4 importanti strategie per vivere al massimo
Il segreto per essere sempre soddisfatto della tua vita è di bilanciare il piacere immediato e l’investimento a lungo termine. Come con i soldi, gli estremi portano conseguenze indesiderate:
- Se spendi tutto senza risparmiare, una spesa imprevista come il dentista sarà un problema.
- Se risparmi tutto senza spendere, ti priverai dei piaceri della vita.
Allo stesso modo, la tua giornata deve essere un corretto bilanciamento fra momenti di svago e momenti in cui investi per un futuro migliore. La maggior parte delle persone eliminano il secondo aspetto perché è più difficile e faticoso: nessuno deve spiegarti come divertirti e lo faresti tutto il giorno, tutti i giorni. Così come ti piacerebbe spendere tutti i soldi senza dover pensare che un giorno magari ti serviranno. Ma fare investimenti, per molti, appare uno spreco di risorse: perché dovrei investire il mio tempo in qualcosa che non mi dà un beneficio immediato?
L’inconscio primordiale funziona così, non capisce il concetto di investimento: prende le decisioni in base al piacere immediato. Senza una guida, percorrerai la strada del pollo senza testa, che corre senza un obiettivo. Ti troverai fra vent’anni a maledire il mondo perché non ti ha dato la vita che volevi, senza renderti conto che forse, la vita che volevi, dovevi conquistarla tu.
In questo articolo di parlo di quattro strategie fondamentali per non diventare l’uomo di mezza età che ha come unica aspirazione la pensione.
1 – Resta bambino
Appurata la mia scarsa tolleranza degli infanti (soprattutto in aereo), i bambini hanno l’intelligente abitudine di essere curiosi, avere fantasia, esplorare il mondo. È così che imparano: se tu non fossi stato curioso nella fase dello sviluppo, ci sono buone probabilità che adesso non sapresti parlare né camminare.
Se fantasia e curiosità sono aspetti così importanti, perché scompaiono nell’uomo adulto? Due risposte:
- La scuola.
- L’autoconservazione.
La scuola uccide la fantasia. Siamo ancorati a un modello di istruzione elaborato da gente che aveva schiavi in casa e andava allo stadio per vedere uomini ammazzare altri uomini. Sempre più studi ed esperimenti pratici dimostrano che questo modello non è adeguato per uno sviluppo corretto della società e, se fosse rivoluzionato, l’umanità farebbe un balzo in avanti senza precedenti.
Fra le altre ragioni, è per questo che dico che non devi essere per forza un bravo studente per avere una vita piena di soddisfazioni. La scuola è il primo passo per imparare qualcosa, ma non devi fermarti lì: anche con una laurea in mano, il tuo percorso di apprendimento è solo all’inizio. Le nozioni arrivano fino a un certo punto, quello che devi fare per conto tuo è ritrovare il piacere della scoperta e della fantasia.
Dopo aver lavorato un anno negli Stati Uniti, ho fatto i bagagli e ho girato il nord america per un mese. Il mio piano alla partenza: una serie di biglietti aerei e qualche chat con gli amici che avevo nei luoghi che sarei andato a visitare. Ho fatto errori tragici, come quell’hotel prenotato il giorno prima del mio arrivo e distante tre ore a piedi dall’essere umano più vicino. Ma resta una delle esperienze più belle ed emozionanti della mia vita, durante la quale ho imparato molto.
Io sono uno che non si tira indietro. Sono curioso, sperimento tutto quello che mi capita sotto mano e decido se vale la pena continuare a farlo oppure no. Sono il tizio tranquillo che ogni tanto se ne salta fuori con idee estreme. E ti dico una cosa:
È bellissimo.
Negli anni ho notato una relazione sempre più forte fra l’attività e la felicità: chi sperimenta e resta curioso per tutta la vita è felice, chi si arrocca nel comfort dello status quo inizia a morire lentamente. Non fisicamente, nella testa. Dopo aver fatto il salto da uno all’altro, ho capito il perché: più fai durante il giorno, più senti di non aver buttato la giornata. Quando le giornate buttate si trasformano in mesi buttati e anni buttati, inizierai a pensare che stai buttando via la tua vita. Ma allora è troppo tardi: non avrai la forza di volontà per cambiare.
