2 modi per essere sempre felici
Buongiorno! Oggi diamo tutti un caloroso benvenuto a Francesco, che in futuro mi affiancherà a scrivere articoli per Mindcheats. Ci divideremo il calendario a settimane alterne: questa settimana pubblica un suo articolo, settimana prossima scrivo io, quella dopo ancora Francesco e così via. È uno scrittore di talento, e tutti i suoi articoli sono pieni di consigli utili e applicabili da subito, in vero “stile Mindcheats”. 😉
Prima di esporti i due modi per essere felice ti volevo parlare del “Club 27”
Sai di cosa parlo?
È uno sfortunato gruppo di super rock star morte a 27 anni per i motivi più disparati!
In totale i membri sono una ventina: di questi 17 sono morti tra suicidio e overdose. Vuoi qualche nome? Kurt Cobain, Amy Winehouse, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison.
“In questo mondo siamo gettati come un cane senza osso”
– Jim Morrison
Poi ti presento lui: Nick Vujicic (bio)!
Vittima di una rarissima malattia, nacque senza arti e per questo venne sempre preso di mira dai suoi compagni di classe, tanto da entrare in depressione e tentare il suicidio a 8 anni. Poi qualcosa in lui cambiò, ora ha una bellissima famiglia con un bebè, è uno dei motivatori (uno dei pochi che apprezzo) più famosi ed è una delle persone più felici che abbia mai visto.
Come mai Nick, nonostante tutto, è felice mentre c’e gente che ha tutto dalla vita che invece non lo è? La verità che Nick sa e che i poveri membri del Club 27 non hanno saputo è che la felicità viene da dentro.
Loro, invece di cercare la felicità nel loro interno, la cercavano fuori e trovavano solo apparenza : soldi, droga, alcool.
Perciò non aspettare che succeda qualcosa per essere felice, non aspettare di laurearti, di diventare ricco, di fidanzarti e non fare in modo che dipenda da come vieni trattato; se viene da dentro implica che non l’avrai nemmeno dopo che sarai laureato o milionario. Allora perché non esserlo ora ?
Fin qui tutto bello, ma come si fa?
Ci sono una miriade di modi per essere felici, qua ne trovi 28, quelli che mi hanno più influenzato e che tuttora continuo ad usare li trovi di seguito
1 – Foth
Hai presente quella scena del Re Leone dove muore Mufasa? Oppure il finale di Million Dollar Baby? A me ogni volta viene un nodo alla gola, mi immedesimo in Simba o in Clint Eastwood e scoppio a piangere.
Perché diventi triste? Dopotutto, abbiamo le nostre cose a cui pensare, però per una volta che ci siamo concentrati su qualcos’altro, questo nostro oggetto di concentrazione determina il nostro stato d’animo.
Facciamo l’esempio opposto: siamo super tristi per qualcosa poi però ecco che in tivù c’è quel comico che ci piace tanto, gli diamo un occhiata, non pensiamo più ai nostri affari; ed ecco che ad un certo punto ci scappa una risata.
Ma non eravamo tristissimi? Cosa ci ha fatto cambiare stato d’animo? È stato il comico?
No! È stato il fatto che ci siamo concentrati su qualcos’altro! Abbiamo rivolto la nostra attenzione a qualcosa che ci diverte, questo vuol dire che assumiamo uno stato d’animo in base a ciò su cui ci concentriamo.
Più noi ci concentriamo sulla parte più triste della vita, più saremo tristi. Concentrarsi sulle cose belle che abbiamo ci rende persone felici.
Sembra facile a dirsi, ma in maniera pratica come dobbiamo fare a dire al nostro cervello di concentrarci sulle cose belle della nostra vita? Come si fa a spostare la nostra attenzione su ciò che abbiamo di bello invece che su ciò che non abbiamo?
Questo metodo l’ho imparato quando ho iniziato ad agire come uno dei miei Eroi: Anthony Robbins. Si chiama “ Focus On Happy Things”.
Il metodo FOHT consiste nel porti le domande giuste in maniera tale da tenere il tuo cervello concentrato solo su ciò su cui ti vuoi concentrare. Quando fai una domanda il cervello, a differenza di quando fai delle affermazioni, infatti trova sempre le risposte.
Le domande potenzianti sono queste :
- Di cosa sono fiero? in che altro modo mi fanno sentire queste cose oltre che fiero?
