5 regole per una vita più genuina

Non c’è niente di più bello che vivere una vita semplice in un universo così complicato.

– Mehmet Murat ildan

Sono d’accordo con l’amico Mehmet, non c’è niente di più bello che vivere una vita semplice.

Dopo la seconda guerra mondiale c’è stata una spinta verso l’industrializzazione e urbanizzazione che non ha precedenti nella storia. La situazione di benessere diffuso ha permesso lo sviluppo di servizi che migliorano, apparentemente, la qualità della vita.

Alcuni sì, sono una bellissima cosa. Ma altri ti fanno vivere peggio, nonostante siano diffusi. Ecco 5 principi da seguire per eliminare ciò che negli ultimi decenni ha abbattuto la qualità della vita, e tornare a un’esistenza più genuina.

1 – Lascia perdere TV e notizie

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Uno dei cambiamenti più grandi che ho fatto nella mia vita è stato smettere di guardare la televisione. E uno dei migliori.

Quando ho studiato all’estero, l’appartamento nel quale vivevo non aveva la TV. Anche avendocela, i canali italiani non si prendevano. Prima della partenza ero impegnato socialmente, guardavo il TG a pranzo e cena, seguivo i dibattiti politici. Quando sono tornato mi sono chiesto: ma chi me lo fa fare?

Mi sono accorto che vivevo meglio senza. Avevo più tempo da dedicare alle mie passioni (almeno un’ora al giorno in più), e toglievo una buona parte della negatività dalla mia vita. Ti sei mai accorto che in televisione mandano solo le notizie negative? È perché l’obiettivo di un canale televisivo, anche durante il TG, è quello di massimizzare gli ascolti. Guerre, epidemie e omicidi attirano più share, perché il cervello umano è inconsciamente programmato a prestare più attenzione ai pericoli.

Ma quello che ti dice il buon Clemente Mimun non è la verità. Non guardare dentro lo schermo, guarda fuori dalla finestra: viviamo in un’epoca di benessere mai visto nella storia. E non solo noi, in tutto il mondo. Zone del globo che fino a un secolo fa erano nel medioevo stanno diventando ricche: nella sola Cina, un miliardo di persone ora vivono almeno in condizioni decenti. Tutta l’Asia e l’est Europa continuano a crescere a ritmi assurdi. L’Australia e la Nuova Zelanda. Buona parte dell’Africa. Il sud America. Rimangono veramente pochissime zone non prese da quest’ondata da benessere, e anche quelle stanno facendo i primi passi.

Oggi, le persone si lamentano delle inezie perché non devono più preoccuparsi della sopravvivenza. È bellissimo vedere le persone che dicono che certi cibi fanno male: se possono permettersi di rifiutarli è perché non stanno morendo di fame, un lusso concesso solo ai ricchi fino a poco tempo fa.

Dimenticarti della TV ti aiuterà a fare una selezione nella tua vita: notiziari e programmi ti bombardano di informazioni di cui non hai bisogno, ti complicano la vita e ti distolgono da quello che è importante.

2 – Mangia cibo genuino

No, il cioccolato non conta come frutta.
No, il cioccolato non conta come frutta.

Che no, non significa Mulino Bianco.

L’unico modo che hai il tuo corpo di prendersi le sostanze nutritive di cui ha bisogno è il cibo. Le sostanze nutritive vanno poi a rimpiazzare le cellule morte del corpo, compreso il cervello. Se mangi solo Bic Mac, il tuo cervello sarà fatto da Big Mac. Letteralmente.

Con questo in mente, non mi stupiscono le ricerche che dicono che chi mangia nei fast food ha un netto calo di memoria, attenzione, QI e umore (fonte). Più le altre ovvie conseguenze che peggiorano ancora più le cose: con l’impatto devastante sul tuo corpo che hanno, non ti permettono di esprimere al meglio le tue potenzialità e vivere bene.

Ora, a me piace un McDonald ogni tanto. Ha anche aperto un Buger King in zona e sono felice. Ma la chiave è: ogni tanto. Se per il 90% dei pasti mangi bene, non importa quello che fai nel restante 10%.

Qui una precisazione: il business del cibo è pieno di truffatori. Da una parte la pubblicità che ti dice che McDonald è buono, ma anche fra i salutisti non sono tutti angeli. Molti ricercatori senza scrupoli fanno ricerche fasulle per acquisire notorietà e vendere libri. È il caso, ad esempio, di chi dice che il latte fa male. Alcuni sono truffatori che dicono balle per vendere libri, altri sono persone in buona fede che ci sono cascate.

Il sito web migliore che conosco per l’informazione alimentare è Albanesi. Ho riassunto le regole più importanti in questo articolo.

Mangiare genuino significa gustare cibi semplici, senza sofisticazioni. La massima goduria è il filetto di manzo con un filo di sale e pepe, non l’hamburger processato. Riscopri i piaceri di frutta e verdura: all’inizio ti sembreranno insipidi, ma il palato ci mette poco ad abituarsi e in breve scoprirai che il tuo corpo li apprezza (e anche tu).

