La regola definitiva della crescita personale: la Regola Aurea
È da anni che ricerco questa formula, ora sono pronto a svelarla al mondo.
Per anni ho cercato una formula semplice per il successo, una tecnica sola che in un minuto riassumesse tutto quello di cui hai bisogno per avere una vita nella quale raggiungi ogni tuo obiettivo. Una formula che racchiude crescita personale, procrastinazione, studio, successo, soldi. Tutto.
L’ho trovata.
Non so come, è successo due settimane fa. Stavo leggendo un articolo e mi è venuta l’illuminazione: sì, ora ho capito tutto.
Ho passato le ultime due settimane a rifinire la regola, a testarla, a migliorarla. Adesso è pronta a migliorare anche la tua vita.
Perché non riesci a raggiungere i tuoi obiettivi
Ci sono molte ragioni:
- La procrastinazione;
- L’incapacità di creare delle priorità;
- La mancanza di esperienza.
E molte altre.
Ognuno di questi problemi ha la sua soluzione, tecniche che ti permettono di migliorare sotto un certo aspetto della tua vita:
- 4 tecniche per sconfiggere la procrastinazione;
- Come pianificare un obiettivo intelligentemente;
- Il segreto più banale del successo;
- 5 modi scientificamente provati per mantenere la motivazione.
Ma sono tutti palliativi.
Sono tecniche che sia affannano a curare i sintomi, senza curare la malattia. Potrai risolvere questo o quel problema, ma farai solo dei piccoli passi avanti. Tu vuoi quella singola regola che cambierà qualunque cosa, vero?
La regola aurea che ho scoperto cambierà il tuo modo di pensare, di agire, di rapportarti con il mondo. Creerà l’unica distinzione che devi avere sempre presente nella mente quando fai qualcosa.
Risolverà i tuoi problemi di pigrizia, di mancanza di esperienza, di inattività. Applica la regola aurea ogni giorno a qualsiasi aspetto della tua vita, non fallirà mai.
La sua efficacia è così grande che mi sembra incredibile che nessuno l’abbia ancora scoperta. È il riassunto e il culmine di tutta la crescita personale, è il punto di arrivo di qualunque percorso di sviluppo.
Quando riuscirai a rispettare la regola aurea, potrai dire di essere una persona slanciata verso il successo. Tutto il resto è una conseguenza.
La regola aurea: svelata
Sei pronto?
Per ogni due minuti del tuo tempo libero spesi a usufruire del contenuto degli altri, spendine uno per creare qualcosa di tuo.
Tutto quello che fai nel tempo libero si divide in due categorie: quello che crei e quello di cui usufruisci. La seconda categoria comprende ogni cosa che è stata fatta dagli altri e che ora stai usando. In questo gruppo rientrano:
- Il tuo film preferito;
- La birra;
- Le chiaccherate con gli amici (usufruisci della loro compagnia);
- Il cinema;
- Il ristorante;
- Il libro;
- Lo studio;
- L’articolo di Mindcheats.
Se lo devi comprare, è in questa categoria. Se non lavori per ottenere qualcosa di nuovo, è in questa categoria.
Fra le cose che crei tu ci sono:
- Il tuo nuovo libro;
- Una cena cucinata da te;
- Un articolo che scrivi per una rivista;
- La corsa che fai ogni mattina;
- Insegnare a tua nonna a usare il computer;
- Un disegno.
Crea qualcosa di tuo, di unico. Fallo ogni giorno, fallo con costanza. Se mantieni il rapporto della regola aurea puoi anche non seguire nessuna delle altre regole o tecniche di Mindcheats, avrai successo.
Perché la regola aurea funziona sempre
Non sei ancora convinto della bontà di questa regola?
Dimmi qual è il grande difetto della scuola italiana.
È la scarsa parte pratica, il fatto che non applichi quello che studi. Questo uccide la tua creatività e non ti mette in condizioni di affrontare il mondo. Ne ho parlato nel mio ultimo articolo: perché dovresti essere uno studente mediocre per trovare un buon lavoro.
Stai passando la tua vita ad assimilare il contenuto degli altri, senza fare niente. Leggi, giochi alla Playstation, studi, guardi la TV. Stai sprecando tempo.
Come come? Mi dici che è importante informarsi, leggere, ampliare la propria cultura?
Balle.
La cultura è un mezzo, non uno scopo. A conoscere i classici latini non porti a casa la pagnotta, leggere un libro di crescita personale non ti porterà più vicino al tuo obiettivo.
Per fare qualsiasi cosa devi… Farla. Non pensarla, non teorizzarla, non studiarla. Farla.
Crearla.
Quanto tempo sei stato su Facebook oggi? Un’ora? Aggiungi altri 10 minuti per leggere questo articolo, sono 70 minuti spesi a usufruire del contenuto degli altri. Quando sei arrivato a leggere l’ultima riga di questo post, fai due semplici passi:
- Inizia subito a creare qualcosa, scrivi un commento e dimmi cosa puoi fare oggi per raggiungere il tuo obiettivo;
- Fallo.
Passa 35 minuti a creare, non fare altro. Potrai riposarti dopo.
Anche quando non hai nessun piano, anche quando non puoi fare niente in questo momento per avvicinarti al tuo sogno, non significa che devi smettere di creare. Crea altro, inizia a scrivere un libro, fai un disegno. Fai qualsiasi cosa, ma fallo.
Ogni giorno hai lo stesso problema di trovare qualcosa da fare per rispettare la regola? Apri un blog, come ho fatto io. Scrivi il tuo primo romanzo: farà schifo, non te lo pubblicherà nessuno. Ricomincia a scriverlo da capo, sarà più bello.
Non evitare di far qualcosa solo perché non sei capace: nemmeno Bolt sapeva camminare appena nato, nemmeno Einstein sapeva le tabelline all’asilo.
La differenza fra loro e te è che loro hanno creato qualcosa e sono migliorati, tu hai paura. Bolt ha creato un fisico perfetto con l’esercizio fisico, Einstein ha creato formule matematiche che spiegano le leggi che governano l’universo. E tu?
La magia della regola aurea
C’è qualcosa di magico nella regola aurea: più fai, più diventi bravo a fare.
Usufruire del contenuto degli altri non ti renderà una persona migliore. Puoi imparare qualcosa, ma al mondo non gliene frega niente. Nel mondo devi saper fare, devi avere abilità pratiche, devi avere delle competenze.
Se non inizi a fare, non saprai mai fare niente. Non devi solo sapere, devi saper fare. Se non sai fare niente, non stupirti se non riesci nemmeno a trovare un lavoro. È quello che crei che dà valore alle tue attività, è quello che crei per gli altri che ti fa guadagnare.
Più sei bravo a creare, più quello che crei è unico, più aumenterà il tuo valore. Non importa quello che fai, te lo ripeto, qualsiasi cosa è più utile del non fare niente. Piuttosto che guardare la TV, disegna qualcosa. Adesso non sei capace a disegnare, magari pensi di non avere talento, non è vero. Il talento non esiste. L’abilità ti tornerà utile in futuro.
Non solo puoi creare maggiore valore per gli altri, ma anche per te stesso. Ascoltami bene, perché è qui che farai la differenza.
Pensa di dover assumere un idraulico:
- Uno ha vent’anni di esperienza, una laurea negli Stati Uniti in ingegneria, è stato il responsabile per la progettazione dei sistemi idrici di Londra e ha inventato delle tubature che hanno rivoluzionato il sistema di trasportare acqua;
- Uno è un ragazzino neodiplomato, senza esperienza e che non sa nemmeno tenere in mano un pappagallo.
Se avessi i soldi, quale assumeresti per allacciare all’acquedotto la tua nuova cucina? E soprattutto, quale dei due avrebbe risultati migliori?
Ora immagina di essere solo tu. Tu puoi essere sia il laureato con esperienza mondiale che il ragazzino incapace, la scelta è tua. Se invece dell’acqua dovessi assumere qualcuno per aiutarti a raggiungere il tuo sogno, cercheresti la persona con la maggiore esperienza.
Quella persona sei tu.
Tu devi avere l’esperienza per rendere possibile ogni obiettivo, tu devi fare tutto. L’unico modo per costruire il tuo successo è creare, perché creare è l’unico modo per migliorare, per formarti delle competenze che ti torneranno utili a livello pratico.
Un’importante considerazione finale
Guarda con attenzione la regola aurea: dice nel tempo libero.
Significa che sto parlando del tempo che puoi dedicare a te stesso, quello che puoi investire come vuoi. La scuola, le lezioni, lo studio e il lavoro sono esclusi: quello è il tuo sostentamento, il tuo futuro, il tuo investimento a lungo termine. Quelle sono le cose che devi fare, io sto parlando di quello che vuoi fare.
Per questo il rapporto è di un minuto di produzione per ogni due minuti di assorbimento passivo: devi anche rilassarti. Non cercare di essere troppo produttivo, diventerai stressato e vivrai male. Fai, non strafare. Oltre un certo limite non andare.
Diciamo che dormi 7 ore a notte (l’ideale) e fra lavoro e trasporti partono 9 ore: te ne rimangono altre 8 ogni giorno per fare quello che vuoi. Se segui la regola aurea, devi passare poco meno di tre ore al giorno a creare.
Credi che sia poco? Scrivi il tuo romanzo per tre ore al giorno per una settimana, poi dimmi quanto sei riuscito a fare. Fai sport per un’ora al giorno, cucina cene sopraffine per mezz’ora e scrivi un blog nel tempo che rimane.
Segui la regola aurea e avrai tutto il tempo per riposarti, ma non abbastanza per battere la fiacca. Riuscirai a fare ogni cosa senza alzare il tuo livello di stress e con serenità. Migliorerai, diventerai una persona felice.
Fai qualcosa, fallo ora. Hai già sprecato troppo tempo oggi. Non importa cosa, crea qualcosa di tuo.
P.S. Non sei ferrato in matematica? Simone, un lettore di Mindcheats, ha creato un semplice programma su Windows che calcola quanto tempo devi dedicare a produrre qualcosa ogni giorno. Scaricalo direttamente e gratis: fai click qui.
Matteo Ducoli
2 Gennaio 2013 @ 13:57
Grande articolo! Fantastiche considerazioni! Sono veramente contento di averlo letto! Dovresti però trattare un piccolo, grande, enorme problema: come rimanere costanti nel creare? Come motivarsi a creare? Io personalmente ho sempre pensato che qualunque cosa facessi fosse buona per me, anche se era brutta ed inutile, però più di una volta mi sono ritrovato a creare qualcosa e poi abbandonarla per creare qualcos’altro (ad esempio avevo creato un blog per la mia classe in cui all’inizio condividevo articoli, considerazioni e altre cose, ma poi si è trasformato in una piattaforma poco attiva per il nostro materiale didattico). Il creare continuamente e ripeutamente giova comunque? Sperando di essermi spiegato, aspetto una tua risposta!
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 14:20
Parto dalla fine: sì, creare giova comunque, in ogni caso. Non importa cosa crei.
Quindi anche la motivazione è semplice: fai qualcosa che ti piace, punta su quello. Ci sarà qualcosa che ti piace, no? 😉
Matteo Ducoli
2 Gennaio 2013 @ 14:41
Fin troppe cose, che si sovrappongono spesso 🙂 Non che questo mi crei problemi personali, però sicuramente non aiuta a trovarmi un obiettivo ben preciso. Mi diverte tantissimo lavorare con il computer (grafica 3d e creazione di videogame), mi diverte fare l’animatore a scuola, se mi capita una penna in mano e un foglio sul tavolo, disegno con piacere. A dir la verità quest’ultimo è un po’ un problema, visto che spesso mi sono ritrovato davvero senza accorgermene a disegnare facce demoniache dentro alle circonferenze di matematica 😀 E la profe quando mi ha visto mi ha detto che sono molto belli, ma dovrei farli in altri luoghi! Comunque, boiate a parte, capisci che in casi come il mio (poco tempo e tanti sogni), la tendenza è quella di tralasciare alcuni progetti? Magari troverò qualche consiglio sugli articoli che hai linkato sopra 😉 , ma nel frattempo, saltare da una creazione all’altra è “comunque valido”?
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 14:52
Certo che vale, basta che crei. Se hai troppe passioni scrivile tutte su un foglio e cancellane i tre quarti, una alla volta, partendo dalle meno importanti. Quelle che rimangono sono le cose su cui devi concentrarti, lascia stare le altre. Ogni settimana ripeti l’esercizio.
Matteo Ducoli
2 Gennaio 2013 @ 14:59
Sarà fatto! Cominci lo spappolamento del mio cervellino! 1 ora e mezza al giorno! 😉 Grazie di tutto e ancora complimenti per il sito e l’articolo
Tony
8 Febbraio 2013 @ 18:45
esperienze necessarie per il futuro..quali sono per te?
Stefano
9 Febbraio 2013 @ 05:58
Tutto è utile, come ti ho detto nell’altro articolo, specializzati in quello che ti piace fare.
Anonimo
8 Settembre 2013 @ 12:12
ciao. Complimenti per l’articolo. Io quest’anno inizio l’ultimo anno di giurisprudenza, mi piacerebbe molto agire oltre che studiare soltanto, ma purtroppo l’università non lo permette, prevede solo tanto tanto studio passivo. Non vedo l’ora di iniziare a fare pratica perché solo in quel momento avrò la possibilità di agire, di creare qualcosa (seguire direttamente una causa, andare in tribunale, creare atti, ecc.). Secondo te c’è un modo per iniziare ad agire sin da ora senza aspettare la pratica forense? Grazie per la risposta e soprattutto per gli articoli!
