All’universo, di te, non gliene frega niente
Pensi di occupare un posto speciale nell’universo?
Che presunzione. La storia dell’universo è molto di più.
Da qualche parte, 14 miliardi di anni fa tutto ebbe inizio con il Bing Bang. Una palla della dimensione inferiore all’atomo che conteneva tutta la materia dell’universo conosciuto. Me, te, il tuo computer, il sole e tutto il resto. Nello spazio di un atomo.
Il tutto ad una temperatura tiepidina di 1032 gradi. La notazione scientifica non rende l’idea dei numeri:
100.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000
Una cifra del genere non so nemmeno se ha un nome. Mica bazzeccole.
In questo stato, l’universo ci ha messo qualche milione di anni per raffreddarsi abbastanza da permettere la formazione delle prime stelle. Milioni di anni per raffreddarsi abbastanza da creare enormi palle di fuoco, non so se mi spiego.
Queste stelle, che non amano la solitudine, si mettono insieme e iniziano a formare le galassie. Ce ne sono 500 miliardi solo nell’universo conosciuto. Ogni uomo sulla Terra potrebbe avere 5 galassie personali, e ancora ce ne sarebbero in avanzo.
In tutto, le stelle osservate finora sono 100 sestillioni. Ancora una volta, forse scritto così capisci meglio:
100.000.000.000.000.000.000.000
E questo è l’universo conosciuto, che per quanto ne sappiamo potrebbe essere grande un decimo di tutto l’universo.
Nel gruppo Locale, nel braccio Virgo, nel supergruppo Locale, si forma una galassia nemmeno troppo grossa conosciuta come Via Lattea, che conta 400 miliardi di stelle.
In questa galassia, dopo poco più di 9 miliardi di anni dal Big Bang, si forma il sole. Evviva!
Quei quattro sassi che ruotano attorno al sole, che per qualche miracolo matematico non vengono né risucchiati dalla gravità né sparati nel freddo spazio siderale dalla forza centrifuga, si aggregano per formare i pianeti.
Fra questi, c’è la Terra. Evviva!
Avanti veloce di qualche miliardo di anni: palla di fuoco, crosta solida, vulcani, atmosfera, vapore acqueo, oceani. A un certo punto un gruppo di proteine capisce che l’unione fa la forza, e creano una cellula.
Dopo qualche migliaio (milione?) di esperimenti falliti, questa cellula si sdoppia: è nata la vita sulla terra. Evviva!
Avanti veloce di qualche altro miliardo di anni: altre cellule, evoluzione della specie, organismi pluricellulari, pesci, dinosauri, meteorite.
50 milioni di anni fa, arrivano i primi ominidi.
L’uomo si evolve, conquista il pianeta, inventa internet, guarda il Grande Fratello.
Per un po’, tutto bello. A un certo punto nasci tu.
Ma il sole non è un motore a risparmio energetico, ogni secondo brucia due tonnellate di idrogeno.
Due tonnellate. Ogni secondo. E poi mi vieni a parlare di riduzione dei consumi?
Quindi a un certo punto, fra qualche altro miliardo di anni, il sole esploderà (perché quando una stella finisce la benzina non si spegne, esplode) e quella sarà la fine della vita sulla Terra. Nessun appello. Evviva!
A questo il punto la nostra stella, dopo averci fatto questo scherzone, diventerà una piccola e fredda nana bianca e la Via Lattea (non) ne piangerà la scomparsa.
Adesso seguimi, perché la cosa si fa interessante.
Penseresti che la forza di gravità stia avvicinando tutte le stelle e le galassie fra di loro, quindi un bel giorno saremo tutti di nuovo vicini vicini per un nuovo Big Bang. In realtà gli studi hanno osservato che le stelle si stanno allontanando fra di loro sempre più velocemente.
Non solo: l’accelerazione che sta facendo allontanare le stelle sta diventando sempre più forte.
Questo significa che, a un certo punto, la terra sarà così distante da qualsiasi altra cosa che nel cielo non ci saranno stelle, solo buio. E visto che il sole non esiste più, non ci sarà nemmeno il giorno. Solo una fredda roccia che ruota intorno ad un’altra fredda roccia, e il nulla tutto intorno.
Ma nessun problema: l’essere umano sarà già estinto.
Guarda il cielo. Il sole è solo una palla di plasma e gas che brucia a milioni di gradi, la luna è un sasso che ci gira intorno, quei puntini in cielo sono altre palle incandescenti ad anni luce di distanza. E alcune di esse sono milioni di volte più grandi e cattive del nostro patetico sole.
E nel mezzo di questa storia, ci sei tu.
Su questo insignificante pianeta azzurro, che gira intorno ad una stella un po’ sfigata, in una galassia come tutte le altre.
Sei qui, ma “qui” inteso come una formica a Milano. La formica conduce la sua vita, può essere felice, può essere triste, può essere ricca o povera. Ma è una formica, e alla città non gliene frega niente.
I passanti non la vedono, e se un tizio qualsiasi la calpesta a nessuno importerà. Milano non si fermerà a piangere la formica.
Tu sei quella formica, e l’universo è la tua Milano. A un certo punto una stella un po’ troppo vicina potrebbe decidere di diventare un buco nero, e tu verrai disintegrato atomo per atomo (letteralmente) in un microsecondo (letteralmente).
E tu ti preoccupi di aver preso un brutto voto a scuola?
All’universo, di te, non gliene frega niente
Non può, è troppo grande, ha altro a cui pensare. Tipo evitare che il buco nero al centro della Via Lattea risucchi tutte le 400 miliardi di stelle che lo circondano.
Se un Dio esiste, ed è una possibilità non da escludere del tutto, ha pure lui altro a cui pensare. Come quei 100 sestilioni di stelle che potrebbero avere dei pianeti, un’atmosfera, magari anche qualche gruppo di proteine più intelligente degli altri che ha imparato a sdoppiarsi (meglio conosciuti come alieni).
Ma non di te. Non dei sette miliardi di tuoi simili, e non di te.
Tu, il tuo gatto, Silvio Berlusconi e il sole avete una cosa in comune: avete una data di scadenza. E credimi, in termini relativi, è anche molto breve.
Nel caos che è l’universo, la tua mente potrebbe cercare di trovare una spiegazione, un filo logico. Dio, il Grande Spirito, l’Universo, la Forza. Non illuderti: non sei che un gruppo di proteine più complesso degli altri su questo pianeta. Uno dei pianeti di una delle cento sestillioni di stelle conosciute. Non un grande record.
Ma tu ti vuoi raccontare una bugia. Non vuoi pensare alla fine, vuoi crederti speciale come individuo, ti piace pensare di essere unico.
Nell’immensità dell’universo, vuoi vivere in una scatola. La scatola della società, quella società immutabile che non puoi cambiare. Non puoi fare un passo falso, perché un errore ti marchierà per sempre.
In un universo dove anche le stelle muoiono, la prima impressione che farai su quella ragazza durerà per sempre. Pensi che una cicatrice sia per sempre? Pensala in questi termini: sei formato da detriti spaziali sputati da una supernova, e prima o poi gli atomi che compongono il tuo corpo saranno il carburante di una nuova stella.
Quindi di cosa hai paura?
Tu sei qui. Adesso. Un giorno non ci sarai più. Un giorno il tuo pianeta, la tua stella, la tua galassia non ci saranno più. Fra 4 milardi di anni la Via Lattea si scontrerà con la galassia di Andromeda, e lì saranno “uccelli per diabetici” per tutti.
Se sapessi quanto poco tempo hai a disposizione in questo universo, non staresti a sprecarlo guardando ore di televisione. Non staresti a sprecarlo piangendoti addosso, buttando le tue giornate, dormendo più del necessario.
Prenderesti il tuo tempo e lo sfrutteresti al massimo.
Quando mi chiedono quanti anni ho, io faccio fatica a rispondere 23. Sono su questo pianeta da 23 anni.
Dieci anni fa guardavo quelli di dieci anni più vecchi come a degli uomini, dei “grandi”. Ora io sono un grande, e mi sento ancora un ragazzo.
Poi ho realizzato: se posso avere 23 anni ne posso avere 33, ne posso avere 43. Prima o poi sarò nella metà più vecchia della popolazione.
Pensa agli ultimi 5 anni
Pensa a com’eri cinque anni fa, a cosa è successo, a quante cose sono cambiate.
Io avevo 18 anni: stavo studiando per l’esame della patente, mi preparavo all’esame di stato, a breve mi sarei dovuto iscrivere all’università. Pensavo che avrei passato la mia vita in Italia e avevo la mezza idea di fare giurisprudenza.
Pensa a come passa velocemente il tempo. Erano cinque anni fa, ero una persona diversa. Lo eri anche tu. Ma questi cinque anni sono passati così veocemente che mi spavento.
Anche i prossimi cinque anni saranno così veloci. Tu come vuoi sfruttarli? Vuoi essere la stessa persona di adesso o vuoi tirare fuori gli zebedei e fare qualcosa di epico?
Mettiti nei panni del te stesso di cinque anni fa, e guardati come sei adesso. Impossibile, non posso essere io quello che si è laureato, ha perso 25 chili ed è andato a lavorare negli Stati Uniti. Io non riuscirò mai a fare tutto quello che ha fatto lui. Cavolo, ha pure trovato il tempo per aprire un blog fighissimo!
Fra cinque anni voglio ripetere l’esercizio e pensare le stesse cose. Voglio andare oltre i miei sogni più estremi e ottimistici, voglio fare qualcosa di straordinario.
Ma se stai seduto sul divano, gli anni passeranno velocemente uguale. Il tempo è una risorsa democratica.
Non puoi recuperare il tempo che perdi, non puoi premere Start e ricaricare l’ultimo salvataggio. Sei su un treno che non si ferma mai e va sempre solo in una direzione: se manchi la tua fermata, peccato. Il treno non tornerà indietro. L’hai persa per sempre.
Questo è il gioco del tempo. Ci sei dentro, ci stai giocando, non puoi uscirne. Puoi solo giocare.
Tutto quello che fai non è che un battito di ciglia nella storia dell’universo, se le cose vanno male il mondo non finirà. Tu alzerai le spalle e andrai avanti.
Quindila smettila di frignare e fai qualcosa di epico.
Fai qualcosa di epico
Non esiste nessuna forza nell’universo che ti lega a un destino. Tu sei quello che decidi di essere.
- Vuoi essere uno scrittore? Inizia a scrivere;
- Vuoi essere un astronauta? Iscriviti ad un’accademia militare;
- Vuoi cambiare il mondo? Inizia a cambiare le coperte del tuo letto;
- Vuoi essere uno qualsiasi? Continua a stare seduto a non fare niente.
Devi migliorare, devi fare di più, devi aumentare di livello.
Smettila di dire che vuoi essere una persona migliore, sii una persona migliore. Ti sei quello che decidi di essere (e di fare).
Se vuoi essere una persona fantastica, fai qualcosa di fantastico.
Nessun altro è responsabile per la tua felicità, per le tue azioni, per la tua vita. Nessun buon Dio ti darà la virtù unica ed esclusiva di essere il migliore. Lo Spirito Santo non ti darà l’illuminazione per cambiare la tua vita da un giorno all’altro. Se non ti dai una mossa, ti troverai con i primi capelli bianchi ancora ad aspettare un segno.
Esci dalla zona di comfort, inizia quel progetto, buttati. Fallirai, chissene. Sono cose che capitano. Io prima di far funzionare Mindcheats ho fatto fallire altri due siti.
L’universo è democratico, non favorisce nessuno. Non ci sono i fortunati o gli sfortunati, ci sono solo quelli che si impegnano e gli sfaticati. Quelli che rischiano e quelli che vivono nella mediocrità. Tu chi vuoi essere?
Smetti di aspettare che qualcuno ti dia quello che vuoi, che qualcuno ti faccia diventare quello che vuoi essere. Vai e prenditelo.
Liberamente tradotto da Johnny B. Truant.
toussaint
12 Settembre 2012 @ 13:29
….hmmm… leggendo l'articolo, mi viene in mente quel passo della Bibbia dove l'uomo dice: "..quando vedo le stelle che tu hai creato, cos'è l'uomo perchè te ne ricordi?"…
Stefano
12 Settembre 2012 @ 15:06
Mai letto quel passaggio (mai letto nessun passaggio della Bibbia in realtà), ma immagino che segue una riflessione filosofica sulla grandezza di Dio. E qui si diverge assai dal mio ragionamento. 😛
mirco
24 Giugno 2013 @ 21:11
Io immagino segua una riflessione filosofica sull’importanza dell’individuo, anche se neppure io l’ho letto! 🙂
Anonimo
16 Luglio 2014 @ 16:21
Penso che mente e Dio non possono andare molto d’accordo. Ci sono persone che basano la loro vita su Dio e altre su se stesse. Io sono il secondo.
Ps complimenti Stefano per il tuo blog. Sono Thomas, ho 21 anni, ho perso 35kg e da due anni vivo a Londra. Ciò che hai detto e pura verità.
angio
21 Luglio 2014 @ 06:45
Buongiorno,
permettimi: alla faccia dei tuoi 23 anni, o 25 che potrebbero essere.
questo articolo me lo sono letto d’un fiato, invece il manuale poco alla volta, perché mi piace leggerlo e CAPIRLO, non leggerlo e basta.
Credo che tu sappia o abbia saputo attraverso una mia risposta riguardo all’università online che sono una persona audiolesa, ma mi ritengo “sveglia” e qui ti confermo sulla mia esperienza che tutto ruota su se stessi (spero di non essermi espressa male), io ho sempre vissuto usando le mie forze e risorse, anche se non ho ancora raggiunto tutti i miei obiettivi, se stavo seduta sul cosiddetto divano, o poltrona, non mi sarei conosciuta e nemmeno avrei conosciuto le varie persone più o meno speciali e TE!
Concordo con la tua teoria, hai spiegato ampiamente e largamente – COMPLIMENTI.
ho apprezzato molto questo testo che riporto:
“Fai qualcosa di epico”
Non esiste nessuna forza nell’universo che ti lega a un destino. Tu sei quello che decidi di essere – L’universo è democratico, non favorisce nessuno.
A questo punto desidero domandarti se posso usare due tue “massime”, ovviamente con riportato il tuo nome che è questa: Il tempo è una risorsa democratica e L’universo è democratico, non favorisce nessuno – posso? questo lo riporterei come citazione in una mia area personale di e-mail, blog.
Nel ringraziarti, ti rinnovo i miei complimentoni.
A presto con i tuoi articoli.
Angio
Stefano
22 Luglio 2014 @ 22:44
Angio, hai capito in pieno quello che volevo trasmettere tramite l’articolo. Grazie per i complimenti, che mi fanno sempre un enorme piacere. Ovviamente sentiti libera usare le mie frasi come preferisci 🙂
Anonimo
28 Febbraio 2017 @ 21:54
La scoperta dell’acqua calda? Forse…. In parte condivisibile in parte no..l’universo democratico?forse..la società in cui viviamo? Avrei i miei dubbi… Luogo e tempo di nascita,estrazione sociale fanno una differenza oggettiva..il destino non esiste?Forse…la sfoga si…
Chi riesce in qualcosa ha sempre l’arroganza di dare un insegnamento…23 anni ,pochi per tua fortuna ma non abbastanza..cento di questi anni inguaribile ottimista! Non credermi ma prima o poi il tuo universo democratico porterà il conto e sarà qualcosa di epico
Andrea
21 Aprile 2013 @ 08:09
interessante…vorrei conoscerti: ho cose importanti da chiederti/dirti
Alessandra
12 Settembre 2012 @ 14:38
Ciao Stefano,
anzitutto ti faccio i complimenti per i tuoi articoli, ti seguo da un po' e devo dire che continui a migliorare!
Ma con questo ti sei veramente superato… una di quelle letture che ti fanno saltare su dalla sedia! 🙂
Stefano
12 Settembre 2012 @ 15:07
Grazie Alessandra! 🙂
alessandra
15 Settembre 2013 @ 15:43
sono d’accordo su molte cose che dici …a volte succede che ti impegni per anni anni e anni e poi ogni volta cadi e ti rialzi ma il salto di qualita’ mi chiedo quando arriva alle persone che si impegnano tantissimo.?. e come dici tu arrivi a 40 come me a 50 e via e magari continui a fallire..secondo te non esiste la causa effetto?
grazie comunque mi piace come scrivi
Stefano
15 Settembre 2013 @ 15:46
Eccome se esiste causa-effetto, è alla base del meccanicismo. 🙂
Francesco
12 Settembre 2012 @ 15:30
Ciao Stefano, inzialmente mi ha demoralizzato questo articolo perche mi ha fatto riflettere che noi non siamo nessuno rispetto all'immensita dell'universo, ma non so perche ho voluito continuare a leggerlo, e ti dirò che questo articolo l'ho trovato decisamente ( come hai detto molte in questob articolo ) " EPICO" :), complimenti e stato uno degli articolo più motviazionali che abbia mai letto, continua cosi ;).
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:12
È giusto così Francesco. Devi sentirti demoralizzato, perché ti ho appena detto che la responsabilità di tutto è su di te. Non so qualche entità celeste. Ma grande responsabilità significa grandi opportunità! 🙂
Mihaela
12 Settembre 2012 @ 15:34
Complimenti!!
Per la prima volta, leggendo un articolo, non mi stancava e "preoccupava" la sua lunghezza…anzi temevo che ero sempre più vicina a quel puntino appartenente alla frase di conclusione di questo stupendo articolo!
Eccezionale…Davvero!!!
Mihaela
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:13
Grazie Mihaela! Se sai l’inglese vai a dare un’occhiata al blog dal quale ho preso spunto per l’articolo, è fatto veramente bene. 😉
fabrizio
18 Ottobre 2012 @ 14:27
Ciao Stefano.
Non saprei che dire. Se dipendesse tutto da me sarei finito. Io voglio solo stare bene nella mia area di confort e non me ne frega niente degli altri e del mondo. Tanto ci sarà sempre qualcuno che tirarà fuori il coniglio dal cilindro e penserà a me. SEMPRE!!! Ciao. F.
