Aiutare la memoria: 3 consigli pratici
Come si può migliorare la memoria per imparare di più studiando di meno?
Fortunatamente, ci sono svariate tecniche per aiutare la memoria. Pensa al cervello come se fosse un qualsiasi muscolo: può essere sviluppato con esercizi mirati, e migliorare la sua efficienza con il tempo. Questo farà felici molti studenti, che spesso si trovano nella situazione di dover memorizzare molti concetti in poco tempo.
La capacità del cervello di adattarsi a situazioni diverse, rispondendo in maniera coerente agli stimoli e alle necessità, è detta neuroplasticità: la capacità della mente umana di creare nuove sinapsi (collegamenti fra neuroni) e formare vere e proprie “autostrade di informazioni” da un punto all’altro dell’encefalo. Le conseguenze possono essere molteplici, fra cui l’interessante ancoraggio.
Tutto quello che serve è saper stimolare le aree giuste. Ancora una volta, pensa al paragone con un muscolo: è inutile fare un esercizio qualsiasi, ne serve uno mirato per la parte del corpo che vuoi migliorare. Allo stesso modo, puoi utilizzare vari esercizi per migliorare specifiche aree del cervello.
Nonostante questo, vi sono alcuni consigli che si possono definire universali: sono sempre validi qualsiasi capacità tu voglia allenare, e per questo sono di gran lunga i miei preferiti. Nell’articolo di oggi voglio descriverne tre: sono quelli più semplici, efficaci e poco conosciuti. Insomma, quelli che possono portare un miglioramento netto in breve tempo e senza grossi sacrifici. Vediamoli un po’!
1 – Migliora le relazioni sociali
Lo so, l’immagine del secchione la conosciamo tutti: parla poco, non ha nessun amico e spende tutto il tempo sui libri. Tuttavia una recente ricerca ha dimostrato che interagire con altri esseri umani è un’attività molto stimolante per il cervello, che quindi sarà più propenso a migliorare la sua abilità a processare le informazioni nel minor tempo possibile.
Non solo, un’attiva vita sociale ha anche altri due importanti benefici:
- Rallenta sensibilmente l’invecchiamento celebrale, ritardando il sopraggiungere dei problemi legati alla senilità;
- E’ molto importante per il nostro equilibrio emozionale, che sarà quindi ben calibrato migliorando la qualità della nostra vita.
Il bello è che, ovviamente, non ci vuole questo grande sforzo per uscire e divertirsi con gli amici. Quest’attività è alla portata di tutti e non è di certo gravosa (almeno si spera), quindi sono sicuro che non faticherai a seguire questo primo consiglio. 😉
In particolare, pare che ridere sia un ottimo metodo per stimolare la mente. Al contrario di tutte le altre emozioni, che hanno sede in un area ben delimitata dell’encefalo, la risata coinvolge zone molto diverse del cervello. Per questo ridere fa sì bene all’umore, ma è anche un ottimo metodo per aiutare la memoria. Eccoti quindi alcuni semplici consigli per essere sempre allegro e spensierato:
- Fai un po’ di sana auto-ironia: non essere troppo severo o cupo con te stesso, scherza sui tuoi errori (che è anche un ottimo metodo per imparare velocemente), sii ironico verso i tuoi difetti. Anzi, prima di passare al prossimo punto, prendi un aspetto della tua vita e ridici su!
