Mappe mentali
Sono in pochi a non aver mai sentito parlare delle famose mappe mentali, che vengono proposte come uno dei migliori metodi di studio. Niente di più vero, ma come con ogni cosa bisogna avere un po’ di criterio: utilizzarle non è difficile ma non è nemmeno così banale come potrebbe sembrare, e per ottenere il risultato migliore bisogna tenere presenti alcune accortezze. In questo modo si può riuscire a fissare nella mente le informazioni che si vogliono mantenere, e risparmiare veramente un sacco di tempo quando si parla di studiare per un esame.
1 – Studiare il libro
Eh, sì, purtroppo questa parte devi ancora subirtela in tutto il suo “splendore”. Le mappe mentali vanno utilizzare per ripassare e non per studiare, quindi la prima fase è sempre quella.
Ciò che invece non dovrai fare è la seconda noiosissima parte: cercare di ricordare tutto quello che hai studiato. Di solito si usa ripetere milioni di volte la stessa cosa, ma d’ora in poi puoi lasciarti alla spalle questo bruttissimo metodo. Se vuoi aiutarti a studiare più velocemente, allora quello che ti serve è un corso di lettura veloce.
2 – Metti l’argomento principale in centro
Prendi un foglio bianco, meglio se di dimensioni generose, e scrivi al centro il filo conduttore di quello che hai studiato. Puoi utilizzare il titolo del libro, ad esempio. O se l’argomento è veramente vasto, puoi dedicare una mappa mentale per ogni macro-argomento (ma cerca sempre di limitarti).
3 – Fai partire tanti rami
Tanti quanti sono gli argomenti principali direttamente correlati a quello iniziale, fai partire una serie di frecce che puntano alle varie categorie; se preferisci, puoi scrivere i punti direttamente sopra alla linee (come nell’immagine qui sopra): questo è molto utile soprattutto all’inizio, per abituarsi a non scrivere tonnellate di testo. Se hai studiato bene precedentemente, ti verranno in mente centinaia di cose.
È normale, ma non puoi iniziare un elenco infinito. Pensaci un po’ e cerca di includere tutti gli argomenti in pochi punti. Ad esempio, l’argomento centrale “mappa mentale” può essere suddiviso nell’elenco numerato che compone questo post.
Ricorda di essere sintetico: cinque o sei parole bastano per descrivere un concetto. Ricorda che non devi riscrivere tutto quello che sai, altrimenti sei punto e a capo.
4 – Sviluppa
Da ogni punto che hai precedentemente individuato, fanne partire altri che spieghino più in dettaglio lo stesso. Cercando di mantenere sempre la solita sintesi, puoi utilizzare più e più ramificazioni per i punti chiave.
5 – Usa un colore per argomento
Ognuna della macro-categorie che hai fatto partire dall’argomento principale della mappa dovrà avere un colore definito e facilmente distinguibile dagli altri. In questo modo il tuo cervello sarà ancora più incline ad archiviare separatamente le informazioni, rendendo lo studio più efficace. In altre parole, con i colori dici al cervello che non deve mischiare le cose.
6 – Usa la creatività
Puoi aggiungere dei disegni o delle figure geometriche familiari insieme alle parole. Perché diciamolo: le parole sono noiose e impersonali, e per questo al cervello non piacciono e non le ricorda.
Quello che invece gli piace sono le cose creative, quindi usale ad esempio per richiamare i punti fondamentali da memorizzare. Sperimenta con il tempo soluzioni alternative, con la pratica troverai un metodo su misura per le esigenze del tuo cervello.
7 – Ripeti
Adesso ricordare quello che hai studiato non sarà più un problema. O meglio, ripassarlo sarà un gioco da ragazzi. Non ti serve più prendere il mattone di mille pagine e passare ore e ore a ripetere tutto a memoria, ti basterà prendere in mano la mappa mentale per avere immediatamente sott’occhio tutto il necessario.