2 – Abbraccia l’incertezza
In un colloquio di lavoro che ho fatto due settimane fa, come parte della ricerca per il mio nuovo libro, mi è stata fatta la domanda: come vedi il tuo futuro a lungo termine? Ho risposto con quello che vorrei fare fra cinque anni, poi ho detto: non lo so e non voglio pianificare, perché oltre i cinque anni non ha senso fare piani; verrebbero comunque stravolti. A dire il vero sono poco convinto di sapere quello che farò fra 5 anni, ed è una sensazione fantastica.
Quello che fa paura a molti deve diventare un tuo obiettivo: l’incertezza. Devi programmare alcune cose, certo: la tua carriera e le tue finanze, per fare due esempi. Ma resta sul generale, come spiego in questo articolo. Delinea gli aspetti salienti di quello che deve essere il tuo piano e il tuo futuro, ma non pianificare la tua vita nei dettagli: è inutile. Puoi decidere di concentrarti su un obiettivo a lungo termine e devi indirizzarti verso una carriera specifica con un piano pratico, ma lascia fuori i dettagli e improvvisa il resto.
Per quanto la tua fantasia possa correre, la fantasia del destino è più bizzarra. Se lasci spazio all’incertezza verrai ricompensato con occasioni sbucate fuori dal nulla e opportunità in cui non avresti mai sperato. Sono occasioni che rivoluzioneranno la tua vita e ti faranno dire: il mondo è un posto imprevedibile e bellissimo. Un esempio pratico?
Mindcheats.
Un blog che ho iniziato perché non avevo altro da fare nel 2010, un rimedio contro la noia più che altro. Avevo intenzione di abbandonarlo pochi mesi dopo, perché sarei partito a breve per la Lettonia a studiare. Infatti Mindcheats nasce a maggio 2010, e ad agosto dello stesso anno mi sarei trasferito. Per tutto agosto di articoli non ce ne sono stati. Poi a fine mese guardo le statistiche e noto che i visitatori giornalieri sono raddoppiati: capperi, pare che la gente apprezzi. Continuo a scrivere senza un piano per vedere cosa succede, dopo un po’ arriva il primo commento: wow!
È il momento di cambiare marcia: lascio Blogger, registro il dominio Mindcheats.net e passo su WordPress (la piattaforma che uso ancora adesso). Scrivo per altri due anni, arriva il 2012, pubblico il mio primo prodotto professionale: i suoni per dormire bene. Incredibile, riesco addirittura a guadagnare qualcosa! Poi col tempo arrivano il libro di Mindcheats e l’Inglese Dinamico. Questo inverno arriva il prossimo. Ora quando qualcuno mi chiede che lavoro faccio rispondo: scrittore. Fa colpo sulle ragazze, fra l’altro. 😛
Se avessi seguito un piano preciso, Mindcheats non sarebbe mai arrivato. Avevo deciso di fare economia, stavo per trasferirmi all’estero. Se avessi seguito il piano, questo blog non esisterebbe perché l’avrei abbandonato come da programma. Invece ho lasciato spazio all’incertezza: sono curioso di vedere come va, quindi continuo anche senza un piano preciso. Nel corso degli anni, ho cambiato e ricambiato tutto sul sito. Ancora adesso continuo a sperimentare e provare cose nuove.
Abbracciare l’incertezza significa essere aperto al mondo e a quello che ha da offrire. Significa non sbattere la porta in faccia alle opportunità, anzi andare a cercarle attivamente.
Come?
Sperimenta sempre, sperimenta tutto. Puoi approfondire in questo articolo.
Il campanello d’allarme: se negli ultimi 5 anni non c’è stata nessuna rivoluzione nella tua vita, ti sei abbandonato all’ozio.
3 – Pianifica un obiettivo a lungo termine
Da una parte c’è l’incertezza, dall’altra c’è la pianificazione. La curiosità deve essere programmata, non lasciata libera di fare danni nella tua vita. Se non metti dei paletti all’incertezza, finirà per divorare tutte le tue sicurezze. Il risultato: ti sentirai spaesato in un modo che non è il tuo. Questa è l’incertezza negativa, quella che ti blocca invece che spronarti a migliorare, quella che ti mette ansia invece che positività.