Stefano
18 Ottobre 2012 @ 23:10
Niente obiettivi? Niente sogni da realizzare nella vita? Io non riuscirei ad andare avanti così…
Dalila
1 Dicembre 2013 @ 20:05
Ciao Stefano,
nemmeno io riuscirei ad andare avanti senza obiettivi o sogni da realizzare!!(rif. risposta al commento di Fabrizio);
è per questo che ce la sto mettendo tutta per costruirmi un futuro! Tu hai 23 anni ed io 24 (siamo praticamente coetanei): a discapito di chi mi dice “va bè, ma tanto ancora sei giovane… !” oppure, “c’è crisi, dove vai? tanto c’è crisi..” sapere che un ragazzo della mia stessa età, sostiene la grinta e la determinazione (che ci vuole per far fruttare le proprie passioni i propri sogni) accresce la mia motivazione. I miei stessi genitori mi buttano giù col fatto che c’è crisi. Ma cosa m’interessa!!
Quindi dato che la società ti istiga alla frustrazione, bisogna accettare e rassegnarsi. No!! Anzi, a maggior ragione ci vuole più sprint!!
Ti ringrazio quindi,
hai dato un esempio per me e per tanti altri giovani che come me, e te, vogliono lottare e contrastare certe tipologie di pensiero, inculcate dai telegiornali e dalla società in generale.
Continua così, perché andrai avanti…e come se andrai avanti!
Stefano
2 Dicembre 2013 @ 07:38
Adesso ho 24 anni anch’io, sei un 89 come me. 😉
La crisi troppo spesso viene usata come scusa per i propri fallimenti. Una contrazione c’è ma questo non significa che non esistano opportunità, anzi.
Mc128k
12 Settembre 2012 @ 16:24
Ho provato a costruire questo castello di carte.
Mi ha portato ad avere una crisi enorme, che distrugge tutti i miei ideali, le mie forze e le mie speranze. Un cancro che non si estinguerà mai più. Una tempesta di idee che si annullano a vicenda.
Posso immaginarmi che la cosa non faccia bene a nessuno. Probabilmente non riusciamo a pensare "fuori dalla scatola", sarebbe inutile solo il farlo.
Comunque c'è una sorta di controsenso nell'articolo. Prima dice che siamo insignificanti. E poi dice di fare grandi cose, mi sembrano concetti difficili da collegare.
Se per ipotesi uniamo tutti i concetti sviluppati da questa lettura si arriva ad una possibile conclusione:
nulla è.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 09:08
Più che non riusciamo a pensare "fuori dalla scatola", direi che non riusciamo a pensare proprio. eh eh
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:15
Per l’universo, sei insignificante. Ma tu non sei l’universo, “tu” sei tutto quello che conosci. Fregatene dell’universo come lui se ne frega di te, e realizza il tuo potenziale senza cercare aiuto nelle forze esterne. 😉
sara
14 Novembre 2012 @ 00:26
Questo articolo è il massimo. Lo leggerò ogni volta che mi sentirò demotivata o giù di morale! =DDD Grande Stefano!!!!!!
Stefano
14 Novembre 2012 @ 05:37
Grazie Sara! 😀
Paolo
12 Settembre 2012 @ 16:32
"Io prima di far funzionare Mindcheats ho fatto fallire altri due siti." —>
Mi è successa la stessa cosa, però sto al secondo sito ora xD
Leggendo questo articolo mi hai fatto pensare ad un video, che ho visto pochi giorni fa:
http://www.youtube.com/watch?v=kjNloBN3U6U
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:21
Bellissimo video, lo ripubblico subito su Facebook! 🙂
Cristina
25 Gennaio 2013 @ 11:27
Questo video non è disponibile.
Siamo spiacenti.
🙁
Paolo
12 Settembre 2012 @ 16:35
Comunque hai perfettamente ragione su quella che hai scritto
Stefano
12 Settembre 2012 @ 16:39
W-O-W!
Questo è forse il più bell'articolo che ho letto qui. Grandissimo Stefano!
Vlad O.
12 Settembre 2012 @ 18:18
Ciao Stefano!
Guarda, ho letto l'articolo tutto d'un fiato e volevo proprio complimentarmi con te… poi alla fine ho letto "traduzione libera…" e mi è rimasto l'amaro in bocca.
Per carità, l'articolo, appunto, è tra i migliori che ho letto da un bel po' di tempo, ma pensavo fosse farina del tuo sacco e non dei soliti americani genialaci 😛
Ad ogni modo, ora mi vado a leggere il sito dell'autore. Grazie e continua così!
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:23
Di solito non mi piace tradurre un articolo, preferisco scrivere il mio pensiero e le mie esperienze. Ma ho fatto un’eccezione per un post di questo livello, sarebbe un peccato farvi perdere tanta epicità solo perché è in un’altra lingua. 🙂
inno
12 Settembre 2012 @ 18:28
ciao stefano,
questo è uno dei più belli articoli che hai mai fatto (secondo me xD) mi hai dato una carica una forza che ne anche immaginavo di avere 😉
Io sto ancora studiando e pensa che ora, da quando ho letto il tuo articolo non dico più va bhe c'è tempo…. per esempio mi piace una ragazza da quasi 2 anni e dico va bhe iello dico e ci provo l anno prossimo e l anno dopo va bhe c'è ancora tempo.. NO ora io vado e appena la vedo le dico tutto!
Ti devo ringraziare profondamente sei il mio salvatore !
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:24
Adesso sappi che devi andare da quella ragazza, e scrivermi com’è andata! 😉
Atos
12 Settembre 2012 @ 22:37
c'è qualche inesattezza astronomica ma va bhe il senso dell'articolo non era mica quello 😀
bello e stimolante!
Stefano
13 Settembre 2012 @ 14:25
Sono un grande fan dell’astronomia, dov’è l’inesattezza? 😛
DANILO
29 Agosto 2013 @ 06:02
un inesattezza, è che il sole diventerà prima una gigante rossa : ) che inghiottirà tutta la terra, ma vabbè so dettagli xd
Guido
13 Settembre 2012 @ 08:46
Hai ragione. Non bisogna aspettare che le cose arrivino da sole. Bisogna prendersele.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 09:05
Uhmmmm….Non mi piace molto questo articolo Stefano. Si dà per scontato che abbiamo la completa comprensione della fisica e che l'uomo non lascerà mai la Terra, anche ipotizzando millenni di sviluppo tecnologico.
Forse sarebbe meglio puntare su qualcosa di più positivo, perchè in fondo l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa/qualcuno (poi che si chiami religione, politica, transumanesimo, star trek etc etc non è rilevante ora).
Questo perchè se l'articolo lo si legge con emotività è distruttivo come non mai, mentre se letto in modo freddo e distaccato non fa alcun effetto…
Infine se ci hai fatto caso, tutta sta storia gioca molto su distorsioni cognitive piuttosto conosciute.
Gabriela
13 Settembre 2012 @ 09:42
Se poi tieni presente che l'ha pure copiato!
No, non piace nenache a me, sa di artificio, di manipolazione, prima ci distrugge emotivamente (non ho proprio digerito la caduta di stile del "patetico sole"! – il suo sarà patetico, il MIO sole è meraviglioso!!!) e poi ci propone dei concetti "motivanti" (manco suoi) che ci dovrebbero ricaricare passando per la sua figura, il suo ego, la sua personalità. Ma ha solo 23 anni, bisogna capirlo… è un ragazzo che gioca con la vita, sta crescendo ed ha buona volontà. Un pizzico di riflessione prima di dare alle stampe concetti stropicciati, un po' di consapevolezza in più e di apertura del cuore e sarà un bel leggere. Ma dovremo aspettare un po'…
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:02
Non ha nemmeno senso "considerarsi speciale nell' Universo".
Che vorrebbe dire? E' così immenso che la mente umana non riesce a concepirlo.
Diciamoci la verità, a noi interessa il nostro piccolo(raggiungibile dai sensi anche tramite la tecnologia), come alle formiche il loro formicaio.
E credo che tutti gli esseri pensanti abbiano almeno un pizzico di umiltà per arrivare alla conclusione di essere in balia di un Universo (ma anche più limitatamente della Terra stessa…terremoti e uragani anyone?) e di fregarsene altamente di una sua eventuale estensione/scala temporale.
Stefano, confido che non sia farina del tuo sacco questo articolo.
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:10
Belle parole per chi traduce un articolo, aggiungendo dei pezzi originali per restare in linea con il resto di Mindcheats. E tutto gratis, con le migliori intenzioni (come dici anche tu).
L’articolo può piacere o non piacere. Non pretendo che tutto quello che scrivo piaccia a tutti, anzi mi preoccuperei se fosse così.
Ma sentirsi chiamare un “ragazzino”, un “plagione”, un “manipolatore” e un pizzico di “egocentrico” no, non ci sta. Non è bello insultare in questo modo la gente, sai?
Domenico
1 Dicembre 2012 @ 03:08
Gabriela non capisco quale sia il tuo problema.
Innanzitutto, come ha detto e ribadito Stefano, si tratta di una traduzione e non certo di una copia. Le tue critiche, come quelle di chiunque altro essere umano/mutante/alieno/animale in quanto “critiche” hanno e devono avere valore costruttivo e tra “ha solo 23 anni, bisogna capirlo… è un ragazzo che gioca con la vita”, “Se poi tieni presente che l’ha pure copiato!” e “sa di manipolazione” c’è poco di costruttivo e tanto di distruttivo.
Premetto che so e riconosco che la base della conoscenza è l’esperienza…MA… io ho parlato di BASE. La base è un fattore che, sebbene fondamentale, resta pur sempre un fattore. Gli altri fattori sono vari e si va dall’apertura mentale verso ciò che sperimentiamo con l’esperienza, passando per la rielaborazione dei dati e la creazione di tesi che devono poi essere verificate per via, ancora una volta, sperimentale.
Personalmente credo che questi fattori siano più o meno propri di ogni singola persona e che quindi, in definitiva, ci siano persone di 20 anni più mature e/o coscienti di 50enni a causa, ovviamente, dei fattori di ricezione, elaborazione e verifica da me sommariamente sopracitati.
Tornando all’articolo…
Lo trovo personalmente molto stimolante soprattutto per quanto concerne la nostra non-coscienza di essere come formichine nella grande Milano e non ci trovo niente di male nella “ripresa” della seconda parte. Una persona “di pochezza” leggerebbe il tutto come un “sei più insignificante del nulla stesso ma non puoi farci niente e devi alzare il culo per andare a lavorare”; il messaggio di Stefano invece dice a chiare lettere che come all’universo non può fregar di meno di te, allo stesso modo a te non può fregar di meno dell’universo. Vivi la tua vita e vivila al pieno delle tue potenzialità e non dare la colpa all’universo avverso perché a lui di te non gliene può fregar di meno.
Adesso ecco la mia critica a Stefano: carissimo, non ricordo di quanti miliardi di anni hai parlato per la fine del pianeta Terra ma… sebbene io sia uno di quelli che crede che l’uomo sia l’animale più saccente e egocentrico dell’intero universo credo anche che, a giudicare dai progressi tecnologici nell’ultimo secolo, se manteniamo almeno la metà dei nostri standard di miglioramento e non la smettiamo di porci domande la nostra vita non deve necessariamente finire con quella della terra o del sole. Nei commenti mi parli di “curvature spazio-temporali per viaggiare lunghe distanze” e le definisci “affascinanti ma fantascientifiche”… Adesso dimmi, se dovessimo oggi intervistare un uomo italiano del 1800 e gli dovessimo parlare della possibilità di videofonare col suo cugino emigrato in America non pensi che lui possa parlare di fantascienza?
Ciò per dirti che può succedere di tutto, magari si capovolgono le concezioni stesse di spazio, tempo, dimensione o chissà cos’altro! Quindi si arriva a nuove conoscenze, nuove coscienze e nuove prospettive di vita chissà dove o chissà quando o chissà perché.
Adesso però mi sa che crollo con la testa sul pc per il sonno…e domani mi aspetta il mio bel campo fangoso.
Notte belli, D.
Stefano
1 Dicembre 2012 @ 16:04
Ma io ti stimo. 😀
Per rispondere alla tua critica: le cose si stanno facendo complicate. Nel 1800 esistevano già le comunicazioni senza filo e parlarsi da una parte all’altra del mondo era solo una questione di infrastrutture; poi l’uomo comune ancora la considerava fantascienza, ma gli addetti ai lavori sapevano che era possibile. Qui la cosa è diversa: non esiste nemmeno una teoria fisica che possa descrivere il fenomeno, la velocità della luce nel vuoto è un limite insuperabile. Anche arrivandoci vicino, l’unica strada percorribile è quella di prendere un gruppo di esseri umani e spararli nello spazio per secoli. 😛
È più realistico pensare che l’unica traccia organica della Terra nell’universo sarà qualche virus che trova il modo di replicarsi su un altro pianeta.
Domenico
2 Dicembre 2012 @ 03:10
Hai ragione, date le nostre attuali conoscenze, è molto più realistica la possibilità che un qualche virus di origine terrestre trovi il modo di sopravvivere e replicarsi altrove.
Mentre all’idea di sparare un gruppo di esseri umani nello spazio in cerca di fortuna per secoli o anche più ci avevo pensato anch’io ieri notte! 😛
Adesso però, stacchiamoci un attimo dalle nostre attuali conoscenze. Ciò che volevo dirti io è, al di là della metafora dell’uomo del 1800 che per mie lacune storico-tecnologiche si è rivelata inappropriata, che noi adesso definiamo fantascienza ciò che ci sembra inattuabile.
Ma dimmi un po’… in base a quali criteri noi definiamo qualcosa “inattuabile”?
Tutto è relativo ad un sistema di riferimento.
Il nostro sistema di riferimento sono le nostre conoscenze.
Le nostre conoscenze sono direttamente proporzionali alle nostre esperienze.
Tra 10, 100 o 1000 anni le nostre conoscenze saranno superiori e ci saranno, oltre allo sviluppo delle teorie relative alla fisica così come la conosciamo, anche la nascita di nuove teorie!
Per intenderci, che ne sai tu che noi fino ad ora non stiamo facendo nient’altro che dire che la terra è piatta? Pensi forse tu che i vari Galileo, Da Vinci o chi per esso altro siano finiti? Io non credo.
Nuove teorie, rivoluzioni scientifiche, rivoluzione del modo di vedere la realtà! Esempi fantascientifici? Noi in fisica scriviamo praticamente tutto in funzione del tempo…e se si sveglia uno la mattina e capisce come modificare il tempo? Poi 10 anni dopo si sveglia n’altro e dice che Newton era un coglione e dimostra che ha detto più stupidaggini lui che Berlusconi da quando è nato (che Dio s’aiuti a contarle).
In egual modo si sveglia un altro e inventa chissà che cosa che ci permetta di vivere senza bisogno di energia organica.
Stefano la domanda non è “perché?” ma “perché no?”.
Adesso è facile smontare quelle cosucce che ho citato come esempi perché noi tutti le vediamo con gli occhi di chi vive nel mondo di oggi.
Abbiamo una forma mentis che ci blocca e ci limita.
Credo che il segreto sia guardare sempre il mondo con gli occhi di un bambino, con curiositas e consapevolezza di non-sapere. Solo così ci garantiremo un futuro, ovunque esso sia.
Stefano
2 Dicembre 2012 @ 15:03
Credi che queste leggi fisiche siano facili da mettere in dubbio, perché non le hai studiate. 😉
La relatività generale, ossia la legge che lega spazio e tempo, già ci dice che esistono particelle elementari in grado di modificare il tempo: si chiamano gravitoni e originano la forza di gravità. Quindi lo spazio-tempo non è lineare, questo lo si sa da quasi un secolo. Ma niente viaggi nel tempo, originano solo la forza gravitazionale.
Ancora non è stata osservata una forza in grado di piegare in altro modo lo spazio-tempo in tutto l’universo, che fidati è grande.
Mauro
3 Dicembre 2012 @ 11:57
C’è anche un altro aspetto da considerare quando si parla di progresso. Tanto più si và avanti tecnologicamente e proporzionalmente, più diventa difficoltoso ed impegnativo mettere in pratica le nuove scoperte e rendenderle partiche. Sarete daccordo con me che sarà più facile concepire ed inventare il telegrafo, che nel 1600 poteva essere fantascienza, che distorcere lo spaziotempo o trovare una fonte di energia capace di di spingerci a velocità simili a quelle della luce. Il sapere andrà inesorabilmente avanti ma tenderà a rallentare tanto più ci si spinge lontano. Certo che da quì a mille anni ci sarà qualche bella diavoleria in più! Il problema non è arrivare alla fine del ciclo terrestre, ma capire se l’uomo ha intezione di arrivarci e in che modo.
Domenico
3 Dicembre 2012 @ 12:02
Non essendoci il tasto “Rispondi” dopo il commento di Stefano del 2 dicembre (15:03) chiudo brevemente la parentesi “autorispondendomi”.
Capisco ciò che dici e ti aggiungo che, sebbene impropri, gli esempi da me fatti non erano atti a mettere in dubbio le leggi fisiche attualmente note (ci mancherebbe pure e chiedo venia se ho dato tale impressione) ma a rendere meglio l’idea di ciò che volevo dire.
Ovvero che, a mio modesto parere, proprio come negli anni passati si credeva fantascienza buona parte dell’attuale sviluppo tecnologico, così ciò che a noi può sembrare fantascientifico un giorno potrebbe essere attuabile e reale.
Tornando quindi all’origine della discussione e dando per buona quest’ultima mia affermazione concludo dicendo che a mio parere esiste possibilità di sopravvivenza del genere umano anche a termine della vita del pianeta Terra o del Sole perché esiste possibilità di miglioramento e sviluppo tecnologico (e non solo) del genere umano.
Tale possibilità di sopravvivenza, ovvero l’indice di innovazione nei prossimi anni, decenni, secoli o millenni, non la reputo “calcolabile” perché ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo.
Grazie per il confronto, è stato molto piacevole e molto istruttivo! 🙂
Stefano
3 Dicembre 2012 @ 14:38
Il grande problema è la fisica. Una volta non c’erano limiti fisici allo sviluppo, adesso si. Guarda il trasporto: una volta arrivati agli aerei di linea moderni, ci si è fermati. Sulla luna ci siamo arrivati con computer meno potenti dell’iphone, ancora adesso è un’impresa tornarci.
Michele Mocciola
3 Dicembre 2012 @ 15:37
” concludo dicendo che a mio parere esiste possibilità di sopravvivenza del genere umano anche a termine della vita del pianeta Terra o del Sole perché esiste possibilità di miglioramento e sviluppo tecnologico (e non solo) del genere umano.
Tale possibilità di sopravvivenza, ovvero l’indice di innovazione nei prossimi anni, decenni, secoli o millenni, non la reputo “calcolabile” perché ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo.”