Stefano
9 Settembre 2013 @ 11:42
Le opportunità ci sono, basta che usi la creatività e provi strade nuove.
Nicola Maffi
2 Gennaio 2013 @ 14:22
hai perfettamente ragione! mi hai aperto la mente! non è più ora di battere la fiacca! e hora di CREARE
Varamyr
2 Gennaio 2013 @ 14:38
Hai perfettamente ragione! Ho sprecato un’infinità di mesi procastinando per iniziare a lavorare sulla creazione di un mio certo progetto. Ieri sera mi ci sono messo non avendo altro da fare, e ora almeno 30 minuti al giorno (che diventeranno 1 ora e 30 quando riuscirò a procurarmi ciò che mi serve) glieli dedico.
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 14:50
Ricorda che se fai solo 30 minuti al giorno, ti rimangono altri 60 minuti in cui devi creare dell’altro. 😉
Varamyr
2 Gennaio 2013 @ 15:48
giusto 😉 mi era già passato di mente! anche se dovrò trovarmi qualcosa da creare a breve termine in quell’ora, siccome mi seccherebbe lasciare qualcosa di incompiuto quando potrò dedicare al mio progetto anche quel tempo.
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:56
Creare non significa necessariamente completare un progetto: scrivere un diario è creare, fare un disegno è creare.
Varamyr
2 Gennaio 2013 @ 19:04
vero 😀 mi hai illuminato!
Robi
2 Gennaio 2013 @ 15:23
C’è anche da dire che la cultura è uno strumento che dovrebbe portarti a scrivere palliativo e non pagliativo… =P
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:14
Corretto. Visto? Sbagliare è il primo passo per migliorare.
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 18:01
Mi piace questo punto di vista ;D
Robi
7 Dicembre 2013 @ 03:27
Mai negato 😀 altrimenti non potrei fare (non potrei farlo bene, almeno) il lavoro che faccio ^-^
franco
22 Giugno 2014 @ 04:33
E’ vero
Valentino Salvato
2 Gennaio 2013 @ 15:23
Mi congratulo con te, Stefano! Hai veramente trovato la Regola Aurea e l’hai saputa comunicare anche in modo molto efficace! All the best da Londra!
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:15
Oh, come sta andando a Londra? 😀
Valentino Salvato
2 Gennaio 2013 @ 16:36
Alla grande! Capodanno (31 e 1) al castello di Saint Hill, a sud di Londra! Concluso un 2012 da favola e iniziato un 2013 da sogno! Già prenotata una crociera di 2 settimane ai Caraibi con data ancora da decidere. Spero tutto bene anche lì in Florida! Ho insegnato un anno in North Carolina nel 2004-5. Bellissima esperienza! Buon Anno Nuovo e continua a scrivere articoli così! Bravo!
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:58
Insegnato in North Carolina? Interessante… come si fa? 😀
Valentino Salvato
2 Gennaio 2013 @ 17:16
Insegno Matematica qui a Londra, dove mi sono qualificato nel 2002, e poi ho partecipato ad un Teacher Exchange Program che può durare fino a 3 anni con una J1 Visa. Io sono potuto stare solo un anno perchè dovevo ritornare a Londra ma ci sarei rimasto volentieri di più perchè era un posto favoloso. Vivevo nel Golf Club Magnolia Green, vicino Wilmington, sulla costa al confine col South Carolina. Ho anche dei parenti in Florida, vicino Tampa ma non sono mai andato a trovarli finora. Chissà in futuro… Un salutone 🙂
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 20:59
Complimentoni, se passi in florida entro metà aprile fammi un fischio.
Andrea
2 Gennaio 2013 @ 15:32
Sto creando un commento!
È una regola che avevo intuito tempo fa, ma non pensavo potesse essere così utile. L’ho intuita facendo le cose che ho sempre fatto: studiare, leggere e scrivere.
Sicuramente adesso farò i miei esercizi di scrittura creativa con più dedizione, dato che questi si articolano in una sola, semplice fase: creare.
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:54
Scrivere è un ottimo passatempo e un’abilità che torna sempre utile, fai bene a dedicarci del tempo.
Luigi
2 Gennaio 2013 @ 15:32
Ottimo articolo illuminante, sarà la regola da tenere sempre in mente:
…..Per ogni due minuti del tuo tempo libero spesi a usufruire del contenuto degli altri, spendine uno per creare qualcosa di tuo…..
Complimenti Stefano e buon DUEMILACREDICI !!!
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:54
Grazie, buon 2000credici anche a te. 🙂
Alessandra
2 Gennaio 2013 @ 15:46
Come sempre bravo Stefano !Grazie!Del creare fanno parte anche le pulizie domestiche?Per il resto vedró di inventarmi qualcosa 🙂
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:55
Le pulizie non fanno parte del tempo libero, quindi non rientrano in nessuna categoria. 😛
salvatore
2 Gennaio 2013 @ 16:01
Ottimo articolo per iniziare l’anno, in effetti spesso siamo passivi nell’utlizzo del tempo libero.
Adesso che ci penso ho già utlizzato il mio tempo passivo leggendo l’articolo è ora che cominci a creare… 🙂
p.s. 1 ora di spinning sono un cicloamatore 😉
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 16:57
Ero molto indeciso se includere l’attività fisica nel creare o no: alla fine ho deciso di farla rientrare, perché anche se non è un’attività mentale contribuisce al miglioramento personale. Vai così!
salvatore
2 Gennaio 2013 @ 18:25
Ottimo, se posso aggiungere lo sport ha degli effetti benefici sopratutto per chi, come il sottoscritto, passa tutto il suo tempo davanti ad una tastiera ed un video….. Grazie ancora per lo splendido articolo
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 21:02
Ti accorgi di quanto lo sport faccia bene al corpo e alla mente solo quando cominci a farlo in maniera seria. Continua a correre!
Ermelynda
2 Gennaio 2013 @ 17:23
Io suono, è la mia più grande passione. Pensi che rientri nel creare? intendo quando suono pezzi degli altri (ovvio, se faccio i miei, fanno schifo ma li ho creati io). Se rientra lo sport, forse rientra anche la musica (suonarla, non ascoltarla ovviamente). Che ne pensi?
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 21:00
Siamo sul filo. Non è propriamente creare, ma ne condivide molti dei benefici. Se fa parte di un tuo percorso di crescita personale sì, la musica è creare.
Ermelynda
2 Gennaio 2013 @ 21:23
ora che ci penso però non sono convinta di una cosa: perchè questa sarebbe la formula che risolve ogni problema della crescita personale? rispettare questa regola significa sicuramente aggiungere parecchio al nostro percorso di crescita, ma non credo che significhi risolvere tutti i problemi, per esempio, cosa c’entra questa formula con la procrastinazione? la maggior parte delle cose che rimando sono cose che devo fare, non cose che voglio fare, non rientrano quindi nel mio tempo libero, questa regola quindi non le comprende. Se si considera che procrastinare le cose che bisogna fare significa sacrificare molto del mio tempo libero stiamo da capo: questa regola non mi serve quasi a niente
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:35
L’importante è azionare il motore. La cosa che serve veramente è iniziare a fare qualcosa, non importa cosa. È quello che serve per uscire dallo stato di costante pigrizia, passare dall’usare quello che hanno fatto gli altri a creare qualcosa. Una volta che hai questo stato mentale improntato all’azione, la procrastinazione non sarà più un problema.
una nonna
2 Gennaio 2013 @ 17:45
.. anche cucire con tanto amore e per mio piacere un vestitino “inedito” per la nipotina è creare, vero? E preparare il pranzo e la cena, secondo te in quale settore rientra? Forse fare il pane in casa è un’attività creativa.
Mi piacciono molto le tue riflessioni, grazie.
Una nonna felice di vivere in questo tempo!
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 21:01
Certo, cucire è creare. Cucinare anche, basta che sperimenti sempre qualcosa di nuovo e non ti limiti a quei quattro piatti surgelati. Come vedi, alcune cose possono essere creative o no a seconda di come le affronti.
Evgeny
2 Gennaio 2013 @ 18:06
Ottimo articolo questi giorni riflettevo sulla teoria dell’aggiungere valore nella vita delle persone e questo post e’ la conferma grazie.
Anonimo
2 Gennaio 2013 @ 20:37
Ti ho criticato nel precedente articolo ed hai cancellato il mio messaggio..questa volta peró ti faccio i miei complimenti, ottima teoria, formulata e descritta per bene 🙂 buon anni nuovo, torneró cn piacere a leggere (e anche a criticare ^_^) i tuoi articoli
Stefano
2 Gennaio 2013 @ 21:05
Io cancello senza rimorsi i commenti che suonano più come un insulto che come una critica costruttiva, visto che la maggior parte delle persone non comprendono la differenza. Consiglio: restare “Anonimo” non aiuta il giudizio. 😛
emanuele
3 Gennaio 2013 @ 00:19
ciao stefano, qual e’ la domanda per capire se l’attivita rientra in quello che crei o in quello di cui usufruisci?
palestra, imparare la respirazione yoga e imparare un metodo di studio sono cose che mi confondono…
ciao bello, mostrero’ ai miei companeros argentini che la crescita’ personale all’italiana e’ la numero uno!!!!
in sudamerica la costanza e’ una rarita’!!!!
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:43
Imparare significa leggere e interiorizzare qualcosa creato da altri (respirazione yoga, metodo di studio). Studiare, leggere e imparare sono assimilazione. 😉
nevrotico
23 Gennaio 2013 @ 22:09
Ciao Stefano complimenti per l’articolo, è davvero semplice e geniale ! Però questo ultimo post mi ha confuso parecchio… imparare a suonare uno strumento ad esempio com’è considerato? imparare una lingua? tu prima hai citato l’idraulico con vent’anni di esperienza come modello di successo, ma in vent’anni ha imparato non ha creato niente o almeno non necessariamente : può aver imparato che ad un problema corrisponde una soluzione e applica l’associazione di volta in volta, ovvero, copiando, non creando, anche se il problema non può mai essere del tutto identico può essere ascritto ad una casistica che ha una soluzione univoca. Puoi spiegarmelo meglio ? Grazie.
PS: e i brain games tipo lumosity o il sudoku dove li metti?
Stefano
24 Gennaio 2013 @ 06:29
Suonare uno strumento può essere sia studio che produzione, a seconda di come lo impari. Anche imparare una lingua: studiare regole sui libri è assimilazione passiva, conversare attivamente con un madrelingua è produzione (a patto che tu stia imparando). L’idraulico che ha fatto successo… Ha fatto successo, quindi ha sicuramente svolto un percorso di crescita e creazione, altrimenti non sarebbe arrivato lì. Uno che resta nella mediocrità e applicazione di quello che ha imparato andrà avanti con 1000 euro al mese a vita. I brain games sono assimilazione: lumosity e i sudoku li hanno creati gli altri, non tu. 😉
Se hai altre domande chiedi pure.
nevrotico
28 Gennaio 2013 @ 00:29
Ok. Io parto dal presupposto che “nulla si crea e nulla si distrugge”, quindi la parola “creare” mi mette un po’ a disagio, quindi mi sa che di domande te ne farò spesso in futuro per capire meglio la cosa.
Dunque, alcuni dubbi…
1) hai messo l’allenamento fisico nelle attività creative. D’accordissimo sulla sua utilità anche in funzione dell’attività mentale, ma se allenare il corpo è creare, l’allenamento della mente con lumosity dovrebbe essere posto sullo stesso piano.
2) suonare uno strumento. Dunque, sono d’accordo che se io invento delle combinazioni di note suono in maniera creativa, mentre se suono le note di altri, non lo sono, per quanto tecnico possa essere il pezzo che suono, ma c’è da dire, che prima di poter suonare creativamente in maniera decente ho bisogno di imparare e per farlo dovrò dedicarci molto tempo, apprendendo appunto, suonando pezzi di altri e tutto questo tempo è non creativo. Quello che voglio dire è che prima di poter spendere la mia creatività suonando, mi ci vuole molta formazione, impossibile un rapporto 2:1 a meno di non spendere 3 mesi filati solo ad imparare e 1.5 solo a creare; oppure creare subito senza avere le basi per farlo, ma non so quanto questo possa essere utile (magari mi sbaglio). Questo vale anche per altre attività che richiedano un apprendimento prima.
3) Tradurre un testo da una lingua ad un altra è creativo?
4) In generale, ti chiedo, sei d’accordo col dire che risolvere problemi equivale sempre ad essere creativi? Se no, perché?
5) E’ meglio che la creatività sia finalizzata a raggiungere un obiettivo più grande, lungo un percorso (come te col tuo blog)? O non fa differenza? Intendo, posso sviluppare la creatività in tanti modi, un giorno posso fare una cosa, un giorno un’altra, senza seguire un percorso, possono essere piccole cose o creare perseguendo obiettivi che richiedano di scomporre il problema in parti più piccole. Ecco, in questo c’è differenza ?
