo che ti si addice.
E una volta trovato, non abbandonarlo più.
E tu quanto tempo hai passato ad annoiarti ieri? Fammelo sapere nei commenti!
Per questo articolo voglio ringraziare Massimo, che in una email mi ha dato lo spunto per scrivere quanto qui di seguito. Hai anche tu un’idea da proporre? Scrivimi a info@mindcheats.net!
Non importa quale sia il tuo metodo di studio, tu devi prendere appunti.
Se non lo stai facendo, ogni giorno perdi tantissime informazioni del professore. Per recuperarle dovrai stare sui libri ore e ore in più, e non è detto che raggiungerai lo stesso livello di preparazione.
Se sei a scuola o all’università, questo articolo ti tornerà utile. Soprattutto se ancora fai fatica a trovare il tuo metodo di studio.
Non voglio insegnarti un nuovo metodo di studio, quello te lo devi creare da te, ma ci sono alcune tecniche che possono essere usate da tutti. Sfruttando queste tecniche farai meno fatica a trovare un metodo adatto alle tue caratteristiche.
Come ho già detto in un articolo precedente, carta e penna sono i tuoi migliori amici. Non solo quando prendi appunti, ma anche nella crescita personale. Per questo dovresti prendere la bella abitudine di girare sempre con un pezzo di carta in tasca.
Scrivere ha due vantaggi:
Ora, se questi principi sono universalmente validi, possono essere applicati anche allo studio.
Il primo vantaggio ha un correlazione con lo studio che non devo stare a spiegare. Se impari più cose mentre prendi appunti, dovrai studiarne di meno a casa.
Ma anche il secondo vantaggio è molto importante.
Uno dei più grossi errori che i “secchioni” fanno quando studiano, è imparare tutto a memoria. Il cervello non funziona così, ma per colleganti fra idee (ne è una dimostrazione la memorizzazione veloce) anche molto diverse fra loro.
È così che il cervello deve pensare, altrimenti non riuscirai mai a ricordare qualcosa.
Prendere gli appunti in maniera giusta permette alla mente di focalizzarsi a sufficienza su ciascun elemento, per creare dei collegamenti a livello inconscio. Per questo quello che studierai ti rimarrà più impresso.
Ho lasciato di proposito fuori il motivo principale per il quale gli appunti dovrebbero esistere: non dimenticarsi quello che dice il professore. Sì questo è importante, ma lo considero solo uno dei tanti vantaggi.
Tu vuoi imparare veramente a sfruttare gli appunti, non limitarti a scrivere due righe stile promemoria!
Quindi ecco le più importanti regole da seguire quando stai prendendo appunti. Sono tecniche generiche, così le potrai adattare alle tue preferenze. Ricorda che il metodo miglioire è quello che ti piace di più, non quello oggettivamente più efficace!
Quando prendi appunti, butta alle ortiche tutte le regole sulla bella scrittura che ti hanno insegnato a scuola. Parlo sia della grammatica, che dell’ortografia.
Non sei ad un concorso letterario e non devi impressionare nessuno, questo significa che puoi ad esempio:
E scrivi male, a livello puramente ortografico. Finché capisci quello che vuoi scrivere, basta così. I miei appunti sono incomprensibili per chiunque tranne che per me, ma non mi interessa. Tanto solo io li leggo.
Scrivere bene significa scrivere lentamente, il che potrebbe portarti a perdere dei passaggi importanti. Devi trovare il modo di scrivere il più possibile, nella maniera più efficace e nel minor tempo che puoi.
In più scrivere male aiuta a creare delle ancore (diverse dall’ancoraggio della PNL) , che ti spiegherò fra poco.
Trova il modo di scrivere che ti è più naturale. Potresti essere portato verso qualcosa di più discorsivo, simile alla scrittura normale, o potresti preferire prendere appunti per parole chiave o addirittura mappe mentali.
Valgono gli stessi principi di quando scrivi un diario: nessuno leggerà le tue parole, quindi non preoccuparti di impressionare gli altri! Io ad esempio quando prendo appunti inserisco insulti verso quel mona che ha scritto il libro di testo, o altri commenti molto coloriti.
Lo faccio perché rende il prendere appunti più leggero, mi diverto e mantengo alta l’attenzione. In più crea delle ancore, che sarebbero…
Una ragione che rende gli appunti efficaci è che puoi mettere delle ancore.