Per questo devi inserire l’incertezza all’interno di una cornice sicura e stabile: il tuo obiettivo a lungo termine. È la linea guida di tutte le tue azioni, lo scopo ultimo della tua vita nei prossimi anni. È allo stesso tempo la destinazione e la bussola per arrivarci.
Immagina di essere un marinaio che vuole approdare in un porto: sai la direzione e il percorso, ma se incontri uno scoglio non segnalato o un iceberg devi aggirarlo. Se vedi che le correnti si muovono in modo particolare, puoi cambiare rotta per viaggiare più efficacemente. La stessa cosa devi fare tu: sai più o meno in che direzione andare, ma questo non significa che devi ignorare tutte le opportunità che trovi lungo il percorso. Se ne trovi uno più efficace, ben venga. Se il marinaio scopre un porto che ha tariffe più convenienti, può decidere di cambiare rotta: anche tu, se ti viene offerta la possibilità, puoi cambiare destinazione e rivoluzionare il tuo piano.
L’utilità del piano non è quella di raggiungerlo, ma di mettere insieme i tuoi sforzi individuali e incanalarli in una sinfonia nella quale il risultato è maggiore della somma delle parti.
Un obiettivo a lungo termine ti richiede di pianificare alcuni aspetti chiave e lavorare con i tuoi principi fondamentale, un argomento troppo lungo da trattare qui. Se vuoi approfondire, ti consiglio il manuale anti-confusione (è gratis).
4 – Pianifica una carriera
La pianificazione di una carriera segue di pari passo quella della tua vita. Contrariamente a quello che ti dice Fight Club, tu sei il tuo lavoro. Non può essere altrimenti, visto che occupa 30-40 ore della settimana: è un terzo del tempo. Considerando che un altro terzo è occupato dal sonno, metà della tua attività totale va nel lavoro. L’altra metà in tutto il resto. Quindi non puoi venirmi a dire che il lavoro non è una parte fondamentale della tua vita.
Per vivere al massimo devi scegliere una carriera soddisfacente, che valorizzi i tuoi punti di forza e ti dia la possibilità di portare avanti gli altri tuoi obiettivi di vita. La carriera è solo un mezzo per raggiungere la felicità, ma è un mezzo importante.
Attenzione: ho detto carriera, non lavoro. Non importa quello che vuoi fare, un lavoro senza carriera non sarà mai soddisfacente. Il lavoro è solo il primo passo, la gavetta per aspirare a qualcosa di più: fai esperienza in una posizione, poi passi a quella successiva grazie alle tue maggiori competenze. Una carriera è una serie di lavori dove il precedente è prerequisito necessario del successivo, quello è ciò a cui vuoi aspirare.
Successo nella carriera significa fare qualcosa che conta veramente nel mondo: non te ne stai seduto in un cubo a lavorare al computer per otto ore al giorno. Non registri fatture per qualcun altro, non hai la sensazione di buttare nel cesso la tua vita. E non tirare fuori la solita scusa: non voglio fare carriera perché ho valori più alti nella mia vita. Questa è una visione miope della realtà: successo nella carriera e integrità morale sono slegati, puoi avere l’uno e l’altro. I principi saldi sono una scusa del tuo inconscio per giustificare pigrizia e fallimento.
Inizia a trovare un settore che ti piace. Una buona carriera parte da un’occupazione proprio dove vuoi tu, quindi non stare a cercare qualsiasi lavoro: tu vuoi quello che fa per te e nessun altro. Se sei in ristrettezze economiche devi accettare tutto quello che ti capita sotto mano, ma la tua ricerca non deve fermarsi lì: l’errore più grave che ti porterà a un lavoro di melma è smettere di inviare curriculum quando hai trovato un’occupazione appena decente. Resta sul mercato e cerca nuove opportunità finché non hai trovato la carriera che vuoi fare. Nessuno ci riesce al primo colpo.
BARBARA
13 Novembre 2013 @ 14:23
Ciao Stefano,ottimo articolo come sempre, indicatissimo soprattutto per noi laureandi che abbiamo passato tanti anni a studiare e a considerare lo “studio” più come un dovere che come piacere di arricchirci, a causa anche del nostro sistema universitario che poco ci stimola (ti parlo della mia esperienza,ovviamente non per tutti è stato cosi, per fortuna!).
E in realtà, ultimamente mi sono resa conto che devo essere più curiosa, ed ecco il tuo articolo, sulla perdita di curiosità!
