2 Metodi per memorizzare da Premio Nobel
Sai quanti ebrei ci sono al mondo ?
Circa 13 milioni! Ovvero solo lo 0,018% della popolazione mondiale. Nonostante questo, un premio Nobel su tre è ebreo (per essere precisi il 27%) ed anche la metà degli scacchisti professionisti lo è!
Sai quando un feto ebreo diventa umano? Quando si laurea in medicina!
Woody Allen
Oppenheimer, Einstein, Freud, Marx, Kafka, Bellow, Levi-Strauss, Allen, Dylan ed anche Ben Stiller, sono tutti ebrei, e sono solo pochissimi dei nomi che potremmo elencare tra grandi scienziati, filosofi e artisti. Sono sicuro che avrai sentito almeno una volta il luogo comune secondo cui tutti gli ebrei sono ricchi sfondati!
Ma secondo te qual è la ragione che rende gli ebrei così avvezzi all’eccellenza in tantissimi campi, anche tra i più disparati?
Se pensi che sia solo la componente genetica ti stai sbagliando di grosso: la teoria dell’Università dello Utah che gli ebrei abbiano un quoziente intellettivo più alto è stata confutata.
E le condizioni economiche? Si anche quelle hanno influito sicuramente, ma non in maniera definitiva! Si sa che in genere gli ebrei non stanno male economicamente, e sicuramente possono garantire degli studi di alta qualità ai figli più di molti altri, ma non basta.
Ciò che caratterizza gli ebrei è che fin da piccoli studiano una mole immensa di informazioni e storia della loro cultura e lo fanno con uno strumento formidabile: un metodo di studio infallibile tramandato da millenni.
Nel passato la cultura era accessibile solo a una ristretta élite e alle donne ebree, perché tra gli ebrei la cultura era così amata che superava la differenza di sesso.
Rita Levi di Montalcini
Il metodo di studio degli ebrei
Come ti ho già detto, l’arma segreta ebraica è il sapere, ottenuto attraverso un metodo di studio imbattibile. Ma quali sono i punti chiave di questo metodo?
- Se a loro non va di studiare, lo fanno solo per 5 minuti. Mi spiego meglio: ti ho già spiegato cosa sia l’effetto Zeigarnik: una volta iniziato qualcosa il tuo cervello tende a finirla, sempre. Così la prossima volta che dovresti studiare, ma sei sul divano a vederti Il segreto con tua nonna (la TV è meglio evitarla), studia solo per 5 minuti e poi scegli se continuare o meno.
- Prima di studiare, entrano in stato Alfa. Ti ricordi cos’è lo stato Alfa? Quando sei più rilassato il tuo cervello è più disposto all’apprendimento ed alla concentrazione.
- Memorizzano una quantità pazzesca di cose, ma come fanno?
Ora ti propongo le 2 tecniche di memorizzazione migliori che esistano.
1. L’attoruncolo di Paese
Sai quale è la tecnica più diffusa tra i ragazzi ebrei per imparare la Torah? Ogni volta che ripetono qualcosa ed incontrano un concetto chiave, si alzano in piedi e lo urlano!
Il corpo, la voce e il tuo modo di esprimerti, oltre a farti sembrare più autorevole, possono aiutarti a memorizzare le cose.
Se utilizzi variazioni della tua voce o movimenti bruschi e li associ alle cose che devi imparare, ricorderai molte più cose. Per applicare questi concetti al massimo, la tecnica più utile è quella dell‘attoruncolo di paese ovvero:
- Ogni volta che vuoi enfatizzare un concetto per ricordartelo mentre ripeti, allora urlalo e agitati come se stessi recitando un dramma a teatro.
- Se vuoi ricordarti delle definizioni o hai difficoltà con determinati termini, esprimiti in dialetto come farebbe tuo nonno.
- Quando vuoi che qualcosa ti rimanga impresso in testa, ripetila e recitala imitando personaggi famosi (la tecnica migliore è quella di imitare Checco Zalone).
Questa tecnica è molto utile per memorizzare definizioni, inoltre ha due grandi vantaggi:
- Rende lo studio meno monotono e più divertente.
- Chiarifica i concetti.
Per esperienza personale ti posso dire che con alcune persone (per via del loro modo di rappresentarsi la realtà) non è molto efficace, ti suggerisco di provarlo comunque e, se non funziona, allora prova questa tecnica, fatta apposta per quelli come te:
2. La tecnica dei loci
Questa è la tecnica più efficace e vecchia di tutte, è così antica che il primo a parlarne fu Cicerone, che lo utilizzava come metodo per imparare le orazioni.
