Come essere simpatico (3 passi)

Homer Simpson è un’icona del 21° secolo.

Certo, c’è a chi piace ed a chi non piace, ma è indubbio che è conosciuto da tutti. Non ho mai sentito dire a nessuno: “HOMER? Homer chi?”. E’ più probabile che qualcuno dica:

  1. Quindi Jack e Rose non si sposano? E il Titanic come finisce?
  2.  Aspetta…. Hitler non ha vinto? Ma come? 
  3. Tu mi stai dicendo che, alla fine, Simba diventa il re della giungla?

Ti parlo di Homer per poterti spiegare quale è la chiave per essere il più simpatico di tutti. Durante una puntata  Homer, che come sai è un ciccione menefreghista che tutti odiano, inizia ad essere considerato da tutti il più simpatico della città.

Infatti era successa una cosa che l’ha trasformato: è passato da essere un idiota al quale non importa nulla degli altri ad una persona amata da tutti.

E no, non aveva imparato a parlare di più, o meglio. Il contrario! Aveva imparato a stare zitto. Infatti un incidente lo aveva costretto a non poter parlare e quindi era costretto ad ascoltare gli altri. In breve tempo, la gente iniziò ad apprezzare le sue capacità d’ascolto ed in ben che non si dica fu apprezzato da tutti i cittadini.

Le puntate dei Simpson sono più profonde di quello che lasciano intendere. Pensiamo che essere apprezzati dagli altri dipenda da come parliamo, pensiamo che per essere simpatici si debba saper dire sempre la cosa giusta. Invece no, il segreto per essere simpatici agli occhi degli altri è comprenderli, ascoltarli e metterli al centro dell’attenzione!

Immagina che, da domani, non avrai più problemi di nessun tipo a relazionarti con le persone, immagina di essere quel tipo disinvolto che tutti apprezzano. E quando entra in una stanza la illumina.

Si, lo so che non è essenziale apparire simpatici agli altri. Lo so che bisogna sempre essere naturali, e in quest’articolo non ti voglio insegnare a intortare nessuno, ma ci sono dei piccoli accorgimenti che permetteranno agli altri di sentirsi meglio in tua compagnia, e a te di essere più apprezzato.

1 – Ma come hai fatto a… ?

Essere di natura introversi, o estroversi, è una cosa quasi innata,che si sviluppa durante i tuoi primi 3 anni di vita. Essere estroversi però non è sinonimo di essere simpatici. Infatti, sono sicuro che ti sarà capitato almeno una volta di incontrare un individuo super brillante, con la battuta sempre pronta, e che attacca subito bottone.

All’apparenza queste persone dovrebbero essere le più simpatiche di tutti, ma invece sono percepite come  leggermente fastidiose agli altri, proprio per il loro carattere estroverso. Io li chiamo individui SZC ( Stai zitto c#!#)

Invece esistono persone più tranquille, dei timidoni, che, dopo averle conosciute diventano i più apprezzati dal gruppo (io faccio parte dei logorroici). Quest’ultimi, a differenza dei SZC, sono maestri nel saper ascoltare e mettere gli altri al centro dell’attenzione durante una conversazione. Infatti, questi tendono ad ascoltare molto di più rispetto ai primi.

Esistono infatti, delle specifiche domande che una volta poste all’interlocutore, nel 90% dei casi, lo mettono di buon umore e lo fanno parlare no-stop, con il risultato che risulterai più simpatico.

Queste domande, dette di “warm-up” sono state testate e consigliate dalla Sandler sales school ( il più grande centro formazione per venditori del mondo) per creare un forte rapporto tra cliente e venditore. Si tratta di chiedere informazioni su scelte e\o imprese di successo del proprio interlocutore. Per esempio:

  1. Come sei riuscito a fare…(qualcosa di meritevole)
  2. Come mai hai scelto di…(qualcosa di importante)
  3. Come sei arrivato ad essere…(qualcosa di figo)

Naturalmente devi conoscere qualcosa sul tuo interlocutore, come che lavoro fa, oppure che facoltà frequenta. Nella maggioranza dei casi funzionano alla grande: per esempio, negli ultimi tempi io tendo a non dare molta confidenza alle persone. Se però qualcuno mi chiede “Come sei riuscito a scrivere per Mindcheats?” Oppure “Come hai scelto di aprire una start-up?” Io divento entusiasta, e non smetto di parlare nemmeno se mi imbavagli e mi picchi con una mazza chiodata sulle gengive.

Come avrai intuito, non per tutte le persone è così. Esistono persone che non zittisci nemmeno se gli rompi una ceramica sul cranio, ma ne esistono anche di altre che ti rispondono a mono sillabi anche se gli chiedi “Che prendi da bere“. Ecco che quindi avrai bisogno del secondo punto.

