Riconoscere i problemi per risolverli
Compra questo e-book e scopri come risolvere tutti i tuoi problemi e diventare un figo assurdo! Tanto bello e simpatico, peccato che questa frase salti a piè pari la fase precedente e altrettanto importante: riconoscere un problema. Che spesso è la fase più difficile e sicuramente la più insidiosa.
Visto che questo non è un e-book (almeno non ancora) e scrivere più di un paio di pagine annoierebbe anche il più coriaceo dei miei lettori, però, mi trovo costretto a suddividere in più e più parti l’arte del problem solving, ovvero risolvere i problemi. Oggi parlerò della prima fase logica, quella che temporalmente viene prima di tutte le altre: accorgersi che c’è qualcosa che non va. Io studio economia all’università, e risolvere i problemi è una parte importante della mia (futura) professione. Per quanto li si affrontino a livello economico, le nozioni apprese si possono riadattare e convertire anche per quelli che sono i problemi quotidiani: quelli che interessano a tutti noi, in altre parole. Molto spesso, per quanto si permanga in una situazione di disagio, non si riesce a trovare il nocciolo della questione. Invece il malessere che talvolta si prova ha sempre una causa, che a sua volta ha sempre una soluzione. Ecco a voi un semplice schema che vi consiglio di applicare più volte, quando sentite che c’è qualcosa che non va.
1 – Rendetevi conto dei vostri limiti. Da una prospettiva “interna” è spesso estremamente difficile rendersi conto dei propri problemi. Questo avviene, come forse avrete già intuito, dal problema della soggettività: quando si è emotivamente coinvolti in qualcosa raramente si riesce a prendere delle decisioni ponderate e razionali, e si ha una prospettiva distorta della realtà. E naturalmente, i propri problemi sono la cosa più soggettiva ed emotiva che si possa concepire! Per questo il primo passo è non fidarsi ciecamente di sé stessi e di quello che si pensa (almeno in questa fase, badate bene che la fiducia in sé stessi resta comunque estremamente importante negli altri ambiti).
2 – Fermatevi a pensare con calma. Forse sono io a pensare molto più lentamente di quel che dovrei, ma trovo molto utile soffermarmi a riflettere per qualche minuto. Con calma cerco di identificare e definire meglio come mi sento, magari scrivendolo per fare il punto della situazione (cosa che personalmente consiglio a tutti), e in seguito vedere quali possono essere le varie cause. Anche se non sembra niente di che, si possono già qui ottenere dei risultati niente male.
3 – Fidatevi degli altri. Chi fa da sé fa per tre dice il proverbio, ma occhio a non applicarlo a tutto. Non solo parlando, ma anche osservando gli altri troverete sicuramente degli spunti molto utili per il vostro miglioramento personale. Sono spesso gli amici o i parenti a notare una situazione di disagio alla quale, paradossalmente, voi potreste non aver mai pensato. Anche se io mi sento bene, se un amico dice che nota “qualcosa di strano” o mi chiede se va tutto bene, mi fermo sempre a pensare perché sembro essere giù di corda, o particolarmente stanco. Un check-up regolare del proprio stato emotivo è importante come quello medico, e notare un problema prima che si manifesti in maniera più deleteria può salvare da un sacco di guai: interagire con altre persone può aiutare questo processo.
4 – Azione! Tutti i passi sopra elencati sono assolutamente inutili se ci si limita a trovare un problema. Ho visto veramente tante, anzi tantissime persone che non fanno altro che lamentarsi di quanto sono sfortunate e di quanto la loro vita vada male. Non “curare” i problemi personali spesso porta ad una spirale di costante peggioramento che diventa sempre più difficile da interrompere e far regredire: per non cadere in questo “piccolo” inconveniente, dovete darvi da fare il prima possibile. Non si possono semplicemente mettere da parte e aspettare che svaniscano da soli, perché raramente succede. Anche se siete dei pigri cronici (un po’ come me!), i benefici di prendere nelle vostre mani le decisioni importanti (e meno importanti) della vita per il vostro benessere saranno immensi. Provare per credere!
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Umberto
12 Febbraio 2011 @ 23:08
Giustissimo!!
Mi piace come scrivi e quello che dici.
Sono tante le persone che si lamentano e sono tante anche quelle che mettono la testa sotto la sabbia per nascondere i problemi: purtroppo questo è il peggior modo possibile per risolverli.
Anzi, così facendo non si risolvono affatto, semmai vengono solo rimandati in un tempo indefinito e con molta probabilità ingigantiti nel momento in cui si ripresenteranno.
Questo succede perché le cose piccole hanno la tendenza a diventare grandi e se non si affrontano subito le questioni l’unico risultato che si ottiene è quello di aumentarle, sviluppando poi un’abitudine a rimandarle senza fine.
Marcelino Brisker
19 Luglio 2011 @ 10:29
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