Giada
3 Gennaio 2013 @ 00:21
Davvero un ottimo articolo! Una domandina: se uno passa tutto il suo tempo libero a creare? O gran parte? Va male o bene? xD
In ogni caso complimenti ^^ E buon anno! 😛
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:43
Se passi più tempo a creare rispetto a quanto dico nella mia regola aurea, ancora meglio! Più crei, meglio è.
licj-pmo
3 Gennaio 2013 @ 02:01
Ciao Stefano, è la prima volta che scrivo. Complimenti per il blog. Visto che suggerisci di creare comincio col creare appunto un commento.
In genere mi trovo d’accordo con te e apprezzo i tuoi articoli. Leggendo questo una cosa mi ha lasciato perplesso : sostieni che ampliare la propria cultura non è utile al fine del proprio miglioramento e della crescita personale. Dici che è una balla. Suggerisci invece di creare, creare, creare… Ma, la mia domanda specifica è questa : investire del tempo (libero) cercando di ampliare la propria cultura personale non credi sia utile a permetterci di creare meglio e con orizzonti intellettuali più ampi? In caso di risposta negativa, potresti scrivere perché? Grazie per l’attenzione…
Orazio
3 Gennaio 2013 @ 10:49
Sì, la cultura é importante, ma credo che Stefano inviti a creare comunque. Poi magari in un secondo momento potrai perfezionare con la cultura acquisita quello che hai creato. Mi rendo conto che alla fine ci restano solo le nostre creazioni e solo quelle ci distinguono dagli altri
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:50
Senza contare che creare, di per sé, significa imparare nel modo migliore. Io con Mindcheats mi sono dovuto studiare come funziona la rete di internet, i DNS, server, codice PHP, CSS e via così. Tutte conoscenze che ho subito applicato per fare qualcosa: migliorare il blog. 🙂
Mimi
12 Dicembre 2014 @ 16:33
Se fossi stata con Lui ora potrei fare tutto qll che dici. Ma mi manca la forza. L energia. Senza di lui, il mio ex, nulla ha senso. Io nn valgo nulla e nn so chi sono. Lui fa la vita che desidera con un’altra. Io nn sn qll scelta e sopravvivo con qst rimpianto. Nulla ha senso. Altro che creare qlcs. Come si fa a creare se stessi a 40 anni qnd nulla ha senso?
Stefano
15 Dicembre 2014 @ 21:50
Mimi, secondo me l’unica cosa che non ha senso è far dipendere la propria vita e la propria felicità dagli altri 🙂
licj-pmo
3 Gennaio 2013 @ 14:51
Capisco il messaggio, però non mi trovo completamente d’accordo con l’ultima parte. Secondo il mio modo di pensare le nostre creazioni ci distingueranno dagli altri se e solo se non saranno mediocri. E un’ampio bagaglio culturale secondo me è una spinta verso l’uscita dalla mediocrità.
Cito Newton, in una sua lettera di tanti anni fa: “Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti”.
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:58
Di per sé no, studiare senza agire è inutile. Come la scuola italiana. Ricorda che la regola aurea dice di fare per 1 minuto ogni 2 minuti passati a usufruire del contenuto altrui, fra cui c’è studiare. Hai tutto il tempo del mondo per imparare.
Axel
3 Gennaio 2013 @ 11:45
Questo è davvero un bell’articcolo, di blog ne ho letti tanti e questo non centra niente con tutto quello che faccio, eppure ti riesce a far incollato allo schermo a leggere xD.
Qua’ bisogna andare anche un po’ a logica, è importante sia lo studio che la pratica; ma la maggior parte delle volte quà(Italia) non si fanno ne l’une ne l’altra, se si è fortunati si fà un po’ di studio e la pratica alla cavolo di cane(per evitare l’altra parola). Vogliamo fare esempi?
Meglio di no, mi ero messo a scriverli ma poi si scatena il finimondo :D.
Secondo me è importante una via di mezzo, che VARIA a seconda della persona, del campo di studio e del luogo di lavoro(quà in ogni caso ti serve anche una buona dose di culo e conoscere molte persone, almeno secondo me). Per uno che studia lingue, sarà molto più importante la pratica(parlare in quella lingua) cosa che secondo me molti non fanno.
La cosa più brutta è che sia la teoria che la pratica molti SE LA FANNO DA SE’ e se negli altri paesi a scuola combinano veramente qualcosa quà si puo’ dire che buttiamo tempo, e agli studenti tra tutto del giorno gli rimangono si e no 8 ore SCARSE, ora mettiamoci che in quelle 8 ore c’è anche la sera/notte dove è dura combinare qualcosa(ci provo io, ma se non sono nelle vacanze estive ci si riesce a stento).
Altra cosa che fa veramente schifo è il fatto che in Italia le scuole top sono i licei, e poi il 90% di quelli che conosco che valnno ai licei non hanno UNA MINIMA PROSPETTIVA FUTURA di ciò che vogiono fare, ora mi verrebbe da pensare che cavolo ci vanno a fare ai licei, imparano come farsi mantener e oppure aspettano che gli “piova” l’idea di un lavoro dal cielo.
Vedo invece un bel po’ di gente che vengono con me alle scuole superiori e hanno già belle idee di cosa fare, alcuni un po’ esagerate altre un po’ gasate ma ci sono anche quelle che si potrebbero avverare con il giusto impegno.
Questo perchè accade? Un motivo sicuro è sicuramente che molti studenti sono finiti a studiare ciò che studiano condizionati dagli amici, ma anche dai genitori e che le scuole medie elementari non sono state abbastanza capaci a insegnare a fare delle scelte, a quanto pare. Quando andavo alle medie vedevo il 20% della classe che cambiava 30 volte la scelta della scuola e secondo me ancora oggi non sanno se hanno scelta bene(essere indecisi all’inizio va bene, ma un minimo di idea su cosà si “vuole fare da grandi” ci vuole, ho visto gente con l’idea “di costruire bombe atomiche per la Russia”, e anche se ci si scherzava l’idea era proprio convinta….)
Alla fine non volevo fare esempi e li ho fatti >.<, comunque scusate per aver scritto un romanzo. Per me è importante sia lo studio che la pratica, ma studiando in Italia quelle 9-10 di scuola-compiti sono quasi ore perse e il resto del tempo è così poco che si riesce a combinare qualcosa a stento, e pultroppo in quelle ore ci vanno aggiunte anche quelle dedicate allo svago, che è essenziale(non troppo ma ci vuole)
Axel
3 Gennaio 2013 @ 11:52
Dimenticavo una cosa >.<. Faccio un'ultimo esempio che ci stà a pennello più che altro con gli ultimi commenti: io studio programmazione e incontrai un programmatore in una azienda di "sviluppo web", si finì non ricordo come sul discorso della scuola visto che anche lui aveva fatto la mia stessa scuola, ciò che disse era più o meno che tutto ciò che ha imparato lo ha fatto all'università incominciando a studiare proprio dall'università, prima tutto ciò che gli avevano insegnato non gli era servito a un emerita mazza.
Questo esempio è reale e la persona di cui ho parlato se la passa anche benino 😉
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:56
Wow, complimenti per il lungo commento Axel! 😀
Axel
4 Gennaio 2013 @ 14:16
Il riassunto non è mai stato il mio forte xD
Stefano
4 Gennaio 2013 @ 15:01
Perché non ti sei mai allenato. Non esiste qualcosa che sei geneticamente programmato a non saper fare, è tutta questione di pratica. Io sono la persona che disegna peggio in tutto il genere umano, ma è solo perché non ho mai disegnato in vita mia. Se prendessi in mano la matita adesso, tempo qualche anno e potrei vendere le mie creazioni.
Stefano
3 Gennaio 2013 @ 14:49
La crescita culturale è inutile senza risvolti pratici. È la scusa di chi ha paura di agire: non voglio rischiare, non voglio uscire dalla mia zona di comfort, quindi studio per illudermi di usare il mio tempo in maniera produttiva. Se voglio diventare uno scrittore posso leggere tutto quello che voglio, studiare le tecniche per creare una frase perfetta, dei personaggi credibili, una storia accattivante. Ma se non mi metto di fronte al computer e inizio a scrivere centinaia di pagine per fare pratica, tutta quella conoscenza è come non averla.
Imparare non ti renderà una persona migliore. La conoscenza è un requisito che, se sfruttato nel modo giusto, ti permetterà di migliorare di più rispetto a un ignorante. Mettila così: agire senza studiare è come costruirsi una piccola casa prefabbricata, di quelle economiche. Studiare significa mettere le fondamenta e i pilastri portanti per una grande casa in cemento armato, ma se non agisci avrai sempre e solo un’inutile colata di cemento armato.
licj-pmo
3 Gennaio 2013 @ 15:02
Adesso ho più chiaro il tuo messaggio. La pensiamo in modo molto simile.
Avevo solo capito male ciò che dicevi nell’articolo.
P.S. Avrei qualche riserva sul fatto che un edificio in cemento armato sia migliore di uno prefabbricato ma così si pensa in Italia, ed ai fini della metafora va bene. :p
Francesco
3 Gennaio 2014 @ 13:07
@LICJ-PMO architetto? In Italia? No Alpitur? Ahiaiaiaiai…. scherzi a parte condivido pienamente quanto scritto. Vorrei solo aggiungere che non è importante ciò che fai ma come lo fai, non esistono settori in crisi ma persone in crisi (ricordo l’esempio fatto su questo sito relativo ai due ristoranti sulla stessa strada uno pieno l’altro vuoto). E’ “chi fa che cosa” e se ti piace quello che fai ti manca solo il “contenitore giusto”.
Un saluto a Stefano e a tutti i lettori di Mindcheats.
Pietro
3 Gennaio 2013 @ 18:02
Penso che che è quello che tu vuoi intendere quando dici che è meglio fare esperienza,nel caso dell’inglese tu sostieni che parlando su skype si può riuscire a diventare fluenti in un modo più efficace,perchè si fanno errori e si interagisce direttamente.Ultimamente mi stanno piacendo molto le cose con risvolti pratici e devo dire che molti dei tuoi ragionamenti sono condivisibili,come il paragone tra un idraulico con esperienza ed un neodiplomato!Come ho ho scritto altrove la scuola italiana non aiuta perchè insegna le cose in modo astratto e se funzionasse meglio,potremmo coniugare teoria e pratica e risparmieremmo un sacco di tempo.Tornando a cosa sia o non sia la creazione,ho una domanda da farti in merito(io sto imparando,migliorando l’inglese e imparando il tedesco,usando corsi e traducendo con Google Translate le parole a me sconosciute di articoli web di mio interesse),questa cosa si può considerare creazione?
Stefano
4 Gennaio 2013 @ 14:53
Imparare di per sé no, non è creazione. Interagire con altre persone può essere un mezzo per creare, al massimo: creo un contratto lavorativo parlando con il capo, ad esempio. In generale, studiare e imparare non fa par te del creare, ma puoi rientrare in una zona grigia: se esci dalla zona di comfort e fai qualcosa di nuovo (come appunto iniziare a parlare su Skype con le persone) sentirai alcuni benefici tipici della creazione.
inside
3 Gennaio 2013 @ 23:42
bellissimo articolo,complimenti! hai veramente ragione!da quando ho iniziato a leggere fino ad ora stavo facendo sempre ‘si’con la testa XD credo che la metteró subito in pratica(mi piacerebbe un sacco aprire un blog =) )
saluti
Axel
4 Gennaio 2013 @ 14:23
Non voglio tagliare a nessuno le ali, ma aprire un blog non è così facile. Per ogni argomento esistono migliaglia e migliaglia di siti e le persone non vanno sui blog per fare un piacere, e devi riuscire con le giuste teniche a farti “indicizzare” da google(che è il motore di ricerca più utilizzato).
Secondo me è meglio magari cominciare con lo scrivere su qualche forum di una tua passione e se proprio vuoi fare qualcosa piano piano ti “candidi” come moderatore 😉
Poi se vedi che sei proprio bravo/a nell’insegnare e scrivere su quell’argomento all’ora apri un tuo blog/forum, che è anche un costo(anche quà io comincierei ad aprire un blog su siti di hosting gratuito prima di comprarne un dominio, altervista, forumcommunity per i forum ecc…… per intenderci; forse questa del dominio gratuito è la migliore scelta per provare l’esperienza di aprire un blog/forum o quel che sia).
PS: In italiano esistono tanti argomenti poco trattati o trattati alla cavolo di cane comunque 😀
Stefano
4 Gennaio 2013 @ 15:04
Io invece credo il contrario: se apri un blog con solo strumenti gratuiti, te ne pentirai amaramente se inizi a macinare qualche visita in più. Un hosting basilare con dominio costa 1€ al mese (Tophost), uno un filo più avanzato 3-4€ al mese (EZPZ). Costi tutt’altro che proibitivi. Poi non c’è storia: puoi scrivere quanto vuoi, ma solo quando apri un blog capisci cosa significa scrivere articoli. Io ho scritto e moderato forum per anni prima di aprire Mindcheats, eppure i miei articoli facevano schifo. 😀
Tikkei
22 Settembre 2013 @ 09:21
Ma può essere anche un blog schifoso, ma per fare esperienza va bene tutto, poi pian piano lo migliorerai.:)
Stefano
4 Gennaio 2013 @ 14:59
Grazie Inside, dammi il link del tuo blog quando lo apri mi raccomando!
Pietro79
4 Gennaio 2013 @ 14:59
Bell’articolo, hai perfettamente ragione.
Purtroppo però nella maggior parte dei casi non riesco a seguirne i principi.
