Il principio di Einstein: come ottenere di più faticando di meno
Dal 1912 al 1915, Einstein è stato un uomo impegnato.
Il suo lavoro sulla relatività ristretta stava iniziando a diffondersi presso le università dell’epoca, il suo nome cominciava a circolare nel campo. Dopo aver insegnato in varie università in Germania e Polonia, nel 1912 si stabilì in Svizzera.
Lì incontrò il professor Marcell Grossman e si convinse che, se fosse riuscito ad applicare la matematica non euclidea del professore svizzero con la sua teoria della relatività ristretta, sarebbe riuscito ad allargare la sua legge per includere anche la forza di gravità. Il singolo passo che lo avrebbe portato a formulare la formula matematica più famosa della storia.
E così Einstein iniziò a lavorare.
Fra il 1912 e il 1915 la sua ossessione per trovare una legge generale che spiegasse i fenomeni dell’universo iniziò a consumare la sua vita. Secondo diversi fonti, fra cui le sue stesse lettere (link), il suo matrimonio iniziò a soffrirne e i suoi capelli divennero bianchi per lo stress.
Ma nel 1915 Einstein pubblicò la teoria della relatività generale, la singola formula matematica più importante del secolo.
Il principio di Einstein
Einstein ci dimostra che se lavori intensamente a un solo progetto, puoi arrivare a qualsiasi risultato.
Ogni progetto che merita di essere portato a termine richiede un lavoro costante, non ci sono scorciatoie. Se fosse facile tutti lo farebbero e non sarebbe più qualcosa di straordinario, giusto?
Guarda una tua giornata tipo: perdi tempo in cose che non ti portano a niente, mentre releghi le attività importanti a quella mezz’ora ogni tanto.
- Vai a giocare a calcetto.
- Leggi il tuo libro preferito.
- C’è Scrubs in televisione.
- Gli amici ti invitano a mangiare polenta e osei.
- Facebook, Youtube, Mindcheats.
Ma quando devi trovare un lavoro, quando devi studiare per l’esame, quando devi imparare l’inglese per avere più possibilità nella vita non hai mai tempo. Il rumore di fondo della tua vita è così forte che non riesci a concentrarti sulle cose importanti.
Se Einstein avesse cercato di formulare la teoria della relatività generale mentre dava lezioni all’università, scriveva un libro e andava a pesca, saremmo ancora fermi alle leggi di Newton. Senza offesa per Newton.
Einstein è riuscito a diventare uno dei più grandi matematici di sempre con un focus ossessivo: aveva un obiettivo e ha eliminato ogni distrazione. Come scrivo in uno degli articoli bonus sul Libro di Mindcheats, il tuo livello di energia è il vero limite alle cose che puoi fare durante la giornata. Se sprechi energia in attività secondarie (calcetto, telegiornale), non te ne rimarrà per le cose che veramente contano. Dirai “oggi sono stanco, lo farò domani.”
Non voglio farti diventare Einstein, non voglio che i tuoi capelli diventino bianchi per lo stress. Da una parte per raggiungere grandi obiettivi devi imparare a focalizzarti sulle cose importanti, dall’altra non devi sacrificare la tua vita privata.
Sento quello che stai per dirmi: eh, facile parlare per te, ma io non so quali sono i progetti che mi garantiranno un futuro. Non so cosa voglio o devo fare. Come faccio a trovare le cose su cui dovrei concentrarmi?
Vero, senza un piano d’attacco efficace non andrai mai oltre la fase che io chiamo “la gallina senza testa”, perché vaghi senza un obiettivo preciso. Ecco i tre passi che ti aiuteranno a trovare e perseguire il tuo obiettivo:
1 – Sperimenta tutto
Anche Albert aveva altre passioni prima di focalizzarsi sulla matematica, non è nato con la passione dei numeri; da piccolo era un bambino ribelle (fonte). Non saprai mai cosa vuoi dalla vita se prima non sperimenti tutto quello che ti capita sotto mano: se non provi qualcosa non sai se ti piacerà.
Nella prima fase di applicazione del principio è salutare dedicarsi a più attività, perché solo così capirai cosa vuoi veramente dalla vita. Sperimenta tutto e non fermarti di fronte a niente: la passione è l’unica vera strada verso il successo (te lo spiego in questo articolo).
Mi chiederai: e allora cosa c’è di diverso da quello che sto già facendo? La differenza è che la maggior parte delle persone non avanzano mai oltre questa fase: vengono inghiottite dagli impegni e non trovano la loro passione. Anche se la trovano, si arrendono alla triste evidenza: non hanno tempo per seguirla.
Tu invece sai che questa è solo la fase preliminare del tuo percorso. Stai sperimentando varie strade per trovare quella che preferisci. Tieni gli occhi aperti per l’opportunità di passare al livello successivo, non restare ancorato agli impegni che non ti appassionano. Sai quante cose ho scartato io prima di trovare la mia strada? Ti faccio alcuni esempi:
- Biologia.
- Lavorare nell’amministrazione (seguire la carriera di mia mamma).
- Fare il politico.
- Restare in Italia.
Solo sperimentando ho scoperto che in realtà la cosa che voglio fare sopra ogni altra è viaggiare, scoprire posti nuovi, non essere ancorato a un solo luogo. Insomma, diventare un nomade digitale. Se non avessi deciso di andare a studiare all’estero per 6 mesi, non l’avrei mai immaginato. La passione è alimentata dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare.
2 – Elimina l’inutile
Nella mia camera da letto ho solo quello che mi serve. Un giorno di due anni fa ho deciso di eliminare tutto l’inutile: ho preso un rotolo di sacchi della spazzatura e ho buttato tutto quello che non usavo da almeno 6 mesi. Se qualcosa mi serve meno di due volte all’anno, posso farne a meno.
Tutti i vari oggetti, i “ricordi” che stanno lì a far polvere sono finiti nella spazzatura. Mi sono sentito subito meglio.