Una volta che la mente ha ben fissata la struttura generale, richiamerà tutte le informazioni senza problemi, i vuoti di memoria saranno solo un brutto ricordo. Quindi non solo i ripassi saranno più veloci, ma anche molto più efficaci. In questa fase ti tornerà utile sapere come funziona la memorizzazione a lungo termine. 😉
Il metodo che si cela dietro alle mappe mentali è quello delle connessioni. Al cervello non piace memorizzare le informazioni in forma di testo, ovvero come ci vengono proposte nel manuale, perché non è così che i neuroni si interfacciano fra di loro. La mente umana è una rete, dove ogni cellula è collegata con dei “fili” (dendriti) ad ogni altra. Imitando in piccolo questa struttura nel metodo di studio, il cervello riuscirà a memorizzare a una velocità superiore.
Dex
28 Settembre 2011 @ 13:52
Ciao MC sto sempre a rompere. Una curiosità. Un paio di anni fa al liceo assistetti alla presantazione del progetto “Memory-Vivi felice”, sempre focalizzato su mnemotecniche e lettura veloce; non frequentai il corso, ma comprai dei libri e ho studiato da autodidatta. Quello che volevo chiederti era se nell’approntare le mappe devo utilizzare solo quello che ricordo, o posso sbirciare sul libro! Grazie 😉
Mindcheats
29 Settembre 2011 @ 07:59
Ma che rompere, le tue domande sono sempre intelligenti e molto utili anche per i futuri visitatori che leggeranno questo articolo. 😛
Le mappe mentali hanno la funzione di ausilio allo studio, nel senso che sono le fondamenta del tuo processo di memorizzazione: senza una base solida, è difficile arrivare molto in là. Quindi la mappa mentale deve essere completa, e puoi sbirciare sul libro per assicurarti di non aver dimenticato nessun passaggio importante (ed anzi ti consiglio di farlo). 😉
alessia
8 Febbraio 2012 @ 15:32
mi pare di riscontrare un errore, abbastanza serio anche se sarà sfuggito. Cito testualmente:
“famose mappe mentali, o mappe concettuali” (riga 2 e 3 del testo).
Beh, non voglio fare la rompiscatole, ma mappe mentali e concettuali NON sono assolutamente la stessa cosa.
Mindcheats
8 Febbraio 2012 @ 21:41
Oops, grazie della segnalazione Alessia, ho corretto l’errore. 😉
Federik
2 Agosto 2012 @ 10:42
Stefano dimmi se sbaglio ad utilizzare così le mappe mentali e memorizzazione a lungo termine. Studio e faccio subito la mappe e dopo 10 min studio sulle mappe e così via. Oppure studio, ripasso e dopo 10 minuti faccio le mappe; quale mi consigli?
Stefano
3 Agosto 2012 @ 18:11
Ti consiglio il primo metodo, visto che l’obiettivo è di memorizzare le mappe. Dovrebbero già contenere la struttura di quello che vai a studiare, quindi falle subito per imparlarle meglio.
Simone
2 Dicembre 2012 @ 01:29
Ciao Stefano,
complimenti per il blog e per questo articolo. Il tuo modo di scrivere ha un livello di efficacia molto alto. Volevo consigliare un sito di mappe concettuali che ho trovato interessantissimo. Il sito in questione è diegocare.wordpress.com.
Angelo
12 Febbraio 2013 @ 22:55
Ottimo articolo. Sei un grande! 😀
Stefano
13 Febbraio 2013 @ 06:38
Grazie Angelo. 😉
simone
22 Marzo 2013 @ 08:59
Ciao Stefano , grazie per l articolo , lo trovo molto interessante , ritrovo tutti i tuoi passaggi nei miei esercizi di studio , e sono molto contento del metodo di apprendimento , continuo a guardare , leggere e memorizzare tutto come una spugna , il tutto in inglese , …….aspetto, divertendomi , la prossima mail……..per ora buona giornata a presto Simone
Anonimo
27 Febbraio 2014 @ 09:03
salve io ho un piccolo problema a studiare .. Leggo dieci volte ogni cosa ma non funziona .. Le mappe mentali servono x ripassare non so più come agire
Come studiare divertendosi: 3 consigli pratici | Mindcheats
30 Aprile 2014 @ 13:01
[…] appunti colorati sono la base delle mappe mentali e delle tecniche per sottolineare, il passo successivo e più divertente sono gli appunti coloriti, […]