COMPLETAMENTE D’ACCORDO CON QUESTE TUE AFFERMAZIONI DOMENICO (massima stima :-)!!! ), non si tratta di cieco ottimismo ma addirittura di mero buon senso.
Secondo me esiste un postulato nell’Universo: “Qualsiasi cosa possa pensare, ha una certa probabilità di accadere, di esistere”, quindi in linea teorica se penso di poter spiccare il volo con la sola forza del pensiero, a livello probabilistico tale possibilità non è affatto nulla. La possibilità/probabilità dell’evento X, è nulla, o imputabile al solo caso, solo allorquando non esiste (ancora?!) un impulso di pensiero che la pone sulla scala di probabilità.
Da cosa dipende la probabilità di accadimento di un evento X?
Supponendo che 0 corrisponda ad evento “non pensato” e 1 ad evento certo, la probabilità che l’evento X si avvicini ad 1 è funzione di due variabili:
1) il tempo
2) l'”intensità di pensiero”
Semplificando… Qualsiasi cosa si possa pensare può esistere, e tale possibilità è scandita da due grandi variabili: il tempo che ho a disposizione per la realizzazione, e l’intensità di pensiero (leggasi MOTIVAZIONE-DESIDERIO o in qualsiasi modo vogliamo definirla)
Il compito dell’uomo, tra le altre cose, a mio avviso, è quello di eliminare un disturbo da questo sistema ideale, se vogliamo nel progetto imperfetto di “Dio”: eliminare IL CASO.
Non si tratta di scoprire quali leggi governino questo nostro Universo, quanto piuttosto di CREARLE NOI queste stesse leggi, di modellare a nostro piacimento, superando i nostri attuali limiti, questo meraviglioso Pianeta e questo meraviglioso Universo.
Mauro
4 Dicembre 2012 @ 12:43
Filosoficamente potrei anche essere daccordo con la (motivazione desiderio), però non vedo come si possano “CREARE” leggi fisiche. Piuttosto si possono scoprire, aggirare, usare, manipolare etc. Per parlare di creazione dovremmo approfondire il “progetto imperfetto” che dopotutto cosi’ imperfetto no mi pare.
Forutunatamente con quello che c’è a disposizione abbiamo ancora molto da lavorare! Forse avremmo messo in pratica il 30% del potenziale fornitoci da madre natura, cosmo, Dio, Budda, pippo o come lo volete chiamare. Fino a che rimarremo degli esseri biologici fatti di cellule e proteine e fino a che saremo in questo universo fisico, avremmo sempre un preciso limite. Metaforicamente parlando, come dice qualche famosa affermazione “l’unico limite è il cielo” Magari un giorno capiremo…
Con la mia personale affermazione chiudo 🙂
“Io vivo di scienza, ma la sola scienza a volte tappa i nostri sensi più profondi… imbriglia le nostre coscienze, è lei stessa che ci pone dei limiti…
Saluti a tutti bel dibattito
Michele Mocciola
4 Dicembre 2012 @ 14:37
Ciao Mauro, molto significativa la tua citazione, fa riflettere.
“però non vedo come si possano “CREARE” leggi fisiche. ”
Neanch’io lo vedo (ADESSO) come si possa 🙂
“dopotutto cosi’ imperfetto no mi pare.”
Guarda, ti chiarisco nella massima onestà possibile quel che intendevo. Io mi riferivo molto pragmaticamente al fatto che, alla mia persona così come alla tua naturalmente, non piace assolutamente queste cose: il fatto che si possa morire perchè una tegola ti colpisca, il fatto che si muoia perchè in un frontale tra due auto le persone muiono, il fatto che si muoia di cancro; o, semplificando, mi riferisco a tutte le cose che la stragrande maggioranza degli uomini, virtualmente tutti, odiano per definizione.
Che questo faccia parte del piano divino, sia un disturbo della casualità, sia una nostra creazione, o qualsiasi fattore anomalo possa c’entrarci, poco m’interessa. Io personalmente voglio eliminare questo disturbo, noi tutti lo facciamo inconsciamente (e consciamente) ogni giorno:
Ricercatori che lottano contro il cancro. Ricercatori che progettano autostrade intelligenti. Aziende che producono prodotti migliori per un sottovuoto perfetto dei sottaceti. Persone che comprano un paio di scarpe a un barbone. Persone che sorridono a un estraneo. Sono tutti splendidi tentativi consci e insconsci di eliminare, atomicamente parlando, quel maledetto fattore di disturbo.
Ci sta pure che l’entità che ci governa “non sia buona”, così come il luogo comune dice che la natura sia perfetta. Dal mio punto di vista la natura è ASSAI IMPERFETTA. Ci sono molte cose della natura che mi fanno letteralmente schifo. Ad esempio?
Mi fa schifo che ci si debba mangiare tra animali per sopravvivere. Da questo punto di vista il fattore perfezione va completamente a farsi fottere, a guardarla così.
Nella catena alimentare sopravvive il più forte, il debole viene mangiato, superato, muore. Mi fa abbastanza schifo questo “regolamento”, obbligato peraltro.
C’è chi diceva che questo sia il migliore dei mondi possibile.
Qualsiasi sia il progetto divino a me non interessa. Non voglio prostarmi a un Dio che non so neanche se esista, se sia una creazione della mente, o quello che sia. Non si è mai palesato chiaramente e mai lo farà probabilmente, e non m’interessa cercare significati reconditi in apparizioni, voci o altro. Non m’interessa.
Io personalmente credo negli uomini, c’è un sacco di brava gente al mondo che come formichine lavora contro abomini e sfide impossibili senza per questo arrendersi; io personalmente voglio dare una grossa mano, nel mio piccolo, a questo grande progetto comune, per quanto atomico questo contributo possa essere.
Un domani, il mio sogno è che plasmeremo le leggi di quest’Universo a nostro totale vantaggio, con un’immensa aura benefica, e che decidiamo come debba essere il nostro mondo, le leggi che le governano, e le leggi dell’Universo stesso.
Ora come ora sono parole di un folle, ma mi piace pensare che solo per il fatto che l’abbia pensato, secondo quel bellissimo postulato di cui sopra, la probabilità di accadimento di tali eventi sia ora sì ancora infinitesima, ma comunque diversa da zero :).
Mauro
4 Dicembre 2012 @ 16:48
Rispondo al messagio di Michele del (4 Dicembre alle 14.37)
Anche io mi sono più volte chiesto perchè tutto questo? Perchè succedono delle cose anzichè altre? Che senso ha tutto questo grande Circo messo in piedi (come lo chiamo io)?
L’unica cosa che ho capito è che non troverò mai la verità oggettiva ed assoluta, nè con la fede ne co la scienza. Forse mi ci avvicino mescolando le due componenti!
Quando mi riferisco alla perfezione, è ovvio che non mi rivolgo ai singoli episodi (il leone che sbrana una zebra). Mi riferisco a tutto quel complesso sistema di ingranaggi, dalle particelle subatomiche alle galassie, dalla formazione di sistemi planetari capaci di formare la vita. Il nostro stesso pianeta, lo ritengo (prima che noi lo rovinassimo) una perla di ciclicità e meccanismi calibrati che hanno reso possibile quella fantastica cosa che è la vita.
Per farti capire a ciò che mi riferisco ti faccio un esempio: Escludo tutto quello che viene prima perchè sarebbe troppo lungo. Il sistema solare si trova propabilmete in uno dei posti migliore della Via lattea, ne troppo affollato ne troppo isolato, cè una stella, il sole che si trova comodamente nella sua seguenza pricipale, la terra si trova alla giusta distanza da essa, ne troppo vicina ne troppo lontata, ha un nucleo ferroso che genera un un campo eletromagnetico che la protegge dalla sua stella. Ruota sul suo asse alla giusta velocità, ha un orbita attorno al sole quasi rotonda. Sarebbe bastata un eccentricità dell’ orbita diversa di pochi gradi e magari racconteremmo un altra storia. Ha una luna che ne scandisce i cicli con le maree e spesso l’ha difesa da oggetti celesti (vedi crateri da impatto lunari). Insomma si potrebbe fare un elenco quasi infinito di tasselli che si incastrano alla perfezione tra loro.
Ovvio che se pensiamo alla nostra vita quotidiana, alla tegola che ci si rompe in testa o ad una malattia che ci colpisce, tutto questo sembra non avere più molto senso.
“Ci sta pure che l’entità che ci governa non sia buona”
Credo che se un eventuale entita poco simpatica avesse campo libero, finirebbe motlo peggio di così.
“Non si è mai palesato chiaramente e mai lo farà probabilmente”
Libero arbitrio significa anche decidere senza nessun tipo di influenza…a Dio si crede per fede, sarebbe troppo facile crederci dopo averlo visto, o dopo che ha trasformato la fanta in caffè. L’uomo si inginocchierebbe come un pecorone alla presunta divinità per PAURA. Non per amore, non per rispetto, non in modo disinteressato o senza secondi fini.
“C’è chi diceva che questo sia il migliore dei mondi possibile.”
non so se questo sia il migliore dei mondi ma per il momento ci conviene tenercelo stretto. La maggior parte dei crimini, ingiustizie, malattie, povertà, disastri, è colpa dell’ uomo e di nessun altro.
Anche io credo in noi… Tutti (o quasi) ci impegnamo per eliminare agenti di disturbo dalle nostre vite, è giusto che sia così. Migliorarsi e progredire è insito nella natura del uomo. L’ho abbiamo sempre fatto dai primordi, è l’istinto di sopravvivenza e di andare avanti.
Sarebbe bello vivere in un mondo perfetto dove nessuno muore, tutto è equo, tutti sono felici, nessun disastro, dove regna l’amore e la fraternità. Purtroppo non è questa realtà, qui c’è un percorso diverso da fare. Mi piace pensare che da qualche parte ci sia questo mondo.
francesca adragna
30 Aprile 2013 @ 08:45
arrivo solo adesso perché solo ieri mi è stato consigliato il sito. Rispondo quindi a conversazioni trascorse per voi ma attuali per me.
A 22 anni anagrafici io avevo un divorzio alle spalle ed una figlia: Stefano aveva già una laurea e procede, va avanti fa delle esperienze che, chi crede che con la vita non si debba mai giocare, verosimilmente non farà mai. Non intendo dire che sono fiera di aver toppato già a 22 anni, ma procedendo in questa galassia si fanno scelte e si escludono soluzioni che sono il gioco della vita. A me fin qui sono mancati il coraggio e l’energia di Stefano. Ma fin qui, non è detto che appena digitato il punto le cose non cambino. Traduzione o no, grazie Stefano.
Michele Mocciola
30 Aprile 2013 @ 09:31
Toppato? Hai fatto delle scelte, che erano giuste quando le hai fatte. Di coraggio ne hai avuto fin troppo e hai una vita avanti per non rifare alcuni errori. Il senno di poi è una scienza esatta, nessuno ha la bacchetta magica, solo esperienza e buon senso che deriva dagli errori che si fanno. Paradossalmente il più saggio e il più intelligente a mio avviso è chi sbaglia più volte, non errori catastrofici, ma tantissimi errori nel più breve tempo possibile. In bocca al lupo 😉
Stefano
14 Settembre 2012 @ 00:47
Quali distorsioni? 😉
omunque sono abbastanza convinto che abitare al di fuori di questa galassia sia al di fuori della portata dell’uomo. Al massimo si va su Nettuno, ma il pianeta extrasolare più vicino è molto, molto lontano. Le curvature spazio-temporali per viaggiare lunghe distanze sono affascinanti, ma sono fantascienza.
Wolf
14 Settembre 2012 @ 08:53
C'è una lunga lista di cognitive bias su wiki. Ci trovo molti spunti per questo articolo.
Inoltre le convinzioni sono basate su aria fritta. Di certo io mi riservo il beneficio del dubbio.
E sicuramente la fantascienza da tv ci ha presentato il modo più inefficiente possibile di esplorare lo spazio. (per la verità la massima efficienza la si otterrebbe con le sonde di Von Neumann).
Questo articolo è secondo me profondamente sbagliato proprio nella sua essenza.
Voglio farti una critica costruttiva, dato che è da un bel po' che seguo questo blog e l'ho apprezzato. Queste cadute di stile non mi piacciono molto.
Sarebbe meglio se per ogni distorsione cognitiva facessi un bell' articolo per aggirarla/correggerla. Avresti tanto lavoro da fare…
Accettalo come consiglio per migliorare la qualità del blog.
Qui trovi il link : http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:18
Ma ci mancherebbe, non devi essere d’accordo con tutto quello che dico. Anzi, sarebbe preoccupante se fosse così. 😛
Basta ricordare che sono opinioni, e come tali vanno rispettate. Se a me non piace quello che dici resta una mia opinione, non una verità assoluta e incontrovertibile. 🙂
Mc128k
17 Settembre 2012 @ 09:31
Scusa la domanda, ma quanti anni hai? Dove hai studiato quello che sai?
Mc128k
17 Settembre 2012 @ 09:32
Rivolto a Wolf
Wolf
17 Settembre 2012 @ 12:15
L’ età la manterrò segreta qui eh eh
Non deve essere un metro di giudizio. Sappi solo che sono sugli anta.
Per la seconda :
Tanta lettura, inestinguibile curiosità e sete di conoscenza, tanta riflessione e molto confronto con gli altri.
Anonimo
17 Settembre 2012 @ 13:22
@Wolf
Non la uso come metro di giudizio, mi serve sapere per quanti anni ancora dovrò torturarmi con problemi impossibili.
(tanti a quanto ho capito)
Grazie dei consigli.
Wolf
17 Settembre 2012 @ 14:42
MC128K, temo di non aver afferrato la risposta più sotto…
Ci sono sempre le scelte. C’è chi mette la testa sotto la sabbia, e non lo critico, e c’è a chi piace esplorare e lo ammiro. C’è chi si rifiuta di vedere il grigio e cerca solo il bianco e il nero.
Ayrinne
13 Settembre 2012 @ 10:00
Ma se all'universo non frega nulla di me
e se non sono che un ammasso di proteine
e se nell'economia dell'esistenza Dio mi considera quanto una formica a Milano
che me ne frega di realizzare qualcosa che non avrà un senso per nessuno se non per me che non conto niente e tanto creperò presto (anche io ho una scadenza come Silvio)
e di sbattermi tanto per alzarmi da 'sto divano?
sbattermi nelle illusioni della mia mente per…?
perchè ogni cosa ha sempre due letture, almeno due, e noi scegliamo quella più favorevole a quel che già volevamo fare a prescindere…
insomma ce la suoniamo e ce la cantiamo, c'est la vie.
se tutto non ha senso perchè questo non senso, in questo post, dovrebbe arrivare a dare una motivazione basata sull'insensatezza?
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:13
E' proprio errata l'impostazione mentale. E' sbagliato cercare un senso assoluto e la "personificazione" dell' Universo. Il "senso" è una questione privata che vale solo nella propria sfera soggettiva (che ha gli occhi sul mondo).
Ayrinne
13 Settembre 2012 @ 10:19
Io non dico di cercare un senso assoluto ed universale (che sono convinta esista da qualche parte), ma almeno un senso personale lo si deve avere altrimenti vivere, morire, uccidere ed essere distruttivi od essere integri e costruttivi non farebbe differenza.
Ed è facile allora dire a qualcuno: se ti ha mollato la ragazza (o è crepato il tuo gatto) fattene una ragione tanto nell'universo non conti niente e chi se ne frega. Magari per qualcuno quello era il SUO senso e in quanto tale contava eccome!
E finchè non si capisce questo si capirà sempre e solo se stessi, e mai gli altri, e dunque sempre meno la vita, perchè la vita è un gioco tra il dentro e il fuori.
E allora questo articolo continua a sembrarmi un cercare di trasmettere il proprio senso agli altri, quando in realtà rimane il proprio e basta.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:23
Bravo, sono d'accordo.
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:21
Una parola: felicità.
La tua vita è l’unica cosa che hai, sta a te decidere cosa farne. Non a Dio, che ha altro a cui pensare nell’universo. Non a qualche forza sovrannaturale che ti guida e ti tiene la mano, che non esiste. Non al reame dei morti, che con noi non può comunicare. Ma a te, e a te solamente.
I tuoi successi sono merito tuo, i tuoi fallimenti sono colpa tua.
Sei qui per un istante nella storia dell’universo, non pensare al paradiso o alla reincarnazione, pensa a vivere bene la vita che ti ritrovi. Pensa ad essere felice ogni secondo, perché ogni attimo perso non tornerà più.
Non ho detto che niente ha un senso. Ho detto che la tua vita non fa parte di una macchinazione divina, ho detto che non ricopri un ruolo speciale nell’universo. Il che significa l’opposto: la tua vita acquista significato ancora maggiore, perché non puoi sperare in una felicità ultraterrena.
Quindi fai quello che ti rende felice, fai sempre qualcosa per migliorare la tua vita. 🙂
Wolf
14 Settembre 2012 @ 08:57
Per dire questo non c'era bisogno di tutta la parte introduttiva dell' Universo e di impliciti riferimenti nichilisti…
Paolo
14 Settembre 2012 @ 14:56
l'introduzione è importante, perchè è da lì, che poi inizi ad appassionarti, leggendo e vuoi vedere dove finisce, qual è il succo della questione. Perchè se il testo non attira, non serve a niente scrivere…una cosa ti deve attirare, per farci avvicinare ad essa.
Wolf
14 Settembre 2012 @ 15:14
Sì, questa introduzione è come uno tsunami che sommerge e distrugge tutto, mentre il finale è come il sole che splende sui sopravvisuti dopo la catastrofe. Magra consolazione peraltro.
Ho reso l'idea in modo visivo almeno?
Paolo
14 Settembre 2012 @ 17:57
si, l'hai resa fin troppo bene direi
Paolo
14 Settembre 2012 @ 14:57
un po' come la forza d'attrazione gravitazione dei pianeti.
Paolo
14 Settembre 2012 @ 14:58
*gravitazionale 😀
Wolf
14 Settembre 2012 @ 15:17
Il fatto è che già il titolo non attira. Postiamo una cosa simile in forum che tratta argomenti di riflessione spinti con tante persone preparate e vediamo cosa succede. Avrei già una mezza idea…
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:29
Questa non l’ho capita. Cosa vuoi dire argomenti di riflessione spinti?