Il minimalismo è uno stile di vita: non riempirti di cose inutili che ti distraggono dagli obiettivi che vuoi realizzare. Non solo nell’oggettistica della stanza, ma in tutta la tua vita. Se qualcosa non ti serve, eliminala.
Nell’ambito del principio di Einstein puoi applicare il minimalismo eliminando le attività che non ti piacciono abbastanza o non pensi di potertici dedicare per i prossimi trent’anni. Prova qualcosa per qualche settimana, valutalo, scartalo se necessario. Non rimanere attaccato a una zavorra, altrimenti diventerai come tutte quelle persone che passano la vita soffocate dagli impegni.
Anche quando sei alla ricerca della tua passione, devi mantenere ordine nella tua vita. Piuttosto che fare cento cose senza concludere niente, fanne cinque e in un mese avrai le idee chiare su cosa sostituire.
Quando ho capito che mi piaceva viaggiare non ho abbandonato di colpo tutto il resto: mi sono comunque dedicato ad altre passioni, mi sono laureato e ho cercato strade alternative per completare la mia passione. Mantieniti dinamico e continua a sperimentare, ma fallo con un po’ di sale in zucca.
3 – Seleziona
Quando hai capito cosa vuoi fare nella tua vita, non ti resta che eliminare tutto il resto.
Ripeto: non devi diventare Einstein, non devi annullare la tua vita personale per raggiungere il tuo grande obiettivo. Devi focalizzarti sì, ma con moderazione. In un dato momento, dovresti avere solo due progetti a cui dedicarti:
- Uno personale.
- Uno professionale.
L’obiettivo personale è quello che vuoi veramente fare, il tuo grande sogno. Non sto parlando del lavoro, ma della cosa che ti rende più felice di ogni altra. Per me, è girare il mondo.
L’obiettivo professionale è il mezzo tramite il quale raggiungere l’obiettivo personale. Non prendiamoci in giro: senza un buon lavoro difficilmente andrai da qualche parte. Non ti serve diventare ricco, ti basta il necessario per sopravvivere e pagarti le spese che ti separano dall’obiettivo personale.
Anche se l’obiettivo professionale è solo un mezzo, è importante perché si tratta di un requisito necessario per la realizzazione dei tuoi sogno. Puoi trovare vie alternative a qualsiasi cosa, ma a un lavoro no. Per me, l’obiettivo professionale è lavorare tramite internet: in questo modo potrò guadagnarmi lo stipendio senza essere ancorato a un luogo fisico. Se ancora non hai un lavoro, l’obiettivo professionale riguarda lo studio (che è un pilastro importante della tua futura carriera).
Quando hai trovato i tuoi obiettivi, puoi programmare la giornata attorno ad essi. Punta alla produttività, fai qualcosa che ti porti più vicino al traguardo ogni giorno: per la massima efficacia ti consiglio di seguire la Regola Aurea. Quando lavori, elimina ogni distrazione: fare più cose insieme, o multitasking, è una delle cose più nocive per la tua concentrazione (ne parlo in questo articolo).
A questo punto non ti rimane che trovare un ritmo ideale per massimizzare la produttività senza sacrificare i momenti di riposo, per il quale ti servirà un’abitudine potenziante: ti spiego come crearla in questo articolo.
Hai già trovato i tuoi obiettivi personali e professionali? Quali sono? Fammelo sapere nei commenti. 🙂
Daniela
5 Giugno 2013 @ 14:41
Ciao! Molto interessante quello che scrivi. Lo sapevi che Einstein ha sofferto per tutta la vita di adhd? Ovvero di sindrome di disattenzione e iperattività. Incredibile che sia riuscito a concentrarsi e trovare la formula della relatività. Credo che abbia seguito passo passo ciò che consigli tu e che inconsciamente abbia applicato la regola Aurea.
Ti ringrazio per i consigli e visto che sono una super dispersiva, cercherò anche io di darmi una regolata!
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:23
Ciao Daniela. Einstein non ha seguito la Regola Aurea, perché io dico di dedicare un terzo del tempo libero a “fare”. Einstein ci passava il 100% del suo tempo sulla fisica, che è proprio la cosa che sconsiglio di fare nella mia regola. 😉
Matteo
5 Giugno 2013 @ 15:12
Ciao Stefano e complimenti per questo articolo che considero geniale.
Due domande, però, mi sovvengono, e sono le seguenti:
1 – Io ho una forte passione e un hobby. La forte passione é il fitness, l’hobby é l’informatica, la tecnologia e i film. Credo che, si, sia giusto buttarsi sulle proprie passioni ma é poi così giusto abbandonare totalmente gli hobby? Tu al riguardo come ti comporti?
2 – Al fine di non diventare una persona “monotematica”, noiosa e, forse (esagerando) ignorante, non sarebbe giusto mantenere un certo appeal alla lettura e alla cultura generale? In fondo, l’uomo comune, spreca tanto di quel tempo da non rendersene nemmeno conto.
Grazie. 🙂
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:22
Ciao Matteo. Ho specificato nell’articolo che devi mantenere un giusto rapporto fra lavoro e svago. Per questo l’articolo rimanda alla Regola Aurea, che appunto ti spiega come suddividere il tempo per ottenere il massimo risultato senza sacrificare i tuoi hobby. Questo risponde anche alla seconda domanda: la Regola Aurea ti dà tutto il tempo che vuoi per leggere e informarti, ma se vuoi ottenere degli obiettivi concreti la cultura generale è solo il terreno fertile: per avere i frutti devi costruirti il tuo albero di conoscenze specifiche, e questo richiede un grande investimento di tempo ed energie.
Roberto Iacono
5 Giugno 2013 @ 15:39
Complimenti Ste!
