Come cambiare vita (senza rischiare di distruggerla)
“Non farti fermare dalla paura” dicono le frasi motivazionali su Facebook, in un’immagine con lo sfondo di un tizio che corre scalzo sulla spiaggia al tramonto.
Ma se fosse così facile, staremmo tutti correndo scalzi sulla spiaggia al tramonto. Fare dei cambiamenti di vita radicali non è facile, e illudersi che basti “buttarsi”, ti porterà più frustrazione che altro quando scoprirai che la realtà è ben diversa.
“Vai e buttati” funziona per le piccole cose. Provare la pizza alla diavola con peperoncini ultra-piccanti, buttarsi (letteralmente) col bungee jumping, comprare la macchina che ti è sempre piaciuta quando ti si rompe quella vecchia.
Ma quando si parla di decisioni che cambieranno la tua vita, non è mai così facile. C’è la paura, l’incertezza, la possibilità concreta di mandare a donnine tutto quello che hai costruito finora.
Io di cambiamenti radicali nella mia vita ne ho fatti. Ho vissuto in Italia, Lettonia, Stati Uniti, Inghilterra e ora Spagna. Quest’inverno, se tutto va bene me ne andrò in Alaska per almeno 6 mesi.
Ecco cosa ho imparato su cosa devi fare se vuoi stravolgere la tua vita senza rischiare di finire con le gambe all’aria.
Mollare tutto e cambiare vita non ha senso (e non lo farai mai)
Sei stufo di questa vita, okay, lo capisco. Se stressato, vuoi andare a vivere in un paradiso tropicale senza pensare a niente.
Vuoi mollare il tuo lavoro o la tua attività, e cambiare. Ma se sei ancora nella fase del “vorrei”, significa che non hai fatto passi concreti verso la realizzazione del tuo obiettivo. Dove bada bene, per “concreti” non includo il guardare due pagine su Tripadvisor, fare qualche sogno a occhi aperti, e convincerti che non si può fare.
Questo perché cambiare vita fa paura, e ci mancherebbe altro. E se fallisci? E se non è tutto così bello come credi? E se e se e se?
Ed è normale. Anch’io avrei paura, se dovessi lasciare tutto quello che ho costruito nella mia vita per gettarmi nel vuoto. Non importa quanto lo desideri. E infatti, non l’ho mai fatto né mai lo farò.
Ci sono persone che sono più portate per questo tipo di cambiamento, persone che non si fanno mezzo problema a buttarsi a capofitto in una nuova avventura senza un piano né una certezza. Ma fidati, sono meno di quello che credi. E chi mette frasi motivazionali sulla bacheca di Facebook non rientra nella categoria.
Quindi io non sono qui a dirti “non farti fermare dalla paura e buttati”, perché:
- Se vuoi fare dei grossi cambiamenti avrai sempre paura, non importa quanto provi a essere diverso, è la tua natura. Anzi, è la natura dell’essere umano.
- Devi ascoltarla la paura, non combatterla. Ti sta dicendo che qualcosa non quadra, è tuo compito capire cosa e rimediare.
Se il tuo obiettivo è mollare tutto e cambiare vita di punto in bianco, la paura ti bloccherà sempre. Rimarrai a sognare, senza mai fare azioni concrete verso il tuo obiettivo. E non posso biasimarti.
Piuttosto, se vuoi fare un grosso cambiamento, ti consiglio di usare la tecnica che prende il nome altisonante di Feedback Loop.
Entra in un feedback loop
Sono convinto che i grandi cambiamenti non esistano, e siano piuttosto il culmine di una serie di cambiamenti progressivi. Anche quando vuoi cambiare radicalmente vita, si tratta di inanellare una serie di piccoli passi uno dietro l’altro. E a ogni passo, decidere se è il caso di cambiare rotta o continuare con il piano prestabilito.
La chiave per cambiare senza paura è di avere sempre la possibilità di tornare indietro: se qualcosa va male nessun problema, faccio un passo indietro e riprovo in un altro modo. Se il cambiamento radicale di vita è l’equivalente di gettarsi nel vuoto, cambiare a piccoli passi significa prendere le scale. Un passo alla volta, e senza mai nessun pericolo.
La domanda che dovresti farti non è come cambiare vita, ma come migliorare gradualmente la tua vita senza rischiare di perdere quello che hai costruito finora. Analizzare ogni piccolo passo, e decidere qual è la scelta migliore per te.
Anche i grandi cambiamenti si fanno in questo modo. Quando sono andato a vivere e lavorare un anno negli Stati Uniti, non ho mollato tutto: mi sono laureato, ho mantenuto aperti i contatti, ho addirittura fondato la mia prima azienda mentre lavoravo come cameriere a Orlando. Non è stato un passo nel vuoto, ma una serie di passi, nessuno dei quali poteva portarmi a un disastro.
Quando sono venuto a vivere a Gran Canaria, è stato dopo una prima visita. Avevo contatti, amici, persone che mi aiutavano. Non ho trasferito tutta l’azienda il giorno dopo aver fatto i documenti, ho fatto tutto con calma. Così se qualcosa andava storto, avevo il tempo di recuperare e non sarei finito con le gambe all’aria.
Voglio andare a vivere in Alaska, ma non mi vedrai mai mollare tutto e prendere un volo per Anchorage. Ci sono andato un mese quest’inverno, girando vari posti. Ci tornerò l’inverno prossimo, per più tempo. Valuterò la situazione, e mi chiederò se veramente vale la pena trasferirsi. E farò in modo che, se dovessi cambiare idea, potrei tornare indietro senza difficoltà.
