Il segreto più banale (ma meno conosciuto) del vero successo
Le cose più banali sono quelle che trascuri di più.
E così cerchi complicate ricette per il successo, per avere una vita fantastica e tutto il resto. Cosa peggiore, compri manuali da cinquecento pagine con scritto tutto, tranne le cose semplici.
Su Mindcheats non troverai mai cose complicate. I concetti semplici sono quelli più facili da applicare, e un’azione semplice è meglio di mille parole buttate al vento.
E allora oggi ti voglio “rivelare” questo segreto per il successo. E lo dico fra virgolette perché non è proprio un segreto, è solo qualcosa che già sai, ma che la tua mente si rifiuta di accettare.
Quindi te lo dico io. E pure a caratteri cubitali.
Per avere successo devi fallire
E ora ti spiego anche il perché.
Anzi, te lo spiego con un’immagine che vale più di mille parole:
A sinistra, puoi vedere la strada per il successo nel mondo dei sogni (e nel tuo inconscio). È lineare, un miglioramento costante verso l’obiettivo. Una linea che può essere più o meno curva, ma che guarda sempre verso l’alto.
A destra, invece, la realtà.
Un casino.
Si va avanti, si torna indietro, si va in alto e in basso, ci si perde. Ma se riesci a divincolarti in mezzo a quel caos, ne uscirai vincitore. Se rimani ingrovigliato nella matassa del miglioramento, non ne uscirai più.
O ne uscirai da perdente.
I libri di crescita personale si dimenticano questo aspetto. Si dimenticano di dirti quanto è importante. Ti parlano di un generico “devi impegnarti, i risultati non sono immediati”. È una scusa per mascherare la verità dietro a belle parole.
Questo perché i guru della crescita personale vogliono fregarti.
Sanno che meno hai successo, e più comprerai i loro prodotti. Non ti insegnano ad affrontare il fallimento, e per questo ti trovi ancora lì dove hai iniziato. Non riesci a superare le difficoltà, perché nessuno ti ha mai insegnato a farlo.
Se ancora il concetto non ti è chiaro, continua a leggere.
E sei il concetto ti è chiaro, non c’è bisogno che ti dica di continuare a leggere. So già che lo farai. 😉
Come migliorare, fallendo
Vittoria e fallimento possono essere la stessa cosa.
O possono essere i due estremi, a seconda di come affronti la sconfitta.
Non ho fallito. Ho solo trovato 10.000 modi che non funzionavano.
– Thomas Edison
Non sono qui a dirti che devi prendere il fallimento come cosa positiva. Non lo è. Non ignorarlo per andare avanti con un sorriso.
Arrabbiati, deprimiti, butta tutto per aria.
Lo facciamo tutti. Anche il mitico Tony Robbins (però lui non lo dice).
Ma riprenditi.
Impara ad affrontare i giorni bui, chiediti se hai quello che ti serve per vincere.
La sconfitta brucia, e non puoi farci niente. Quando sarai di nuovo a mente fredda, continua a perserverare. Non importa quanto sia stata tragica la sconfitta, sarai sempre almeno un passo più avanti di quando hai iniziato.
La prossima volta avrai una possibilità in più per avere successo. Magari sarà la volta buona, magari no. Ma prima o poi troverai la tua strada.
Quando parlo di come migliorare a piccoli passi intendo proprio questo. Il miglioramento non è sempre positivo, nel senso che non sempre ti lascerà soddisfatto.
La doppia faccia del miglioramento
Il miglioramento può essere negativo.
- Quando vieni bocciato a scuola (o all’esame);
- Quando quel libro che hai scritto non viene pubblicato da nessuno;
- Quando impari a tue spese che il salmone non va mai condito con il parmigiano.
Sono situazioni nelle quali hai un fallimento immediato, ma un miglioramento a lungo termine.
Non puoi controllare tutto della tua vita. Il controllo è solo un’illusione.
Ma ci hai provato.
Non è la vittoria che ti fa migliorare, è il tentativo. Tu diventi una persona migliore ogni volta che agisci, non importa il risultato. Uno sfavillante successo e il peggiore dei fallimenti ti fanno crescere nello stesso modo. Sai qual è la differenza?
Solo uno ti sprona a continuare.
Se fallisci, la tentazione di buttare tutto alle ortiche è molto alta. Non hai soddisfazioni immediate, e il tuo inconscio non riesce a concepire un vantaggio a lungo termine. È più semplice lasciar perdere.
Ed è qui che comincia a creare scuse per giustificare il tuo comportamento.
- Imparare l’inglese gratis è troppo difficile;
- Non ho proprio tempo;
- Non mi viene in mente niente.
- È colpa degli altri, del mondo, delle stelle, della Magia Nera.
Ed è qui che viene fuori la differenza fra una mentalità vincente e una perdente.
Se sei destinato a essere un vincente, non creerai delle scuse. Darai la colpa dei tuoi fallimenti a te stesso, e imparerai dagli errori. Sai che se non hai avuto successo è perché hai sbagliato una parte del processo.
Troverai una strada, basta continuare a provarci.
L’unico vero fallimento è gettare la spugna.
Conclusione
Sii uomo (anche se sei una donna).
Non rifugiarti dietro alla sconfitta, non usarla come scusa per buttare via tutto quello che hai fatto finora. Lascia passare una settimana, lascia passare un mese, schiarisciti le idee e torna più forte di prima.
