Il segreto della Motivazione : 3 Trucchi
Era un normale giovedì a Redmond, nello stato di Washington, ed era appena sorto il sole.
Era il 2001 e Sarah, da poco assunta come segretaria, stava aprendo l’ufficio della sua azienda: la Microsoft.
Una volta aperte le porte, si diresse verso la sua scrivania quando vide una cosa molto strana: sotto la scrivania dell’ufficio accanto al suo, c’era un piede!
La ragazza decise di dare un occhiata più da vicino, e con grande stupore si accorse che , sotto quella scrivania, c’era qualcuno che stava dormendo.
“Sarà un barbone “ pensò terrorizzata la ragazza.
Allora, camminando molto lentamente, si diresse verso il telefono più vicino per chiamare la polizia.
Ad un tratto il piede sotto la scrivania si mosse, quello strano individuo si alzò e i diresse in tutta tranquillità fuori dall’ufficio in cui aveva dormito, e guardò Sarah dritto negli occhi.
La segretaria, a dir poco spaventata, lo guardo anch’essa e disse:
“Buongiorno Signor Gates, come sta oggi?
Non si trattava di un “Senza tetto”, ma del presidente della Microsoft, Bill Gates.
Bill, come suo solito, era rimasto sveglio tutta la notte a lavorare, e preso da un colpo di sonno si addormentò sotto la scrivania del suo ufficio: tutto regolare.
A quel tempo Bill era già l’uomo più ricco al mondo, la sua azienda era già leader assoluta del mercato e inoltre lui aveva già coronato il suo grande sogno :“Un PC in ogni casa“.
“Microsoft ha avuto concorrenti in passato. È un bene che ci siano musei per documentare questa cosa.”
Bill Gates
Cosa spinge un miliardario, con l’azienda più ricca e forte al mondo, con moglie e figli che l’aspettano a casa, a fare le nottate DA SOLO in ufficio?
A Bill non interessavano i soldi, la fama, il successo, ciò che lo motivava a lavorare era se stesso, lui lavorava per se stesso.
La motivazione di Gates per il suo lavoro veniva quasi totalmente dal suo interno, è di tipo Intrinseco.
La motivazione Intrinseca è fortissima e di lunghissima durata, è causata da emozioni che provengono da te stesso, e le ricompense le attribuisci tu, esse sono una sorta di confronto con te stesso.
Hai presente la stragrande maggioranza dei nuovi milionari? Sono TUTTI mossi da una motivazione intrinseca, se no non sarebbero tali. Vuoi la prova?
Tutti continuano a lavorare nonostante non ne abbiano bisogno.
Perché un miliardario come Mark Zukenberg continua a gestire Facebook?
Perché J. K. Rowling continua a scrivere?
Perché Warren Buffett continua ad investire?
Perché i Rolling Stones continuano a suonare?
Odio quando i giornalisti mi mettono pressioni, di pressione mi basta quella che mi metto io, e vi assicuro che è tanta.
Lebron James
La tua motivazione invece viene prevalentemente dall’esterno, è estrinseca.
Essa è di brevissima durata, molto debole ed è generata dal tuo ambiente circostante. Viene da emozioni quali la mancanza, la paura , l’insoddisfazione, la bassa autostima e il senso di colpa.
Le ricompense sono tutte dettate dagli altri o volute da una pressione sociale: soldi, prestigio, voti scolastici, rispetto etc.
Il segreto per motivarsi è questo: Trasforma la tua motivazione da estrinseca ad intrinseca.
La demotivazione è il nemico numero uno dei nostri buoni propositi. Succede sempre così, magari mentre hai il telefono in mano, hai appena aperto Facebook, ti è pure arrivata un invito di Candy Crush, ed ad un certo punto fai un buon proposito:
Segui il tuo obiettivo per due, massimo tre settimane e poi ? La voglia di non fare niente ti assale e ti ritrovi nella stessa condizione di prima. Solo che sta volta hai iniziato a giocare a candy crush.
Ma quando non ti va di fare qualcosa cosa devi fare?
Ecco di seguito le tecniche scientificamente provate che ti permetteranno di fare tutto ciò che ti sei prefissato.
1 – Concentrati sui progressi e non sui risultati.
Secondo il professore Victor Vroom dell’università di Yale, nonchè consulente dell’American Express, il fattore chiave della motivazione è la soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo prefissato, che egli chiama Valenza.
