3 strategie di sopravvivenza alla battaglia universitaria

La leggenda dice che Spartacus puzzasse tantissimo.

Gesù, giù quelle braccia!
Gesù, giù quelle braccia!

Il gladiatore che mise in ginocchio l’impero romano con un esercito di schiavi armati di limette per unghie e forbici da cucina non amava farsi il bagno, anzi lo odiava.

Un giorno, prima di andare al mio allenamento di tennis mi preparai un panino con la mozzarella. Il guaio fu che, dopo l’allenamento, lo dimenticai nella borsa, insieme ai calzini usati e alla maglietta sudata, e lì ci resto per una settimana.

Ok immagina quanta puzza faceva quella borsa… Spartacus puzzava almeno il doppio. Nonostante il suo lezzo da ammazza arbre magique, non lo ricordi per questo. Ti ricordi di Spartacus perché era il terrore di Roma.

I suoi commilitoni erano pochi e poco allenati, più che guerrieri sembravano usciti dall’ultima puntata de “La casa di Topolino” e con tutto ciò è riuscito a battere le legioni romane con facilità imbarazzante.

Non aveva truppe, ma aveva cervello. Spartacus vinceva perché aveva capito una cosa che ai romani non era chiara: per vincere non bisogna solo avere i numeri, bisogna saper fare le scelte giuste.

Più sei bravo a scegliere il campo di battaglia, più sei bravo a scegliere che strategia utilizzare, più vincerai.

Questo è un errore che facciamo anche noi universitari. Pensiamo che prendere buoni voti sia SOLO questione di numeri, di quante ore studi, di quante ore vai a lezione. Pensiamo che uno studente modello sia uno che studia dalla mattina alla sera.

Il vero studente modello non deve solo studiare, deve anche fare le scelte giuste, l’università, a differenza del liceo è un gioco d’astuzia. 

Si lo so, senza studiare non passerai nemmeno gli esami delle urine all’ospedale, le tue scelte influiscono al massimo un 30% sui tuoi voti e io non sono nessuno per dirti cosa dovrai fare. Però oggi voglio dei mezzi chiari per fare scelte giuste e dare una svolta alla tua carriera di studente. E ti insegnerò come:

  1. Scegliere se accettare o rifiutare un voto
  2. Andare a lezione o meno
  3. Quale materie preparare

1. Accetto o no?

Il quartiere dove sono nato è pieno di gente anziana, sembra di essere sul set di “The Walking Dead”.  Visto le tante saggezze popolari che avevo attorno, da piccolo adoravo farmi raccontare vecchie storie di vicende passate. Tra tutte, la mia preferita era quella della zia Tina.

La zia Tina aveva un solo pensiero fisso in testa, giocare alla lotteria. Fino a quel momento non aveva mai vinto un tubo, ma quel giorno la fortuna le sorrise e vinse un terno al lotto.

Il caso volle che, quello stesso giorno un suo compaesano, segretamente innamorato di lei, le chiedesse di sposarlo. Era un brav’uomo, era dolce e simpatico ma non era proprio bellissimo. Io non do molta importanza all’aspetto fisico ma quel signore era proprio brutto, se lo avessero preso per recitare nel Grinch avrebbero risparmiato sul trucco.

Per sua fortuna, la zia Tina quel giorno era felice come una pasqua e disse si alla sua proposta di matrimonio. Era talmente felice per quella vittoria che, presa dall’euforia, decise di passare tutta la vita con quell’uomo senza pensarci due volte.

A volte ci capita la stessa cosa: in sede d’esami siamo talmente carichi di emozioni che facciamo scelte stupide e finiamo per “Sposare” voti che non dovremmo.

Una soluzione a tutto ciò esiste ed è quella di stabilire prima dell’esame che voto accetterai o no. Praticamente devi stabilire in partenza quale sarà la soglia minima sotto il quale rifiutare.

BELLO….ma come si fa? Ecco un metodo in 3 passi.

1 – Stabilisci il tuo voto di laurea

Con che voto vuoi laurearti?

Lo so, non è una domanda facile , per questo ho preparato delle linee guida

  • Se vorrai seguire una specialistica dopo la triennale scegli il voto di ammissione alla specialistica che più ti piace. In genere la soglia minima è 85, e per prenderla bisogna avere una media del 23 (di solito)
  • Se sei in un ambito con tantissima concorrenza ( leggasi Lettere e filosofia) punta al 110, in genere basta la media del 27.

2 – Calcola che voto dovrai prendere per mantenere la tua media desiderata

Prendi i tuoi voti precedenti e fatti la media.