Continua a provare, continua a fallire. Non importa, avrai successo la prossima volta. O quella dopo.
Ma un giorno ti guarderai indietro, e sarai felice di aver sbagliato così tante volte.
Perché saprai che l’unica alternativa è guardarsi indietro, e rimpiangere tutte le occasioni sprecate.
So che conosci questa sensazione, so che avresti voluto fare qualcosa ma non l’hai fatta per paura del fallimento. Cos’è, e come ha impattato sulla tua vita? Fammelo sapere nei commenti qui sotto!
Fabrizio
15 Luglio 2012 @ 18:28
Anche questo… bell’articolo! 😀
Beh io comunque ho letto dei libri di pnl e simili e non dicono proprio che sia proprio che le cose vanno prese come se fossero tutte rose e fiori.. ma bisogna farne un’esperienza personale.. L’importante riuscire ad avere ben fissato in mente che il fallimento fa parte della crescita… Così come si cresce da bambini sbagliando, allo stesso modo bisognerebbe farlo per tutte le altre cose.. solo che, essendo più “orgogliosi”, si ha paura del fallimento, del giudizio degli altri e altre cose così.. quindi lo si associa a qualcosa di negativo… Invece sarebbe meglio vedere solo l’esito.. se negativo si prova una nuova soluzione se positivo provare a trovare una soluzione ancora migliore (se necessario). Questo è un circolo “vizioso” ma positivo che sicuramente porta al successo.. magari con alcune accortezze perchè, se provi a migliorare qualcosa e non ci riesci mai senza prenderti un po’ di pausa inizia ad essere frustrante xD
Stefano
16 Luglio 2012 @ 13:49
Grazie per il commento Fabrizio. 🙂
Il fallimento come qualcosa di negativo è un’impostazione che viene dalla società e dalla scuola, dove ti viene insegnato che non devi mai sbagliare per essere il migliore. Peccato che nella vita è il contrario.
jack
11 Dicembre 2012 @ 21:33
non aver paura di affrontare le cose e non aver paura di sbagliare!!!! …ecco…il contrario delle sensazioni che ho avuto viaggiando all’ estero.il non poter parlare e farsi capire con chi non era italiano ti provoca questo!!!! ed è per questo che ho deciso di imparare l inglese..
Stefano
11 Dicembre 2012 @ 22:55
Ma sì, alla fine parlare in inglese senza sapere la lingua è bello. Io mi diverto un sacco con i messicani e brasiliani che incontro. 😀
Anonimo
3 Febbraio 2013 @ 13:48
Io ho deciso di imparare l’inglese facendo un viaggio a Pechino dove mi sono resa conto che riuscivo a capire più di quello che mi aspettassi. Mio marito , essendo un viaggio di lavoro, ha dovuto prendere un interprete per riuscire a comunicare. Quindi ho capito che il mio futuro lavoro sarà aiutare mio marito negli affari in giro per il mondo con un solo e semplice obbiettivo: imparare l’inglese . E ci riuscirò !
Stefano
3 Febbraio 2013 @ 15:11
Magari insegnalo un po’ anche a lui, se è negli affare non puoi fargli che bene. 😀
Anonimo
13 Febbraio 2013 @ 21:13
Ottimo articolo!!! Molto motivante più che altro!!! 🙂 l’inglese ormai é fondamentale se si vuole far carriera nel mondo del lavoro, oppure si può rimanere delle persone mediocri che si accontentano di lavoricchiare
Stefano
14 Febbraio 2013 @ 01:17
Grazie Alessia. 🙂
Paolo
29 Ottobre 2014 @ 03:13
E’ un articolo veramente bellissimo. Inoltre dici cose che nessuno (o quasi) vuole dire.
Claudio
16 Luglio 2012 @ 09:05
Sbagliando si impara.!
Chi fa sbaglia chi non fa. ha già sbagliato…
Chi agisce è nel mondo e per forza di cosa commette errori che sono esperienze, chi non fa esperienze non vive.
Io preferisco vivere!
Non a caso sono un “professionista dell’errore” 😉
Grazie Stefano una bella riflessione controcorrente!
Stefano
16 Luglio 2012 @ 14:01
Ma che bell’atteggiamento Claudio. 🙂
Nunzio
8 Aprile 2016 @ 16:10
Simpatica riflessione controcorente
claudia
16 Luglio 2012 @ 13:26
Grazie Stefano! Articolo veramente utile e di incoraggiamento!! Grazie!! 🙂
Stefano
16 Luglio 2012 @ 14:03
Grazie Claudia, sono felice che tu abbia preso questo articolo come incoraggiamento. Potrebbe anche abbattere qualcuno sapere che la strada non è semplice!
Gigi Drava
16 Luglio 2012 @ 17:54
Ciao Stefano, bell’articolo…
Però dissento in un passo e voglio lanciare una provocazione 🙂
Te affermi questo…”Sanno che meno hai successo, e più comprerai i loro prodotti. ”
Sinceramente, più io ho avuto successo in un campo della mia vita, e più mi sono infomrazto ed ho comprato risorse per migliorare la mia preparazione in quel campo…
Non sò, forse è un concetto leggermente diverso quello che affermi, che ne pensate ? 🙂
mindwhile
17 Luglio 2012 @ 13:52
se sei grasso ti compri centinaia di libri sulle diete.
se stai dimagrendo stessa cosa perché vedi che funzionano e magari vuoi cercare qualcosa che funzioni meglio
se sei magro non li compri
Stefano
18 Luglio 2012 @ 15:26
Esattamente quello che intendevo. Hai migliorato qualche aspetto della tua vita, ma un VERO percorso di crescita personale ti rende soddisfatto in tutti gli aspetti. Se raggiungi il successo totale, non hai più bisogno di acquistare un bel niente.