- Di cosa sono orgoglioso? In che altro modo mi fanno sentire queste cose oltre che orgoglioso?
- Cosa potrebbe rendermi felice nella mia vita? In che altro modo mi fanno sentire queste cose oltre che felice?
- Di cosa sono grato?
- Quali sono le cose che mi rendono fortunato? Perché mi fanno sentire fortunato?
Sono domande che, a detta di Robbins, dovremmo porci ogni mattina, per iniziare la giornata felici e motivati. Trova almeno due risposte per ogni domanda. Io le ho provate ed hanno un effetto immediato, poi sono il miglior passatempo nei momenti vuoti della mattinata!
Potresti ripetertele mentre ti fai la doccia o fai colazione, anche mentre sei sul bus o in macchina. Sarebbe un attività più produttiva che fissare le pareti della doccia o giocare al telefonino! Inoltre immagina come sarà la tua giornata se inizi sempre col piede giusto.
“La cosa più importante è non smettere mai di porsi domande”
– Albert Einstein
Le domande devono, poi, essere modificate in ogni situazione, tenendo sempre conto dell’obbiettivo, ovvero concentrarsi sulle parti belle della tua vita!
A questo proposito, quando sei annoiato ti potresti chiedere “Cosa potrei fare che mi renderebbe felice ora?” Quando hai problema potresti chiederti “ Come ne posso trarre vantaggio?”
“Tutti abbiamo dei problemi, piccoli o grandi che siano, gli unici che non ne hanno sono sotto terra in qualche cimitero, ma è il nostro concentrarci sulla parte buona di essi che ce li fa superare”
– Anthony Robbins
2 – Fisiologia
Se una persona ti si presenta con le spalle curve e rivolte verso il basso, lo sguardo a terra e una camminata molto lenta, che penseresti? Per me è triste, per te?
Se invece ti si para davanti un ragazzino con un enorme sorriso stampato in faccia che saltella allegramente, non riesce a stare fermo e dondola con le spalle, io direi che è felice.
Fin qua tutto normale, il fatto che le nostre emozioni influenzano il nostro modo di muoverci è risaputo, la cosa sensazionale è che questo processo avviene anche al contrario! Vuol dire che la maniera in cui agiti e muovi il tuo corpo determina anche cosa provi a livello emozionale.
Il cervello ha creato legami così forti tra stato d’animo e movimento correlato che non è più possibile provare qualcosa senza che il nostro corpo adotti la corrispondente fisiologia e viceversa! Sei scettico? Provaci! È qualcosa che potrà aiutarti tantissimo se gli darai un’occasione, quindi, cosa aspetti a provarci?
Una persona felice al posto tuo, seduta nella tua sedia, davanti al tuo computer , secondo te cosa farebbe? Secondo me ora starebbe a fissare il computer con un enorme sorriso in faccia. Adesso imitala!
Passa i prossimi 5 minuti della tua vita con un sorriso in faccia, anche se non è sincero, anche se non hai nulla per cui ridere ma provaci ora lo stesso e poi scrivimi nei commenti come ti senti! Quindi fermati un attimo, imposta il timer e poi continua a leggere e vedrai cosa succede!
Fatto?
Questo è uno degli esercizi preferiti di Jim Rohn, che probabilmente ti cambierà la vita. Più ridi ,più sei felice. Lo stesso vale per le altre azioni tipiche di questo stato emotivo: ricalcale e copiale.
Conclusione
Questi sono i due metodi più efficaci per essere felice. Non sto parlando di felicità assoluta (per quello non esiste nessun metodo) sto parlando di poter affrontare tutto ciò che ci succede con un sorriso in faccia. Parafrasando Aristotele: indipendentemente dall’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere, il nostro fine ultimo è sempre la felicità!
“ Il segreto della felicità non è fare ciò che si ama ma amare ciò che facciamo!”
– Anita Roddick
Non esiste modo migliore per amare ciò che facciamo che quello di prenderne la parte migliore e concentrarsi solo su quella. Una volta che hai provato i due metodi fammi sapere se con te funzionano, se li hai adattati oppure se conosci altri metodi.
Alessandro
28 Maggio 2014 @ 13:13
Veramente interesssante
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:27
Grazie 🙂
Angelo
28 Maggio 2014 @ 14:24
Al secondo metodo non ci avevo mai pensato. Davvero interessante
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:28
a volte la soluzione più semplice è anche la più giusta !