Hai proprio ragione, “Il minimalismo è uno stile di vita”, e credo fortemente che possa portare alla felicità 🙂
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:32
E vedo che nel tuo blog lo applichi alla lettera, i risultati sono visibili. 😉
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 15:45
Ciao Stefano,
complimenti per l’articolo.
La mia domanda è: se vita professionale e privata convogliano nello stesso punto ( nel mio caso diventare un fisico ) ????
gio
5 Giugno 2013 @ 17:20
beh ti sei dato la risposta da solo 😉 anche a me vita obiettivo professionale e privato convogliano nello stesso punto (sono musicista). sacrosanto Stefano come sempre, bisogna cercare di concentrarsi al massimo durante la giornata per trovare e ritagliare del tempo per la nostra passione o lavoro che sia…in effetti la sensazione che la giornata passi mentre non abbiamo acquisito niente di nuovo è devastante a momenti… ragazzi i giorni volano e non ce ne rendiamo conto…
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:19
Ottimo, allora hai un problema in meno. 😛
gio
6 Giugno 2013 @ 10:47
E qui ti sbagli! Quando hai una relazione, il tuo partner accetterà meglio il fatto che tu abbia un lavoro ed una passione a parte, invece , come nel caso mio da musicista, passione e lavoro coincidono, quindi nel momento in cui devo studiare (o si può dire che esercito me stesso per arrivare ad una livello superiore per poter lavorare ), la nostra dolce metà vedrà quel tempo come passato a rilassarsi o divertirti!!!
Stefano
6 Giugno 2013 @ 22:11
Difficile far coincidere passione e lavoro, anche il musicista deve staccare e dedicarsi ad altro. Noi persone normali funzioniamo così: lavoro e tempo libero. Lasciamo perdere quel 1% di casi eccezionali, non ce ne frega niente. Non sto dando una legge universale ma dei consigli che possono essere applicati dal 99% delle persone. Se ti dico che dovresti mangiare più verdura tu puoi replicare con “sì ma i vegetariani mangiano un sacco di verdura.” Okay, vero, ma sono di più le persone che non ne mangiano abbastanza. 😛
Nel tuo caso, se passione e lavoro coincidono, buon per te (sinceramente, sei l’invidia di molte persone): hai un problema in meno. Se la tua dolce metà non capisce che il tuo stipendio viene dalla musica e un lavoro non deve essere per forza 8 ore in ufficio a deprimersi, forse non è proprio l’amore della tua vita. 😉
valeria
5 Giugno 2013 @ 17:38
Bello il tuo articolo Stefano 🙂 ho trovato i miei obbiettivi già da tempo,sia personali che professionali,sto lavorando per raggiungerli e purtroppo anch’io perdo un sacco di tempo in altre cose…certo che però non hai considerato il fatto che gli “affetti” siano presenti più o meno nella vita di ogniuno e davvero alla fine ti portano a dover scegliere,perchè non si possono considerare cose “futili”…non siamo in terra per vivere da soli,è contro natura!! 🙂 Vale
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:34
Ciao Valeria. Se hai letto l’articolo sulla Regola Aurea vedi che esprime un rapporto molto semplice: 2 a 1. Per ogni 2 ore che dedichi a quello che vuoi (in cui sono inclusi gli affetti), passane 1 a lavorare attivamente a uno dei tuoi due grandi obiettivi. Hai tutto il tempo per rilassarti, ma se passi tutto il giorno fuori a divertirti non andrai mai da nessuna parte. Non mi stancherò mai di ripeterlo: devi trovare la giusta via di mezzo. 😉
Alberto
5 Giugno 2013 @ 19:27
Certo che tu devi avere una vita triste! Se per te è importante solo il lavoro… mi sembra che la vita sia qualcos’altro! Ho capito che ormai questo sito con queste pseudo guide è il tuo lavoro ma non puoi fare questi ragionamenti così forzati! Tutti i grandi geni hanno avuto comunque vite diciamo sregolate o fuori dalla norma quindi mi sembra un po’ inutile questa trasposizione! Inoltre se tu lavori così vuol dire che non sei flessibile e basta! Non può essere una soluzione per tutti!
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:17
Da qui il concetto che ho scritto nell’articolo: non devi diventare Eistein, ma imparare da lui come raggiungere i tuoi obiettivi. 😉
Federica
5 Giugno 2013 @ 19:28
obbiettivo personale: suonare, migliorarmi ogni giorno
obbiettivo professionale: università, biologia.
E dove mettiamo invece la vita sociale? come gli amici o una relazione? in che modo si possono incastrare tra questi obbiettivi? se li sacrificassi, non sarei felice, ho bisogno di continuare a frequentare le persone a cui tengo
Federica
5 Giugno 2013 @ 19:33
ah, un’altra cosa: quello che non serve si butta, ogni sei mesi circa faccio pulizia nella mia camera. Ma i ricordi no, che male c’è nel tenerli, magari mi ricordano bei momenti della mia vita e noi viviamo anche di ricordi, non avrebbe senso fare belle esperienze e non ricordarle…
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:38
I miei ricordi li tengo in testa e nel cuore, non in pezzi di legno o carta.
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:36
Ciao Federica. Come ho scritto nell’articolo sulla Regola Aurea, il rapporto è di 2 a 1. Insomma, devi passare a lavorare sui tuoi obiettivi un terzo del tuo tempo libero. Questo ti lascia tutto il tempo per fare quello che vuoi al di fuori dei tuoi obiettivi. Un rapporto inferiore significa che non riesci a dare una priorità alle cose. Il tuo tempo è limitato (24 ore al giorno), puoi fare un numero limitato di cose.
Damiano
5 Giugno 2013 @ 21:22
Ciao,
condivido in pieno il tuo articolo e volevo chiederti una cosa:il mio obiettivo personale è incrementare il mio numero di amicizie,non solo attraverso vecchi amici,ma anche e soprattutto,attraverso amicizie del tutto nuove.Avresti qualche consiglio da darmi a proposito?