A me i libri di crescita personale su come essere felici, avere successo e fare milioni di soldi non interessano più, perché sono già arrivato alla soluzione ottimale per conto mio. Riesco a progredire anche senza un guru che mi dice cosa fare giorno per giorno.
Elisa
19 Luglio 2012 @ 00:58
E’ un po’ che seguo il blog e trovo molto interessanti i tuoi articoli, ma devo dire che questo argomento mi tocca molto in questo periodo. Sono d accordo con te, il fallimento ti sprona,il successo ti fa dormire sugli allori. Pero’ a volte ci sono fattori ancora più influenti. Mi spiego: nella vita faccio il produttore musicale, si a dirlo a parole fa Figo, ma purtroppo in Italia e’ un lavoro declassato. Sono anni che cerco il successo, ma purtroppo quando lavori con una media di 12 ore al giorno, sacrificando vita sociale e riposo, vederti portare via la macchina, o vedere che a fine mese le bollette non le paghi.. Beh li non e’ la paura di fallire, li x forza di cose devi rinunciare e abbandonare. Ora magari il mio pensiero e’ solo causato da una giornata no e mille dubbi in testa, ma a volte la paura e’ in secondo piano. Anyway condivido il mio stato d animo perché parlandone posso trovare soluzioni che nn vedo a causa dei problemi, e poi ad ogni modo volevo complimentarmi con te x il lavoro che fai :)) ciao a presto!!
Stefano
19 Luglio 2012 @ 13:45
Ciao Elisa, come dici tu in Italia il lavoro del produttore musicale non è un granché, e allora perché rimanere in Italia? Ho sentito giusto ieri che, statistiche alla mano, solo il 7% dei giovani disoccupati sono disposti a trasferirsi all’estero per trovare lavoro.
O forse non c’è nemmeno bisogno di trasferirsi, per lavorare all’estero. Con il talento che sicuramente hai e un po’ di spirito di iniziativa e fantasia, internet offre opportunità che nemmeno immagini. Certo devi sapere l’inglese!
Hai molte possibilità per avere successo, se la strada più battuta non funziona prova con i sentieri alternativi. Potresti trovare delle belle sorprese. Se continui a ripetere le stesse azioni, farai la fine della mosca che sbatte sul vetro della finestra. 🙂
Simone
19 Luglio 2012 @ 13:52
mi è piaciuto questo articolo anche se conoscevo già questo “segreto” 🙂
l’unica cosa dove ho storto un po’ il naso è la frase dove hai scritto: Non puoi controllare tutto della tua vita. Il controllo è solo un’illusione.
(premetto che devo ancora leggere l’articolo linkato)
secondo me la realtà che vogliamo è creata da noi lo dico perchè seguo il sito di ricchezzavera.com (che ti consiglio) quello dice che si può creare la propria realtà e dai commenti sembra che molti ce la facciano! 🙂
Stefano
21 Luglio 2012 @ 14:48
Ricchezzavera lo conosco, grazie per il suggerimento. 😛
Il controllo sì, è un’illusione, perché non puoi controllare tutto della tua vita. Se vai al mare e si mette a piovere, già ho dimostrato la mia teoria. XD
Simone
21 Luglio 2012 @ 19:26
certo ma puoi decidere di andare al mare quando non piove 🙂 non mi metto a insistere prima di leggere il post che hai scritto poi probabilmente mi ricrederò 🙂
laura
24 Luglio 2012 @ 01:08
Il disegnino è fantastico !!!!! Dice tutto e dona il sorriso. Grazie
Stefano
24 Luglio 2012 @ 16:43
Quando l’ho visto, ho pensato subito ecco, questo è quello che voglio per il mio articolo! 😀
Nunzio
8 Aprile 2016 @ 16:17
Stefano sei un grande
Stefano
10 Aprile 2016 @ 11:01
Yesss. 🙂 Grazie.
Alex
24 Luglio 2012 @ 04:46
Io non ho fallito, ma comunque ho un rimpianto. Qualche anno fa ero stato chiamato per giocare in una squadra di calcio, ma per non abbandonare i miei amici con cui giocavo in squadra rifiutai. Non saprò mai come sarebbe finita, poteva andare malissimo oppure…
Stefano
24 Luglio 2012 @ 16:44
Almeno tu avevi una motivazione Alex: l’hai fatto per restare con i tuoi amici. 😉
Nevrotico
24 Luglio 2012 @ 23:34
Ciao Stefano complimenti per il sito e per l’articolo in particolare.
Mi sento di condividerlo tutto, in particolare la parte sulle scuse che ci diamo per giustificare i nostri comportamenti sbagliati, anche se poi spesso si rischia di commettere l’errore inverso e di essere troppo severi con noi stessi o di colpevolizzarci per cose che non dipendono da noi: è infatti molto difficile dare un giudizio equilibrato di noi stessi, ma è ancora peggio affidare questo giudizio a qualcun altro, perché il raggiungimento o l’avvicinamento ai nostri obiettivi dipendono dal valore che gli diamo noi in prima persona.
