4 pericolose bufale che seducono il tuo inconscio
La maggior parte delle persone crede almeno in una di queste bufale.
Ci sono credenze innocue, che male che vada ti fanno fare brutta figura. Ma ce ne sono altre che sono potenzialmente pericolose.
Ecco 4 pericolose bufale che fanno leva sul tuo inconscio, e potrebbero costarti più di quello che pensi.
1 – Omeopatia e medicina alternativa
“I tuoi pensieri possono ferirti più del tuo peggior nemico.”
– Buddha
Alcune bufale sono innocue: credere nei rapimenti alieni o nel mostro di Loch Ness al massimo ti può causare qualche sguardo strano. Altre sono più pericolose, come la medicina alternativa: un immenso business che fattura trilioni di euro l’anno in tutto il mondo, basato sulla morte.
Prima di continuare, definiamo la medicina alternativa. Anzi, diciamo cosa non è: provata con il metodo scientifico. Tutto quello che fa parte della medicina alternativa non è dimostrato con dati oggettivi. Un rimedio alternativo efficace che viene confermato col metodo scientifico entra a far parte della medicina tradizionale. Esempio: l’aspirina, il cui principio attivo è estratto da una pianta. Quindi è probabile che alcuni rimedi alternativi funzionino, più o meno.
Il problema: prima di scoprire quali sono efficaci, potresti essere già morto per colpa di qualche altro rimedio tossico. Secondo gli standard medici, “alternativo” significa “non provato.” Hai presente nei telefilm, quando il medico tira fuori questo nuovo farmaco sperimentale che potrebbe salvarti la vita ma potrebbe avere effetti collaterali letali? Ecco, quella è la definizione di medicina alternativa.
Per sopravvivere nel business la medicina alternativa non può affidarsi alle prove scientifiche (che, per definizione, non può avere) ma su marketing, pubblicità e trucchi mentali.
Con questo non voglio dire che la scienza c’azzecca sempre (vedi punto 4). Ma se un centinaio di laureati in camice bianco qualche volta sbagliano, non oso pensare la percentuale di errore di un santone che si compra l’auto vendendo acqua miracolosa.
Ma allora, perché la medicina alternativa tira?
- È “naturale”: chiariamoci, vivere nella natura è una figata pazzesca, ma qui lo si fa nel modo sbagliato. La teoria: è più sicura e senza effetti collaterali, rispetto a ingerire capsule fatte in plastica in qualche laboratorio chimico. Sembra allettante. Tuttavia, “naturale” non significa niente. Il petrolio è naturale, il cianuro è naturale, il metano è naturale, il batterio della peste bubbonica è naturale. Ma non li vorrei mangiare. Senza contare che molti prodotti “naturali” sono sintetizzati in fabbrica come i medicinali tradizionali.
- Tradizione: È il ritorno alle origini: una volta si stava meglio, quindi ricominciamo a usare i rimedi tradizionali. Se la pensi così, la prossima volta che vai dal dentista per togliere una carie, chiedigli di non usare l’anestesia: è un’invenzione recente. E quando hai mal di testa, invece del terrificante acido acetilsalicilico (aspirina) prova con le sanguisughe. Un secolo fa non si stava meglio, solo le persone erano troppo impegnate a non morire di fame per lamentarsi.
- Costa poco: non sempre, ma la medicina alternativa da banco costa poco. Un’erba miracolosa da 5€ è più allettante di un farmaco da 50€, per chi è in ristrettezze economiche.
- Paura: questo è il fattore inconscio, il più importante. Quando una persona è malata seriamente, ha paura. Quando le persone hanno paura, spengono il cervello razionale. La medicina tradizionale spiega i fatti: tu hai la malattia X, c’è il rimedio Y che forse ti guarirà fra 6 mesi, e dovrai restare in ospedale tutto il tempo. Il santone ti dice: succhia questa radice una volta al giorno e fra una settimana sei pronto a fare la maratona. Quando il tuo cervello è condizionato dalla paura, non hai la lucidità per fare la scelta giusta. L’omeopatia è l’equivalente dell’email “hai vinto la lotteria nigeriana, clicca qui per ritirare 1 milione di dollari”: promettono benefici così grandiosi che le menti più deboli non si chiedono nemmeno se è plausibile.
- Decorso naturale: il corpo sa badare a sé stesso e, anche senza medicine, guarisce da solo. I farmaci, spesso servono giusto a velocizzare la guarigione o ridurre il dolore. Se prendi un farmaco alternativo e il corpo guarisce per conto suo, darai il merito all’infuso di mirtilli del Nicaragua.
2 – Teorie del complotto
“Se il governo ha veramente simulato l’atterraggio sulla luna, l’ha fatto molto meglio di qualsiasi altra cosa abbia mai tentato di fare.”
– Stephen Hawking
Io con i complottisti non ci parlo nemmeno più. È inutile, uno spreco di tempo. La solfa è sempre quella: “io ho ragione, ecco perché. Tutte le fonti che dicono qualcosa di diverso sono parte del complotto, quindi ho ragione.” Facile così: quello che dici tu è giusto, ma non ci sono prove perché i potenti hanno nascosto tutto. Ma quello che dico io è sbagliato anche se ci sono prove , perché sono fabbricate dai potenti per tenerti in riga.
Qui andiamo a minare le basi del metodo scientifico: se ci sono prove è sbagliato, ma se non ci sono prove è giusto? Com’è che funziona?
Le teorie del complotto sono costruite su collezioni di piccoli eventi, che presi singolarmente non sono necessariamente impossibili. Ma da lì viene tratta una conclusione che va al dì la della ragione. Del tipo: “io respiro ossigeno, le rose sono rosse, quindi 2+2 fa 5”.
Anzitutto, è sbagliato mettere insieme tutte le teorie del complotto in un grosso mucchio. Alcune potrebbero essere vere, così come alcune medicine alternative possono funzionare. Ce ne sono di più plausibili e di meno plausibili. Ma tutti e due hanno il punto debole in comune: per definizione, non sono provati. La medicina alternativa, quando provata, diventa medicina tradizionale. Le teorie del complotto, quando provate, diventano indagini ufficiali.
Non dubito che nel mondo ci siano complotti, riunioni segrete e tentativi di controllare le masse. D’altra parte, dubito che chi governa il mondo da una città sotterranea sia così pirla da farsi scoprire dal primo complottista che apre un blog su internet. E nel caso, dubito che lo lascerebbe vivere abbastanza a lungo da pubblicare il secondo articolo. Almeno se sono così demoniaci come tale autore scrive.
Io credo nelle prove. Portami prove schiaccianti, non indizi, e crederò in qualsiasi teoria del complotto. Il problema che le prove schiaccianti farebbero nascere un’indagine ufficiale, quindi non sarebbe più una teoria del complotto. Una volta non credevo nella teoria del complotto che “gli elettrodomestici sono programmati per rompersi”, ho cambiato idea quando ho avuto prove scientifiche.
Ci sono diverse ragioni inconsce per colpa delle quali i complotti vanno forte:
- Schemi: il cervello cerca schemi e connette i punti anche quando le connessioni non esistono, come nella bufala della fortuna.
- Ignoto: il cervello ha paura dell’ignoto. Ci sono alcune cose che non possiamo conoscere, la teoria del complotto è un modo per avere la falsa convinzione della conoscenza suprema.
- Semplicità: il mondo è complesso. Tanto. Risultato: non puoi sapere tutto. Ma questo, l’inconscio, non lo accetta. Le teorie del complotto sono un modo sbagliato per spiegare realtà altrimenti troppo complicate. E così l’orizzonte troppo vicino nella foto di Neil Armstrong dà origine al complotto dell’atterraggio lunare simulato dal governo. È molto più facile di informarsi e scoprire che il diametro inferiore della luna causa una maggiore curvatura della superficie, che a sua volta avvicina l’orizzonte.
- Scaricare la colpa: se qualcosa va male, incolpare un’entità astratta come “i potenti” è più facile che indagare il vero responsabile. Che potresti essere tu. Per questo in Italia va forte il complotto del signoraggio: l’economia va male per colpa delle banche, o dei politici, o di qualche altra entità. È la caccia alle streghe, la ricerca disperata di un capro espiatorio per sviare l’attenzione dal vero colpevole. La realtà può essere scomoda e difficile da trovare, alcuni prendono la scorciatoia con la teoria del complotto. Vantaggio bonus: visto che l’entità fautrice del complotto non esiste, non può difendersi dalle accuse.
- Statistica: una delle cose che più odio della mia professione, l’economia, è che chiunque si crede più esperto di me dopo due articoli su internet e un video su Youtube. Tu andresti da un ingegnere aeronautico a dirgli “io conosco l’aerodinamica meglio di te perché ho visto un video su Youtube”? Spero di no. Ma quelle stesse persone vanno dagli economisti a dire che sanno l’economia meglio di loro. E si buttano a interpretare le statistiche. Il problema: la statistica è una scienza complessa. I sondaggi della televisione non sono una statistica, ma un tentativo di manipolazione. I complottosti vedono una statistica incompleta e, credendosi dei geni, si lanciano in interpretazioni sbagliate. Un consiglio: la statistica è una delle 5 competenze fondamentali, ma studiala prima di azzardare interpretazioni.
3 – Religione
“Se Dio ha parlato, perché il mondo non è convinto?”
– Percy Bysshe Shelley
Dopo aver evitato il mare di richieste via email che mi sono arrivate chiedendomi di parlare di religione, questo mi sembra l’articolo giusto per farlo.
Da una parte, è giusto rispettare le opinioni di tutti. Nel rispetto della mia massima “fai quello che vuoi finché non vieni a rompere le scatole a me”, ognuno ha il diritto di credere in quello che vuole. Dall’altra, è giusto affrontare il discorso religione così come si affronta qualsiasi altra entità sovrannaturale: basandoci su prove scientifiche. Anzi si deve essere ancora più scrupolosi, visto che chi crede in Bigfood non ha mai dichiarato guerra a chi crede nel Chupacabra.
Spero che nessuno prenda questa sezione sul personale, non intendo esserlo. Voglio solo portare uno spunto di riflessione.
Un errore comune è pensare che non credere in nessun dio equivalga a credere che nessun dio esista. Non esistono prove che dimostrino la non esistenza di una divinità: a meno di esplorare tutte le dimensioni dello spazio e del tempo, in questo e in altri universi, non possiamo sapere se Thor esiste; possiamo solo dire che non ci sono prove a sostegno.
Per questo considero l’ateismo una forma di religione: basato su dogmi non dimostrabili.
Può aiutare pensare che quando si parla di divinità, tutti sono non credenti. Alcuni di più, altri di meno: tutti i cattolici convinti non credono nell’esistenza di altri dei, e così per ogni altra religione della storia. Assumendo che nell’ultimo millennio sono passate 100 religioni (una stima conservativa), siamo tutti almeno 99% non credenti. E tutti sono veloci a dire come le altri religioni non abbiano senso, siano illogiche, i loro testi sacri sono pieni di errori. E possono avere anche ragione.
L’unica differenza: i non credenti lo dicono di tutte le religioni, i credenti di tutte le religioni tranne la loro. Non siamo poi così diversi. Mi affascina sempre sentire un credente che smonta scientificamente le altre religioni, ma non applica la stessa logica a quella in cui crede.
Da qui nasce un’altra considerazione: almeno la grande maggioranza dei credenti nella storia avevano torto. Se va bene, solo una religione c’ha azzeccato: anche prendendo la più grande del mondo (cristianesimo), è una minima parte dei credenti dell’ultimo milione di anni. L’inferno deve essere un posto affollato, ed è popolato in buona parte da persone che hanno deciso di credere nel Dio sbagliato.
Domanda: in che modo le persone scelgono una religione?
Risposta: non la scelgono.