Ad oggi sto cercando di analizzare quali sono le mie attitudini, e le cose che mi appassionano di più , per cercare una strada da percorrere,ma soprattutto per cercare il punto da cui devo partire, in termini di aumento della formazione e soprattutto dell’aumento di conoscenza e competenza in settori che a me interessano…Grazie per i tuoi “preziosi” consigli che aiutano le “confuse” , “indecise” e “insicure” come me!!!
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:20
Prego Barbara, grazie a te per il commento.
Fidati che non sei l’unica in questa situazione, tanta teoria e poca voglia/pratica per sfruttare la laurea in Italia. Ma non mollare. 🙂
alex
14 Novembre 2013 @ 23:50
Ciao Stefano, mi ha molto colpito la qualità del tuo sito e la vastita degli argomenti che hai trattato, in una maniera fantastica.
Volevo ora chiederti, quale finalità ha il tuo lavoro a questo site? Di lucro o di pura filantropia?
Alex.
Lorenzo
13 Novembre 2013 @ 14:27
Ciao Stefano,
Potresti passarmi qualche link degli studi che hai letto su come rivoluzionare il metodo di insegnamento a scuola? Questo argomento mi interessa molto, fin da quando ho realizzato che la scuola non uccide solo la fantasia, ma ci insegna anche ad essere passivi, ad accettare una pappa di infomazioni elaborata da qualcun’altro senza metterla in discussione. Quindi meglio attivarsi in prima persona per cambiare le cose! 😉
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:21
Bella domanda! Era su ted.com, è uno dei video più popolari quindi non farai fatica a trovarlo.
Damiano
16 Novembre 2013 @ 16:16
Cerca Ken Robinson 🙂
Massimo
13 Novembre 2013 @ 15:29
Mi piacciono i tuoi articoli, ma non parli mai della famiglia. Con la famiglia, l’incertezza non è un’opzione di vita. Non ti puoi permettere l’incertezza.
Che ne pensi? Hai consigli anche per chi ha una famiglia ma vuole avere una mente aperta?
otto
13 Novembre 2013 @ 16:21
In effetti è vero. Quando hai una famiglia o sei semplicemente fidanzato, non si può stravolgere tutto in un attimo, e quando accenni magari di cambiare tutto da un giorno all’altro, vieni visto come un pazzo. Quello che ti posso consigliare, è che tutto si può fare. Come scrive spesso Stefano, le nostre azioni sono guidate dai nostri principi, e se pensi di principuo che non puoi cambiare le cose, farai in modo che non cambino, accreditando da solo le tue ipotesi pessimistiche. Prima di tutto cerca di incanalare dolcemente ed in modo graduale la tua partner verso l idea di apertura mentale. E poi segui i consigli scritti in questo articolo: lavora, ma nel frattempo cerca sempre altro. Ricorda, se tu punti ad un obiettivo fermamente, niente te lo impedirá, gli eventi man mano si adatte ranno ad esso, e la tua famiglia sarà solo l insieme degli eventi che non puoi pianificare, ma che puoi risolvere. Dico bene Stefano? ; )
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:23
Non ho una famiglia, ma quello che vedo è che molti la usano come scusa per abbandonare ogni crescita personale e iniziativa. Ti piacerebbe guardare negli occhi i tuoi figli e dire “io avevo grandi progetti, ma poi sei arrivato tu”? Ecco, allora smetti di usare il “ho famiglia” come un jolly quando vuoi scappare da un’opportunità che ti spaventa. 😉
Francesco
13 Novembre 2013 @ 21:42
Ciao Stefano. Complimenti per il blog e per gli argomenti trattati e grazie per le risposte che mi dai in privato quando hai tempo. Come ti ho detto in altre occasioni siamo sulla stessa lunghezza d’onda e credo che la figura del ragioniere, del bancario e del commercialista ci spaventa a morte! A noi non ce ne “frega” o non ancora di avere una famiglia perchè da un lato siamo curiosi di scoprire il mondo e dall’altro non ci va di far crescere i nostri figli ai nostri genitori come va di moda oggi. Però vorrei fare un’osservazione: io ho scelto di puntare alla libera professione perchè è una cosa che sento (molte volte si dice c’è chi nasce per fare il dipendente e chi l’imprenditore) e ci credo al 110% e fidati quando uno crede in qualcosa deve solo trovare il “contenitore” giusto per le sue idee. Però è anche vero che nella vita si fanno delle scelte e scegliere vuol dire anche rinunciare a qualcosa per qualcos’altro. Pertanto va bene se rinunciamo alla carriera per il desiderio di avere una famiglia (è una scelta), va bene se rinunciamo alla famiglia per la carriera (o meglio arriva dopo se siamo bravi), male se la famiglia è una “palla al piede”, peggio se l’abbiamo messa su perchè “ormai non c’era altro da fare”. 🙂
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:37
Certo Francesco, persone diverse hanno stimoli diversi, come hai detto tu con la differenza fra dipendente e professionista. 😉
Massimo
14 Novembre 2013 @ 08:20
Aspetta aspetta aspetta! Frena!