Tante persone vanno avanti con problemini vari: problemi di digestione, acciacchi, stanchezza, pesantezza, dolori. Roba semplice, che non attira l’attenzione abbastanza da richiedere un medico ma riduce la qualità della vita. Molti di questi problemi possono essere risolti semplicemente mangiando più sano.

3 – Stai all’aria aperta

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Fino a qualche anni fa, non avrei mai creduto di poter dare questo consiglio. Ero rintanato in casa come un timido modello, e uscivo quasi zero. Pensavo di stare bene così, perché fare la fatica di mettere le scarpe e uscire di casa, quando avevo già tutto quello che mi serviva?

Ero un pirla.

Quello che veramente serve al tuo corpo per essere felice è l’aria aperta, la calma della natura. Ovvio che camminare per il centro di Roma non ti rilassa, saresti strano se ti piacesse sentire il tanfo dei cassonetti e delle auto (non che Milano sia meglio). Quando dico di stare all’aria aperta, intendo in mezzo alla natura.

Lì hai la possibilità di prenderti la tua privacy, i tuoi tempi, i tuoi spazi. Nessuno che ti sta sul fiato sul collo a ricordarti i tuoi impegni, puoi fare quello che vuoi.

Esci in zone poco frequentate, in campagna o bosco aperto (se non sei esperto segui i sentieri). Senza MP3 o cellulare, lasciali a casa. Resta da solo con i tuoi pensieri e riscopri il piacere di non dover fare tutto alla massima velocità, impara a riposarti mentalmente mentre cammini.

4 – Fai esercizio

Questa è una conseguenza del punto sopra: stare all’aria aperta è già di per sé un esercizio, ma non basta. Una delle sensazioni più belle che puoi provare è sentire il corpo che ti risponde: sollevare pesi, correre per chilometri, fare movimenti precisi, saltare in alto, essere snodato.

Chi ammuffisce in poltrona guarda i “tipi atletici” e sospira, sognando di poter essere come loro. Ma tutti possono essere atletici, basta fare l’esercizio giusto con costanza. Non ci sono scorciatoie, quindi la forma fisica è un ottimo indicatore per separare i pigri alla ricerca da una scorciatoia (McDonald) dai caparbi.

All’inizio può sembrarti difficile, e lo sarà. I primi mesi non sono mai facili, per questo devi iniziare piano: 5 minuti di corsa, due pesetti leggeri, poca roba. Il tuo obiettivo non è dare subito il massimo, ma creare l’abitudine. Una volta che hai ottenuto il tuo primo successo, puoi gradualmente incrementare l’intensità secondo il ritmo che senti più tuo.

Non limitarti a un solo esercizio: molti iniziano con la corsa e la palestra, e si fermano lì. Ma l’esercizio vero va oltre. Prova con vari sport, fai volontariato con un’attività che richiede sforzo fisico, fai escursioni in montagna. Più usi il tuo corpo, più impari a conoscerlo e a viverci meglio. Visto che non lo puoi cambiare come cambi una casa, tenerlo da conto è importante.

5 – Trova almeno una passione

Come spiego nel manuale anti-confusione, dovresti avere almeno una passione principale alla quale se ne possono affiancare di secondarie.

Le passioni, al contrario della carriera lavorativa che è studiata per la massima efficacia, sono istintive. Fai quello che ti piace. Non importa diventare bravo, avere successo o farci soldi. Lo fai perché ti piace, senza altri scopi o piani. Se giochi a tennis non sei costretto a fare tornei se non ne hai voglia: potresti accontentarti di giocare con gli amici ogni tanto.

Molte persone si dimenticano della passione mentre cercano una carriera, altre pensano che sia impossibile conciliarle, altre ancora profetizzano di trasformare la propria passione in lavoro. Nessuno ha ragione, ecco il perché.

Dimenticarsi della passione può portarti al successo lavorativo, ma diventeresti un manager pieno di soldi ma infelice. Finirai per comprarti un Maserati a 50 anni per riempire una vita vuota. Ti sforzerai di essere felice, ma in fondo al cuore saprai che non è così (il film Cambia la tua vita con un click ne parla bene).

Passione e carriera sono compatibili, se lo fai nel modo giusto. Una carriera costruita intelligentemente, in media, non ti porterà via più di 40 ore alla settimana. Hai il week end per fare quello che vuoi, e non dovresti sprecarlo davanti alla televisione. Esci di casa, e fai quello che veramente ti piace. Pensa alla tua passione.

Per quanto mi dispiaccia infrangere il sogno di molti, trasformare la propria passione in un lavoro non esiste. Il lavoro può partire da una passione: se progettare case è la tua passione, puoi diventare un ingegnere edile o un architetto. Ma per quanto ti renderà il lavoro più facile e divertente, non è una passione: a volte dovrai prendere delle decisioni che vanno contro la tua felicità per soddisfare le esigenze di carriera. Quando segui una passione pura, questo non esiste.