Quindo non raggiungi il tuo scopo la tua motivazione cala a picco. Secondo Vroom , dobbiamo concentrarsi su progressi fatti in termini di tempo e di apprendimento,non sui risultati.
Se la tua sessione di studi di tre ore l’hai passata fissando il muro e non hai imparato niente hai due alternative:
- Concentrarti sui risultati e pensare a quanto tu sia scarso perché non sei riuscito a finire nemmeno un capitolo.
Risultato: probabilmente non toccherai più quel libro in vita tua - Concentrarsi sui progressi e pensare che comunque hai studiato tre ore, è comunque un progresso rispetto al tuo solito cazzeggio.
Risultato: la prossima volta studierai meglio e di più.
Non darti un obiettivo in termini di risultati ma di tempo, per esempio non ti imporre di studiare l’intero libro in un giorno; imponiti piuttosto di stare un giorno intero davanti al libro.
Ti ricordi quando abbiamo parlato della tecnica del pomodoro? E anche di come utilizzarla al meglio per concentrarsi?
Una cosa che mi ha aiutato tantissimo è stata quella di scaricare l’app del pomodoro, e attivarla ogni volta che sto facendo qualcosa di cui devo monitorare i progressi, come correre o leggere.
Così facendo tengo conto non dei risultati che ottengo ma del tempo che trascorro facendo una determinata cosa, e ciò aiuta moltissimo la mia motivazione.
2 – Inizia:
Chi ben inizia è già a metà dell’opera
Detto Popolare
Conosci la serie Lost? Secondo la produzione, il pubblico perse interesse nel guardare la serie durante la 4° stagione, nonostante questo l’audience rimase invariato fino alla sesta stagione.
Questo è dovuto all’effetto Ziegarnik, scoperto dall’omonimo scienziato.
Secondo lo studioso l’uomo tende sempre a finire ciò che ha iniziato, anche se si tratta di una serie Tv che parla di uomini dispersi su un isola.
Sempre secondo lo scienziato, non appena inizi a fare qualcosa, immediatamente la tua voglia di portarla a termine aumenta drasticamente.
Quindi la prossima volta che ti ritrovi seduto sul divano perché non hai voglia di studiare, allora è meglio che tu decida di alzarti e studiare solo per 5 minuti.
Non appena inizierai a farlo ti accorgerai che la tua voglia di poltrire è finita totalmente.
3 – Mattone dopo mattone:
Durante un intervista al famoso attore Will Smith, gli venne chiesto quale fosse il segreto del suo successo, egli disse:
“Anche se ci sono molte persone più brave e talentuose di me, a differenza loro io so sempre come motivarmi. Quando ero piccolo ebbi un esperienza che mi insegnò a tenere sempre viva la mia voglia di fare.”
All’età di 11 anni il padre di Will distrusse con la macchina un enorme muro di mattoni e ordinò a lui ed a suo fratello (9 anni) di ricostruirlo.
I due ci misero un anno e mezzo ma alla fine completarono l’opera. Se avessero pensato anche solo per un minuto al lavoro ancora da fare si sarebbero subito arresi, invece si concentravano ogni volta sul singolo mattone.
Ecco qua direttamente le parole di Will:
“Non devi partire con l’idea di costruire un muro intero, parti dicendo – Adesso metto giù questo matt0ne nella maniera migliore possibile che esista per posarlo- , e fai così ogni singolo giorno.
E prima che te ne accorga avrai il tuo muro “
Will Smith.
Il motivo principale per cui ti demotivi è che pensi a tutto ciò che dovrai ancora fare, e ti concentri solo su quello;
Se mentre leggi il tuo libro di diritto pensi alle altre 1568 pagine da fare, fidati che la tua voglia di studiare scenderà drasticamente.
Se invece ti concentri ogni volta solo sulla singola pagina, chiediti qual’è il modo migliore per farlo; ed ecco che non avrai più problemi.
Ricapitolando
Oggi hai imparato che:
- Bill Gates faceva le notti in ufficio.
- Perché i ricchi continuano a lavorare nonostante siano ricchi
- Esiste l’applicazione per Smartphone del Pomodoro
- Dalla quarta serie in poi Lost ha fatto schifo
- Will Smith non è stupido come fa sembrare nel principe di Bel Air
Cavolate a parte, hai imparato delle tecniche in grado di motivarti in qualsiasi momento, e d’ora in poi:
- Se non ti va di fare qualcosa ma la devi fare comunque , allora conviene iniziare a farla solo per cinque minuti e scatenerai l’effetto Ziegarnik.