La prova più schiacciante contro la religione, ogni religione, è che non è scelta ma imposta. Pochi credenti scelgono di credere in una religione autonomamente, da adulti. Molti sono introdotti al Dio locale dalla famiglia, senza scelta o dibattito: la mente di un bambino assorbe, non fa ragionamenti critici. Se tutti intorno a lui gli dicono di credere a Dio, lui ci crederà. E penserà che è stato lui a volerlo. Il macchinario dogmatico risponde con la “fede”, ossia credere in qualcosa senza prove. Mi dirai: certo, la religione per definizione non è dimostrabile, bisogna credere. E allora perché dovrei credere in Gesù e non nei folletti? Cosa c’è di diverso?
Questo è tristemente evidente dalla relazione fra la religione prevalente in una comunità e la “decisione” di un bambino su quale Dio scegliere. In Italia, un bambino nato in una famiglia cattolica diventerà cattolico. In Egitto, musulmano. In Thailandia, buddista. Dio ha il monopolio: non viene data la possibilità di scegliere, non ci sono esibizioni di prove o confronti fra religioni. Una volta che la credenza è imposta, l’inconscio fa il resto: elimina ogni prova contraria al preconcetto.
4 – Scienza
“‘Scientificamente provato’ è un ossimoro: un pilastro della scienza è lasciare aperta la porta per i dubbi.”
– Carlo Rovelli
Abbiamo parlato di religione, parliamo di scienza: anche quella è lontana dalla perfezione.
Credo che il mondo sarebbe un posto migliore se le persone iniziassero a fidarsi della scienza, invece che dei 3 punti sopra citati. D’altra parte, queste persone qualcosa di giusto lo dicono: la scienza non è perfetta. Né lo sarà mai. Gli scienziati sono esseri umani e, come tali, con un inconscio che ogni tanto gli tira brutti scherzi. Newton, non contento di aver scoperto il movimento dei pianeti, ha passato un sacco di tempo a cercare di trasformare il piombo in oro.
Un secolo fa, i luminari della scienza erano convinti che la forma della testa fosse un indicatore affidabile dell’intelligenza del soggetto. Gli esseri umani non sono perfetti, anche quando hanno un “Dott.” davanti al loro nome sbagliano.
Per quanto imperfetta, la scienza è ad oggi il sistema migliore che abbiamo di capire il mondo. Se ti ammali, hai più possibilità di essere curato da un medico che da uno sciamano animista. Forse la cura medica non è perfetta, ma è molto meglio di un infuso di finocchio e una danza intorno al fuoco per vincere il favore di Ifrit.
La scienza si basa sull’errore: guardare qualcosa, notare che non va bene, cercare di migliorare. Da lì qualcun altro prenderà il lavoro e farà un altro passo. “Scientificamente provato” è un “probabile”, più che un “sicuro”. Il metodo scientifico consiste nel:
- Uno scienziato pubblica un’ipotesi.
- Tutti gli altri scienziati al mondo cercano di distruggerla.
- Se l’ipotesi regge, probabilmente è giusta e diventa una teoria.
Lo so, sarebbe bello se tutto fosse più semplice, se gli ingegneri fossero infallibili. Ma questa è la realtà: la scienza è imperfetta, ma rimane anni luce meglio delle alternative.
Soprattutto, diffida quello che viene detto da uno scienziato singolo. La sua opinione vale quanto la tua, ha le sue credenze, i suoi interessi. Laurea o no, rimane una persona. Credi a qualcosa solo quando è dimostrato da così tanti studi che è improbabile (non impossibile) sia sbagliato.
Alcuni siti utili
- Paolo Attivissimo: bufale e complotti.
- Medicina alternativa e simili.
- Signoraggio.
- Complotti vari.
Tikkei
2 Aprile 2014 @ 13:07
Grazie mille. Chiaro come al solito nello spiegare concetti difficili.
A mercoledì prossimo!
Stefano
2 Aprile 2014 @ 13:51
Grazie Tikkei. 🙂
Francesca
2 Aprile 2014 @ 13:53
Mi sono persa… La quinta bufala?
Azefre
2 Aprile 2014 @ 13:43
E il quinto?
Stefano
2 Aprile 2014 @ 13:51
Sparito. Secondo me è colpa del governo degli Stati Uniti.
Luca I
2 Aprile 2014 @ 14:00
Già, manca il quinto punto… Oppure c’è un refuso all’inizio e sono solo quattro…
Anonimo
2 Aprile 2014 @ 13:54
Omeopatia e medicina alternativa valgono 2 punti?
Stefano
3 Aprile 2014 @ 06:55
Ecco, diciamo così che suona meglio. 😀
Anonimo
2 Aprile 2014 @ 14:15
Ma non erano 5?
Dario
2 Aprile 2014 @ 14:26
Stefano eccezionale come SEMPRE! Se una sera nel fine settimana ti capitasse di essere nei pressi del Carmine fai un salto al C T (metto solo le iniziali per evitare pubblicità occulta ma da bresciano suppongo tu abbia capito di che locale parlo) e chiedi di Dario, mi pare di ricordarti come un estimatore della buona birra e te ne offrirei volentieri una! 😉 A presto!
Stefano
3 Aprile 2014 @ 06:56
Oddio, zona Carmine non l’ho mai frequentata troppo, se mi mando un’email con il nome del posto? 😛
Giacomo
2 Aprile 2014 @ 14:29
Hey ciao Stefano! seguo da un pò i tuoi articoli e mi trovo sempre benissimo su come la pensi! è la prima volta che ti scrivo e ti volevo solo dire che non sono molto d’accordo sul primo punto. Non so se mai hai avuto esperienze e se si quante diverse, ma il motivo per cui molta gente si rivolge alle medicine “alternative” , come le chiami, è perchè non si trovano più al sicuro con le medicine ufficiali. Il problema di oggi è che c’è un super abuso delle medicine e visto che parlavi dell’aspirina, ora ogni volta che si sente anche un accenno del mal di testa via con l’aspirina che come TUTTE le medicine chimiche sono tossiche all’organismo! ti parlo di scienza. Magari invece di ricorrere subito al farmaco si può far agire il corpo da solo o se non si è in grado, perchè maltrattato troppo precedentemente ci si può aiutare con dei rimedi naturali e per naturali intendo anche un infuso di un erba che cresce vicino casa… poi sono d’accordissimo con te per tutti quelli che ci fanno business e cercano di vendere cure miracolose solo per riempirsi il portafoglio ma purtroppo la disonestà regna in tutti i campi! Secondo me le possiamo chiamare medicine INTEGRATE e con questo dico che possono andare insieme e aiutarsi a vicenda per il bene della persona!!
Mi sono dilungato troppo 🙂 un abbraccio e a presto!
Giacomo
Luca I
2 Aprile 2014 @ 17:45
Cit.: ” [via con l’aspirina che] come TUTTE le medicine chimiche sono tossiche all’organismo! ti parlo di scienza.”
L’articolo di pubmed peer reviewed dove si afferma ciò, prego?
Ridicolo. Scienza?
Inoltre: cosa sono le medicine chimiche?
I “rimedi naturali” non sono forse anch’essi chimici, in quanto composti da molecole? O sono un’altra forma di materia non composta da atomi?
Sta’ attento per carità all'”infuso di un erba che cresce vicino casa”: io vicino casa ho Datura stramonium e Colchicum autumnale, ma se mi faccio un infuso finisco dritto al Creatore!
Immagino che per “chimico” s’intenda un composto sintetizzato, magari in un oscuro laboratorio: ma qual è la differenza tra una molecola (qualsiasi) presente in natura e la stessa molecola sintetizzata?
Domanda ovviamente retorica, non c’è alcuna differenza.
Ah, e mi raccomando, attenzione al complotto dell’onnipresente monossido di diidrogeno (DHMO)! http://www.albanesi.it/vms/monossido_diidrogeno.htm
Anonimo
3 Aprile 2014 @ 14:55
Non capisco perchè te la sei presa tanto a cuore…. comunque vai in qualsiasi università di chimica e chiedi ad il primo professore che incontri se i farmaci sono tossici o no e dimmi cosa ti risponde. Poi se tu pensi che isolare un principio attivo in laboratorio da lo stesso effetto del principio attivo nell’insieme della droga vegetale allora semplicemente non c’è bisogno di discutere… allora potresti non mangiare e nutrirti solo di integratori… provaci poi dimmi com’è!
E naturalmente per “infuso di erba che cresce vicino casa” non intendo sostanze velenose o tossiche ma devi conoscere la materia ed avere esperienza! Cosa che un tempo avevano in molti!!! e ora neanche si riconosce una margherita su un prato….
Niente contro di te esprimo solo le mie opinioni rette dalla scienza!! non parlo di magia e stregoneria….
Luca I
3 Aprile 2014 @ 16:10
Effettivamente sono ignorante in ambito medico e farmacologico, so solo qualcosa di chimica/chimica organica dai rispettivi esami all’Università.
Domanderò ad un prof del Dipartimento di Chimica la tossicità dei farmaci: ma delucidami, tutti i farmaci senza eccezione alcuna sono tossici? L’eccipiente? Il principio attivo? Tossico in che senso? Ci sono sempre effetti collaterali, anche a basso dosaggio?
Attenzione, non ho detto che composto isolato e composto nella droga abbiano lo stesso effetto, ma che tra due molecole, una presente in natura ed una di neosintesi (antropica, a scanso di equivoci) non c’è differenza. Prendiamo l’etilene: si trova nei vegetali (è l’ormone della senescenza), ma può essere prodotto industrialmente, ad esempio, per deidroalogenazione di un alogenuro alchilico o per disidratazione di un alcol. Tra le due molecole non posso trovare nessuna differenza, sempre H2C=CH2 è!
Meno male che c’è buonsenso 😉 Citavo il mortale infuso di Datura (ma anche la sempre attuale cicuta di socratica memoria!) per dire che non tutto ciò che è naturale è “buono” ed adatto all’uomo (ovviamente: le piante, ad esempio, attuano quei meccanismi per difendersi!).
Tuttavia chiariscimi meglio il punto circa il principio attivo e la droga: quali effetti vengono meno?
Credevo, per assurdo, che ci si potesse nutrire potenzialmente di integratori apportando i necessari micro- e macronutrienti, e che l’unico disagio fosse l’appettibilità dei cibi. Non è forse così?
Spiegamelo, perchè semplicemente non lo so.
Ammenda di eventuale veemenza possa aver usato.
Cordialmente
LI
Anonimo
2 Aprile 2014 @ 17:53
Grazie Giacomo…..concordo sulla con te sulla medicina alternativa e parlo x esperienza
Inoltre la medicina tradizionale, il più delke volte, è volta a mascherarecasdel disaggio/malattia senza guarire….senza tralasciare le speculazioni delle case farmaceutiche
Stefano
3 Aprile 2014 @ 06:59
Ciao Giacomo, grazie del commento. Nessuno è obbligato a prendere le medicine, se non vuole. Certo se non ti curi con i farmaci ufficiali, non puoi pretendere di avere gli stessi benefici. Avere le cure della medicina tradizionale senza gli svantaggi è impossibile, la medicina alternativa fa leva proprio sulla paura di ciò che è “chimico” (che poi molti farmaci derivano da prodotti naturali). Nei test scientifici, i rimedi alternativi non sono altro che dei placebo. Quando ci saranno ricerche attendibili che dimostrano l’efficacia di un rimedio, ci crederò. Ma a quel punto, sarà già entrato a far parte della medicina tradizionale.
Con questo non sto dicendo che tutti i rimedi alternativi non sono efficaci. Magari qualcuno funziona. Ma io credo solo in quello che è stato dimostrato. 😉
Giacomo
3 Aprile 2014 @ 14:57
Ti richiedo se hai esperienze di cure “alternative” e ti chiedo anche come ha fatto l’umanità fino all’arrivo della chimica a evolversi senza le medicine? (senza tirare fuori il discorso che vivevano di meno ecc. che poi in alcune epoche e luoghi non era così..)
Grazie
Giacomo
Rachele
2 Aprile 2014 @ 15:06
Ciao Stefano!