Per esperienza ti posso dire che la maggior parte dei forum sono un “laboratorio della legge d’attrazione”, dove un gruppo di persone con idee simili se la cantano e se la suonano (che è quelo che succede in ogni comunità, online o offline che sia). Se arriva uno con idee completamente diverse è ovvio che lo distruggono in mille. 😛
Paolo
14 Settembre 2012 @ 17:50
Avrei già una mezza idea… –> o.O ho capito già tutto
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:19
Parte che però, per molti, è un sacco motivante. Me compreso. 🙂
Wolf
17 Settembre 2012 @ 08:41
Ti rispondo qui riguardo al punto sopra.
Non so a quali forum tu ti riferisca, ma almeno quelli visitati da me si basavano su
leggi enunciate dalla scienza ufficiale. Nel mio caso mi sono interessato di
filosofia, letteratura, storia, fisica, neuroscienze, sistemi complessi, informatica, psicologia,
intelligenza artificiale. Diversi argomenti si sviluppavano per centinaia di pagine in pochi mesi,
anche perchè le opinioni erano spesso estremamente divergenti e provenivano da persone di
vari settori. Quindi di similare ci vedevo poco.
Nel tuo caso, l’articolo in esame, non c’è niente di influente,nuovo,rilevante. Non vale minimamente la pena smontarlo in piccoli
frammenti da analizzare, tantomeno distruggere(?)
E’ semplicemente fallato nelle sue fondamenta e piuttosto scontato.
Si parte con una introduzione irrilevante che non tange noi, ma nemmeno i nostri remoti discendenti (che non
è detto siano umani, potrebbero essere scimmie oppure organismi cibernetici[non cito eventuali fonti, non intendo pubblicizzare alcunchè]). Si sparano numeroni per attirare l’ attenzione…ma hai mai lavorato con indirizzi ipv6? Ecco, giusto per rendere l’idea.
Si cerca di indurre un’ autosuggestione con artifici forzati e magari viziati da note distorsioni cognitive, montati ad hoc per stupire/sorprendere un utente culturalmente impreparato o non troppo dedito a riflettere approfonditamente con un po’ di sano scetticismo.
Si utilizza un riduzionismo non propriamente scientifico e teso verso la esclusiva denigrazione di forme di vita biologiche.
Ammasso di proteine?! Se si scende ai “fondamenti”(anche qui ci sarebbe una parentesi abnorme…di che si parla? Di atomi, quark, fluttuazioni quantistiche nel vuoto?) della materia, scompare anche il concetto di vita/morte come da definizione.
Parliamo piuttosto di una gerarchia “piramidale” di stati organizzati, all’ interno dei quali le interazioni tra gli elementi danno origine al livello successivo, ovvero una proprietà emergente la cui previdibilità è sempre meno rilevabile a seconda di quale livello si tenti di osservare/analizzare.
L’ uomo è una proprietà emergente da innumerevoli processi a diversi e altrettanti innumerevoli livelli.
Si dice di vivere senza paura…come se fosse controllabile e in realtà risiede nell’ inconscio. Già, quella parte che influenza il 90% delle nostre decisioni e la cui influenzabilità stessa necessita di molto lavoro ed è la causa anche delle palesi distorsioni nell’ elaborazione dati che a sua volta porta all’ eccessiva e direi automatica(anche spesso trasparente alla coscienza) semplificazione(dovuta anche al fatto che il cervello “preferisce” le scorciatoie per il minor consumo di risorse ed è il retaggio di un’ epoca in cui conveniva la rapidità decisionale invece dell’utilizzo della pura logica e razionalità). Per vivere una vita più significativa ci vuole ben altro che un banale riferimento allo spazio…a numeri, tempi e dimensioni che per noi non hanno significato alcuno. La realtà dei fatti è la solita, il nostro Universo finirà tra 50-70 anni (credo di essere un poco più anzianotto di voialtri eh eh), a meno che la scienza non tiri fuori qualche miracolo d’ingegneria per allungarci la vita. All’ Universo non fregherà(wow, un universo molto umano questo ah ah) una cippa di noi, ma vale lo stesso dal nostro punto di vista. Anzi, tutto l’ambaradan (lo spazio) si riduce ad un mero supporto della vita o meglio, ad una risorsa da sfruttare per favorire probabilmente l’unica cosa(la vita) che dà un senso al mare di immondizia e pulviscolo che è l’universo.
Darebbe più carica un articolo in cui si dice : Forza ragazzi, impegnamoci tutti insieme per conquistare le stelle. Se falliremo, beh, almeno potremo morire senza rimpianti. Il che dovrebbe essere anche una metafora ispiratrice per la vita di tutti i giorni.
Pertanto considero almeno questo articolo come incapace di smuovere alcunchè, specialmente in chi come me è abituato ad approfondire e valutare cautamente
le argomentazioni.
Aggiungo anche che solitamente se un articolo mi piace e mi ha colpito positivamente mi astengo dal commentare. Penso semmai ad applicare e fornire del feedback. Potevo anche evitare l’articolo in oggetto, ma sapete come è il trovarsi nella mail un titolo simile di Lunedì mattina con il tipico giramento di balle ah ah ah
Spero di essere stato chiaro. Le mie critiche cercano di essere il più possibile costruttive.
Vincenzo
9 Agosto 2020 @ 01:49
E tu che ne sai che dopo la morte non si esiste più quindi mi vorresti dire che chi crede tipo in un essere superiore oppure ad una vita dopo la morte e un illuso?Rimane sempre una tua opinione come io ho la mia io credo e penso che dopo la morte ci sia qualcosa
Fraz
14 Settembre 2012 @ 18:11
Ragazzi è che voi dovete per forza dare un senso, così come l'uomo in generale deve fare, alla nostra esistenza. Noi non siamo superiori a nessuno!!! Perchè una mucca deve morire per sfamarci? O un pollo? Sono forse essere inferiori? E chi lo stabilisce?
La vita sulla terra è ingiusta da ogni angolazione la si guarda. Pensate a un bambino in Africa che muore dopo un giorno. O pensate a quanti essere viventi innocenti soffrono.
Sapete che per vivere abbiamo bisogno di uccidere? Ognuno di noi uccide per sopravvivere. Ognuno di noi. E se ne frega. Perchè Dio (o quel che è) dovrebbe sbattersi per noi?
Non possiamo evitarlo, il mondo gira così, chiamiamola la legge del più forte o come volete. Fatto sta che ciò che è scritto in questo articolo brucia. Ma è la realtà.
Siamo solo ammassi di proteine evoluti. E finiremo. Ma finchè siamo qui dobbiamo cercare di dare il massimo a noi stessi. Abbiamo una sola occasione!! Soltanto una… e il tempo è contato! Perciò OSARE e fare ciò che vogliamo veramente è fondamentale. Non conta altro. E qui chiudo.
Wolf
14 Settembre 2012 @ 18:31
Preferisco definire persone quegli ammassi di proteine. Tu definiscile come ti pare (configurazione di materia, o energia, sacchi di acqua e 3 mattoni di minerali, ammasso di cellule, pattern informativo etc etc).
Mi sembra piuttosto azzardato usare "siamo solo", riferendoci al substrato biologico.
E che diavolo dovremmo essere? Ammassi di cartapesta, di legno?
Siamo quel che siamo sotto molteplici punti di vista (fisica, società, biologia, chimica, filosofia informatica, etc) e ci classifichiamo sempre in senso umano (dato che è l'unico senso che ci possa essere).
Mc128k
13 Settembre 2012 @ 10:04
Non pensate.
Fa male.
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:22
Mi ricordi una frase di Matrix: “A volte l’ignoranza è un bene”. 😛
Wolf
14 Settembre 2012 @ 08:58
Bravi, non pensate…Sia mai che vi imploda il cervello in un buco nero per lo sforzo.
Mc128k
14 Settembre 2012 @ 09:46
Sarebbe già qualcosa! Accetto sempre buoni consigli!
In fin dei conti la filosofia a me finora ha fatto solo del gran male. Mi ha fatto perdere ideali e speranza.
Wolf
14 Settembre 2012 @ 09:53
Eh eh. Ti do ragione alla grande!
Ayrinne
13 Settembre 2012 @ 10:09
Ah, dimenticavo…
Ma se niente ha un senso e dunque ogni possibilità è affirrabile, chi mi impedisce di uscire per strada e prendere a mattarellate in testa la mia vicina di casa, solo perchè mi gira di farlo? tanto se tutti dobbiamo morire…. Anzi, molti VOGLIONO morire, e sempre più gente ha sempre meno da perdere, io non gli fornirei anche l'arma del non-sense della vita. E' molto affilata.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:14
Il bello del viaggio non è la meta. (cit.)
Ayrinne
13 Settembre 2012 @ 10:15
Ma senza meta finale non c'è viaggio, c'è vagabondaggio insensato e immotivato.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:20
Il senso/motivo te lo devi dare da solo. E' tua personale interpretazione della realtà.
Per qualcuno il senso della vita potrebbe anche essere dormire su un albero, ah ah ah
Ayrinne
13 Settembre 2012 @ 10:38
Mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa, sai?
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:39
Ayrinne, confermo. Stiamo dicendo la stessa cosa.
Mc128k
13 Settembre 2012 @ 10:41
Quasi sento puzza di esperimento. Se fossi un blogger mi divertirei a prendermi gioco dei lettori facendo sorprese di tanto in tanto e vedere come reagiscono.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 10:55
Andresti poco lontano, fidati, eh eh eh
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:28
Mi piace fare esperimenti, questo sì. Ogni tanto faccio uscire articoli-test per vedere cosa ne pensano i lettori, e decidere se continuare o no. Come quando ho parlato di come ho perso 25 kg in 6 mesi: non ha niente a che fare con la mente, ma se ai lettori piace non vedo perché non continuare.
Ma in tutti i miei esperimenti, il mio unico pensiero è cercare di migliorare la qualità di Mindcheats. Ormai mi sono affezionato al sito, e ancora di più mi sono affezionato agli utenti che da mesi o anni mi seguono.
Ho deciso di tradurre e pubblicare questo articolo perché, quando l’ho letto, mi ha dato la carica. È uno dei miei articoli di crescita personale preferiti e mi sono detto “beh, spero che piacerà anche ai miei lettori”. Così ci ho aggiunto le mie riflessioni personali, ho tagliato i pezzi che secondo me andavano tagliati, e l’ho pubblicato. 🙂
francesca adragna
30 Aprile 2013 @ 10:26
e hai fatto bene! perché il fatto che si sia un crogiuolo di proteine e quant’altro non esclude che si abbia buon senso e personalità, l’articolo non lo esclude. secondo me la verità è che le parole sono di chi le legge e di chi le ascolta più che di chi le proferisce e produce ed ognuno di noi intende ciò che vuol intendere; ciascuno di noi è guidato dalle proprie convinzioni pregresse, dalla propria formazione, oltre che dallo stato d’animo del momento preciso in cui riceve/usufruisce di un messaggio.
Stefano ha condiviso una cosa che a lui è stata utile pensando che potesse esserlo per altri. Comunicare significa questo. La vita è un esperimento e la consapevolezza della nostra finitezza dentro una infinita evoluzione/ involuzione/rivoluzione può essere, lo è per me, un incentivo all’autenticità ed all’attività piuttosto che alla passiva accettazione della divina provvidenza.
Paolo
14 Settembre 2012 @ 14:51
L'esperimento, sì, può andare sia bene che male, ma porta sempre ad una crescita interiore, se non si cambia un pochettino, si diventa monotoni, ci abituiamo sempre a ciò che facciamo, e questo non porta di certo ad un rinnovamento, delle proprie abitudini. Perciò sono del parare che nella vita bisogna cambiare per migliorare…e fare esperimenti; se non va', pazienza, ma almeno hai capito che non bisogna commettere quell' errore, e vai avanti, perchè in fin dei conti, sono gli errori che ti fanno crescere VERAMENTE.
Antonio
13 Settembre 2012 @ 12:07
G.Leopardi lo definiva "pessimismo cosmico" già un bel pò di tempo fa.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 12:32
Oh,oh,oh.
Mi è venuto in mente questa simpatico difetto umano:
Negativity bias – the tendency to pay more attention and give more weight to negative than positive experiences or other kinds of information
Mc128k
13 Settembre 2012 @ 12:39
Definiamo negativo e positivo.
Wolf
13 Settembre 2012 @ 14:38
Ci hanno già pensato i filosofi. Google is your friend.
Si crea solo inutile ridondanza nelle informazioni.
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:29
Mi è sempre piaciuto Leopardi, alcune sue poesie sono geniali.
susanna
13 Settembre 2012 @ 13:42
Ciao Stefano, ho letto questo articolo con molto, anzi moltissimo interesse, mi è proprio piaciuto :-), mi ha talmente caricato che….scusami, ora devo lasciarti perchè vado a fare delle cose che ho trascurato da un po'….corro!!! ciao!!
Stefano
14 Settembre 2012 @ 01:30
Questo è il milgior commento in cui avrei mai potuto sperare. Vai Susanna, vai! 😀
Marianna
13 Settembre 2012 @ 18:17
Questo articolo mi ha sfiancato. Ero di buon umore, sai? Prima lo ero, prima di leggere questa montagna di pessimismo, prima di sentirmi più sola e insignificante di quanto già non mi sentissi prima. Il tuo articolo cozza con le mie convinzioni, niente di male, c'è a chi è piaciuto e a chi ha fatto schifo, come a me. Tra l'altro non l'ho neanche letto da cima a fondo ma solo qualcosa qua e là, e non ho nessuna intenzion di leggerlo per bene, per oggi mi è bastato, grazie. L'Universo è enorme? E allora? Si sapeva. Noi in proporzione siamo infinitamneta piccoli. E con questo? Noi facciamo parte dell'Universo, non solo, siamo profondamente e ineluttabilmente connessi l'uno all'altro e all'Universo. Io credo invece che l'Universo ci ascolti e ci dia quello di cui abbiamo bisogno, se solo sappiamo sfruttare i giusti strumenti, e quando penso alla vastità dell'Universo di cui faccio parte non penso alla mia pochezza ma rimango affascinata dal mistero della vita. Secondo me la vita di chi la pensa così e sente questo nel suo cuore non può essere "completa ed ispirata". Le giornate sono fatte da un mucchio di azioni senza senso, anche quelle fatte per migliorarsi perdono di importanza.
Non so neanche se il mio commento è completamente pertinente perché come ti ho detto non sono stata così auto-lesionista da leggermelo per bene.
P.S. Non risco a togliermi dalla mailing list, compare la pagina del manuale del sonno perfetto.
Wolf
14 Settembre 2012 @ 09:08
Forse nessuno mai pensa che l'Universo siamo anche noi stessi…non è mica un ente separato eh eh eh
Anonimo
5 Ottobre 2012 @ 19:53
Grazie Wolf
Z3N
14 Settembre 2012 @ 15:05
comunque marianna ti dico che probabilmente ste ha scritto quato articolo per dire:<<smettete di avere paura e iniziate a vivere >> =P ciao
Paolo
14 Settembre 2012 @ 15:00
si potrebbe dire che è stato uno degli articolo più commentati della storia, di questo blog.
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:24
Per ora siamo a circa 80 commenti, quindi di sicuro è l’articolo più commentato nei primi 3 giorni dalla pubblicazione. 😛
Ma sia l’articolo sul sonno polifasico Everyman che quello sul sogno lucido superano i 100 commenti, e quello su come imparare l’inglese è a oltre 200.
Di questo passo è solo una questione di tempo! 😀
Z3N
14 Settembre 2012 @ 15:02
Bella ste….i tuoi articoli sono sempre più belli=)
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:24
Grazie Z3N, cerco sempre di migliorarmi e di provare cose nuove!
Da quanto segui Mindcheats per dire che sto migliorando settimana dopo settimana, per curiosità? 🙂
Paolo
15 Settembre 2012 @ 13:55
alti e bassi c'è l'hanno tutti caro stefano, è impossibbile andare sempre in pennata, ti faccio un esempio: il mercato non può sempre salire, giusto?(tu sei un'economista e lo sai meglio di me) qualche volta sale e qualche volta scende, e così vale per ogni cosa che si fa, non si può avere sempre lo stesso risultato…lo stesso successo, su ciò che si fa. Ti trovi? 😀
(lo so che la domanda non era rivolta a me, ma ti volevo dire questa cosa…)
Paolo
15 Settembre 2012 @ 14:20
se tutti dicono che l'euro fallisce è logico che va a fallire, lo stesso vale per il commento, se uno dice, che fa schifo il tuo articolo, tutti gli altri vengono influenzati, e inizia anche a schifarlo uno che lo apprezzava.
un commento è tipo l'angenzia di rating, e danno il voto, è anche per questo che l'italia sta in crisi.
Paolo
15 Settembre 2012 @ 14:21
*agenzia (caspiterina, sbaglio sempre a scrivere) 😛
Wolf
17 Settembre 2012 @ 09:01
Altra tipica distorsione cognitiva…niente di nuovo sul fronte Occidentale ah ah
Non ci si deve far influenzare troppo da nessuno, bisogna usare il proprio cervello il meglio possibile.
Stefano
15 Settembre 2012 @ 14:32
Finora Mindcheats non ha avuto grandi periodi di stallo. Ho fatto fatica all’inizio, ma adesso la crescita è costante. Pensa che fra poco abbatto il muro dei 2000 visitatori al giorno, e allora grande festa! 😀
Paolo
15 Settembre 2012 @ 14:33
lo spero, proprio 🙂
Anonimo
4 Agosto 2015 @ 02:15
Giusto Wolf, mai farsi influenzare, da nessuno!!!
Z3N
15 Settembre 2012 @ 13:55
da un bel pò direi non lascio sempre commenti ma leggo quasi sempre i tuoi articoli=P credo 4/5 mesi=P
Stefano
15 Settembre 2012 @ 14:34
Infatti mi ricordi di alcuni tuoi commenti nei mesi passati, ogni tanto spunta fuori il tuo nome. 🙂
Come “quasi” sempre, quali argomenti non ti piacciono?
Z3N
24 Settembre 2012 @ 14:42
Non leggo quelli sul riposo =p (dormo abbastanza bene)^^
Stefano
24 Settembre 2012 @ 19:18
Sicuro? Molte persone non si rendono conto di stare dormendo male, è per questo che i problemi di sonno sono così bastardi. 😉
Rom
14 Settembre 2012 @ 19:06
Personalmente l'articolo l'ho apprezato molto, partendo da un fortissimo relativismo (perché andare in ansia per un esame quando non si è che un puntino in universo "infinito") sprona a prendere carico delle nostre vite, con coraggio ma anche con una certa serenità; seguire le proprie passioni, cercare di migliorare giorno dopo giorno, godersi tutta la bellezza che ci circonda ma allo stesso tempo cercando di non farci intrappolare da problematiche più grandi di noi e da preoccupazioni "inutili".