- Se vuoi avere una motivazione duratura devi trovarla dentro di te, non attraverso ricompense esterne.
- Prima di iniziare a fare qualcosa datti un obiettivo in termini di tempo, non di risultati.
- Concentrati sulla singola azione e chiediti qual’è il modo migliore per farla
Spero che queste tre tecniche ti possano essere utili come lo sono state per Bill Gates e Will Smith.
Adriano
9 Luglio 2014 @ 14:05
Sempre eccezionale come al solito Francesco !
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:11
Grazie Adriano sei molto gentile
Cosmi
9 Luglio 2014 @ 14:18
Un altro articolo che ho letto con estremo interesse. Molto utile. Grazie Stefano!
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:11
Grazie Cosmi 🙂
Francesco
francesca
9 Luglio 2014 @ 14:49
Interessante questo articolo, ma riusciresti a spiegare meglio il concetto di motivazione intrinseca: come fare a farla diventare tale, da dove nasce,come si alimenta? O forse sono solo io che non ho afferrato 🙂
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:19
Ciao:)
Francesca la domanda che hai fatto è molto utile.
Non esiste nessun metodo veloce per trasformare la tua motivazione da estrinseca ad intrinseca.
Come quando nasce un passione ci vuole del tempo per svilupparla.
Tre accorgimenti che puoi prendere per rendere la tua motivazione intrinseca sono:
Non fare quella cosa quando sei totalmente giù di morale.
Trova un modo divertente per farla, quindi chiediti ” come posso farla divertendomi ?”
Se non completi il tuo compito prenditela con te stessa.
Se non sono stato molto chiaro , dimmi cosa non hai compreso .
Comunque nell’articolo non avevo scritto niente riguardo a questoXD
GRAZIE Fra !
Michele
9 Luglio 2014 @ 15:21
Grande articolo! Persone come Bill Gates dovrebbero essere d’esempio per tutti! Non c’è niente di più bello di fare ciò che ami, il resto non conta.
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:13
Grazie michele !
I grandi uomini sono sempre dei modelli da seguire, anche se hanno dei difetti ( gates era abbonato a molte riviste sconcie ) xD
Giò
9 Luglio 2014 @ 15:25
Non so chi è meglio tra te e Stefano! Siete sempre il massimo
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:20
Io se sono bravo è perchè ho letto un casino di articoli, specialmente quelli di stefano, quindi il meglio è lui 🙂
Marcello
9 Luglio 2014 @ 16:14
Grande articolo Francesco ! Mi sai sempre tirare su di morale!
Ma come li applicheresti alla corsa questi principi?
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:24
Grazie del contributo Marcello!
Se vorresti correre ma sei troppo demotivato devi:
Imponiti di stare fuori un ora al giorno. Non devi per forza correre:
Questo è il tuo obiettivo a prescindere dai risultati.
Pensa che dovrai correre solo per un ora e solo quel giorno, non tutto il mese.
Se proprio non ti va vai fuori per 10 minuti e se te la senti corri
Ciao e grazie
michele s
9 Luglio 2014 @ 16:36
Articolo interessante e stile dinamico, continua così!
Francesco Cracolici
9 Luglio 2014 @ 17:14
Grazie michele,
Sei molto gentile 🙂
Luca P
9 Luglio 2014 @ 18:17
Un altro articolo molto interessante! Mi è piaciuto molto che hai messo l’accento sull’efficacia di un approccio graduale nel risolvere un problema o nel raggiungere un obiettivo e hai messo in evidenza la gratificazione del raggiungere i singoli “step”. Complimenti, continua così!!
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:16
Grazie Luca .
Gratificarsi è importante tanto quanto lavorare se vuoi una motivazione duratura .
Grazie ancora
Giancarlo
9 Luglio 2014 @ 19:42
Ma questo articolo… è FANTASTICO!
Io stesso fino a poco tempo fa perdevo spesso la motivazione nel raggiungimento dei miei obiettivi perché ragionavo in termini di risultati e quando non li raggiungevo, ovvero spesso dato che ho sempre obiettivi alquanto ambiziosi, abbandonavo tutto. Inoltre le storie inserite e l’ironia che hai utilizzato mi hanno fatto sbellicare dalle risate 😀
Complimenti vivissimi per questo articolo!