Come sai, la memoria funziona per associazioni, se vuoi memorizzare qualcosa subito devi collegarla a qualcos’altro (come nella tecnica dei trenta secondi). La tecnica del loci si basa sulla capacità innata della nostra mente di associare diverse idee o immagini tra di loro.
Per prima cosa devi pensare ad un luogo o un itinerario che conosci come le tue tasche. Può essere la tua casa, il percorso che fai ogni giorno per andare all’università, l’importante è che abbia dei punti di riferimento chiari, come le camere, oppure le fermate: io per esempio uso le fermate della metro.
Una volta fatto ciò, collega un concetto ad ogni punto di riferimento; è preferibile farlo con un’associazione di idee. Ti spiego tutto con un esempio: facciamo finta che devi imparare come è composta una cellula.
La cellula è composta da nucleo, membrana plasmatica, apparato del Golgi, mitocondri, lisosomi.
- Davanti alla porta di casa trovi le mura, ovvero la membrana plasmatica che sta attorno alla cellula.
- L’apparato del Golgi è la parte della cellula in cui si elaborano le sostanze: quindi è la tua cucina.
- La cellula prende energia dai mitocondri proprio come tu la prendi dal cibo: quindi è la tua tavola da pranzo.
- I lisosomi invece si occupano di digerire ed espellere le sostanze, proprio ciò che fai tu quando sei in bagno!
- Per ultimo abbiamo il nucleo, ovvero il centro operativ0 della cellula, dove si prendono tutte le decisioni, potrebbe essere il soggiorno o lo studio.
Il metodo è molto utile per collegare concetti fra loro e per ricordare discorsi lunghi, dimostrazioni e teoremi con un ordine stabilito, specialmente se associata ad una ripetizione perfetta.
Ricapitolando
- Se ti secca studiare fallo per 5 minuti soltanto
- Prima di studiare rilassati
- Quando devi imparare nozioni usa la tecnica dell’attoruncolo
- Se vuoi imprimerti una definizione in testa ripetila come farebbe Checco Zalone
- Quando vuoi semplificare i concetti e rendere lo studio più divertente ripeti in dialetto
- Se ti interessa ricordare discorsi lunghi,cose in ordine o collegare concetti fra di loro usa la tecnica dei loci
Conosci altre tecniche? Queste le hai già provate? Hai dubbi?
Se hai gradito l’articolo oppure pensi che ti sia utile rispondi qua sotto nei commenti!
Vincenzo
17 Settembre 2014 @ 14:36
Grande articolo!!! L’unica tecnica che avevo già provato è quella del dialetto! Era troppo divertente!!! W Mindcheats!
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 10:54
Grazie vincenzo 🙂
laura
17 Settembre 2014 @ 14:56
Tecnica Checco zalone… se funziona meriti il Nobel AHAHAHAH
Bravoo
Francesco Cracolici
17 Settembre 2014 @ 15:16
Grazie 🙂
Luana
17 Settembre 2014 @ 14:58
GRAZIE! Stampo l’articolo e lo faccio vedere al mio ometto che ha iniziato la prima media… vediamo se ti ringrazierà anche lui!!
besos
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 10:56
Grazie Luana 🙂
Per esperienza queste tecniche sono fantastiche nei periodi delle medie, è in quel momento se il ragazzo capirà se ha volgia di studiare o no !
Federica
17 Settembre 2014 @ 15:13
Ottimo articolo e ottime tecniche! Proverò ad utilizzare la tecnica dell’attoruncolo. Chissà, magari anche i vicini di casa impareranno qualcosa! 😀
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 10:56
ahahahah sii:) Grazie
Matteo
17 Settembre 2014 @ 15:34
Ciao Francesco, bell’articolo! Io sono al liceo e uso le tecniche di memorizzazione e lettura veloce da un anno e mi trovo molto bene (le ho lette su un libro), di solito per ricordarmi i concetti uso le mappe mentali o faccio dei disegni, ma non avevo mai pensato all’attoruncolo di paese! ci proverò 🙂
Anonimo
19 Settembre 2014 @ 01:53
Scusami ho sbagliato a commentare… Ahah sono curioso di sapere quale altro libro hai letto per questo tipo di tecniche! Grazie 🙂
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:00
Ciao 🙂
Per quanto riguarda i libri non te li consiglio più di tanto,perchè potresti ottonere le stesse informazioni in meno tempo leggendo qualcosa su internet.
