Due semplici tecniche per mentire efficacemente
Bugie e verità
Giusto oggi stavo rileggendo alcuni vecchi articoli di Mindcheats per trovare degli spunti su argomenti da approfondire, con un occhio di riguardo verso i post che hanno generato maggiore attenzione e gradimento. Mi sono imbattuto in imparare a mentire, e ho deciso di riprendere ed espandere proprio questo argomento. E lo farò descrivendo quale tecnica utilizzo io per eliminare alla radice tutti i problemi che possono portare a smascherare la menzogna, rendendola di fatto a prova di bomba.
Da quanto ho potuto notare nella mia esperienza e leggendo parecchi libri in proposito, sostanzialmente ci sono due problemi principali che ruotano attorno alla bugie, che una volta arginati vi metteranno in una botte di ferro. Essi sono:
- Le potenziali incongruenze date da un racconto falso, con il conseguente rischio di fare confusione;
- Il timore di essere scoperti, che porta a dei comportamenti riconoscibili che complicano non di poco la vita.
Per ognuno di questi due problemi principali ho elaborato una soluzione che mi permette di cavarmela in quasi tutte le situazioni, e che sono sicuro torneranno utili anche a voi in futuro.
Eliminare le incongruenze
Le incongruenze sono date dal fatto che una bugia, per definizione, si allontana dalla realtà. Purtroppo però una menzogna non è a compartimenti stagni, e presenta vari punti di contatto con la realtà. Ognuno di questi punti crea una o più incongruenze, che rischiano di far saltare la bugia in un batter d’occhio. E’ quindi importante sapere come contrastare efficacemente questo fenomeno, e fare il possibile perché questo non accada. Questa categoria, a sua volta, in altre due sotto-categorie. Per la precisione, esse sono:
- Il rischio di contraddirsi, dire due cose incompatibili nella stessa frase (del tipo “ieri ero senza corrente, quindi ho guardato la TV”);
- Il rischio che l’interlocutore sappia qualcosa che gli faccia capire che qualcosa non va (come ad esempio “ieri non avevo la corrente”, ma l’altro ieri sera è passato vicino a casa vostra e ha visto le luci accese).
Purtroppo, non è possibile eliminare completamente le incongruenze di una bugia: l’unico modo sarebbe quello di dire sempre la verità, il che cozza non poco con lo scopo di questo articolo. E’ comunque possibile ridurre al minimo questo fattore, e adesso vi spiegherò come.
Il segreto è di restare quanto più possibile aderenti alla realtà, mentendo solo su aspetti marginali che si confondono nel mare di verità che ci costruite intorno. Per fare ciò dovete prima di tutto individuare qual è l’obiettivo della menzogna e definirlo in maniera chiara, per poi andare ad agire chirurgicamente su uno o due aspetti solamente. Ma facciamo un esempio per chiarire le cose.
Diciamo che devi spiegare al tuo amico perché non hai risposto alla sua e-mail ieri sera. La verità è che non avevi voglia, ma se lo dici apertamente sai che lui si offenderà. L’obiettivo è quindi di inventare una “forza maggiore” che ti ha impedito di rispondere al messaggio di posta, evitando di creare troppe incongruenze con la realtà. Anzitutto, scartate tutte le bugie che creano incongruenze troppo grosse: solitamente, queste sono le bugie più grosse e inverosimili, come il “è saltata la corrente” citato prima. Quello che invece dovete fare è trovare un appiglio alla realtà e sfruttarlo a vostro vantaggio. Ad esempio, ieri sera avete avuto i parenti a cena? Potete dire “avevo i parenti a cena e sono stato occupato tutta sera”, anche se sono andati via dopo un’ora. O se c’è stato un temporale, “il temporale ha fatto saltare la connessione a internet” (ma assicuratevi di non aver aggiornato lo stato di Facebook). Ancora meglio, circoscrivete ancora di più: “ho avuto problemi con la posta elettronica”.
