La mia opinione onesta (e un po’ controversa) sulla “libertà finanziaria”

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“Il momento è giunto”

L’argomento “libertà finanziaria” non l’ho mai toccato su Mindcheats, perché…

  1. È un termine che odio;
  2. Sono convinto che il 90% abbondante delle persone che ne parlano non abbia capito cosa significa.

Ma dopo aver pubblicato un post su Facebook chiedendo chi era interessato all’argomento, e dopo aver notato la quantità di persone interessate, ho deciso di cedere…

Ma non scrivendo il solito post su come raggiungere la libertà finanziaria. No no. Non ti parlerò di come creare la tua attività, o di come andare a vivere alle Barbados. Ti voglio dire quello che penso veramente di questa corrente della libertà finanziaria, di cosa penso che sia, cosa NON sia, e di come la maggior parte delle persone la stiano interpretando nella maniera sbagliata (tirandosi così addosso fallimenti pericolosi).

Cos’è la libertà finanziaria?

Chiariamoci, non ho detto che lavorare non è importante. È un mio motto da diversi anni: visto che per forza di cose la carriera (fra università e lavoro) ti porta via buona parte del tuo tempo da sveglio, è una delle cose più importanti della tua vita e non ci puoi scappare. Per molti, la propria identità è definita dal lavoro (anche se questo significa che tali persone hanno un’autostima un po’ bassa). Ci ho scritto un mega-corso intero sull’argomento, con annesso blog. E nonostante questo fiume di parole, non credo di aver mai usato il termine “libertà finanziaria” in vita mia.

Ma prima, fatti questa domanda: cos’è la libertà finanziaria?

Se cerchi su Google, trovi in prima pagina uno stuolo di articoli che parlano di “reddito passivo”, gente che ti  dice che puoi guadagnare 2000€ al mese da casa senza fare niente, vivere delle tue passioni… Tutta roba che abbiamo già sentito. E tutta roba che funziona solo nel Paese dei Balocchi.

Dopo averci pensato un po’, la definizione più giusta che ho trovato è:

Libertà finanziaria significa avere un lavoro che contribuisce attivamente a migliorare la tua vita e raggiungere i tuoi obiettivi.

Il che non significa reddito passivo, non significa per forza lavorare da autonomo. Significa piuttosto soddisfare tre condizioni:

  • Avere la certezza di guadagnare abbastanza da mantenere lo stile di vita che desideri.
  • Avere abbastanza tempo ed energia mentale da dedicarti e sviluppare le tue passioni.
  • Apprezzare il proprio lavoro.

E in questo articolo ti voglio parlare di questi tre aspetti. Ma prima…

Il falso mito del “imprenditore di te stesso” e del reddito passivo

Io sono contrario a tutta questa moda dello spingere le persone ad aprire una propria attività, perché aprire un’attività non fa per tutti.

E non lo dico in senso dispregiativo, semplicemente richiede un set diverso di abilità rispetto al lavoratore dipendente. Soprattutto in Italia, molte persone vivrebbero meglio da dipendenti che da autonomi.

Non per niente il mio Obiettivo Lavoro si concentra sul crearti una carriera da dipendente, passare dal tuo primo lavoro al dirigente di successo: io sono convinto che per molte persone sia questa la strada da seguire per raggiungere la vera libertà finanziaria. Non vedo cosa ci sia di male nell’essere dipendente: se vedi il lavoro autonomo come requisito fondamentale per raggiungere i tuoi obiettivi personali e migliorare come persona, allora hai sbagliato a definire la crescita personale.

Pensaci. Cosa c’è di liberatorio nel dover stare 10 ore al giorno (sabato compreso) a rincorrere clienti? Nel dover buttare due ore del tuo tempo per un timbro all’agenzia delle entrate? Nell’avere paura di ammalarti, perché se non lavori addio stipendio? Nel non poter mai realmente andare in vacanza? Te lo dico io: niente. Il lavoro da autonomo non è rose e fiori, e può essere più incatenante di un normale lavoro da dipendente.