Grazie Angelo, continua a seguirci e facci sapere per qualche richiesta
Costanza
28 Maggio 2014 @ 14:48
Sono una studentessa di medicina e sapevo già che il nostro stato d’animo ha una profonda influenza sul nostro modo di atteggiarci, sui nostri movimenti, sulla nostra espressione. Tuttavia, non sapevo che avvenisse anche il contrario, ovvero che le nostre movenze e la nostra posizione corporea potessero influire sul nostro umore. Sono molto interessata a questo argomento e ho intenzione di approfondirlo. Ad esempio, pensa quanto lo yoga e tutto ciò che contribuisce al mantenimento di una postura corretta influiscano sulla serenità e felicità di una persona! Ti ringrazio per lo spunto e complimenti per l’articolo…è davvero molto interessante!!!
Stefano
28 Maggio 2014 @ 17:08
Se non ricordo male questo metodo è stato scritto per la prima volta da qualche filosofo antico, forse Cicerone.
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:30
Il metodo è abbastanza vecchio, ne parlavano già i sofisti, però è stato portato alla ribalta da Bandler e Grinder
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:32
Costanza hai detto bene ! lo yoga, come anche le ginnastiche posturali, migliorano il nostro stato d’animo proprio perchè modificano la nostra fisiologia !
Salvo
28 Maggio 2014 @ 15:03
Grandissimo articolo, complimenti al nuovo arrivato
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:33
Grazie Salvo a te
giulia
28 Maggio 2014 @ 15:06
È pieno di spunti interessanti, grazie e in bocca al lupo a Francesco
Francesco Cracolici
14 Giugno 2014 @ 08:47
Grazie a te Giulia
chiara
28 Maggio 2014 @ 15:10
Ciao! Io non ho mai scritto, ma mi sembrava giusto lasciare un commento dal momento che ricevo da un po’ le email di questo sito che apprezzo tantissimo. Ovviamente, il problema è sempre mettere in pratica poi 🙂 Già ho iniziato con le cose più semplici (ad esempio gettare cose che non servono per non gridare ogni volta che devo mettere in ordine la stanza!) però mi viene davvero difficile applicarne altre nel bel mezzo della sessione di esami… spero davvero di riuscire a mettere in pratica i tuoi consigli, anche perché ci hai dedicato così tanto tempo a questo sito che sarebbe un peccato non provarci! In bocca al lupo per tutto e continua così, sei davvero una persona eccezionale!
Stefano
28 Maggio 2014 @ 17:13
Ciao Chiara. Nell’articolo di settimana scorsa, e in quello di settimana prossima, troverai tanti spunti interessanti per applicare tutti i consigli anche se hai poco tempo a disposizione. 😉
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:35
Ciao chiara e grazie del contributo,
Ricordati che anche dieci minuti al giorno possono fare la differenza se ti applichi, quindi concediti 10 minuti per migliorare te stessa ogni giorno!
valeria
28 Maggio 2014 @ 17:19
Ciao Stefano,questa volta mi sorgono alcuni dubbi su quello che hai scritto nel tuo articolo.Penso che sforzandosi di sorridere anche quando non se ne ha proprio voglia significhi soffocare il proprio stato d’animo VERO e così facendo non si riesce ad eleborare i sentimenti o le cose che ci rendono un pò tristi.Non credo che il fatto di essere giu ogni tanto sia male,essere tristi,felici,arrabbiati ecc. sono sensazioni che fanno parte di stati d’animo assolutamente normali.Il fatto di “soffocare” sempre con un sorriso tutto ciò mi sembra ci rendi un pò “finti” e “poco spontanei”…sarà che mi piaccione le persone espressive 🙂 (sorrisone )
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:42
Hai ragione , complimenti per lo spunto perchè hai sollevato una questione che mi preme dire ma non ho avuto occasione nè spazio di parlarne!
Non devi sorridere per far felice gli altri e sembrare felice ai loro occhi, devi usare la fisiologia quando sei triste e hai voglia di cambiare stato d’animo.
Spesso ci capita di non voler essere felici perchè abbiamo troppi pensieri per la testa.
Il modo migliore per risolverli è avere lo stato d’animo giusto !