Utilizzando delle ancore alla realtà, potete anche aggiungere particolari sempre nuovi con disinvoltura, e non vi sentirete mai sotto pressione. Se il vostro amico sospetta qualcosa e chiede a che ora esattamente è saltata la connessione a causa della tempesta, tutto quello che dovete fare è ricordare verso che ora avete sentito i tuoni.
Con la tecnica dell’aderenza alla realtà, avete già eliminato il primo dei due grandi problemi della menzogna. Adesso non vi rimane che affrontare il secondo, e quindi vi lascio senza indugi al prossimo capitolo dell’articolo!
Autoconvincersi della bugia
Se la bugia l’avete creata voi, allora sapete per forza che non è la verità. Quindi non importa quanto utilizziate la tecnica precedente, avrete sempre il timore di essere scoperti. Questo darà origine ad una tensione che non vi permetterà di ragionare lucidamente, e ad una serie di gesti che faranno trapelare il vostro nervosismo; un interlocutore, specialmente se esperto, sarà facilmente in grado di portarvi a confessare entro pochi minuti. Ho già spiegato come interpretare il linguaggio del corpo di chi mente nel mio articolo scoprire le bugie con il linguaggio del corpo.
Quindi, come eliminare questa incertezza? Ci sono già diverse tecniche per non dare a vedere la tensione e nascondere il linguaggio del corpo, come ho già spiegato in passato. Ma tutte queste tecniche hanno un bel problema: aggiungono ancora più stress mentale e richiedono una grandissima concentrazione! Quindi, se non le si padroneggiano con scioltezza e dopo parecchio esercizio, rischiano addirittura di essere dannose.
La soluzione al problema è addirittura banale: autoconvincersi che la bugia non è una bugia, ma la verità! Per farlo ripetete nella vostra testa più volte la storia inventata, immaginando ogni scena, e infine ditevi che è successo veramente così. Se avete ascoltato il consiglio che ho dato nel capitolo successivo e siete rimasti fedeli alla realtà, non avrete alcun problema: sarete in grado di sommergere la bugia con un mare di verità e dettagli che si sono effettivamente verificati, fino al punto che il vostro cervello si confonderà e non farà più distinzione fra i due. Paradossalmente, potreste arrivare al punto che vi verrà naturale pensare che quella bugia è una verità.
La tecnica utilizzata è quella del suggerimento mentale, che può essere usata in svariati modi nella psicologia e nella crescita personale: sfruttatela a vostro vantaggio anche per camuffare abilmente una menzogna.
Conclusione
Come ho già detto negli articoli precedenti, non è mia intenzione indagare sull’eticità delle bugie o su come possono essere utilizzate, perché qui si rientra nel campo soggettivo. Quell che è certo è che tutti prima o poi mentono, nel bene o nel male, e quindi sono sicuro che tutti possono trarre vantaggio dall’articolo che avete appena letto.
Ricordate comunque che il rischio di essere scoperti non può mai essere completamente eliminato, ma solamente ridotto: per questo l’unico modo per dormire veramente sogni tranquilli è cercare di dire la verità a meno che non sia strettamente necessario inventarsi una balla.
Alex
22 Giugno 2012 @ 21:24
Hei !!! complimenti per l’articolo !! Non sono il tipo di persona che mente (solo a fin di bene e per cose di poco conto ) però ho trovato tutto questo molto carino : )…a me piace essere diretto, come un dardo sul bersaglio e mi piace vedere la faccia delle persone che si sentono dire quello che devo dire senza alcun timore…ma non nego che potrei sfruttare questi consigli come alternativa al mio “essere velenoso come una serpe”… : )
Stefano
23 Giugno 2012 @ 16:06
Come dice House, tutti mentono. 😛 Al massimo, non tutti mentono per portare avanti qualche strano piano malefico verso la conquista del mondo. Ci sono tante ragioni per mentire: vergogna, omissione, “coprire” un amico…