Voglio dire, tante volte mi manca il tempo per studiare/usufruire di contenuti…(per dire ho una pila di libri acquistati e mai letti…) figurarsi a creare qualcosa; almeno il tempo per una corsa me lo ritaglio ogni 2 giorni!
Che sia solo un fatto di organizzazione?
Stefano
4 Gennaio 2013 @ 15:05
Sicuramente. Qual è il tuo lavoro? Forse stai sprecando troppo tempo a dormire (7 ore vanno benissimo), forse lo stai buttando in attività inutili o mal ottimizzate.
Pietro79
4 Gennaio 2013 @ 18:11
Lavoro in uno studio di progettazione come ingegnere. Resto via da casa dalle 7.15 alle 19.00 e dormo dalle 6,5 alle 7,5 ore dipende. Forse dovrei farmi una to-do list delle cose da fare una volta arrivato a casa; a volte ho l’impressione di portare avanti troppe cose senza concluderne nessuna.
Ne approfitto per complimentarmi col tuo blog!
Andrea
4 Gennaio 2013 @ 20:27
Con le To-do list ho finalmente organizzato le mie vacanze al massimo, anche se ho iniziato troppo tardi (tre giorni fa). Dal 23 al 31 dicembre ho passato le mie vacanze stando a dormire fino alle 13, facendo cose a casaccio senza una vera utilità…
Adesso invece è dal primo che già alle 12 e mezza ho fatto tutto ciò che di solito farei in una giornata intera. Oggi ad esempio ho scritto per due ore e mezza, ho letto un libro per un’ora, ho fatto colazione, attività fisica e ripassato filosofia (vado al liceo) e le dodici e mezza stentavano ancora ad arrivare!
Ho passato il pomeriggio a divertirmi giocando – in inglese, ovviamente – e ho dormito per un’ora e mezza, seguendo le regole del bifasico.
Prova con le to-do list, secondo me ti saranno molto utili.
Stefano
5 Gennaio 2013 @ 02:13
Se torni alle 7 di sera puoi farti una doccia, mangiare e dopo hai tutto il tempo per fare quello che vuoi. 2-3 ore al giorno, circa. Applica la regola aurea e fai per 40-60 minuti qualcosa di produttivo, in una settimana ti renderai conto di quanto puoi fare cambiando le tue abitudini.
Erik
4 Gennaio 2013 @ 20:16
comporre una canzone è permesso?:D
Stefano
5 Gennaio 2013 @ 02:13
Sì, quello sì. 🙂
Domino
4 Gennaio 2013 @ 21:29
Ottimo articolo, parole sante. Nel mio tempo libero studio inglese, pratico inglese (su Skype o scrivendo su Lang-8… può essere creativo?), faccio esercizio fisico, studio musica e compongo. Ovviamente non tutto nella stessa giornata. Sicuramente devo fare anche un lavoro di organizzazione e di lotta alla distrazione: sono una dormigliona (anche 9 ore per notte!), poi “massì sto 15 min su Facebook”, “massì cazzeggio per 30 min su Internet”, … ed il tempo vola! A volte mi dico che sarebbe carino gestire un blog, ma lascio stare… prima devo incominciare a gestire me stessa… Comincerò ad organizzarmi secondo questa tua regola aurea ^^
Stefano
5 Gennaio 2013 @ 02:15
Ciao Domino, puoi usare un’altra tecnica che funziona bene: se vuoi essere meno pigra, aumenta i tuoi impegni. Se la tua mente percepisce un senso di urgenza, si darà più da fare. Con me funziona bene, perché il cervello tende a prendersi tutto il tempo che ha a disposizione per fare qualcosa. Se hai poco tempo, sarai più veloce.
Domino
5 Gennaio 2013 @ 16:25
E’ da una settimana che ho installato Temptation Blocker e devo dire che mi trovo bene. A mali estremi…
Giulio
4 Gennaio 2013 @ 22:44
Caro Stefano, innanzitutto complimenti per il blog, leggo sempre con piacere i tuoi articoli. Ci tenevo a condividere una riflessione nata durante la lettura di quest’ultimo. Chiaramente le chiacchiere “da bar” (o ciò che chiamano gli inglesi small talk) con amici e conoscenti rientrano nella seconda categoria: si tratta di un intrattenimento che utilizziamo per rilassarci come possono essere un pomeriggio al cinema od una partita ai videogiochi. Ci sono però altri tipi di conversazioni che si hanno con i propri amici, di ben altro spessore, che credo rientrino nella categoria del creare. Essere di aiuto ad un amico è uno sforzo che produce un risultato concreto, e molto spesso parlare con gli altri (di questioni che ci riguardano, ma anche che riguardano loro), ci aiuta a comprendere meglio noi stessi. Credo insomma che il tempo che noi dedichiamo agli altri (agli amici, a nostra moglie, a nostro figlio), raramente si riveli un tempo in cui non creiamo qualcosa.
Stefano
5 Gennaio 2013 @ 02:17
È una categoria grigia, l’interazione umana è un campo così vasto che ci sono eccezioni. Visto che la maggior parte delle conversazioni sono però “small talk”, ho deciso di semplificare le cose e far rientrare tutto nella seconda categoria. Se pensi che da una conversazione tu abbia creato qualcosa, allora considera pure quel tempo nella prima categoria.
Noemi
5 Gennaio 2013 @ 15:35
Complimenti Stefano! I tuoi articoli sono uno più interessante dell’altro e alla fine sono da più di un’ora sul tuo blog. Proverò a mettere in pratica questa tua regola! 😀
lapigriziamifotte
5 Gennaio 2013 @ 17:47
Credo che il mio nickname contenga già in se il mio problema.
Stefano
6 Gennaio 2013 @ 02:13
La pigrizia è un tratto acquisito, non genetico. Pensaci.
P.S. Notare la brevità del commento anti-pigrizia. 😛
Riccardo
5 Gennaio 2013 @ 20:37
Ciao Stefano! Sto leggendo da pochi giorni il tuo blog e lo sto trovando molto interessante, pieno di spunti e riflessioni molto illuminanti. E’ molto utile specialmente in questo ultimo periodo, in quanto sto capendo di perdere troppo tempo in cose futili, vivendo in modo troppo passivo. Quest’ultimo articolo, in particolare, mi ha colpito molto, ed è esattamente il punto di partenza di cui avevo bisogno per provare a migliorare il mio stile di vita.
Ho però una domanda e, seguendo il tuo consiglio, non ho esitato a commentare: sono balbuziente e mi chiedevo se svolgere esercizi (che ho imparato effettuando un corso) per migliorare il mio eloquio, possono essere considerati una creazione di qualcosa di mio.
Gli esercizi non sono stati ideati da me, non sono qualcosa di mio, però svolgerli migliore di sicuro la mia crescita personale e il mio benessere mentale.
Ti ringrazio e mi scuso per il commento un pò troppo discorsivo.
Stefano
6 Gennaio 2013 @ 02:16
Ciao Riccardo, mi dispiace ma questi esercizi fanno parte dell’imparare, quindi non è creazione.
Erik
6 Gennaio 2013 @ 02:17
Ciao Stefano,ho scoperto un blog interessante ma purtroppo credo che non sia seguito da nessuno,però i contenuti sono buoni:D potresti fargli un’intervista http://www.salvatoresavarese.it/home/
Maria
6 Gennaio 2013 @ 15:13
Articolo stupendo! I miei complimenti!
Spero che questo articolo mi porti a coronare un mio grande sogno: scrivere un libro.
Il problema che ho paura di trascurare la scuola. Hai qualche consiglio da darmi?
Grazie mille in anticipo
Stefano
6 Gennaio 2013 @ 20:32
Ciao Maria, prima di tutto ricorda la differenza fra scrivere un libro e pubblicare un libro: il primo obiettivo è raggiungibile con un po’ di sforzo, il secondo richiede grande impegno. La scuola, al contrario, di impegno ne richiede poco. Se dici di passare tutto il tempo a studiare, significa che il tuo metodo è terribilmente sbagliato. 🙂
Alberto
7 Gennaio 2013 @ 16:38
Ciao Stefano, complimenti per il blog, l’ho scoperto stanotte alle 4 cercando appunto metodi per addormentarsi in fretta!
I tuoi articoli però sono così interessanti che ho avuto l’effetto opposto, sono stato sveglio un’altra ora per leggere tutto il blog (da webmaster noto che conosci alcuni trucchi del SEO, come inserire link rilevanti in ogni articolo. Funziona anche con chi lo sa!)
Mi piace il tuo modo di pensare, così come quello della maggior parte della gente che commenta qui. Il mondo è sempre lo stesso, è l’attitudine mentale che ci permette di viverlo in modo diverso e quindi cambiarlo.
Riguardo a questo post, niente di più vero, creare significa scegliere di fare qualcosa, e quindi seguire un proprio interesse se non una passione.
A fine giornata, a fine settimana, a fine mese, realizzare di aver seguito la propria passione è una grande soddisfazione.
Io sto seguendo un metodo letto su un articolo di Lifehacker (http://lifehacker.com/5886128/how-seinfelds-productivity-secret-fixed-my-procrastination-problem), che consiste nell’individuare tre\quattro obiettivi principali e stampare un calendario per ognuno.
Ogni giorno dedichi un po’ di tempo (anche solo 15 minuti) a ognuno di essi, e se lo fai, prima di andare a letto segni una grossa X su ogni calendario.
È un piccolo trucco mentale, e non pensavo fosse così motivante. La ‘paura’ di spezzare la catena che si è creata mi spinge a non tralasciare mai i miei obiettivi. E sta uccidendo lentamente la procrastinazione.
Sto scoprendo proprio ultimamente che a pagare, a lungo termine, non è l’azione singola, ma la costanza nelle azioni giornaliere.
Complimenti per il blog ma prima di tutto per il modo di pensare, è quello giusto per affrontare la vita e chiunque lo segua (anche io, nel mio piccolo) si accorge in poco tempo che non siamo noi a dover inseguire il successo, ma è il successo che ci sta venendo incontro.
Buona giornata!
Domino
7 Gennaio 2013 @ 18:32
E’ la tecnica che uso anche io e funziona alla grande 😀
Stefano
8 Gennaio 2013 @ 17:00
Grazie Alberto, vedo che anche tu sei un fan di Lifehacker, è un ottimo sito. Sì, è la costanza che conta, l’evento singolo non ha importanza ed è solo una conseguenza di quello che si è costruito in passato. Da qui la mia filosofia: per cambiare radicalmente qualsiasi cosa non basta un giorno.
Guido
11 Gennaio 2013 @ 04:47
Leggo il tuo blog soltanto da qualche minuto e mi piace moltissimo, complimenti!
Ho 16 anni e sono una persona abbastanza insicura , spesso penso a come andrà il mio futuro , mi preoccupò che in futuro non riuscirò ad ottenere quello che voglio.
Vorrei riuscire a migliorarmi in tutti i sensi ad essere più sereno e a pormi degli obbiettivi per il futuro.
Spero che grazie al tuo blog ci riesca.
Stefano
11 Gennaio 2013 @ 06:02
Certo che ci riuscirai Guido! Quello che ti serve è un po’ di fiducia in te stesso, tutto il resto verrà da sé. Se credi di poter fare qualcosa fino in fondo ce la farai: suona molto new age, ma è la verità.
Riccardo
14 Gennaio 2013 @ 21:07
Mah non è che ci voglia chissà quale formula per il successo. Lo si sa dall’alba dei tempi che il punto è: C’è una cosa che vi piace fino allo spasmo?No? bene allora non avrete mai successo e non combinerete mai nulla di rilevante e passerete su questo pianeta senza lasciare traccia per al più un paio di generazioni;dunque godetevela,mangiate trombate,state con gli altri,insomma pigliate fino all’ultimo goccio di divertimento di questa giostra multicolore che può essere la percezione di un intelligenza come la nostra dell’universo che ci sta attorno.
Si?Bene allora,assicuratevi un ambiente tranquillo,con del calore umano,delle persone che vi vogliono bene e si prendono cura di voi, e lavorate fino allo stremo. Se avete anche culo,avrete successo. Ma a voi dopotutto non importerà più nulla,se si lavora fino allo stremo ad una cosa che piace allo spasmo,per definizione si è felici.
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 03:12
Se non è chissà quale gran formula, perché il 90% delle persone non la stanno applicando come si deve?
Il “non c’è niente che mi piace fare” la vedo come una scusa: è impossibile. Il fatto è che quando azzeri le scuse per stare sul divano invece che inseguire il tuo sogno, la mente si trova in difficoltà.
serena zanni
27 Gennaio 2013 @ 19:53
Se a te basta una posizione umana del genere “magnem e bevem che tant n’avem ” buon per te. Io voglio di più per mia vita e per quella dei miei figli.
Alfio
14 Gennaio 2013 @ 22:17
Ma articoli sulla vita sessuale non hai pensato di farne?
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 03:15
No, non è quello di cui mi occupo e non è un argomento che mi interessa. Lascio l’argomento nelle mani di chi ne sa più di me. 🙂
Alessandra
15 Gennaio 2013 @ 10:59
Mi piacciono tantissimo i tuoi articoli perchè fanno veramente riflettere su quello che ci succede ogni giorno…io adoro cucinare, soprattutto dolci, ogni volta provo a fare qualcosa di più complicato e mi sento realizzata ogni volta che ci riesco. E’ vero, a me sembra di essere una normale persona che è capace di fare una normale cosa…da un pò di tempo sto riflettendo su questa cosa che IO SO FARE e mi piacerebbe tantissimo trasformarla in lavoro. Peccato che a volte ci siano variabili che non dipendono da noi, tipo i soldi che mi mancano per fare la scuola che mi permette di aprire un laboratorio di pasticceria e creare i miei dolci. Purtroppo credo rimmarrà solo una mia passione, una cosa che IO ho imparato a fare.