Io non ho mai detto nel mio messaggio che uso la famiglia come scusa, o che questo sia un freno. La famiglia fa interamente parte delle mie soddisfazioni, e, più dei soldi e della carriera, è ciò a cui tengo di più!
Detto questo mi piacerebbe applicare la tua apertura mentale ALLA famiglia o INSIEME alla famiglia. Gli obiettivi non sono solo viaggiare o fare carriera, ma potrebbe semplicemente essere quella di crescere i figli nel “migliore” dei modi.
Ognuno si crea il suo mondo. Il mio mondo è composto da una famiglia, due lavori, qualche soldo. Ora il mio obiettivo è fare in modo che il mio mondo sia sempre in evoluzione e sia meglio di ieri e peggio di domani. Per farlo già seguo alcuni dei tuoi consigli, specie sull’organizzazione del tempo (che con una famiglia e due lavori è sempre troppo poco) e mi sta dando grossi aiuti, anche sulla focalizzazione degli obiettivi.
La mia domanda iniziale era su come il tuo blog sia, giustamente, su un taglio da single e senza nulla, o quasi, da “conservare” (passami il termine). Invece c’è chi ti segue ma è in situazioni molto diverse. Mi piacerebbe sentire qualche tuo consiglio in questa tua ottica.
Grazie 😉
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:40
Mettevo le mani avanti, tutti ormai usano la scusa della famiglia per tirarsi indietro. 🙂 Qui faccio esempi basati sulla mia esperienza, situazioni diverse richiedono approcci uguali nella sostanza, ma con dettagli diversi. Non puoi andare in giro per il mondo, ma questo non significa che devi annullare i tuoi sogni. Non confondere la stabilità con l’inattività, c’è sempre spazio di miglioramento.
Massimo
14 Novembre 2013 @ 08:45
Ecco, proprio questo intendevo! Vedo che mi hai capito.
Comunque si, certo, quello che faccio ogni mercoledi è adattare i tuoi consigli alla mia situazione, ma a volte, come in questo articolo in cui parli dell’incertezza, proprio non saprei dove collocarla nella mia situazione 😉
Ferragatta Franco
13 Novembre 2013 @ 15:33
L’articolo mi piace e viene a fagiolo, in quanto sto rimettendo da un po’ in ridiscussione le mie ambizioni lavorative, ossia mi sto godendo ben qualcosa di più di un anno sabbatico.
Ho riscoperto la passione per il giornalismo, per la formazione di adulti e la voglia di creare impresa.
Stavo invecchiando a far palate di soldi, facendo il broker assicurativo ed ho detto basta!!!!!
La mia business idea ora è continuare a vivere decentemente, ma organizzando eventi culturali sportivi.
Un articolo specifico sui cambiamenti di vision personale, traspare in tutti gli articoli, che scrivi, in quanto li hai fatti sulla tua pelle.
Mi piacerebbe leggere qualcosa, scritto da te, sui campanelli di allarme che tutti dovrebbero tenere sotto controllo, per non arrivare già cadaveri alla pensione.
Con stima.
Franco Ferragatta
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:25
Ciao Franco. Complimenti per la tua scelta, sono sicuro che pagherà! Non in soldi, ma in felicità.
Francesco
13 Novembre 2013 @ 21:45
Esatto! Tutto il resto è un mezzo…l’importante è STARE BENE CON SE STESSI qualsiasi cosa si decida di fare nella propria vita 🙂
Valentina
13 Novembre 2013 @ 17:27
Ciao Stefano, sono una tua lettrice da non molto tempo in realtà, ma fin da subito ho decisamente apprezzato i tuoi articoli e la tua mentalità.