È la definizione che ho dato io a tutte le personalizzazioni di un testo altrimenti noioso. Possono essere qualsiasi cosa:
Qualsiasi segno visivo che non è una lettera perfetta è un’ancora.
Le ancore sono importanti nello studio, perché aiutano la mente a fissare le informazioni.
Studiare è noioso. Tu lo sai, il tuo cervello lo sa meglio. Quindi la tua efficacia crolla, ed è per questo che non ricordi immediatamente tutto quello che studi, ed anzi tendi a dimenticartelo (se non usi la tecnica giusta).
Le ancore inseriscono qualcosa di diverso, un elemento unico che per questa ragione attrae l’attenzione della mente. Questo elemento viene memorizzato molto più facilmente, e può essere usato per richiamare l’informazione “base” (l’effettiva nozione che devi ricordare).
Ti faccio un esempio.
Devi ricordare la data di inizio della seconda guerra mondiale, 1939. Diciamo che hai scritto male il secondo 9, e assomiglia a uno 0. Quindi rileggi male, e leggi 1930. Ti fermi e pensi: no, c’è qualcosa che non va. Prendi la penna e correggi quel numero scritto male.
Quando dovrai ricordare questa data, il tuo cervello automaticamente andrà a pensare a quel numero scritto male. E te lo ricorderai.
Io sono negato per il disegno.
O meglio, visto che il talento non esiste, non mi sono mai messo a imparare.
Ed è per questo che i miei disegni sono efficaci quando prendo appunti. O meglio, i miei scarabocchi.
Mettere su carta quattro linee che rappresentano quello che c’è scritto sulla pagina è una specie di ancora, ma funziona meglio. Questo perché non sono segni casuali che in qualche modo si collegano all’argomento di studio, ma sono personalizzati e derivano dalla tua fantasia.
Scrivere è diventato qualcosa di naturale per la nostra società e il nostro cervello, ma ancora il disegno rimane più naturale. I popoli primitvi hanno imparato a disegnare molto prima che a scrivere.
E per scrivere devi andare a scuola, a disegnare possono imparare tutti con un minimo di pratica.
Allo stesso modo, un disegno ti rimarrà impresso nella testa più di qualsiasi parola. Con una bozza puoi aiutare la mente a richiamare più velocemente un concetto. Proprio come un’ancora.
Altro bell’esempio?
Devi memorizzare la defenestrazione di praga. Se nella pagina degli appunti ci metti un omino che butta dalla finestra un altro omino stilizzato, la tua mente ricorderà molto meglio quello che c’è scritto.
Un disegno rende la pagina più carina da vedere, e per questo la tua attenzione sarà più alta.
Noti che qui su Mindcheats gli articoli sono divisi in capitoli, e ogni paragrafo è lungo solo qualche riga? Lo faccio per rendere la lettura più piacevole, e aiutarti a memorizzare i concetti.
Ci sono varie strategie che puoi utilizzare, oltre ai disegni, per rendere la pagina più leggibile:
Bene, ora hai scritto i tuoi appunti! I consigli che non ti ho dato qui sono quelli che devi trovare tu: io ho il mio metodo di studio, ma non è detto che a te vada bene uguale. Per questo, oltre a questi consigli, sperimenta sempre qualcosa di nuovo!
Ora è il momento di passare alla seconda parte: imparare a leggerli e studiarli, questi benedetti appunti.
Gli appunti, se lasciati lì a fermentare per conto loro, servono a poco. Già scrivere ti ha aiutato a ricordare più informazioni, ma sono nella memoria a breve termine. Questo significa che ti dimenticherai tutto.
Il primo consiglio per fissare bene le informazioni che hai appreso nella mente, è quello di riguardare i tuoi appunti il giorno stesso in cui li hai presi. Se sei all’università e torni tardi a casa puoi farlo la mattina dopo, ma cerca di non far passare più di 24 ore.
In questo modo ripasserai molto più velocemente gli argomenti della lezione, perché ti ricordi ancora quello che hai sentito in aula. Applicare bene questo metodo ti farà risparmiare un sacco di ore!
La questione aperta è: riscrivere gli appunti, si o no?
La risposta è “dipende”.