Stefano
26 Luglio 2012 @ 19:42
L’autocritica deve essere sempre positiva. Riconoscere i tuoi errori non significa deprimerti e pensare che non ce la farai mai, piuttosto significa fare quel passo in più verso l’obiettivo finale. La vita deve essere presa comunque con ottimismo!
Simone
9 Novembre 2013 @ 13:36
Ciao Stefano, il segreto del successo è una formula complessa e il fallimento è solo un risultato che dobbiamo accogliere con entusiasmo perché ci da la possibilità di crescere e migliorare, ma non è la base del successo. Il vero segreto del successo parte dal Desiderio Ardente, senza il quale mancherebbe l’energia necessaria per affrontare la sfida.
Nevrotico
24 Luglio 2012 @ 23:47
Dimenticavo di dire che quel disegno della linea del successo è assolutamente geniale, niente di più appropriato !!
Aggiungo solo una citazione che racconta esattamente quello che hai detto:
“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi dalla fine, ma nella mia carriera avrò sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato.
Nella mia vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.
– M. Jordan –
Matteo
2 Agosto 2012 @ 17:58
Non sapendo cosa fare mi sono messo a leggere questo articolo. Premetto che non ero mai entrato in mindcheats. Ho 18 anni e sto finendo di scrivere un romanzo e secondo me è molto difficile che riuscirà a fare successo però leggendo queste semplici e poche righe ho capito che di fronte al fallimento può esserci in fono un enorme successo…speriamo sia così, GRAZIE
Stefano
3 Agosto 2012 @ 18:18
Buona fortuna Matteo, anche io mi diletto a scrivere narrativa ogni tanto, e una cosa te la posso dire: il primo romanzo è sempre un fallimento!
Ma va bene così, perché imparerai molte cose dagli errori che hai fatto e riscriverai il tuo libro ancora meglio. È così che io ho imparato a scrivere articoli, sono migliorato facendo errori. E spero di farne ancora di errori, così diventerò sempre più bravo. 🙂
pasqualefoglia
28 Agosto 2012 @ 17:13
Ottimo questo articolo, Stefano!
SONO PROPRIO GLI ERRORI CHE CI FANNO CRESCERE E MATURARE: SENZA ERRORI NON SI VA DA NESSUNA PARTE!
Stefano
29 Agosto 2012 @ 00:07
Grazie Pasquale. 🙂
Francesco
6 Ottobre 2012 @ 15:19
Non ho fallito. Ho solo trovato 10.000 modi che non funzionavano.
– Thomas Edison
E infine ha capito che la strada per il successo è rubare le idee di altri.
Stefano
6 Ottobre 2012 @ 15:47
Sei un fan di Tesla? 😛
Simone Costi
24 Ottobre 2012 @ 02:38
Articolo splendido, quoto parola per parola, perchè lo sto provando sulla mia pelle.
Sto uscendo da una brutta depressione (sì, anche a 23 anni si può essere depressi) con psicofarmaci + psicoterapia e solo adesso mi sto accorgendo di quanto il mio atteggiamento rinunciatario e tendente alla procrastinazione, abbia contribuito al mantenimento di tutti quei problemi che mi hanno poi condotto alla depressione. Meno male che ci sono arrivato.
Ciao. 😉
Stefano
24 Ottobre 2012 @ 06:04
Secondo me la “depressione” è una mezza profezia auto-avverante: i medici ti dicono che sei depresso, ti fai conedizionare e finisce che ti deprimi veramente. 😛
La vera depressione è una malattia vera e propria, ma nella maggior parte dei casi l’atteggiamento mentale è quello che fa veramente la differenza. Tu convinciti che la vita è fantastica, amplia i tuoi orizzonti, segui i miei consigli di crescita personale e sei già a buon punto. 🙂
P.S. Quoto… Un termine che non sentivo da troppo tempo. 😀
Mikele
5 Dicembre 2012 @ 04:10
bè nel campo scolastico sono stato un fallimento totale anche se 4 anni fa non era cosa arrivò un giorno in cui io mi ritirai da scuola e questo è stato il mio fallimento più totale perchè ho gettato la spugna e non dovevo farlo adesso penso che sia un po tardi per tornare indietro sperò solo di non fallire nell’inglese perchè il mio grande sogno sarebbe andare a vivere in amerika!!!
stephanie
6 Dicembre 2012 @ 19:37
non sono un fallimento di me stessa sinceramente sono contenta delle cose che faccio e di cio che porto avanti ho le idee ben chiare sull’inglese e su cio k voglio fare.. ne ho passate di strade tortuose nella mia vita anche a scuola in famiglia ma si deve andare avanti non si puo rimanere paralizzati nel passato come hai detto giustamente tu Stefano continuerò a seguire il tuo sito e i tuoi consigli!