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 15:36
Errore: perché credi che serva una scuola costosa per aprire una pasticceria? Metti insieme creatività e flessibilità, una soluzione si trova sempre. Ad esempio, qui negli Stati Uniti ci sono un sacco di casalinghe portate per la cucina che vendono i loro dolci su internet. E sì, ci fanno uno stipendio di tutto rispetto!
Alessandra
15 Gennaio 2013 @ 16:43
Ma come faccio a sapere se anche qui questa cosa è possibile? Ho pensato anche io di aprire un mini sito internet per offrire i miei dolci, ma sai benissimo anche tu che qui in Italia quando si tratta di norme sanitarie per il cibo non è così semplice. Se tutti potessero improvvisarsi pasticceri, fornai, cuochi a domicilio, non ci sarebbero tanti disoccupati o gente che non sa come passare il tempo. Forse mi sbaglio, ma non saprei da dove cominciare per vendere i miei dolci su internet. Come faccio a sapere che qui si può fare??
Grazie per la tua risposta.
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 16:47
Semplice: prova. Io nel 2010 ho deciso di aprire un piccolo blog di “trucchi per sfruttare la mente”, non sapevo se alla gente sarebbe piaciuto, non sapevo nemmeno niente di blog. Adesso ho migliaia di visite al giorno, ma ricorda che sono partito dal punto in cui sei tu adesso.
Altro esempio di persona che fa dei soldi online, in Italia, grazie alla passione per la cucina? http://www.misya.info/
Se usi la scusa del “tanto non funzionerà” non andrai mai da nessuna parte. Se due anni e mezzo fa avessi detto “tanto nessuno vuole leggere un blog di crescita personale” Mindcheats non esisterebbe.
Alessandra
15 Gennaio 2013 @ 16:57
Su quello hai perfettamente ragione. Bisogna Volerlo e provarci. Infatti io non penso che “non funzionerà”, solo che per certe cose vorrei sapere di non incappare in cose “vietate”.
Grazie per il sostegno, ci proverò e ti farò sapere!!!
Angelo
19 Gennaio 2013 @ 13:00
Ho bisogno di un consiglio.
Io mi sveglio alle 5.50 e ho il bus per andare a scuola alle 6.35. Torno a casa alle 2.45. Inizio a studiare alle 4 e finisco alle 7.
Come posso applicare queste regola aurea? ( Ottima, complimenti!!!!)
Grazie
Angelo. 🙂
Stefano
19 Gennaio 2013 @ 17:02
Studi troppo. 😀
Tikkei
22 Settembre 2013 @ 09:28
Ma no!
Tre ore sono pochissimo, ma per esempio potresti sfruttare il tempo tra le 2:45 e le 4, non penso ci voglia un ora e un quarto per pranzare! e poi dopo le 7? ceni subito? va bene, ti devi riposare, ma se hai davveramente una passione, ci stai fino a che non ci crolli sopra dal sonno! Di tempo ne hai molto più di me, nonostante ciò io, riducendo un po’ il sonno, riesco, non nella quantità che vorrei, ma comunque riesco a mantenere quella che è una passione. Se dici di non avere tempo, come ci dice Stefano è una scusa, ma fidati, e anche tu, Stefano, che tre ore non sono tante per lo studio, bah, sarà che io faccio il classico, ma tre ore sono davvero il minimo.
Rosso
20 Gennaio 2013 @ 18:26
Ciao, grazie dell’articolo: mi piace questa regola!
Detto questo…
risolvere enigmi/rompicapi/indovinelli secondo te va bene come fase creativa della mente ?
non intendo quelli logico-matematici, ma quelli per la cui soluzione devi mettere in moto la fantasia.
Es.
“Un uomo entra in un bar e chiede un bicchiere d’acqua.
Il barista allora improvvisamente prende una pistola a salve e spara un colpo verso il soffitto.
L’uomo allora dice: “Grazie!” e se ne va.
Perchè?”
SOLUZIONE:
.
.
.
.
.
.
L’uomo aveva il singhiozzo, ecco perchè aveva chiesto dell’acqua.
La paura dello sparo glielo ha fatto passare
Stefano
21 Gennaio 2013 @ 01:07
Io non sono un genio degli indovinelli, ma so risolvere i miei problemi con creatività. Una relazione c’è, ma sono due abilità distinte.
Denise
22 Gennaio 2013 @ 23:47
Splendido articolo… A quarant’anni sto imparando un nuovo mestiere: la modellista sarta. Sto creando modelli tutti i giorni e «nuovi» abiti! Due anni fa ho cominciato a ricamare e vedere nascere dalle mie mani splendide creazioni mi ha reso più felice! Adesso devo solo ottimizzare i tempi, mi devo sbrigare a imparare, altrimenti non troverò lavoro! Dammi dei consigli. Ho fatto richiesta anche per l’apprendimento dell’inglese, che studio già da qualche anno, ma senza riuscire a parlarlo correntemente. Un caro saluto, e grazie anticipatamente.
Stefano
23 Gennaio 2013 @ 05:58
Non so come funziona il mestiere che cerchi di imparare, non so come darti consigli specifici. Ti posso dire di applicare la regola aurea anche al lavoro: non stare a informarti sulle offerte, vai a cercarle e proponiti. Per l’inglese ti basta il mio inglese dinamico, vedrai che funzionerà!
serena zanni
27 Gennaio 2013 @ 12:37
Mi interessa aiutare mio figlio a trovare maggiore motivazione nello studio e a migliorare il metodo di studio per uscire da una posizione di passività rispetto all’esperienza scuola, per questo ho letto i tuoi articoli e li ho trovati interessanti. Ho trovato però un messaggio ambiguo dire che non punti al massimo ma solo a superare gli esami. Mi sembra riduttivo. Perché? Io non vorrei un professionista che sa il minimo necessario ma quello con l’armamentario migliore. Rispetto se questa è la tua scelta consapevole, ma spiegamela.
Stefano
27 Gennaio 2013 @ 15:27
Non punto al massimo perché ritengo esistano modi migliori per impiegare il mio tempo e le mie energie. Certo se la scelta è fra studiare per un 30 e studiare per un 18 e uscire al bar, è meglio studiare per un 30. Ma se studiare di meno mi permette di fare un lavoro che aumenta l’esperienza, creare una start-up o fare dei corsi di aggiornamento separati, allora qualche punto in meno all’esame è ampiamente ripagato. Se avessi solo studiato, adesso forse sarei uno studente da 110 ma alla disperata ricerca di un lavoro da 500 euro al mese in Italia. Invece sono uno studente da 94 con un ottimo lavoro negli Stati Uniti, perché ho usato il mio tempo extra per cercare opportunità.
serena zanni
27 Gennaio 2013 @ 18:56
Ho capito: Anche io ho sempre spinto i miei figli a fare tante esperienze e ad aprirsi al mondo e a non assolutizzare il voto ma piuttosto a badare al sapere. Ora però mi accorgo che il mio maggiore di fronte alle sfide delle superiori (II) si crea una specie di alibi nel fatto che lui studia due strumenti musicali, fa sport etc. per non dare il massimo nello studio. Ma così non c’è il rischio di fare tante cose ma nessuna bene? Non ci dovrebbero essere delle priorità decise razionalmente? Quello che chiedo non è molto: non più di un paio
d’ ore ma davvero concentrato con costanza giornaliera darebbe frutti migliori rispetto ad alternare pomeriggi di dolce far nulla a sgobbate per l’interrogazione. Inoltre credo che abbandonare una materia per diverso tempo per poi dover recuperare sia più faticoso e ansiogeno e meno efficace perché a lezione se non sai bene che si sta facendo come fai a seguire, intervenire etc ? Sbaglio qualcosa?
Stefano
28 Gennaio 2013 @ 00:38
Ripeto, bisogna valutare le alternative: lo studio è meglio di far niente, un’attività mirata alla crescita personale e professionale può essere migliore dello studio. Scusami ma, in seconda superiore, due ore al giorno mi sembrano troppe… Io a mala pena studiavo così all’università!
Tikkei
22 Settembre 2013 @ 09:34
Ma che scuola hai fatto?
Io in prima media studiavo ben di più di due ore al giorno, sì, mi ci impegnavo molto e volevo essere il migliore e lo ero, ma guarda che all’università due ore al giorno… Non so veramente che scuola tu abbia frequentato perché il fatto mi spaventa…
Insomma, io mi ricordo l’ultimo mese di terza media… tutto il giorno! tutto il santo giorno e non era abbastanza, certo, negli stati uniti le scuole sono facilissime, ma tu sei andato la DOPO le superiori, allora io mi chiedo, e gradirei una risposta, le medie, come cavolo le hai superate?
Non voglio essere aggressivo, vorrei solo un chiarimento perché mi hai letteralmente sconvolto, per cui o sei un Einstein o c’è qualquadra che non cosa 😀
Stefano
22 Settembre 2013 @ 10:16
Mai studiato alle medie, un sacco poco alle superiori e all’università non mi sono ammazzato di certo. Puoi studiare tanto, o puoi studiare bene. Io ho scelto la seconda via.
Che poi in USA le università siano più facili è tutto da dimostrare…
Fenice_blu_strania
2 Febbraio 2013 @ 20:35
ciao Stefano… devo dire che questo articolo è davvero stupendo, e pur senza sapperlo, sto applicando da un bel pò questa regola. Amo l’ arte. non storia dell’ arte, mi sembra che sia la pura uccisione della stessa: arte è creare, esprimere, non studiare a memoria la struttura di un edificio. Quando ho un ritaglio di tempo disegno, scrivo poesie e compongo qualche piccola canzone, che mi diverto dopo a cantare e suonare con flauto/tastiera/chitarra. Creare aiuta a rilassarsi, ad esprimersi: sono più rilassata, sorrido più spesso, e non mi sto più piangendo addosso: non c’ è nulla di peggio… grazie all’ autocommiserazione sono riuscita a non recuperare le insufficenze a scuola, a perdere il rapporto con alcune persone… hai proprio ragione, la creatività è bellissima… è la base (secondo me) della felicità.
Stefano
3 Febbraio 2013 @ 06:33
Grazie Fenice, sono sicuro che con la tua nuova mentalità riuscirai a ottenere molto di più. Non oggi, non domani, ma vedrai la differenza fra cinque anni.
Paola
7 Febbraio 2013 @ 00:28
AMAZING. Vorrei stringerti la mano! Ti vengo a trovare a Orlando, just in case.
Stefano
7 Febbraio 2013 @ 17:40
Io sono qui fino a inizio aprile Paola, ti aspetto. 😉
Kyoto90
16 Febbraio 2013 @ 00:49
Ciao Stefano…bel articolo! Pensa se ognuno di noi sfruttasse le proprie capacità per creare qualcosa di buono per gli altri come sarebbe bello il mondo. Ognuno di noi ha un grandissimo potenziale!!! Purtroppo pochi lo sviluppano…
Stefano
16 Febbraio 2013 @ 04:36
Io sono un fan della teoria della mano invisibile di Adam Smith: in un’economia di mercato, se cerchi egoisticamente il tuo interesse giovi a tutta la società.
signorina
20 Febbraio 2013 @ 02:41
Buonasera Stefano,
sto scrivendo il mio commento e mi trovo così ad agire…
che dire..? Begli articoli in questo tuo Blog, mi rispecchio con alcuni contenuti in cui hai scritto che lo studio senza applicazione pratica serve a poco! In questo periodo passo le giornate sui libri, amo conoscere e imparare, ma la verità è che questo non mi distoglie del tutto dalla mia preoccupaione costante per il fatto di non avere un lavoro e di non sforzarmi a cercarlo.
Mi celo dietro a tutte le delusioni che ho ricevuto fin qui ma intanto il tempo passa e io non guadagno! Mi sembra di non uscire dal tunnel della mancanza di fiducia-indecisione e blocco in cui mi trovo.
Non voglio scrivere “spero di riuscire ad uscire da questa situaione”
devo soltanto agire e agire subito!
Stefano
21 Febbraio 2013 @ 01:03
I libri sono importanti, ma da soli non ti daranno uno stipendio. Se non applichi quello che leggi in modo pratico, fai prima a dormire tutto il giorno. 😉
roberto
23 Febbraio 2013 @ 23:40
ho passato le ultime 2 ore “leggendo/imparando” dalle esperienze di altre persone. Ho sentito una carica enorme fino a quando non ho letto questo tuo ultimo post (che sembra un po’ confutare queli da te scritti in passato…) ma ci trovo un profondo senso di saggezza. Anche volendo semplicemente “filosofizzare” se non fai qualcosa…non hai fatto nulla, semplice quanto reale..
Stefano
24 Febbraio 2013 @ 01:05
Non contrasta con i post del passato, alla fine più della metà del tempo libero è passata ad assimilare. È quel terzo di azione che fa tutta la differenza. 😉
christian
16 Marzo 2013 @ 19:55
ciao! gran bell’ articolo, molto diretto,crudo e semplice,voglio provarci,e iniziero’ proprio da adesso 🙂 grazie!