C’è chi si trova meglio a riscrivere, e chi no. Ti consiglio di provare entrambi i metodi prima di decidere, non focalizzarti solo su quello che usi adesso! Potresti avere delle gradite sorprese. 😉
Io ad esempio non riscrivo, perché trovo gli appunti in brutta più “personali”. Ci sono tutte le ancore (spiegate sopra) che mi aiutano a memorizzare velocemente.
Scrivo velocemente e a volte una parola faccio faica a leggerla, ma questo è un bene: il mio obiettivo è memorizzare efficacemente, e una parola tutta storta è un’eccellente ancora.
Ma tu potresti trovarti più atuo agio riscrivendo in bella gli appunti, perché ti piace l’ordine e in tutto quel casino non ti ci ritrovi: va bene anche così, è un metodo valido quanto il mio!
Riscrivere può essere fatto a mano o a computer. Entrambi hanno vantaggi e svantaggi:
Entrambe le due tecniche funzionano, scegl tu quella che preferisci. Io quando batto degli appunti lo faccio sempre a computer, perché ormai riesco a scrivere molto velocemente. Questo mi fa risparmaiare un bel po’ di tempo da dedicare allo studio vero e proprio.
Bene, ora che sappiamo come prendere appunti, vediamo cosa NON devi fare se vuoi studiare efficacemente con questo metodo. Pronto?
Prendere appunti mi ha salvato da molte ore di studio sul libro. Sono nozioni concentrate e semplici da memorizzare, scritte così come le vuole leggere il professore.
Pensa agli appunti come a una bicicletta: puoi andare a piedi, mn se pedali fai molto prima!
E come le biciclette, gli appunti possono essere presi in tanti modi diversi. Non adattarti a quello che ho proposto io, continua a sperimentare e trova la tecniche più adatta a te.
E tu prendi appunti? Fammelo sapere nei fantastici commenti qui sotto! 🙂
P.S. Se hai trovato utile questo articolo, sono sicuro che i tuoi amici e colleghi di studi hanno bisogno anche loro di una spinta nella giusta direzione. Che ne dici di condividere questo articolo con loro su Facebook? 🙂
Il mio stipendio può variare anche di 200€ da un mese all’altro.
Un po’ invidio chi ha una busta paga fissa, che rimane invariata da un mese all’altro. Dà una certa sicurezza, ti permette di fare dei piani di spesa per quel mese.
Ora, uno dei consigli che do nel mio libro Risparmiare senza rinunce è quello di creare un bilancio personale da utilizzare per sapere quanto si può spendere. È anche allegato un foglio Excel con la struttura base dalla quale iniziare a fare i conti.
Problema: il foglio Excel si basa sul concetto di stipendio fisso. E non può essere altrimenti: se non sai quanto guadagni, come fai a sapere quanto puoi spendere?
Ma nel mio caso, lo stipendio fisso è un miraggio. Quindi che faccio, butto via il programma che ho creato?
C’è una soluzione più intelligente, che ti permette di sapere quanto spendere ogni mese anche con uno stipendio variabile. E te lo fa sapere subito.
Non sai che stipendio avrai questo mese, ma sai quanto hai guadagnato il mese scorso giusto? Almeno spero! Bene, perché puoi usare questo dato come base per progettare le tue spese mensili.
Se il mese scorso hai guadagnato 1400 euro, allora questo mese puoi spendere 1400 euro. Questo mese guadagni solo 1200 euro? Poco male, è quella la cifra che potrai spendere il mese prossimo.
Presumo che tu abbia un lavoro stabile. Insomma, non sei uno stagionale e punti a rimanere dove sei almeno per i prossimi anni. Presumo anche che tu abbia già iniziato a guadagnare, e hai quindi un paio di mensilità alle spalle.
Con queste premesse “sfasare” di un mese la tua spesa non ti manderà in bancarotta. Anche in presenza di variazioni il tuo stipendio avrà sempre un certo margine di stabilità, insomma non raddoppierà un mese per poi dimezzarsi il mese dopo.
Puoi gestire queste oscillazioni semplicemente con i soldi che hai in banca. Se questo mese è un po’ di magra e hai speso più di quello che hai guadagnato, ti rifarai il mese dopo guadagnando più di quanto spenderai.
Chi ha fatto un po’ di contabilità sa che esistono una decina buona di metodi su come inserire i valori a bilancio. Tutti hanno pregi e difetti, non ce n’è uno migliore.
Ma nel nostro caso, sì.