Stefano
6 Dicembre 2012 @ 20:18
Grazie Steph. 🙂
Beatrice
6 Dicembre 2012 @ 23:06
Questo forse è uno dei tuoi articoli che mi ha colpito di più; dici molte grandi verità in queste righe: il successo non è come uno si immagina (lineare, senza inciampi nè ripensamenti, senza difficoltà, senza cadute…)… ed è proprio così. Quindi durante il “percorso” ad ogni difficoltà bisognerebbe pensare a questo fatto invece che buttarsi giù. Altra grande verità: imparare dagli errori. Io se ripenso al mio passato posso dirti che…meno male che ho sbagliato! Meno male che ho fatto quegli errori…perchè senza di essi non sarei mai cresciuta e non sarei mai potuta arrivare dove sono adesso! E mica è poco! Voglio dire, forse sembra scontato ma non lo è affatto. Quindi complimenti per questo articolo perchè sei riuscito ad evidenziare dei punti davvero fondamentali del cammino che ognuno intraprende. Le sconfitte sono una grande opportunità. Ho notato che chi “non sa vivere” è proprio chi non ha mai perso. Chi non è abituato a perdere. E questo, a mio avviso, ha due motivazioni: 1) non ha potuto imparare e migliorarsi (infatti nessun “vincitore” è perfetto); 2) le sconfitte ti mettono alla prova…cadere e rialzarsi…dopo tante cadute impari a rialzarti molto più facilmente; chi non è mai caduto alla prima “scivolata” rimarrà paralizzato senza sapere come fare. Vabbè, non mi dilungo. Grazie per la tua esperienza che metti a disposizione (ed è raro di questi tempi trovare risorse gratuite e ormai la gente anche per condividere le proprie esperienze si fa pagare!!)..Complimenti ancora.
Stefano
11 Dicembre 2012 @ 09:04
Grazie a te per il lungo e bellissimo commento Beatrice! Sembri una che ha l’atteggiamento mentale per fare strada, complimenti. 😀
Giorgio
11 Dicembre 2012 @ 17:00
E’ vero cazzo!!! L’ unico vero fallimento è arrendersi e gettare la spugna!!! Grande Stefano!!! NEVER GIVE UP!!!!!
Stefano
11 Dicembre 2012 @ 22:52
Hai fatto la citazione dal film? Che secondo me è una brutta copia di Fight Club. 😛
laura
27 Dicembre 2012 @ 15:55
Ciao Stefano,
sono una nuova iscritta. Nel leggere i tuoi articoli devo risponderti che mi dai veramente la voglia , l’entusiasmo di mettermi di impegno proprio quando non e’ ho voglia o quando per circostanze sono impossibilitata a potere realizzare i miei sogni.
E’ vero, nella mia vita ho commesso parecchi errori, ho fallito, però grazie ai miei errori ho imparato ad essere piu’ matura e piu’ determinata nelle situazioni quotidiane.
Stefano, ti chiedo gli esercizi di inglese dove sono, quando inizio ad impare ?
Io mi sento pronta! Comunque grazie per la tua positivita’ e per il tuo ottimismo. Ti auguro comunque buone feste.
Stefano
28 Dicembre 2012 @ 00:47
Le email arrivano una volta a settimana,così hai tutto il tempo per fare gli esercizi. Non avere fretta, non serve. 😉
LAURA
28 Dicembre 2012 @ 15:57
Grazie per la risposta.
Scusami se sono stata cosi’ precipitosa nel chiederti gli esercizi, ma ho un carattere molto impulsivo e so benissimo che questo è un difetto che dovrei certamente cancellare.
Nel frattempo sto leggendo gli altri articoli, sono interessanti e catturano la mia attenzione.
Allora alla prossima.
Noemi
5 Gennaio 2013 @ 17:17
Ciao Stefano!
Mesi fa mi ero dichiarata ad un ragazzo, che mi ha rifiutata (tirando fuori le solite scuse “ti preferisco come amica”) ma fino ad ora non ho mai accettato che quello fosse un fallimento. Mi sono sempre giustificata “non ero veramente innamorata” ecc. e adesso invece capisco. Ho fallito, e fallirò ancora. Ma come hai detto tu il peggior fallimento è gettare la spugna, e non lo farò.
Grazie.
Stefano
6 Gennaio 2013 @ 02:12
Prego Noemi, vedrai che questo ragionamento ti porterà al successo alla fine!
vanessa
15 Gennaio 2013 @ 13:06
Io amo tutto ciò che è america,musica,film, ho il sognio americano…e spero di andarci un giorno..e cmq mi piace l inglese..ma non lo imparo..perchè penso sempre ci vorrà molto tempo,e poi se non ho la possibilità di parlarlo,non lo imparerò bene..e tutte stè cavolate..diciamo che sono pigra…ma quando sono andata in crociera..anche i porci parlavano inglese e io mi sono sentita una fallita!!!il direttore parlava 5 lingue!!!!!!!!!!!!!!ma dico possibile che io non riesco a impararne uan???????????a maggior ragione che a me la lingua piace…ora però ho detto basta!!!l inglese è una lingua importantissima!!!!!!!!!!
Stefano
15 Gennaio 2013 @ 15:38
Se non vuoi imparare l’inglese allora non dire che non ti piace: ti piace l’idea di impararlo, come a me piace l’idea di andare sulla luna. Hai scritto questo commento un’ora e mezza fa, hai già fatto qualcosa di pratico per imparare l’inglese? Tipo iscriverti al mio corso gratis? 😉
simone
16 Gennaio 2013 @ 18:23
bhè non serviva leggere tutto ,il disegno dice tutto, però ho letto comunque. Cadere ma rialzarsi sempre , a volte sono un po pessimista ma ho la fortuna di avere persone accanto che sono ottimiste e mi danno grandi consigli e quella forza viene fuori dallo stomaco come ha fatto questo grande articolo ,grazie stefano!!!uno dei miei sogni è fare un esperienza in america lavorando e poter avere la fortuna di visitarla e magari di vivere a londra, sembra impossibile ecco il perchè dell’inglese…studio da 7 anni chitarra e scrivo canzoni ogni volta che mi vien fuori qualcosa di bello mi da la forza di andare avanti(e di intraprendere una carriera da musicista!!!