Ti ringrazio.
Stefano
6 Giugno 2013 @ 10:40
Ciao Damiano. Il modo migliore è iniziare a conoscere persone diverse attraverso una passione comune: entra in una squadra di calcio, circolo di scacchi e via così. Usa la probabilità statistica: se parli con 50 persone ti va bene se fai un nuovo amico, se parli con 3.000 persone avrai dieci nuovi amici. 🙂
christian cobianchi
6 Giugno 2013 @ 15:27
Ciao Stefano,
in effetti io piu’ o meno sto seguendo la stessa tua filosofia consistente nell’eliminare
tutte le possibili fonti di distrazione per concentrarsi il piu’ possibile sulla realizzazione del
proprio sogno lavorativo.
Nel mio caso sono maniacalmente appassionato per la matematica e il mio scopo e’ quello di trasformarlo in un lavoro.
Purtroppo sono costretto a lavorare a tempo pieno per mantenermi il che mi porta via 10/11 ore al giorno oltre che un sacco di energie,
per cui anche ottimizzando il tempo, al momento non sono ancora riuscito a realizzare il mio sogno.
Ma non demordo e ho aggiunto da qualche mese 20 minuti al giorno di inglese perchè so bene
che, se e’ comunque difficile riuscire a diventare ricercatore universitario in qualsiasi posto,
in italia è quasi un’utopia.
Sono abbastanza negato per le lingue (ognuno ha i suoi talenti per cosi’ dire, ovvero la predisposizione
naturale nel fare una cosa o meno)
pero’ mi piace il suono della parlata inglese amo i paesi anglofoni e dunque continuero’ cercando di seguire la mia strada.
Per quanto riguarda Einstein, nonostante i risultati che ha conseguito ,pare non fosse proprio una cima.
Ad esempio ai congressi di fisica i relatori dovevano (con un certo imbarazzo)
rispiegargli le cose perche’ lui spesso diceva di non aver capito
Pero’ a differenza di molti suoi colleghi molto piu’ brillanti di lui (ad esempio il famoso
Oppenheimer quello del progetto Manhattan) che capivano sempre tutto al volo ma hanno dato
solo piccoli contributi scientifici, lui pensava a lungo sulle cose, specie quelle
che tutti gli altri davano piu’ o meno per scontate (come lo spazio e il tempo)
con spirito critico e mente aperta a 360 gradi senza preconcetti
e lasciandosi guidare dal suo intuito fisico e’ riuscito ad andare molto piu’ lontano dei suoi
colleghi piu’ intelligenti.
Einstein rappresenta dunque uno stimolo per tutti noi
grazie per tutti i consigli e complimenti per i traguardi che hai già raggiunto e per la tua apertura mentale
Christian
ccc
6 Giugno 2013 @ 17:22
se dici che Einstein non era una cima dovresti darmi la tua definizione di intelligenza XD
Federico
6 Giugno 2013 @ 17:44
Già..purtroppo è solo una diceria che Einstein non fosse intelligente.Era un fottuto genio.Così come chi dice che bill Gates ha fatto quel che ha fatto senza laurearsi.Sì certo, ma ha potuto perchè ancora prima di finire era così avanti da aver superato gli altri..
Stefano
6 Giugno 2013 @ 22:27
Ciao Christian, anzitutto sfatiamo il mito di Einstein: era un tizio strano, questo sì, ma un genio. Non è mai stato bocciato in fisica a scuola (leggenda metropolitana) e la sua competenza in matematica e in fisica gli ha portato un Nobel.
Secondo, sfatiamo il mito del talento: non esiste. L’ho detto io in un articolo ( http://www.mindcheats.net/2011/11/predisposizione-genetica.html ), lo hanno confermato un miliardo di esperimenti ( http://projects.ict.usc.edu/itw/gel/EricssonDeliberatePracticePR93.pdf ). Solo due cose contano se vuoi diventare esperto in qualcosa:
– La quantità della pratica.
– La qualità della pratica.
Se ti allenti tanto e bene, diventerai esperto in qualsiasi cosa. Anche io ero negato in inglese, ho avuto l’insufficienza dalle medie, ora ti sto scrivendo dall’Inghilterra dove lavoro in un bar. Puoi leggere la mia storia (più un corso per imparare bene) qui: http://www.mindcheats.net/2011/04/come-imparare-inglese-gratis.html
Le persone che sono “negate” per l’inglese sono in realtà persone a cui non piace l’inglese, quindi non proveranno nemmeno a impararlo.
Ora veniamo al punto principale: se vuoi rendere la matematica il tuo lavoro, devi avere un piano concreto. Di per sé la matematica è fatta di numeri, non ti porterà da nessuna parte se non trovi un’utilità pratica per la quale qualcuno che ha i soldi è disposto a pagarti. La matematica può facilmente sboccare nella statistica, che è un settore molto ricercato e ben pagato. Potresti specializzarti lì. Se resti nell’ambito generale della matematica, o ti specializzi in un settore dove girano pochi soldi, hai qualche speranza solo se sei MOLTO (ma molto) bravo e vai all’estero a fare ricerca.
ccc
6 Giugno 2013 @ 17:21
Stefano c”è una cosa che io non capisco di te e di altre persone che fanno cose simili a quella che tu fai su questo sito:perchè dovrei ascoltare i tuoi consigli?Chi mi dice che portino al successo? tu hai ottenuto un successo incontestabile usandoli? Ad esempio sei diventato milionario?Hai fatto qualche importante scoperta scentifica o hai scritto un qualche romanzo per cui verrai ricordato per alcune centinaia di anni? O sei uno di quei tanti che passeranno di qui senza lasciare traccia? Se è così perché pensi che proprio tu puoi dare consigli? E’ abbastanza inevitabile pensare alla fine di queste domande che vuoi turlupinare il prossimo sfruttando la normale insicurezza delle persone quando si vogliono migliorare e il loro senso di disorientamento illudendoli che con te ce la faranno e facendogli buttare solo un altro mare di tempo. Io ho amici che hanno avuto reali successi, e anche leggendo di persone di successo, ritrovo sempre questo elemento: nei loro consigli dicono sempre poco, ma molto essenziale, e che ti fa subito venire la voglia di muovere il culo. Mentre tu scrivi ogni volta dei poemi, il che mi fa ritornare alla mia tesi iniziale. Dunque prima di smettere di visitare questo sito(io di mio sono interessato a persone che danno consigli utili) vorrei vedere come mi rispondi e se riesci a convincermi che la mia tesi è infondata.