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:18
Grazie Giancarlo.
Anche io come te avevo sempre obiettivi troppo ambiziosi e finivo con il lasciarli nel cassetto .
Se ti concentri sull’attività e non sul risultato finisci col motivarti, perchè l’attività ti motiva intrinsecamente da te.
Ciao e Grazie
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:19
da se*
Gnala Kogo
9 Luglio 2014 @ 20:55
Finalmente riecco dei commenti sia esplicitamente che implicitamente positivi! Spero che anche quello che scrivo lo sia.
Well… <> step by step, brick by brick, cominciando a commentare le opere scritte degli altri.
Hai scritto veramente…la sensazione che ho è d’avere bevuto uno sciroppo che stranamente mi lascia un gusto piacevole e non sgradevole come quelli che conosco.
Ti mando un abbraccio continua così ed anche meeglioooo, buon lavoro!
Le tue parole mi faranno compagnia spero per un bel po’ sperando di non mollare “demotivandomi” :p
Gnala Kogo
9 Luglio 2014 @ 20:57
***tra <> Well “come lavorare per diventare una delle figure a cui ambisco(scrittrice)?”
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:15
Ciaoo 🙂
allora se vuoi diventare qualcuno il modo più sicuro, veloce e facile è imitare chi l’ha fatto prima di te.
A questo proposito potresti leggere quest’articolo ( scritto dal sottoscritto) su come diventare il proprio eroe
http://www.mindcheats.net/2014/05/eroe.html
inoltre, il caso vuole che molte delle tecniche scritte qua sopra siano state inventate da scrittori, proprio perché hanno bisogno di maggiore motivazione.
S. King stava 4 ore al giorno davanti la scrivania, o scriveva o non faceva niente.
Ma doveva stare 4 ore al giorno davanti la scrivania.
Se vuoi iniziare commentando allora.
Concentrati su un commento alla volta.
Stai davanti al computer per 1 ora al giorno non per forza commentando
CIAOO E GRAZIE
Gnala Kogo
13 Agosto 2014 @ 18:37
Ciao scusami il ritardo nel risponderti,
ho appena letto un articolo di Stefano sulla Creatività e subito dopo ho letto il tuo sull’Eroe. Ho ricevuto, cercherò di mettere in pratica ;-)) Mi piace ciò che scrivete, buon proseguimento!
giulio
9 Luglio 2014 @ 21:14
Mi piacciono molto i tuoi articoli, anche più di quelli di Stefano… Però qual’è con l’apostrofo è un pugno in un occhio 😛
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:08
ahahahhaha
hai ragione, chiedo scusa hai lettori.
Grazie del contributo e della correzione !
Uno
12 Luglio 2014 @ 02:27
Chiedo scusa “hai” lettori…..aridajeeeee!!!!
Francesco Cracolici
12 Luglio 2014 @ 12:05
Ahahah
No comment
Mi stupisco del fatto che non mi abbiano ancora cacciato !
Se mi posso giustificare questi sono errori di distrazione, come tali potrebbero capitare a tutti
Grazie
Davide
9 Luglio 2014 @ 21:45
Ragazzi ma vogliamo imparare a scrivere in ITALIANO? http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/lesatta-grafia-qual
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:08
ahahahahah Davide mi fai morire , sei sempre il solito ahahaha
Costanza
9 Luglio 2014 @ 23:02
Sono perfettamente d’accordo sul fatto che la nostra motivazione sia di tipo estrinseco e che l’ostacolo più grande nel fare una cosa sia iniziare…poi è tutto in discesa!
Cercherò senz’altro di pensare di più al motto “mattone dopo mattone” quando mi trovo davanti a qualcosa di lungo e impegnativo da fare, perché, ahimé, sono una di quelle persone che si dispera di fronte alla mole di lavoro ancora da fare, sprecando tempo utile che, invece, andrebbe sfruttato al meglio rimboccandosi le maniche!
Carina l’aneddoto su Bill Gates…un ulteriore esempio della sua grandezza!!
E chiaramente complimenti a Francesco!!!
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:06
Grazie Costanza !
Hai detto bene, la parte più difficile è l’inizio.