Grazie, Stefano.
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:47
Ciao Rom, sono felice che l’articolo ti sia piaciuto. 🙂
Laura
14 Settembre 2012 @ 20:46
Grandioso! Oggi avevo proprio bisogno di leggere questo articolo. Grazie grazie grazie 🙂 ciao
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:50
Ottimo Laura, spero che l’articolo ti dia anche uno spunto per fare qualcosa a partire da oggi, altrimenti serve a poco. 😛
Paolo
15 Settembre 2012 @ 14:01
Ogni cosa che ci circonda, sicuramente sarà uno spunto per migliorare, perchè ci verranno in mente altre idee, che si riferiscono a ciò che non facciamo. A proprosito di idee, mi hai fatto venire in mente un video, eccolo qui:
http://www.youtube.com/watch?v=YuVa6dUSy9M&feature=player_embedded
Stefano
14 Settembre 2012 @ 21:27
Articolo eccezionale.
E il fatto che sia una traduzione integrata certo non lo sminuisce.
Grazie
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:52
Non capisco perché le traduzioni debbano essere per forza una cosa negativa.
O qualcuno mi considera l’unico in grado di formulare pensieri sensati, o non so. Una presa in giro? Non so per cosa…
Federica
15 Settembre 2012 @ 00:49
Oh, vedo che questo tuo articolo ha avuto parecchio successo. Complimenti. Però secondo me non supera affatto la media di quelli presenti nel blog, per carità, scientificamente interessante (ma scentificamente conoscevo già la maggior parte delle cose da te descrite), riflessione affascinante, poi la conclusione che non ci azzecca una mazza: "Siccome non significhi niente nell'universo, allora gli ultimi 5 anni sono passati in fretta, quindi agisci". Vabbè, in effetti non capivo dove volevi andare a parare, pensavo che volessi smontare la legge di attrazione
Non che non sia piacevole da leggere ma lo ritengo poco utile, questa ovviamente è solo una mia opinione e vedo anche di essere in minoranza, io preferisco il lato pratico di questo sito.
Federica
15 Settembre 2012 @ 01:03
Mi correggo, è piaciuto molto ai primi che hanno commentato. Ho visto che hai ricevuto anche altre critiche, ma non tutte le condivido. Non avevo fatto caso al fatto che è tradotto, non penso sia sbagliato tradurre gli articoli, se validi, penso che questo articolo abbia poco di crescita personale
Stefano
15 Settembre 2012 @ 03:58
Ti correggo: è piaciuto a molti, ma pochi di quelli a cui piace un articolo scrivono un commento. Chi non è d’accordo, invece, commenta sempre. Non solo, ma continua a ri-commentare e rispondere agli altri commenti. Il mitico Wolf mi sa che ha scritto più commenti di me in questo post. 😀
Michele
15 Settembre 2012 @ 08:17
Cercavo un articolo su come migliorare il mio Inglese attraverso sottotitoli e trucchi vari e mi ritrovo con un paio di caffè a leggere un articolo, un piccolo libro in realtà, sulle mie tematiche preferite :).
Tradotto o meno che sia, sei stato un grande!
Io dico sempre a me stesso che tutto andrà a farsi fottere, prima o poi: il nostro compito è scrivere la più bella storia possibile prima che vada tutto a puttane.
Lascia stare le critiche negative Stefano e tira dritto per la tua strada, c'è tanta gente "silente" che legge e apprezza come giustamente dici tu.
Mic
Stefano
15 Settembre 2012 @ 14:22
Grazie Michela, quindi hai scoperto Mindcheats da poco? Sei subito approdata ad uno degli articoli migliori. 😉 E in bocca al lupo con l’inglese!
Michele
15 Settembre 2012 @ 18:45
Sì l'ho scoperto stamattina Stefano, ma ho una pessima notizia per te: sono maschio 😀
Stefano
16 Settembre 2012 @ 01:47
Oh caspita, errore mio? 😛
Wolf
17 Settembre 2012 @ 08:55
Dalle critiche negative e costruttive si impara molto, non sempre ma spesso.
E’ una delle lezioni più importanti della vita che ho imparato : non sempre chi critica vi vuole male.
Mc128k
15 Settembre 2012 @ 14:24
Stefano in un suo articolo ha detto che la mente cerca la semplicità.
Un motivo ci deve essere.
Wolf
16 Settembre 2012 @ 00:19
I motivi sono molto probabilmente dovuti ai palesi difetti del cervello nell' elaborazione dati. Non aggiungo altro ah ah
Anonimo
16 Settembre 2012 @ 09:15
Cari Amici e compagni di vita, ho letto con estremo interesse l’articolo e molti dei suoi commenti, ho provato una sensazione bellissima……
Anonimo
16 Settembre 2012 @ 09:20
E sapete il perchè? perchè voi siete il futuro siete una luce in questo straordinario mondo……dove esiste ancora qualcuno che ragiona con lasua testa, qualcuno che è ancora alla ricerca della verita.
E ci sta tutto che si abbiamo veduto diverse, il bello è anche nel confronto e nello scambio di queste vedute.
Mi auguro che il vostro spirito e la vostra ricerca sia una spinta forte al cambiamento culturare di questa nostra societa, tutta condizionata dalla televisione,,,,,,dal “grande fratello” “l’isola dei famosi” o c’è posta per te…..
Continuate continuate confrontatetevi sviluppate la sensibilità umana, entrate nel solco della vita e aiutate chiunque in questa crescita.
A presto.
Stefano da Assisi (pg)
mattia
16 Settembre 2012 @ 11:03
io ti seguo ormai da un anno e devo dire che non ho mai letto un articolo come questo.sinceramente…peggio di cosi non lo potevi trovare e scrivere. hai davvero abbassato il livello del tuo sito hai cercato di far capire una cosa usando un linguaggio troppo distante da quello che usi quotidianamente hai usato troppo pessimismo talmente tanto che secondo me yunque abbia letto questo articolo era talmente tanto triste
per il tuo eccessivo pessimismo che non ha potuto neanche coglierne il motivo per cui l’hai scritto spero che non scriverai più articoli del genere.
Mc128k
16 Settembre 2012 @ 12:36
Trovo che l’articolo invece possa essere molto utile in varie occasioni. Non per i contenuti, ma per i commenti che ha generato. Infiniti punti di vista sulla stessa cosa.
Credo che ognuno potrebbe trarne spunto per la propria ricerca. Come sto facendo in questo momento.
E non è pessimismo. Non esiste il pessimismo. Lo creiamo noi. Se lo vuoi vedere negativamente è una tua scelta, lo puoi vedere in infinite maniere.
Ciao
Stefano
17 Settembre 2012 @ 00:15
Mi piace rischiare, mi piace scrivere cose nuove. Per fortuna molti altri lettori considerano questo articolo il migliore di sempre di Mindcheats! E va bene così: piuttosto che scrivere articoletti tranquilli, di quelli che si trovano a migliaia su internet, preferisco suscitare delle emozioni. Non importa se non tutti condividono il mio punto di vista, anzi meglio così. Se quello che dici non offende nessuno, significa che non hai detto niente. 🙂
Quindi ti ringrazio per il commento anche se negativo, spero che il prossimo post ti piacerà di più. 🙂
Lorenzo
17 Settembre 2012 @ 19:34
Mamma mia quanto mi ha gasato questo articolo. Ho deciso! Domani mattina alle 5.30, appena sveglio, lo leggerò; dopodomani pure e così anche il giorno dopo. Essere motivati ti fa fare praticamente qualsiasi cosa meglio.
P.S. Sei agnostico? 🙂
Stefano
18 Settembre 2012 @ 14:21
Domani? E oggi cosa intendi fare? Complimenti per volerti svegliare alle 5:30, è una delle abitudini dei più grandi uomini di successo! 😀
Sì, agnostico al 100%. E tu? 😉
Lorenzo
19 Settembre 2012 @ 00:30
Dicevo domani perché domani mi sarei svegliato. Appena sveglio mi serve sicuramente di più. 😀
Sì, anch’io lo sono, da un po’ di mesi.
mattia
17 Settembre 2012 @ 20:02
Il pessimismo esiste e come. un articolo secondo me comunque utile per alcuni ma sarebbe stato molto meglio se Ste avesse saltato o ridotto la prima parte ( pessima) e fosse subito arrivato al punto. Ste… fai bene a provare cose nuove è vero però davvero e te lo dico sinceramente un articolo peggio non l’ho mai letto in tutta la storia di Mindcheats…. 🙁
Stefano
18 Settembre 2012 @ 14:23
E io apprezzo molto la sincerità, Mattia. Come ho detto è normale che non a tutti piacciano tutti i miei articoli, 🙂
Vedrai che quello di domani non ti deluderà!
Wolf
18 Settembre 2012 @ 14:54
Se vuoi un altro spunto per qualche articolo (non mi sembra che su efficace$$mente o su mindcheats sia stato trattato), consiglio moltissimo il metodo di studio di Scott Young (cercatevi il suo blog e la preview dell’ ebook).
Stefano
18 Settembre 2012 @ 21:43
Ho letto un paio di articoli dal suo blog, ed è molto interessante. Ora ho scaricato il suo ebook gratuito, sono sicuro che mi darà dei buoni spunti per un articolo su Mindcheats.
Grazie della segnalazione! 🙂
Adry
18 Settembre 2012 @ 18:16
é un articolo che può davvero cambiare lo stato d’animo di una persona, bisognerebbe adoperare questo ed altri articoli come modello e farne una specie di abitudine da consolidare nel corso del tempo. Poichè è facile cadere nei soliti pattern quotidiani ancora una volta e poi un’altra volta ancora, giorno dopo giorno. In effetti è meglio scrivere un libro o semplicemente starsene quieti a pensare e spegnere la tv. Oppure aprire una tv e capire come funziona. 🙂
Mc128k
18 Settembre 2012 @ 18:34
Quando apri la TV fai attenzione all’anodo del CRT (nel caso sia a tubo catodico), al circuito dell’inverter CCFL (nel caso sia a cristalli liquidi), a perdite di gas (nel caso sia al plasma) e all’alimentatore.
Quest’ultimo anche se staccato continua ad immagazzinare una tensione di circa 300Vcc, che va scaricata manualmente in buona parte dei casi.
Inoltre i circuiti della scheda logica che usano la tecnologia CMOS sono estremamente sensibili all’elettricità statica, quindi sempre usare un laccetto da mettere al polso.
Esplorare comporta rischi.
Studia prima di aprire la TV.
Stefano
18 Settembre 2012 @ 21:53
Questo me lo scrivo, so già che prima o poi mi verrà voglia di aprire un CRT che non funziona più. 😀
Stefano
18 Settembre 2012 @ 21:53
Mi piace il tuo ragionamento Adry, e mi piace la tua voglia di scoprire! Ma voglio fare una precisazione: i pattern quotidiani, le routine, non sono sempre un male. Se crei abitudini positive e potenzianti, non possono fare che bene. Io sono un tipo molto schematico, quindi mi piace programmare la giornata tipica con delle routine: colazione sul balcone, Facebook, Youtube, Mindcheats, email. La mia giornata inizia sempre più o meno così. Però non perdo ore su Facebook e su Youtube, guardo quelle due cose che mi interessano e passo oltre. In questo modo do una precisa collocazione temporale allo svago, senza farlo diventare troppo.
Alessandro Gandini
21 Settembre 2012 @ 00:04
Stefano, non riesco a capire se si tratta di un articolo contro la legge d’attrazione: se non lo vuole essere, i riferimenti mi sembrano davvero tanti 🙂 In ogni caso il post è splendido (non a caso, oltre 100 commenti), forse non capibile da chi non apprezza l’astronomia. La sensazione di NON capire cosa significhino davvero quei numeri è bellissima… ma per qualcuno il post può sembrare freddo e poco stimolante.
Giusto una considerazione: le persone che vogliono davvero migliorarsi, non si vedono come supereroi in grado di dominare l’universo. Ma sono coscienti di essere particelle estremamente piccole che lottano per cambiare se stesse.
Laura
21 Settembre 2012 @ 00:53
Ciao, questo (di Alessandro) è il commento per me più bello di tutti quelli che ho letto.. anch’io credo sia importante l’accorgersi di quanto siamo piccoli, e non in senso dispregiativo, ma per comprendere che non ci siamo solo noi e il nostro ego, e non c’è solo la nostra famiglia, o il nostro giardino, ma che ogni persona, ogni animale, ogni filo d’erba per l’Universo (qualcuno lo chiama Dio) ha lo stesso valore.. accettare il fatto che il mondo va avanti anche senza di noi, può essere una grande occasione per impegnarsi a lasciare un segno, ad esempio facendo qualcosa di buono anche per gli altri, visto che, come diceva il buon Tozzi, “Gli altri siamo noi” e per l’Universo noi singoli individui siamo solo delle cellule morte che se ne vanno sotto la doccia..
Stefano
21 Settembre 2012 @ 00:59
Ciao Alessandro, anche tu un fan dell’astronomia? 🙂
Io in realtà credo nella legge d’attrazione, ma non a tutti i riferimenti magici e paranormali a cui si riferisce: a livello psicologico i simili si attraggono, è scientificamente provato. E se sei ottimista la tua mente sarà più recettiva agli avvenimenti positivi e alle opportunità che ti offre la vita, anche questo è provato.
Non credo nella “magia dell’universo”, quello no (ed è abbastanza chiaro dall’articolo). 😉
Luca
21 Settembre 2012 @ 05:27
L’articolo contiene molte cose motivanti, di cui mi trovi completamente d’accordo. Una su tutte il fatto che:
IL DESTINO TE LO CREI TU, TU sei l’artefice del tuo successo o meno.
ma i presupposti sono sbagliati, Stefano.
però non so perchè hai fatto tutto questo mischietto con Dio.
Ad esempio io sono credente, tuttavia dall’articolo si evince che tutti i credenti sono apatici e si crogiolano sul fatto che il destino è nelle mani di Dio, ed è inutile fare nulla.
Generalizzazione SBAGLIATA.
Io sono profondamente convinto che Dio ESISTE e si INTERESSA di ognuno di noi.
E anche questo può essere motivante per non sprecare nemmeno un attimo della nostra vita e crescere, non vedo come non possa farlo.
Hai menzionato il fatto che non hai letto la Bibbia, da un lato sai che non puoi dare un giudizio su una cosa che non conosci, ti invito a farlo e scoprirai dei saggi insegnamenti, che, anche se parlano di Dio, vedrai che è DIO STESSO che vuole che CRESCI personalmente, culturalmente e come persona.
(1 Pietro 5:6, 7) 6 Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo; 7 mentre gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché EGLI HA CURA DI VOI.
(Proverbi 6:6-11) …Va dalla formica, pigro; vedi le sue vie e divieni saggio. 7 Benché non abbia comandante, né ufficiale, né governante, 8 si prepara il cibo pure d’estate; ha raccolto le sue provviste di cibo pure alla mietitura. 9 Fino a quando, pigro, continuerai a giacere? Quando ti leverai dal tuo sonno? 10 Dormire ancora un po’, sonnecchiare ancora un po’, incrociare ancora un po’ le mani nel giacere, 11 e certamente la tua povertà verrà proprio come un vagabondo e la tua indigenza come un uomo armato.
(Romani 12:11) …Non siate indolenti nelle vostre faccende. …
(Ecclesiaste 11:4) …Chi guarda il vento non seminerà; e chi guarda le nubi non mieterà.
(Ecclesiaste 11:6) 6 La mattina semina il tuo seme e fino alla sera non far riposare la tua mano; poiché non sai dove questo avrà successo, o qui o là, o se tutt’e due saranno ugualmente buoni…
(Proverbi 12:11) …Chi coltiva il suo terreno si sazierà lui stesso di pane, ma chi insegue cose senza valore manca di cuore…
Stefano
21 Settembre 2012 @ 14:54
L’articolo puoi interpretarlo come vuoi tu, Luca. Così come la faccenda di Dio, sulla quale non mi addentro per evitare di scatenare una guerra. 🙂
Mc128k
21 Settembre 2012 @ 15:21
C’è già chi ha fatto questa guerra. Tante volte. Non ripetiamo gli stessi banali errori.
Wolf
21 Settembre 2012 @ 17:31
E’ impressionante come l’ essere umano possa essere prevedibile nella sua mutevolezza (spesso irrazionale, ma tant’ è…).
E’ proprio vero che “Errare è umano, perseverare è ancora più umano”.
Leggetevi sul web l’articolo del computer Nautilus che ha previsto la Primavera Araba. Vi farete quattro risate.
Paolo
22 Settembre 2012 @ 13:45
ecco qui: http://www.tomshw.it/cont/news/computer-nautilus-prevede-il-futuro-e-odia-gli-umani/33404/1.html
Stefano
22 Settembre 2012 @ 16:07
Grazie per il link. 🙂
Paolo
22 Settembre 2012 @ 19:26
certo però le citazioni insegnano molto, perché non sono altro che esperienze di altre persone!
Luca
4 Ottobre 2012 @ 05:29
…dici che non ti vuoi addentrare nella “faccenda di Dio”… ma nell’articolo l’hai fatto! Per esempio hai scritto che Dio ha altro a cui pensare che di te, formica sperduta nell’universo. E’ una cosa che cozza con quello che viene trasmesso attraverso la Bibbia. tutto qua.
comunque parlare di Dio non è argomento tabù. Chi è ragionevole e razionale può scambiarsi idee di qualsiasi tipo, e ammettere il fatto che ci sono altri che la pensano diversamente da te e ne hanno tutto il diritto, pertanto farsi guerra è inutile 🙂
ma se non c’è comunicazione non c’è crescita 🙂
Stefano
4 Ottobre 2012 @ 14:19
Suvvia, non andare su questi principi filosofici, se segui Mindcheats da più di tre giorni lo sai bene quanto me che i commenti sono sempre aperti. Altrimenti avrei creato un sito e non un blog. 😛
La questione è semplice: alcuni argomenti fanno incazzare le persone: religione, politica, alimentazione. Dibattere di queste cose nei commenti è qualcosa che non voglio fare, perché so che mi prenderebbe un sacco di tempo e potenzialmente mal di testa. 😉
Stanchezza Fisica
21 Settembre 2012 @ 20:15
Stefano, il fatto è che nella testa del 90% delle persone “legge di attrazione = the secret”, quindi faccio prima a dire che è una cazzata.
