Hai veramente il controllo della tua vita? La teoria dello spiedo
Lo spiedo è un piatto tipico bresciano che ha le seguenti caratteristiche:
- Mezzo chilo di burro.
- Mezzo chilo di sale.
- Mezzo chilo di grasso di maiale.
O in altre parole: il cibo più buono che mangerai in vita tua.
La particolarità dello spiedo è che la cottura richiede 4-5 ore, più altri 30-60 minuti di preparazione. Come tutti i piatti tipici, è complesso e ne esistono decine di varianti. Ogni buona forchetta bresciana ha le sue idee su come un buono spiedo debba essere cucinato.
Durante la cottura, esiste una regola non scritta: il cuoco è uno. Se durante le cinque ore in cui la carne si cuoce ognuno fa le modifiche che secondo lui portano a uno spiedo migliore, verrà fuori una schifezza.
La tua vita è come uno spiedo: richiede una preparazione lunga per essere goduta appieno, e ognuno ha idee diverse su come deve essere vissuta per raggiungere la felicità. Ma solo una persona può prendere le decisioni: tu. Se lasci che qualcuno interferisca nel tuo processo decisionale verrà fuori una schifezza: un miscuglio di idee che non entrano in sintonia fra di loro.
Se sei una persona timida che si lascia influenzare dall’opinione degli altri, stai permettendo alle altre persone di mettere le mani nella tua ricetta personale. Gli stai dando il permesso di decidere cosa è meglio per te, anche se la loro opinione non è migliore della tua. È solo diversa, come nello spiedo: ricette differenti, ma il risultato è sempre strepitoso.
Chi gestisce la tua vita?
Rovinare lo spiedo è un peccato mortale, ancora di più sarebbe rovinare la tua vita perché non sei capace di prenderti le responsabilità. Ci sono diverse ragioni per cui non vuoi assumere il controllo:
- Sei troppo timido.
- Ti fidi degli altri.
- Hai le idee confuse.
- Pensi che gli altri siano più bravi.
Tu in quale di queste situazioni ti identifichi? Io le ho passate tutte e so cosa significa, avere quella sensazione che non hai il pieno controllo della tua libertà. Andiamo a vedere ogni caso.
Sei timido
Le persone ti danno buoni consigli, sono in buona fede, e tu sei troppo timido per imporre la tua volontà su quella degli altri anche in un aspetto così importante.
Questo è il problema di chi non ha il coraggio di contraddire il prossimo. La situazione può degenerare quando i consigli che arrivano sono in malafede, allora la gente inizierà ad approfittarsi di te. Tu non dirai niente, anche se sai che qualcosa non va resterai in balia della tua timidezza.
Qui non sarai mai libero e padrone della tua vita, anzi sopravviverai come la bandiera al vento che cambia opinione a seconda di che aria tira. Non potrai mai avere delle fondamenta sui cui poggiare il tuo futuro e ti sentirai perennemente insoddisfatto, perché i tuoi principi di vita variano in base alle persone che ti circondano. La tua idea non è veramente tua, ma è quella più accettata dalla comunità.
Ti fidi degli altri
Fidarsi va bene, da solo non farai molta strada. Ma ragiona su ogni consiglio che ti viene dato, fatti due domande:
- È in buona fede?
- Ha le competenze necessarie?
La buona fede è qualcosa che non puoi mai dare per scontata: tanti cercheranno di approfittarsi di te. La mia capacità di capire gli altri è zero, quindi devo stare molto attento a questo pericolo e ragionare su ogni proposta che mi viene fatta. Sono una persona che si fida del prossimo, ma sempre con una punta di scetticismo: tengo le mie difese alte. Se qualcosa suona male, me ne accorgo e mi fermo. D’altra parte ci sono poche persone di cui mi fido del tutto, e accetto i loro consigli. Ma solo quando parlano del loro ambito di competenza perché…
A tutti piace dare consigli, anche quando non sanno ciò di cui stanno parlando. Chiedilo a chiunque parla di crescita personale: non trovano la tue strada, ma ti aiutano a trovarla per conto tuo. Per quanto uno possa essere esperto di psicologia e PNL, tu ti conosci meglio di chiunque altro. Se non sei tu a decidere cosa fare della tua vita, nessuno ha la competenza per farlo al posto tuo. È l’unica decisione in cui sei veramente solo. La tua fiducia negli altri non deve appannare la verità: gli altri non sanno cosa piace fare a te, cosa ti motiva, cosa ti rende felice.