Ciao e grazie ancora Valeria
valeria
28 Maggio 2014 @ 23:58
Grazie a te Francesco! 😉
Valentina
28 Maggio 2014 @ 18:47
Beh è proprio così ! Gran bell’articolo 🙂
valentina
28 Maggio 2014 @ 20:33
🙂 rido non perchè consigli di ridere, anche se le tue parole sono giustissime, ma perché sto leggendo il libro di Antony Robbins
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:37
quale?? come migliorare il proprio stato mentale fisico e finanziario? è il migliore in assoluto !
Tu che ne pensi?
Marco
28 Maggio 2014 @ 21:29
Gran bell’articolo Francesco. Complimenti davvero!
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:39
Grazie marco 🙂
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 21:38
Lo comprerò e leggerò sta sera stessa.
ps: quello dove hai scritto è lo spazio per il nome xD
chiara
28 Maggio 2014 @ 22:32
Ok, bene! La procrastinazione è una brutta bestia da combattere, ma comincerò con i miei 10 minuti in quest’esatto momento per dare il buon esempio 😉
Francesco Cracolici
29 Maggio 2014 @ 08:30
Sono curioso di saper se l’hai fatto veramente! Era tardino quando l’hai scritto xD
michele
28 Maggio 2014 @ 23:15
hai colto la mia filosofia: essere felici amando quello che si fa, che sia una lezione all’università o una semplice uscita con gli amici! complimenti per l’articolo!
Francesco Cracolici
28 Maggio 2014 @ 23:27
Grazie michele veramente 😀
Daniele
29 Maggio 2014 @ 00:00
Complimenti Francesco, articolo di ottima fattura!!Proverò a utilizzare le domande potenzianti sono fiducioso della loro efficacia; poi la connessione mente-corpo è essenziale e sorridere è sicuramente il modo migliore per affrontare la vita!
Francesco Cracolici
29 Maggio 2014 @ 08:32
Grazie Daniele veramente! 😀 fammi sapere come va in privato
Ci tengo !
Melissa
29 Maggio 2014 @ 00:06
Sì, confermo quello che ho pensato all’articolo precedente: grande Francesco! 🙂
Francesco Cracolici
29 Maggio 2014 @ 08:33
Grazie melissa ! Se hai richieste o dubbi scrivi pure 🙂
chiara
29 Maggio 2014 @ 10:46
Francesco,
l’ho fatto veramente 🙂 Ho scritto una poesia di 5 pagine, quindi alla fine son stati più di 10 minuti ahahah
Francesco Cracolici
29 Maggio 2014 @ 14:24
Grande Chiara ! ci hai resi orgogliosi ahahaha
valentina
29 Maggio 2014 @ 15:57
sto leggendo “Come ottenere il meglio sa sé e dagli altri” lo conosci?
Francesco Cracolici
30 Maggio 2014 @ 19:28
Certo!! un libro meraviglioso, se ti posso dare un suggerimento basato sulla mia esperienza la parte della comunicazione è da prendere con le pinze.
E’ un libro di inizio anni novanta con alcune teorie un po superate, per il resto è fantastico
cosa te ne è parso finora?
Alessandro C.
29 Maggio 2014 @ 19:24
Ciao Francesco, ho letto almeno un centinaio di articoli sull’argomento.
Oltre ad una correttezza sintattica/morfologica, un contenuto scorrevole e i numerosi spunti di riflessione che si evincono leggendo il tuo articolo, hai dato quella che è considerabile una via di fuga, due sistemi a parer mio davvero EFFICACI, SEMPLICI, VELOCI.. a dir poco fantastici!
Aspetto con ansia i tuoi prossimi articoli, hai davvero talento.
Ancora complimenti.
Alessandro.
Francesco Cracolici
30 Maggio 2014 @ 19:31
Grazie Alessandro Davvero! 😀
giancarlo
29 Maggio 2014 @ 22:31
fantastico!!!! li conoscevo, grazie per avermeli ricordati, non me li scorderò più 😉
Francesco Cracolici
30 Maggio 2014 @ 19:29
Grazie a te di seguirci ! 🙂
Drogo
30 Maggio 2014 @ 13:19
Non capisco una cosa. Se ho la tendenza ad amare ciò che faccio piuttosto che fare ciò che amo, può instaurarsi un sentimento di rassegnazione? Anche la felicità ha bisogno di impegno, sacrificio (nel senso di rendere sacro) e lavoro ma qual è il confine tra il realizzarsi e l’essere già realizzato nell’accettare il presente? Cioè, non c’è un po’ il rischio di essere passivi e un tantino ipocriti con noi stessi? D’altra parte, quando ho lo stimolo di bere bevo, quando ho lo stimolo di mangiare mangio e quando ho lo stimolo di ridere rido… Certo, se sto davanti al computer sempre meglio sorridere che stare a bocca spalancata e occhi vacui come capita a tutti! 🙂
Francesco Cracolici
30 Maggio 2014 @ 19:36
Hai perfettamente ragione , hai detto qualcosa di estremamente importante !