Stefano
6 Giugno 2013 @ 22:37
Potrei darti diverse risposte.
Potrei dirti le mie esperienze, che a 24 sono più di quelle che molte persone fanno in una vita. Laurea, 1 anno di lavoro negli Stati Uniti, lavoro in Inghilterra, una piccola attività in costante crescita (Mindcheats), un buon numero di borse di studio e lettere di presentazione. Ma questa non è “crescita personale”, non è quello che voglio trasmettere con Mindcheats.
Potrei citarti il mio conto in banca, ma sappiamo che i soldi non fanno la felicità (oltre una certa soglia di decenza almeno).
Insomma, non esiste una ragione per la quale dovresti credermi. A parte in quegli articoli dove cito una lunga serie di fonti scientifiche (tipo questo: http://www.mindcheats.net/2012/01/perche-dormiamo.html ) scrivo in base alla mia intuizione ed esperienza personale. Non scrivo verità assolute e non mi aspetto che tutti mi seguano. Anche io faccio i miei errori e a volte torno a correggere gli articoli che ho scritto in passato. Se sei una persona che ha il mio stesso set di credenze, leggerai i miei articoli e penserai istintivamente “caspita, ha ragione, non ci avevo pensato.” Altrimenti mi darai del coglione e andrai in un altro blog. È naturale, siamo tutti diversi.
Quindi ti rigiro la domanda: i miei articoli ti accendono una lampadina nella testa?
ccc
8 Giugno 2013 @ 11:17
perchè dai per scontato che se ho il tuo set di credenze leggendo i tuoi articoli penso “caspita non ci avevo pensato”.?Mentre potrebbe benissimo darsi che leggendoli penso, si lo so benissimo, ma non vale la pena spendere tante parole e chi le spende forse non sa quanto è poi difficile fare le cose, difatti chi lo sa sta attento a parlare(anzi di solito parla molto poco). Lo dai per scontato perchè qui stai provando a vendere, e quindi usi il linguaggio dei venditori, mentre io leggendo i tuoi primi articoli avevo pensato che eri una persona in gamba che si sottopone a difficoltà reali e discute col beneficio del dubbio e di chi vuole veramente capire quali sono i trucchi migliori per fare bene. Tu invece sei interessato a vendere e quindi sei obbligato a dare per scontato che i tuoi consigli siano meravigliosi e siano delle scoperte geniali che accendono chissà che lampadine mentre sono il pane per chi lavora su difficoltà, per affabulare i poveri disgraziati pieni di insicurezze, che non ragionano e si fanno persuadere. E questa tua sicumera al fronte di un curriculum del tutto ordinario tra le persone che si mettono in gioco, forse fa fessi i polli che dicono di voler fare bene ma non sanno nemmeno che significa, ma non le persone in gamba che cercano persone altrettanto in gamba con cui discutere trucchi per aggirare le difficoltà. Io avevo interpretato così questo blog e non un accalappia polli, ma forse ciò che cerco è impossibile:difatti le persone veramente in gamba non si perdono in tutte queste chiacchere spacciandole per genialate e mettono su successi reali(cosa di cui tutti i coach di miglioramento personale non sono in grado di fare, e sono individui che tra un secolo o due saranno spazzati via dalla memoria collettiva, non avendo fatto nessuna reale innovazione) . Ad ogni modo è un’attività leggittima come tante quella di ingannare il prossimo(pollo)spennandolo, se ti riuscirà, buon per te. Ma non la spacciare con troppa voce per geniale o grandiosa perchè potresti buttarti il ridicolo addosso se ascoltato da persone che sanno cosa è veramente innovativo e sorprendente.
Stefano
8 Giugno 2013 @ 11:56
Ti chiedo scusa se devo pagare un affitto e devo mangiare. Ti chiedo anche scusa se passo 4 ore al giorno della mia vita a cercare di aiutare gli altri, e ti chiedo scusa se in cambio chiedo di essere pagato per la mia professionalità. Evidentemente tu sei un essere etereo che non ha bisogno di uno stipendio per sopravvivere.
principe del deserto
24 Maggio 2015 @ 18:28
ciao, volevo dirti
a me dà fastidio solo una cosa, la parola ed il gesto nazista ‘ eliminare’.
Cosa vuol dire che una cosa ti serve o non ti serve ? Una cosa può non servire APPARENTEMENTE a niente ma il fatto che esiste senza che te ne rendi conto ti rassicura e ti dà una base. potrebbe improvvisamente servirti !!! E tu averla buttata!!!!
Se si ragiona così si ‘ eliminano ‘ anche le persone, perchè non ‘ servono’… ( non sono ricche, non possono imprestarmi i soldi, non possono raccomandarmi sul lavoro, mi sembra un ragionamento un pò privo di cuore .
principe del deserto
24 Maggio 2015 @ 18:36
e tu non sembri privo di cuore!!!
Stefano
24 Maggio 2015 @ 23:48
Tenere le cose perché “non si sa mai” è una lama a doppio taglio perché ti peseranno finché FORSE un giorno non ti torneranno utili, e magari avresti potuto ricomprarle per 15€ al supermercato. Spesso non ne vale la pena.