- Quando senti delle risate, unisciti: la risata è contagiosa, quindi se senti qualcuno ridere sarà ben contento di condividere la sua felicità con te. Essendo una sensazione positiva, le persone sono naturalmente portate a condividerla con tutti;
- Passa il tuo tempo con persone simpatiche che sanno farti ridere;
- Osserva i bambini, e segui il loro esempio: i primi anni di vita sono i più spensierati, quindi perché non prendere spunto dai bambini per ritrovare quell’ingenuità che fa così bene allo spirito? 🙂
2 – Segui una corretta alimentazione
Sì, voglio essere banale e dare un consiglio che si sente fin troppo spesso in giro: mangiare bene non migliora solo la salute, ma anche le capacità celebrali. Tuttavia, ho deciso di includere questo punto perché sono veramente poche le persone che sanno quali cibi aiutano la memoria e quali no: molti vanno subito a pensare al pesce, ma quella non è che la punta dell’iceberg! Vediamo un po’ come dovrebbe essere la dieta di un campione di scacchi:
- Omega 3, banalmente detto pesce. Sì, non è solo una leggenda (c’è anche chi contesta la sua utilità), i pesci aiutano effettivamente il cervello. In particolare dirigiti verso i più oleosi: salmone, tonno, trota, sardine e così via. Forse non sono così gustosi come una bella fiorentina (io sono un amante della carne), ma fanno molto molto bene;
- Limita i grassi saturi come latte e formaggi, burro, uovo e margarina: fanno male alla salute e al cervello, quindi meglio evitarli il più possibile;
- Mangia più frutta e verdura: eh già, qualsiasi dieta che si rispetti prevede anche e soprattutto queste due categorie di alimenti! Gli antiossidanti contenuti negli ortaggi sono un alleato prezioso per il cervello;
- Vino sì, ma con moderazione. L’alcol in generale, anche se in quantità esagerate provoca gravi danni al cervello, se bevuto con moderazione funge da lubrificante per i processi neuronali. In particolare il vino rosso possiede una lunghissima serie di agenti benefici che possono aiutare la memoria: la quantità consigliata massima è di due bicchieri per gli uomini e uno per le donne;
3 – Utilizza tutti i tuoi sensi
Come ben dimostrano tutte le tecniche di memorizzazione veloce esistenti, focalizzarsi su un solo senso è controproducente se vuoi aiutare la memoria: fai lavorare insieme tutti gli emisferi per avere la massima efficacia!
Ti faccio un esempio. Se devi ricordarti un elenco di dieci pizze da ordinare per tutti i tuoi amici, non cercare di memorizzare semplicemente i nomi delle stesse: non ce la farai mai, e incorrerai nell’ira degli amici! Chiudi gli occhi e crea un’immagine mentale di tutte le pizze (vista), richiama alla mente il loro odore (olfatto), poi immaginati di mangiarle una ad una (gusto) e di sentire la sensazione particolare di ogni ingrediente sulla lingua (tatto).
In questo modo riuscirai a ricordarti cosa devi ordinare una volta arrivato in pizzeria, senza possibilità di sbagliare e in brevissimo tempo.
A parte la stupidità dell’esempio, puoi utilizzare questa tecnica con qualsiasi tipo di informazione tu voglia ricordare. Tramite questo procedimento farai lavorare più parti del cervello nello stesso momento, e il risultato sarà una memoria più vivida e duratura anche nel lungo termine.
E tu utilizzi qualche altra tecnica per aiutare la memoria? Fammelo sapere nei commenti! 😉
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Marco (Reborn)
21 Ottobre 2011 @ 11:48
Carissimo, ti ho mandato un paio di mail, le hai viste?
Eri
21 Ottobre 2011 @ 16:14
bellissimo ed utilissimo post! 🙂
sarei interessata a testi che parlano dell’eliminazione delle cattive abitudini/dipendenze (nel mio caso il PC!) e qualcosa sulle paure, blocchi mentali, “zona di comfort”… hai già scritto qualcosa a riguardo? uhm, adesso mi leggo tutto il tuo blog, troppo interessante
ciao e grazie
Mindcheats
21 Ottobre 2011 @ 20:08
Ciao Eri, per rispondere alla tua domanda ecco alcuni articoli che potrebbero piacerti: 🙂
Come riconoscere e sradicare l’autosabotaggio
Quattro tecniche per smettere di procastinare
Ampliare la zona di comfort per vincere la vergogna
Non so se li hai già trovati, in ogni caso buona lettura! In generale, sono sicuro che apprezzerai tutti gli articoli della categoria crescita personale.
12 abitudini che ti porteranno al successo | Mindcheats
23 Maggio 2012 @ 13:00
[…] le tue energie a fare dell’altro. Questo significa che l’ambiente di lavoro (o di studio) deve essere pulito ed essenziale. Stacca la connessione a internet, spegni il telefono e la […]
Luca
30 Maggio 2012 @ 14:20
Articolo molto interessante! Sull’alimentazione non posso fare molto perchè sono vegetariano (quasi vegano) e bevo solo acqua…quindi farò a meno di pesce, uova, carne e vino 🙂 per il resto dei tuoi consigli ne farò tesoro 😉
Stefano
30 Maggio 2012 @ 20:05
Finché ti senti bene con la tua dieta, continua pure così. Basta che tieni d’occhio il resto e sei a posto! 🙂
Hai detto che sei quasi vegano: quali alimenti mangi che non ti rendono vegano al 100%?