L’essere felice, proprio come dici tu stesso, ora con questi”trucchetti” non vuol dire abbandonare le tue ambizioni e i tuoi obiettivi. Proprio perchè a detta tua si finisce ad essere ipocriti e passivi.
Piuttosto conviene essere felici e contemporaneamente ricercare altri obiettivi, i vantaggi sono molteplici, uno fra tutti la tua autostima, che aumenterà se saprai come essere felice!
Grazie del contributo hai aiutato tutti i lettori di mindcheats xD
Silvia
2 Giugno 2014 @ 12:15
io li trovo ottimi consigli, anche se una ragazza nei commenti sopra ha sollevato la questione dell’ affrontare anche gli stati d’animo negativi.
Penso che (anche se è molto difficile a farsi) sia giusto affrontare la tristezza e i propri problemi , ma se normalmente si è di buon umore è possibile osservare con sereno e buddhista distacco i problemi. Analizzare la tristezza, chiedersi perchè si è così tristi e accettare le risposte , aiuta con il tempo a risolvere il problema e nel modo più salubre possibile. Vorrei riuscire a affrontare così i miei problemi, e sto cercando di essere di un umore migliore in generale.Grazie dell’articolo.
Francesco Cracolici
2 Giugno 2014 @ 18:45
Grazie a te per il contributo.
Daniel Goleman, uno dei più grandi psicologi odierni, ha studiato l’intelligenza emotiva, ovvero l’abilita a saper controllare e sfruttare le emozioni a prorpio vantaggio ( per esempio saper arrabiarsi quanto basta e quando ci vuole).
Ha scoperto che essa è proporzionale al reddito di una persona.
Quindi se imparerai a controllare la tristezza e trasformarla in felicità sarai più ricca xD
Se hai idee o altri contributi scrivi pure
Grazie
Lorenzo c.
3 Giugno 2014 @ 08:05
É normale che questo articolo mi dona un sorriso ?
Francesco Cracolici
3 Giugno 2014 @ 16:45
Vuol dire che hai speso i dieci minuti passati a leggere quest’articolo nella maniera migliore !
Ciao e grazie del contributo 🙂
Per qualsiasi dubbio o richiesta contattami pure 🙂
Francesco Cracolici
3 Giugno 2014 @ 16:46
Vuol dire che hai speso i dieci minuti passati a leggere quest’articolo nella maniera migliore
Ciao e grazie del contributo
Per qualsiasi dubbio o richiesta contattami pure 🙂
Marcello
3 Giugno 2014 @ 10:42
Un articolo davvero interessante. Ammetto di essere una persona molto pigra, che tende ad assopire molti degli obbiettivi quotidiani che si prefigge quotidianamente. Ho quindi aspettato qualche giorno prima di commentare il tuo articolo perché volevo testare su di me questi due consigli. Devo ammettere che oltre ad avermi aiutato a prendere la giornata con un animo più positivo sono stato molto stimolato e nonostante la pigrizia ho seguito i tuoi consigli o quelli di Anthony Robbins con determinazione. A fine giornata ero fiero di me per il piccolo “sforzo” fatto nel seguire i due “metodi” anche se molto semplici. Spero non troverai il commento ossequioso ma ci tenevo tanto a dirti la mia
Francesco Cracolici
3 Giugno 2014 @ 11:36
Grazie Marcello veramente! 🙂
Francesco Cracolici
3 Giugno 2014 @ 11:50
basta un piccolo cambiamento al giorno per cambiare totalmente vita .
proprio come la rotta per le navi, se cambia anche solo di un centimentro verso un lato allora col passare del tempo la differenza sarà abissale 🙂
Michele
3 Giugno 2014 @ 19:33
Sono rimasto piacevolmente colpito dal tuo articolo,Francesco, e non posso fare a meno di pensare alla celebre frase di Orazio, tratta da una delle sue odi, che dice: “Pulvis et umbra sumus”. Proprio perchè siamo polvere e ombra, Francesco, non vi è tempo per essere infelici, ma ve ne è abbastanza per provare a mettere in pratica il tuo consiglio e tentare di vivere sereni. In bocca al lupo!