Stefano
16 Marzo 2013 @ 20:03
Prego Christian e in bocca al lupo. 🙂
5 buone ragioni per svegliarti presto la mattina | Mindcheats
27 Marzo 2013 @ 13:05
[…] farti riflettere: se dedichi quelle due ore al giorno per fare qualcosa di utile e rispetti la Regola Aurea, puoi diventare un esperto in qualsiasi cosa. Vuoi diventare un programmatore per Google? Vuoi […]
andy
27 Marzo 2013 @ 16:12
… ho iniziato due network e faccio un lavoro da dipendente… mi trovo di fronte al problema di pagarmi ratealmente la formazione personale… che potrebbe essere interna al network o esterna.. quest ultima forse piu completa…consiglio: quale faccio? a quale grado mi porterà? se seguo gratuitamente il tuo blog è lo stesso? posso apprendere tutti i principi e i segreti della crescita personale? oppure ho bisogno del meglio prim degli altri tipo andare dai guru americani?… cosa fare per ripagarmela da subito? un prodotto artigiano da vendere su ebay o un compravendita…? il tempo è tutto sto ragionando in secondi faccio mille cose e non vedo soldi?
andy
27 Marzo 2013 @ 16:14
devo decidere in settimana aspetto una tua gentile risposta:) grazie infinite
Stefano
27 Marzo 2013 @ 16:21
Non ho idea di come siano i corsi di formazione di cui parli, non posso sapere se sono validi oppure no. 😉 Alcuni seminari meritano di essere seguiti e valgono il prezzo, altri no. Dipende. Se metti insieme Mindcheats e un po’ di buon senso, secondo me puoi andare molto avanti comunque.
Gianluigi
29 Marzo 2013 @ 22:14
Ciao Stefano,
Quindi praticare sport è qualcosa che “creiamo”?
Dopo aver passato 3 ore a calcio coi miei amici (5 ore ieri) e un’ora che passerò ora a programmare un sito web sono già quattro ore. Poi potrei fare anche un disegno…
Grazie davvero!!
Stefano
30 Marzo 2013 @ 01:24
Sì, secondo me lo spot fa parte del creare: non stai usufruendo della creazione di nessuno, e stai “creando” un fisico in salute. Se crei più di quello che dice la regola aurea, meglio! Significa che creare per te è un piacere, non può fare che bene. 🙂
Ermelynda
30 Marzo 2013 @ 02:25
Sai Stè, io non sono più tanto convinta di questa regola.
Ho letto l’articolo quando l’hai pubblicato e ti ho chiesto se suonare rientra nel creare, mi avevi risposto di sì, se rientra nel mio percorso di crescita personale.
A questo punto posso dire di rispettare la regola aurea: almeno una buona metà del mio tempo libero lo passo a suonare (inoltre dedico sempre una piccola parte del mio tempo allo sport che anche, come dici tu, rientra nel creare).
di come uso il mio tempo libero non mi lamento molto, si può sempre migliorare, ma faccio già tante cose di quelle che vorrei fare. Il mio problema è che gestisco male il mio tempo non libero. Non procrastino le mie passioni, procrastino i miei doveri. E non avrò mai successo così. Perchè con me non funziona?
Stefano
30 Marzo 2013 @ 14:57
Perché la regola aurea si applica solo al tempo libero: studio e lavoro sono esclusi. Se ti metti a suonare la chitarra quando dovresti studiare per l’esame, non arriverai mai alla laurea. Prima fai quello che devi fare, poi usa la regola aurea per il tuo percorso di crescita personale.
Anonimo
30 Marzo 2013 @ 16:14
Sì, appunto, non sono convinta sul fatto che basti applicare questa regola per avere successo (come dici nell’articolo). è una regola utile, ma non è una regola che comprende tutto, anzi comprende solo una piccola parte della nostra crescita personale
Nada
7 Aprile 2013 @ 17:32
Ho provato a creare un blog.
Ed è divertente, l’ho creato l’altro ieri e ho già scritto 11 articoli, o almeno ci provo.
Boo, secondo te posso iniziare già da adesso (13 anni) a provare a cambiare un po’ il mio comportamento, almeno il poco che posso fare.
C’è chi dice che esagero a tentare di migliorare sempre, insomma, dicono che sono troppo giovane.
Secondo te?
Ci tengo a sapere la sua idea, anche se dubito che riuscirebbe a farmi cambiare idea. Odio lasciare mezzi fatti gli obbiettivi che avevo deciso.
O forse sto gonfiando?
Nada
Stefano
10 Aprile 2013 @ 08:45
11 articoli in 2 giorni, io ne scrivo 1 ogni 7 giorni, che fretta. 😀
Non sei mai troppo giovane né troppo vecchio per migliorare. Quella è una scusa usata da chi cerca vie di fughe facili di fronte alla realtà
Irene
18 Aprile 2013 @ 23:53
Geniale!
Io aspetto sempre l’ispirazione perfetta per mettermi a creare, ed effettivamente le poche volte che capita sento che l’energia aumenta (:
Cerchero’ di zittire il mio perfezionismo e creare creazioni 😀 con la tua regola aurea!
Grazie!
Ire
christian mateus
19 Aprile 2013 @ 09:31
La regola aurea… Avevo ho avuto sempre questa sensazione di fare sempre qualcosa, di creare, ma sempre progetti e chiacchere.. Adesso é ora di applicare quanto letto sulla regola Aurea, é cone se avessi trovato in questo articolo tutto ció di cui avevo bisogno chiarire le idee nella mia mente.
Grazie Stefano sei un grandeeee… E adesso basta mi fermo perché devo andare a creare qualcosa.
Stefano
19 Aprile 2013 @ 14:30
Prego Christian. 🙂
Gae1995
24 Aprile 2013 @ 15:20
Ciao,
Innanzitutto complimenti per il blog. L’ho scoperto pochi giorni fa, l’ho subito aggiunto ai preferiti ed ora poco alla volta me lo sto leggendo tutto.
A me piacerebbe sfruttare la regola aurea facendo nella pratica quanto studiato prima nella teoria e non tenendo scisse le due cose (per esempio scrivendo un racconto fantasy mentre sto studiando psicologia).
Io, per la mia crescita personale e non per la scuola, sto studiando diritto (che studio anche a scuola però) perché mi ha sempre appassionato e vorrei portarmi avanti a giurisprudenza. Vorrei comunque incentrare il mio studio non tanto sulle norme ma su come possono essere interpretate e su come “sfruttarle” a mio vantaggio (quindi propenderei più sulla pratica) però fin quando non ho almeno le basi per questo potrei “produrre” facendo schemi, riassunti, diapositive in power point e quant’altro di quanto studiato in precedenza? Alla fine sto solamente prendendo quanto acquisito ed utilizzarlo per produrre qualcosa di nuovo no? Questo potrebbe essermi utile anche quando vorrei allargare le mie capacità studiando qualcosa di psicologia che penso possa venirmi utile più avanti (anche per sapere come muovermi, come parlare e come valutare i movimenti altrui) visto che di applicazioni pratiche da fare tutti i giorni non me ne vengono in mente.
Un saluto e ancora complimenti
Stefano
27 Aprile 2013 @ 09:22
Ciao Gae. Come giustamente hai intuito la regola aurea la puoi usare al meglio prendendo quello che hai studiato e usandolo per fare qualcosa di nuovo, alrimenti lo studio precedente è inutile. Fare riassunti di quello che hai studiato fa sempre parte dello “studio” però, perché la tua elaborazione produce qualcosa di nuovo solo nella forma e non nel contenuto (stai spiegando i concetti che hai letto con parole diverse). Se invece con i riassunti interpreti le leggi in maniera nuova stai producendo contenuto, non solo forma, e allora va bene. 😉
Gae1995
27 Aprile 2013 @ 13:07
Chiarissimo. Cercherò qualche altra applicazione pratica allora. Grazie mille anche per la velocità con cui hai risposto
Andrea
28 Maggio 2013 @ 13:35
Aspetta Stefano però.. ti faccio degli esempi.. e poi dopo vorrei un consiglio da te per una cosa.
Nella vita ci sono tante cose da fare,per esempio.. uscire con gli amici,conoscere le ragazze,leggere,cercare su internet varie cose che ti incuriosiscono e quindi aumenti la cultura ecc..quindi non è c’è solo il fatto di creare..perchè comunque quello che crei ti deve anche piacere.. ci devi mettere passione,sennò diventa una perdita di tempo no?
Altra cosa se io dormo 7 o 8 ore al giorno,poi lavoro 8 ore al giorno…1)Arrivo a casa che sono stanco.. ma il fatto che dopo essere andato a lavorare,voglio anche rilassarmi,o comunque uscire..quindi dove lo trovo il tempo per creare?
Cosa importante: Oggi il mio direttore della scuola di metalmeccanico che ho finito il settembre scorso,mi ha inviato il messaggio,dicendo se volevo,potevo andare lì a fare un corso di CNC (controllo numerico),io ci sto pensando però a me non piace la metalmeccanica,ma nemmeno andare in azienda,(già provato),come ti avevo detto il sogno sarebbe quello di entrare in polizia,ma dovrei prendere il diploma,il fatto che tu mi dirai prendi il diploma..però impiegherei 5 anni,tra studiare per prendere il diploma,entrare a far il militare e fare il concorso di polizia,ma dopo non è detto che mi prendono a lavorare.. e quindi dopo cosa farò?Quanto dovrò aspettare?Cioè dovrei prendere un diploma,per realizzare il mio sogno..però alla cieca.. senza nemmeno avere la speranza di avere un lavoro ..
Comunque apparte questo,te cosa mi consiglieresti di fare..?Di fare questo corso di CNC,perchè sinceramente ok è vero che miglioro,e questo andrà anche sul curriculum,però se devo andare lì contro voglia e non stare attento,perderei solo del tempo no?
Stefano
28 Maggio 2013 @ 20:52
Ciao Andrea.
Diciamo che torni a casa alle 6 di sera, giusto? Fai un’ora di riposo, dalle 7 alle 8 crei qualcosa, mangi e fai un’altra ora a creare. Poi hai ancora ore di tempo per rilassarti. Se vuoi uscire immagino sia sul tardi durante la settimana, quindi puoi fare 2 ore dopo che torni dal lavoro a creare, poi esci. Hai due giorni a settimana per il relax, sonno più che sufficienti. 😉
Se non vuoi fare metalmeccanica, non fare metalmeccanica. 5 anni per un diploma non sono tanti se sei motivato, ma ricorda: se vuoi entrare in polizia devi essere il migliore. Forse ti serve anche la laurea. Ora chiediti: hai abbastanza motivazione per non solo prendere il diploma, ma farlo con il massimo dei voti?
Ricorda che “mi piacerebbe” non è un sogno, è una fantasia che sai già in partenza di non poter realizzare. Un sogno vero è qualcosa che vedi come raggiungibile, come fattibile. 😉
Jacopo85
19 Giugno 2013 @ 10:53
“se vuoi entrare in polizia devi essere il migliore”… ma migliore in cosa? In tutto? Per la legge dei grandi numeri è statisticamente certo che ci sarà sempre chi, in qualcosa, è più bravo di te.
Mi sembra molto generica e facile come frase…non trovi? 🙂
Stefano
19 Giugno 2013 @ 17:50
Se mi mettessi a mettere tutti i punti, tutti i se tutti i ma, tutti gli asterischi per ogni cosa che scrivo, ogni commento mi prenderebbe due ore. Basta un minimo di buon senso. 😉
Jacopo
7 Gennaio 2016 @ 14:10
dire “che bisogna essere il migliore” è un consiglio un pò senza senso se posso dirlo. Se non altro perché è relativo l’esser migliori. Dipende dal punto di vista di chi ci esamina (concorso o selezione). Per qualcuno siamo ok, per altri l’esatto opposto. Pensa che si può fare brutta impressione anche senza aprire bocca. Io credo che il successo vero nella vita è essere sè stessi (insieme alla coerenza con le proprie convinzioni),lasciar vivere in pace gli altri e saper apprezzare le piccole cose e quelle che spesso diamo per scontate.
Quando ci si pone un obiettivo, prima di tutto bisogna capire se abbiamo del talento per riuscire in quella cosa. 2à cosa, dobbiamo accorgerci di avere un talento: spesso uno neanche lo sa di averne. 3à cosa, bisogna sapere come poter sfruttare al melgio il talento che ci si è accorti i avere. 4à cosa: bisogna avere i mezzi per sfruttare quel talento nel modo in cui si è capito come sfruttarlo. Ultima cosa che poi riguarda un bel 50% di tutto il discorso: il fattore C (fortuna). Questo fattore è sempre presente e non ci sarà mai strategia in grado di andare contro di esso, se il destino è avverso. Questo perchè ci sono delle cose che non dipendono da noi.
Noi possiamo solo dare il massimo che possiamo con il metodo giusto e la costanza. Al resto, deve girarci bene… e qui non so quanti esempi opposti a tale teoria possano esser contrapposti.