Mi sembra assurdo passare dall’eliminare il superfluo all’eliminare chiunque non ti torni utile per un ritorno economico. E’ un collegamento che non ha alcun senso.
trainermeditazione
6 Giugno 2013 @ 17:36
Già sono a conoscenza di questo metodo che sto sperimentando da due anni e vedo che vi sono risultati nel fare chiarezza sul dove sto andando. Più elimino il surplus e più dedico tempo al mio progetto, ottengo come risultato la chiarezza di quello che faccio e cosa ho da fare nel tempo. La sensazione è quella di avere un pilota automatico innescato. Ovviamente mi ritengo sempre in “progress”, magari ci sono giorni che non faccio nulla per portare avanti il progetto e poi subito dopo sento di essere più carico. Credo sia fondamentale come prima cosa chiarirsi bene dove si vuole andare, e sopratutto cosa si vuole essere nella vita. Il tempo è una dimensione della relatività, lo ha insegnato il nostro Einstein con la frase “metti la mano su una stufa accesa ed un secondo ti sembra una vita. Fai l’amore con una bella donna ed una notte ti sembra un secondo”.
Anonimo
11 Giugno 2013 @ 20:40
Ciao gli aggiornamenti non mi arrivano più per email nonostante sono iscritto come mai?
Stefano
11 Giugno 2013 @ 20:41
Dovrebbero arrivarti, qui nessun problema. Prova a reiscriverti nel box in alto a destra e vedi cosa ti dice il sistema.
Mattia
13 Giugno 2013 @ 12:13
Buongiorno Stefano,
ciò che trovo in questo sito è qualcosa di veramente eccezionale. Da poco tempo a questa parte mi è stato fatto un gran dono, ho intrapreso un’attività eccezionale che potrà portarmi verso i miei sogni, e sono continuamente bombardato da emozioni mai provate prima, finalmente ho trovato la strada giusta per arrivare dove voglio. Ciò che leggo nei tuoi articoli, è ciò che provo quotidianamente dentro di me, quella voglia irrefrenabile di arrivare all’obiettivo, focalizzare la mente verso la destinazione senza distrarla dalle cose frivole, che come sottolinei, vanno eliminate. Davvero ottimi consigli!
La cosa ancor più bella, è che sono in continua crescita, pertanto ho la possibilità di aiutare le persone, cosa che mi è sempre piaciuta. Prima i miei familiari, poi gli amici, poi i conoscenti, la mia attività si sta espandendo a macchia d’olio e sto cercando delle persone come te, persone come chiunque ha letto tutto l’articolo, senza fermarsi al titolo o senza fermarsi per la lunghezza. Persone con dei sogni! Ti sembrerà strano, ma qui in Italia, parlo spesso con molte persone visto il mio carattere estroverso, eppure dopo pochi minuti di conversazione mi rendo subito conto che moltissimi giovani, cosi come moltissimi adulti, sono privi di sogni. I sogni, a parer mio, sono il carburante della vita; ho cosi tanti sogni da avere gli armadi e i cassetti pieni, ed intendo realizzarli tutti! Magari non ci riuscirò ad arrivare a tutti, ma ce la metterò tutta, come dovrebbe fare ogni sognatore. Mi farebbe davvero piacere conoscerti, e conoscere chi ti segue, per un confronto di idee e di opinioni, vorrei anche potervi far conoscere la mia attività, anche questa si svolge parzialmente online e sono sicuro vi piaccia. Peccato che la distanza ci divide, io sono di Roma, tu sei in Inghilterra se non erro, però ti faccio una promessa, e la faccio anche a me: mi espanderò, come sto facendo già, fino a toccare ogni angolo di ogni, e arriverò anche in Inghilterra, puoi contarci! Non mi resta che farti e farvi a tutti un in bocca al lupo di cuore per questo viaggio chiamato vita, ricordate di cogliere qualsiasi cosa, ascoltate le persone, anche chi reputate pazzo o sciocco, ascoltate tutti, perché solo in questo modo possiamo crescere più di quanto lo siamo già. E, cosa importante, se siete in cerca di un’opportunità che possa cambiarvi la vita, non esitate a contattarmi, sono sempre aperto ad aiutare le persone per come mi è possibile; per l’impossibile ancora ci sto lavorando!
La mia mail: mattia.oppe@gmail.com
Un saluto,
Mattia
Stefano
13 Giugno 2013 @ 22:12
Ciao Mattia, ho la netta sensazione che noi due non siamo poi così diversi. 😉
Mattia
14 Giugno 2013 @ 08:14
Già, è quello che penso anche io quando leggo i tuoi articoli. Dobbiamo trovare il modo di conoscerci. Torni mai in Italia?
Stefano
14 Giugno 2013 @ 22:39
Torno a inizio ottobre e per il momento ho intenzione di restarci per un po’ (ho accumulato troppe cose da fare), anche se non ne sono sicuro. 😉
Mattia
15 Giugno 2013 @ 11:14
E in che città ti fermi?
Stefano
15 Giugno 2013 @ 23:54
Torno alla mia “cara” Brescia.
nizar
15 Giugno 2013 @ 00:14
Perchè Stefano quanto hai di conto in banca ? Saluti
Stefano
15 Giugno 2013 @ 09:14
Non ho intenzione di discutere le mie finanze private su un blog. 😉
Mattia
15 Giugno 2013 @ 11:15
Che importanza ha il conto in banca di una persona, sapendolo imposterai solo un altro limite alla tua testa, più che impostare limiti, impara ad eliminarli. Un uomo senza limiti, può avere il conto in banca che desidera, il tempo che desidera, la felicità che desidera, e, cosa più importante, la vita che desidera.
Mattia
17 Giugno 2013 @ 08:30
L’utente Nizar ha commentato in modo poco gradevole, mi è arrivata la notifica per E-mail ma non trovo il commento qui, forse è stato rimosso. Lo cito e gli rispondo:
Nizar scrive: “ma che stai dicendo ?Mattia, tutte minchiate,
quanti hanni hai?