Francesco Cracolici
3 Giugno 2014 @ 23:14
grazie michele davvero 🙂
Orazio non è l’unico latino che premeva sulla pochezza del tempo , lo stesso seneca parlava del nostro tempo e di come lo sfruttiamo come se ne avessimo all’infinito.
Einstein diceva” ogni minuto che passi arrabiato sono 60 secondi di felicità persi”
Grazie Michele ancora
se hai richieste scrivi pure
Kat
5 Giugno 2014 @ 04:11
Ciao, seguo questo blog da qualche tempo e devo dire che vi trovo sempre preziosi consigli, alcuni un po’ più astratti e da rielaborare, altri concreti e immediati. Volevo fare i complimenti a Francesco e ringraziare entrambi per il tempo che dedicate a questo blog e – più o meno indirettamente – ad ognuno di noi. Oltre che tenere compagnia con questi articoli piacevoli e veloci da leggere, date una mano a migliorare le nostre vite! Ancora grazie e buon proseguimento.
Francesco Cracolici
5 Giugno 2014 @ 13:54
Grazie a te di seguirci, se hai richieste oppure dubbi scrivici!
Vincenzo
7 Giugno 2014 @ 07:09
Sono pienamente d’accordo col primo punto che, infatti, cerco di applicare nella vita quotidiana già da tempo! A proposito di intelligenza emotiva, spesso tento di “auto psicanalizzarmi” in modo da arrivare a capire quale possa essere la causa di un emozione negativa e risolvere il problema alla base! Devo dire che, però, ci sono rare, anzi rarissime, volte in cui vengo “accecato dalla rabbia” e non capisco più niente ma, la prossima volta che mi arrabbierò esageratamente, cercherò di lavorarci!
Non avevo considerato, invece, il punto due, anche se riflettendoci è una cosa ovvia! Cercherò di gestire al meglio la mia postura in modo da non fare deprimere chi mi sta attorno! Grazie per questi mindcheats!
Francesco Cracolici
7 Giugno 2014 @ 12:44
Grazie a te Vincenzo di seguirci!
Ti ringrazio molto per il contributo, infatti il tuo ” risolvere l’emozione alla base ” vuol dire cambiare te stesso prima delle circostanze che ti circondano !
Non è una cosa facile da capire e che molte persone non capiranno mai ( tipo quelli che si lamentano sempre xD) MA Tu l’hai intuita subito!
Per quanto riguarda il punto 2 , uno dei suggerimenti di Robbins più efficaci è quello di saltare.
Se ti senti triste salta di gioia 3 o 4 volte , come se avessi vinto alla lotteria… ti sconsiglio di farlo in pubblico
Grazie del contributo Vincenzo, sei stato prezioso ! 🙂
Alessandro G.
25 Giugno 2014 @ 16:13
Solitamente applico la prima, mentre della seconda non ero a conoscenza, così l’ho sperimentata ora e il risultato è stato che mi sono venute in mente cose belle, mi sono alzato e le ho fatte… Non credo fosse controindicato fare qualcosa nell’arco di quei 5 minuti 😉
Andrea
1 Luglio 2014 @ 01:38
Un benvenuto e complimenti a Francesco!
Bellissimo articolo che mi ha fatto dimenticare quanto sia importante sorridere durante la giornata.
E complimenti anche a Stefano, per due motivi fondamentali: 1) dopo tutto quello che sei riuscito a costruire da solo (bravissimo, massimo rispetto!) ora ti stai aprendo a lavorare con altri, condividendo il successo e migliorando insieme..non da tutti! E 2) hai scelto un ottimo partner, ancora bravo.
In bocca al lupo ad entrambi e continuate così!!! 😀
Andrea
1 Luglio 2014 @ 01:40
Intendevo “che mi ha fatto ricordare”, non “dimenticare” eheh
Francesco Cracolici
2 Luglio 2014 @ 17:39
Grazie Andrea,
Sei molto gentile e mi hai fatto molto piacere
ogni secondo che passi arrabbiato sono 60 secondi persi di felicità
A.E.