Stefano
16 Gennaio 2013 @ 19:11
Ottimo spirito Simone!
valentina
19 Gennaio 2013 @ 18:35
Hai perfettamente ragione, mi è capitato tantissime volte, un piccolo esempio molto piccolo ma ce ne sono altri, è la matematica, ho sempre detto non riesco, ho sempre pensato che avrei fallito sicuramente ad ogni compito o interrogazione che sia, ho sempre pensato di non essere in grado e di non potercela fare , infatti hai commenti la mia media ormai era il tre fisso, poi andando avanti questo due anni fa in terzo superiore, nel secondo quadrimestre mi sono sentita più volte spronare dalla mia insegnante, che potevo farcela, ma ancora non ci credevo abbastanza, ma almeno ci provavo, e ho visto tantissimi miglioramenti io stessa oltre alla mia insegnante, sono passata da 3 a 6 da 6 a 7 e mezzo, voto più alto che ho preso perchè poi è finita scuola 🙂 All’esame ho preso un punteggio in matematica pari a 82/100 di terzo superiore sempre, cosa che io non mi aspettavo, e ad oggi in 5 anno, ho un insegnante e una madre orgogliose di me, ho 8 e mezzo a matematica e sono felice, è vero, si impara fallendo, è proprio vero, grazie per quello che fai. Spero che questo accadrà anche con l’inglese. 🙂
Dario
20 Gennaio 2013 @ 01:32
Ciao, non sono così giovane come voi per cui di fallimenti nella mia vita ce ne sono stati tanti. Se mi mettessi ad elencarli tutti non basterebbe lo spazio a disposizione 🙂
Diciamo che volevo fare Informatica alle superiori e mi sono diplomato in elettronica. Oggi però faccio il programmatore 🙂
Ho fallito molte volte con l’amore, ultimo in ordine cronologico: mia moglie che si è trovata un altro e conseguente separazione.
Ho fallito nel lavoro perché non riuscivo a trovare la mia strada.
Ho fallito come imprenditore… beh… qui è una questione economica 😀
Ho fallito con alcuni progetti, più di quelli che avrei voluto, ma dai quali ho imparato un’enormità di cose.
Ho fallito come musicista ma sinceramente non avrei voluto girare il mondo su una nave a 42 anni.
Ho fallito e fallirò ancora molte volte. Ma so che avrò sempre la forza di risollevarmi e ultimamente ho anche imparato alcune tecniche di “risalita veloce” che non guastano mai 😀 e poi l’importante non è saper volare, ma “cadere con stile”
Grande ragazzo, continua a scrivere questi articoli splendidi!
Stefano
21 Gennaio 2013 @ 00:55
Grazie Dario, sono sicuro che con il tuo carattere hai avuto sì fallimenti, ma anche grandi vittorie. Se vuoi condividere le tue tecniche di “risalita veloce” in un articolo, te lo pubblico volentieri sul Blog. 🙂
Dario
22 Gennaio 2013 @ 22:53
Ciao! Condivido volentieri, ma parlerò solo della mia esperienza personale. Non appena avrò un po’ di tempo per raccogliere le idee e metterle su un foglio, te le mando.
Grazie e ciao!
Stefano
22 Gennaio 2013 @ 23:07
Ok, io aspetto. 🙂
Deborams
9 Febbraio 2013 @ 13:17
Complimenti per lo spirito, nemmeno io sono più così giovane e di sbagli (mancco a dirlo) ne ho fatti tanti. Ancora oggi ho una vita estremamente precaria da tutti i punti di vista, nella quale ogni cosa potrebbe cambiare da un momento all’altro. Il fatto è che non tutti i giorni hanno la stessa luce, non in tutti i periodi abbiamo la stessa energia. Ma immagino che per chi si definisce “pessimista” (e mi metto sul treno) alla base di tutto, in un luogo imprecisato del nostro cervello che non sappiamo vedere, ci deve essere un buco alla voce “autostima”. Se no non si spiega!
Hele
22 Gennaio 2013 @ 14:02
ciao Michele…io sono di poche parole ma volevo dirti che le tue parole mi incoraggiano molto anche se io sono molto pessimista penso sempre di non riuscire a fare mai niente nella vita perche’ penso sempre che non ne sono capace….pero’ ora ci vorrei provare e spero di non fallire dinuovo….
Stefano
22 Gennaio 2013 @ 15:19
Grazie Hele, anche se hai sbagliato il nome. 😀
Hele
22 Gennaio 2013 @ 14:03
scusa ho sbagliato nome…volevo dire Stefano
marcso83
28 Gennaio 2013 @ 23:48
credo che molte volte si fallisca volontariamente un passaggio, un azione , e quindi un pensiero. Proprio il pensiero, ci ha portati a sbagliare, a fallire, forse perchè pigri..o forse perchè volevamo un altra risposta, volevamo un chiarimento ad una situazione..o forse volevamo solo un poco di aria, che il pensiero ci ha fatto guadagnare facendoci fallire. In ogni caso cercare la vittoria dalle sconfitte è vitale.