Il principio di Einstein: come ottenere di più faticando di meno | Mindcheats
5 Giugno 2013 @ 13:03
[…] ti porti più vicino al traguardo ogni giorno: per la massima efficacia ti consiglio di seguire la Regola Aurea. Quando lavori, elimina ogni distrazione: fare più cose insieme, o multitasking, è una delle cose […]
OSAMA
29 Ottobre 2013 @ 07:35
la Regola Aurea dettata da Gesù è l’unica che dà gioia,porta al successo,dà la vita…. tutte le altre regole sono umane ,destinate a fallire , il regista che ci invita al fai da te, usa la tua testa, sei dio di te stesso è già condannato a morte e svia ogni giorno un nugolo di mediocri che manco conoscono la loro origine e scopo nella vita o semplicemente pensano di essere qualcosa!
Gesù
6 Gennaio 2014 @ 20:48
Eh?
osama
7 Gennaio 2014 @ 11:14
l’essere umano che conosce la sua origine sà bene che non può creare nulla, questa facoltà l’ha il Creatore dell’uomo e di tutto ciò che lo circonda 🙂 l’uomo può e con fatica concepire un’idea, inventare,innovare,trasformare,realizzare, un qualcosa partendo da ciò di cui già dispone … tuttavia il successo lo può avere se segue il libretto di istruzioni del Suo progettista, se pensa con la sua testa o si affida ai luminari mondani fallisce sempre! non appartiene all’uomo terreno nemmeno di dirigere il suo passo! 🙂
OSAMA
28 Gennaio 2014 @ 12:31
Cosa significa avere successo nella vita?
Angio
22 Luglio 2014 @ 09:23
Buongiorno a Te Stefano e buongiorno a chi si inserisce o fa parte di questo fantastico e incredibile Blog.
Caspita! fantastico questo articolo, complimentoni!
Mi piacerebbe rispondere al signor Osama.
Allora Stefano, a me piace molto commentare dove posso e dove mi sento (a volte sono polemica), tu hai piena ragione sul fatto che la cultura non è quella cosa che ti fa Vivere, in quanto è uno strumento spesso vantaggioso, tuttavia, come forse ho detto, io di cultura non ne ho per mancanza di studio, ma questo non mi impedisce di avere una testa, di leggere e ascoltare.
Eh sì! CREARE è una gran bella cosa, ma…. devo dirti che questo forse è un “caso” fortunato.
Mi vergogno un pò, però dai, faccio uno sforzo e tiro fuori il rospo – Ebbene, anch’io faccio parte di quei miliardi di persone che spesso perdono tempo, specialmente in queste due settimane! perdo completamente il tempo, che se lo buttassi nella spazzatura sarebbe il meno!
Non sono una teledipendente, nemmeno una persona dedita a “fessibook” (si, fessi-book e perdona l’appellativo), tuttavia, con il tempo che ho a disposizione, potrei aver portato a termine da un bel pezzo il mio libro! Invece causa mancate informazioni che mi vengono negate, questo è rimasto fermo con il mio malcontento e non ho ancora raccolto su cd le mie poesie da inviare all’editore….. . Non intendo incolpare le informazioni negate, ma mi occorrono, non posso inventare quella storia.
La tua citazione: Se non inizi a fare, non saprai mai fare niente. Non devi solo sapere, devi saper fare. VERISSIMO! e mi ci metterò, a costo di dare pugni sul tavolo! Perché tra l’altro, ho l’impressione che il restare inermi, crea quella sorta di circolo vizioso che rende tristi.
E inizierò a prendere appunti su quello che ho fatto nella giornata, volta per volta e vediamo se la spunto io o la mia testa che si è abituata a poltrire, io penso che i pensieri non siano inutili, anzi, ma alcuni pensieri sono inutili perché fanno perdere tempo!
Spero di non aver urtato o peggio, creato disagi.
Un sincero saluto e di nuovo complimenti.
Mi piacerebbe domandarti,
Simone
4 Gennaio 2015 @ 17:38
Articolo interessante ma migliorabile.
Il punto non dovrebbe essere avere 8 ore al giorno occluse da un’attività “lavorativa” tramite la quale non sentiamo che stiamo dando il nostro valore al mondo: il lavoro dev’essere proprio questo per definizione, dare il proprio valore al mondo, e se non la vediamo così è solo perché come società ci siamo ammalati. La formazione è altresì importante: la competenza è necessaria perché il valore che creiamo sia di qualità.
Il problema di fondo è: quando le persone non fanno ciò che vogliono. Quando si iscrivono a una scuola e non sanno bene perché, quando fanno un lavoro che non li soddisfa perché non sanno che altro fare, quando rimangono passive. In una vita felice il confine tra lavoro e “creazione” così come intesa in questo articolo non esiste: la regola aurea è quindi validissima per tutti coloro che sono intrappolati in un’attività insoddisfacente per motivazioni finanziarie e ne possono uscire solo facendo un passo alla volta, o per quelli che studiano una determinata cosa e non sanno bene perché, ma è molto meglio cercare il problema alla radice anziché tamponarlo.
Insomma, il discorso è molto più profondo e ci sono tanti, troppi altri aspetti da considerare, quindi attenzione ai toni svettanti, “l’apice e il riassunto di ogni percorso di crescita personale”: vanno assolutamente evitati, specie da chi insegna.
VICTOR
11 Giugno 2013 @ 15:18
queste cose dovevo leggerle a scuola
Stefano
11 Giugno 2013 @ 18:47
Grazie Victor.
Mattia
13 Giugno 2013 @ 12:26
Ciao Stefano,
più leggo articoli più rimango impressionato dalla grande persone che sei, e dalla grande passione con cui condividi il tuo sapere, le tue esperienze, e i tuoi segreti. Condivido appieno il pensiero, e ti lascio un abbraccio con un frase che a me piace molto: “Un vero uomo, si vede da quello che fa, non da quello che dice”.
Buona giornata
Stefano
13 Giugno 2013 @ 22:13
O come disse non ricordo chi: “sei quello che fai.” Vero: le parole sono vuote e se non sono seguite dalle azioni ti lasceranno vuoto, da qui nasce la Regola Aurea.
Denise
14 Giugno 2013 @ 12:37
Ciao, sto seguendo alla lettera la regola aurea! Speriamo che tutto diventi realtà molto presto! Sto scrivendo, sto leggendo, sto provando nuove ricette in cucina e soprattutto, da lunedì comincerò a suonare davvero con profitto il mio strumento preferito. A presto.
P.S. Sono felice di essermi imbattuta nel tuo blog, grazie infinite per i consigli preziosi che sono in esso contenuti.
Stefano
14 Giugno 2013 @ 22:44
Ciao Denise, in bocca al lupo per tutto! La regola aurea descrive in modo preciso un principio che tutte le persone di successo condividono: devi fare qualcosa. Non leggere, non prepararti, non sognare. Fare.
Jacopo85
19 Giugno 2013 @ 10:40
Personalmente quando ho letto la frase “il talento non esiste”, mi è venuta voglia di lasciar perdere di leggere l’articolo e di seguire certi consigli.
Come si fa a dire che il talento non esiste? E’ la base del successo l’avere in dono il saper fare certe cose! Ma te pensi veramente che se uno non ha il dono del canto (faccio un esempio) possa arrivare a diventare un cantante famoso? O che Bolt vinca solo perchè si allena costantemente? Bolt vince perchè ha il dono di essere il più veloce. Se n’è accorto e ha avuto la possibilità di sfruttare la cosa.
Ma nel mondo non tutti hanno i doni “giusti” (perchè tanto gira tutto intorno all’economia, quindi la cosa è vincolata sotto molti aspetti).
Nel mondo non tutti riescono a scoprire di avere doti innate e quindi a sfruttarle.
E c’è anche chi, pur avendole scoperte non riesce a sfruttarle per mancanza di possibilità (tempo,denaro o occasioni).
Messi non è diventato un campione solo perchè s’è sempre allenato con un metodo specifico. Lui è nato campione; ce l’ha nel DNA non è dipesa da lui la cosa. Ha avuto questo dono e la fortuna di averla potuta sfruttare al meglio. Se non hai il dono di nascere tagliato per giocare a calcio, non è con l’allenamento che supererai chi ci sa veramente giocare di suo. E la differenza poi si vede! Non basta la grinta e la determinazione.
Ci vogliono pure capacità innate e fortuna per arrivare a qualsiasi tipo di successo. Il destino esiste e non dipende solo da noi. Pensare che tutto dipenda solo da noi è puro egocentrismo. E di esempi che confermino questo nella vita di tutti i giorni ve ne sono tanti.
Non voglio smontare nessuno nè demoralizzare, ma credo sia bene guardare la cosa sotto tutti gli aspetti (anche quelli negativi e reali che stò citando).
Stefano
19 Giugno 2013 @ 17:48
Infatti ho specificato nell’articolo: le eccezioni esistono, ma sono eccezioni. Logico che un tizio alto 1,60 non entrerà mai nell’NBA. Per il canto: sì, se ti alleni abbastanza diventerai bravo. Non importa il tuo cosiddetto “talento” che, come ho detto, non è che tanto allenamento fatto bene. Se cerchi su internet ci sono migliaia di articoli e ricerche scientifiche sull’argomento, fra cui una: http://money.cnn.com/2008/10/21/magazines/fortune/talent_colvin.fortune/
Il “talento” è una di quelle credenze popolari senza senso, ma difficili da estirpare anche quando le prove scientifiche sono schiaccianti.
Alessandro
20 Giugno 2013 @ 13:09
Ciao Stefano e complimenti.Ho 16 anni quasi 17.
vorrei chiederti: fare sport è creativo?e studiare teatro?imparare l’inglese?
Stefano
20 Giugno 2013 @ 22:44
Sport fa parte delle attività, perché stai migliorando il tuo corpo (importante per stare in forma a livello globale). Studiare non è mai creativo, nemmeno il teatro. L’inglese è creativo solo quando NON lo studi ma lo parli con altre persone in carne e ossa (come dico nel mio corso di Inglese Dinamico). 😉
Gabry
20 Giugno 2013 @ 15:51
Ciao Stefano! Premetto che ho una mentalità ancora molto scolastica.. Ma se io facessi una serie di video (che ancora non so fare) a proposito di un argomento che mi interessa -e che mi piacerebbe condividere con altri-, studiando da varie fonti e poi selezionando le cose migliori che hanno detto altri, costruendo a partire da queste un qualcosa di nuovo (però facendo -per lo più- una specie di collage delle cose che in essi ho considerato le migliori unendole secondo un mio criterio a formare un collage) potrebbe ancora essermi utile?
Stefano
20 Giugno 2013 @ 22:45
Hai appena spiegato il concetto di creatività, quello che vuoi fare va benissimo. 😉
Sofia
20 Giugno 2013 @ 22:05
Sto leggendo un pò di tuoi articoli… belli!!! mi chiedo solo se riesci davvero a seguire tutto quello che scrivi.
Hai ragione, perdo sempre troppo tempo in facebook, ora tenterò di nuovo di fare un mix di due canzoni che ho già tentato una volta senza troppo successo 🙂
Stefano
20 Giugno 2013 @ 22:50
Ciao Sofia, cosa intendi per seguire quello che scrivo?
Sofia
21 Giugno 2013 @ 19:34
Intendo… se le “leggi” che scrivi, come la legge aurea o i modi di vivere, riesci ad applicarle tutte nella tua vita… (non so se mi sono spiegata ahahah)
Stefano
22 Giugno 2013 @ 09:18
Certo, su Mindcheats parlo solo per esperienza personale. 🙂
Anonimo
21 Giugno 2013 @ 22:57
Bell’articolo ma non la penso come te solo su un punto e cioè di non leggere libri sulla crescita personale, penso invece che questi testi siano importanti per migliorarsi sempre di più (naturalmente quando c’è tempo libero,magari la sera) ,non c’è niente di male a crescere 🙂
Stefano
22 Giugno 2013 @ 09:18
Certo, sono d’accordo. La crescita personale è importante ma non è qualcosa che deve essere studiato, devi assimilarla e applicarla. 😉
Alessio
27 Giugno 2013 @ 23:02
Ciao, scrivo solo per dirti che sei un grande, continua così!
Grazie di tutto!
Stefano
28 Giugno 2013 @ 11:01
Grazie Alessio!
Emiliano
13 Luglio 2013 @ 15:35
Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo articolo, anche perchè è un periodo in cui ho veramente bisogno di una scrollata. Molte torri son cadute al mio castello, si e no che sia rimasto il mastio centrale, non credo più in me per molti motivi e so che è stato per colpa mia perchè ho permesso agli altri di fare ciò che hanno fatto.L’unica cosa che mi piaceva e piace tuttora fare è scrivere e disegnare. Il tuo articolo mi ha fatto capire che devo proseguire in questa direzione, infatti mi ero promesso anche di imparare l’inglese e in questo mi sprona . Ti ringrazio al momento non ho alcuna possibilità economica che mi permetta di muovermi in questa o l’altra direzione, ma credo che a breve troverò una soluzione. Intanto continuo a creare 🙂
mari73
24 Agosto 2013 @ 12:55
Ho scoperto questo blog solo ieri e mi ha già conquistata, ho usufruito di molte informazioni, e adesso è proprio ora di creare. Grazie veramente, anche io come tanti ho bisogno di una scrollata, anche se in fondo sò bene che il mio problema più grande è il procrastinare le cose……”ma il mio è un caso diverso!”Questo è l’anno in cui vorrei cambiare molte cose, il mio peso, vorrei risollevare il mio adorato negozio , sentirmi sicura di me che fra poco compirò quaranta anni, ma sò che devo realmente uscire dalle trappole mentali che mi sono costruta per riuscirci… ce la farò??? non so ma di sicuro mi voglio impegnare tantissimo, a pertire da ora!!!! grazie di nuovo
Stefano
25 Agosto 2013 @ 10:14
Grazie a te per il commento. 🙂
Lorena
8 Settembre 2013 @ 10:41
Ecco, mezz’ora al giorno e un ora e mezza la domenica per ricreare un mio nuovo blog!!! 😉 Grazie Stefano.^_^
Stefano
9 Settembre 2013 @ 11:41
Più che sufficiente per iniziare, io sono partito con quei tempi più o meno. 😉
Anna
8 Settembre 2013 @ 17:41
sono una nonna e, anche se uso il computer da qualche anno, ho ancora molto da imparare, per cui vado a lezione. Poi mi piace dipingere, poi cucio e faccio la maglia, ho fatto collane, adesso devo studiare l’inglese. nel frattempo devo anche cucinare e badare alla casa, tra poco ricomincio ad andare a ginnastica.