16 anni?
Un uomo senza limiti può avere i soldi che desidera, il tempo che desidera la felicità che desidera ..?
ma che stai dicendo hai lavorato mai in vita tua?
o parli da studente, nullafacente, piennellista che parla per frasi fatte ?”
1- quanti anni ho? 21
2- Si, un uomo senza limiti, può avere tutto ciò che desidera, l’unico limite è quello che poni tu alla tua mente.
3- Si ho lavorato in vita mia, e continuo a farlo! A 18 anni, quando tutti piangevano per la crisi, quando tutti continuavano ad inventare scuse e giustificazioni del tipo: “Non c’è lavoro, non mi prende nessuno, non ce la posso fare ecc ecc.”; io ed un mio amico lo abbiamo creato il lavoro! Di necessità si fa virtù, umilmente, ci siamo messi a vendere le pizzette al mare. Le facevamo noi, durante la notte, a casa della zia provvista di forno a legna; la notte infornavamo, e la mattina andavamo a vendere. Mentre tutti si lamentavano, noi avevamo trovato la soluzione al problema. Ricordate: “Il problema è un problema quando non c’è la soluzione, se esiste soluzione non è un problema”.
3- Come vedi, non sono uno studente nullafacente “piennellista” che parla per frasi fatte, io non parlo, io agisco!
P.S. Attualmente sto lavorando da dipendente, studio, e sto usando il tempo libero dedicandomi a qualcosa che mi piace davvero, un’attività che mi sta permettendo di costruirmi una Rendita passiva! Mentre siamo qui a scrivere, tu non so cosa stai facendo, ma io sto guadagnando 🙂
Stefano
17 Giugno 2013 @ 09:17
Ciao Mattia, non trovi il commento perché cancello gli interventi di utenti che non rispettano le norme della buona convivenza civile. Un conto è discutere, questo è ben accetto, gli insulti non sono tollerati su Mindcheats. 😉
Mattia
17 Giugno 2013 @ 09:33
Ottima politica quella di Mindcheats, mi piace davvero questo blog e lo sto sponsorizzando tra amici e conoscenti. Spero di dare una mano a farlo crescere ancor più di quanto sia già grande!
Alessio
27 Giugno 2013 @ 23:13
einstein era un fisico, non un matematico! 😉
Stefano
28 Giugno 2013 @ 11:01
Sia un fisico che un matematico: non ha vinto il nobel per la matematica perché non esiste, ma con i numeri ci sapeva fare assai.
Alessio
28 Giugno 2013 @ 13:44
si, però credo ci sarebbe molto più grato se lo citassimo per quello che faceva davvero, e non per sentito dire 🙂
Ocnarf Oppip
5 Luglio 2013 @ 17:38
Sul primo rigo c’è scritto ‘Einstain’.
Stefano
6 Luglio 2013 @ 09:54
Grazie della correzione, ho modificato subito. 🙂
Domingo
22 Settembre 2013 @ 10:53
Che dire…..ogni cosa letta e’ apprendimento ,apprendimento e’ cultura e quindi crescita …
Grazie ! È’ sempre con immenso piacere attingere alla tua cultura
Roman
19 Novembre 2013 @ 21:00
il mio obiettivo personale e’ quello di diventare un bassista che riesce a fare giri di basso per ogni nuovo accordo che gli si presenta, sviluppare una tecnica discreta, non saprei cosa farmene di dita abilissime con cui non riesco a creare nulla di interessante, che riesce a fare una jam blues con facilita’ e che riesce a fare piu’ generi con doti spiccate nell’alternative rock e metal.Per raggiungere questo obiettivo seguiro’ lezioni di basso scritte e video in inglese, in modo da praticare l’inglese e raggiungere un altro obiettivo professionale,ho sedici anni e faccio l’alberghiero con indirizzo sala e vendita. Il mio obiettivo professionale e’ quello di diventare un barman con qualche abilita’ nel flairing. Sono russo e questo mi avvantaggia molto nel fattore lingue. 🙂
nicola
27 Dicembre 2013 @ 19:22
Complimenti!
anche questo è un insegnamento profondo.
Grazie
Stefano
29 Dicembre 2013 @ 07:59
Grazie a te Nicola. 🙂
Pippo
7 Gennaio 2014 @ 09:29
Molto interessante quello che dici. Ho però paura, come Tu hai scoperto che la Tua passione era viaggiare, che la mia passione sia avere tante passioni, non certo guardare la tv o il calcetto, ma suonare socializzare lavorare insomma vivere per cui questo forse si per brevi-medi periodi posso tralasciarne alcune e dedicarmi solo ad una passione. Forse questo consiglio è quello che manca circoscrivere l’impegno totale nel tempo. Infine aiuterebbe per chi come me inizia trovare un percorso più lineare con solo qualche opzione trovo infatti un pò ridondante il Tuo sito che è credo l’unica pecca.
