Ecco il primo e più importante passo per migliorare
Tutti vogliamo migliorare, tutti sappiamo che in qualche aspetto della nostra vita non siamo perfetti e ci sono ampi margini di lavoro. Ciò nonostante, la maggior parte delle persone restano nella mediocrità.
Io fino all’anno scorso ero sovrappeso nonostante abbia sempre fatto molto sport: ad un certo punto mi sono detto basta, e in 6 mesi circa ho perso ben 25 chili. Questo è uno degli obiettivi che ho realizzato nel 2011, e per il 2012 parto con grandi aspettative di miglioramento.
Che cosa ha innestato questo cambiamento?
Passare all’azione non è facile, per due motivi:
- Il cervello odia il cambiamento, perché non vuole mettere in discussione i suoi preconcetti;
- Il cambiamento aggiunge imprevedibilità, che nella nostra mente è associata al dolore.
Oggi ti voglio spiegare il primo passo di questo processo, quello più importante senza il quale non potrai mai passare all’azione. Si tratta di…
Sentire il bisogno del cambiamento
Eh già, non te lo aspettavi? Ma come pensi di migliorare senza nemmeno sapere dove devi cambiare, senza avere un punto di partenza?
Prima di tutto, devi renderti conto della condizione nella quale sei e trovare quegli aspetti nella tua vita che hanno bisogno di un ritocco. Facile dirlo, non tanto facile farlo: la capacità di adattamento del cervello fa sì che impariamo a riconoscere qualsiasi situazione come normale. In altre parole, sei portato a pensare che la tua vita è nella media: nulla di straordinariamente fantastico, niente di completamente sbagliato. La mente appiattisce.
La verità è che ognuno di noi è peculiare in qualche modo, e si differenzia da tutti gli altri. E quindi necessita di soluzioni, per così dire, personalizzate.
Quindi per quanto tu possa seguire conferenze e leggere libri sul cambiamento e il miglioramento, alla fine sei sempre tu che devi mettere in pratica tutte queste lezioni teoriche. E come primo passo, devi trovare i tuoi problemi. Senza di questo, non si va da nessuna parte!
Non solo: devi anche trovare gli ambiti di miglioramento più adatti a te, quelli che ti serviranno effettivamente a qualcosa. Magari non sei un grande esperto di coleotteri della foresta amazzonica, ma anche se colmi questa lacuna a cosa ti può servire? Meglio focalizzarsi su cose che ti possono tornare più utili, invece.
Quindi, al lavoro! 😉
Come individuare dove migliorare
Okay, vediamo di metterci all’opera.
Qui dovrai fare un piccolo esercizio che mi piace molto, perché a volte vengono fuori dei risultati parecchio curiosi.
Come ho detto sopra, gli ambiti nei quali ti concentrerai per migliorare saranno quelli che ti torneranno più utili in futuro. Quindi parti proprio da lì: pensa ad un tuo obiettivo, un sogno che vuoi realizzare in futuro. Non deve essere qualcosa di troppo grandioso come “voglio essere il primo uomo su Marte”, basta qualcosa di più piccolo. Se hai più obiettivi o sogni, prendili uno alla volta e fai questo esercizio per ognuno di essi.
Bene, pronto? Stai pure seduto, oggi non ti servono nemmeno carta e penna. 😛 Quello che andremo a fare sarà utilizzare una tecnica molto semplice ed efficace per costringere il cervello ad elaborare nuove idee, nuovi pensieri: le domande.
Prendi il tuo sogno, che per definizione non si è ancora realizzato. Adesso chiediti ad alta voce: perché? Quasi per magia, il tuo cervello inizierà a cercare delle risposte a questa domanda. Subito penserai a varie ragioni: alcune concrete, altre fasulle. Le ragioni fasulle sono quelle che non esistono, ma vengono create dal cervello per giustificare il mancato raggiungimento di un risultato. Con i prossimi passaggi riuscirai a scremarle.
Adesso prendi queste ragioni, e chiediti: perché? La tua mente creerà altre motivazioni per le quali ancora non sei riuscito a raggiungere quel traguardo. Se le ragioni sono fasulle, non troverai niente di convincente.
Ora prendi anche queste, di motivazioni. E chiediti: ok non te lo dico, l’hai già intuito. 🙂
Continua questo processo finché non arriverai a delle motivazioni semplici, a delle cose che puoi cambiare senza difficoltà. E a questo punto, fatti un’altra domanda: come?
Trova una risposta a questa domanda: ecco fatto, hai fatto il primo passo per migliorare! Ora non ti resta che mettere in pratica quello che hai trovato. Per farti capire meglio, ti faccio un esempio:
- Voglio avere una fattoria
- Perché non ce l’hai adesso?
- Perché mi mancano le conoscenze
- Perché ti mancano le conoscenze?
- Perché non ho mai studiato niente a riguardo
- Perché non hai mai studiato niente a riguardo?
- Perché non ho mai avuto voglia di impegnarmi
- Come puoi risolvere questa cosa?
- Domani vado in biblioteca e mi leggo la fattoria degli animali!
Ti dico subito che, per esigenze di spazio, ho molto ridotto il procedimento. Ci metterai qualche passaggio in più per arrivare alla conclusione, ma nulla che non si possa fare in un minuto di orologio. È questo il tempo che ci metterai per sapere subito come e dove migliorare.
Ora non ti resta che metterti all’opera e fare il primo passo! Sei bloccato? Allora leggi quattro tecniche per smettere di procastinare. 😉
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Andrea
16 Luglio 2012 @ 14:24
ciao stefano, complimenti sempre brillante il tuo blog, arrivo subito alla domanda. E se non avessi ancora un obbiettivo definito nonostante sia già iscritto ad un indirizzo universitario?
grazie della futura attenzione 😉
Stefano
18 Luglio 2012 @ 15:23
Contro-domanda: e allora perché hai scelto proprio quella facoltà?
Se stai seguendo le tue passioni va bene così, l’obiettivo andrà a delinearsi con il tempo. L’importante è che stai facendo qualcosa che ti piace, che ti appassiona.
Vincenzo
6 Dicembre 2012 @ 21:26
Grazie di cuore!!! Procedimento utilissimo:D
Stefano
11 Dicembre 2012 @ 08:59
Prego di cuore. 😉
Andrea
8 Aprile 2013 @ 20:36
Uno dei più belli!
Stefano
10 Aprile 2013 @ 08:52
Grazie. 😉
Daniela
17 Aprile 2013 @ 17:57
Ciao Stefano, sono appena approdata nel tuo blog….e guarda un po’ il “caso”, mi è capitato proprio nel momento giusto!!!….Io sento il bisogno del cambiamento, ma il problema qui è che non ho ben chiaro cosa voglio fare, qual’è il mio “sogno nel cassetto”. Mi sono data tempo per riuscire a capirlo, ma adesso ho una certa età e non posso più aspettare. Devo capirlo prima di muovermi. Come si fa a capire cosa si vuole? perchè la strada da prendere dipende da dove si vuole arrivare!!! Mi sento pronta per il primo passo ma non so la direzione. Hai un suggerimento???
Stefano
18 Aprile 2013 @ 20:53
Non te lo posso dire io, non puoi fabbricare un sogno. Il bello è che nel tuo inconscio tu già sai cosa vuoi fare, ma la parte razionale del cervello blocca il tuo sogno perché la società continua a dirti “è impossibile, non pensarci, cresci, trova un lavoro, pensa al futuro”. Sbagliato. La società ti dice che devi avere la vita più noiosa possibile, perché cambiare lo status quo fa paura. Pensaci.