E il reddito passivo, anche quello è un falso mito. Non so chi abbia messo in giro questa voce, secondo me qualche imprenditore del web dei primi anni 2000 negli Stati Uniti, che per pura fortuna ha beccato l’onda ed è riuscito a fare un mucchio di soldi quando il commercio online è esploso. Ma qui non siamo negli Stati Uniti, non sono i primi anni 2000, e nessuno può sapere quale sarà la prossima grande “onda”.

Il concetto del “reddito passivo” è il seguente, secondo il metodo classico: io creo un ebook, lo metto online, e quando la gente lo compra non devo fare altro che guardare il mio conto in banca crescere giorno dopo giorno. Soldi facili, mentre io me ne sto alle Maldive a sorseggiare un Bahama Mama (o quello che si beve alle Maldive). Ma… Siamo seri? 😉

Lavorare online è un’attività imprenditoriale, uguale spiccicata a un negozio. Il guadagno facile non esiste, e se vuoi creare un business su internet, allora dovrai lavorarci. E sì, significa che dovrai stare ore e ore ogni giorno davanti al computer.

Ora che ci siamo chiariti su questo aspetto, che libertà finanziaria non significa essere imprenditore di te stesso né tanto meno avere un reddito passivo (che non esiste), andiamo a vedere come raggiungere i tre obiettivi di un lavoro potenziante e “liberatorio”:

Avere la certezza di guadagnare abbastanza

Questa frase comprende in realtà due concetti distinti: il guadagnare abbastanza, e avere la certezza di farlo. Che sono tutti e due molto importanti, anche se poche persone si curano del secondo…

Come guadagnare abbastanza

Non so quanti milioni di giovani ancora usino questa falsa scusa: “i datori assumono solo stagisti a 200 euro al mese, non posso farci niente!” Ho rivisto la stessa scusa anche con molti adulti, che si può declinare in vari modi:

  • Sono troppo [giovane/vecchio/inesperto/altro] per essere assunto.
  • Vivo in [zona geografica X] dove nessuno cerca [professione Y].
  • Il mio capo è un inetto.

Sempre la solita solfa: dare la colpa dei propri fallimenti alle circostanze, senza nemmeno pensare a come migliorare le proprie condizioni.

Allora perché ho un sacco di amici che con il loro primo lavoro guadagnano già 1300-1500€ netti più bonus produzione, ferie pagate, e tutto il resto? Freschi freschi di università, zero esperienza.

E come mai, quando ero anche io giovane e senza esperienza, mi è stato offerto un lavoro (che ho rifiutato) da 45.000€ l’anno più bonus, computer e telefono aziendale?

Sono un alieno circondato da amici alieni?

No no, se tu ancora non hai trovato un buon lavoro, significa che stai sbagliando qualcosa nella ricerca. Ed è tuo compito correggere gli errori, migliorare, per arrivare a una posizione lavorativa soddisfacente.

Ti dico io il segreto per avere un ottimo lavoro: scegli un settore, e diventa il migliore. Stampa 3D, traduzione simultanea arabo-italiano, composizioni floreali, installazione e riparazione di lavanderie industriali, cucina messicana tradizionale. Quando sei il migliore in qualcosa, le aziende faranno a gara per assumerti. E se sei addirittura bravo a comunicare ai potenziali datori quanto vali, potrai chiedere cifre anche molto alte.

Avere la certezza di guadagnare

Molti pensano che sia necessario un lavoro da autonomo per avere la certezza di uno stipendio. In realtà no, anzi, molti autonomi hanno meno certezze dei dipendenti.

Puoi essere licenziato? Hai un contratto a termine? È tuo compito sapere cosa dice il tuo contratto di lavoro, quali sono le tue garanzie, e anticipare un possibile licenziamento.

A proposito: nell’economia moderna, è una questione di quando, non di se. Non aspettarti di mantenere lo stesso lavoro tutta la vita. Quindi quello che ti dico in questo paragrafo vale per tutti.

