4 categorie che mi fanno odiare la crescita personale

Lo ammetto, quando la gente mi chiede che lavoro faccio, difficilmente pronuncio le parole “crescita personale”. Non perché mi vergogni di amministrare questo bellissimo blog, ma perché è un settore che nuota in un mare di mediocrità. I formatori seri che possono portare un reale beneficio alle persone non sono molti, e vengono eclissati da tutti quei para-guru che abbindolano la gente.

Non giriamoci intorno: la crescita personale è un settore con una pessima reputazione. E non posso biasimare chi la pensa così, visto che questa bellissima disciplina è imbrattata da…

1 – Scopiazzature varie

Che poi, dover copiare una formula così semplice?
Che poi, dover copiare una formula così semplice?

Un problema comune a molti blog che ho visto in giro, ma non solo: anche diversi libri e seminari ripropongono la solita roba già vista.

Il che di per sé non è un male: se una tecnica è efficace, è giusto che venga spiegata in ogni corso. Io stesso l’ho fatto diverse volte, come quando ho parlato di come prendere appunti o della tecnica dei 6 cappelli per pensare. Il problema è da un’altra parte…

Le  cose si fanno pessime quando chi riporta queste tecniche non le ha provate sulla propria pelle, ma le ha solo copiate da una fonte più o meno autorevole senza aggiungere niente. In ogni articolo che scrivo io cerco sempre di aggiungere qualcosa, anche quando ripropongo tecniche conosciute, basandomi sulla mia esperienza. Quando ho scritto il primo articolo di Mindcheats, quel lontano 4 maggio del 2010, una cosa mi sono promesso: di scrivere solo tecniche delle quali ho sperimentato personalmente l’efficacia. Quasi 5 anni dopo, ancora seguo la stessa linea di pensiero.

Qui c’è una lezione di vita che puoi apprendere: aggiungi sempre valore in quello che fai. Prendi qualcosa che già esiste e modificalo, miglioralo. Nella crescita personale questo significa di non applicare alla lettera qualcosa che ha detto il guru/libro/blogger di turno, ma adattarlo alla tua situazione.

Come si fa? È nella risposta a questa domanda che sta la vera crescita personale, ed è una risposta che solo tu puoi darti. Dalla crescita personale puoi apprendere i principi generali, poi sta a te avere l’intelligenza di capire come e dove applicare i consigli pratici. E quando necessario, modificare le strategie apprese per meglio adattarle alla tua situazione.

Nota che una buona metà di “crescita personale” è composta dalla parola “personale” che, per definizione, è personale. Non è una formula matematica, che può essere applicata da chiunque in ogni condizione, ma è soggetta alle particolarità della tua situazione. Per questo a me piace molto parlare di strategie generali: in questo modo sei libero di adattare quello che dico alla tua situazione, senza essere vincolato a tecniche ultra-specifiche che a te potrebbero non andare bene.

Ad esempio? Io ho usato per molto tempo il sonno polifasico per dormire di meno e studiare per gli esami di notte (ho passato diritto commerciale con 27 studiando fra le 4 e le 7 di mattina). Tuttavia ora non lo faccio più perché, nella mia situazione attuale, gli svantaggi che comporta (rigidità della giornata, necessità di dormire ogni qualche ora) sono superiori ai vantaggi (avere dalle 3 alle 6 ore di tempo in più al giorno, a seconda del metodo usato). Magari in futuro, quando la mia situazione sarà diversa, tornerò a usare il polifasico.

2 – Fisica quantistica, santoni e simili

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È da un po’ di tempo che non mi accanisco contro la fisica quantistica, santoni e stregonerie varie (in cui rientrano ora molte “diete miracolose” e integratori che paiono garantire l’immortalità, a sentire chi te li vende). Quindi, rinfreschiamoci la memoria. 😉

La fisica quantistica è di per sé una scienza seria, ed è la nuova frontiera della fisica. La logica quantica trascende le cognizioni di spazio-tempo comuni: particelle che si teletrasportano, vibrazioni che creano materia, spazio a 7 dimensioni e così via (se ti interessa l’argomento, ti consiglio questo libro). Ma non c’è niente di magico: la fisica quantistica è spiegata da accurati modelli matematici talmente complessi che, per essere capiti, necessitano almeno di una laurea in matematica.

È vero, ci sono ancora dei misteri nella fisica quantistica. Ma questo non significa che ci sia dietro la magia. Duemila anni fa la gente non capiva i fulmini, e pensava fossero opera di Zeus. Oggi sappiamo che sono semplici impulsi elettromagnetici. Cinquecento anni fa nessuno sapeva cos’era l’astronomia, e si pensava che nel cielo ci fosse il paradiso. Oggi sappiamo bene che le stelle sono palle di idrogeno incandescenti, e la Terra è solo uno dei miliardi di pianeti nella nostra galassia, che è una delle miliardi di galassie conosciute.

Oggi stiamo facendo lo stesso errore con la fisica quantistica: solo perché non riusciamo a comprendere qualcosa, non significa che non ci riusciremo mai. E soprattutto, non significa che c’è dietro qualcosa di magico: semplicemente, per il momento non abbiamo a disposizione gli strumenti per capire certi fenomeni. Così come duemila anni fa nessuno aveva gli strumenti per capire che i fulmini fossero fatti di banale elettricità.

Quindi un consiglio: se qualcuno ti parla di fisica (o meccanica) quantistica con un tono vagamente magico e/o spirituale, ignora qualsiasi cosa dica sull’argomento.