Questa volta sul primo punto non sono affatto d’accordo. Parlare di medicina alternativa, infilarci dentro omeopatia e fitoterapia, insieme a santoni e stregoni è secondo me una iper-semplificazione. I motivi che spingono le persone a rivolgersi a metodi alternativi sono complessi e difficilmente analizzabili in poche righe. La fitoterapia, tra l’altro, ha un riscontro scientifico di alto livello, tanto che spesso viene utilizzata con successo al posto delle terapie convenzionali in molti paesi.
Il fatto è che anche la medicina convenzionale non è esente dai difetti che menzioni per le medicine alternative. Vuoi sapere una cosa? La tua frase “Per sopravvivere nel business la medicina alternativa non può affidarsi alle prove scientifiche (che, per definizione, non può avere) ma su marketing, pubblicità e trucchi mentali” è buona anche per la medicina convenzionale. E non lo dico io, lo dimostrano chiaramente (e amaramente) importanti inchieste e studi pubblicati su pubmed. Senza considerare che molti farmaci approvati sono lì grazie a sofisticate tecniche di marketing: si chiamano bias di pubblicazione…falsificare le sperimentazioni per poter avere l’approvazione alla commercializzazione.
Insomma, secondo me tra le trappole mentali c’è anche la medicina convenzionale: anche perché, proprio perché è convenzionale, è difficile valutarla con sguardo critico! 😉
Anonimo
2 Aprile 2014 @ 17:54
Bravissima rachele
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:04
Ciao Rachele. Se le truffe esistono per un mercato strettamente regolamentato come quello della medicina, figuriamoci con quello dell’alternativa! Zero controlli statali, zero revisioni, zero scienza… In pratica chiunque può venire e dire “questo rimedio ti cura tutto, prendilo, sono 20€” anche se è acqua minerale o, peggio, una sostanza tossica! Nella medicina tradizionale far approvare un farmaco pericoloso è impossibile, anche solo uno efficace. Ci sono tanti di quei test da fare, che quanto meno sai di avere qualcosa di efficace in mano. La pubblicità serve per spingere una marca piuttosto che un altra dello stesso farmaco ugualmente efficace.
Giusto qualche giorno fa ho letto la storia di un rimedio alternativo che è stato ritirato dal mercato perché… Conteneva una medicina! E visto che non ha passato i test di sicurezza obbligatorio per i medicinali, è stato richiamato dal mercato.
Luca I
3 Aprile 2014 @ 07:10
A proposito di medicina alternativa: pesce d’aprile molto simpatico su di un “farmaco” omeopatico. E neanche tanto scherzoso: è tutto vero!
100 % zuccheri (saccarosio e lattosio), 0% principio attivo.
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/04/01/lo-zucchero-piu-costoso-al-mondo/
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:20
Hmm, zucchero… 😛
Rachele
3 Aprile 2014 @ 14:33
Stefano liberissimo di credere che tutti i medicinali superino un sacco di test; libero anche di credere che il marketing farmaceutico si limiti esclusivamente a spingere una marca piuttosto che un’altra su un prodotto parimenti efficace. Ognuno è libero di credere in quello che vuole, c’è anche chi crede negli stregoni e poi guarisce. Per la mia esperienza continuo a ripetere che è una visione parziale. Poi però ognuno è giusto che creda in quello che vuole.
Lorella
3 Aprile 2014 @ 14:41
Ciao Stefano
ti seguo volentieri e leggo con interesse le tue speculazioni mentali, ma questa volta ho paura che hai trattato con troppa leggerezza un tema molto importante. La natura è una potenza che ha risposte per tutto compreso le malattie. Noi abbiamo dimenticato che fino a 70 anni fa circa (quando eravamo poveri) non c’erano molte medicine e si utilizzavano rimedi naturali che avevano comunque una validità, senza dimenticare che l’alimentazione e l’igiene sono co-fattori importanti. L’omeopatia, fitoterapia ecc. in realtà cercano di indurre una reazione utile del nostro fisico nei confronti della malattia e migliorare il funzionamento generale del complesso sistema bio-chimico dentro di noi interagendo con il nostro “universo” interno. Non combatte il sintomo ma stimola un equilibrio fisiologico che porta naturalmente alla guarigione. Per non parlare di quanto anche la psiche influenzi i nostri efficienti sistemi di difesa alterando proprio
l’equilibrio perfetto del benessere. Se pensi che pochissimi grammi di tossina botulinica possono sterminare un paese/mondo intero, capisci cosa intendo per potenza della natura? Pensi davvero che l’umanità abbia scoperto tutto ed abbia risposte logiche per ogni cosa?
Io penso che abbiamo tanta strada ancora da fare.
Stefano
3 Aprile 2014 @ 15:17
Infatti fino a 70 anni fa un’infezione poteva facilmente ucciderti, l’estrazione dei denti era senza anestesia, un infarto era sempre letale e così via. La speranza di vita si è allungata di 40 anni grazie alla medicina moderna.
martina
3 Aprile 2014 @ 08:25
Mi è sempre piaciuto il tuo stile, ma devo dire che questo articolo mi è piaciuto parecchio…. Però volevo porti una domanda…. Ma nella prima sezione in cui esponi la tua opinione sulla medicina alternativa, non credi che si doveva parlare anche di quelle tracciemusicali in cui si va a stimolare pensieri positivi, aumento dell’autonomia e dimagrire?
Ribadisco i miei complimenti a mercoledì
Stefano
3 Aprile 2014 @ 10:52
Ciao Martina. Quello dell’audio è un terreno viscido: alcune tracce funzionano, altre non si sa se funzionano, altre sono truffe. In genere, ti consiglio di verificare la validità scientifica della tracce prima di comprarle. Grazie dello spunto. 🙂
Angelo
2 Aprile 2014 @ 15:09
Ciao volevo commentare ciò che hai detto riguardo il punto 1. In una società come la nostra dove il denaro è al centro di tutto chi ti dice che alcuni farmaci non sono altro dei tappa buchi che aiutano nel presente e riammalano il nostro corpo in futuro? Chi ti dice che questi scienziati non siano manovrati ad esempio dalle multinazionali? Se scoprono che la carne fa male secondo te lo dicono tranquillamente facendo fallire aziende milionarie come mc donald?
Le medicine alternative di cui parli certamente sono anch’esse meno affidabili specie se alla base c’è sempre l’esborso di elevate somme di denaro. L’unica medicina valida è la prevenzione seguendo la natura (alimentazione, digiuno, sport, respirazione). Se l’uomo è arrivato fino al 2014 senza l’aiuto di scienziati ci sarà un motivo.
Ti lascio un video pubblicato tempo fa dalle iene che fa inevitabilmente porsi alcune domande sui farmaci che ci vengono prescritti. Ciao e a presto!
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/377737/toffa-tangenti-ai-medici-.html
Luca I
2 Aprile 2014 @ 18:04
Commento con teorie del complotto + minestrone sui farmaci condito con ignoranza scientifica.
” L’unica medicina valida è la prevenzione seguendo la natura” ? Assurdo! Seguendo la natura uno storpio è destinato in breve tempo a soccombere (le stampelle non sono naturali). Seguendo la natura non si devono curare i tumori, ma lasciar fare naturalmente i loro corso, che ti faranno soccombere così come la tubercolosi, perchè anche i vaccini non sono naturali.
Ancora: anche lo sport è innaturale. Perchè muoversi di più e sprecare preziose energie? (Lo scrivente è un alpinista che si allena…).
Attenzione a non cadere nell’equazione “naturale = buono e sano”. Come scrivevo all’utente poco sopra, una naturalissima e biologica insalata si foglie di Datura stramonium ti uccide! (Diverse morti accaddero in questa maniera ad i primi migranti nelle Americhe, usandole come spinaci)
Nella natura c’è una guerra di tutti contro tutti: ogni organismo cerca il meglio per sé e per far sopravvivere la propria specie. Anche l’uomo è di mezzo e fa di tutto (in meniera innaturale) per far volgere i fatti a proprio favore.
Smettiamola con ‘sti discorsi cascabraccia!
“Se l’uomo è arrivato fino al 2014 senza l’aiuto di scienziati ci sarà un motivo.”
O _ o
Al peggio non c’è mai fine!
Vorrei ricordare all’utente qui sopra che l’uomo NON sarebbe arrivato fino al 2014 senza l’aiuto di scienziati, almeno così come lo conosciamo.
Ma ci rendiamo conto delle cose che si scrivono?!
Partendo dal fatto che “scienziato” è chiunque nel corso della storia abbia prodotto e trasmesso conoscenza (scienza), la scienza e la tecnica (che è l’applicazione pratica della scienza) permeano l’esistenza dell’uomo. Senza di questi non ci sarebbero la ruota, le leghe metalliche, le conoscenza della struttura del sistema solare, si penserebbe che il vuoto non può esistere, non avremmo la pompa dell’acqua in giardino e moriremmo per una trasfusione di sangue.
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:07
Oddio Angelo, fino al 2014 ci siamo arrivati ma in mezzo a pestilenze, mortalità infantile alle stelle e vecchiaia che iniziava a 40 anni. Fai un anno senza i benefici dei farmaci inventati dal 1900 ad oggi (senza andare troppo in là) e cambierai idea. Incrocia le dita di non dover mai combattere un’infezione (penicillina e derivati) o estrarre un dente (anestesia). 😛
Una volta le persone non si lamentavano non perché stavano meglio, ma perché erano troppo impegnate a non morire di fame. 😉
Stefano
2 Aprile 2014 @ 15:09
FANTASTICO!!!!!!
Articolo eccezionale che sottoscrivo in pieno!!!!
In particolare il punto 2….. io dopo un po’ di anni di interessare (scettico) al complottismo ormai da più di un anno intero ho chiuso la questione : solo tempo PERSO!!!
Aggiungo una piccola cosa, che è a meta tra un parere personale e un osservazione che ritengo costruttiva. Premesso che il punto 2 e il punto 3 sono cose diverse (ovvero il complottismo e la religione), sono ormai in larga parte convinto che oggi il complottismo SIA una religione: lo si vede dalla somiglianza con cui i “complottisti” difendono a spada tratta le proprie opinioni in modo molto simile a quasi tutti i “bigotti” che cercano di salvare i proprio dogmi dalla spazzatura. Addirittura ho personalmente riparafrasato il motto di Marx per cui “La religione è l’oppio dei popoli” in “Il complottismo è l’oppio dei popoli”…. e basta fare un giro su Facebook per rendersene conto.
Recentemente mi sono reso conto che è vero anche il contrario (come si legge tra le righe anche in questo articolo): la religione nasce essenzialmente sotto forma di complottismo basato su dogmi indimostrabili e su cui si costruisce un sistema…..
Ancora complimenti per l’articolo e per tutto il blog
Stefano
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:09
Ciao Stefano. In effetti ora che lo dici, complottismo e religione hanno diversi punti in comune. E anche la medicina alternativa nasce dal complotto delle cause farmaceutiche, che è complottismo puro. Tutto è legato, come in una teoria del complotto. 😛
Paolo
2 Aprile 2014 @ 15:58
Ciao Stefano, mi chiamo Paolo, ho 20 anni e da un po’ seguo il tuo blog, lo trovo molto interessante e spesso mi trovo d’accordo con i tuoi consigli e discorsi, anche io come te penso “fai quello che vuoi finché non vieni a rompere le scatole a me”.
Io come molti ragazzi della mia età fatta la cresima non ho visto chiese, preti e preghiere per un bel pezzo, poi quest’anno il parroco del mio paese mi ha invitato a far da animatore per un camposcuola e successivamente di fare l’animatore AC dei ragazzi di prima superiore del mio paese.
Io non credo in Dio, o meglio non credo in Dio come ce lo propina il prete durante la messa alla domenica o come ce lo ricordiamo dal catechismo.
Nel mio intimo credo che qualcosa di più grande ci sia, ma non credo a inferno paradiso, reincarnazione e a tutto ciò di cui non si han le prove, tuttavia non ne nego l’esistenza.
Faccio ingegneria, quindi prima di credere a qualcosa e dire se qualcosa funziona oppure no devo metabolizzarla bene.