Per quanto riguarda l’ottimismo… è un concetto un po’ abusato, addirittura pericoloso per chi non lo comprende appieno. Ma di certo non è il tuo caso 🙂
Stefano
21 Settembre 2012 @ 23:54
Allora hai ragione Ale, se intendi la concezione classica di legge d’attrazione è una cazzata sicuro. 😛
Penso comunque che, a parità di altre condizioni, essere ottimisti è meglio che essere pessimisti. Se uno fraintende l’ottimismo, il pessimismo non gli farebbe granché bene.
Alessandro Gandini
21 Settembre 2012 @ 20:17
Scusa ero io, colpa del riempimento automatico 😀
elena
13 Ottobre 2012 @ 23:00
BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
ahahahhahahahahahaha
vi ho letti tutti mi state mandando a male
LUIGI
6 Novembre 2012 @ 20:02
Articolo veramente motivante,complimenti:D
Stefano
6 Novembre 2012 @ 20:15
Grazie Luigi. 🙂
Mauro
9 Novembre 2012 @ 13:12
Solo un piccolo appunto tecnico sulla presuanta fine della nostra stella. Il sole con tutta probabilità non esploderà come una supernova, non ha sufficiente massa per innescare questa reazione. Il sole diventerà una gigante rossa, moltiplicherà di diverse volte le sue dimensioni attuali, inglobando i piante più interni, per poi rilasciare i strati più esterni e raffreddarsi man mano. Gli esperti ancora dibbattono sulla fine del nostro piante, che tra qualche migliardo di anni, quando il sole comincerà la sua fase finale, già sarà diventato molto più caldo e quindi invivibile. E’ vero, siamo miseria di fronte alla grandezza del cosmo! Forse chissà, se cè un dio serve proprio a dare senso alle nostre vite e a rendere ognuno di noi un individuo unico in questa immensità. Comunque bell’ articolo.
Stefano
9 Novembre 2012 @ 15:32
Infatti non ho parlato di supernova. Ho detto “esplodere”, che in termini tecnici si traduce in “gigante rossa”. Non mi pareva il caso di parlare di fusione dell’elio in un articolo di crescita personale. 😛
Mauro
10 Novembre 2012 @ 21:22
concordo! Una cosa semplificata affinchè tutti possano capire il concetto. Io perchè sono un appassionato di astronomia ed astrofisica, anche se non ci capisco nulla 🙂
Stefano
11 Novembre 2012 @ 00:50
Come come, sei appassionato ma non ne capisci nulla? 😀
Mauro
11 Novembre 2012 @ 20:31
Era un modo di dire!!!…sono sempre molto umile nel definire il mio piccolo sapere!
Certamente non si finisce mai di imparare e di saperne sempre di più. Comunque Sia l’astronomia che l’astrofisica sono delle scienze abbastanza complesse se le si comincia ad approfondire seriamente. Tornando brevemente al commento sull’ articolo, credo che solo il fatto che l’uomo si faccia doamande sul significato della vita, sul suo ruolo nel cosmo e abbia fatto conoscere l’universo, all’ universo stesso, dando un significato ed un senso a tutto ciò, non mi pare poco. Queste piccole formiche potrebbero saperla molto lunga…
Beatrice
13 Novembre 2012 @ 20:58
Scusa ma credere in Dio e credere nel destino mi sembrano due cose ben diverse…!
Stefano
13 Novembre 2012 @ 21:27
A seconda di come interpreti il concetto di Dio, possono essere concetti più simili di quello che credi. 😉
Mauro
13 Novembre 2012 @ 23:29
Secondo me le due cose possono perfettamente coesistere, intrecciarsi tra loro. Può darsi anche che dal primo (Dio) dipenda il secondo (destino). Comunque apriremo un discorso infinito fatto di interpretazioni e punti di vista.
desy
16 Novembre 2012 @ 17:32
sei un figo!
ogni volta che leggo i tuoi articoli mi torna il buonumore! 🙂
Stefano
16 Novembre 2012 @ 17:47
Evviva! 😛
MOW
18 Novembre 2012 @ 11:28
Grazie della lettura domenicale, e lo dico includendo anche la prolifica sezione dei commenti di cui vivamente ringrazio gli autori!
Personalmente consiglio di prendere visione dell’episodio di Futurama “il mestiere di Dio”.
Grazie ancora!
Stefano
18 Novembre 2012 @ 20:02
È quello dove Bender viene sparato nello spazio e incontra Dio? Secondo me il migliore episodio di Futurama. 😛
mow
23 Novembre 2012 @ 12:13
esatto!
Lorenzo
21 Novembre 2012 @ 21:01
Stefano, questo è uno degli articoli più massacrante ma allo stesso tempo motivante che abbia mai letto. Penso che la gente abbia paura della verità nuda e cruda; ma ogni tanto ci deve arrivare in faccia come un pugno per farci svegliare e capire che non esiste un passato o un futuro. “Agire” è il vero segreto della vita.
Grazie, veramente.
Stefano
22 Novembre 2012 @ 04:40
E grazie a te per il commento. So che con me questo tipo di articoli motivazionali massacranti (usi la parola giusta) funzionano, quindi li propongo anche qui!
Mauro
23 Novembre 2012 @ 12:07
Tornando al discorso del episodio di Futurama, vi ricordate cosa dice la voce di “Dio”?….Quando fai le cose per bene, nessuno sospetterà che tu abbia fatto realmente qualcosa!…una frase che può far pensare.
Stefano
24 Novembre 2012 @ 01:41
Di gran lunga il miglior episodio di Futurama, un concentrato di verità in 20 minuti!
mow
24 Novembre 2012 @ 02:03
Ultimamente lo sto rivalutando moltissimo,non solo per l’aspetto ludico, ma soprattutto per la profondità di certi episodi che,senza costruire immensi e complicati sistemi filosofici, sanno essere “un concentrato di libertà in 20 minuti”!
Stefano
24 Novembre 2012 @ 15:18
E “Il colpo grosso di Bender” è molto più complesso di quello che sembra.
mow
24 Novembre 2012 @ 15:39
Yep! Noto oltretutto un interessante typo”libertà” anziché “verità”
mow
23 Novembre 2012 @ 12:14
Eheh esattamente 😉
Pietro
1 Dicembre 2012 @ 20:45
Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.
— Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)
Stefano
2 Dicembre 2012 @ 14:57
Giusto!
Come pianificare un obiettivo intelligentemente | Mindcheats
2 Dicembre 2012 @ 17:04
[…] Non chiederti se, chiediti cosa. Di sicuro hai tralasciato qualcosa, anche se ci pensi a fondo non arriverai mai a cogliere la complessità del mondo reale. Se ci sono tremila tipi di pere e ventimila tipi di vespe parassite, immagina quanto è complesso l’universo. […]
MattiadaPalermo
23 Dicembre 2012 @ 17:34
Per farla più comica ci stava un “Vuoi cambiare il mondo? Inizia col cambiarti le mutande”. 😀
Stefano
23 Dicembre 2012 @ 20:38
In che modo si collega al mio articolo? Non trovo il nesso!
sergio
25 Dicembre 2012 @ 10:55
Stefano,se ognuno di noi fosse il proprio Dio,solo che non te lo hanno spiegato? Se andare a Messa,in modo consapevole,fosse solo un metodo per trovarlo? Dire che Dio non ha tempo per noi perderebbe senso.Se lo trovi ,trovi tutte le motivazioni che hai descritto.
Stefano
25 Dicembre 2012 @ 17:51
Il tuo ragionamento mi sembra più che altro un gioco di parole. “Dio di sé stesso”, se andiamo a vedere, non ha senso come frase. Un Dio è per definizione un essere superiore. 🙂
sergio
25 Dicembre 2012 @ 23:56
Lascia perdere quello che ti hanno detto che e’, se non ti aiuta.
Pensa a Dio come a quello che decidi che sia,se ti aiuta, se ti da motivazione nel superare le difficolta’,se ti dice di non mollare mai,se ti sostiene nel dolore,se trovi gioia a condividere i successi con lui. Vedilo dentro te stesso,in maniera molto personale,perche’ Dio e’ dentro di noi.
Stefano io ti indico una strada, uno stimolo ,non voglio obbligarti a precorrerla o condividerla. E’ l’idea che mi sono fatto della cosa,tutto qui e spero di condividere questa gioia con altri.
Ti ho scritto perche’ non mi piace che si nomini il nome di Dio invano, che non ha tempo per noi,ma non perchè me l’hanno insegnato a dottrina o perche’ sono bigotto, ma solo perche’ lo trovo semplicemente ridicolo.
4 frasi che ti stanno facendo vivere una vita a metà | Mindcheats
9 Gennaio 2013 @ 13:00
[…] fatto che il mondo sia contro di te (anche se in realtà non gliene frega niente) ti dà la possibilità di credere che tu sei il migliore, perché nessuno ha mai dimostrato il […]
Fingolfin
15 Gennaio 2013 @ 23:29
Ho notato che la maggior parte dei commenti è scritta al mattino o al pomeriggio entro le 17: significa o che tutti voi non lavorate o che al lavoro avete talmente tanto da fare da poter perdere del tempo in queste cose, ma come funziona bene l’universo, complimenti!
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 23:51
Invece che il maggior traffico viene dopo pranzo e dopo cena, segno che molti visitatori vanno a scuola. Sbaglio o stai solo cercando di sfogarti? 😉
Fingolfin
16 Gennaio 2013 @ 21:28
…vedo che ho toccato un punto dolente… evidentemente non avete molto da fare nemmeno a scuola!!!
martina
17 Gennaio 2013 @ 00:59
Ciao Stefano! ho scoperto il tuo sito da qualche mese e mi ha cambiato la vita per diversi motivi. Il primo e più importante è che quando leggo mi sembra di leggere dentro me stessa! la tua mente è assolutamente identica alla mia! voglia di migliorarsi a costo di fare sacrifici, impegno, amore per se stessi, altruismo e sopratutto razionalità! la gente crede che chi è razionale è pessimista.. noi razionali invece amiamo la vita più degli altri perchè sappiamo esattamente chi siamo e di cosa siamo fatti. Io mi rivedo attraverso le tue idee, i tuoi desideri e le tue opinioni.. questo articolo rispecchia esattamente quello che io ho capito della vita. Il secondo motivo è che questo blog mi ha dato tanta fiducia in me stessa. Dal momento che siamo davvero in pochi ad impegnarci nella vita, iniziavo a credere che la smania di migliorarsi e di vivere meglio possibile fosse un difetto… invece grazie a te ho capito di essere nel giusto! il terzo motivo è che quando ho scoperto il blog ho iniziato ad applicare il tuo metodo di apprendimento dell’inglese. Io partivo da zero e, praticando ogni giorno, oggi dopo soli 4 mesi, sono migliorata tantissimo! so scrivere, leggere e capisco i film anche senza sottotitoli! adesso sono alla fase di parlare su skype, tramite cui spero di impratichirmi con lo speaking… mi hai salvato la vita.. volevo candidarmi per un phd all’estero e non avevo abbastanza soldi x pagarmi un corso di inglese! scusa se mi sono dilungata! a presto! Martina.
Stefano
17 Gennaio 2013 @ 04:21
Complimenti, fai progressi veloci con l’inglese. Vai così! 😀
5 falsi miti sul cervello a cui tutti credono | Mindcheats
31 Gennaio 2013 @ 14:56
[…] Non sono gli alieni che ti hanno portato alla tua situazione attuale, non saranno gli alieni a fermarti. Vuoi la spiegazione completa del perché tu puoi diventare quello che vuoi? Leggi questo articolo. […]
STEFANO
19 Marzo 2013 @ 17:49
Ciao Stefano,
la discussione è ormai chiusa da tempo ma io ho letto questo articolo solo ieri… e quasi tutti i commenti.
Mi è piaciuto molto… ed anche i commenti.
E’ evidente che l’indice di gradimento sia proporzionale alla sintonia tra il lettore e l’autore, ma non mi sarei mai aspettato una differenza così abissale di vedute.
Io non ci trovo nulla di pessimistico, mentre altri ne sono stati addirittura sconvolti (dal pessimismo).
Io personalmente penso che focalizzarsi sui numeri e sui dettagli in un articolo di questo tipo (che non ritengo scientifico) non abbia alcun senso.
Se può suscitare emozioni così opposte, vuol dire che ha colpito nel segno.
Io lo trovo molto motivante, evidentemente la penso come te, ma soprattutto sto passando un momento della mia vita un po’ particolare, probabilmente ho bisogno di approfondire e superare certi aspetti emozionali.
Chi lo trova banale e superficiale o superato, semplicemente non ha bisogno di mettersi in gioco e si trova in uno stato emozionale e mentale di equilibrio; magari hanno già passato questa fase ed allora dovrebbero capirne le motivazioni, o il loro stato di equilibrio non è così stabile come sembra.
Chi invece la butta sul religioso o sul pessimismo cosmico, forse è troppo lontano dalle idee dell’autore e difficilmente potrebbe capirlo.
L’importante che ognuno riesca a prendere spunto da questo e da qualsiasi altro articolo per una propria analisi critica.
Saluti a tutti.
Stefano
19 Marzo 2013 @ 19:12
Ciao, sono felice che tu abbia capito il significato delle mie parole. 🙂
Rob
20 Marzo 2013 @ 06:06
Quante cose che sai sull’universo, beato te !…Sei sicuro che sia proprio come dici ? La paura che sia così può portare al risveglio di facoltà sopite, quali profonda volontà, azione e motivazione, la paura può essere una potente motivazione.
Non c’è bisogno di scomodare facoltà paranormali, l’uomo medio se riesce a fare quello che dice è già un grande risultato, è già un mezzo dio.
Per l’universo abbiamo importanza, allo stesso modo delle stelle, dei pianeti, del mare e dei lombrichi, altrimenti non ci avrebbe creato.
Tutto quello che esiste segue una sua logica, basta vedere la somiglianza che c’è tra la vagina di una donna ed un fiore.
Il giorno e la notte, il maschio e la femmina, tutto ha una sua logica.
Non siamo il prodotto di un caso in un mondo cattivo e spietato, questa non è una logica universale, ma molto capitalistica.
Il big bang è un’interpretazione secondo me molto primitiva, l’universo è un mistero, noi non lo sappiamo spiegare e allora inventiamo il grande botto: E prima cosa c’era ? Qui casca l’asino.
Quindi sebbene certe paure ed ipotesi possano risvegliare in noi la motivazione ad agire è certo però che non sono vere.
All’universo importa molto di noi ma non vuol dire che dobbiamo grattarci.
Più che altro, è alle altre persone, che spesso non importa nulla di noi.
Al di là di questa osservazione mi complimento con te per la motivazione con cui sembri cercare di dare uno scopo alla tua vita, bravo.
Ciao a volte passo a leggere, capita anche dopo mesi, ma capita.
Rob
20 Marzo 2013 @ 06:09
P.S. Sono le persone come te che alla fine tirano il carretto del mondo.
Mi raccomando continua così e fai ancora meglio.
Potresti provare un pò a potenziare questo sito usufruendo di video su youtube, fai piu’ pubblicità, vai incontro alle persone, e vedi che riuscirai anche a tirarci fuori qualche soldo che male non fà.
STEFANO
20 Marzo 2013 @ 10:12
La scienza cerca di dare risposte razionali.
Dove non arriva la scienza, l’uomo ha dovuto creare gli Dei
Quando Dio non basta più, comincia la vera ricerca.
Ognuno percorrerà la sua strada… l’importante è metterci passione!!
Fare cose Epiche non vuol essere un incitamento all’ambizione, perché quando tutto finirà non si ricorderanno di me… ma delle cose Epiche.
Io lo interpreto come fare qualcosa che per me abbia un significato profondo, che paradossalmente potrebbe essere stare sul divano a mangiare hamburger e guardare la TV per tutta la vita.
E’ triste immaginare una vita del genere ma ognuno ha la propria testa.
Personalmente penso che la sperimentazione di cose nuove, i cambiamenti, il dinamismo mentale e fisico, siano l’unico modo per trovare qualcosa.
Stando fermi la felicità difficilmente ci piomberà addosso.
Beati coloro che pensano di averla già trovata.
Io ho la tendenza a diffidare di chi non si metta mai in discussione… ma forse è solo un mio stato mentale.
Stefano
21 Marzo 2013 @ 16:06
È impossibile che “stare sul divano a mangiare hamburger” sia la profonda aspirazione di un uomo. È la pigrizia che porta al divano, non l’ambizione. Per quanto qualcuno possa illudersi di essere felice a non fare niente in fondo alla sua anima lo saprà sempre, un’ombra di malinconia rimarrà nel suo cuore. Guarderà le persone che fanno qualcosa di più nella loro vita, quelle persone che hanno il coraggio di affrontare gli ostacoli, e sospirerà maledicendo il mondo.
È sempre così.
Marco
21 Marzo 2013 @ 16:10
“Un’ombra di malinconia rimarrà nel suo cuore”… verissimo, ottima immagine. Anche “sospirerà maledicendo il mondo” mi sembra “d’uopo”. 🙂 Purtroppo, o per fortuna forse, è proprio così.
STEFANO
21 Marzo 2013 @ 16:28
Beh… era provocatoria ovviamente la mia estremizzazione.
Giusto per non limitare alla propria visione della vita, le possibili alternative dei percorsi evolutivi individuali.
Vuoi che non ci sia una persona sulla faccia della terra che aspirerebbe a starsene sdraiato sul divano per tutta la vita?
Non puoi escluderlo in assoluto e non puoi essere sicuro che quella persona sia meno felice di te, perché non devi immaginarti nei suoi panni, lui avrà sicuramente una visione della vita ed una percezione della realtà troppo distante dalla tua per poterla capire.
Sai… tutte le mattine in stazione passa il classico “matto del paese” e da il suo spettacolo quotidiano… è faccia più felice che incontro ogni mattina e mi mette allegria mentre ad altre persone da fastidio.
E’ un’altra provocazione… ma forse nemmeno così tanto.
Ciao, Stefano.
Marco
20 Marzo 2013 @ 13:52
Bello questo articolo, lo definirei “intenso”. E bravo per l’onestà intellettuale di citare l’autore dell’articolo originale, per quanto sia poi stato rimaneggiato da te (forse era meglio mettere il riferimento all’autore originale all’inizio dell’articolo). In ogni caso, il suo obiettivo vero (dell’articolo, quello di far riflettere sulla propria condizione) riesce magistralmente, quindi un sentito grazie per la condivisione!