2 – Dammi quel pollo

Io ho un bellissimo cane. Uno dei miei  hobby principali è quello di addestrarlo, infatti il mio cucciolo alza la manina a mo’ di saluto, e nel farlo, sa anche distinguere la destra dalla sinistra. Non è complicato insegnargli a salutare perché, per sua natura, dà tutto se stesso per cercare di comprenderti e aiutarti.

Ho anche 2 gattini. Ora io ho provato ad addestrare anche loro, ma ti assicuro che sarebbe più facile vincere Masterchef con un piatto di spaghetti conditi con Coca Cola.

Ai gatti non gliene frega una mazza di darmi la zampina, e no, ti assicuro che non sono stupidi. Infatti, se ho un pezzettino di pollo in mano, ecco che subito capiscono tutto. Se, di solito non mi calcolano, pur di avere quel pezzo di pollo sarebbero disposti a recitarmi la divina commedia su due zampe.

Le persone sono più simili ai gatti, piuttosto che ai cani: non fanno niente se non gli dai almeno un pezzettino di pollo per renderle felici.

Il pezzettino di pollo si chiama feedback, ed è la prova che hai ascoltato e capito cosa ha detto il tuo interlocutore. La gente adora chi li comprende, specialmente nel dolore. Non devi condividere tutto ciò che dice, è impossibile se hai una personalità, ma solo comprendere.

Per dare un feedback corretto ed essere super comprensivo dovrai fare 3 cose:

  1. Ascolta chi parla
  2. Individua cosa ha provato o cosa prova
  3. Esprimerlo a parole tue

Nell’esempio di prima, se sei riuscito a zittirmi dopo avermi chiesto come mai scrivo in questo blog, dovrai dirmi qualcosa del genere “Cavolo, sei orgoglioso di quello che fai” Ed ecco che d’ora in poi saremo super amici. 🙂

3 – Ora fai lo stronzo e chiama Anacleto

Durante la stagione degli amori, i cervi femmina prediligono i cervi maschi con le corna più grosse.

Una cosa simile avviene nell’uomo: noi siamo attratti dagli stronzi. Per motivi dovuti ai nostri antenati primitivi che trovi qua, gli uomini venerano coloro che sembrano sicuri di sé, poco interessati agli altri e determinati.

Immaginati quindi un’individuo, super determinato, che se ne frega di tutto perché troppo impegnato dai suoi obiettivi. L’hai immaginato? Ok, d’ora in poi lo chiameremo Anacleto.

Nei due punti precedenti ti ho detto come far parlare gli altri, ma arriverà il momento in cui dovrai parlare anche tu. Hai presente quando ti senti in imbarazzo dopo aver detto qualche castroneria? Ok, non esiste tecnica per dire sempre la cosa giusta, ma questa che ti sto per dire ti eviterà il 90% delle frasi imbarazzanti.

Ti ricordi Anacleto? Prima di dire una cosa a qualcuno, specialmente se sei teso,chiediti 

“Ma Anacleto la direbbe?”

Naturalmente bisogna sempre essere naturali, e sopratutto non puoi sempre chiamare Anacleto per qualsiasi cosa dovrai dire per il resto della tua vita, ma almeno puoi utilizzare questa tecnica in situazioni più delicate!

Conclusione

Se vuoi essere più simpatico agli altri prova a:

  • Porre domande di “warm-up”, specialmente su eventi piacevoli.
  • Mentre il tuo interlocutore risponde mettiti nei suoi panni.
  • Dopo aver capito cosa ha provato, dagli il pollo, ripetilo a parole tuo.
  • Quando tocca a te parlare, e sei in un momento delicato, chiediti: “Anacleto lo direbbe?”

Ok, ecco tre piccoli accorgimenti per essere più simpatico. Non si tratta di trucchetti per convincere le persone, bensì di una strategia win/win, dove l’altro viene compreso e tu vieni apprezzato. 

A te è mai capitato di incontrare una persona troppo estroversa? Oppure di essere entrato nelle grazie di qualcuno che parla poco? Fammelo sapere con un commento, e fammi anche sapere se ti è interessato l’articolo! 

Se ti è sembrato almeno un po utile l’articolo ho una brutta notizia per te: non lo userai mai! Infatti hai tantissime cose  a cui pensare, che porteranno quest’articolo nel dimenticatoio. Se, invece vuoi imparare ad essere apprezzato, allora accetta la sfida: Entro domani applica tutte e tre le tecniche ad almeno 3 persone, e poi fammi sapere nei commenti come è finita.