Nonostante tutto io mi reputo cristiano, e la mia religione, il mio credo si è spostato da Dio agli insegnamenti che la religione Cristiana ci dà. Da piccolo non te ne rendi conto, ma quando ti riavvicini al vangelo con un po’ di sale in zucca capisci che esso ti serve non per pregare bene e per raggiungere il paradiso e il favore del fantomatico Dio che sta su nel cielo e che ci osserva ogni giorno, ma che serve per insegnarci a stare bene insieme, in comunità. Con i ragazzi di prima superiore trattiamo i temi di affettività, amicizia, fiducia, servizio, coerenza e anche sessualità.
Nella mia opinione la religione non va solamente vista come il solo credere a qualche divinità e a qualcosa dopo la morte, va vista come insegnamento.
Come hai detto te mi sono ravvicinato a quella locale perché ci sono nato dentro, e in cui voglio continuare a vivere.
Ogni giovedì sera, con i ragazzi di prima, facciamo un’attività in cui ci prendiamo del tempo per contro nostro e ci fermiamo a riflettere, ogni volta su un tema diverso. Ci fermiamo a riflettere, cosa che la società odierna ci porta a non fare, e a mio avviso questo è utilissimo per la loro crescita personale.
Quella che hai descritto è la religione delle persone che non pensano e a cui si affidano ciecamente per partito preso.
Quello che ti volevo dire è che la religione non è solo credere in Budda, Thor, Dio, Gesù, nei folletti, in padre pio, nei Pokemon, nel paradiso o nella reincarnazione. È qualcosa di più.
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:14
Ciao Paolo. C’è una corrente pseudo-religiosa che mi sembra sia in linea con il tuo pensiero: quelli che interpretano la bibbia in maniera puramente allegorica, non letterale. Insomma, la vedono come una storia inventata che dà consigli di vita. Quella è una visione già più accettabile. 🙂
cloe
2 Aprile 2014 @ 17:55
Ciao a tutti! Stefano leggo i tuoi articoli da un po’ e alcuni mi hanno motivato davvero quindi complimenti però gli ultimi che hai pubblicato mi sono piaciuti molto.. di questo poi non capisco il punto! E anche se la gente ci crede? Mi sembra che sia cambiato il tuo modo di scrivere ma forse è una mia opinione e basta!
Anonimo
2 Aprile 2014 @ 17:57
Non ci sono prove della sua esistenza se non in un libro…
Matthaios
2 Aprile 2014 @ 19:26
Ti quoto completamente , ma stai attento per quanto riguarda le teorie del complotto , secondo me ve ne sono alcune che sono perfettamente supportate da prove ( signoraggio bancario che è un dato di fatto più che un complotto ) le quali però non portano ad indagini perchè spazzerebbero via lo status quo.
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:32
Ciao Matthaios, grazie del commento. 🙂 Il signoraggio è un dato di fatto per chi non ha idea di come funzioni l’economia: prima di esserne sicuro, ti consiglio di studiare la materia. Come ho detto nell’articolo, l’economia è una materia MOLTO difficile e, senza una laurea, è difficile capire anche solo i concetti base.
Io sono un economista, e sul signoraggio ho letto fino alla nausea. Lasciamelo dire: sono teorie ridicole che ignorano bellamente qualsiasi nozione elementare della macroeconomia. Se ti convinci che 2+2=5, allora tutta la matematica non ha senso. Ma non è un complotto, è che hai fatto un errore di fondo: se non sai fare le addizioni, è inutile venirmi a dire che l’algebra è sbagliata.
G
12 Settembre 2015 @ 02:05
Prima ti metti a ridicolizzare le “teorie del complotto”, poi dici che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, quando l’hai appena fatto! Furbo. Stessa cosa uguale uguale anche con quella che chiami “medicina alternativa”. Cazzo il tuo più di un articolo ricco di prove
Roberto
2 Aprile 2014 @ 19:47
Gran bel articolo chiaro e ricco di spunti come sempre! riguardo al punto 2 i complotti ammetto che credevo al signoraggio ma ultimamente informatomi meglio ho capito che è una cavolata incredibile facile da credere per chi non sa molto di economia, l’attacco alle torri gemelle invece ci sono molte prove a sostegno che sia stata una farsa. Riguardo al punto 3 la religione, hai ragione tutti la praticano seguendo la famiglia ma il cristianesimo spinge anche ad approfondire e a mettersi in discussione non a seguire la massa passivamente, altrimenti non si è veri credenti.
Andrea
2 Aprile 2014 @ 20:23
Ciao stefano .. bell’articolo,e vorrei dire la mia..
Nel primo punto sono d’accordo con te,pure nel secondo..
Nel terzo ti dico che c’è sempre più gente che non crede e meno gente che crede,solo perchè seguono la scienza..
Ti dico io,penso che Gesù sia esistito,ora non so se abbia avuto questi poteri come dicono,però secondo è esistito.Invece molta gente non crede nemmeno in Gesù,e quando quando uno dice che crede in Gesù,loro pensano subito a qualcosa di magico o sopranaturale,e invece uno potrebbe credere in Gesù che sia esistito e che abbia fatto qualcosa di diverso rispetto al genere umano..
Il fatto che ti mettono in testa fin da piccolo che devi credere a Gesù è vero,e i genitori se non sono proprio cattolici,c’erano poco,secondo me sono peggio le chiese…Infatti anche se credo in Gesù,non sopporto le chiese..
E infine diventare prete o suora,per cosa? Gesù se davvero fosse il sovrano no credo che vorrebbe degli schiavi..quindi è meglio che certa gente capisca che è meglio fare la propria vita.
Con il 4 punto sono d’accordo con te però come dici,la scienza può sbagliare e quando sbaglia sono guai…
Stefano
3 Aprile 2014 @ 07:26
Ciao Andrea, ci risentiamo. 😛
È plausibile che sia esistita una figura in quella fascia temporale e in quella zone del mondo, che poteva o no chiamarsi Gesù (o la traduzione nella lingua dell’epoca). È anche plausibile che lo abbiano identificato come il figlio di Dio, ed è possibile che anche lui ci credesse (per interesse personale, passione profonda, o magari non aveva la psiche più forte della storia). Potrebbe essere stato crocifisso.
Qui però la storia si ferma. In quell’epoca nell’imparo sono nate centinaia di religioni monoteiste e migliaia di persone sono state crocifisse. Tutte queste religioni sono morte dopo poco, ma il cristianesimo è sopravvissuto grazie a una serie di fortunati eventi. Poi ha iniziato a diffondersi perché, evidentemente, la società era pronta a cambiare divinità e passare al Dio unico. Tutti questi passaggi non includono nulla di sovrannaturale.
Mattia
4 Aprile 2014 @ 08:54
Hai fatto un errore 😀
Cit. : il cristianesimo è sopravvissuto grazie a una serie di FORTUNATI eventi
Ma la fortuna non esiste 😀 come la mettiamo?
Stefano
4 Aprile 2014 @ 13:20
Quando l’ho scritto sapevo che sarebbe arrivato questo commento prima o poi. XD
Marco
3 Aprile 2014 @ 08:30
Ciao Stefano,
con questo articolo hai attirato tutta la valanga di complottisti, fissati et similia bella, ne arriveranno a frotte 🙂
E hai fatto bene, ti confermi come un ottimo conoscitore della comunicazione web, sei un grande esempio, come sempre hai i miei più vivi complimenti.
Ora un rapido discorso sulla medicina “alternativa”, che medicina non è: conosco anche dal vivo molte persone che credono fermamente che si possa curare tutto con una tisana o qualche goccia aromatica sotto la lingua, e sono liberi di crederlo, tuttavia la scienza dice che non basta per curarsi davvero.
Con omeopatia e simili curi un raffreddore ( perché il corpo si cura da solo e alcuni prodotti omeopatici aiutano dando tono ) ma come la mettiamo con malattie pericolose ?
Il punto è che vorrei vedere quelli che dicono che la “medicina alternativa” funziona guardare negli occhi un malato terminale dicendo “avresti dovuto prendere i fiori di Bach”, credo volerebbero sberloni.
Parlando seriamente, voglio darti due link, se non li conosci già, a pieno supporto di quello che scrivi:
medbunker.blogspot.it
Blog che smonta punto per punto la “medicina alternativa” con fatti, prove e spiegazioni dettagliate, fatto da esperti per far conoscere i pericoli e le truffe “alternative”.
complottismo.blogspot.it
Un sito che si occupa di segnalare e sbugiardare i complottisti mettendo in evidenza tutte le loro stupide contraddizioni, assurdità e bugie.
A presto !
Stefano
3 Aprile 2014 @ 11:03
Ciao Marco, grazie per i link! Ottimo anche attivissimo.net.
Marco
3 Aprile 2014 @ 13:02
Attivissimo è la base, nemmeno sto a dirlo 🙂
Ari
3 Aprile 2014 @ 10:50
Ho sentimenti misti verso quest’articolo: da un parte lo trovo un po’ semplicistico e generalizzante, dall’altra ormai sono arrivata alla conclusione che non si possa “credere” fermamente in praticamente nulla, quindi in un certo senso sono d’accordo con te 😛
In ogni caso credo che si possa tranquillamente essere un sostenitore di una certa medicina alternativa, o credere in un certo Dio, o credere in qualche cosiddetta teoria del complotto, o credere in una certa verità scientifica senza far del male né agli altri né a stessi, almeno finché ci si ricorda che nessuno ha la verità in tasca. Anche perché penso che sia inevitabile credere in qualcosa (anche solo in qualcosa di “ufficiale”), senza poter essere al 100% certi che quella cosa sia vera.
A proposito di teorie simpatiche, sai che c’è chi crede fermamente che la Terra sia piatta? 😉
Giancarlo
3 Aprile 2014 @ 11:39
Stefano ti giuro questo è l’articolo più bello che abbia mai letto tra quelli che hai scritto.
Mi hai fatto ridere a crepapelle con tutte le battutine sull’omeopatia, i complottisti e i “i tuoi medici che si consultano” :’D
Dato che ci sono molti medici ignoranti la gente crede che siano più affidabili i medici alternativi (che sono ignoranti ancor di più!). Io stesso, se hai letto qualcosa del mio blog, ho avuto a che fare con “dottori” di ogni tipo ignoranti e alcuni problemi alla fine me li sono dovuti risolvere da solo (stabilisci l’obiettivo, impara tutto quello che c’è da sapere, applica e sperimenta, che culo funziona davvero!), ma con criterio scientifico e leggendo materiale scientifico, senza nulla di alternativo (alla faccia di quei dottori-macellai che mi sono capitati). E infatti quando ho conosciuto esperti più affermati (purtroppo era già tardi ma almeno i problemi gli avevo risolti) mi hanno confermato di aver agito secondo scienza e che gli ignoranti erano quelli a cui mi ero rivolto: è stata una faticaccia ma ne è valsa la pena e ho anche imparato qualcosa di utile oltre a risolvere i miei problemi (punto 4: la scienza non è perfetta perché gestita dall’uomo che è imperfetto).
Le persone parlano tanto di rimedi non farmacologici e credono che bisogna eliminarli definitivamente, che lo sciamano ha ragione perché segue la natura, che mangiare sano e fare sport risolva tutto: venendo da una famiglia di medici posso assicurare che un medico onesto e competente dice all’inizio di non assumere farmaci, poi se le cose non migliorano di prendere un farmaco blando, se continuano a non migliorare prescrivono un farmaco serio ma dicono “mezza dose” e l’intera dose la raccomandano solo se strettamente necessario. Il medico competente e onesto parte prima di tutto dalla prevenzione, non gli serve far sì che la gente si ammali (come credono certi complottisti) perché tanto le malattie ereditarie e gli “incidenti di percorso” gli daranno sempre lavoro.