Non mi annoio.
Tikkei
22 Settembre 2013 @ 09:53
Grazie Stefano, i dubbi che avevo sono stati chiariti quasi tutti nei commenti.
Andrea
22 Settembre 2013 @ 12:22
Sono capitato in questo articolo per la millesima volta grazie ai commenti. Mi sa che proverò ad applicare la regola anche a qualcosa che ha incominciato ad appassionarmi da qualche settimana: fisica e matematica. Ma, in questo caso, come si applica la regola aurea? Insegnando quello che ho appreso?
Stefano
22 Settembre 2013 @ 17:23
Insegnare è solo una possibilità. Esempio: prova a creare equazioni invece che risolverle, o risolverle invece che studiare la teoria.
Matteo
8 Ottobre 2013 @ 16:36
Sto imparando a scrivere con la mano destra, non so perchè, ma sento che mi sarà utile 🙂
Comunque articolo molto bello, è da un po’ di tempo che sto seguendo blog di crescita personale e questo ha qualcosa di particolarmente convincente 🙂
Stefano
9 Ottobre 2013 @ 08:33
In bocca al lupo. Io a 24 anni ancora non ho capito se sono destro o mancino. 😛
Stai sprecando questa incredibile opportunità di crescita poco conosciuta? | Mindcheats
20 Novembre 2013 @ 13:01
[…] tecnica che può decretare il tuo successo o fallimento in qualsiasi cosa, nel mio articolo sulla Regola Aurea. Lì ti ho spiegato che avere il giusto rapporto fra studio e azione impatta sulla tua capacità di […]
marisa
8 Dicembre 2013 @ 10:13
ciao stefano ho scoperto da poco il tuo sito e mi piace molto… ho letto con curiosità la tua regola aurea e sono daccordo con te per quel che riguarda il creare, però c’è un però. sono convinta che conoscere e apprendere ( a volte anche copiare) le cose che hanno creato gli altri possa essere un potente mezzo per stimolare la creativitá.
Stefano
9 Dicembre 2013 @ 09:22
Infatti quelli sono i 2/3 del tempo, secondo la regola aurea. 😉
Salvo
8 Dicembre 2013 @ 14:57
Sei un genio Ragazzo!!!
Stefano
9 Dicembre 2013 @ 09:22
Grazie. 🙂
francesco labianca
23 Dicembre 2013 @ 14:12
fantastico davvero! mi metto subito all’opera 😉 tanti complimenti sei grande!
Stefano
23 Dicembre 2013 @ 14:50
Grazie. 🙂
nicola
27 Dicembre 2013 @ 18:45
C’è tanta saggezza e valore in quello che comunichi.
Complmenti
Grazie per il tuo aiuto.
Stefano
29 Dicembre 2013 @ 07:58
Grazie a te del commento Nicola. 🙂
Attenzione: gli obiettivi, da soli, sono inutili | Mindcheats
15 Gennaio 2014 @ 13:01
[…] non hanno obiettivi. La risposta: focalizzati sul sistema, e i risultati verranno da soli. Segui la regola aurea e comincia a fare quello che ti piace: una volta che hai in piedi un sistema per passare […]
Laura
28 Gennaio 2014 @ 02:51
Secondo te recitare e suonare sono creatività? Spesso se si va a teatro per recitare, si sta contemporaneamente facendo qualcosa di pratico e assorbendo qualcosa di teorico, idem per lezione di strumento o ad esercitarsi con la propria band in sala prove. Secondo te si tratta di creatività o di qualcosa di cui si usufruisce, come lo studio? In generale, intendo l’esercizio a che categoria appartenga, perché l’esercizio è diverso dallo studio.
Grazie!
Stefano
28 Gennaio 2014 @ 12:26
Sì, recitare e suonare sono creatività se ci metti qualcosa del tuo.
Davel
29 Gennaio 2014 @ 22:37
Questo articolo mi ha dato forza di volontà e mi ha aperto gli occhi e la mente,grazie! Se grazie a te un giorno diventerò un uomo di successo e qualcuno mi chiederà come ho fatto gli risponderò che mi hai aiutato tu Stefano!
carlo
5 Febbraio 2014 @ 18:05
GRAZIE !
Giulia
7 Febbraio 2014 @ 10:29
Caro Stefano,
complimenti per l’intraprendenza e la voglia di riuscire.
Mi piace molto la tua capacità di automotivarti e di motivare il prossimo: dicono che Josè Mourinho sia il più grande allenatore del mondo proprio perché riesce a tirare fuori il meglio anche dai giocatori meno dotati.
Ed è proprio qui il punto.
Scusa se te lo dico così brutalmente, ma lacune tue affermazioni hanno bisogno di un correttivo. Ad esempio: il talento non serve a niente. Mi sembra un’affermazione discutibile. Il talento non serve sicuramente a nulla se una persona resta seduta a guardare Facebook come tu dici. Ma a parità di lavoro e di impegno, il talento serve eccome. Una volta frequentavo il conservatorio e ti garantisco che una buona parte degli allievi si esercitava almeno 6 ore al giorno. A parità di numero di ore di esercizio il talento musicale si sentiva, eccome. Lo stesso si può dire di un atleta. Con grande sforzo e impegno molti possono ambire a diventare calciatori professionisti ma quasi nessuno potrà diventare Cristiano Ronaldo. Quello è un fuoriclasse e fuoriclasse si nasce, anche se pensarlo dà fastidio ai comuni mortali. Di certo, questo non deve diventare motivo di depressione: non sarò come Cristiano Ronaldo! No! Ma anche essere solo, che so, Barzagli, è un grande obiettivo, vuol dire giocare in serie A e nella nazionale!
Il talento, purtroppo, è un po’ come la bellezza. Puoi migliorarti e avere ottimi risultati ma se non sei nata col fisico di Kate Moss non potrai mai essere Kate Moss.
Poi sono totalmente in disaccordo quando dici che studiare non serve. Certo, serve a poco se uno fa il commerciale come te. Ma se uno vuole andare a insegnare sociologia congolese all’università del Michigan studiare gli servirà eccome. Direi che la tua affermazione va corretta: studiare non serve a niente se lo si fa per un bel voto e per rendere orgogliosi i genitori. Studiare per se stessi o leggere serve tantissimo. Se non avessi letto l’autobiografia di Ben Franklin oggi avrei molta meno autostima. Se avessi letto Vanity Fair al posto di quella autobiografia oggi, invece, mi troverei con un bagaglio culturale in meno e avrei perso del tempo.
Sul resto sono d’accordo. Fare è il cuore della vita e cazzeggiare davanti al Pc la morte. Meno Facebook, più produttività. Anche perché non mi sembra che l’utilizzo dei Social Network abbia aumentato le capacità intellettuali della gente. 😉
leonardo
14 Aprile 2014 @ 10:46
Bel link, complimenti, l’ho trovato terapeutico per 2 motivi: primo perché a dispetto dei soliti articoli questo centra il punto senza troppi giri strani, ed é subito applicabile, secondo perché per esperienza direttamente vissuta,
leonardo
14 Aprile 2014 @ 10:54
É la terza volta che cerco di scrivere un commento dal cellulare ma voglio comunque riprovarci anche se paradossalmente ho perso mezz’ora del mio tempo u.u In sintesi ci tenevo a farti i complimenti e notare con sorpresa che questo é un metodo che giá ho sperimentato in passato con ottimi risultati di qualsiasi genere..dopo averlo elaborato autonomante. Ad oggi mi trovo in una sitiazione difficile ma spero di uscirne proprio grazie a questo metodo.
Cordiali saluti e in bocca al lupo per il tuo blog:)
manu
27 Aprile 2014 @ 20:48
i tuoi articoli sono uno più bello dell’altro. Mi sono appena iscritta e credo mi ci vorrà un po’ per leggere e spulciare tutto il sito, ma sono già senza parole per quello che hai fatto. In tutti i sensi. Cercherò di applicare questa regola il più possibile, anche se so che ci vuole impegno, costanza e determinazione. Tu mi dirai che si trova, basta cominciare.
Allora Bateson si sbagliava? Possiamo davvero controllare “tutto”?
Come fa un ragazzo laureato in economia a scrivere articoli di psicologia e PNL?
La mia non è una provocazione, ti ammiro molto perché hai fatto quello che io sto tentando di fare da anni. Quindi bravo, davvero.
Cercherò di carpire i tuoi segreti…
Stefano
28 Aprile 2014 @ 14:32
Sono convinto che l’istruzione universitaria sia solo uno dei modi, e nemmeno fra i migliori, di acquisire una competenza. 😉
Danilo
30 Aprile 2014 @ 00:00
Grazie Mille per averlo scritto, articolo straordinario 😀
precisino
3 Giugno 2014 @ 12:45
Questo mi ha colpito.
Non importa cosa, ma crea! Col tempo imparerai a fare sempre meglio… e magari a scegliere il “cosa”.
Forse anche la semplice abitudine a “fare”, che prenderai con la costanza, tornerà utile.
Stefano
5 Giugno 2014 @ 18:11
Parole sante , precisino! Hai capito perfettamente il contenuto di questo post 🙂
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27 Agosto 2014 @ 13:00
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Anonimo
27 Agosto 2014 @ 13:59
complimenti al blog e soprattutto chi lo scrive. Ogni tuo articolo mi porta a pensare parecchio.
pulizia Casa in modo naturale
2 Settembre 2014 @ 04:45
pulizia Casa in modo naturale
La regola definitiva della crescita personale: la Regola Aurea – Mindcheats
chi paga il conto
2 Ottobre 2014 @ 10:13
chi paga il conto
La regola definitiva della crescita personale: la Regola Aurea – Mindcheats
valex86
14 Novembre 2014 @ 11:07
si creare e bello io scrivo poesie ma vorrei aprire un blog ma nn so come e se aegomento nn e ripetitivo la xucina x bambini
Come eliminare l'information overload dalla tua vita - Mindcheats
8 Aprile 2015 @ 13:01
[…] questo uno dei miei articoli preferiti è quello sulla Regola Aurea della crescita personale, che ti consiglio di leggere ora. Parafrasandola per l’information overload, la Regola Aurea […]
9.4.2015
9 Aprile 2015 @ 02:24
[…] solo quando si ha qualcosa da dire, che altrimenti si fa perdere tempo alla gente, che ha altro da fare, e che invece si ferma a leggere perché si incuriosisce, ma alla fine scopre che quello scritto […]
Ubada
18 Aprile 2015 @ 23:45
Ciao Stefano, bell’articolo!!
Secondo il mio punto di vista è necessario allegare una lista riguardo le attività che si potrebbero svolgere durante il tempo della creazione.
Quindi ti chiedo gentilmente di scrivermi tutte le attività che ti vengono in mente su eventuali attività che potrei svolgere.. 🙂
Ti spiego perche: Un attività di questo genere che di sicuro non potrei farne a meno sarebbe lo sport; ma oltre allo sport sinceramente non trovo altro.
Senza offesa ma fare un disegno non mi sembra utile/produttivo!
Cordiali saluti
Infogama
24 Settembre 2015 @ 20:32
It’s hard to find well-informed people about this topic, but you
seem like you know what you’re talking about!
Thanks
William
7 Ottobre 2015 @ 14:16
Grande Stefano!
Mi rivedo molto in questo articolo, soprattutto, quando suggerisci di determinare una quantita definita di tempo per fare ciò che ti fa crescere( es.: curare un progetto, studiare l’inglese, tenersi in forma).
Negli ultimi tempi ho dedicato più delle famose 3 ore (di cui parli) ai miei progetti futuri che stavo trascurando un pò il presente. È come dici , bisogna seguire delle “regole” e la tua regola aurea è un ottima formula per il successo. 😉
Sara
3 Dicembre 2015 @ 07:59
Bell’articolo, complimenti!
Mik
7 Gennaio 2016 @ 10:44
Grazie Stefano. Avevo ed ho veramente bisogno del tuo aiuto.
nicola
31 Gennaio 2016 @ 14:56
Sono molto contento riguardo a questo articolo ma non ho capito bn: se passo 7 ore di sonno + 8 fra scuola e studio, quanto tempo devo passare a creare? e devo creare e basta o fare quello che mi piace
julia
6 Novembre 2018 @ 22:25
mi dispiace non aver scoperto prima il tuo blog!!
premetto che ho appena iniziato a leggerlo, ma questo è fantastico