Hai le idee confuse
Qui la paura di decidere ti blocca, perché decidere implica la possibilità di sbagliare. Se hai le idee confuse non sai quale strada è meglio intraprendere, ti affidi agli altri per non avere questa responsabilità. In realtà una decisione l’hai presa: hai scelto di delegare il compito di renderti felice ad altri. Ed è la scelta peggiore che potessi fare.
Senza un obiettivo preciso, non riuscirai a prendere decisioni vantaggiose a lungo termine. Sia a livello personale che professionale, sentirai che non stai andando avanti. Anche se ti impegni non otterrai risultati, quindi decidi di non impegnarti più e di mettere tutto nelle mani di altri. Perdi fiducia in te stesso, perché ti sembra che qualsiasi cosa tu abbia fatto sia stata un fallimento.
Idee confuse significa scarsa fiducia in te stesso e fallimento cronico. Per risolvere il problema, ti consiglio questo ebook gratis.
Pensi che gli altri siano più bravi
Questa è una conseguenza del punto sopra: quello che hai fatto tu ha fallito, mentre gli altri ci sono riusciti. Quindi loro devono essere più bravi ed è giusto imparare e replicare quello che hanno fatto, giusto?
Sbagliato.
Primo, perché il successo è soggettivo. Ognuno lo definisce come preferisce e non corrisponde sempre a soldi, fama e paparazzi col flash. Seguendo i consigli di chi ha avuto successo, potresti allontanarti dalla tua linea ideale. Prima di accettare consigli sul successo dagli altri, assicurati che la sua definizione di “successo” sia uguale alla tua.
Anche quando la definizione è uguale, le strade sono diverse. Hai il tuo stile, sei una persona unica, dimostralo anche quando non ti fa comodo. Non vuoi uniformarti alla massa? Inizia dalla definizione di successo e dal modo per raggiungerlo. Inizia a prendere il controllo della tua vita, a decidere quello che è in tuo potere. Aumenta la sfera dell’influenza: la serie di decisioni che puoi prendere in autonomia per influenzare te stesso e il mondo che ti circonda.
Imparare dagli errori
Se sbagli in autonomia saprai che hai fatto un errore e puoi correggerti, ma se sbagli seguendo il consiglio di un altro, gli scaricherai addosso la colpa. Quindi mancherà il momento dell’apprendimento, quello dove capisci l’errore, le cause che l’hanno scatenato e apprendi qualcosa di nuovo.
L’apprendimento è fra le cose migliori in cui puoi investire i tuoi risparmi: a lungo termine, il tuo successo è determinato in buona parte da quante cose sai. Per questo dovresti sempre cercare opportunità per apprendere qualcosa di nuovo, anche se questo significa rischiare e sbagliare. Ho costruito Mindcheats su solide fondamenta di errori e decisioni andate male, partendo da zero. Se non avessi fatto errori, adesso non sarei qui a scrivere a migliaia di persone ogni giorno. Continuo a sperimentare e sbagliare anche ora: brucia all’inizio, ma so che è la scelta giusta.
Non farti condizionare dalla scuola che ti dice che sbagliare è il male: a breve termine può essere vero, ma fra dieci anni avrai un’opinione diversa.
Permettere a qualcuno di mettere le mani nella tua vita significa scaricargli la responsabilità dell’errore. Anche se ti senti sollevato, hai mancato un’opportunità d’oro per imparare qualcosa.
La gestione esterna è la via per il fallimento
Le persone che incontri hanno una loro idea di come raggiungere il successo. Pensano di sapere come essere felici, e di cosa è meglio per te. È una trappola mentale: nessuno sa cosa è meglio per te, se non tu. La felicità è soggettiva, dipende dai fattori che interessano a te. Se per me felicità significa correre per due ore di fila, non significa che sia lo stesso per te. Devi definire per conto tuo i tuoi obiettivi, perché gli altri non sanno cosa può renderti felice.
L’altro problema è che le strade per il successo sono molte. Se devo perdere 25 chili, ho diverse strategie:
- Se mi piace la frutta, mangerò frutta.
- Se mi piace la verdura, mangerò verdura.