Il metodo migliore è quello più semplice: il metodo del portafoglio.
Segna un’uscira quando fisicamente prendi in mano i soldi dal portafoglio e paghi qualcosa, o passi la carta di credito sul POS e firmi lo scontrino. Segna un’entrata quando hai in mano i soldi, l’assegno o la voce segnata sull’estratto conto.
Quando sono fuori, per tenere conto di tutte le mie spese uso il cellulare: creo un promemoria dove segno tutte le mie spese, e quando torno a casa aggiorno il foglio Excel ed elimino il promemoria.
Un mio amico si tiene tutti gli scontrini in tasca, ma non è molto pratico e a volte gli scontrini proprio non ti vengono dati!
Questo metodo farà la felicità di chi ha un lavoro a ore, e fa fatica a creare un piano di spesa preciso. Dopo diversi esami di contabilità sono diventato pignolo su queste cose, e mi piace sempre sapere quanto ho a disposizione al centesimo.
Se prima non c’era modo di sapere il mio stipendio, ora posso fare dei calcoli precisi. Certo questo viene a costo di un mese di “ritardo” nella contabilizzazione, ma ne vale la pena.
Se non mi svegliassi presto, Mindcheats non esisterebbe più.
Il mio lavoro spesso mi obbliga a tornare a casa alle 11 di sera, il che significa andare a dormire non prima di mezzanotte.
La tentazione di sonnecchiare nel letto fino alle 10 di mattina potrebbe essere molto forte, ma non per me. Per me stare nel letto 10 ore significa perdere 3-4 ore ogni giorno, tempo che potrei dedicare ad altre attività più utili.
Come, appunto, dedicarmi a Mindcheats. Scrivere nuovi articoli, migliorare il sito, rispondere alle email (che aumentano sempre di più, per mia grande gioia).
Io mi sveglio alle 6:30 di mattina, ma ho intenzione di portare indietro l’orologio di un’altra mezz’ora a breve. Dormire poco mi fa sentire bene, e paradossalmente più sveglio.
Lo sapevi che il ciclo circadiano naturale del corpo è di 25 ore? In soldoni, significa che naturalmente tenderesti ad andare a letto un’ora dopo rispetto al giorno prima.
Questo ciclo naturale viene però accorciato a 24 dalla luce che assorbi durante la giornata. Gli stimoli luminosi regolano la produzione di melatonina, l’ormone responsabile del sonno.
Detto in un altro modo, più luce prendi e meno sonno avrai. Ma se dormi fino al pomeriggio, dimezzi la quantità di luce che il tuo corpo può assorbire prima di sera. Vivrai in una specie di jet lag continuo.
Il risultato? Ti svegli che hai ancora sonno, perché hai mancato tutta la luce del mattino. Resti assonnato e privo di energia per tutta la giornata.
Ma non riesci comunque a dormire. Non hai recepito abbastanza luce, e il tuo corpo si è assestato sul ritmo circadiano di 25 ore: ti addormenterai un’ora dopo rispetto a ieri.
Tu fai così anche solo per una settimana, e invertirai il giorno con la notte!
Se ti svegli alle 6 di mattina, beneficerai della luce del sole dall’alba al tramonto. Il tuo corpo si regolerà quindi sul ritmo circadiano di 24 ore ore: sarai sveglio di giorno grazia alla regolazione dei livelli di melatonina, e avrai sonno di sera quando calano le tenebre.
Questo ti permetterà di addormentarti velocemente e di dormire meglio ogni giorno.
Se vuoi diventare mattiniero ti consiglio di andare per gradi. Non per una questione fisiologica quanto psicologica. Se sei abituato ad alzarti alle 10, anticipare in un colpo solo la sveglia di 4 ore può essere traumatico!
Inizia dalle 8 di mattina, che è un orario più che ragionevole. Anche senza il sonno polifasico gli adulti non devono dormire più di 6-7 ore, quindi puoi andare a letto fra l’una e le due di notte.
Ti va bene come programma?
Con il tempo, puoi portare indietro l’orologio mezz’ora alla volta. Abituati con calma al nuovo orario prima di testare il successivo.
Il tuo corpo si abituerà naturalmente alla modifica imposta. La mente è stata fatta per svegliarsi all’alba, non stai forzando nulla di artificiale! Anzi, stai dando un tocco in più di salute alla tua vita.