Poi i complottisti mi fanno davvero salire il sangue al cervello (chissà se delle sanguisughe possono risolvermi il problema 😛 ): ne ho lette davvero di ogni tipo, dalle diete alcaline al microonde che fa venire i tumori (e come al fesso ci credevo pure finché non ho scoperto che non c’è una logica dietro), da Rockefeller che vuole inserire un microchip nelle persone per controllarle (fa molto film Marvel) agli zingari che fanno quello che vogliono e restano impuniti perché c’è una legge che li tutela e non li fa pagare i biglietti sugli autobus (dalle mie parti neanche gli “indigeni” pagano il biglietto sull’autobus e scappano all’arrivo dei controllori), per non parlare del fatto che la crisi è TUTTA COLPA DELLE BANCHE E DEI POLITICI: mi avesse mai rilasciato un solo commerciante lo scontrino senza che glielo chiedessi (e ci restano pure male quando glielo chiedi)! Ognuno ha le sue colpe, è inutile additare gli altri quando altre tre dita indicano noi stessi.
Bellissimo il fatto che anche l’ateismo è una forma di religione per te dato che non è dimostrabile scientificamente: io personalmente non credevo in Dio prima e adesso ci credo, sono cattolico come tradizione di famiglia (come hai detto tu, la religione in un certo qual modo ci viene imposta da bambini), ma non rompo le scatole a nessuno se crede in Thor o non crede in niente, avere fede non vuol dire dimostrare, è un bisogno umano credere che qualcosa di superiore a noi esista, che si tratti di un omone con la barba (mi riferisco a Thor 😛 ) o di una razza aliena che ci ha creato, gli atei credono perlomeno nella scienza (a differenza degli “alternativi”). La religione ci può (anche se non sempre) far vivere più sereni, dare delle tradizione da seguire (altrimenti avremmo un decimo dei giorni festivi attuali durante l’anno!), far sperare che esista qualcosa più grande di noi: però credere è un conto, voler dimostrare con prove prese secondo una logica presocratica è un altro.
E anche il punto 4: la fallacia della scienza. Stupendo anche questo punto, ogni giorno la scienza rivede e ridiscute le proprie scoperte precedenti (ed è così che migliora, lo ha fatto perfino Stephen Hawking riguardo ad una sua teoria sui buchi neri).
Ti giuro che questo articolo mi ha emozionato, farò in modo che posso leggerlo ogni persona che io conosca perché è una svegliata micidiale, hai unito praticamente tutte le credenza fasulle che mi hanno sempre dato ai nervi.
Grandiosooo!!!
Stefano
3 Aprile 2014 @ 15:02
Grazie del poderoso commento Giancarlo, tanta stima! 😛
Kate
3 Aprile 2014 @ 12:36
Ti seguo da poco tempo ed è la prima volta che intervengo. Mi piace il tuo stile comunicativo e mi trovo d’accordo con molte idee espresse nei tuoi articoli precedenti: in questo, però, il punto 1 mi ha fatto storcere un po’ il naso. Affermare che la medicina alternativa è una bufala non è generalizzare un po’ troppo, facendo di tutta l’erba un fascio?
“Medicina alternativa” è un gigantesco calderone in cui trovano ampio spazio anche persone senza scrupoli che si approfittano dell’ignoranza e della disperazione di chi è in difficoltà e che come dici tu non ha la lucidità sufficiente per prendere decisioni ragionate.
Tuttavia, a mio avviso, tra il sensitivo-guaritore-paragnosta che fa passare la malattia incurabile con la sola forza del pensiero o con una magica erbetta 😉 e – per esempio – un osteopata in possesso di laurea che si è fatto un master di livello universitario ed è iscritto a un albo (anche non ufficialmente riconosciuti dal SSN) c’è differenza.
Il funzionamento dell’organismo e del cervello umano è molto complesso e in buona parte ancora sconosciuto: alcune pratiche “non ufficiali” hanno effetto laddove quelle “ufficialmente approvate” falliscono – sulla base di quale meccanismo? Non è chiaro per il momento. Probabilmente vanno ad agire su meccanismi psico-fisici non ancora pienamente compresi. Oppure risultano efficaci sfruttando l’effetto placebo (oggetto di studio clinico). Ma allora se l’agopuntura – ad esempio – fa guarire/star meglio una persona, pur essendo una pratica “alternativa” e non avendo ricevuto il benestare della comunità scientifica, la consideriamo una bufala?
In una conferenza che ho ascoltato recentemente il Dottor Dan Siegel, professore all’UCLA, afferma che “è necessario essere scientificamente coerenti ma evitare di diventare scientificamente ottusi” (traduzione mia). Credo abbia ragione: ritengo sia troppo riduttivo pensare che tutto quello che la scienza ha accettato/dimostrato è “giusto/bene” e tutto quello che non ha (ancora) alle spalle uno studio clinico è irrimediabilmente “sbagliato/male”. Proprio come dici tu: “Il mondo è complesso. Tanto. Risultato: non puoi sapere tutto.” Vero! La realtà non è bianca o nera. Prevalgono le tonalità di grigio (che la mente fa difficoltà ad accettare perché ha bisogno di certezze e punti di riferimento)
Concludo dicendo che ritengo troppo semplicistica l’equazione “medicina alternativa e/o omeopatia” = bufala; la soluzione più equilibrata a mio avviso è mettere in primo piano il benessere delle persone e cercare un approccio integrato tra medicina tradizionale e alternativa. Il tutto ovviamente condito da abbondanti dosi di buon senso.
Un’ultima considerazione: mi pare che alla maggior parte delle persone manchino gli strumenti cognitivi/culturali per fare scelte consapevoli, sia nell’ambito della medicina tradizionale che della medicina alternativa. Forse è questo il vero problema.
ciao!
K
Stefano
3 Aprile 2014 @ 15:05
Ciao Kate, grazie del commento. Alla medicina alternativa ho dato il beneficio del dubbio: può darsi che qualcosa funzioni, anzi fra le migliaia di rimedi strani che esistono, qualcuno di sicuro ha effetto. Tuttavia, finché non ci sono prove scientifiche e test indipendenti, io ci penso due volte prima di giocare al lotto con la mia salute.
Io credo in quello che ha una spiegazione scientifica. Se un rimedio tradizionale è scientificamente valido, lo uso, altrimenti no. In un mondo pieno di incertezze, questo è secondo me il modo migliore per evitare più guai possibile. 🙂
Lucia
3 Aprile 2014 @ 13:03
Caro Stefano,
leggo settimanalmente gli articoli che scrivi e diffondi nel web e devo dire che li trovo quasi sempre interessantissimi e puntuali. Premesso ciò, trovo questo articolo “quattro pericolose bufale che seducono il tuo inconscio” spaventosamente pressappochista e fondato su enormi lacune culturali ed esperienziali. Ogni parola è impregnata di un’ovvietà e di una massificazione della conoscenza e della consapevolezza umana degne del mondo capitalista e consumista in cui siamo immersi, dove tutto si livella ed ogni differenza o discrepanza dal modello viene bannata come non degna di attenzione e sperimentazione. Da ciò che scrivi credo tu non ti sia mai aperto o non abbia mai approfondito discipline come l’antropologia, la bionergetica, la psicoanalisi, non tenga in considerazione la cultura umanistica delle nostre origini (greca, rinascimentale e via dicendo) e ignori il fatto che negli ultimi anni i più bravi medici formatisi all’interno del sistema della medicina ufficiale si sono aperti a queste pratiche alternative che tu demonizzi come un modo per fare business, quando esistono numerosi libri e dossier in merito al business della malattia su cui si fonda senza remissione di peccato la medicina e la farmacologia ufficiale. Rimaniamo attaccati al mondo fisico di Newton e ignoriamo il mondo invisibile dei quanti di Einstein, in cui la materia è fatta di energia e non esistono assoluti. Ed è partendo da questo precetto scientifico (giacché ami tanto la scienza) che ti invito a conoscere (senza troppi pregiudizi e idee preconcette) i mondi della bionergetica, della fitoterapia (prescritta ultimamente da molti neurologhi), dell’iridologia, della naturopatia, dell’economia ecologica e quant’altro. Utopie? Per alcuni pratiche! Mai letto “Bilogia delle credenze” di Bruce Lipton, o “La terra del rimorso” di Ernesto De Martino o “Intelligenza Emotiva” di Daniel Goleman o ancora “Prosperità senza crescita” di Tim Jackson?! Cosa centrano tutti questi testi afferenti a discipline diverse tra di loro?! Fanno parte di una cultura alternativa che riscopre l’umano nelle sue origini, in quelle radici che da sole possono aprire varchi per una crescita esistenziale degna di questo nome.
Tanti Cari Saluti.
L.
Stefano
3 Aprile 2014 @ 14:33
Giuro che il mio intervento qui sotto è stato scritto senza leggere questo di Lucia! 🙂
Stefano
3 Aprile 2014 @ 14:31
Articolo zeppo di qualunquismo e pressapochismo. E sì che anche io sono ipercritico verso la maggior parte dei temi trattati, ma il modo approssimativo in cui sono stati trattati non solo è irritante ma anche controproducente al messaggio stesso che si vuole veicolare.
Oltretutto da ciò che si evince tra le righe, hai una conoscenza molto superficiale di alcune cose (glisso completamente sul discorso Religione altrimenti dovrei scrivere un papiro che parte dalla notte dei tempi, ma è solo per dire che ridurre un esperienza fondamentale dell’esistenza umana, nel senso etimologico e primordiale di esperienza del sacro “Altro da sè” [e parlo da “pagano”, sebbene anche il termine e il concetto andrebbero approfonditi lungamente], ad una “bufala” verso cui bisogna rivolgersi come si fa col sovrannaturale, con prove scientifiche, è quantomeno ridicolo e anche un po’ imbarazzante.
Suppongo che secondo il tuo ragionamento dovresti mettere in discussione le anomalie di volo delle sonde spaziali, il dormire, e l’esistenza stessa dell’universo, visto che sono tutte cose che la scienza non riesce a spiegare (su tutte l’inspiegabile fatto dell’antimateria del Big Bang).
Inoltre: la velata ironia sul tema “banche-politici” cosa vorrebbe essere, un modo strambo per distinguersi dalla massa ed essere alternativi? A volte, anche se può risultare banale, la realtà è esattamente come sembra, e visto che a quanto dici studi Economia dovresti saperlo bene. O forse ho interpretato male io? Certo che se il discorso è: “la colpa è la tua” perchè, per esteso, è il cittadino che con le sue scelte (o con la sua inazione, che è la scelta più frequente e chiaramente la peggiore) ha determinato per una certa parte lo status quo in cui si trova, mi trova d’accordo ma poi si potrebbe applicare il concetto a quasi tutti gli altri campi della vita e il discorso si trasformerebbe in una sterile disputa tra sofisti.
Ho conosciuto il tuo blog cercando in giro qualcosa sul sonno polifasico, visto che sono un grinder di poker online e mi interessava molto la possibilità di avere parecchie più ore a mia disposizione.
Oltre agli articoli relativi a quell’argomento, ho letto molta altra roba presente sul tuo blog, e ci sono sicuramente degli spunti interessanti: ma l’impressione generale è che per la maggior parte siano cose trattate con molta banalità e superficialità. Noto però che hai un buon seguito, e la cosa è abbastanza indicativa riguardo a ciò che cerca (e ciò che colpisce) la persona media al giorno d’oggi, dunque buon per te.
Anche questo è importante da tenere conto, nella comprensione della realtà che ci circonda.
Richard
3 Aprile 2014 @ 15:46
Ciao Stefano, complimenti per l’articolo!
Volevo giusto commentare un paio di punti. Il primo: ok, l’omeopatia non é affidabile… Però attenzione anche a non fidarsi troppo della medicina tradizionale! C’é gente che con la scusa che “é studiato apposta per…” prende medicinali anche quando potrebbe farne benissimo a meno, senza considerare che ci sono anche degli effetti collaterali.