ROSANNA
9 Febbraio 2013 @ 12:29
ciao stefano !!!!!! ho letto il tuo articolo e devo dire che è molto profondo !!! sicuramente sarà di aiuto per poter intraprendere questa nuova avventura (apprendere l’inglese) !! complimenti Stefano!
sicuramente “sbaglia chi fa , chi non fa non può sbagliare “” e solo provando e sbagliando si può migliorare..!!! solo cosi possiamo crescere !!
Deborams
9 Febbraio 2013 @ 13:09
La tentazione di lasciare perdere è sempre in agguato…
Umberto
10 Febbraio 2013 @ 21:26
un articolo fantastico!!
Mi servirà molto nel mio percorso verso il futuro…grazie
Stefano
11 Febbraio 2013 @ 05:35
Grazie Umberto. 🙂
Daniela
24 Febbraio 2013 @ 19:40
..allora da dove inizio…. mi hanno licenziato circa 2 anni fa( licenziamento ingiusto ecc..) delusa da tutto e da tutti, ho dato dato e dato… non mi andava più di fare niente e mi sono lasciata andare pensando che tutti i miei sacrifici non sono serviti a niente visto i risultati…oggi dico: ho dato, sono stata usata ecc…. ho pensato anche che tutto ciò che facevo fosse sbagliato e che il mio modo di essere e di fare fosse sbagliato. Paura, paura, paura e paura… mi sono messa davanti solo barriere, in questi 2 anni, per non andare avanti… Bhe il primo passo per cambiere: 2 week di vacanza in Inghilterra senza sapere la lingua e con mille difficoltà, ma sono quasi alla fine della vancaza e sono sopravvisuta da sola in questa città mi faccio capire a stento ma mi faccio capire!!!! Ritornerò a casa e mi capulterò in maniera intesiva nell’Inglese consapevole che mi aprirà tante porte anche se ho 33 anni….
Grazie Stefano per l’opportunità che ci stai dando!!! 😉
Stefano
24 Febbraio 2013 @ 20:16
Anche se hai 33 anni? Al giorno d’oggi 33 anni significa che sei giovane. 😉 E l’inglese è uno dei migliori investimenti che puoi fare.
Se continui con questa mentalità, sono sicuro che arriverai dove vuoi arrivare. Impara dagli errori, arriva sempre un po’ più in là.
La regola definitiva della crescita personale: la Regola Aurea | Mindcheats
27 Febbraio 2013 @ 16:57
[…] Il segreto più banale del successo; […]
Dalia
28 Febbraio 2013 @ 00:32
Ciao!! Quest’anno non sono riuscita ad entrare nella facoltà universitaria che desideravo tanto fare… è stata una delusione enorme, un vero e proprio fallimento… mentre leggevo il tuo articolo riuscivo a percepire ogni singola sensazione provata fino a qualche mese fa… Solo ultimamente sono riuscita a risollevarmi e sono decisa più che mai a ritentare e a riuscire nei test di ammissione! Il tuo articolo, oltre ad essere interessante, mi incoraggia e mi stimola a dare il meglio!!! Grazie!! 🙂
Stefano
28 Febbraio 2013 @ 03:33
Poco male, riproverai! 🙂
Pensa che da una delle esperienze più dolorose della mia vita è nato questo blog, senza Mindcheats probabilmente non esisterebbe in questa forma.
Anna
6 Ottobre 2013 @ 19:07
Grazie, Stefano, mi sembri molto saggio. Io sono una nonna e certo la memoria non mi aiuta, ma non per questo mi scoraggio. Voglio imparare almeno un po’ di inglese perché nella mia città arrivano molti turisti stranieri
e a volte mi chiedono informazioni. Inoltre faccio dei viaggi e l’inglese è veramente indispensabile. Quindi: avanti e coraggio.
Stefano
7 Ottobre 2013 @ 08:36
Ciao Anna, ti ho risposto via email. 🙂
Come ho trovato lavoro negli Stati Uniti | Mindcheats
28 Febbraio 2013 @ 15:55
[…] All’inizio fallirai, è il segreto del successo. […]
Lian
7 Marzo 2013 @ 18:32
Bel blog, belle idee, bell’articolo!!
ma sul salmone col parmigiano non mi hai mica convinto… per cena lo provo.
Stefano
7 Marzo 2013 @ 18:57
Brutta idea rovinare così un salmone! 😀
Anonimo
21 Marzo 2013 @ 18:24
Io ha 40 anni mi sono trovato in un precipizio che è durato 10 anni ed ancora non è finito, a 50 anni la vita ti sembra tutta in salita se devi ricominciare da zero .troppi pregiudizi oramai si sono incancreniti dentro di te il sapore della sconfitta diventa quasi una droga .
Perche ?? me lo sono chiesto tante volte ,ma senza trovare mai risposte che mi alleviassero il dolore.
Sono stato fermo per un po’ ,ora sto cercando di ritentare a darmi delle risposte .
Ricomincio da te
Ciao e grazie
vincenzo
24 Marzo 2013 @ 03:49
una volta ho letto una frase che diceva che la vittoria e la sconfitta sono due impostori , e bisogna trattarli allo stesso modo 🙂
Stefano
24 Marzo 2013 @ 14:35
Non capisco questa frase, cosa vorrebbe dire?
vincenzo
24 Marzo 2013 @ 18:07
è tratto da un brano di rudyard kipling non so se ne hai mai sentito parlare cmq parla di come diventare un uomo è la frase corretta è ” se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo” …. Tu sarai un uomo
nevrotico
25 Marzo 2013 @ 00:11
Molto bella, molto vero !