Sono una studentessa liceale e, ahimè, sto perdendo il 100% del mio tempo. Non mi sento affatto realizzata e la monotonia che caratterizza le mie giornate mi uccide: vado a scuola, mangio, mi rilasso un po, studio, vedo un film e poi a nanna. Mi sono iscritta in palestra e spesso disegno pure, ma alla fine delle mie giornate penso sempre “non ho fatto nulla di interessante neppure oggi”. Mi piacerebbe fare un quadrimestre all’estero per cambiare un po’, ma anche questo mi è impossibile (motivi economici per lo più). Non saprei neanche che obiettivi pormi! Cosa potrei fare?
un saluto,
Valentina
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:26
Ti piace disegnare, hai già trovato come rompere la monotonia: diventa una disegnatrice freelancer. 😉
ninfa
13 Novembre 2013 @ 17:44
Ciao!
”Io odio l’incertezza!”
A parlare non è Puffo Brontolone, ma sono io :b !
Tante volte deliberatamente butto alle ortiche la mia vita, rimpiangendo tante buone occasioni…
Dopo questo articolo… mi sa proprio che non ho più scuse!
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:27
Grazie del commento. A 80 anni rimpiangerai quello che non hai fatto, non quello che hai fatto. Ricordalo sempre. 😉
Roberto
13 Novembre 2013 @ 19:48
Come sempre complimenti..ottimo articolo!!
Stefano
13 Novembre 2013 @ 20:26
Grazie. 🙂
anto
13 Novembre 2013 @ 20:20
vero!!!
Emanuele
13 Novembre 2013 @ 21:08
Ciao Stefano,
grazie per tutti questi consigli! Io purtroppo se non pianifico ogni singolo momento di una giornata e degli obbiettivi a termine più lungo dei 5 anni vado in paranoia totale!
P.S Credo ci sia un errore nella frase contenuta nel tuo articolo:
“Infatti Mindcheats nasce a maggio 2010, e ad agosto dello stesso mese mi sarei trasferito. ” ;D
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:35
Ho dovuto rileggerla tre volte per capire l’errore, grazie della segnalazione. 😛
Carlo
13 Novembre 2013 @ 23:27
Sempre interessanti i tuoi articoli.
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:36
Grazie Carlo. 🙂
carmela
13 Novembre 2013 @ 23:49
Davvero un bell’articolo che induce a mettersi in discussione, a guardare oltre e a non accontentersi della zona di confort che ti fa rimanere sempre dove sei. Complimenti Stefano e ottime attività.
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:38
Grazie a te Carmela. 🙂
Alessia
14 Novembre 2013 @ 00:59
Ciao Stefano, io non riesco a capire che carriera voglio fare, non mi è mai interessato fare carriera. Infatti la ricerca del lavoro mi stà logorando non poco, perchè nn sò cosa cerco. Nella vita ho un’ hobby che mi piace parecchio, ma non riesco a farlo diventare un lavoro, rimarrà una passione. Mettersi in proprio puntando su un hobby mi sembra azzardato e poco realistico. Ma nn sò che lavoro fare, mi sono persa. Sento anche molto la solitudine e vorrei costruire rapporti solidi e duraturi con le persone, questo mi farebbe stare bene più d’ ogni altra cosa, ma nn è semplice, dipende anke dagli altri. Consigli?
Stefano
14 Novembre 2013 @ 08:38
Ciao Alessia, hai provato a scaricare il manuale anti-confusione? È gratuito. 🙂
Simone
14 Novembre 2013 @ 14:46
Complimenti Stefano!Traspare tutto il successo che ti stai creando grazie ai tuoi ottimi consigli 🙂
Spesso siamo molto bravi a darli ad altri,ma poco bravi a metterli in pratica per noi stessi.
Tu invece,leggendo i tuoi report,sei l’esempio vivente a dimostrazione dell’efficienza,non solo efficacia,dei tuoi cosigli.
Grazie 😉
Stefano
15 Novembre 2013 @ 11:38
Prego. 🙂
Reni
14 Novembre 2013 @ 15:28
Sei forte!
Andrea
14 Novembre 2013 @ 21:05
Ciao Stefano,bell’articolo..