D’altra parte tendiamo a scoraggiarci quando la mole si fa più impegnativa, proprio in quel momento dobbiamo pensare al mattone
Grazie del contributo
Costanza
9 Luglio 2014 @ 23:03
*Carino
antonio
10 Luglio 2014 @ 00:32
Complimenti, bravo!
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:03
Grazie Antonio del contributo 🙂
Kiara
10 Luglio 2014 @ 11:02
Grazie Stefano,
avevo proprio bisogno di un articolo così ggi! 🙂
A volte mi lascio scoraggiare dai risultati se questi non sono come me li aspettavo o speravo, ma i tuoi articoli trovano sempre il modo di motivarmi ad andare avanti e a concentrarmi sui progressi grandi o piccoli che siano.
Meno male che ci sei tu! 😉
Francesco Cracolici
10 Luglio 2014 @ 12:02
Grazie del Contributo kiara
I risultati dipendono dal nostro sforzo e quest’ultimo dipende dalla motivazione.
Dovremmo concentrarsi su quest’ultima non sulla prima
Ps : Sono Francesco Non stefano !
Melissa
10 Luglio 2014 @ 20:17
Bravissimo, Francesco! Ammetto che sul momento ero convinta fosse di Stefano l’articolo (te lo dico come complimento 😉 ). Bell’articolo davvero!
Francesco Cracolici
11 Luglio 2014 @ 17:33
Grazie Melissa !
Quando mi dicono “complimenti Stefano” è una sorta di onore, anche se fa sempre piacere veder riconosciuto il proprio lavoro
ermelynda
10 Luglio 2014 @ 20:49
Ragazzi, ma come fate a sbagliarvi? Il nome dell’autore è acritto in alto.
ho apprezzato particolarmente la parte sulla motivazione intrinseca. Bell’articolo Fracesto!
Francesco Cracolici
11 Luglio 2014 @ 17:31
Grazie Ermelinda 🙂
La motivazione intrniseca per me è stata una grande consolazione,perchè mi ha fatto capire perché un sistema basato sulle ricompense esterne non da risultati.
Grazie e ciaoo ( anche per aver scritto Francesco ) xD
Anonimo
11 Luglio 2014 @ 00:35
Articolo non male, peccato solo per tutta la pubblicità gratuita alla mela marcia e ai riferimenti dei soliti giochini idioti mobile.
Francesco Cracolici
11 Luglio 2014 @ 17:38
Ciao!
Grazie veramente del contributo!
naturalmente i riferimenti alla Apple e alle app mobile sono stati fatti per dare un tocco di leggerezza allo scritto.
Personalmente non ho alcun prodotto apple, ma gioco ai giochini mobile ogni tanto xD
Anonimo
11 Luglio 2014 @ 03:39
Segnalo un refuso di cui mi son reso conto ora rileggendo con calma: “Zeigarnik” e non “Ziegarnik”. Mi congratulo inoltre per gli aneddoti su Gates e Smith, davvero spassosi, veri o meno che siano realmente.
Francesco Cracolici
11 Luglio 2014 @ 17:36
Mea Culpa,ho riletto male l’articolo! Grazie della collaborazione.
Gli aneddoti sono veri.
https://www.youtube.com/watch?v=KSEv4UGzFkk il video di will
Quello di Bill invece l’ho trovato su un documentario biografico, sempre su youtube.
Naturalmente i dettagli sono inventati xD
Grazie del’accorgimento e del contributo
Il segreto della Motivazione : 3 Trucchi | Il C...
15 Luglio 2014 @ 11:23
[…] "Perché un miliardario come Mark Zuckerberg continua a gestire Facebook?Perché J. K. Rowling continua a scrivere?Perché Warren Buffett continua ad investire?Perché i Rolling Stones continuano a suonare?" […]
Marco
16 Luglio 2014 @ 18:45
A parte qualche indicazione utile, l’articolo è un po’ superficiale, attribuisce un valore sproporzionato alla motivazione intrinseca e afferma i soliti luoghi comuni (la motivazione estrinseca è debole e di breve durata, quella intrinseca è l’esatto opposto). Bisognerebbe trattare il tema della motivazione più seriamente, a mio avviso.
Francesco Cracolici
17 Luglio 2014 @ 13:22
Grazie Marco
cosa pensi che sia trattato in maniera superficiale ?