- Posso fare una dieta drastica.
- Posso fare una dieta leggera per più tempo.
- Posso correre o nuotare.
Tutte queste strade, se percorse efficacemente, portano al successo. A me ne può piacere una, a te un’altra. Tu devi scegliere ciò che ti piace, perché se la strada va in salita devi avere la motivazione per non arrenderti. Se la strada non l’hai scelta tu, col cavolo che sarai motivato. Questa è una ragione comune per il fallimento, soprattutto nel percorso scolastico: stai andando in una direzione che non hai scelto tu, quindi abbandoni alla prima difficoltà perché non hai un obiettivo motivante.
Quando qualcuno vuole dirti cosa fare della tua vita, tu ringrazia e fai quello che avresti comunque fatto. L’altro sarà anche in buona fede, ti avrà anche suggerito quello che è andato bene a lui, ma le strade per il successo sono molte e devi imparare a trovare quella che fa per te.
Nicolò
27 Novembre 2013 @ 15:41
Bellissimo articolo! Concordo pienamente. Continua così Stefano 🙂
Stefano
27 Novembre 2013 @ 17:02
Grazie Nicolò. 🙂
Anonimo
27 Novembre 2013 @ 17:29
Mi sa ke manca un ingrediente allo spiedo la carne? L’articolo e’ splendido e ricco di spunti come usuale complimenti!
Anonimo
27 Novembre 2013 @ 15:55
Certo se le hai provate tutte e le quattro le ragioni sei diventato uno spiedino! bergamasco mal riuscito ma sei uno uomo vissuto, adesso sei un cuoco! della vita tu e anche delle altre persone!
a furia di sbagliare si diventa bravi bisogna essere testardi volenterosi e capire ciò che si vuole!
Emily
27 Novembre 2013 @ 16:00
Ciao Stefano,
Articolo bellissimo,come sempre..ma come la mettiamo se non sono pienamente indipendente? Ci sono scelte che se facessi condizionerebbero la vita di altri (in questo caso mia madre,dato che vivo con lei perché ho solo quindici anni)? Fosse per me,vivrei da sola,e gestirei la mia vita come dico io (si,è una mia presunzione:so che sarei perfettamente in grado di autogestirmi,nonostante la mia età) ma purtroppo le mie scelte,che mi portino alla felicità o al successo a lungo termine,devono tener conto di mia madre..
Consigli?
Grazie c:
Stefano
27 Novembre 2013 @ 17:04
Ciao Emily. A 15 anni l’indipendenza totale è impossibile, e meglio così! Non avere fretta. Ma le decisioni personali tali restano, la maggior parte delle cose che fai non influenzano gli altri. E anche lo facessero, non puoi vivere la tua vita in funzione di quello che le altre persone vogliono. Avessi fatto come vuole mia mamma, non sarei andato a lavorare negli Stati Uniti. 😉
Simone
27 Novembre 2013 @ 16:21
Grazie per quest’altra splendida perla Stefano! 😉
In realtà, nulla di nuovo.
Ciò che hai scritto, tutti noi lo sappiamo nel nostro inconscio.
La conferma che riceviamo, però, nel vederlo scritto ben chiaro da chi
reputiamo autorevole, come dispensatore di ottimi consigli,
ci aiuta a focalizzarlo meglio e a dire “Eh sì, è proprio vero”.
Credo che se non avessimo una insicurezza di fondo, non staremmo leggendo questo report.
Almeno, sappiamo che esistono persone che VERAMENTE aiutano o comunque ci provano, per quello che possono, l’autorealizzazione del prossimo, ognuno secondo il proprio essere.
Tutto questo ti fa onore!
🙂
Stefano
27 Novembre 2013 @ 17:05
Grazie del commento Simone. Infatti come dice Andrea di Efficacemente.com, la crescita personale è buon senso applicato. Sono cose che si intuiscono, ma leggerle e applicarle scientificamente è meglio. 😉
Gabriella
27 Novembre 2013 @ 17:03
Grazie! Mi sono di grande aiuto i tuoi consigli, e questo in special modo in questo periodo in cui mi trovo a fare un lavoro che non mi si confà! ;( .. ciao 🙂
ROBERTO
27 Novembre 2013 @ 17:12
Bravo stefano..un altro ottimo articolo..