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 10:58
ciao matteo:)
le mappe sono utilissime, anche i disegni. Ho preferito parlare di altre teniche meno note per aiutare tutti! Grazie .)
MICHELE
17 Settembre 2014 @ 19:51
Ottimi consigli, bravo!:)
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:01
Grazie 🙂
Luca
17 Settembre 2014 @ 21:11
Bell’articolo!! =D
M’ha fatto venire in mente alle medie, quando la professoressa di italiano ci faceva imparare le poesie a memoria..e vabbeh, che eravamo giovani, vabbeh che eravamo allenati, ma ero un pomeriggio con un amichetto e gioca che ti gioca s’era fatto tardi, quindi per imparare la poesia l’abbiamo cantata…ehssì e tutt’ora la ricordo ovviamente (anche se non era particolarmente lunga).
Non ho mai provato a studiare gli appunti all’università in quel modo, magari funzionava bene e avrei potuto farmi dei soldi con l’album =D
Anonimo
17 Settembre 2014 @ 21:45
Articolo senza dubbio interessante. Sicuramente è meno noioso anche lo studio
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:02
Il che è quanto dire xD
Edo
17 Settembre 2014 @ 22:01
Stefano, i tre link nella sezione “Il metodo di studio degli ebrei” dell’articolo non funzionano!
Edo
19 Settembre 2014 @ 12:37
Mancano i due punti su “http//indirizzo”. I link non funzionano per questo, correggi appena puoi! 🙂
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:03
Grazie edo, rimediamo subito
lina
17 Settembre 2014 @ 22:01
Dovrebberlo farli leggere ai ragazzi a scuola i tuoi articoli.. grazie
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:04
Grazie a te!!
luca
17 Settembre 2014 @ 22:05
Dieci e lode per troy mclure xd
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:04
yes!!
chiara
18 Settembre 2014 @ 00:00
Beeellooo
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:04
grazieeee
gaber
18 Settembre 2014 @ 13:30
Ho letto veramente con la voce di troy mclure AHAHAHA
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:05
hahaha ovvio
Antonio
18 Settembre 2014 @ 13:50
Condivido l’iniziare un’attività,anche per 5′,perché la mente tende poi a volere finire quanto intrapreso.Aggiungo che dietro la memoria c’è sempre l’interesse:più esso è marcato e più ricordiamo.
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:06
bravissimaa!! io tutt’ora mi ricordo tutte le razze di cane perchè da piccolo ero super interessato
Marina
19 Settembre 2014 @ 11:56
Vorrei capire un po’ meglio le premesse di questo articolo.
Dove starebbe scritto che gli ebrei hanno un metodo di studio particolare, basato su effetto Zeigarnik, stato alfa e memorizzazione?
Non discuto sul fatto che le tecniche presentate nell’articolo siano valide, ma tutta quella premessa sul “metodo di studio” degli ebrei mi sembra campata in aria. Quando meno sarebbe necessario citare qualche fonte prima di fare certe affermazioni.
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:10
Ok chairisco subito.
Le informazioni che ho dato sono tutte scritte nel libro di Eron Katz “Jerome diventa un genio”, molte di queste sono combinate con conoscenze personali ( sono di origine ebrea).
Ho preferito non scrivere la fonte perchè il libro di Katz non corrisponde alla totale verità.
Grazie 🙂
Lorenzo
24 Settembre 2014 @ 02:26
Più che Troy McLure, per via della teatralità, a me è venuto in mente il grandissimo… (pausa drammatica) … Calculon! *applausi*
Stefano
24 Settembre 2014 @ 10:45
Un mito. 😀
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19 Novembre 2016 @ 18:02
Önskar er ett hejdundrande Lycka till på den stora dagen, som kommer bli fantastisk oavsett väder (tro mig!), och en skön post-bröllopsvila!
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27 Dicembre 2016 @ 12:38
antonnu stergem nimic.era vorba doar de faptul ca foarte putina lume citeste in rusa. din pacate.era buna o referinta in franceza sau engleza ca sa stim despre ce scrie autorul rus (care din sursele noastre e genial)…multumim…
Francesco Cracolici
24 Settembre 2014 @ 11:10
FUTURAMA RULEZ