Vincere alla lotteria? Non rende più felici

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I soldi fanno la felicità?

Molto spesso durante le ricerche che faccio per portare su Mindcheats solo materiale di qualità mi imbatto in decine se non centinaia di siti che promettono, spesso sotto compenso, di rivelarti la formula per diventare ricco e felice. In queste pagine viene ricordato ogni due righe il parallelismo fra ricchezza e felicità, tanto che in molti credono che sia una cosa scontata. E in effetti se ci si sofferma un attimo la tesi non è nemmeno troppo fuori di testa: tutti vorrebbero comprare qualcosa che non si possono permettere, di conseguenza ottenere l’oggetto dei propri desideri renderebbe felici.

 

Ma come ho imparato negli ultimi anni, non sempre le cose che in apparenza possono sembrare semplici in realtà lo sono. E così, perplesso da quello che mi sentivo dire di giorno in giorno, sono andato alla ricerca di prove che confermassero o smentissero questa correlazione fra soldi e felicità. La risposta mi è arrivata dallo psicologo sociale Philip Brickman, che ha condotto uno studio a riguardo nell’ormai lontano 1978. Intervistò ventidue vincitori della lotteria, ponendo loro una semplice domanda poco dopo la riscossione della vincita: “quanto sei felice?” Non è difficile immaginare le risposte: sull’onda dell’entusiasmo tutti gli intervistati si dichiararono felicissimi per l’inaspettata fortuna che li aveva colpiti.

 

Ma l’indagine è andata oltre questi risultati scontati. Mesi dopo il dottor Brickman tornò dalle stesse persone e pose loro la stessa domanda. Adesso questi uomini avevano fatto viaggi, comprato auto di lusso e ville con piscina, avevano appagato tutti i loro desideri. Fu qui che i feedback furono inaspettati: i vincitori della lotteria non erano più felici, o meglio, dichiaravano un livello di felicità pari a quello di altre persone prese a caso fra la popolazione statunitense.

 

Ingrati” penserete voi, “non sanno apprezzare la loro fortuna”. Eppure si tratta di un fenomeno diffuso, che colpisce tutti. Pensate anche alla vostra situazione, e vi renderete conto che ci sono persone che il vostro tenore di vita nemmeno se lo sognano. E invece che essere felici, magari vi sentite tristi o depressi riguardo alla vostra situazione. E allora anche voi siete degli ingrati che non sanno apprezzare le fortune della vita? Forse, ma non sono certo io che devo dirlo. Invece preferisco soffermarmi sui motivi e sui meccanismi mentali che sono alla base di questo curioso fenomeno.

 

Tornando al nostro studio, la ragione per la quale chi aveva ottenuto tutto non era più così felice risiede in una delle capacità che al cervello riescono meglio di tutte: l’adattamento. Ho già accennato ad alcune sfaccettature di questa abilità quando ho parlato di smettere con le cattive abitudini, e qui torna alla carica. Ma se la maggioranza delle volte questo adattamento ha una funzione benefica per la nostra sanità mentale, questa volta svela l’altra faccia della medaglia: ci fa abituare alle fortune della vita, ai grandi eventi che ci dovrebbero invece condizionare con forza.

 

Da qui Brickman è arrivato alla conclusione generale già ipotizzata dagli psicologi antecedenti a lui, e confermata dai successivi: i grandi eventi della nostra vita non influenzano la felicità tanto quanto pensiamo. Né in un modo né nell’altro: nemmeno quei grandi accadimenti negativi, in quasi tutti i casi, avranno un impatto significativo sulla qualità della nostra vita. E in questa categoria vi sono anche i soldi. Un’altra analisi è stata condotta a livello di nazioni: si è cercato di trovare una relazione fra la ricchezza della popolazione di uno stato (ovvero lo stipendio medio e la distribuzione della ricchezza stessa) e la felicità degli abitanti dello stesso. Ebbene, si è visto che i Paesi più ricchi non è detto che siano i più felici!

 

La ricerca si ferma qui, ma Mindcheats no. 🙂 La domanda seguente che ci si pone è: cos’è che determina veramente la felicità? La risposta è: le piccole cose. Il susseguirsi di quegli eventi quotidiani che ci danno emozioni è quello che, alla lunga, determina la nostra felicità. Una birra con gli amici, fare sport, avere un sogno, una piccola gratifica nel lavoro: questi sono i mattoni sui quali si costruisce la felicità.

 

Invece di rincorrere l’inutile mito della ricchezza, focalizzate la mente su quello che possedete adesso e che vi rende felici. Eliminate le emozioni e i pensieri negativi dalla vostra vita, e i benefici saranno immediati. Facendo così, sarete già probabilmente più felici di quel riccone che va in giro col Maserati!