Comincerai ad avere sonno alla giusta ora, e non ti resterà che andare a dormire quando sei stanco. A volte sarà prima, a volte sarà dopo, non devi usare un orologio per capire quando ti devi addormentare.
La quantità di sonno è una cosa, ma quello che veramente conta è la qualità.
Se passi mezz’ora a girarti nel letto, fai sette micro-risvegli involontari durante la notte, ti svegli un’ora prima per andare in bagno e non riesci bene a connettere fino a mezzogiorno, stai buttando dalla finestra tutti i vantaggi del dormire poco.
Ecco tre articoli che ti aiuteranno a dormire meglio, oltre che dormire meno:
Ti senti pronto per passare al livello successivo? Allora è il momento di scoprire come dormire meglio con i suoni. Scopri perché la giusta musica è il metodo definitivo per dormire bene: clicca qui.
Capirai dopo pochi giorni tutti i vantaggi collegati allo svegliarsi presto. Anche se sono solo le 8 di mattina e non le 6, le tue giornate saranno più lunghe e soddisfacenti.
Farai più cose, e sarai più efficiente nello svolgere i tuoi compiti. Scoprirai che essere mattinieri significa vivere una vita più attiva e migliore, anche a lungo termine.
Il tuo corpo si abituerà a svegliarsi presto in maniera naturale. Io anche se non punto la sveglia oltre le 8 di mattina non dormo mai, indipendentemente da quando sono andato a dormire la notte prima!
E tu a che ora ti svegli quando non hai impegni di mattina? Fammelo sapere nei commenti!
Vuoi dormire bene? Per scoprire subito quali sono le migliori azioni che puoi fare per dormire bene ogni notte, scarica gratuitamente il mio manuale del riposo perfetto: inserisci nel box qui sotto il tuo nome e indirizzo email, potrai leggere il report gratuito fra un minuto. Scoprirai:
Inserisci il tuo nome, indirizzo email e fai click su “Scaricalo ora” nel box qui sotto per ottenere subito il tuo report: niente spam, niente pagamenti nascosti, niente trucchetti. Garantisco io. 😉
Stefano Crescita personale raggiungere gli obiettivi
“Le persone spendono metà della loro vita a cercare il modo di passare il tempo che hanno guadagnato lavorando come pazzi l’altra metà”
– Will Rogers
Stamattina mi sono alzato alle 6:30, come al solito.
Faccio colazione mentre controllo le email, leggo un paio di articoli e improvvisamente sono le 9:14 quando mi trovo a scrivere questo articolo.
Cavolo, come vola il tempo. Poi ho fatto un esercizio mentale: ho guardato gli impegni della mia giornata al contrario, e ho scoperto perché il tempo è passato così velocemente.
Devo andare al lavoro alle 2:30 oggi pomeriggio, prima devo mangiare quindi inizierò a cucinare verso l’una e un quarto. Prima voglio lavorare su un progetto segreto che sto portando avanti per Mindcheats, e mi prenderà circa un’ora.
Prima ancora voglio andare in palestra: un’ora a fare esercizi, più quei 20 minuti per farmi la doccia e rivestirmi (ho la palestra a 20 metri da casa, niente trasporti). Quindi vediamo, tenendo un po’ di tempo per eventuali ritardi, devo uscire di casa alle 10:30.
Scrivere un articolo mi prende un’ora circa, quindi per essere stretto con i tempi avrei dovuto iniziare alle… 9:30, un quarto d’ora da adesso.
Cosa ho scoperto facendo questo esercizio? Che il mio cervello ha perso tutto il tempo che ha potuto perdere.
Oggi ho fatto l’errore di non stendere un piano per la mia giornata fin dalle 7 di mattina, lasciando un generico “fai qualcosa”.
Ma il tuo cervello non la pensa così. È pigro, non vuole fare niente.
Per questo sprecherà tutto il tempo che può sprecare. Come è successo a me stamattina. Mi sarei potuto svegliare due ore dopo, e sarebbe stata la stessa cosa.
La stessa cosa sta succedendo anche a te.
Pensa a quello che hai fatto oggi: come hai passato il tuo tempo? Sei andato a scuola se vai a scuola, a lavorare se lavori. Okay, ma il resto? Hai un piano per la giornata o ti lasci guidare da quello che vuoi fare al momento?