Stefano
28 Novembre 2013 @ 08:19
Grazie Roberto. 🙂
Ari
27 Novembre 2013 @ 17:24
Buono…cioè, bravo Stefano 😛
Questo post arriva proprio in un momento cruciale della mia esistenza, dato che sto decidendo se lasciare per il momento l’università e lavorare (per fare esperienza, capire meglio cosa voglio fare nella vita, ed altri motivi) o no.
Non lasciarsi influenzare su scelte così delicate non è per niente facile.
Stefano
28 Novembre 2013 @ 08:19
Come tutte le abilità, anche questa va allenata. Spero che ti aiuti a scegliere bene, e se non sei sicura chiediti: quale scelta mi darà maggiori benefici fra 5 anni?
Arianna
27 Novembre 2013 @ 23:04
Veramente un valido articolo, pieno di spunti di riflessione. Molte volte lasciarsi influenzare dagli altri è più comodo; può essere un modo per evitare di guardarsi dentro ed essere pienamente sinceri con sé stessi.
Grazie dei tuoi consigli!
Stefano
28 Novembre 2013 @ 08:24
Prego Arianna. 🙂
valentina
28 Novembre 2013 @ 13:07
Formidabile !!
Stefano
28 Novembre 2013 @ 16:05
Grazie Valentina. 🙂
Lorenzo
28 Novembre 2013 @ 13:18
Complimenti Stefano!
Con il tuo articolo hai centrato un argomento critico, soprattutto quando ci avviciniamo alla crescita personale. Vogliamo rivoluzionare la nostra vita e qualche volta cambiamo un metodo che funziona per noi solo perchè qualche guru ha detto che questo è il modo migliore per…..(mettici quello che vuoi) . Perchè alzarsi alle 5 di mattina per completare un progetto importante se preferiamo farlo alle 11 di sera?
E’ più importante conoscersi bene e costruire le nostre abitudini in base alla nostra personalità, i cuochi della nostra crescita personale siamo noi! 🙂
Carlo
29 Novembre 2013 @ 12:07
Veramente interessante. Ti segue sempre.
Complimenti
Stefano
30 Novembre 2013 @ 09:00
Grazie Carlo. 🙂
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30 Novembre 2013 @ 12:47
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ninfa
1 Dicembre 2013 @ 16:45
Ciao…
Quante, quante verità ci sono scritte in questo articolo!
Mi sa che devo leggerlo più volte al giorno per correggere la mia pessima abitudine di non decidere seguendo solo quello che voglio io, ma lasciandomi sempre influenzare…
Che scema… che sono.
Stefano
2 Dicembre 2013 @ 07:40
Grazie Ninfa, felice che ti sia piaciuto l’articolo. Va che non sei scema, gli errori li facciamo tutti. 😉
Sil
2 Dicembre 2013 @ 11:37
Ciao Stefano, eccellente…cosa ci trattiene peró di fare quello che ci va di fare? io vorrei…vorrei…andare in Kenya, vedere la casa della scrittrice di La mia Africa dopo aver visto il film con Robert Redford e Maryl Steep, volare sulla Valle del Rift, fare un giretto in mongolfiera in Uruguay, vorrei…dormire una notte sul Orient Express il famoso treno del libro di Aghata Christie, vorrei sentire il vento in faccia, sentirmi libera magari facendo un giro in parapendio…vorrei mandare a quel paese tutti e fare quello che mi pare, vorrei farlo ma mi trattiene il senso di colpa, il giudizio prima degli altri e poi la paura del mio stesso giudizio, le responsabilitá che ci impongono da sempre, l’amore incondizionato verso un figlio che magari poi quando ormai le mie ossa non riuscirebbero manco piu a muoversi mi chiuderebbe in un ospizio e mi verrebbe a trovare una volta l’anno. Che ne dici? Una vita é cosi importante? noi singoli umani…meritiamo vivere liberi e irresponsabilmente fare quello che ci pare? egoisti con tutti e generosi solo verso noi stessi.
Stefano
2 Dicembre 2013 @ 18:29
Quello che dici non mi sembra niente che vada oltre la normale vacanza, non ci vedo nessun ostacolo eclatante sinceramente. 😛
Sil
2 Dicembre 2013 @ 19:32
giá…aparte i soldi e che sono single…