3 – Modificalo a seconda della materia

È una materia difficile? Non sei un fenomeno? Abbassa la soglia di qualche punto. E’ facile? Sei molto preparato? Allora alza di qualche punto la soglia.

Io per esempio, dopo aver fatto questo calcolo, ho scoperto che non devo accettare voti inferiori al 24. Una volta trovata la tua media scegli se…

2. Vado a lezione o no?

Mio zio ha un problema serio.

La sera, davanti alla televisione (che io e Stefano non vediamo), passa tutto il tempo a sbraitare contro i politici che parlano. E se gli chiedi il perché ti risponde con soddisfazione che “Sta lavorando per il suo paese”

No zio, ci stai solo massacrando i timpani, sei più fastidioso della pubblicità di Spotify. Lavorare per il proprio paese vuol dire far qualcosa di concreto per cambiare le cose, non basta più nemmeno votare (io e Stefano non facciamo nemmeno quello).

Quando si tratta di andare a lezione, a volte, siamo come mio zio. Sentiamo di stare facendo qualcosa di giusto, ci sentiamo soddisfatti del nostro operato, quando in verità stiamo solo perdendo tempo. 

Siamo passivi e guardiamo in faccia il prof, quando faremmo meglio a starcene a casa a studiare.

La prossima volta che vai a lezione chiediti “Cosa è più utile? stare a casa a studiare o andare a lezione?” Ed agisci di conseguenza!

Si lo so, ci sono materia che non potresti capire da solo. E si, lo so che se non vai a lezione a casa non riesci a studiare, ma sempre meglio fare una prova. A volte i sensi di colpa ti assalgono e finisci con studiare per due ore filate, che equivalgono a 3 lezioni. Ma dipende sempre dalle materie che hai scelto….

3. Che materie preparo?

Non esiste niente di più forte che la voglia di cazzeggio di un universitario ad ottobre.

Sia Hulk che la “La cosa” non possono battere la voglia di non far nulla di un universitario che non è vicino alla sessione d’esami nemmeno se si prendono una Redbull. E’ troppo forte.

La verità è che senza un appello imminente che ci fa sentire in un mare di cacca, non abbiamo lo stimolo a toccare libro, è il principio del pessimismo (ti servirebbero queste tecniche per motivarti).

Un trimestre dura circa 100 giorni (sessione compresa), ma nonostante questo ci riduciamo a fare maratone di studio il giorno prima dell’esame, perché fino a quel momento non troviamo la forza o la concentrazione necessaria.

Quando chiedo a qualcuno quante materie sta preparando, in genere mi dice “Solo 2! Meglio poche ma almeno le passo!”

Questa cosa non ha totalmente senso per 2 motivi:

  • Spesso gli esami sono questione di fortuna, potresti anche avere un po di sfiga, e se sarai sfortunato rimarrai con zero materie.
  • Più ti senti impegnato e in difficoltà più cresce la tua voglia di studiare e renderai di più.

Un altro vantaggio di preparare tante materie è che, comunque vada, avrai già studiato una materia in più.  E si lo so che scegliere le materie dipende da tantissimi fattori, come le volte in cui puoi provarle o la frequenza obbligatoria, ma cerca sempre di porti degli obiettivi leggermente al di sopra della tua portata. 

E’ scientificamente provato che renderai di più dei tuoi colleghi ( dalle ricerche del Dottor Snyder, cfr Goleman). Infatti gli studenti migliori sono quelli con obiettivi più ambiziosi.

Conclusione

I grandi studenti sono grandi strateghi, se vuoi assicurarti dei bei voti per la prossima sezione ricordati di:

  • Prima dell’esame assicurati di aver chiaro la soglia sotto la quale rifiuterai il voto. Così sarai certo di fare una scelta intelligente e non emotiva.
  • Per farlo scegli che media ti serve e che voto dovrai prenderla per mantenerla, e poi aumentalo o diminuiscilo in base a quanto pensi di poter accettare.
  • Vai a lezione solo se pensi che il tempo che passerai in aula è più proficuo di quello passato a casa a studiare.
  • Se preparerai più materie che puoi, anche se pensi di non farcela, riuscirai a dare il massimo e male che vada avrai già studiato.

Con quest’articolo non voglio insegnarti a studiare, ma farti capire l’importanza della strategia all’università, e sopratutto dari un’alternativa intelligente a molte scelte irrazionali che facciamo. Ti chiedo solo di lasciarmi un piccolo commento, e dimmi che ne pensi, se ti è piaciuto o meno,

Tu cosa fai di solito? Le adotterai queste tecniche?

Ora devo andare perché non riesco più a scrivere, è iniziato il tg e mio zio sta già urlando.