Al momento vuoi sempre riposare. Sarai motivato dopo, sarai motivato domani. Ma adesso sei stanco, hai troppe cose per la testa. E così perdi tre ore senza accorgertene.
Ora, vuoi sapere dove si trova la grande bugia mezionata nel titolo?
È la bugia che non hai tempo. Ti piacerebbe fare questo e quello, ma non hai tempo.
Guardandomi dall’esterno potresti pensare che io sono indaffarato: oggi sono impegnato dalle 9:14 di mattina fino alle 11 di sera passate. In realtà non è vero.
Sto solo sprecando un sacco di tempo. Se avessi scritto questo articolo quando era lecito farlo, ossia alle 7 di mattina, mi sarei potuto vedere un film intero prima di iniziare la giornata.
Anche tu stai cadendo nella stessa trappola mentale?
Una ricerca del Wall Street Journal dimostra che le persone hanno molto più tempo libero di quello che pensano. Il problema è che lo sprecano tutto.
Fortunatamente non è difficile rendersi conto dell’inefficienza della tua gestione del tempo, e puoi immediatamente capire quanto è tragica la tua situazione.
Negli ultimi giorni c’è sicuramente qualcosa che avresti dovuto o voluto fare, ma ti sei risposto “non ho tempo”. D’ora in poi, non dirlo più. Il “non ho tempo” è una comoda scusa per coprire la pigrizia o la paura.
Invece, sostituiscilo con la frase “non è fra le mie priorità”:
Non suona benissimo vero? Eppure è quello che ti stai dicendo ogni volta che ti ripeti di non aver tempo per qualcosa.
Anche ammesso che il tuo calendario sia pieno di impegni, chiediti: sono tutti così importanti? Forse andare a prendere l’aperitivo è più improtante di una visia dal dottore? Quel film con gli amici vale di più dell’esame di maturità?
Se quando sostituisci “non ho tempo” con “non è la mia priorità” la frase suona male, allora c’è qualcosa che non va.
Adesso che hai individuato il problema, è ora di trovare la soluzione.
Il cervello è programmato per cercare delle risposte. Fatti delle domande, e l’inconscio si attiverà per trovare la risposta più coerente possibile.
1 – Cos’è che non ho fatto con la scusa della mancanza di tempo?
Analizza tutte le opportunità che hai mancato nelle ultime settimane. Avresti potuto fare grandi cose, eppure hai scelto di perdere tempo. O di usarlo per cose inutili.
Usa la tecnica descritta prima: “non l’ho fatto perché non è fra le mie priorità”. Come ti fa sentire? Se la sensazione è di colpa, sai che devi fare qualcosa a riguardo.
Andare a scavare fra le cose che non hai fatto non è sempre la risposta giusta, ma può darti degli spunti per cosa fare ln futuro.
2 – Cos’è che sto cercando di evitare?
Le persone non fanno qualcosa perché non vogliono uscire dalla loro zona di comfort, rischiare la propria reputazione, rischiare di fallire.
A volte resti paralizzato anche se sai che dovresti fare qualcosa che migliorerà la tua vita.
3 – Come sto usando il mio tempo?
Fai una mappa di come spendi la tua giornata. Sii il più specifico possibile, e non omettere nemmeno un minuto. Continua a scrivere finché non ti renderai veramente conto di tutto il tempo libero che stai sprecando.
Dieci minuti a controllare le email senza nuovi messaggi, venti su facebook, due volte al giorno. Già hai perso un’ora che avresti potuto dedicare alla tua crescita personale. O a una bella corsa.
Tu hai tutto il tempo che vuoi per fare tutto, basta che impari ad usarlo.
Fai una lista delle priorità e una mappa che ti faccia capire come stai sprecando il tuo tempo, poi riorganizza le tue giornate per la massima efficienza.
Può sembrare una tecnica che ti complica la vita, in realtà te la semplifica.
Ti troverai di sera senza l’acqua alla gola, ma ti guarderai indietro e scoprirai di aver fatto di tutto. Sei finalmente andato a correre, hai iniziato la strada che ti porterà a realizzare il tuo sogno, e avrai ancora tempo per guardare un film serale.
Qual è una cosa che non hai fatto perché “non avevi tempo” nell’utima settimana. Dillo nei commenti, ma sostitiusci “non avevo tempo” con “non è fra le mie priorità”! 😛
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