Però volevo dir qualcosa..soprattutto sul secondo paragrafo..
E’ vero che ora Mindcheats è abbastanza popolare,e ogni giorno hai visite,commenti e gente che compra i tuoi prodotti.Però questo è dovuto anche grazie a te,se mindcheats è andato avanti,oltre per gli articoli,anche perchè sei bravo nel settore del marketing…Quindi sei riuscito a far conoscere il tuo sito.
Ultima cosa…da quanto vedo Mindcheats per arrivare a questo punto c’ha messo 3 anni,però cavolo 3 anni sono tanti ! 3 anni che ti tolgono tempo.C’è anche da dire che sicuramente tu avevi il tempo e lo facevi per passione,poi ovviamente è iniziata anche la sorta di guadagno e quindi oltre alla passione hai unito anche il guadagnato.
Stefano
15 Novembre 2013 @ 11:40
Sono 3 anni investiti, non spesi, è diverso. 😉 È sono stati un ottimo investimento. All’inizio a Mindcheats ci dedicavo poco tempo, un articolo ogni tanto e via. Solo da luglio lo faccio tempo pieno. Intanto sono anche riuscito a laurearmi e fare un lavoro a tempo pieno all’estero, quindi di tempo non ne sottrae molto. 🙂
Andrea
15 Novembre 2013 @ 11:17
Ciaoo Stefano,conosci dei siti tipo albanesi.it?
Dei siti che ti aumentano la cultura?
Albanesi.it è veramente perfetto,solo che parla solo in una cerchia ristretta di cose,conosci altri siti..?
Stefano
15 Novembre 2013 @ 11:43
albanesi.it è un ottimo sito, lo leggo spesso. Siti simili… Ce ne sono molti, ma tutti specifici quanto o più di quello.
Rosy
15 Novembre 2013 @ 11:47
Ciao Stefano,
molto interessanti i tuoi articoli e i tuoi punti di vista. Ho un quesito da porti…A mio marito è stata fatta una proposta lavorativa per l’America, proprio in concomitanza dell’acquisto della nostra nuova casa. Non abbiamo figli e attualmente lavoriamo entrambi. Lasceresti tutto, al nostro posto, per cominciare questa nuova avventura??
Stefano
16 Novembre 2013 @ 07:50
Se ti danno una green card (permesso di residenza e lavoro permanente), compra il biglietto adesso! Io per una green card attraverserei l’atlantico a nuoto.
4 importanti strategie per vivere al massimo | Nextando
15 Novembre 2013 @ 13:51
[…] Continua a leggere su Mindcheats.net […]
Giobbe
15 Novembre 2013 @ 17:50
Conosco il tuo sito esattamente da oggi.
Ho già avuto modo di leggere e apprezzare qualche articolo.
Sarà un mio limite, ma, se possibile, mi piacerebbe conoscere il tuo anno di nascita.
Conosco Albanesi.it da 5 anni.
A primo impatto sei sicuramente meno tracotante di Roberto pur esprimendo, a volte, concetti simili.
Grazie
Etrus
16 Novembre 2013 @ 00:05
E io che voglio fare il cantautore che mi consigli?Io stavo pensando di investire su un buon microfono,un buon pc e aprire un canale youtube caricando delle cover per farmi notare,senza dimenticare di presentarmi in case discografiche o talent show vari.Questa cosa me la sento come una specie di dono(alcune volte mi viene in mente di mollare l’università per dedicarmi a questa cosa ma poi penso che si tratta di un azzardo).Poi ho altri progetti fare video su youtube dove parlo di me stesso e fare tutorial,mi piacerebbe richiedere la partnership per guadagnarci un po’.Inoltre vorrei aprire un sito per farmi pubblicità e lavorare,dopo la laurea in lingue,come insegnante privato su internet e dal vivo,mi piacerebbe guadagnare aiutando la gente.Ovviamente raggiunta la laurea mi metterei a cercar lavoro attivamente seguendo i tuoi consigli.Infine ti chiedo un parere spassionato su uno youtuber che dice delle cose opposte alle tue,se ti và vedi il video anche solo in parte e dammi un parere:http://m.youtube.com/watch?v=OqiaOgTElec.