Quando pensi che la tua posizione sia in bilico, allora è il momento di cercarti un altro lavoro. Non hai fatto un patto di sangue con il datore, e se lui può licenziarti, tu allo stesso modo puoi andartene se ti fanno un’offerta migliore da qualche altra parte. Ed è così che dovresti fare: quando il tuo lavoro non ti soddisfa, o sai di non essere al sicuro, vai a cercare di meglio. Se hai seguito il consiglio sopra, di specializzarti e diventare il migliore, con qualche telefonata e qualche curriculum non è nulla di impossibile.

Il mercato del lavoro moderno è flessibile, si evolve velocemente, e questa è una straordinaria opportunità per chi vuole darsi da fare.

Avere il tempo di vivere la vita che desideri

Un motto per il quale sono conosciuto è:

Non ha senso guadagnare tanto, se poi non hai il tempo di goderti i tuoi soldi.

Ed è qui che un lavoro da dipendente ti salva, perché oltre un certo numero di ore non puoi andare.

Io non ho voglia di inseguire qualche pazza carriera che mi porterà ad avere il primo infarto a 45 anni. Preferisco lavorare intelligentemente, piuttosto che lavorare tanto. E raggiungere la libertà finanziaria significa anche questo: avere una vita al di fuori del lavoro. Trovare il giusto equilibrio, in modo da poter godere dei soldi che guadagni e avere il tempo di raggiungere i tuoi obiettivi personali.

Con tempo intendo anche la flessibilità. Avere la possibilità di decidere i propri orari, di ripartire il tempo come vuoi tu. Qui in genere il lavoro da autonomo la spunta, ma anche da dipendente puoi farci qualcosa: ad esempio, lavorando con un progetto e un termine piuttosto che a ore. Alcuni datori più “illuminati” apprezzeranno la proposta.

Apprezzare il proprio lavoro

Dove con apprezzare intendo apprezzare, non amare.

C’è questo falso mito in giro, che l’unico lavoro degno di essere mantenuto è quello che si ama alla follia. Ora, non so se esiste qualcuno che oggettivamente ami il proprio lavoro, ma sono sicuro che la maggior parte di quelli che lo dicono stanno mentendo a loro stessi. Il lavoro lo puoi apprezzare, ti può piacere, ma non lo puoi amare ogni minuto di ogni giorno.

Perché ci sono delle cose che non ti piacerà fare. Alcuni compiti, parti integranti della tua professione, che proprio ti stanno sulle scatole. Non importa se sei dipendente o autonomo.

Una cosa, i guru della libertà finanziaria, l’hanno azzeccata: devi partire dalle tue passioni. Da quello che ti piace fare, dai tuoi hobby. Per due motivi:

  1. Renderà il tuo lavoro più piacevole.
  2. Sei verosimilmente già capace a farlo, quindi un passo più vicino alla specializzazione.

Prendi una cosa che ti piace, e guarda se c’è un mercato del lavoro fattibile alle spalle. Ti potrà piacere giocare a World of Warcraft, ma visto che di soldi in quel mercato non ne girano, niente da fare. Passa al tuo prossimo hobby, alla prossima cosa che ti piace fare, finché non trovi la giusta intersezione fra passione personale e mercato del lavoro. A quel punto specializzati, diventa più bravo, acquisisci tutte le altre competenze che il datore richiede per fare quel lavoro.

Non è il Paese dei Balocchi, ma è la strada più realistica per arrivare a un lavoro che ti piace.

Conclusione

Questa è la mia opinione sulla libertà finanziaria: può essere un po’ controversa, visto che vado contro la legge quasi divina secondo cui l’unica libertà finanziaria la si può raggiungere diventando imprenditore di te stesso e con una rendita passiva, ma questa è la strada che la maggior parte delle persone devono seguire se vogliono veramente raggiungere il successo nella sfera professionale.

E tu cosa ne pensi di questa visione sulla libertà finanziaria? Fammelo sapere qui sotto nei commenti! 🙂