Marco
17 Luglio 2014 @ 15:38
La superficialità sta nel fatto di aver ridotto la motivazione, che è un costrutto psicologico complesso dotato di molte sfaccettature, nella scontata contrapposizione di motivazione intrinseca (buona) e motivazione estrinseca (cattiva). La realtà è più complessa. Certi tipi di motivazione estrinseca possono risultare più efficaci e motivanti di certi tipi di motivazione intrinseca, che invece può rivelarsi in alcuni casi un semplice “fuoco di paglia” (pensa ad esempio ai capricci che fanno i bambini per ottenere qualcosa, e poi una volta che l’hanno avuta perdono completamente interesse). Se dici che per ottenere risultati “devi trovare la motivazione dentro di te, non attraverso ricompense esterne” (luogo comune trito e ritrito) non dai un’informazione corretta e rischi di fuorviare i lettori.
Francesco Cracolici
22 Luglio 2014 @ 22:07
Ok Marco, grazie per il commento e per la tua opinione, è molto utile vedere un altro punto di vista.
1)per quanto riguarda la semplicità, penso che ne a me ne ai lettori di mindcheats interessi leggere un trattato di psicologia, un breve articolo semplificativo va più che bene
2)Per quanto riguarda gli esempi di motivazione intrinseca\estrinseca, penso che non ne condividiamo lo stesso concetto, (nel caso del bambino che hai fatto si tratta di motivazione estrinseca, inoltre stiamo parlando di motivazione nel raggiungere l’obiettivo).
3) Anche “le verdure fanno bene” è un luogo comune, però è vero.
A mio avviso è molto fuorviante il tuo commento per i lettori di mindcheats.
Poi magari sbaglio io,dopotutto non sono un esperto.
Grazie comunque dell’opinione, è sempre prezioso confrontarsi
Andrea
19 Luglio 2014 @ 12:47
Complimenti! Interessante e molto utile!
ciao,
Andrea
Francesco Cracolici
19 Luglio 2014 @ 12:48
Grazie Andrea 🙂
Alex Rosu
22 Luglio 2014 @ 21:25
Ti ringrazio davvero tanto, perchè grazie ai tuoi sto riuscendo ad ottenere molti risultati. Ogni giorno non vedo l’ora che esca un tuo articolo hahhahaha
Ps. Sei un grande hahha
Ps2. Scusa per il “tu”.
Francesco Cracolici
22 Luglio 2014 @ 21:58
Grazie Alex,
Ti ringrazio tantissimo per il commento, mi hai fatto tantissimo piacere!
Ps: se hai idee per un altro articolo scrivi in privato alla pagina di mindcheats
Pps: Mi puoi dare del tu tranquillamente 😉
Giulia
27 Luglio 2014 @ 10:47
Bello, non c’è che dire ……però……dandoti obiettivi in termini di tempo non si rischia di perdere d’occhio i risultati?
Francesco Cracolici
3 Agosto 2014 @ 20:39
il metodo serve a raggiungere la motivazione necessaria per svolgere i tuoi compiti.
Se non segui le regole finisci col demotvarti e non finire il lavoro.
Quindi la risposta è assolutamente NO xd
grazie e ciao
Matteo
2 Agosto 2014 @ 11:33
Come si chiama l’app del pomodoro?
Francesco Cracolici
3 Agosto 2014 @ 20:39
ti basta cercare pomodoro,
La migliore per android è clockwood tomatoes
Alessandro G.
11 Agosto 2014 @ 14:22
Nell’App-Store ce ne sono di svariate e non saprei quale scegliere… Se ne conosci qualcuna anche per dispositivi Apple me la consiglieresti? Altrimenti mi leggerò tutte le didascalie e le eventuali recensioni 😀
Anche Bill Gates ha bisogno degli altri | A butterfly in the heart
8 Settembre 2014 @ 13:15
[…] è capitato qui di leggere un aneddoto su Bill Gates. In poche parole, nonostante fosse l’uomo più ricco […]
Galguz
10 Settembre 2014 @ 23:20
Tutto molto bello, ricorda che si scrive QUAL È e non QUAL’È
Il segreto del successo che nessuno ha mai voluto dirti - Mindcheats
26 Novembre 2014 @ 13:00
[…] loro motivazione si chiama Intrinseca e sta alla base di qualsiasi […]