Poi invece sul punto della religione:
son d’accordo con te, però non é vero che la religione viene imposta. La maggior parte delle persone crede in quello che credevano i loro genitori? Ok, ma qui si parla di poca apertura mentale secondo me, non di “imposizione” nel senso stretto del termine.
la religione secondo me dovrebbe esser presa come ricerca personale e non come tifoseria da stadio. Tutto qua.
gran bell’articolo 🙂
Stefano
4 Aprile 2014 @ 07:10
Ciao Richard, grazie del commento. Dopo un anno negli Stati Uniti ti confermo che sì, da quelle parti le persone si imbottiscono di farmaci anche se non ne hanno bisogno e gli effetti collaterali li sentono eccome. Tuttavia questo non è un problema del farmaco in sé quanto, piuttosto, delle decisioni sbagliate delle persone. Oppure del marketing, che comunque è distinto dalla medicina vera e propria.
Se e quando la religione verrà presa seriamente, ossia come una ricerca spirituale, allora la supporterò un po’ di più. Ma finché non è altro che un motivo per muovere guerre in tutto il mondo e un freno a mano tirato per lo sviluppo dell’umanità, continuerò ad avere un’opinione negativa. 😉
Anonimo
3 Aprile 2014 @ 21:52
mi piace leggerti, perche’ sei chiaro, schietto, dici cose interessanti, pero’ penso che non hai approfondito l’argomento riguardante i studi scientifici delle piante.
Stefano
4 Aprile 2014 @ 07:07
Ciao, grazie del commento. Come ho scritto nell’articolo io non ho nemmeno lontanamente le conoscenze necessarie per fare un’analisi del genere (così come chiunque non sia laureato nell’argomento), quindi mi fido di quello che è stato dimostrato da chi ne sa più di me. 😉
Andrea
4 Aprile 2014 @ 12:18
Stefano che cosa ne pensi di questo..?
I pantofolai hanno spesso sostenuto che l’esercizio fisico è una perdita di tempo, ora una nuova ricerca, in effetti, suggerisce che il troppo jogging può essere dannoso alla salute.
Gli scienziati negli Stati Uniti hanno scoperto che le persone che vivono più a lungo sono quelli che fanno una moderata attività fisica, ciò equivale a due, tre ore di corsa a settimana.
La ricerca ha mostrato che le persone che fanno molta corsa, e quelli che non la fanno, entrambi hanno una durata di vita più breve, ciò non sembra essere correlato alla salute del cuore.
I ricercatori della Cardiovascular Research Institute presso l’Health Network Lehigh Valley, in Pennsylvania, hanno studiato più di 3.800 corridori. I partecipanti erano uomini e donne, aveva un’età media di 46 anni, quasi il 70 per cento dei partecipanti ha detto che correvano più di 20 chilometri la settimana.
I ricercatori per lo studio hanno valutato le persone per il tipo di farmaci presi, la pressione alta, il colesterolo alto, il fumo. Hanno scoperto che nessuno di questi fattori potrebbe spiegare perché le persone che avevano corso di più erano quelle che hanno avuto una vita più breve.
Il dottor James O’Keefe, che ha esaminato le ricerche, ritiene che i risultati potrebbero essere causati da ‘usura’ sui corpi di persone che fanno molta attività fisica.
Il consiglio per chi ama il jogging è di praticare quest’attività per circa due ore e mezzo la settimana a un ritmo moderato.
Stefano
4 Aprile 2014 @ 13:16
Una ricerca, da sola, non prova niente. Servono più ricerche indipendenti, svolte autonomamente e con parametri diversi, per avere un riscontro incrociato. Questo è un inizio, non un traguardo. Poi si sa che i giornali, un po’ per ignoranza un po’ per dolo, ingigantiscono le notizie per vendere più copie (o link).
Che troppo esercizio fisico faccia male è un’ipotesi molto solida, ma le ricerche continuano. 🙂
Antonello
10 Marzo 2016 @ 15:59
Secondo me è dovuto al fatto che nello sport a livello agonistico esiste il doping, per il quale presto o tardi paghi le conseguenze.
Lucia
4 Aprile 2014 @ 15:02
E’ emblematico notare che l’autore dell’articolo pur di mantenere su piedistallo le idee espletate in questo testo, risponda esclusivamente a chi manifesti assenso, ignorando in toto le critiche, condotta tipica del potere che si pone in poltrona. E i tempi dell’ipse dixit sono passati dal un bel pezzo. Il sapere e la crescita derivano da un confronto dialettico, da uno scambio. Evitare tale pratica è indice di unilateralita’ del pensiero e limitatezza della propria apertura mentale. Lauree, dimostrazioni…. queste risposte denotano un’ignoranza assoluta di cio’ che sta fuori da canoni e schemi convenzionali…. esperienza, approfondimenti, voglia di scoprire…. Caro Stefano, ti avrei apprezzato molto di piu’ se ti fossi messo in discussione rispondendo alle critiche mie e del tuo omonimo. E cmq sia, e’ vero che oramai tutti hanno la libertà di scrivere di tutto, ma quando si ha la consapevolezza di non essere ferrati su certi argomenti, sarebbe meglio utilizzare uno stile di scrittura meno perentorio, pur sapendo di rivolgersi ad un pubblico medio che probabilmente si accontenta di restringere il tempo dedicato alla lettura e alla conoscenza ad articoli via web, senza spendere troppe energie a leggere un testo (libro) per intero.
Buona serata 🙂
Stefano
4 Aprile 2014 @ 17:19
Lucia, ti garantisco che mi piacerebbe rispondere punto per punto alle critiche. Tuttavia, avendolo già fatto, so che mi porterebbe via ore del mio tempo. E visto che anche le mie giornate sono di 24 ore, non ho materialmente il tempo di farlo. Quindi le mie opinioni le ho espresse nell’articolo, e tutto quello che potrei scrivere in un commento sarebbe un’inutile ripetizione.
Rispondo a quei punti dove so di poter chiudere il discorso in pochi minuti: sto tutto il giorno a scrivere davanti al computer, la voglia di addentrarmi in un dibattito con tesi che ho già scritto, devo ammettere, è poca.
Spero capirai il mio punto di vista. 🙂
Stefano
4 Aprile 2014 @ 17:30
Ahahah stessa cosa che ho pensato anche io, cara Lucia.
Ma d’altronde viviamo in tempi di mediocrità maxima, la qual cosa si manifesta un po’ in tutti i vari aspetti del quotidiano, dai più importanti a quelli pressochè ininfluenti come questo caso.
Vabbè, almeno uno Stefano ti ha risposto. 😉
Stefano
4 Aprile 2014 @ 17:37
Ho un tempismo da premio nobel.
Capisco perfettamente il tuo punto di vista, ma non credo dovresti rispondere “punto per punto alle critiche”.
Che siano argomenti trattati con pressappochismo è abbastanza lapalissiano, quindi non devi neanche produrre sforzi volti a ribattere questo punto.
Era solo per farti divagare un po’, ti sarai pure stufato di tutti i retard che ti dicono “BELLISSIMO ARTICOLO!!!11!1! ANCHE IO PENSO CHE GLI STREGONI NON CURANO BENE, L’HA DETTO GLI SCIENZIADE!
No? 🙂
Matteo
4 Aprile 2014 @ 15:13
Complimenti Stefano.
Hai sintetizzato in poche parole la visione razionale di 4 concetti che confondono l’umanità.
Sulla religione la penso come te sul filone di Bertrand Russell che si dichiarava ” filosoficamente agnostico e ateo nella vita pratica”…ma solo per il cavillo filosofico secondo cui appunto non si può dichiarare con certezza matematica la “non esistenza”.
Anche se appoggio anche la concezione del diritto romano secondo cui l’onere di fornire la prova grava su chi afferma, non su chi nega.
Ne va che se mi dici che c’è un essere invisibile e insondabile, sta a te dimostrarmi come diamine hai potuto vederlo e sondarlo…
Andrea
4 Aprile 2014 @ 15:33
Il tuo parere sull’ateismo (“è una forma di religione”) è una cosa che predico da anni. Oggi considerarsi “atei” è di moda, e quando parli con una persona che non crede in Dio, spesso questi ti aggredirà con presunzione, cercando di far passare il messaggio: “tu credi in una cosa non vera, sei dalla parte del torto. Io non credo in Dio, e quindi ho ragione.”
Peccato che questo comportamento non sia dissimile da quello dei fondamentalisti religiosi, perché negare a Dio ogni possibilità di esistenza, negare anche che ci possa essere una entità fisica “divina” non necessariamente accomunabile a ciò che è descritto nei testi sacri, vuol dire credere in qualcosa che la scienza non ha mai dimostrato. Che le religioni ufficiali siano forse “fuori tempo massimo” posso anche accettarlo, ma continuerò a rispettare chi ci crede… ma lasciatemi la libertà di pensare che ci sia “qualcosa”, e se volete a tutti i costi essere dalla parte della ragione, dichiaratevi agnostici! Io non potrei farlo, perché è contro la mia natura rinunciare a conoscere qualcosa, anche se si tratta di qualcosa, per definizione, di inconoscibile.
Stefano
4 Aprile 2014 @ 17:22
Io la butto lì: fra qualche anno andrà di moda essere agnostici. La moda mi segue. 😛
gianni
8 Aprile 2014 @ 10:09
anche non prendere una posizione è una moda
Tullia
4 Aprile 2014 @ 17:47
Mi dispiace che una persona intelligente cada così pesantemente su una questione così delicata come la salute. E mi dispiace anche che parli di cose che sicuramente non conosce come l’omeopatia. Studiala per 30 anni come ho fatto io e poi ne riparliamo. Sui Santoni sono d’accordo ma sul resto proprio no!
Luci
4 Aprile 2014 @ 20:12
Caro Stefano commentatore, la tua ironia manifesta una sagacia che non posso che apprezzare!!! Ridere di se e mettersi piacevolmente in discussione e’ quanto di piu’ vitale e intelligente possa esserci, se poi si istiga anche il prossimo a fare altrettanto, non vi e’ nulla di piu’ produttivo 🙂 Caro Stefano Mini, parliamo lingue diverse 🙂 Non dovevi controbbatere punto per punto, esprimendo le opinioni che hai esposto nell’articolo, perche’ sarebbe stata un’inutile ripetizione, come hai ben detto!!!! Ed il problema e’ proprio il fatto che tu abbia pensato che era questo il modo di rapportarsi alle critiche ricevute: ripetere monoliticamente la stessa minestra! Ahahahahahah!!! Sarebbe bastato scrivere che ringraziavi chi ti aveva scritto di averti aperto ad un’altra chiave di lettura del tuo testo, ammettere che effettivamente disconoscevi determinate cose e che avresti/ ma anche non avresti / voluto conoscerle e sperimentarle un giorno o l’altro. Ci sarebbero voluti quei 5/10min con cui rispondi graze e ti compiaci dinanzi ai commenti positivi, non un minuto di piu’. Ma comprendo il tuo modus cogitandi e non pretendo di scendere ad una maturita’ intellettuale e ad una complessita’ di vedute che non ti appartengono. Va bene cosi’ 😉 Buona serata!
StefanoG
5 Aprile 2014 @ 12:03
Grazie Luci, mi fa davvero piacere. Se vuoi puoi seguirmi sul mio nuovo blog e complimentarti con me, Stefano Maxi.
🙂
Francesca
5 Aprile 2014 @ 03:53
Ci sarebbe da scrivere un poema su questo articolo, concordo con Lucia e Stefano. L’ elenco di ragionamenti basati sul nulla è lungo, vorrei capire quanti libri, incontri, viaggi, pratiche, ricerche e soprattutto esperienze di “medicina alternativa” o quanto studio approfondito delle religioni ha fatto l’ autore, perché dall’ articolo oserei dire che ha letto e sentito cose qua e là come la maggior parte della gente e ha fatto in cinque minuti un bel mischione, ricco di riflessioni profonde come una pozzanghera e argomentazioni con delle autentiche non-notizie (es. la religione che nella maggioranza dei casi è dettata e assorbita dall’ ambiente circostante….ma dai?? davvero una scoperta sensazionale!) A parte i bigotti e gli integralisti la società contemporanea globalizzata ha capito da tempo che le religioni sono un po’ come il cibo, variano a seconda del territorio e della cultura locale, ma la sostanza è che tutte in egual modo nascono per nutrire la fame di Coscienza e non di Conoscenza che ha l’ essere umano. Le solite contrapposizioni scienza-religione, prove-non prove stile Odifreddi sono trite e ritrite, e francamente inutili visto che le religioni per definizione non basano la lettura del mondo sull’ esterno, ma sull’ interno dell’ uomo. L’ approccio scientifico tra reale e sovrannaturale non ha senso se si conoscono e comprendono davvero le religioni. Idem per la “medicina alternativa”.