Stefano
25 Marzo 2013 @ 13:38
No, mai sentito Dudyard Kipling. Mi informo meglio. 🙂
Merigiò
29 Marzo 2013 @ 11:59
Ciao…sono iscritta all’università e tante volte mi è capitato e mi capita di partire già sconfitta, di dire “non riuscirò mai a preparare tutti questi esami in cosi poco tempo! ” Cosi ho lasciato dietro degli esami solo perché dentro di me dicevo non ci riesco, non ci riuscirò. Ora mi ritrovo con tanti esami da dare e un sogno di laurearmi entro l’anno! Mi mancano 9 esami ma nella mia mente dico che non ci riuscirò mai…semplicemente per paura del fallimento per paura di essere bocciata o chissà cosa! Ciao Grazie
Stefano
30 Marzo 2013 @ 01:07
Questo è un altro problema: la profezia auto-avverante. Se ti convinci di qualcosa, succederà. O in altre parole: quello che credi si trasforma in realtà. Io in una sessione ho passato 4 esami mentre tutti mi dicevano che era impossibile, perché ero motivato e sapevo di potercela fare. Nei prossimi mesi scriverò un articolo intero a proposito.
maria teresita caimi
22 Maggio 2013 @ 17:11
Eccellente, proprio oggi mi è servito visto che mi sento in pieno fallimento!!
Angus
16 Agosto 2013 @ 09:49
Mitico.
Anonimo
2 Settembre 2013 @ 21:46
Ciao! Ti ringrazio infinitamente per i consigli che ci stai dispensando settimana dopo settimana..
Stefano
3 Settembre 2013 @ 08:05
Prego, e grazie a te per il commento. 😉
vanessa
3 Ottobre 2013 @ 11:53
Ciao… Ho scoperto i tuoi articoli per caso mentre cercavo su internet come trovare lavoro visto che sono disoccupata e sto iniziando a perdere ogni speranza pur avendo 24 anni.
Mi stupisce quello che scrivi e a volte rimango senza parole, forse perche’ cio’ che riporti nei tuoi scritti e’ semplicemente veritiero.
A volte diamo ad altri la colpa dei nostri insuccessi ma poi ci rendiamo conto che invece siamo noi la causa.
Mi e’ piaciuto l’articolo su come trovare lavoro.
Non voglio arrendermi e pensare come fanno tutti che c’e’ crisi e quindi non avro’ mai un lavoro, anzi.
Ho deciso di mettermi in gioco e l’anno prossimo iscrivermi all’universita’.
l’idea mi spaventa ma voglio almeno provarci, perche’ non voglio passare una vita intera a lavorare in un call center senza prospettive, senza contratto… voglio una chance…
Stefano
4 Ottobre 2013 @ 10:35
Grazie del commento Vanessa, dai che ce la fai! 😉
Levon
13 Ottobre 2013 @ 12:29
Mi sento leggermente ridicolo a scriverlo, ma credo di aver gettato molte più volte la spugna in ambito sentimentale che in ogni altro ambito. Anche quando mi sono ritirato da Ingegneria a Padova alla fine quello smacco tremendo mi ha dato la spinta per ricominciare cambiando facoltà (Lingue a Venezia), e nel frattempo avevo imparato a gestire la burocrazia universitaria. Non riuscivo a credere ai miei occhi quando i miei compagni di corso si affidavano a me per qualsiasi dettaglio riguardante la vita universitaria, ma se non avessi perso due anni prima a Padova non sarebbe mai successo.
Lo stesso, appunto, non potrei dirlo della vita sentimentale – l’unico campo in cui non riesco a non vedermi “minorato”. Solo recentemente credo di aver iniziato ad affrontare il problema, sperando non ci voglia eccessivamente troppo perché a quasi 23 anni è imbarazzante sentirsi ancora degli “inetti” (anche se so che non sarà immediato).
ada
27 Gennaio 2014 @ 15:33
mi viene in mente una frase letta in un libro:
“il segreto del successo è una frase di 5 parole: MAI MAI MAI MAI ARRENDERSI”
E chissà quanti e quanti fallimenti sono sottesi in quei MAI …
Lia
3 Febbraio 2014 @ 13:30
Come si dice? Quello che non ti uccide ti fortifica…bisogna fare tesoro di tutte le esperienze belle e brutte! Il tuo articolo è molto interessante perché pone l’attenzione su concetti semplici spesso sottovalutati. Grazie per il tuo blog che può essere d’aiuto a tanti, me compresa! 😉
Danilo
1 Maggio 2014 @ 10:52
Giusto, si può tranquillamente affermare che il 90% del successo è fallimento + perseveranza 🙂
Fra
9 Maggio 2014 @ 04:14
Mio padre ha sempre criticato i maestri di sci perché non insegnano a cadere.. e le persone hanno paura di una cosa che ti dirò, per me è anche divertente! 😀
Stefano
11 Maggio 2014 @ 16:04
Più che altro, io mi butto per terra quando vado troppo veloce per i miei gusti. XD Non sono un grande sciatore.
Simone
18 Novembre 2014 @ 21:01
Grazie Stefano, articolo stupendo! lo riletto dopo tanto, ed adesso più che mai mi serve ricordare che bisogna fallire per crescere!
Stefano
19 Novembre 2014 @ 22:06
Grazie a te, Simone 🙂