Luca
31 Maggio 2012 @ 07:54
Non sono vegano al 100% perchè continuo a mangiare la pizza margherita con la mozzarella (è l’unica pizza che mi piace) e i dolci che negli ingredienti hanno latte, uova e burro….per il resto mangio solo verdura, frutta, fibre e soia 🙂
Stefano
31 Maggio 2012 @ 15:46
I dolci fregano molti quasi vegani vedo, e anche la pizza può essere ben scusata. 😀
Mirkus
18 Dicembre 2012 @ 02:30
Ciao, forse ti sembrerà stupido, ma io spesso memorizzo numeri di telefono con un trucchetto che non so se è originale o meno, io lo utilizzo da sempre e funziona, ma non ho mai sentito nessun altro che lo adoperi, così con il tempo mi sono convinto di averlo inventato io [però magari non è così]! Funziona così: un amico ti dice un numero di telefono, o se non è un amico magari è per lavoro, ecc. ecc. Bene, io mi immagino quel numero scritto a caratteri cubitali, davvero grossi, sono caratteri grossi come case, ebbene, così facendo memorizzo numeri di telefono a decine, password e pin di carte di credito e bancomat, codici utenti e acronimi di ogni tipo e ogni qualsiasi altra informazione. Che ne pensi? Prova, funziona…
Stefano
18 Dicembre 2012 @ 05:47
Non l’ho mai sentito questo metodo, la prossima volta che mi capita lo provo e se funziona ci scrivo un articolo, se a te va bene.
mirkus
19 Dicembre 2012 @ 03:21
Un articolo? Perché no, certo, fallo pure! Grazie per le lezioni di English e per tutto il resto, il tuo sito è molto carino e ben fatto.
Ivan
15 Gennaio 2013 @ 10:06
Grazie, ottimo post e … ottimo reminder!
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 15:35
Grazie Ivan. 🙂
Musa Folle
5 Febbraio 2013 @ 18:48
bellissimo e utilissimo questo articolo! non è che potresti darmi dei consigli mirati per quanto riguarda la memorizzazione delle date? devo fare due esami di storia (romana e moderna) che preparo da parecchio ma puntualmente faccio confusione tra le infinite date :p
Stefano
7 Febbraio 2013 @ 17:16
C’è la tecnica dell’associazione: associa ad ogni numero da 0 a 9 un’immagine o parola, poi collegali per formare una storia a seconda della data. Ad esempio, se associo il numero 2 all’erba e il numero 7 al cane, il numero 72 è un cane che si rotola nell’erba.
giulia
26 Agosto 2013 @ 18:55
Per chi è vegetariano/vegano o semplicemente non ama particolarmete il pesce come me, ci sono anche diversi semi ricchi di Omega 3, in modo particolare quelli chiamati “semi di chia”. Anche noci e semi di lino danno il loro buon contributo 🙂
Stefano
27 Agosto 2013 @ 10:55
Grazie per il contributo Giulia. 🙂
Ari
10 Gennaio 2014 @ 16:43
Una puntualizzazione al volo: l’omega3 è presente in maggior quantità in alcune fonti vegetali che nel pesce! Un cucchiaio di semi di lino ne fornisce molto più che un trancio di salmone (il pesce più ricco di questo acido grasso), e dà il tipo di omega3 più completo. L’olio di lino sarebbe anche meglio, ma personalmente mi fa altamente schifo 😛 I semi invece hanno un buon sapore e sono molto versatili.
Non è una cosa da vegetariani complottisti, sono informazioni ufficiali.
Stefano
10 Gennaio 2014 @ 18:07
Ho controllato e sì, hai ragione. Grazie della precisazione Arianna. 🙂
Ari
10 Gennaio 2014 @ 18:15
Prego, grazie a te di non esserti indispettito 🙂 Ho sempre un po’ di paura quando faccio notare qualcosa, spesso ci rinuncio proprio!
Gabriele
12 Gennaio 2014 @ 09:18
Ciao Stefano, volevo proporti una questione riguardo l’applicabilitá del punto 3: io studio Fisica e ho quindi abbondante contatto con la matematica. Nel momento in cui mi trovo a dover memorizzare formule o teoremi, mi riesce dificile creare immagini sensoriali per concetti astratti, se non molto generiche e comunque limitate alla vista. È chiaro che si tratta di una materia fondamentalmente da capire, piú che da memorizzare, ma per qualche caso meno immediato verrebbe utile. Tu hai qualche idea?
Stefano
13 Gennaio 2014 @ 16:46
Ciao Gabriele. Con la matematica è meglio se capisci il procedimento logico delle formule, la ragione per la quale sono così.