Pippo
7 Gennaio 2014 @ 09:35
Ah scusa ho visto che consigliavi già di dedicare solo un terzo del tempo alla passione cui tieni di più. Rimane solo il suggerimento di rendere meno ridondante il sito e di indicare un percorso più lineare per chi è come me all’inizio e ha pure difficoltà a iscriversi ad un sito in inglese. Ciao
I 6 migliori articoli di crescita personale del 2013 per migliorare sin da subito la tua vita - Ipermind
7 Gennaio 2014 @ 20:52
[…] Ecco il link all’articolo originale per approfondire Il principio-di-einstein-come-ottenere-di-piu-faticando-di-meno […]
Danilo
8 Gennaio 2014 @ 15:49
Ciao Stefano,
ho scoperto ora il tuo sito perché ho visto che questo articolo è rientrato tra i 6 migliori articoli di crescita personale. Io sono un Ingegnere Informatico e lavoro da 13 anni nel campo dell’ICT e da un pò ho scoperto prima la PNL (ho letto libri di Bandler), che mi ha portato a pensare seriamente ai concetti di motivazione e crescita personale, grazie anche a libri di Robin Sharma, Napoleon Hill e Antony Robbins. Ormai è da aprile scorso che ho messo i miei obiettivi al primo posto (a volte non ci dormo), ma dal punto di vista pratico ancora non hanno portato a nulla. Io sono una delle tante vittime di questo paese, mi sono trasferito da Roma a Cagliari per cercare una vita più a misura d’uomo, ma a causa della mancata vendita della casa che ho a Roma (su cui grava un bellissimo mutuo che finirò di pagare, Dio permettendo, nel 2036), sono costretto a pagare tutte le tasse e il mutuo che una seconda casa (ebbene si, per lo stato Italiano la mia casa a Roma è una seconda casa anche se qui a Cagliari vivo da mia suocera). Concordo pienamente con tutto quello che affermate, anche su quello che ha detto Mattia sul fatto che qualunque cosa può essere fatta, basta solo deciderlo (il potere delle decisioni di Antony Robbins), ma io ho la sindrome della “mancanza di focus”. Non riesco a concentrarmi su un’attività, perché magari poi penso che ci sia un modo migliore per raggiungere lo stesso obiettivo, ergo, mi trovo a tessere la tela per poi disfarla, perché non sono sicuro che mi porterà dove desidero. Lo so che il successo passa per alcuni fallimenti, ma credo che a 40 anni io abbia poche opportunità per avere successo…e sicuramente non vorrei ottenerlo a 70 anni 😀
Grazie per l’interessante articolo che da ottimi spunti di riflessione.
Danilo
Stefano
8 Gennaio 2014 @ 17:44
Ciao Danilo, felice di conoscerti. 🙂
Il tuo è un problema comune di chi legge Bandler e Robbins (gli altri due autori non li ho ancora approfonditi), così come l’italiano Giacomo Bruno: danno una visione d’insieme di come funzionano PNL e motivazione, ma senza fornirti un manuale operativo terra-terra. Ho scritto un manuale, che puoi scaricare gratis, che parla di come definire gli obiettivi e raggiungerli efficacemente. Completa i manuali degli autori che citi tu, perché salta a piè pari la teoria per andare agli esercizi. Sono sicuro che fa al caso tuo: http://www.mindcheats.net/report
Danilo
8 Gennaio 2014 @ 17:54
Perfetto Stefano. Vediamo se riesci in questa impresa di fare chiarezza in questa “testaccia” 😀
Keep in Touch!
andrea
30 Gennaio 2014 @ 21:09
Ciao Stefano,mai sentito parlare di quelli che in inghilterra chiamano “scanners”? Persone curiose che hanno un sacco di interessi..e guai a imporgli una scelta, sentirebbero di perdere tutto il resto. Penso proprio di essere uno scanner, molti interessi, molta curiosità ma poco focus…e questo è un problema se devi imboccare un percorso lavorativo…che mi dici su questo argomento?
P.s. uno scrittore fi nome John Williams organizza periodicamente scanner’s night a Londra..magari ne hai sentito parlare.
Ciao!
Ivo
6 Luglio 2014 @ 00:50
Ciao Stefano complimenti per l’articolo ed il blog.
Ti ho recentemente commentato l’articolo sul “come trovare lavoro anche con la crisi”.
Sono un ragazzo di 22 anni,diplomato ad un Liceo Scientifico di Bergamo nel 2012….in questi 2 anni ho cambiato 2 volte università senza successo….il mio problema principale è che non sapendo cosa voglio fare nella vita non riesco a trovare una strada in cui specializzarmi…una cosa però ho capito in questi tempi: non voglio lavorare come i miei genitori 8 ore al giorno chiuso in un ufficio davanti al computer nello stesso luogo…..voglio fare esattamente il contrario: lavorare all’aperto in giro per il mondo sempre in viaggio senza rimanere (come hai detto tu) ancorato nello stesso posto per anni….vorrei sapere quali sono i lavori più soddisfacenti che mi permettano di fare questa vita…ti prego fammi degli esempi concreti (ad esempio mi stavo informando sul lavoro come Barman, animatore nei villaggi ecc ecc)
Seconda domanda importantissima: per fare questo tipo di lavoro in giro per il mondo è necessario avere una laurea o può bastare il diploma?
Sulla base della tua esperienza visto che ripeti all’infinito che per avere un buon futuro professionale è necessario specializzarsi in qualche cosa, esistono delle strade alternative all’ università in cui specializzarsi dopo il diploma? (io ho sentito parlare per esempio di IFTS/ITS che sono dei corsi post diploma di 1 oppure 2 anni)
Schiariscimi le idee pleaseee
Grazie ancora 🙂
Stefano
6 Luglio 2014 @ 18:45
Ivo, mi ricordo del tuo post. Non conoscendoti non posso dirti cosa ti piacerebbe fare o meno, dovrai rifletterci su (per aiutarti, guarda qui http://www.mindcheats.net/report). Per lavorare come barman o animatore non serve una laurea, è sufficiente una buona esperienza (e un diploma da barman), Per quanto riguarda i corsi post diploma non avendone fatti non posso darti consigli 🙂
Enrico Fedi
12 Settembre 2014 @ 11:21
Bellissimo post! Davvero sprechiamo troppo tempo nella paura di sperimentare cose nuove. Oppure ci abbuffiamo di iniziative, senza fare delle scelte precise. Mi ci ritrovo in pieno. Sei stato illuminante!
Grazie
Alessandro
1 Ottobre 2014 @ 19:57
Sperimenta tutto… cavoli ho passato la trentina ma in realtà non so ancora che strada prendere…
Stefano
4 Ottobre 2014 @ 00:04
Beh, sei ancora in tempo per provare tutto quello che ti piace e trovare la tua vera passione!