Sono incappata pure io su questo blog cercando notizie sul sonno polifasico e ho notato negli articoli una forte tendenza alla semplificazione e all’ impoverimento dei concetti che è tipica del nostro tempo e soprattutto del web, non a caso il linguaggio usato nei crescenti nuovi siti sulla cosiddetta crescita personale è volutamente facile e rapido, proprio perché gli autori, certamente persone intelligenti, sanno bene che la soglia di attenzione della persona media di oggi arriva si è no a 30 secondi e la voglia di approfondire è pari a zero. Ottima e diffusa operazione di marketing vendere come sintetica, diretta e pratica un’ informazione semplicemente approssimativa e lacunosa, la sintesi per definizione arriva dopo una conoscenza approfondita, non prima! Non mi stupisco di molti commenti che mi è capitato di leggere su questo blog e non solo, se ci sono così tante persone che trovano illuminanti dei consigli che se uno li legge due volte sono esattamente quelli che ci ripete la nonna da sempre, è proprio perché storditi da mille informazioni luccicanti si è persa la capacità di elaborare pensieri lunghi e compiere una vera ricerca personale, coraggiosa e consapevole.
Ora, non mi interessa se ci sono persone che si accontentano di tutto ciò, affari loro e affari dell’ autore, quel che non mi piace è che si denigrino di fatto -perché fare in questa maniera l’ equazione bufala-omeopatia-religione va oltre all’ opinione personale e al rispetto- culture, conoscenze e saggezze millenarie che forse l’ autore farebbe bene ad esplorare prima di scriverci un articolo.
Infine, capisco il tempo, ma è strano che un blogger che dice di occuparsi di crescita personale selezioni la sua utenza puntando palesemente al ribasso, scegliendo di rispondere solo ai commenti “fantastico articolo yeah” ed evitando di interagire con le critiche/osservazioni serie ed argomentate, che da quel che leggo sembrano partire da persone un attimino più sveglie ed informate della media di chi commenta e che non sentendosi considerate abbandoneranno evidentemente la lettura del blog.
StefanoG
5 Aprile 2014 @ 11:49
Sono lo “Stefano commentatore” (ma potete anche chiamarmi commendatore, se lo desiderate), StefanoG onde evitare confusioni nominali.
Riporto qui un pensiero sulla teoria del complotto. Magari il mio omonimo riesce a leggere tra le righe e capisce che per complotto non si intende solo il “oddio, le scie chimiche, ci spruzzano la peste!” ma cose molto meno spettaolari e fantascientifiche ma, ahimè, decisamente più determinanti sulla storia contemporanea.
“Il fatto che delle persone psicorigide e con poca dimestichezza con le dinamiche della vita ne abbiano una visione paranoica e romanzesca ha fatto sì che, ogniqualvolta si parla di complotto (o, come comunemente si dice, si è ‘dietrologi’), si sia accolti con un sorriso di sufficienza sulle labbra.
In realtà però, la storia dell’uomo è ricca di complotti; più di una persona che voglia determinare condizioni favorevoli al proprio gruppo di interesse agisce con una certa discrezione causando in modo complesso reazioni generali. Ciò avviene comunemente in ogni ambito (politico, spettacolare, sportivo, strategico) e persino nei luoghi di incontro più umani: scuola, comitiva, ufficio.
La storia delle gestioni umane, è un incrocio di dinamiche, fattori oggettivi e determinanti e del tentativo di rivolgerli a proprio favore.
Cosa che, ovviamente, tanto più riesce quanto più ampio sia il potere che si ha a disposzione e più si abbiano capacità di mentire e di ingannare.
Il complotto è centrale in democrazia: essa non ne può fare a meno perchè si fonda su una doppia menzogna. Nessun sistema è stato meno partecipativo della democrazia che è la maschera dietro la quale l’oligarchia si cela nell’ingannare il popolo. Ma il popolo, a sua volta, accetta di essere ingannato e si adagia nella menzogna chiudendo gli occhi ogniqualvolta si accinga ad accorgersi di qualcosa: ammettere di essere schiavi e impotenti fa paura.
Questo genera un’autentica schizofrenia che si allarga fino a divenire una patologia pandemica; perchè si possa convivere con questa assurdità senza impazzire, senza ribellarsi o senza ridere è necessario soggiacere a continua ipnosi. Si vive in stato di ipnosi, di sonnambulismo: pertanto anche quel che più è reale ed evidente deve essere ammantato di un’aurea ingannevole.
In democrazia tutto è falso, sovrabbondano sovrastrutture inutili e fuorvianti; così chi detiene la gestione reale del potere è costretto a coprirsi dietro a una nube fumogena e a frodare, non tanto per paura di essere smascherato ma perchè sono gli schiavizzati stessi a pretenderlo.”
Fossi in te mi informerei un po’ di più su cosa sia e cosa è stato il CFR (Council of Foreign Relations), la Pilgrims Society e il RIIA (Royal Institute of International Affairs) da cui discese appunto il CFR. La politica mondiale da decenni viene dibattuta all’interno di organismi privati che sono tutti emanazioni o evoluzioni del CFR.
Mo basta che sennò faccio prima ad aprire direttamente un blog anch’io. 🙂
Stefano
7 Aprile 2014 @ 07:12
Ciao Stefano. Come ho detto, non nego che qualche complotto esista. Di sicuro ce ne sono in giro, magari anche tanti. D’altra parte, questo non significa che le teorie del complotto circolanti nel mondo siano vere: dire “i complotti esistono” non significa dire “il complotto X esiste.”
Il CFR esiste? Sicuro. Fanno attività losche? È plausibile. Credo che governino il mondo? No, perché non esistono prove. Ripeto, io credo in quello che è dimostrato. Tutto il resto è, al massimo, un’ipotesi sulla quale non metterei la mano sul fuoco. 😉
Andrea
5 Aprile 2014 @ 21:08
Ciao stefano,siccome che sei un economista,mi affido a te…
Come fa l’italia ad uscire dalla crisi?Come si fa a risollevare?Diventare come la Germania o la Francia?Dicono che in questi 2 stati si stia molto meglio,soprattutto la Germania… Ultima domanda : E’ meglio uscire dall’euro e ritornare alla Lira?
Stefano
7 Aprile 2014 @ 07:04
Se sapessi come uscire dalla crisi, sarei candidato al prossimo Nobel per l’economia. 😉
Tornare alla lira sarebbe un disastro che in confronto 60 anni di mafia sembreranno briciole. Non credo di poter esprimere, con le sole parole, le conseguenze tragiche di una scelta del genere. Faremmo una fine del genere: http://en.wikipedia.org/wiki/Hyperinflation_in_Zimbabwe
Anonimo
7 Aprile 2014 @ 17:30
Stefano commentatore stai gongolando di brutto!!! Ahahahahah! Ma è divertentissima questa cosa. Francesca, non posso che essere d’accordo con te. Più leggo più continuo ad essere perplessa ed esterrefatta…. e a confermare, putroppo, la tesi esposta. Perciò, ci rinuncio e prendo tutto per quel che nei fatti è, senza alcun bisogno di spiegazione scientifica. Buona serata a tutti!!! 😉
Lucia
7 Aprile 2014 @ 17:30
Nel comento precedente ero io, Lucia.
Sebastiano
7 Aprile 2014 @ 17:39
Leggo sempre con interesse i post di questo blog, che offrono spunti interessanti. A volte li trovo un po’ superficiali, perché magari conosco l’argomento: credo sia una scelta di Stefano per divulgare il suo pensiero a più persone possibile. Lancia un seme che crescerà se troverà terreno fertile: sta a noi approfondire.
Detto questo, perché è giusto riconoscere dei meriti, come altri non sono assolutamente d’accordo sul punto uno.
Il problema dell’omeopatia è che è difficile trovare il rimedio giusto per un certo problema di una specifica persona. La medicina tradizionale tratta le persone come una percentuale, l’omeopatia no: cerca il MIO rimedio per il MIO problema.
Serve un medico molto preparato e non basta certo un libro per individuare il rimedio giusto.
Lo dico per esperienza personale: un problema che avevo da 30 anni è stato RISOLTO solamente con l’omeopatia, quando medicinali “testati” hanno palesemente fallito in passato e anche peggiorato la situazione.
Avevo già provato la strada dell’omeopatia in passato, ma non aveva funzionato. Probabilmente il medico in questione trattava il rimedio omeopatico come un medicinale classico.
Per quanto mi riguarda: i sintomi li posso curare anche con il medicinale classico, ma per risolverli o andare a colpirli alla radice sono convinto della netta superiorità del medicinale omeopatico e di uno stile di vita più sano.
Come posso ipotizzare che ci siano medicinali tradizionali che non servono a nulla e curano malattie inventate per solo scopo di lucro, posso ipotizzare anche l’esistenza di rimedi omeopatici inventati per lo stesso motivo. Non metterei la mano sul fuoco su nessuna delle aziende farmaceutiche. Ecco perché affidarsi ad un medico preparato in materia è la soluzione migliore. La ciliegia sulla torta: il medico che ho avuto la fortuna di incontrare non chiede soldi per la sua consulenza, la migliore e l’unica che abbia dato risultati.
Qui la vera bufala è dire che l’omeopatia è una bufala.
Suggerisco la lettura di questo libro che ho trovato affascinante http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la_scienza_dell_invisibile.php?idsearch=8482688
Stefano
8 Aprile 2014 @ 08:08
Grazie del commento Sebastiano, sono felice che il tuo problema sia risolto. 🙂
Andrea
8 Aprile 2014 @ 10:06
Continua pure a cenusare i commenti. VERGOGNA!
Stefano
9 Aprile 2014 @ 07:01
Io cancello i commenti che contengono insulti. Se vuoi discutere, sei benvenuto. Se vuoi insultare, non appellarti al diritto di parola e alla censura. La maleducazione qui non è tollerata. Sei tu che dovresti vergognarti di quello che hai scritto nel commento cancellato.
Andrea
9 Aprile 2014 @ 17:02
Non c’erano insulti nel mio commento. È evidente che ti dava semplicemente fastidio, e da perfetto guru della crescita personale l’hai cancellato.
Allora lo ripropongo nel modo più pacato possibile, per vedere se questa volta avrai il coraggio di mantenerlo.
Lo stile delle immagini con didascalia somiglia molto a quello del sito Cracked, mentre gli aforismi messi qua e là ricordano il sito Efficacemente. Diverse affermazioni denotano una certa presunzione.
Enrico84
10 Aprile 2014 @ 00:11
Bravo Stefano Mini, ti annoiavi ed hai deciso di scoperchiare il vaso di Pandora! Che quest’articolo ricevesse un mare di commenti, alcuni di stucchevole stima e altri di violenta ribellione, era prevedibile; ma chi avrebbe mai detto che le difese in favore delle medicine “alternative” si dimostrassero ben più accorate di quelle in favore di chi crede in Dio? Insomma, è proprio vero che in questo mondo… non c’è più religione! 😉
L’articolo offre spunti interessanti, sono generalmente d’accordo con te anche se lo trovo un pò “integralista” in certi punti, ma sei giovane e non c’era spazio per un trattato di 700 pagine quindi te lo passo… Sintetizzo in poche righe la mia opinione (non richiesta, ma non potevo resistere…)
Punto 1. Medicine alternative e omeopatia in genere non sono dannose a patto di affiancarle e non sostituirle alla medicina tradizionale. Statisticamente funzionano (poco) credo grazie all’effetto placebo, che la scienza ha sempre ingiustamente bistrattato come un fastidio ma che andrebbe studiato e approfondito meglio.