Ciel
23 Novembre 2013 @ 13:30
Ciao! Sono completamente d’accordo con il tuo articolo: far niente è mortificante. Quando rimango completamente libera, lo prendo come una sfida della vita che mi dice: ecco, vediamo cosa riesci a fare da sola!
Anche il discorso sul lavoro: da quando ho 14 anni ho iniziato a scoprire un settore (che io chiamo “mondo”) in cui vorrei entrare. Tutte le mie scelte, anche quelle più vaghe, sono state indirizzate lì. Da quando ho finito l’università, pochi mesi fa, ho iniziato a inviare CV, ma nessuno mi rispondeva oppure ricevevo mail di rifiuto (nemmeno il colloquio), nonostante la gavetta che ho fatto durante gli studi…
Ma a un certo punto mi è arrivata un’offerta, dove non ho chiesto nulla, e proviene proprio da quel “mondo” in cui desidero entrare!
Ora siamo in fase progettuale ma, se tutto va bene, la mia vita potrebbe cambiare drasticamente con l’anno prossimo. Io ora sto dando il meglio di me stessa, tanto per aumentare le “probabilità di successo” per la realizzazione di ciò…se non ci metto molto impegno, poi non dovrei lamentarmi. XD Comunque vada, sarà sempre una buona esperienza per me e in ogni caso significherà che ho preso la strada giusta.
A volte la vita è proprio strana: di solito, queste occasioni non vengono mai quando lo voglio io. Bisogna accettare senza pensarci troppo su, vada come vada è sempre un’occasione o di successo, o di insegnamento.
Stefano
24 Novembre 2013 @ 08:32
Sono felice per te Ciel! La vita ti riempie di occasioni, se solo tu sei abbastanza attento da vederle. 😉
Gloria
27 Gennaio 2014 @ 14:54
Anche delle piccole tecniche di sport possono aiutare, come il correre un po’ tutti i giorni per arrivare poi a riuscire a fare addirittura una maratona! Spesso anche noi stessi siamo inconsapevoli delle nostre potenzialità nascoste! http://www.ri-condizionato.com/wordpress/come-cambiare-la-propria-vita-in-meglio/
Alexei Nikolai Stukov
16 Aprile 2014 @ 00:38
Ottimo articolo! Logici e persuasivi come sempre. Inoltre mi hanno salvato dalla corruzione del mio inconscio che, come indichi più volte, si incentra sul piacere immiediato. Ho avuto un esperienza simile alla tua Stefano. Ho creato inizialmente il mio blog, per puro passatempo. Avevo se no 70 visite al giorno, e avevo ancora molto da fare. Volevo chiuderlo, visto la scarsità di visitatori, ma grazie alle tue esperienze narrate nei tuoi articoli, e con l’ausilio del manuale anti-confusione, ho deciso di continuare. Persistendo senza mai desistere, investendo su progetti ed obbiettivi futuri, lavorando sui vari fallimenti, ho raggiunto una quota moderata di visitatori, tra cui amici e amici di amici. La svolta decisiva è avvenuta dal mio ritorno dai uno dei miei viaggi ordinari nei Paesi Bassi. E tu mi puoi capire, perchè anche tu, grazie a molti viaggi all’estero, ti sei sentito rinato e ti sei sentito più concentrato su ciò che volevi fare, e l’hai fatto. Inoltre mi piace sperimentare sempre e sperimentare tutto. Ed oggi, ho molte passioni, ed una carriera soddisfacente. Grazie a chi ha creduto in me, grazie a te per gli articoli e il manuale anti-confusione. Un altro grazie và anche a me, che non ho mai deviato dai miei obbiettivi. Scusa se ho parlato troppo di me, ma ci tenevo a farti capire quanto giovo dai tuoi articoli e in che modo mi sono serviti, e di che utilità mi sono stati quest’ultimi.
Continuerò a seguire i miei obbiettivi e a seguire il tuo blog.
P.S. ti dispiace se ti pubblicizzo sul mio blog?
paolo
10 Luglio 2018 @ 14:44
Ciao, ho un’osservazione in merito al quarto punto, la carriera, io faccio parte di quella stretta cerchia di persone che non è portato allo studio e quindi non può ambire a posizioni di un certo livello. Ho 54 anni ho conseguito la licenza media inferiore e lavoro nel terziario con contratti annuali a rinnovo. In questi casi come ci si riflette al punto 4?