Feedback Loop significa fare un passo, valutare la situazione, e correggere la mossa successiva se necessario. Ricorda sempre: il peggior piano è quello che non può essere cambiato.
VonCalypso
1 Giugno 2016 @ 14:48
eh, concordo ampiamente con il tuo post. Sto facendo un percorso di cambiamento sostanziale della mia vita: prenderla in mano, rispettare i miei tempi e soprattutto fare come mi sento di fare… e last but not least: fare ciò che più amo…e che me tapina abbandonai 12 anni fa: l’illustrazione e la creatività pura.
Non è raro che chieda consigli… tuttavia mi riservo il diritto di decidere io, anche perchè a 37 anni di esperienza ne ho fatta abbastanza, soprattutto ho fatto moltissima esperienza in fallimenti. So perfettamente come fallire ma ecco, non so come vincere e soprattutto non so come mi sentirò avendo successo. Perchè so che l’avrò… so di essere brava in quello che faccio (anche perchè mi piace farla quindi ci metto molto zelo).
Poi ci sono ostacoli non da poco e sono quelli che assieme alla paura… al salto nell’ignoto rappresentato dal successo… mi costringono a valutare attentamente ogni passo e come ho anche scritto in un post recente sul blog molto simile a quello che hai detto tu: se hai paura significa che qualcosa non quadra e bisogna capire cosa…per fare sparire la paura o meglio toglierle tutti gli appigli concreti… per lasciare solo l’umana e pura paura dell’ignoto.
Comunque se ti va di visitare il mio blog, che metto come web site, sappi che questo percorso è nato anche grazie a te…e il tuo manuale anticonfusione e ovviamente ti ho citato nelle risorse in condivisione..
Stefano
3 Giugno 2016 @ 19:51
Grazie, la menzione fa sempre piacere. 😉
Per la questione ostacoli, è proprio il manuale anti confusione che ti aiuterà: spezzetta, vai a piccoli passi. È un procedimento meccanico che funziona. Approfondisci anche con l’articolo di settimana scorsa. 🙂
Domenico
1 Giugno 2016 @ 18:07
Ciao Stefano,
argomento complesso ed affascinante.
Cancella molti alibi. La vita non è “tutto o niente”. La si può affrontare in modi diversi anche nelle scelte importanti.
Dalla mia esperienza di Coach nonchè di Mentor nel mondo delle Startup, constato che l’aspetto mentale sta diventando sempre più l’ago della bilancia.
Soluzioni invece di problemi, semplificazioni invece di complicazioni, fare invece di lamentarsi, …
Man mano lo si capirà sempre di più.
Buon lavoro.
Stefano
3 Giugno 2016 @ 19:54
La mentalità è una condizione sine qua non. Senza quella, passerai tutto il tempo a lamentarti e convincerti che non si può fare, e zero a trovare soluzioni. È una cosa che vedo tristemente spesso in giro, ed è per questo che in pochi raggiungono i loro obiettivi.
Quelle volte che sono riuscito a far cambiare mentalità a qualcuno (non è facile), la frase più comune che mi sento dire è: “ma alla fine, una volta che ci ho provato veramente, non era poi così difficile!”
Marco
2 Giugno 2016 @ 18:17
Post molto bello, umano e ricco di buon senso, che parla al cuore di quelli che, ora, sono in mezzo al guado (o al guano, fate voi…). Grazie
FEDERICO
5 Luglio 2016 @ 23:05
Scusa ti volevo chiedere perchè è dall’inizio del 2016 che pubblichi così poco?
Una volta pubblicavi un’articolo a settimana, è cambiato qualcosa?
Stefano
14 Luglio 2016 @ 18:24
Perché Mindcheats è passato da lavoro a progetto personale, e scrivo solo quando ho qualcosa di intelligente da dire (e il tempo per farlo). 🙂
Stefano
18 Luglio 2016 @ 12:37
E che lavoro stai facendo, se possiamo permetterci di sapere? ?
Stefano
20 Luglio 2016 @ 09:23
Ormai molto su inglesedinamico.net, che fra l’altro è proprio partito da Mindcheats, più un altro progettino ancora segreto. 🙂
san
9 Luglio 2016 @ 15:27
Stefano,qui si batte la fiacca!
Quando uscirà il prossimo articolo?
Stefano
14 Luglio 2016 @ 18:27
Quando mi viene un’idea che mi fa dire “questo è geniale!”
Se hai suggerimenti sono aperto a nuove idee. 😉
Carlo
13 Luglio 2016 @ 09:00
Stefano ho pubblicato dei commenti qua http://www.mindcheats.net/2012/09/sonno-polifasico-dymaxion.html#comment-372911
Sei ancora attivo? 🙂
Saluti
san
15 Luglio 2016 @ 13:23
Anche senza guardare Tv e o leggere news,gli aspetti negativi della vita ci arrivano comunque.Come riuscire a vivere più sereni senza farci travolgere da
panico o da tristezza?
Visto che ho da quattro anni che provo la dieta mediatica,ma senso di disgusto,rabbia,e di paura le percepisco,potresti fare un articolo su come eliminarle.
san
15 Luglio 2016 @ 13:24
Non sarà un’idea geniale,visto i momenti che stiamo attraversando,potrebbe essere utile.