Nella stessa categoria facciamo rientrare anche guaritori, santoni, esorcisti, gente che parla coi morti eccetera eccetera. È un dato di fatto che la crescita personale sia piena di truffatori che si approfittano delle persone deboli, quelle che si fanno abbindolare da qualsiasi cosa: occhio a chi segui, usa la tua testa, non credere al “potere magico della mente quantica”.

Stiamo parlando di mente, okay, e come ho detto prima le esperienze personali sono fondamentali. Ma questo non significa che il metodo scientifico debba essere abbandonato: un conto è sperimentare una tecnica per capire se può funzionare nella tua situazione specifica, un altro è abbandonare ogni razionalità per seguire la nuova moda che promette successo/risultati senza sforzi.

3 – Palloni gonfiati

Tanto che qualche guru, prima o poi, inizierà a levitare sul palco.
Tanto che qualche guru, prima o poi, inizierà a levitare sul palco.

E io spero di non rientrare in questa categoria. 😉

Il termine che più viene affiancato a crescita personale è “guru”. Molti formatori non disdegnano questa definizione, e anzi fanno di tutto per rafforzare l’idea di una persona senza difetti, che ha raggiunto il massimo successo nella vita e dal successo straordinario. Questo tipo di “formatore perfetto” mi puzza perché una persona che pensa di essere arrivata al top è una persona che ha smesso di crescere, andando contro ai principi che insegna.

La crescita personale necessità di umiltà, di riconoscere i propri errori e impegnarsi a correggerli. Io di cazzate in vita mia ne ho fatte (magari ne parlo in un prossimo articolo) e continuerò a farne, l’unica cosa che posso fare è cercare di migliorare ogni volta nel modo meno doloroso possibile. Molti degli articoli che ho scritto qui su Mindcheats nascono da miei errori che voglio farti evitare.

Il tuo obiettivo non deve essere raggiungere la perfezione, ma migliorare ogni giorno di più attraverso le esperienze di vita. Il modo migliore per crescere in questo senso è quello della Regola Aurea, un articolo che non mi stancherò mai di citare. Definisci un obiettivo potenziante, poi fai di tutto per raggiungerlo: è quello che spiego nel sempreverde Manuale anti-confusione.

Nel momento in cui pensi di non aver più spazio per migliorare, hai perso. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e scoprire, non importa a che punto tu sia arrivato. L’unico vero obiettivo della crescita personale è quello di renderti una persona più felice, qualsiasi cosa questo significhi per te. Certe persone sono felici quando comprano un appartamento all’ultimo piano di quel mega-grattacielo a Manhattan, altre vogliono vivere in una malga montana.

La definizione di felicità è diversa per ognuno di noi, e qui torna il punto precedente: le tecniche per raggiungere il successo non possono essere copiate con lo stampino per tutti, perché persone diverse hanno obiettivi diversi e definizioni di felicità anche molto differenti. L’unica cosa che ci accomuna è la continua ricerca di un miglioramento costante, che è esattamente il contrario di quello che fanno certi cosiddetti guru di crescita personale.

4 – Seminari inutili da migliaia di euro

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Molti venditori di fuffa fanno pagare centinaia, addirittura migliaia di euro a biglietto per i loro seminari.

Ora, io non sono contrario ai seminari da migliaia di euro: ne ho fatti e continuerò a farli. Sono contrario ai seminari inutili da migliaia di euro, quelli che non ti danno niente di concreto per migliorare la tua vita. E ce ne sono, ce ne sono un sacco. Ho visto l’anno scorso un servizio de Le Iene che parlava proprio di questo: hanno seguito tre formatori nei loro corsi, del costo di centinaia di euro a biglietto.

Il primo, tale Roberto Re, si è difeso bene e mi ha fatto un’ottima impressione (almeno dal servizio, non sono mai stato a un suo corso). Ma gli altri due? Il primo ha parlato per tutto il tempo dell’energia quantica (vedi sopra), il secondo ha fatto fare ai propri corsisti un percorso motivazionale e di crescita spirituale di due giorni in un bosco abruzzese. E tutti e due mi hanno lasciato perplesso (a usare un termine gentile).

Io sono il primo a dirti che dovresti investire sulla tua formazione, è il migliore investimento della tua vita a qualsiasi età. Ma questo non significa che devi buttare via i tuoi soldi su formatori mediocri, o senza informarti sulle effettive qualità di ciò che vai ad acquistare.

Anche in questo caso, la cartina tornasole migliore che puoi utilizzare si chiama esperienza personale. Quando hai finito un corso o un libro, non passare subito a quello dopo. Estrapola gli insegnamenti che hai appreso, metti in pratica le tecniche, e guarda se ti sono utili. Prendi quelli efficaci e tienili, scarta quelli che non ti servono. Fatti questa domanda quando valuti la qualità di un corso o di un libro: quali consigli ho implementato nella mia vita, e quanta differenza hanno fatto per il mio successo e la mia felicità? Se non riesci a risponderti o ti inventi scuse del tipo “eh ma ancora non ho avuto tempo”, allora le possibilità sono due:

  1. Quel corso è inutile, ti ha solo dato una botta di motivazione senza però portare cambiamenti a lungo termine che ti serviranno a raggiungere il successo.
  2. Sei in information overload, continui a consumare materiale senza capire che devi anche metterlo in pratica per avere dei benefici concreti (ne parlo in un prossimo articolo).

È per questo che ti consiglio di leggere pochi libri: non è quanto leggi che conta, ma quante tecniche implementi nella tua routine.