Punto 2. Teorie del complotto: Uahahahah!!!! un inutile spremersi di meningi contorte che in genere sopravvalutano l’astuzia e l’intelligenza del Grande Popolo Americano. I pochi complotti veri che cercano di mettere in piedi sono ridicoli al punto che nessuno ci crede (vedi armi chimiche in Iraq mai trovate ma… aspetta… cavoli qui è pieno di petrolio!!! Pensa te che fortuna… chi l’avrebbe mai immaginato?!?…)
Punto 3. Dio esiste. O forse no. Che importanza “scientifica” ha? Che male fa credere in Dio? E non crederci? Più tolleranza e meno arroganza, ragazzi!!! E non parlo solo di Crociate: anche la vecchietta che mi assalta all’angolo della strada e cerca di convincermi della Sua Verità Assoluta o i sermoni del mio amico ateo-a-tutti-i-costi mi fanno venire l’orticaria…
Punto 4. La scienza è una gran bella cosa, a patto di non prenderla troppo sul serio. Non ha e non avrà mai tutte le risposte perchè la vita è un mistero ed è meravigliosa anche per questo. Il fanatismo scientifico mi preoccupa tanto quanto quello religioso. Detto questo, se hai mal di testa prendi l’aspirina e se vai in Brasile sali tranquillo sull’aereo e ringrazia pure i tuoi dei ma non ti scordare di chi studia la termo-fluido-dinamica se atterri sano e salvo.
Saluti e buon proseguimento!
Stefano
10 Aprile 2014 @ 15:58
Anche io mi aspettavo più difensori della religione, piuttosto che della medicina alternativa. Errore mio. 😛
Vinc
20 Aprile 2014 @ 23:01
ciao Stefano, ottimo articolo, davvero. Se cercavi un difensore della religione l’hai trovato :). Io più che altro non credo nel Dio cristiano, ma sono estremamente convinto che qualcosa che abbia dato vita all’universo debba esistere, un’entità superiore. Non posso credere che tutto si sia creato dal nulla , ma d’altra parte credo che questo Dio abbia altro a che pensare piuttosto che ai nostri problemi quotidiani. Per quanto riguarda tutto il resto sono totalmente d’accordo
Bertha Brunnek
28 Aprile 2014 @ 00:18
Ciao Stefano, secondo me sei terribilmente ingenuo, sopratutto per quel che riguarda la medicina. Ho avuto per anni una posizione di osservazione privilegiata all’interno dell’apparato medico-farmaceutico e ti assicuro che è una frode planetaria. Neanche gli “alternativi” hanno la più pallida idea: case farmaceutiche, organi di controllo e autorità sono una gioiosa macchina da rapina (ho escluso i ricercatori, loro valgono come il due di briscola).
Il mio non è solo un consiglio per gli investimenti, ma anche un invito a non friggerti il cervello con le teorie, gli studi, le certezze e le incertezze riguardo alla salute … è solo marketing, diffida di tutto ed affidati al buon senso.
Dammi pure del “complottista” se lo ritieni opportuno, ma so di cosa sto parlando.
Stefano
28 Aprile 2014 @ 14:33
Come ho già detto sono sicuro che di truffe ce ne sono. Ma se ce ne sono in un mercato così stretto e regolamentato, non oso nemmeno immaginare cosa succede nella medicina alternativa. Il mio buon senso mi dice di affidarmi alla scienza, che nella storia dell’umanità di è dimostrata essere, ogni oltre ragionevole dubbio, la fonte migliore di conoscenza e progresso.
BERTHA BRUNNEK
28 Aprile 2014 @ 22:25
Non c’è differenza tra “alternativo” e convenzionale: Prodotti omeopatici, farmaci tradizionali, cosmetici, prodotti dietetici e pesticidi escono tutti dalle stesse linee di produzione e sono commercializzati da più o meno le stesse persone.
Ed usano tutti le stesse tecniche di marketing, il mercato è lo stesso, alternativo e convenzionale sono complementari, si scaricano i pazienti l’uno con l’altro in modo da massimizzare il profitto che si può ottenere.
Quello che voglio dire è che la ricerca, le linee guida ed i media vengono piegati a questi enormi interessi e la paura della morte, della malattia e della vecchiaia azzera il nostro buon senso.
Condivido il tuo discorso sulla scienza, ma la ricerca “pura” e indipendente è offuscata da una miriade di studi fantoccio e sopratutto dalla manipolazione della divulgazione che mira a favorire operazioni di vendita di questo o quell’altro attore del momento.
Ancora l’anno scorso ho potuto constatare le pressioni enormi a cui erano sottoposti degli studenti nel preparare i progetti per il loro lavori di diploma, un mio autorevole collega mi disse tra i denti: “La scuola spinge per dei lavori che descrivano le procedure in atto, non vuole che si rompa le palle con del vero lavoro di ricerca o di una certa utilità”.
Se vuoi divertirti:
http://clinicalevidence.bmj.com/x/set/static/cms/efficacy-categorisations.html
http://www.nytimes.com/2004/09/14/health/policy/14conv.html?_r=1&
Comunque volevo farti i complimenti per il blog, interessante e ben fatto, continua così
Luca
1 Maggio 2014 @ 13:14
Ciao Stefano,
molto interessante il tuo articolo.
Per quanto riguarda il punto 1) confermo per esperienza vissuta che, purtroppo, quando non si sta bene e la medicina “tradizionale” non riesce a risolvere, la tentazione di provare rimedi alternativi è grande, anche quando la razionalità ci suggerisce che sia tutto un bluff.
I problemi maggiori, secondo me, si incontrano quando c’è anche qualche “camice bianco” che sostiene la terapia alternativa: finchè a proporla sono personaggi ignoranti che non sanno nemmeno esprimersi correttamente, è più facile mandarli a stendere, ma se qualche medico si mette a sostenere questa “terapia” allora le cose cambiano, poichè si è portati a darle credito.
Un esempio diretto di quanto ho scritto è sicuramente la “questione amalgama dentaria”.
Se fai una semplice ricerca sul web, troverai una miriade di articoli che dicono peste e corna di questo materiale, una miscela di metalli tra cui il terribile mercurio, che era ed è usato per le otturazioni dentarie, quantomeno in alcuni paesi al mondo, considerato che altri ne hanno vietato l’utilizzo.
C’è un sito creato da una Signora affetta da sclerosi multipla che sta conducendo una vera e propria crociata contro queste otturazioni, sostenendo che i dentisti che le hanno usate, nonchè chi le produce, erano e sono perfettamente consapevoli dell’enorme danno alla salute (le patologie spaziano da problemi all’apparato digerente a malattie autoimmuni terrificanti) che hanno creato ai loro pazienti-vittime.
Questa Signora non ha alcuna qualifica per sostenere ciò che dice, ma è supportata da un biologo, un chimico industriale molto brillante che ha perfino scritto un libro sull’argomento, nonchè, e veniamo a noi, diversi medici-dentisti che praticano la “rimozione protetta” cioè l’unico sistema per rimuovere queste bombe chimiche che ci devasterebbero l’organismo.
Tra l’altro, la semplice rimozione non basterebbe poichè, secondo loro, è necessario sottoporsi ad una “terapia chelante” che liberi il corpo dal mercurio accumulato, terapia che guardacaso “vende” il biologo in questione, tra l’altro l’unico ritenuto – da loro – affidabile per diagnosticare l’intossicazione da metalli pesanti (tra cui il tossico mercurio).
E’ chiaro che il dubbio che ci sia dietro qualche interesse economico sorge spontaneo ma, come dicevo, quando si sta male e non si riesce ad uscirne, si è disposti pressochè a tutto.
Ecco che, malati e meno malati, una miriade di persone si è rivolta e si rivolge a questi Signori per rimuovere amalgame in modo “protetto” e sottoporsi alla terapia chelante, nella speranza di guarire o quantomeno migliorare la propria condizione.
A chi credere?
Marco
20 Maggio 2014 @ 13:27
Stefano ciao!.
L’articolo è davvero ben fatto, complimenti, mi piace la tua visione.
Ho un’osservazione da fare sul punto 1, come molti hanno fatto.
Da come è stato scritto l’articolo, l’impressione che un lettore ne trae è di una posizione parziale, e non imparziale.
Per posizione parziale mi riferisco alla visione della questione come una cosa che esclude l’altra, dove i due mazzi di carte sono due semi distinti.
A mio parere la medicina alternativa e la medicina ufficiale sono complementari.
Certo, come medicina alternativa non includo tutto, come giustamente dici esistono i furbi e i santoni, ma dietro ad una scelta ci deve essere molta ricerca personale.
Prendiamo la vitamina C ad esempio, gli studi ci sono, eppure molti bastonano ancora il lavoro di Pauling, e i dentisti continuano a ignorare il lavoro svolto da Weston Price, e le ricerche sull’influenza dei cibi sul dentinal fluid transport (Steinman & Leonora, ricerca che ho presentato al mio studio dentistico riscontrando notevole interesse, con mia notevole sorpresa).
Penso che la medicina ufficiale abbia una sua innegabile utilità, ma viene sempre vista come una medaglia intera.. e personalmente continuo a sostenere che ne rappresenti invece, solo una faccia.
Complimenti per il blog, è eccezionale =)
Marco
Daniele
27 Settembre 2014 @ 15:00
Ciao, ti seguo da parecchio tempo, avrei da ridire sul fatto del complottismo.
Molte teorie del complotto, come vengono chiamate, sono tranquillamente verificate come per esempio quella riguardo all’11 settembre.
Non è vero che se, con tanto di prove, diventano indagini ufficiali perché molte persone ignorano completamente queste teorie senza informarsi deridendo addirittura chi le sostiene senza motivazioni scientifiche (risultato di una manipolazione mediatica, ma questo è un altro discorso).
Riguardo al false flag delle torri gemelle hanno parlato architetti, ingenieri e sopravvissuti ma le indagini non sono mai state riaperte…
Ti consiglio un video chiamato “Il complottismo NON esiste” di Mason Massy James, lo trovi su youtube, prima che io trascriva tutto il parlato :S
Riguardo al signoraggio bancario mi piacerebbe sentire una tua opinione da economista (magari in un post a parte) dato che io ancora non ho preso posizione a riguardo date le mie scarse conoscienze economiche.
Stefano
30 Settembre 2014 @ 22:45
ciao Daniele, esattamente come non credo alle teorie complottistiche, non supporto la teoria del signoraggio bancario 🙂
Sergio Boccassini
23 Marzo 2015 @ 13:45
Complimenti per l’articolo!! Contenuti interessanti e lettura scorrevole. Poi la citazione di Buddha la trovo fantastica ed utile quanto poche altre.
A presto, Sergio
Stefano
24 Marzo 2015 @ 21:07
Grazie Sergio 🙂
Francesco
23 Marzo 2015 @ 20:21
Ciao volevo ringraziarvi e farvi i complimenti per il blog e per il lavoro. Buffo che lo faccia nell’articolo che mi piace meno e che trovo a tratti grossolano, in particolare nei punti sulla medicina alternativa e sulla religione.
Francesco
Stefano
24 Marzo 2015 @ 21:08
Ciao Francesco, grazie mille dei complimenti, anche se sotto un articolo che non ti piace 🙂
Giuseppe
20 Maggio 2015 @ 08:32
E non dimentichiamo quel geniaccio ( di cui non farò il
nome perché non merita ulteriore pubblicità) italiano
secondo cui la Bibbia non la capiamo perché in realtà
andrebbe presa in modo letterale poiché è un libro di storia
… che parla dell’arrivo degli alieni…
Dopo aver letto certe cose davvero la stima nel genere
umano non può che diminuire….
Stefano
20 Maggio 2015 @ 22:22
ahahah Un bel genio!