Stefano
21 Marzo 2013 @ 16:07
E grazie a te per il commento. 🙂
serena
27 Marzo 2013 @ 10:26
Beh, che dire? Sei un grande Stefano, un’ispirazione !
Mi salvo questo pezzo riservandomi la possibilità di tirarlo fuori ogni volta che andrò fuori di testa e mi verrà voglia di mollare tutto e andare a zappare (il che vuol dire che lo consumerò lol ).
Complimenti, continua così!
Stefano
27 Marzo 2013 @ 14:10
Prego serena, stampati l’articolo e appendilo al muro!
Damiano
27 Marzo 2013 @ 11:09
Ciao,
in questa vita mi piaverebbe battere il recordo delle donne possedute da Casanova:circa 122!Ma voglio andare ancora più su.150,160 andrebbero bene.
Sapresti dirmi come posso fare?Mi sembra abbastanza epico come programma.
Ti ringrazio
Stefano
27 Marzo 2013 @ 14:11
Ho visto gente battere questo record in un anno o giù di lì. 😀
Per la seduzione non sono un esperto, ti consiglio questo sito (il mio preferito sull’argomento): http://www.seduzioneattrazione.com/
Pietro
28 Marzo 2013 @ 12:19
Complimenti, bellissimo articolo!
Stefano
28 Marzo 2013 @ 16:09
Grazie Pietro. 🙂
Crispino
28 Marzo 2013 @ 17:40
Ciao Stefano. E’ la prima volta che commento un tuo post, nonostante segua Mindcheats da parecchio. Apprezzo tantissimo i tuoi articoli, anche se, purtroppo, non sono mai riuscito a metterli in pratica… e non darò la colpa ad altri fattori, ma solo a me stesso.
Leggendo questo articolo, poi, mi stavo davvero demoralizzando. Ma, in fin dei conti, ogni singola riga è sacrosanta, pura verità! Non sarò niente per l’universo, ma potrò essere qualcosa per me stesso (e magari per il mio piccolissimo ed infimo pianeta). Ragion per cui ho deciso che da oggi comincerò da qui, dal mio nulla.
Posso solo ringraziarti all’infinito! 😀
Stefano
28 Marzo 2013 @ 18:43
Prego Crispino, spero che l’articolo ti abbia dato la motivazione. 😀
Sofia
4 Aprile 2013 @ 16:06
Molto motivante questo articolo! Complimenti 🙂
Stefano
6 Aprile 2013 @ 15:52
Grazie Sofia. 🙂
LucianoC
30 Aprile 2013 @ 18:07
Se fossimo soltanto un ammasso di carne senza senso e senza uno scopo, allora questo articolo varrebbe quanto uno sputo nel deserto
🙂 scusa per la franchezza
Bruz
1 Giugno 2013 @ 20:27
Cosa voglio essere? Una persona mediocre che fa il meno possibile, non ha senso utilizzare la propria vita(o meglio uno sputo) per faticare inutilmente inseguendo progetti che anche se raggiunti non ti daranno nient’altro che una felicità fittizia o momentanea. L’annullamento del desiderio è la prima strada per essere il meno infelici possibili, l’occidente non ha mai reso cosi tanto schiavo di se stesso l’uomo.
Phivirino
26 Giugno 2013 @ 00:12
Questo articolo è il massimo!
diego
22 Agosto 2013 @ 12:48
Ciao Stefano volevo capire cosa ne pensi della spiritualità,non di Dio e Chi per Lui,dato che anche dei grandi (lipton per fare un nome su tutti)parlano di nuova biologia,cioè della scienza che si unisce alla spiritualità per vivere meglio?!?!mi aspetto una bella risposta eh!
Stefano
22 Agosto 2013 @ 15:15
“Spiritualità” è una parola molto generica, cosa intendi dire?
Anonimo
27 Agosto 2013 @ 08:34
Grazie Stefano ,
È’ sempre un vero piacere leggere i tuoi articoli
Dovresti arrivare a tutti …. La depressione non esisterebbe più
A presto
Emanuele
2 Settembre 2013 @ 05:56
Ciao straordinario Stefano, ti seguo da tempo e ho grande stima di te.
Ti scrivo per farti una proposta, vista la tua importante missione voglio farti conoscere se non lo conoscessi già questo video : http://www.youtube.com/watch?v=olBU01q7MxU
E’ un video sulla crescita della nostra civiltà grazie all’informazione e alla tecnologia, qui si parla di proposte di importanza vitale, sono sicurissimo che ti piacerà e per come ti ho conosciuto grazie ai tuoi post e guide, sono altrettanto sicuro che vorrai mettere a disposizione di tutti queste conoscenze
Spero di ricevere al piu presto una tua email
Buon lavoro
Emanuele
Stefano
2 Settembre 2013 @ 08:08
Terrorismo psicologico allo stato puro, da quel poco che ho visto. È una squallida strategia di marketing per macinare visualizzazioni e profitti. Fa leva sull’ignoranza economica delle persone (nulla di male, non tutti possiamo essere laureati in economia) per sparare una serie di boiate senza senso. Purtroppo la gente ci crede, e chi fa questi “documentari (notare le virgolette) è un truffatore.
E mi sono anche trattenuto con questo commento.
Emanuele
2 Settembre 2013 @ 11:52
Ciao Stefano, come fai a dire che è un truffatore? Non c’è niente da comprare, sono solo pure informazioni gratuite che ci danno una alternativa basata sui fatti per uscire da questa grave situazione economica, ecco l’economia è terrorismo psicologico
Secondo me se lo vedi tutto il video cambi idea, ma non perchè voglio che cambi idea assolutamente, ognuno è libero di pensarla come vuole solo che basarsi su “quel poco che ho visto” mi sembra superficiale con tutto rispetto parlando
Stefano
3 Settembre 2013 @ 08:01
Allora è un tizio che si è fatto truffare, e ci è cascato così in pieno che si mette a diffondere questa robaccia in rete. Mi dispiace per lui, magari non è nemmeno colpa sua, di sicuro sta parlando di un argomento che non conosce.
Io ho passato anni a studiare economia, è il mio lavoro e ancora adesso leggo manuali universitari per tenermi aggiornato. Sentire questa gente che senza una minima base di economia spara disinformazione e terrorismo psicologico, un po’ mi sta sulle balle. La parte sulle banche va dal ridicolo al vomitevole.
Parlare di sistema bancario senza una laurea in economia è come parlare di teoria delle stringhe senza una laurea in astrofisica: puoi provarci, ma con dubbi risultati. La differenza è che se uno dice cavolate sulla teoria delle stringhe a nessuno cambia niente. Una delle cose che non mi piace della mia professione è che chiunque si crede un Maestro dell’economia dopo aver visto un video su Youtube, mentre nessuno osa fare lo stesso con la chimica, l’ingegneria o il giapponese.
Emanuele
3 Settembre 2013 @ 08:33
a cosa serve essere laureati in economia se i nostri migliori economisti non sono in grado di farci uscire sta questa situazione schifosa?
Vedere un film non basta di sicuro, ed è per questo che invito la gente ad informarsi sul web, internet è libera. Ma chi si informa?
Chi vuole che le cose cambino realmente mentre chi non se ne frega niente o ha una mente chiusa, sarà superficiale e convinto che cio’ che pensa o che ha studiato sia l’assoluta verità
Parlando di verità nessuna dice di averla, ma perlomeno si vogliono creare alternative al fiasco dell’economia di oggi, perchè non puoi dirmi che l’economia non è un fiasco, è sotto gli occhi di tutti.
Il movimento Zeitgeist, liberamente diffuso su youtube, senza scopo di lucro, ha lo scopo di informare la gente su una economia basata sulle risorse naturali della terra, che se sfruttate darebbero energia pulita e gratuita a tutti.
Non è nobile come scopo? O sei di parte?
Non è forse nobile voler migliorare il mondo e aiutare tanta gente in difficoltà? O sei ormai rassegnato all’orrore del mondo attuale?
E’ la teoria di causa ed effetto, se non fai niente, non aspettarti risultati, ma se agisci nel bene sono immensi i cambiamenti positivi che si possono avere
Ognuno è libero di scegliere se fare o non fare.
Stefano
3 Settembre 2013 @ 15:44
Non voglio offendere, ma parlavo proprio di questo. Cercare di comprendere il sistema economico, e quella che viene definita “crisi”, senza come minimo una laurea è presunzione e porta ad errori di valutazione colossali. Se incontri un astrofisico e la tua opinione sullo spettro d’onda dei quasar è diversa dalla sua, ti impunti e pretendi di avere ragione anche se a mala pena sai cos’è un quasar? Giustamente no.
Dovresti fare lo stesso ragionamento con l’economia. Non dico che non dovresti parlarne, ma che prima di avere un’idea devi studiare la materia per anni. Altrimenti quella che hai non è un’idea tua, ma sei il burattino di qualcuno che ti ha persuaso con giri di parole assurde che con l’economia ben poco hanno a che fare. Scopo di lucro o no, chi fa disinformazione su Youtube non merita il mio rispetto, né teorie campate in aria la mia attenzione e il mio tempo.
La verità è sui libri di testo, peccato che sono più noiosi di una tizia che su spoglia su Youtube mentre ti “spiega” il signoraggio.
Tikkei
15 Settembre 2013 @ 19:51
Grazie della riflessione.
francesca
13 Ottobre 2013 @ 08:17
La cosa che mi é piaciuta di più di quest’articolo é stato ripensare ai miei ultimi 5 anni, avevo 18 anni e vivevo in Inghilterra, sono tornata in Italia, mi sono iscritta all’Università che ho lasciato, ho lavorato in banca poi per un notaio, mi sono licenziata e ho iniziato a girare il mondo, ho vissuto in Australia e adesso sono in Tailandia e visto che va sempre meglio non vedo l’ora di vedere cosa mi aspetta per i prossimi 5 anni 🙂
Stefano
14 Ottobre 2013 @ 08:34
5 anni sono un sacco di tempo se sai come usarlo. 🙂
Alessandro
15 Giugno 2014 @ 08:31
I miei ultimi cinque anni sono stati piatti, così come lo erano cinque anni prima e nonostante tutto non riesco a ricordarli. Altri cinque anni non credo di volerli affrontare. All’universo non frega niente di me così a me non frega niente dell’universo, nonostante tutto la mia indole umana non mi riesce a far accettare del tutto questa cosa, ma non combatte abbastanza da poterla vincere o comunque danneggiarla. Dipende da me, non cerco aiuti, non li avrò, lascerò il niente dietro di me, sicuramente sofferenza nelle persone che hanno fiducia in me il che mi fa vivere ancor più pateticamente la mia vita, sono al limite, non ho obiettivi e se li ho non li voglio raggiungere, sono perso in questo infinito universo che mi ha confuso e distrutto.
Giada
14 Ottobre 2013 @ 20:41
Grazie Stefano, perché questo articolo mi ha davvero migliorato l’umore.
Sto passando un periodo proprio nero ultimamente, ed era proprio questo quello che avevo bisogno di sentirmi dire.
Cacchio, ho 20 anni, e sto qui a riempirmi la testa di pensieri negativi, ansia, e paura del mio Domani. Ma chi me lo fa fare? Io voglio vivere ora, subito!
Per come l’ho interpretato io non ci sono collegamenti a passi della Bibbia, né Scritture di nessun genere che non ho mai letto.
Per me è stata semplicemente una bella “botta di motivazione”! 😉
samuel
18 Novembre 2013 @ 14:17
articolo davvero ben fatto Stefano, sono sempre stato convinto anche io che la nostra vita non è altro che un granello di polvere paragonato a simili grandezze. Per cui è davvero il caso di vivere una vita piena e soddisfacente ogni giorno e cercare di migliorarsi sempre piu, E’ troppo breve la nostra esistenza per poterci limitare a dire: “domani forse lo farò”
A
22 Novembre 2013 @ 22:04
Appunto, tanto prima o poi è tutto finito, quindi perchè preoccuparsi troppo della vita?
quella cosa del sole la tengo a mente spesso, ma più che altro la tengo a mente nel pensare a come si estinguerà la razza umana. mi incuriosisce molto.
i più tendono sempre a fare figli (a me la cosa fa orrore in maniera allicinogena), e loro a loro volta, e così via, e così via..
ma se continuano tutti così…
chi saranno gli ultimi?
i più fantasiosi dicono che “conquisteremo altri pianeti”, ma per me poco conta, perchè prima o poi si deve avere una fine, come tutto nell’universo. perchè niente è immortale. tutto è sottoposto a cicli, a nascita e morte.
quindi la razza umana deve finire. e come moriranno gli ultimi? in modo naturale? atroce? suicidio di massa? omicidio di massa?
è alienante (non so che termine usare) pensare che fra tot anni non resterà niente della terra. o che pian piano brucerà. che tutto il sapere conquistato svanirà, che il materiale scomparirà (o meglio si trasformerà, ma lasciamo perdere le sottigliezze va’), che pure questo che ho scritto sarà sparito chissà da quanto, che io sarò sparito, e tutte le persone che mi conoscono, i nostri ricordi ecc ecc ecc ecc ecc…
tutto sarà sparito, e non sarà rimasto più niente.
sinceramente non me ne frega niente, anzi. non sono per fortuna tra quelli che trovano motivo nel vivere solo per lasciare una traccia, o peggio per farsi ricordare. quelli mi fanno pena sinceramente… meglio vivere per se stessi invece che per lasciare una memoria negli altri. mi sembra una cosa triste e un po’ squallida… ma comunque il fatto alla fine della fiera è che è tutto inutile. e ci preoccupiamo di che cosa? di mantenere il nostro io? di avere felicità? di non soffrire? un po’ tutto questo, e altro…
sarebbe buona cosa imparare a fluire con gli avvenimenti,accettare la vita, senza paranoie, senza “progetti”, senza affanno e ricerche spasmodiche di una pseudo felicità e di uno pseudo posto nel mondo.
non voglio dire che dobbiamo lasciarci morire perchè tutto è inutile, ma che tanto niente è per sempre, e la vita ha meno importanza di quanta se ne da in genere.
Antonio
16 Dicembre 2013 @ 02:27
Premetto che ho letto tutto l’articolo e tutti i commenti, quindi so di cosa avete parlato ma non ho trovato risposta alle mie domande e perplessità… spero che qualcuna abbia voglia di leggere il mio commento, per quanto lungo, e di darmi una risposta 🙂 Mi piacciono molto questi argomenti perché più di una volta mi è capitato di discuterne con amici e sono sempre stato dalla parte della verità. Non siamo che un granello di sabbia in un immenso deserto. Detto questo non capisco cosa c’entri tutto ciò con l’auto-miglioramento e con la motivazione, sinceramente, proprio non ci arrivo. Mi piacerebbe sapere (davvero, non sono sarcastico) da tutti coloro che si sentono motivati qual’è il succo del discorso. E comunque anche ammesso che ci sia una chiave di lettura non è neanche necessario andare a parlare del destino dell’universo, vi basterebbe essere consapevoli del fatto che non sappiamo se domani arriveremo a fine giornata o no? Una percentuale di soppravvivenza è tutto ciò che abbiamo. Ma ogni giorno tante persone muoiono accidentalmente, senza preavviso, per svariate cause e non sappiamo se domani toccherà a noi. Se uno trova motivazione in queste cose non basta questo? In effetti il catastrofismo può motivare, come diceva Marco Aurelio (forse?) “Vivi ogni giorno come fosse l’ultimo della tua vita”. Persone famose e di successo come Steve Jobs hanno dichiarato di aver vissuto con questo precetto. Questo ci può stare, ma non capisco come, il sapere che tra tot anni l’uomo non ci sarà più, possa motivare qualcuno. Ad ogni modo, se faccio un’auto-analisi di me stesso e di cosa mi motiva sinceramente non sono queste cose (di cui sono ben consapevole e da cui non provo a scappare o nascondermi perché sono la verità) a motivarmi principalmente. Sinceramente mi motiva molto di più constatare e vedere che chi non fa niente in realtà è spesso infelice e io non voglio esserlo tutto qui. Ovviamente non provo alcuna soddisfazione nell’infelicità altrui, ma semplicemente faccio tesoro della mia esperienza e di quella degli altri. La frase che mi ha motivato di più nella vita, che più mi ha fatto rizzare i peli, è il discorso di William Wallace in Braveheart prima della battaglia (ok ridete pure ma è la verità :)). Mi spiego meglio, il discorso del film fa leva sostanzialmente sul pentimento che si potrà provare più avanti per non aver fatto in passato tutto ciò che era in nostro potere per migliorare la nostra condizione attuale (nel caso specifico del film combattere per respingere gli invasori e conquistare la libertà, a prescindere da quanto sia rischioso). Ma credo che questo tipo di discorso motivi nell’immediato in situazioni estreme, di fronte a una situazione drastica come appunto una battaglia o un’operazione chirurgica rischiosa. Non va bene a lungo termine (almeno per me). Per restare motivato a lungo termine io cerco di fare ciò che più mi piace, anche se a volte richiede molto più impegno di quanto non richieda lo starsene tutto il giorno sul divano a non far niente, a guardare passivamente la tv o semplicemente a vivere la vita senza uno scopo. La cosa più importante è trovare delle passioni e fare di tutto per realizzarle. Questo è veramente motivante PER ME. Ma non basta. Perché la felicità è una cosa molto passeggera se la relazioniamo a ciò che ci accade (un insuccesso, un imprevisto, un qualcosa che ci butta giù… sono sempre dietro l’angolo a prescindere da quanto ci impegnamo, e in un attimo la felicità può sparire). Il guardare al mondo e alle cose che ci capitano sempre con ottimismo e con curiosità… affrontare le scelte non solo con razionalità ma anche con fiducia in se stessi e, perché no, un pò di leggerezza e di animo sereno… credo che queste siano le armi più potenti che un uomo ha a disposizione. Due persone non troppo diverse, nello stesso contesto, possono andare incontro a due destini completamente diversi: una può entrare in depressione e l’altra invece essere felice semplicemente perché hanno affrontato la situazione con spirito diverso. Tutto il resto vien da se, in maniera naturale, senza troppe regole. Sono un pò contrario all’auto-miglioramento programmato, il dire vai a letto presto ogni giorno, studia tot ore in questo modo, fai qualcosa di importante ecc… E persino a quello auto-imposto (devo migliorare perché…). Secondo me in realtà si riduce tutto a una questione di passione, audacia e ottimismo. Con questo non intendo sminuire il blog, che ritengo molto interessante e ricco di informazioni utili, ma semplicemente convincere gli altri ad averne una visione critica (in senso positivo) e non di verità assolute (che probabilmente è quello che vuoi tu stesso se un pò ho imparato a conoscerti). Ci tengo a dire questa cosa perché purtroppo alcune persone, quando imboccano la strada dell’auto-miglioramento (che sia su un blog o in un gruppo religioso o qualsiasi cosa), iniziano a propagandare ciecamente i precetti che assimilano in maniera meccanica, senza darne una valutazione personale. E questo le porta ovviamente alla lunga ad abbattere il trend di miglioramento, perché non tutto va bene per tutti, ognuno deve selezionare ciò che funziona per lui. Questo mio stesso commento è un qualcosa di molto personale e non mi aspetto che ciò che ho scritto funzioni per tutti, ho scritto solo ciò che è vero per me. E scusate se sono eventualmente risultato banale e se mi sono dilungato eccessivamente. Ciao a tutti!
piertoussaint
16 Dicembre 2013 @ 13:31
hmmm… hai provato con Gesù Cristo?…. guarda caso, si fa memoria della sua nascita tra pochi giorni…
potresti provare a leggere “il senso religioso”, del Giussani… tratta proprio delle domande che stai ponendo tu, e che, in fondo, ci poniamo tutti.
Buon Natale.
Antonio
17 Dicembre 2013 @ 18:04
Io non voglio risposte, voglio solo capire che tipo di risposte trovano gli altri in questo articolo. Per quanto mi riguarda le risposte che mi sono dato per ora mi vanno bene e se dovessi cercarne delle altre nei libri andrei alla fonte primaria (le sacre scritture o il vangelo) non all’interpretazione che un uomo (per quanto preparato in materia) ne ha dato. Oltretutto conosco bene il movimento di CL (che segue Giussani) perché ho avuto occasione di viverlo dall’interno e si scontra fortemente con alcuni miei principi fondamentali.
Ad ogni modo… Buon Natale! 🙂
Mauro
17 Dicembre 2013 @ 10:44
Ciao, Antonio
Su alcuni concetti che hai espresso mi trovi daccordo. Per quanto riguarda la “verita’ o verità assoluta” non credo che nessuno su questa terra possa dare una risposta. Poi verità su cosa? La domanda abbraccia un ampio raggio di scienze filosofie e concetti che comunque anche se sommate non danno la risposta finale.
Credo che il senso del blog voglia dire: Il mondo andrà avanti comunque, qualunque cosa tu faccia e qualunque cosa tu diventerai. Goditi la vita e nella “finestra di tempo” che hai, cerca di ottenere il massimo.
Nel mio caso, cerco di raggiungere i miei obiettivi non tanto perchè so che siamo tutti appesi ad un filo ma sopratutto perchè ho un desiderio ed una passione personale nel farlo.
Per me il tempo è veramente una delle cose più preziose che abbiamo e lasciarlo passare senza aver fatto alcun’che, è davvero un peccato. Io con L’inglese, ad esempio, me ne sono accorto tardi. Se avessi impegnato mezzora al giorno, anni fà, come sto facendo ora, adesso lo saprei perfettamente e forse, già sarebbe un altra storia.
Antonio
17 Dicembre 2013 @ 17:57
Grazie Mauro credo di aver capito adesso. In pratica si fa leva sul concetto di “tempo prezioso”. Molto interessante! Ho anche pensato che forse un articolo del genere potrebbe motivare fortemente anche una persona che ha paura di agire o che con ansia il possibile esito delle proprie azioni, ma queste sono solo ulteriori speculazioni.
Grazie per aver chiarito alcuni miei dubbi!
P.S.
Per quanto riguarda la tua opinione sulla vita e sulla natura in generale, mi trovi completmente d’accordo!
Mauro
17 Dicembre 2013 @ 11:24
Dimenticavo di dire che l’unica cosa su cui davvero dissento dal post del blog è l’eccessiava banalizzazione della vita e dei sistemi che regolano il cosmo.
Reputo il pianete terra una meraviglia ingenieristica della natura, così come tutto quello che accade nel nostro ed in altri sistemi planetari. Se solo pensate a tutti gli equilibri in gioco, forze della fisica perfettamente bilanciate tra loro e come tutto e meravigliosamente al suo posto e funzionante come solo in quel modo avrebbe potuto fare per innescare la scintilla della vita….. io lo definirei sensazionale. L’universo e un meccanismo di eventi incredibile, scandito da eventi ciclici ad incastro, che spesso porta a risultati incredibili, la vita. Nel migliore dei casi, porta alla vita intelligente. Da “polvere di stelle” a individuo pensante e consaspevole del proprio posto nella stessa macchina da cui è stato creato, scusate se è poco!!! Per me in questo piccolo ed insignificante braccio della via lattea, e’ accaduto qualcosa di speciale.
stefania
2 Gennaio 2014 @ 10:52
Complimenti, davvero
Stefano
3 Gennaio 2014 @ 08:29
Grazie Stefania. 🙂
anna barletta
30 Gennaio 2014 @ 18:26
Hai ragione: bisogna uscire dalla zona comfort, altrimenti, come se dice a Roma, che stai ad aspettà che arriva la carrozza?
Giancarlo
11 Febbraio 2014 @ 09:52
Ciao Stefano sono veramente impressionato da questo sito così positivo / propositivo. Ho da poco compiuto, ahimè, cinquant’anni e la percezione di sprecare troppo del mio tempo è sempre molto forte. Faccio molte cose ma non nel modo giusto. Mi sono bastati pochi giorni di contatto con i tuoi consigli e già sto ottimizzando la mia vita ed i miei propositi, o almeno lo credo. Un sito prezioso il tuo, complimenti.
Stefano
13 Febbraio 2014 @ 12:02
Grazie Giancarlo. 🙂
Rosy
26 Maggio 2014 @ 11:26
Come son contenta di sentire qualcuno che capisce ciò che vado dicendo da parecchio! A tutti quelli che mi dicono “eh..ma tu sei fortunata, bel lavoro sicuro, due figli grandi e autonomi, sei in salute, buona forma fisica..” io rispondo sempre: “col cavolo che son fortunata, la fortuna non esiste! Mi sono sempre fatta un mazzo tanto per tutto..e continuo a farmelo”. Articolo illuminante!
precisino
27 Maggio 2014 @ 16:13
ehm…
il Sole consuma 594 MILIONI di tonnellate di idrogeno al secondo (Wikipedia)
L’uomo è molto piccolo…
Gabriele
17 Settembre 2014 @ 21:21
Bell’articolo, coinvolgente, impressionante. Ti lascia senza parole. All’inizio ti angoscia e ti senti una nullità, poi riflettendo ti fa capire come la nostra esistenza sia il frutto di eventi altamente improbabili che non possono in nessun modo essere spiegati dal “caso”. Quella spinta ordinata che dal big bang ha portato alla perfezione del nostro essere, io la chiamo Dio. E l’angoscia lascia spazio ad una dolce speranza.
Filosofica
6 Ottobre 2014 @ 00:13
Ciao a tutti e complimenti per il sito!
Ho letto con molto interesse l’articolo e la metà dei commenti postati; poi ho deciso di scrivere la mia..
Personalmente, ho dato al senso dell’articolo una connotazione positiva.
Anch’io, sono convinta che il tempo che abbiamo tutti a disposizione, in questa vita, sia realmente limitato, infatti la riflessione che deriva dal “voltarsi” e guardarsi come si era 5 anni fa, ha parecchio senso.
Riflettendo sul tempo che ci rimane, ci rendiamo conto che se vogliamo cambiare qualcosa, il tempo giusto per farlo è ORA. E il senso dell’essere qui è proprio il cambiare qualcosa.
In realtà il tempo non esiste per la vera natura umana.
E che noi siamo solo una massa di proteine è in parte anche vero, ma non assolutamente corretto. Se l’uomo sviluppasse anche solo l’1% delle proprie facoltà assopite, comprenderebbe di essere molto di più di un semplice organismo biologico. Lo dimostrano coloro in grado in compiere viaggi astrali. Come potrebbero lasciare il loro corpo e rientrarci, se loro fossero il solo corpo fisico?
Chissà che polverone susciterà questo mio commento.
Sappiate che è solo la mia opinione !
Stefano
7 Ottobre 2014 @ 22:43
Filosofica, è sempre bene esprimere la propria opinione, guardo i viaggi astrali con molto scetticismo, invece sono pienamente d’accordo con te quando dici che, per far fruttare il poco tempo che abbiamo da vivere, bisogna muoversi subito 🙂
Ecco perché non stai ottenendo risultati (e 9 soluzioni immediate) - Mindcheats
8 Ottobre 2014 @ 13:01
[…] All’universo, di te, non gliene frega niente […]
Daniela
22 Ottobre 2014 @ 17:55
I miei sinceri complimenti !!! E’ per la prima volta, che leggo un articolo, senza stancarmi del suo contenuto e della sua lunghezza… un messaggio molto chiaro evidentemente “pensare di non occupare un posto speciale nell’universo” un articolo stupendo !
Davvero !!!
Stefano
23 Ottobre 2014 @ 21:59
Grazie mille Daniela 🙂
hans
26 Ottobre 2014 @ 14:14
E’ un affermazione interessante : all’universo di te non gliene frega niente’, che decisamente falsa e direi estremamente negativa. Se e’ pur vero che di me come G. M. o struttura vivente, puo’ non ‘interessare’ affatto all’Universo come a tutto il contesto, e’ pero’ vero che l’Universo ha faticato miliardi di anni, arrabattando di soli, terre varie, rocce e incastrando atomi in modi ossessi e poi ammazzando tonnellate di animali per confluire stranamente in forme circa intelligenti di cui faccio parte. Non si capisce in effetti il perche’, il senso di cio’ ma e’ cosi. Intriso di quarks e mesoni vari, lagrangiane e tensori di ogni genere, mi e’ capitato di dire una volta ad un incontro di stregoni dell’infinito ‘l’universo e’ tutto un giramento di palle’, tale verita’ e’ certa solo che lo dissi in inglese io ho studiato il francese, il russo e il tedesco, non so cosa ne sia uscito ma mi hanno sbattuto fuori dall’aula…Pero’ e’ simpatico, l’universo intendo, a me da l’idea di un giocattolo informatico costruito da un iper computer nella 24etc_esima dimensione, mi rilassa moltissimo addentrarmi in esso e nei suoi segreti, essendone cosi parte attiva, (ma questa cariola chi l’ha fatta l’universo o io?)
maweriks
31 Dicembre 2014 @ 16:48
ciao a tutti, una domanda, c e’ ancora Wolf? no??!! fiuuuuu :-)) azz a lui interessa solo la gara a livello mentale per propri fini narcisistici, considera il dialogo nel blog come una scacchiera
maweriks
31 Dicembre 2014 @ 16:50
stefano sei invecchiato ormai…:.)) addio 23anni…
Stefano
8 Gennaio 2015 @ 23:29
Quando avrò i primi capelli bianchi vi farò un articolo, giuro! 😛
Federico
22 Gennaio 2015 @ 04:12
Dopo aver letto questo articolo ho paura, molta paura. E mi sento molto demoralizzato. Ero già al corrente di tutto, la pensavo già come te, ma esorcizzavo il tutto, cercavo di non pensarci, vedermi scritto tutto ciò ha avuto un enorme impatto negativo su di me… È davvero un tormento.
Sviluppare la personalità genitoriale: Giacobbe, il ritorno | Pensa fuori dalla scatola
16 Febbraio 2015 @ 08:13
[…] parte del tempo a lamentarsi del mondo ingiusto (se conosci qualcuno così puoi fargli leggere questo e sperare che cambi idea) . Alla personalità adulta mancano l’empatia e la capacità di […]
A
13 Maggio 2016 @ 23:17
Mai sentito parlare dell’esistenzialismo? Leopardi?
e nichilismo?
Pensi che bastino un po’ di regolette per stravolgere la mente di una persona, e tanto più quella che è perfettamente cosciente della propria nullità in confronto al cosmo – e se ne frega dei numerini colorati?
gianni
14 Maggio 2016 @ 08:41
personalmente credo abbia poco senso che un ‘oggetto’ costruito da una ‘struttura’ si ponga domande sul significato di tale ‘struttura’, questo poiche’ tale ‘oggetto’ e’ comunque ‘finito’ ‘limitato’ , e’ un prodotto di tale ‘struttura’. Il massimo che puo’ fare tale ‘oggetto’ e’ quanto gli e’ consentito dal suo bagaglio di ‘sensori’, occhi, cervello, mani, orecchie etc, quindi osservare e interpretare ma sempre secondo i suoi limiti, limiti che sono guarda caso scanditi dalla ‘struttura’ stessa che induce tale ‘oggetto’ a step evolutivi che gli consentono di ‘vedere’ meglio nel tempo tale ‘struttura’, ma sempre comunque in forma limitata. Certa e’ per me una cosa che l’Universo, la ‘struttura’, e’ una gabbia per la materia e tutte le ‘regole numeriche’, (oggi gli ‘oggetti’ si dibattono molto sull’Universo frutto di una simulazione numerica, nell’800 dicevano che era una macchina a vapore, nel ‘500 una nuvola nuda sul soffitto, etc..) che stanno alla base del suo esistere altro non sono che il risultato di tale condizione. Pertanto quale il significato di un gatto, cane, homo sapiens etc? nessuno, e’ uno dei tanti prodotti di tale ‘struttura’, e quale quello dell’Universo stesso?, idem l’Universo non ha nessun senso, significato, lo ha finche’, come oggetto’ sensorializzato puoi ‘sentirlo’ per tutto cio’ che e’, dopo di che cessa di essere insieme alla tua forma, in tutto e per tutto.
Stefano
17 Maggio 2016 @ 18:28
Hai intenzione di dare un senso al tuo post, oltre che lanciare domande retoriche?
gianni
17 Maggio 2016 @ 22:42
le domande sono sicuramente retoriche ma e’ anche retorico e demenziale che ‘colui’ che viene costruito da una struttura di ben altra ‘dimensione’ rispetto ad esso, si chieda qualcosa. L’intelligenza che tale ‘oggetto possiede per volere della ‘struttura’ e’ molto utile perche’ usando cio’ che essa consente puo’ cosi avere la candela, il telefono ora a cifre ora a schermo, la maghina etc etc. Darsi importanza di dei e divini vari o ultra stregoni scientifici, (sono uno scientifico abbastanza tosto anche), e’ solo .. politica. Si direi alla provocazione, do molto senso al mio post, tolto ovviamente il faceto, ‘morto me medesimo nulla piu’ esiste’, forse potrebbe essere utile chiedersi perche’ l’Universo tende a costruire ‘oggetti’ che tendono a ‘possederlo’… ma a che serve l’universo?, …
Carmelo
18 Marzo 2017 @ 06:02
Ho letto quasi tutto (commenti inclusi) e trovo che in effetti parlare di questo Universo come qualcosa di separato non ha molto senso.
Noi stessi ne facciamo parte e lo saremo per sempre in quanto siamo sopratutto materia fatta di atomi. La vita eterna è questa vista in senso lato…
Tutto il nostro Universo è letale e anche molto negativo alla vita come la intendiamo noi almeno. E quindi escludiamo che ci possa aiutare.
Se dovessimo fare un paragone in scala, il nostro Universo è una stanza piena di materia esplosiva e negativa pronta ad annientarci.
La nostra Terra è solo un granello di polvere che sopravvive in quella stanza.
Noi siamo un atomo di quel granello di polvere che sopravvive fino a quando ci sarà un’atmosfera.
Il blog comunque è interessante e ci farò ritorno!…
elena
21 Agosto 2017 @ 16:13
mi ha fatto venir voglia di continuare a non fare un tubo al PC. bella roba.
Ho la reazione contraria a tutti quelli dei commenti a quanto vedo.
Ho letto altri articoli e ti stimo molto.
Valentina
10 Febbraio 2020 @ 15:30
Questo è solo il tuo pensiero, il pensiero di una inutile formica, per usare le tue stesse parole. Cosa volevi dimostrare scrivendo questo articolo? Che hai studiato fisica teorica, fisica quantistica, astrofisica o altro e sparando termini tecnici sei migliore degli altri e hai la verità in tasca? Quando tutto il tuo scrivere è ridotto a sperare di guadagnare con Google per nutrire la tua vita da inutile formica e magari comprarti l’ultimo modello di iphone?
Vincenzo
9 Agosto 2020 @ 02:59
Che poi non ho capito una cosa perché scrivere questo articolo è dire che tipo noi siamo insignificanti pppure dire con certezza assoluta che dopo la morte non c’è più nulla?Io la mia opinione già c’è l’ho su queste cose ma qui mi sembra davvero che lui ha espresso una sua opinione spacciandola per verità assoluta
Elogio dell’insensatezza – Felix Agrex
23 Dicembre 2020 @ 13:41
[…] in crisi, non quella dell’immenso e pressoché inconoscibile macrocosmo, il quale rimane sostanzialmente indifferente al nostro […]
Giacomo
4 Febbraio 2023 @ 22:25
Dici che abbiamo una data di scadenza, che per L universo e per la società siamo il nulla etc. però poi dici di cambiare, di diventare migliori e di fare qualcosa di epico.
Ma allora, se tanto tutto ciò che facciamo è un battito di ciglia nell universo, se tanto a nessuno fregherà mai niente, se tanto ad una certa qualsiasi cosa abbiamo fatto verrà cancellata ricordi compresi in quanto relativi all’ umanità se L umanità si estingue si estinguono anche loro. Qual è il punto di fare cose epiche se tanto tutto verrà resettato o eliminato prima o poi?
Stefano
4 Aprile 2023 @ 14:26
Perché il significato della vita è pensare alla tua felicità.
giovanni martinelli
5 Febbraio 2023 @ 10:23
ll paradosso e’ che come l’Universo, noi non siamo a conti fatti nulla, ma sempre a conti fatti direi proprio di no!. solo per..pensa un attimino il volume dell’Universo in cm cubi e’ stimato in circa 0.5*10^87 cm^3 e il cervello di un umano sta in 1200cm cubi, quindi una struttura concepita dall’Universo stesso e delle dimensioni dello 0.3*10^(-81)% di esso, (nulla in pratica, ma non) potrebbe teoricamente dominarlo! (dominarlo in full very difficult ma modificarlo anche solo localmente e in modo consistente direi proprio di si).
(G. Martinelli: risposta ad un commento di Stefano)